“Nina e il segreto del riccio”, domenica 6 aprile la proiezione a Tarquinia

TARQUINIA ( Viterbo) – Domenica 6 aprile alle ore 11.30 secondo appuntamento con il grande cinema d’animazione al multisala Etrusco arthouse di Tarquinia. Ad incontrare il pubblico delle grandi occasioni il cartone animato Nina e il segreto del riccio dei registi Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, già autori in passato degli splendidi e pluripremiati Phantom boy e un gatto a Parigi. I due artisti francesi questa volta ci raccontano la vicenda della piccola Nina, figlia di un operaio di fabbrica licenziato per colpa di un industriale corrotto. La bambina grazie alle storie raccontate dal padre e ad un piccolo riccio immaginario riuscirà a incastrare il colpevole e ha riportare la tranquillità nella fabbrica. Con la solita maestria nel mescolare fiaba e realtà mettendo ancora una volta al centro del loro progetto artistico i bambini nei loro momenti di crescita, i due registi riescono a creare un piccolo capolavoro di suspence e divertimento che affascina e fa riflettere. La proiezione rientra nella sezione extra del festival Pagine a colori, dedicato quest’anno all’ambiente. Dopo il successo di Flow, un altro importante evento che rafforza la collaborazione tra l’associazione Dandelion e il cinema etrusco arthouse nell’operazione di crescita culturale del pubblico più giovane di Tarquinia. Ingresso unico euro 6.




Festival PAGINEaCOLORI e Cinema Etrusco Arthouse presentano “PAGINEaCOLORI Extra”

TARQUINIA ( Viterbo) – PAGINEaCOLORI si arricchisce con una nuova e affascinante sezione: “PAGINEaCOLORI Extra”interamente dedicata ai lungometraggi di animazione. Questa nuova iniziativa, in collaborazione con il Cinema Etrusco Arthouse di Tarquinia, offrirà al pubblico un’opportunità unica di scoprire pellicole selezionate per la loro originalità e innovazione. Le proiezioni si terranno il 23 marzo e il 6 aprile alle 10,30. Per il primo appuntamento sarà in sala il film “Flow”, recente vincitore del premio Oscar; per il secondo “Nina e il segreto del riccio”. I due lungometraggi di animazione, scelti per il loro valore artistico e la loro capacità di esplorare nuove frontiere nel mondo dell’animazione, saranno i protagonisti di due mattine speciali al cinema rivolto alle famiglie e al pubblico dei più piccoli. “PAGINEaCOLORI Extra” avverrà in concomitanza con la mostra degli albi illustrati che si terrà a palazzo Bruschi Falgari, sede della biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”, dal 22 marzo al 6 aprile.




Lazio, Rocca: “Nessun cinema attivo verrà mai chiuso nella nostra Regione”

ROMA – «Visto l’animato dibattito che ha suscitato il tema, vorrei rendere noto l’intenso lavoro che la Regione Lazio sta svolgendo per chiarirne i termini ed evitare che, rappresentazioni non veritiere, si prestino a qualsivoglia tipo di strumentalizzazione, rassicurando anzitutto che per le sale aperte non sarà consentito nessun cambio di destinazione», continua la lettera aperta del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, pubblicata oggi su “Il Messaggero”.

«Facendo mia anche la preoccupazione di attori e registi famosi, tra cui Carlo Verdone, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino e di figure internazionali come Martin Scorsese, Steven Spielberg e Francis Ford Coppola, ho riunito i rappresentanti delle associazioni di categoria, insieme ad esperti. A tutti loro ho espresso la mia ferma posizione: nessun cinema attivo verrà mai chiuso nella nostra regione». Ha concluso Rocca.




Cinema, Rocca: “Dalla Regione Lazio soluzione per garantire futuro”

ROMA – «Dopo aver ascoltato attentamente tutte le parti coinvolte, abbiamo elaborato una soluzione che speriamo possa garantire un futuro luminoso per i cinema del Lazio», Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in una lettera aperta pubblicata oggi su “Il Messaggero”.

«Il nostro piano di sostegno e rilancio, che si estenderà per i prossimi anni, include premialità relative alla cubatura, finanziamenti per la modernizzazione delle strutture e campagne di promozione per riportare il pubblico nelle sale. E viene bloccata qualsiasi possibilità di trasformazione da allora e per il futuro», continua il presidente Rocca.

«Negli ultimi anni, abbiamo vissuto tempi difficili. La pandemia ha cambiato le nostre abitudini e ha colpito duramente il settore cinematografico. Le sale vuote e la crescente preferenza per le piattaforme di streaming hanno messo a dura prova i nostri cinema. Ma noi crediamo fortemente che la magia del grande schermo debba continuare a vivere, così come lo dimostrano gli spettatori che stanno lentamente ma costantemente tornando a frequentare le nostre sale dimostrando di apprezzare il cinema italiano.

Per questo, come Regione, siamo pronti a sostenere con convinzione un settore che fa parte della nostra cultura e identità nazionale», ha concluso Rocca.




Viterbo torna a godere del cinema: riapre il Lux

di REDAZIONE-

VITERBO- Dopo anni di inattività, il cinema Lux di viale Trento si prepara a riaprire le sue porte. Grazie a un ambizioso progetto di ristrutturazione e messa a norma, la storica sala si appresta a diventare nuovamente un punto di riferimento per gli appassionati di cinema nella città dei papi.

Se i lavori procederanno secondo i piani, la riapertura è prevista già entro l’estate, con una possibilità di slancio fino alla fine dell’anno. Un elemento di rilievo sarà l’intitolazione del Lux a Giorgio Capitani, il celebre regista che ha lasciato un segno indelebile a Viterbo, non solo grazie al famoso “Maresciallo Rocca” con Gigi Proietti, ma anche per il suo profondo legame con la città.
Il cinema, di proprietà del Dopolavoro ferroviario di Maurizio Burani, passerà sotto la gestione della famiglia Ferretti, già responsabile del Cinetuscia village di Vitorchiano. La sala manterrà la sua capienza storica, con 168 posti in platea e 40 in galleria, quest’ultima soggetta a una riapertura posticipata fino a quando non saranno risolti gli adeguamenti relativi alle norme di sicurezza e antincendio.

Con questo rinnovamento, il Lux si appresta a riscrivere un nuovo capitolo della vita culturale di Viterbo, offrendo agli abitanti e ai visitatori la possibilità di riscoprire il piacere della settima arte in una cornice storica e rinnovata.




Gli studenti di Latina a scuola tra cinema e fumetti!

LATINA- Partita la I edizione del progetto Dalla pagina allo schermo, promosso nell’ambito circuito scolastico dall’Istituto Comprensivo Don Milani in collaborazione con Cinefilos APS

Al via il progetto formativo Dalla pagina allo schermo. Percorsi di didattica laboratoriale sul rapporto tra cinema e fumetti, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’a.s. 2024/2025 e che vede coinvolti gli Istituti Scolastici di Latina I.C. Don Milani, I.C. Torquato Tasso e I.C. Giuseppe Giuliano.

