Scuola, Di Berardino: “Bando da tre milioni di euro per iniziative sportive e culturali”

ROMA – Pubblicato sul sito della Regione Lazio il bando da tre milioni di euro “Per la realizzazione di iniziative sportive e culturali per gli studenti del sistema scolastico e del sistema IeFP del Lazio”.

“Dopo il successo della prima edizione – spiega l’assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione e Scuola della Regione Lazio, Claudio Di Berardino – vogliamo proseguire nel fornire un’opportunità agli studenti e alle studentesse, anche alle categorie più fragili, per lo sviluppo di iniziative integrative dell’offerta formativa di natura sportiva, sociale e culturale, con uno stanziamento da 3 milioni di euro nell’ambito della nuova programmazione Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+). Lo sport e la cultura – continua Di Berardino – sono strumenti educativi e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, di recupero e di socializzazione, di sviluppo e di inclusione sociale, e questo bando prevede l’organizzazione di eventi sul territorio regionale che vedono il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado e degli enti di formazione accreditati nell’ambito dell’obbligo formativo e la partecipazione di soggetti dell’associazionismo territoriale. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le studentesse e gli studenti e rafforzare la loro consapevolezza sugli argomenti come la violenza giovanile e i comportamenti discriminatori in generale. Vogliamo accrescere il bagaglio esperienziale e culturale delle ragazze e dei ragazzi e creare maggiori occasioni di socialità, partecipazione e confronto tra gli studenti.”.

“Quest’avviso pubblico – conclude l’assessore – si inserisce nell’ambito delle azioni per contrastare il fenomeno della violenza giovanile e, più in generale, ogni comportamento discriminatorio in ambito sessuale, politico, religioso, sociale ed etnico”.

Link al bando.

https://www.regione.lazio.it/notizie/formazione/Approvazione-Avviso-Pubblico-realizzazione-iniziative-sportive-culturali-studenti




Appalti, Di Berardino: “Bene approvazione Pl qualità lavoro, fondamentale clausola sociale”

ROMA – “Bene l’approvazione definitiva della proposta di legge sulla qualità del lavoro negli appalti da parte della Commissione consiliare Lavoro del Lazio. La proposta di legge, di iniziativa della Giunta Zingaretti, è frutto di un importante lavoro di ascolto e concertazione di tutte le parti sociali e istituzionali interessate. Si tratta di un intervento normativo che mira a qualificare il lavoro delle tante lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti. Non solo. La proposta di legge interviene anche per qualificare gli operatori economici con premialità per le aziende che improntano l’organizzazione del lavoro sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sul benessere organizzativo, sulla parità salariale e sulla parità generazionale e di genere. Norma centrale e fondamentale è la clausola sociale tesa a tutelare la salvaguardia occupazionale nei cambi di appalto, strumento più efficace per proteggere i lavoratori e le lavoratrici, in modo particolare nel settore dei servizi ad alta intensità di manodopera. Intervento necessario che apprezziamo sia stato ripreso anche a livello nazionale con l’approvazione dell’emendamento al DDL sugli appalti, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo attraversando caratterizzato da importanti investimenti anche a valere sul PNRR, e la ripresa degli investimenti pubblici non può avvenire in nessun modo a scapito della qualità del lavoro sia per le imprese e sia per i lavoratori”.

Lo dichiara in una nota l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.




Lazio, Di Berardino e Onorati: “Giunta approva regolamento parità salariale”

ROMA – “L’approvazione oggi da parte della Giunta Zingaretti su mia proposta del Regolamento regionale sulla parità salariale è un ulteriore passo in avanti nel percorso che come Lazio stiamo compiendo e che segue la legge regionale, varata dal Consiglio su proposta della consigliera Mattia, in tema di parità retributiva tra sessi, sostegno all’imprenditoria femminile, valorizzazione delle competenze delle donne e che vede il Lazio capofila a livello nazionale nella lotta al gender gap. Il Regolamento, composto da 13 articoli, definisce le modalità e i criteri per l’iscrizione, la tenuta, la pubblicazione e l’aggiornamento del Registro delle aziende virtuose che attuano la retribuzione di genere e i criteri premiali a favore di queste aziende e i criteri per il riconoscimento delle premialità e dei contributi per la promozione dell’occupazione femminile, per l’accesso alla quota di riserva del Fondo per il microcredito e la microfinanza, per l’attuazione degli interventi a sostegno dell’imprenditorialità femminile,  per la concessione dei buoni per l’acquisto di servizi di baby-sitting e di caregiver. Si tratta di uno strumento molto importante e come Istituzione continuiamo a fare la nostra parte per avviare un cambiamento che è innanzitutto di tipo socio culturale rispetto al tema del divario salariale tra donne e uomini”.
Così l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.