In un arco di tempo che va da novembre 2024 a maggio 2025, il progetto si rivolge a studenti di classi primarie e secondarie di I° grado, proponendo un percorso di esplorazione dei rapporti tra cinema e fumetto, entrambe forme di narrazioni per immagini, attraverso un percorso didattico comparativo che unisce momenti di alfabetizzazione e di analisi delle due forme d’arte, incontri laboratoriali di storytelling, disegno e produzione partecipata finalizzati alla realizzazione di un prodotto audiovisivo.

Proposto dall’Istituto Don Milani, il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione tra una rete di dirigenti scolastici del territorio, un gruppo di operatori culturali e di settore esperti, come Mauro Uzzeo e Renato Chiocca. Ad affiancarli, una rete di partner che vede Cinefilos APS, associazione di promozione culturale fondata nel 2019 da un collettivo di professionisti del settore cinematografico con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica, con particolare attenzione al pubblico giovane, e anche Dreamcatchers Entertainment, casa di produzione con il desiderio di proporre una nuova, inedita prospettiva nel raccontare storie con parole, immagini, musica, utilizzando principalmente l’innovazione tecnologica e l’infinito potere del video in tutte le sue forme.

Inoltre, immancabile anche una sala cinematografica del territorio, il Supercinema 2.0 di Latina, che accoglierà gli studenti per le proiezioni. Gli appuntamenti sono fissati al 21 gennaio, quando verrà proiettato il film Nausicaa della Valle del Vento, capolavoro d’animazione del 1984 del premio Oscar Hayao Miyazaki; e il 6 febbraio, quando gli studenti assisteranno invece alla proiezione di Asterix e il segreto della pozione magica, film del 2018 diretto da Alexandre Astier e Louis Clichy, facente parte del celebre franchise di Asterix. Film che, attraverso il confronto con i rispettivi fumetti, contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi del progetto.

Un’esperienza formativa capace, dunque, di sviluppare un approccio critico al linguaggio cinematografico e all’arte del fumetto e di potenziare le competenze nei linguaggi audiovisivi e creativi.

CINEFILOS APS

Cinefilos APS è un’associazione di promozione culturale fondata nel 2019 da un collettivo di professionisti del settore cinematografico con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica, con particolare attenzione al pubblico giovane. L’associazione promuove e svolge attività pratiche per promuovere ad ampliare l’offerta culturale nel Sud e nel centro Italia quali: educazione, istruzione e formazione professionale, nonché attività culturali di interesse sociale con finalità educativa; organizzazione e gestione di attività artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura. Dal 2019 Cinefilos APS collabora con la testata giornalistica Cinefilos.it svolgendo un lavoro di divulgazione e informazione legata al mondo del cinema. Ha promosso eventi, incontri e momenti di discussioni per sviluppare processi di visione e analisi critica dei prodotti cinematografici. Nel 2020 con FIUMINARSO ha proposto l’evento interdisciplinare “Ritrovarsi”, organizzando laboratori artistici anche dedicati al cinema; ha promosso la rassegna cinematografica “Cinemare” a Vico Equense (NA), con incontri di visione di opere con conseguente dibattito, richiamando l’interesse del giovane pubblico e inserendolo in un processo di alfabetizzazione all’immagine. Nel 2021 ha promosso la rassegna Cinematografica “Self-Love – L’auto determinazione di genere nel cinema contemporaneo” in collaborazione con La Casa del Cinema di Roma, con la quale discorsi sul cinema e sulle tematiche di inclusione e di genere si sono incontrati. Nello stesso anno ha promosso la rassegna cinematografica “Cinema al Castello” in Calabria, creando un’occasione di avvicinamento al cinema anche per i più piccoli spettatori. Nel 2023 ha promosso l’iniziativa “Risvegli”, evento multidisciplinare tra arte, cinema e letteratura, favorendo la scoperta del territorio e della memoria locale attraverso incontri e appuntamenti laboratoriali.

 

DREAMCATCHERS ENTERTAINMENT

Dreamcatchers Entertainment Srl è una società di produzione audiovisiva, che utilizza principalmente l’innovazione tecnologica e lo storytelling in tutte le sue forme, con particolare focus sul cinema e tutta la filiera cinematografica grazie ai suoi fondatori con esperienze che spaziano dal cinema alla televisione, dal marketing alla pubblicità. La società ha sviluppato e realizzato contenuti per società quali: Universal Pictures Home Entertainment Italia, Amazon Italia e Ubisoft Italia. Per Universal Pictures e Amazon ha prodotto una serie di digital content allo scopo di promuovere l’uscita in home video di titoli quali Ghostbusters e anniversari come quelli di Ritorno al futuro. Nel 2016 i soci fondatori insieme a Biennale di Venezia hanno promosso un’inedita iniziativa che ha portato la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ad essere il primo festival del cinema al mondo a utilizzare la tecnologia VR per trasmettere un’esperienza a 360° del red carpet del Festival. Ha collaborato alla distribuzione e alla produzione di opere come il documentario Searching Eva, in concorso alla Berlinale e il cortometraggio Larua, presentato in concorso alla 20a edizione di Alice nella Città. Dreamcatchers Entertainment ha collaborato in qualità di partner con La Rete degli Spettatori nell’ambito dei progetti promossi all’interno dell’iniziativa “Cinema nelle Scuole” promossa dal Ministero.




“Dal Testo allo Schermo”, un corso cinematografico per scoprire il linguaggio del cinema

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il Comune di Acquapendente, in collaborazione con l’Associazione Culturale Accademia dei Bardi, il festival “Viterbo Short” e Gregori Michelangelo Entertainment, è lieto di invitare tutti gli interessati alla presentazione del corso cinematografico “Dal Testo allo Schermo”, che si terrà il 10 gennaio 2025 alle ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Acquapendente (VT).

Un corso con due professionisti di eccellenza

  • Cesare Cesarini: Attore, regista teatrale e direttore artistico dell’Accademia dei Bardi, ha una lunga esperienza nella formazione e nella messa in scena di classici teatrali e produzioni innovative.
  • Michelangelo Gregori: Filmmaker e regista, noto per il documentario pluripremiato “Una Risata ci Salverà” e per collaborazioni prestigiose nell’opera lirica. Esperto formatore, ha guidato numerosi corsi di sceneggiatura e filmmaking.

Cosa offre il corso?

Il percorso, aperto a neofiti e professionisti, include:

  • Sceneggiatura
  • Recitazione cinematografica
  • Regia
  • Filmmaking, con la realizzazione di un cortometraggio.

Dettagli della presentazione

  •  Quando: Venerdì 10 gennaio 2025
  •  Dove: Biblioteca Comunale di Acquapendente (VT)
  •  Orario: 17:00
  •  Numero chiuso: max 12 partecipanti.

La partecipazione alla presentazione è gratuita e senza impegno.




Cinema Lazio, torna il bando “Dalla parola allo schermo”

ROMA – Torna “Dalla parola allo Schermo” il bando della Regione Lazio dedicato alla scrittura di progetti cinematografici e audiovisivi.

Il nuovo avviso ha l’obiettivo di rafforzare la filiera dell’audiovisivo attraverso la realizzazione di sceneggiature originali, o tratte da opere non audiovisive ambientate nel territorio laziale. La Regione Lazio vuole così potenziare l’opportunità di sviluppo professionale, favorire i giovani talenti e sostenere progetti di scrittura che diano visibilità alle destinazioni turistiche del Lazio e in particolare alle attrattive storiche, culturali, naturalistiche e enogastronomiche.

“Dalla Parola allo Schermo” rivolta ad autori, anche esordienti, ha una dotazione economica di 500mila euro e prevede diverse fasi selettive, ognuna con dei criteri di valutazione.

Fase A

Il progetto di scrittura presentato deve essere composto dal soggetto breve, una logline e il moodboard (facoltativo). All’esito di questa fase la commissione valuterà e redigerà una graduatoria e saranno ammessi alla successiva fase un massimo di 50 partecipanti.

Fase B

I soggetti ammessi alla fase B devono sviluppare l’idea presentata nel soggetto breve elaborando per i lungometraggi un trattamento e una scaletta, mentre per i corti e le opere web anche l’intera sceneggiatura. All’esito di questa fase, la Commissione valuterà i 30 progetti migliori (in base al punteggio ottenuto in graduatoria) che avranno un premio previsto pari ad € 15.000.

Fase C

I soggetti ammessi alla fase C entro 90 giorni devono elaborare la sceneggiatura. In questa fase una seconda commissione che sarà una “Giuria di qualità” assegnerà un ulteriore premio pari ad € 5.000 come riconoscimento del “Valore dell’Operadieci partecipanti.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica tramite il sistema disponibile al seguente link https://webapp.regione.lazio.it/avvisosceneggiature/ a partire dal 17 dicembre 2024, ore 12,  entro e non oltre il 14 febbraio 2025, ore 12.




“Ormai – Viaggio al lago” di Emmanuelle Démoris, dedicato al lago di Bolsena, arriva al cinema

BOLSENA (Viterbo) – Lunedì 18 novembre alle ore 16:45 il secondo film del ciclo in tre film Viaggio al lago della regista Emmanuelle Démoris, intitolato Ormai, verrà proiettato al Multisala Moderno di Bolsena, dando inizio alla distribuzione in sala.
Ormai – Viaggio al lago nasce da un doppio incontro, con alcuni abitanti del paese di Bolsena e con dei giovani viaggiatori appena arrivati dall’Africa, alla scoperta di questa campagna italiana. Il film è stato presentato in anteprima mondiale in concorso al Cinema du Réel di Parigi nel marzo 2023.

SINOSSI
Agosto. Sperimentiamo come la terra del lago di Bolsena sia un territorio che governa i corpi che vi abitano, grazie alle stratificazioni del proprio passato e a un’atmosfera unica, di volta in volta dolce e violenta. Dagli antichi confini dei domini papali o farnesiani ai confini odierni delineati in un centro di accoglienza. Franck, Maria Pace e Moreno incarnano l’esperienza di questo territorio, raccontando i poteri che lo hanno plasmato. La loro lucidità e le loro risate esprimono una vitalità resistente in questo piccolo pezzo di terra della nostra vecchia Europa.

CALENDARIO PROIEZIONI

in aggiornamento

BOLSENA | MULTISALA MODERNO

18 novembre 2024 ore 16:45

MILANO | WANTED CLAN

1° dicembre 2024 ore 15:00
7 dicembre 2024 ore 10:00
8 dicembre 2024 ore 15:00

SPOLETO | CINEMA PEGASUS

23 dicembre 2024 ore 18:00

 




Cultura, Tiso (CS Iniziativa Comune): “Cinema veicolo di legalità per i giovani”

Riceviamo in nota da Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune e,  pubblichiamo:  “Il cinema ha da sempre svolto un ruolo di rilievo nella cultura e formazione, capace di emozionare e di raccontare storie che portano a riflettere. Da alcuni anni, però, questo potente mezzo di comunicazione è stato utilizzato per sensibilizzare i giovani al tema della legalità. Ma come è nata quest’idea? È sorta in Italia negli anni ’90, un periodo storicamente segnato da eventi di forte impatto sociale come la lotta alla mafia. E le ragioni che hanno spinto alla nascita del cinema per la legalità sono molteplici: in primo luogo, si è avvertita l’esigenza di contrastare la crescente diffusione della cultura dell’illegalità, spesso radicata in alcune realtà sociali dove il crimine è purtroppo visto come una via di successo e potere. In secondo luogo, l’Italia ha compreso l’importanza di sensibilizzare i giovani fin dalla scuola, aiutandoli a comprendere il valore della giustizia e delle leggi. Il cinema, con il suo linguaggio universale e immediato, si è rivelato un mezzo efficace per raccontare storie di coraggio, speranza e resistenza contro la criminalità organizzata. Il fenomeno del cinema per la legalità, in particolare, si è sviluppato nelle regioni del Sud Italia, come Sicilia, Campania e Calabria, territori colpiti dalla presenza della criminalità organizzata. In conclusione, dunque, possiamo affermare che il cinema, grazie alla sua capacità di emozionare e far riflettere, si è dimostrato un’arma efficace nella lotta contro le illegalità. Il messaggio che emerge, inoltre, dalla pellicola è chiaro: ognuno di noi ha un ruolo nella società, e anche i più piccoli gesti possono fare la differenza. È importante quindi continuare su questa strada, coinvolgendo sempre più giovani e ricordando che la battaglia per una società equa e giusta passa anche attraverso il potere delle immagini e delle storie che esse raccontano”.

 

 




Festa del Cinema di Roma, inaugurato lo spazio “Lazio Terra di Cinema”

ROMA – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e la responsabile della struttura autonoma Cinema, Lorenza Lei, hanno inaugurato oggi lo spazio “Lazio Terra di Cinema”, all’interno della Festa del cinema di Roma, presso l’Auditorium Parco della musica Ennio Morricone.

Nel corso dell’evento sono state presentate le attività del settore cinema e audiovisivo che si svolgeranno nello spazio della Regione Lazio fino al 27 ottobre. In particolare, sono state illustrate le iniziative legate alla promozione del territorio, alle eccellenze del Lazio, con attenzione alle tematiche sociali, ambientali e di attualità.  “Lazio Terra di Cinema” è uno spazio aperto per discutere e confrontarsi sul futuro del cinema e dell’audiovisivo con esperti del settore, appassionati, rappresentanti istituzionali e di categoria.

Tanti saranno anche i momenti di networking, incontri con registi e produttori che parleranno dei film che li hanno trovati protagonisti.

Tra le iniziative, un incontro organizzato da Roma Lazio Film Commission, con un focus su aspetti particolari legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di favorire una riflessione interdisciplinare sull’impatto di questo nuovo strumento sulla produzione e promozione culturale, con riferimento al settore cinema e audiovisivo.