Turismo, Di Berardino: “Per Roma crisi di settore, subito tavolo interistituzionale”

ROMA – “Come Regione Lazio siamo soddisfatti della disponibilità espressa dai Ministri Orlando e Garavaglia e dal Sindaco di Roma Gualtieri ad aprire un tavolo di settore per il turismo come da noi richiesto. La situazione è allarmante, bisogna agire adesso, non c’è tempo da perdere.C Assistiamo a Roma alla crisi di diverse catene alberghiere, aziende in difficoltà che sono sul punto di esternalizzare la propria attività a discapito dei lavoratori. Siamo di fronte non a una crisi industriale, in cui è necessario intervenire per aiutare la singola azienda, ma è la crisi di un intero settore, quello del turismo, che nella Capitale d’Italia deve essere affrontata in un’ottica nuova, è una crisi di sistema. Come Regione riteniamo che se non si agisce adesso, da domani e per i prossimi anni a Roma si innescherà un meccanismo in cui i lavoratori e le imprese saranno chiamati a pagare una crisi generata come sappiamo dall’improvviso venir meno anche del flusso turistico durante la pandemia. Grazie agli interventi del governo in legge di bilancio e con il dl sostegni ter ci sono stati dei passi in avanti che vanno nella direzione delle richieste che come Regione Lazio avevamo fatto ai ministri competenti ma bisogna implementare le misure per dare risposte alle difficoltà del settore del turismo. Non ci sfugge la situazione di crisi economica che le aziende hanno dovuto affrontare a causa della pandemia che ha aggravato la crisi. Non ci sfugge la difficoltà di gestire strutture ricettive in assenza di flussi turistici. Motivo per il quale siamo intervenuti con diverse misure regionali a partire dal sostegno economico ai lavoratori in cassa integrazione a zero ore e con altre forme di sostegno alle imprese. Così come non può sfuggire che siamo dinanzi a un vero e proprio processo di transizione che interessa l’intero comparto.

Assistiamo infatti a una trasformazione del mercato del lavoro nel settore del turismo in cui grandi gruppi cedono la propria attività senza alcuna tutela per la salvaguardia dei livelli occupazionali né tantomeno previsioni di clausola sociale. Tematica questa che va approfondita e risolta prima che diventi un modus operandi a danno delle piccole e medie realtà produttive e dei servizi e dei lavoratori. Bisogna governare questa transizione attraverso strumenti conservativi, clausole sociali, formazione e riqualificazione e contrasto al sommerso.

E queste motivazioni devono indurci a considerare queste vertenze non come crisi dell’una o dell’altra struttura alberghiera ma come crisi di settore per il quale occorre intervenire con un tavolo interistituzionale ad hoc e con un piano di intervento dedicato che a partire dalla salvaguardia dei livelli occupazionali arrivino a definire misure di sostegno e di rilancio specifiche per questo settore e per il nostro territorio. Guardando al futuro non possiamo perdere l’occasione rappresentata dalle risorse del PNRR, dai fondi della nuova programmazione europea e dal programma Gol con l’obiettivo di riqualificare le imprese e qualificare il lavoro”.

Così l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.




Roma, Di Berardino: “Approvato protocollo su WBO per aiutare lavoratori che vogliono rilevare le aziende in crisi”

ROMA – “Approvato in Giunta il Protocollo per la promozione e attivazione di esperienze di imprese recuperate dai lavoratori che istituisce una collaborazione tra Anpal, Anpal Servizi e CFI – Cooperazione Finanza Impresa in tema di WBO – Workers BuyOut, il recupero attraverso la formula cooperativa delle imprese in crisi da parte dei lavoratori che ha assunto negli ultimi anni una crescente rilevanza, quale strumento di politica attiva del lavoro, funzionale alla salvaguardia dei livelli occupazioni e alla risoluzione delle situazioni di crisi aziendale. Come Regione Lazio abbiamo voluto rafforzare in questo modo la cooperazione interistituzionale per la presa in carico dei lavoratori e supportare tempestivamente coloro che sono coinvolti in processi di crisi aziendali e potenzialmente interessati all’avvio di una esperienza di WBO nell’acquisizione della consapevolezza, delle informazioni e delle competenze utili alla buona riuscita del percorso intrapreso.

Questo lavoro si inserisce in un percorso già avviato nel 2018 dalla Giunta Zingaretti con la costituzione del fondo rotativo regionale, con un bando già attivo al quale potranno fare ricorso quei lavoratori che intendono rilevare le aziende in crisi.  Il ricorso al WBO è uno strumento di politica attiva del lavoro, che si inserisce in una più ampia strategia che come Regione Lazio stiamo portando avanti per integrare le azioni di supporto ai lavoratori coinvolti in processi di crisi aziendali con strumenti innovativi.  Il Protocollo è una risposta anche alle esigenze più volte rappresentate anche dalle Parti Sociali regionali con le quali condivideremo azioni a supporto delle iniziative di WBO anche al fine di costruire un percorso congiunto di promozione e diffusione dello stesso tra i lavoratori e tra le imprese”.