Una particolare attenzione della Regione è rivolta alle giovani generazioni e su come vivere i festival. Uno spazio specifico sarà infatti offerto alla Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”, con l’iniziativa Daily young: ospiterà ragazze e ragazzi under 25 che formeranno una redazione audiovisiva per realizzare reportage sulla Festa del Cinema e sui suoi protagonisti.

L’iniziativa Daily young prevede la realizzazione di brevi reportage audiovisivi, a cura di una redazione costituita da quattro mini-troupe, che racconteranno quotidianamente gli eventi più significativi della XIX edizione della Festa del Cinema di Roma. I giovani coinvolti nelle troupe assolveranno alle funzioni di giornalista cinematografico, regista, organizzatore, operatore di ripresa, fonico di presa diretta, montatore. Dopo una breve formazione iniziale, a cura della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, le troupe realizzeranno brevi reportage audiovisivi per raccontare il cinema. La Scuola Volonté curerà anche il tutoring delle attività e i reportage saranno pubblicati sui canali YouTube della Festa del Cinema di Roma, della Scuola Volonté e di Lazio Terra di Cinema.

All’interno dello spazio “Lazio, Terra di Cinema” è presente anche una mostra fotografica “Autistic City”. Un progetto fotografico che ha come protagonisti i ragazzi autistici di “Modelli si Nasce” ed è ispirato alle atmosfere retrò e ai colori pastello del regista Wes Anderson, celebre per la capacità di affrontare temi anche molto seri con sensibilità e fantasia. L’obiettivo della mostra è quello di celebrare la diversità e di costruire una realtà dove ogni individuo è libero di essere sé stesso. Il lavoro è stato promosso dall’Accademia del Lusso di Roma, con la direttrice Laura Gramigna, ideato e coordinato da Carolina Turra, docente di Styling, assieme agli studenti del corso. Marta Petrucci, fotografa di moda, ha realizzato gli scatti.

Uno sguardo alla parte internazionale ci sarà poi con il Premio “Lazio, Terra di Cinema” rivolto a personalità del mondo del cinema internazionale che si sono particolarmente distinte per l’impegno e i risultati conseguiti nel settore cinematografico e dell’audiovisivo.

Un altro motivo di soddisfazione per la Regione Lazio è il film “Berlinguer, la grande ambizione” di Andrea Segre, pellicola d’apertura, in concorso, finanziato con il fondo europeo PR-Fesr 2021-27 bando regionale Lazio Cinema international (edizione 2023), che sostiene le coproduzioni cinematografiche e audiovisive internazionali, con compartecipazione delle imprese dell’audiovisivo laziali.

«Il Lazio è “Terra di Cinema” per eccellenza. Siamo, infatti, la seconda regione europea per investimenti nel settore, con 60 milioni in tre anni e oltre 200 produzioni in piedi.

Oggi abbiamo inaugurato, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, lo spazio chiamato “Lazio Terra di Cinema”. Un luogo aperto alla discussione e alla riflessione su un comparto che rappresenta non soltanto una parte fondamentale della nostra economia, ma anche un’occasione preziosa per illuminare la grande Bellezza della nostra Regione», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

«Sono orgoglioso del lavoro che Lorenza Lei e la dott.ssa Troccoli stanno compiendo con grande energia. Sono anche orgoglioso del lavoro fatto dalla scuola Gian Maria Volonte’, per l’alta formazione dei giovani professionisti. Perché il futuro del Cinema è nelle loro mani. Penso, poi, al ruolo della Fondazione Film Commission che stiamo rinnovando in chiave strategica nella mission. La strada tracciata è quella giusta e tutto ciò è stato possibile grazie a una rinnovata capacità di dialogo e ascolto che, adesso, inizia a portare i suoi frutti», ha concluso il presidente Rocca.




Il Cinema nella Tuscia in mostra nello Spazio Attivo Innova di Viterbo

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Federico Fellini, Steno, Giuseppe Tornatore, sul set a Bagnoregio e Civita e Mario Monicelli nelle terre di Brancaleone. 16 bellissime foto di scena esposte in mostra appese alle pareti dell’accogliente Spazio Attivo Lazio Innova (Via Faul) ricordano, anche nell’ambito del Festival “Economia della Cultura” che si svolge in questo weekend a Viterbo, i film più famosi della storia del Cinema girati nella Tuscia. Da I vitelloni a Freaks Out; La dolce vita a Uccellacci Uccellini.
Da Il vigile a L’armata Brancaleone; Le avventure di Pinocchio; Nostalghia ad Habemus Papam, fino alle serie televisive The Young Pope e Catch-22. Una mostra fotografica realizzata e curata dalla DMO TusciaTerra di Cinema in collaborazione con il Tuscia Film Festival.

Qui di seguito tutte le iconiche foto di scena esposte.

Federico Fellini sul set de “La dolce Vita” (1960), Palazzo Odescalchi Giustiniani (Bassano Romano;
Roberto Rossellini sul set “Un pilota ritorna”(1942), Santa Maria in Gradi, Viterbo;
Federico Fellini (scena iniziale) “I Vitelloni”(1953), Piazza delle Erbe, Viterbo;
Marcello Mastroianni e Marina Vlady, anteprima di “Giorni d’Amore” di Giuseppe De Santis (Anno 1954-Cinema Teatro Genio (Viterbo);
Marisa Merlini,Mario Monicelli e Alberto Sordi sul set de “Il medico e lo stregone” di Mario Monicelli (1957)- Stazione di Grotte Santo Stefano (Viterbo);
Federico Fellini sul set del suo film “La dolce Vita” (1960)-Palazzo Odescalchi
Giustiniani(Bassano Romano);
Alberto Sordi in una scena de “Il vigile” di Luigi Zampa (1960)- Porta Fiorentina (Viterbo);
Pier Paolo Pasolini sul set del suo film”Il Vangelo secondo Matteo” (1964)-Cascate di Fosso Castello (Chia,Soriano nel Cimino);
Totò e Ninetto Davoli in “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini (1966)- Basilica di San Pietro, Tuscania;
Folco Lulli e Luigi Sangiorgi sul set de “L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966)-Acquedotto di Nepi;
Alberto Sordi sul set di “Contestazione generale”(episodio II parte) di Luigi Zampa (1970) -Civita di Bagno Regio;
Andrea Balestri in “Le Avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini (1972) -Località San Pietro, (Farnese);
Andrej Tarkovskij sul set di “Nostalghia” (1983)- Faleria;
Nanni Moretti sul set di “Habemus Papam” di Nanni Moretti (2011) – Villa Lante di Bagnaia, Viterbo;
Jude Law in “The Young Pope” di Paolo Sorrentino (2016) -Palazzina Gambara di Villa Lante di Bagnaia, Viterbo;
George Clooney sul set di “Catch22” di Geoge Clooney, Grant Heslov, e Ellen Curas (2019), Sutri;
Faggeta Vetusta del Monte Cimino (Soriano nel Cimino),set di “Freaks Out” di Gabriele Mainetti (2021)

1 – 23 ottobre 2024
Spazio Attivo Lazio Innova, Viterbo
INGRESSO LIBERO – Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 – Sabato 12 e Domenica 13 ottobre dalle 9.00 alle 19.00




Cinema, candidatura “Vermiglio” agli Oscar, Righini: “Per la terza volta un film da noi premiato”

ROMA- Per la terza volta un film vincitore del Premio Sorriso Diverso Venezia Award concorre per rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar per il miglior film straniero. Un risultato che viene giudicato straordinario dall’organizzazione del premio collaterale ufficiale della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per le opere cinematografiche di interesse sociale che valorizzano la diversità e tutelano le fragilità delle persone.

“Non possiamo che essere felici che, per la terza volta, il film da noi premiato per essere il miglior film sociale e sostenibile della Mostra di Venezia, diventa il film scelto per rappresentare l’Italia alla corsa agli Oscar”, ha dichiarato il presidente del Premio, Diego Righini, che è anche responsabile del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di seta nera”, “E’ un film che dimostra le sue qualità migliori. La scelta è di contenuto e non di notorietà. Qui non ci sono attori famosi. Ma l’idea che il cinema sappia raccontare storie vere deve continuare a vincere e permanere. Se il cinema racconta solo storie belle e fantastiche, ci fa però dimenticare i valori e le tradizioni del nostro passato. Le persone vivono anche di vite normali, fatte di tante difficoltà e imprevisti. Non ci possiamo dimenticare di queste persone, che vanno raccontate attraverso il cinema, e di cui non si devono dimenticare neanche le istituzioni. Congratulazioni a Maura Delpero e a tutta la produzione che ha creduto in questa opera seconda, che vanta la coproduzione di Rai Cinema. Come Premio Sorriso Diverso, che vede come direttore artistico Paola Tassone, siamo soddisfatti per la collaborazione che si è instaurata con la Mostra del cinema di Venezia, con il direttore artistico Alberto Barbera e il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco”.

Nel corso della recente edizione del Premio Sorriso Diverso, il titolo di Miglior Film Italiano è andato a “Vermiglio” di Maura Delpero per “aver realizzato una nitida e vivida rappresentazione delle tradizioni delle popolazioni dell’Alto Adige. Profonda l’analisi sociale e psicologica dei personaggi e del portato della complessità della vita di queste genti, con particolare accento al ruolo fondamentale delle donne che con la loro forza e resilienza hanno mantenuto in piedi le famiglie, sostituendo gli uomini andati in guerra e, soprattutto, quelli che non ne sono più tornati. Portentosa la direzione di splendidi attori”.




Roma – Il mistero del 900 – Rassegna Cinematografica

Roma – Il Cinema Azzurro Scipioni in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori presenta la rassegna cinematografica IL MISTERO DEL ‘900: una serie di proiezioni di pellicole distribuite da Cinecittà Luce che si propongono quali chiavi di lettura per guardare al secolo scorso cercando di comprenderlo e approfondirlo nei suoi aspetti più caratteristici e salienti.

La rassegna è programmata nell’arco di dieci giorni, dal 19 al 28 settembre, con due spettacoli al giorno, alle 19,00 e alle 21,00 presso la storica sala del cinema romano, divisi secondo categorie tematiche che approfondiscono aspetti diversi e circostanziati della storia del “secolo breve”.

L’Azzurro Scipioni fa così un tuffo nel ‘900 con una rassegna di film e di documentari di alto rilievo distribuiti da Luce Cinecittà, attraversando i temi delle grandi guerre, dei talenti dimenticati (ritratti di donne e uomini eccellenti), delle migrazioni di popoli che sognano un mondo migliore, e delle visioni poetiche del mondo.

Si parte con la categoria tematica Guerra alla guerra, dal 19 al 22 settembre, che include il drammatico Noi eravamo (2017) e lo storico Fango e gloria – La Grande Guerra (2014) entrambi di Leonardo Tiberi, in programmazione per giovedì 19, rispettivamente alle 19.00 e alle 21.00. Seguiranno, nella giornata successiva, 20 settembre, agli stessi orari, i documentari Il sorriso del capo (2011) di Marco Bechis e L’uomo che non cambiò la storia (2016) di Enrico Caria.

Sabato 21 settembre sarà la volta di Uova di garofano (1991), il drammatico di Silvano Agosti in versione completamente restaurata, alle ore 19.00, a cui seguirà lo storico Il sole (2004) di Alksandr  Sokurov, alle 21.00. Chiuderanno la prima categoria tematica i documentari Maestro (2016) di Alexandre Valenti e Naples ’44 (2016) di Francesco Patierno, previsti rispettivamente alle 19.00 e alle 21.00 del 22 settembre.

I grandi talenti dimenticati, costituiti da ritratti di tre donne e tre uomini eccellenti, è il titolo della seconda categoria tematica che vedrà la proiezione dei documentari biografici Giovanna, storia di una voce (2021), di Chiara Ronghini, dedicato alla figura di Giovanna Marini e Il mondo a scatti (2021),  ritratto della novantenne fotografa e documentarista Cecilia Mangini ripresa dal fotografo e regista Paolo Pisanelli; entrambi in programmazione per lunedì 23 settembre, alle ore 19.00 e alle ore 21.00. Seguiranno, nella giornata successiva, 24 settembre, altri due documentari. Con i consueti due spettacoli serali si avvicenderanno La prima donna (2019), il ritratto della soprano Emma Carelli ad opera del regista Tony Saccucci e L’uomo che visse tre volte (2019), biografia di Mario Pirani con la regia di Irish Braschi. Chiuderanno, nella serata di mercoledì 25 settembre, la seconda sezione dedicata ai talenti dimenticati, Nessuno mi troverà (2016), il memorandum sul mistero della scomparsa di Ettore Majorana diretto dal regista Egidio Ironico e The king of paparazzi, la vera storia del re dei paparazzi Rino Barillari, scritto e diretto da Giancarlo Scarchilli e Massimo Spano.

I due documentari Anija, la nave (2012, di Roland Sejko) e Dustur (2015, di Marco Santarelli), costituiranno il nerbo della terza sezione tematica Immigrazione, programmata nei due spettacoli serali di giovedì 26 settembre mentre il giorno successivo aprirà la quarta e ultima sezione Visioni poetiche del mondo, il film di Franco Piavoli del 1985 dal titolo Il pianeta azzurro, in programmazione per venerdì 27 settembre alle ore 19.00; seguirà, alle 21.00 L’arte della felicità (2013), il documentario d’animazione di Alessandro Rak.

Nella serata successiva di sabato 28 settembre, chiuderanno la rassegna, nei consueti due appuntamenti quotidiani, i titoli: La guerra dei fiori rossi, commedia di Zhang Yuan del 2006, alle ore 19.00 e Dafne (2019), il drammatico di Federico Bondi, alle ore 21.00.

«È una collaborazione particolarmente importante questa dell’Azzurro Scipioni con SIAE – dichiara Corrado Azzollini, Presidente de L’Immagine ETS che gestisce l’Azzurro Scipioni oltre che Presidente Nazionale Confartigianato Cinema e Audiovisivo – perché si definisce attraverso due linee guida fondamentali: la prima sta nel prestigio e nella serietà di un’etichetta autorevole quale quella della Società Italiana degli Autori ed Editori che conferisce un sigillo di qualità all’intera rassegna e la seconda sta nella conferma di quelle scelte di forte spessore culturale e sociale che costituiscono il solco nel quale tradizionalmente lo storico cinema romano ha sempre operato. Questo garantisce all’utenza un intenso momento di crescita valoriale, culturale e perfino formativa, accessibile gratuitamente e fruibile a pieno in un contesto rinnovato ed esaltato nelle sue caratteristiche migliori quale quello della nuova sala del Cinema Azzurro Scipioni, completamente restaurata».

L’ingresso è libero previa prenotazione.

È possibile seguire e approfondire le programmazioni della rassegna, oltre che sui canali social ufficiali (su Facebook: https://www.facebook.com/cinemaazzurroscipioniofficial e su Instagram: https://www.instagram.com/azzurro_scipioni_official/), anche  sul nuovo sito ufficiale del  cinema romano all’indirizzo www.azzurroscipioni.it, sulla pagina dedicata a IL MISTERO DEL ‘900 a questo link: https://www.azzurroscipioni.it/il-mistero-del-900 raggiungibile anche inquadrando il QR code seguente.




I borghi del lago diventano più belli grazie al cinema, ecco la magia di Est Film Festival

MONTEFIASCONE (Viterbo) – Tredici proiezioni di film in piazza, tre comuni coinvolti direttamente – Montefiascone, Capodimonte e Marta – più Bolsena lo con il supporto all’attività dell’Arena Cinema Moderno.

L’Arco di Platino consegnato a Daniele Luchetti con l’apertura di Est Film Festival (21 luglio) a Montefiascone, l’Arco d’Oro – Premio Crédit Agricole Italia a Enrico Maria Artale per ‘El Paraíso’ e l’Arco d’Argento – Premio del Pubblico Avis Montefiascone per Zamora di Neri Marcorè. 

Poi le sezioni collaterali: i cortometraggi con la proiezione del vincitore del Premio AIDO sezione EFF|SHORT ‘Il mare che muove le cose’, per la regia di Lorenzo Marinelli e i documentari con la premiazione e la proiezione del vincitore del Premio C.I.C. sezione EFF|DOC ‘Go, friend, go’, diretto da Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso e Andrea Settembrini.

Domenica 28 la proiezione della pellicola restaurata di ‘C’eravamo tanto amati’, nel suo cinquantesimo anno dall’uscita.

Quindi l’esordio a Capodimonte con la magia de ‘La Bella e la Bestia’ e le altre due serate, tutte seguitissime dal pubblico, con ‘Freaks Out’ e ‘Frankenweenie’ di Tim Burton. Grande partecipazione anche a Marta per le due serate sul cinema italiano.

“Il pubblico ha accolto con entusiasmo la prima edizione di Est Film Festival – Lago di Bolsena. L’idea di estendere l’evento, da diciotto anni a Montefiascone, anche ad altri comuni del territorio ha avuto un riscontro positivo. L’intuizione che abbiamo avuto ha prodotto risultati oltre quello che potevamo sperare e questo ci incoraggia a continuare con l’obiettivo di interessare tutti i comuni del lago.

Effettivamente già altri sindaci ci hanno contattato e inizieremo con loro dei ragionamenti. La cosa più importante è che sia stata compresa la visione dell’iniziativa che, attraverso il cinema, punta a costruire un dialogo e un legame tra i diversi paesi di questa zona. Puntiamo nel tempo anche a dare un’offerta culturale coordinata ai turisti che arrivano. Tutto ha funzionato in maniera eccellente e ringrazio le istituzioni che hanno sostenuto Est Film Festival 2024, gli imprenditori, chi ha lavorato al progetto e soprattutto le migliaia di persone che hanno voluto godersi la proiezione dei film proposti nelle bellissime piazze dei borghi del lago”. Queste le parole del direttore di Est Film Festival Glauco Almonte.

Il progetto di Est Film Festival continua tutto l’anno, per ricevere aggiornamenti è possibile iscriversi alla newsletter dedicata dal sito www.estfilmfestival.it




Cinema: “Made in Dreams” di Valentina Signorelli

Dopo essere stato presentato in anteprima negli Stati Uniti lo scorso autunno, uscirà al cinema il 6 giugno distribuito da Daitona il documentario Made in Dreams di Valentina Signorelli e Cecilia Zoppelletto, sulla straordinaria vita di Amadeo Peter Giannini, fondatore di Bank of America e visionario d’altri tempi che ha contribuito alla nascita di Hollywood.

Il film, prodotto da Daitona e Preston Witman Productions per una co-produzione italo-inglese, ripercorre i momenti più importanti della vita di questo pioniere che finanziò il celebre film di Charlie Chaplin Il monelloAccadde una notte di Frank Capra, Biancaneve di Walt DisneyVia col vento di Victor Fleming, ma anche l’iconico ponte Golden Gate di San Francisco.

Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e l’utilizzo di materiali di repertorio inediti, provenienti direttamente dall’Academy, la Library of Congress, il Bison Archives e l’Istituto Luce, il documentario offre il ritratto intimo e coinvolgente di una figura chiave del Novecento.

Nato da una famiglia di migranti, A.P. Giannini si è fatto strada nel mondo della finanza grazie ad una visione etica, progressista ed inclusiva. Sarà grazie a lui, infatti, che milioni di migranti riusciranno a realizzare il cosiddetto sogno americano, usufruendo di prestiti che altrimenti nessuno gli avrebbe concesso.

E l’accurato lavoro di ricostruzione storica compiuto dalle registe include anche testimonianze di queste famiglie aiutate da Giannini proprio durante alcune delle peggiori crisi economiche mondiali.

L’incedere narrativo è scandito dall’alternanza di immagini di repertorio e interviste, in cui la voce di Giorgio Cantarini (La vita è bellaIl gladiatore) che nel film è Dago, lo stereotipo dell’immigrato italiano negli Stati Uniti, accompagna lo spettatore alla riscoperta di un’America forse dimenticata, quella dei sogni appunto.

Il film uscirà in Italia in occasione del 120° anniversario della fondazione di Bank of Italy.




Festival del Cinema Sostenibile

Noto (SR) – Dopo il successo della prima edizione, e della winter edition svoltasi a novembre 2023 arriva dal 5 al 9 giugno la 2° edizione di Vision 2030, il Festival del Cinema Sostenibile diretto da Giulia Morello, prodotto da Smile Vision in partnership con Dire Fare CambiareTadàn Produzioni e Cleverage, che si tiene annualmente nella pittoresca cornice di Noto.

Il festival, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si aprirà in anteprima il 4 giugno – giorno che anticipa la Giornata Mondiale dell’Ambiente – con un evento dedicato all’educazione all’immagine organizzato dal Moscerine Film Festival con l’Istituto Comprensorio Giuseppe Melodia, che si concluderà con la pulizia delle spiagge di Cala Bernardo assieme alle scuole in collaborazione con Legambiente, partner della manifestazione.

Il film d’apertura, invece, sarà il documentario Food for Profit di Giulia D’Innocenzi e Pablo D’Ambrosi, la lucida e puntuale inchiesta sull’industria della carne, divenuta un vero e proprio caso in tutto il paese. L’opera sarà proiettata il 6 giugno alle ore 21.00.

Non solo. A comporre la ricca selezione di quest’anno saranno altri undici titoli, accompagnati da ben ventiquattro cortometraggi.

Tra i documentari troviamo: Come una vera coppia di Christian Angeli, una storia delicata che racconta l’amore di sei giovani con la sindrome di Down; Figli della Roccia di Antonio Dal MasI Quindici di Alessandro Turchi che racconta la storia di quindici Mastri birrai di Messina; La sfida con una regia collettiva; La lixeira – La dignità degli invisibili di Guido Galante e Antonio Notarangelo, un racconto crudo girato nel quartiere della discarica di Maputo; Near Light di Niccolò Salvato, una storia di riscatto; Perpetual Search di Gopal ShivakotiShero di Claudio Casale, coraggiosa storia al femminile sui diritti delle donne e la loro straordinaria forza; Tutta la mia città di Matteo Dell’Angelo emozionante racconto corale di quattordici clochard; Una medaglia per Luz Long di Domenico Occhipinti, sulla straordinaria amicizia fra gli atleti Luz Long e Jesse Owens, nata durante le celebri Olimpiadi di Berlino del 1936, simbolo per eccellenza di fratellanza; Queen, check mate for the king di Luca De Giorgi e Sergio Vespertino, duro e acuto documentario sulla violenza di genere.

Tra i corti, invece, 48 gradi/188 °F di Andrea Di IorioA trouly Plastic Neutral Fishery di Pepe BrixAdamo di Matteo PecorariAnima di Adriano SpadaroAssunta di Luana RondinelliBoubacar di Cenzina PerrottaCactus di Luca Mariani, Contraorte Pliocenico di Marco MensaCorpo Unico di Mia BenedettaInsetti di Greta ZampariniMano nella Mano di Angelica CacciapagliaNegli occhi di un bambino di Marco FerraraNu Ffischia di Pierdomenico Minafra e Antonio CarellaPass di Elika AbdollahiRondini All’Inferno di Vladimir di primaSilver di Hamid SaberiSoraya di Maryam RahimiThe bread crocodile di Mirko ArtusoThere is no point in dying di Cédrick SpinassouThe Sprayer di Farnoosh AbediThe Wishing Table di Maria KorporalThe Warrior of Taranto di Antonino MacalusoWorthy di Katie Paul; Dreaming of Venice di  Elisabetta Giannini.

Anche quest’anno, inoltre, è riconfermata la presenza del World Food Programme Italia, la Fondazione che promuove e sostiene in Italia le attività del WFP, con iniziative di sensibilizzazione sulla lotta contro la fame nel mondo, raccolta fondi e comunicazione e che rappresenta il punto di riferimento per quanti in Italia vogliono contribuire a supportare il WFP. Il World Food Programme è la più grande agenzia umanitaria dell’ONU e del mondo, insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2020, che si batte per la creazione di un mondo libero dalla fame, dalle diseguaglianze e dalle discriminazioni di genere. Oltre al premio dedicato a Prem1ere Film con cui la società garantirà gratuitamente la distribuzione per un anno al film vincitore nei circuiti festivalieri.

L’intento di Vision 2030, infatti, è quello di sostenere e promuovere gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

In un’epoca in cui l’urgenza di uno sviluppo economico congiunto a un progresso culturale e civile è più pressante che mai, Vision 2030 fa da ponte tra le persone, le istituzioni, le imprese e le associazioni, proponendo una visione collettiva per un futuro equo e sostenibile per tutti.

Il cuore del festival, infatti, propone un’accurata selezione di film documentari e cortometraggi che, non solo riflettono il tema centrale della sostenibilità, ma che sono anche esemplari nell’adozione di pratiche di produzione eco-compatibili, rispettando rigorosi protocolli ambientali.

Anche quest’anno saranno numerosi i premi che riconosceranno il forte impegno sociale dei giovani partecipanti al concorso. Tra questi: Miglior DocumentarioMiglior CortometraggioMiglior documentario inedito PREMIER FILMPremio UnpliPremio Cambiare;  Premio Tadàn ProduzioniPremio CleveragePremio Visioni a cura di Smile VisionPremio PopCorn Film FestivalPremio Atena Nike.

In partnership con Rai Cinema Channel, verrà allestito un corner experience di Virtual Reality dove il pubblico potrà immergersi nella realtà virtuale e godere della visione di documentari e cortometraggi.

Il Festival, inoltre, si impegna a sostenere l’eccellenza imprenditoriale, a valorizzare le risorse umane e a favorire una crescita economica sostenibile, mirando a migliorare la produttività e la competitività delle imprese coinvolte. Le aziende e le associazioni di Noto che partecipano all’evento si uniscono per sostenere le economie locali, promuovendo l’uso dei prodotti del territorio e riducendo al minimo gli spostamenti di merci e persone.

Vision 2030 sarà anche ricco di incontri per il pubblico, workshop, conferenze, performance di street art eco-sostenibile e iniziative specificamente pensate per le scuole, nonché azioni concrete di ripristino del territorio.

La giuria relativa ai cortometraggi è così composta: il regista e sceneggiatore Giacomo Ciarrapico;  il produttore cinematografico Saverio PesapaneManuela Rima di Rai Cinema Channel.

La giuria che decreterà il miglior documentario, invece è formata da: la già Presidente di Legambiente Rossella Muroni; l’attrice Margot Sikabonyi, il critico cinematografico Steve Della Casa.

Infine, la giuria Unpli (Unione Nazionale Pro Loco Italia) vede la presenza di Beppe MannaPippo Bernardo e Antonino La Spina.




Al via il festival sul riuso creativo delle immagini

Si apre a Roma la seconda edizione di UnArchive Found Footage Fest, il primo festival interamente dedicato al riuso creativo delle immagini, con la direzione artistica di Alina Marazzi Marco Bertozzi.  Un “cinema che brucia”, come campeggia sul manifesto realizzato dall’artista Gianluca Abbate, un cinema rivolto al presente, che scruta, interroga, riaccende, a volte ribalta le proprie fonti.

L’iniziativa, ideata e prodotta dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS in collaborazione con Archivio Luce – Cinecittà, con il riconoscimento del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, avrà luogo dal 28 maggio al 2 giugno presso il Cinema Intrastevere, per quanto riguarda la sezione cinema, con appendici dedicate alle installazioni artistiche al Tempietto del Bramante e a Vicolo Moroni, alle performance audiovisive e ai cineconcerti all’Alcazar Live, all’approfondimento e ad incontri con gli autori all’Accademia di Spagna.

“Il riuso dei materiali archiviati e così disarchiviati – afferma Vincenzo Vita, presidente dell’AAMOD – non ha a che fare, ormai, con la pur nobilissima impresa della rilettura della storia raccontata per immagini. Certamente, si tratta anche di questo. Ma la peculiarità via via si è affinata: il footage è la premessa per la costruzione della realtà resa -grazie alla corsa indietro e avanti nel tempo- ben più vera e profonda rispetto alla mera esplorazione naturalistica. Le tracce e i sintomi – offerti dalla visione dei beni preziosi custoditi negli archivi – transitano dal vecchio al nuovo, ci prendono per mano e rompono tetti o pareti consegnati dall’età analogica.”

“Riecheggia nell’intuizione che vede le pratiche di riuso come processi moltiplicatori di significati – continua Luca Ricciardi, ideatore e organizzatore del festival –  l’idea situazionista di Détournement e quella di una specifica forza che gli elementi deturnati mostrano, per la coesistenza in essi del loro significato antico e immediato: il loro doppio fondo. Se il cinema di found footage è stato definito cinema al quadrato, allora l’archivio che lo promuove, prima affermandosi, poi negandosi, per poi affermarsi ancora, idealmente senza soluzione di continuità, potrebbe definirsi un archivio elevato al cubo, volto a scongiurare ogni forma di istituzionalizzazione delle immagini, in una riconfigurazione costantemente del patrimonio audiovisivo, aggiornato e, per questo, ancora e sempre vivo”.

Nel panorama di UnArchive – spiegano i due direttori artistici – il concetto di ri-appropriazione del materiale d’archivio va dalla decostruzione alla decolonizzazione dello sguardo, di genere e di identità culturale, in sintonia con il carico propulsivo delle più fervide riflessioni contemporanee. Un processo artigianale che smonta e rimonta, dipinge e graffia, ricolora, taglia, incolla, sovrappone e spoglia, alla ricerca di quello che Godard auspicava: Fare un film utilizzando immagini di repertorio non significa carpire la vita che dorme nei fortini delle cineteche, ma spogliare la realtà della sua apparenza, ridandole l’aspetto grezzo che basta a se stessa e cercando al contempo l’aspetto in cui essa avrà termine.di smontaggio”

Nella selezione della programmazione 2024 sono stati inclusi film diversissimi tra loro, non solo per tematiche ed epoche di appartenenza dei repertori, ma anche per le differenti pratiche adottate e per le estetiche abbracciate: “Gli autori – continuano Bertozzi e Marazzi –  si sono messi fatalmente in gioco, talvolta in prima persona, altre assumendo il punto di vista di soggetti terzi, talvolta collettivi o anonimi; altre volte tendevano all’invisibilità, sfiorando prospettive dell’occhio-cinema o utilizzando immagini recuperate da telecamere di sorveglianza. Allora lo sguardo teneramente imperfetto delle immagini private lascia il passo all’estraniante occhio panottico delle immagini a circuito chiuso o a video provenienti dai media di informazione, così come il racconto in prima persona della voce narrante si alterna a paesaggi sonori composti da suoni trovati e machine-generated.”

Undici sono i titoli del concorso lungometraggi. Film dai confini porosi, in grado di restituire creatività non imbrigliate, sguardi non stereotipati provenienti da diversi continenti e identità culturali. Storie personali che intrecciano esperienze, condizioni e mutamenti condivisi; oppure potenti narrazioni collettive che si declinano in sguardi vissuti da singoli. Vi sono poi i dodici titoli del concorso cortometraggi: sempre con temi e provenienze eterogenee ma con una maggiore varietà di sperimentazione linguistica e di tecniche adottate. Fuori concorso risaltano due tra i più importanti autori contemporanei di questo cinema, Sergei Loznitsa e Eyal Sivan, che oltre a tenere una Masterclass presentano rispettivamente The Kiev Trial, film di apertura del festival, e The Specialist: Portrait of a Modern Criminal, nel suo venticinquesimo anniversario. Preziosa, in questo momento storico, anche la presenza dell’artista filmmaker palestinese Kamal Aljafari, con tre suoi lavori.

Alle sezioni già inaugurate nella prima edizione, Frontiere – sugli sconfinamenti geografici ed estetici del found footage – e Panorami Italiani – una vetrina di pratiche e poetiche nel found footage italiano – si aggiungono quest’anno i Processi d’archivio, un focus su film che rielaborano immagini di/per “atti” processuali, opere trafitte da sguardi accorati, nelle aule di tribunali internazionali. Tornano poi alcuni tesori dall’archivio del Centre Pompidou nella carte blanche curata da Philippe-Alain Michaud; e torna anche Decasia, il film-manifesto di Bill Morrison, membro della giuria di quest’anno e autore di due nuovi cortometraggi presentati anch’essi a UnArchive.

Mentre si rinnova la collaborazione con il festival olandese IDFA e il suo ReFrame Award, UnArchive Found Footage Fest inaugura una nuova collaborazione con il MUTA – Festival Internacional de Apropiación Audiovisual di LimaRiuso di classe è invece una vetrina di lavori realizzati da scuole di cinema, università, accademie e residenze artistiche, mentre AAMOD Reloaded ripropone in forma monocanale alcune tra le più interessanti live performance prodotte dall’Archivio.

La Giuria internazionale è formata da Bill Morrison, Firouzeh Khosrovani e Sara Fgaier; la Giuria degli studenti è invece presieduta da Giovanni Piperno.

I film premiati avranno i seguenti riconoscimenti in denaro: € 3000  per il PREMIO UNARCHIVE, sul miglior riuso creativo; €1500 al MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO, film più lungo di 60′; €1500 MIGLIOR CORTOMETRAGGIO, film di durata minore ai 60′.

Gli stessi premi, con esclusivo valore simbolico, saranno assegnati dalla Giuria Studenti.

“Con UnArchive – concludono i direttori – partiamo dalla nuda vita delle immagini per scardinare i limiti del visibile. Grazie a film ibridi e pensanti, alle live performance, ai serrati incontri all’Accademia di Spagna, il nostro festival resta miracolosamente fuori dalle logiche istituzionali dell’anteprima a tutti i costi, lontano da passerelle e tappeti rossi. Esploriamo paesaggi di confine, lontani dalle torrette di controllo dei generi, laddove “il cinema che brucia” incendia le frontiere tra il poetico e il politico. In un reale mai domo, gravido di desiderio e saturo di conflitti, auspichiamo la crescita collettiva di sguardi selvaggi. Con gli occhi trafitti, ci proveremo anche quest’anno”.

L’accesso per la visione delle opere cinematografiche in programmazione è il seguente:

le sezioni Processi d’Archivio, Panorami Italiani e le Retrospettive sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e prenotabili alla cassa del Cinema Intrastevere durante i giorni del festival;  i biglietti per il Concorso Internazionale, le Proiezioni Speciali e la sezione Frontiere hanno il costo di 5€ (studenti 3€). Alla cassa del Cinema sarà inoltre possibile acquistare l’ingresso a 3 proiezioni al costo di 10€

I film del Concorso Internazionale sono in lingua originale sottotitolati in italiano e inglese.
I film delle sezioni Fuori Concorso sono in lingua originale sottotitolati in italiano