Così in una nota l’assessore al Lavoro e Nuovi Diritti, Claudio Di Berardino.




Blue economy, Berardino: “Una legge che mira a favorire lo sviuppo di un settore strategico”

ROMA – “L’approvazione della legge sulla blue economy oggi in Consiglio regionale è un’ottima notizia. Una legge che mira a favorire lo sviluppo di un settore strategico dell’economia del Lazio e intende promuovere attività integrate, funzionali alla creazione di posti di lavoro in comparti e settori che mostrano potenzialità di crescita e sviluppo, attraverso l’attivazione di sinergie tra politiche di sviluppo locale e politiche della formazione e dell’occupazione. Infatti, con una dotazione finanziaria di 1,8 milioni di euro, grazie a questa legge sarà possibile dare nuovo slancio all’occupazione nel nostro territorio puntando sulla formazione di nuove figure professionale. L’economia dei nostri territori marittimi è uno dei settori su cui investire nei prossimi anni per lo sviluppo sostenibile del Lazio per rendere la nostra Regione sempre più competitiva. Grazie ai corsi di formazione sarà possibile dare nuove competenze ai lavoratori formando nuove figure professionali e allo stesso tempo daremo risposte concrete alle aziende in cerca di personale adeguatamente formato e specializzato. Inoltre, un ringraziamento va ai consiglieri Ognibene, Forte e De Paolis, primi firmatari della legge, alla IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio presieduta da Eleonora Mattia e a tutto il Consiglio regionale”.

Lo dichiara in una nota l’assessore al Lavoro, Nuovi diritti e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.




L’Assessore della Regione Lazio al Lavoro in visita all’area archeologica di Pyrgi

CERVETERI (Roma) – L’Assessore della Regione Lazio al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto universitario,. Politiche per la ricostruzione Claudio Di Berardino, ha visitato questa mattina l’area archeologica di Pyrgi, porto-santuario della città etrusca di Caere, l’odierna Cerveteri, gestita dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, oggetto da decenni degli scavi condotti dalla Sapienza Università di Roma e situata accanto al Castello di Santa Severa.

All’evento hanno partecipato Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università Sapienza di Roma, Margherita Eichberg, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale e il Sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei.

L’evento, concepito come una giornata di “archeologia pubblica”, ha consentito all’Assessore  di visitare il cantiere di scavo della Sapienza e di interagire con gli studenti impegnati nelle attività sul campo.

Grazie alla collaborazione tra Regione LazioSapienza Università di Roma, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e Comune di Santa Marinella negli ultimi anni si sta lavorando alla costruzione di un sistema territoriale unico sia dal punto di vista naturalistico, sia archeologico sia paesaggistico che va dal complesso monumentale del Castello di Santa Severa, al Monumento Naturale e all’area archeologica di Pyrgi, fino ad arrivare alla Riserva Naturale di Macchiatonda. Un modello virtuoso che sta mettendo in atto sinergie a vari livelli e multidisciplinari, dalla ricerca alla valorizzazione, dalla tutela dell’ambiente e dei reperti archeologici alla divulgazione nei confronti della comunità. Un grande polo culturale e turistico in un tratto della costa laziale unico per le ricchezze naturali e per le testimonianze storiche che rappresenta un modello per le ricche potenzialità di impatto positivo sul territorio e che sarà ulteriormente valorizzato grazie a nuove, importanti novità.

È in corso fino al 30 settembre la campagna annuale di scavo didattico diretta dalla professoressa Laura M. Michetti con gli studenti di Etruscologia del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma mentre la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale sta portando avanti dal 2019 due progetti: il primo è un progetto di musealizzazione all’aperto dell’area archeologica, che prevede di rendere l’area accessibile a tutti, tramite un sistema di pedane e passerelle, e di realizzare un importante intervento di ingegneria ambientale per la riqualificazione del sistema dei fossi esistenti, al fine di drenare il terreno ed evitare così gli allagamenti periodici – particolarmente dannosi per la conservazione dei resti archeologici e che rendono impossibile la fruizione dell’area nei mesi invernali. Il progetto è stato realizzato in piena collaborazione tra la Soprintendenza e la Regione Lazio (Direzioni Ambiente e Demanio e Patrimonio, Riserva Naturale di Macchiatonda e Laziocrea spa) e sarà complementare al progetto regionale di difese a mare della costa e ricostruzione della duna lato spiaggia.

Il secondo progetto riguarda il nuovo allestimento del deposito archeologico con funzioni di sala-studio/laboratorio di restauro e del nuovo centro visita, per la fruizione congiunta della Riserva di Macchiatonda e del Monumento Naturale e dell’area archeologica di Pyrgi. Lo studio e il perfezionamento di questi percorsi condivisi saranno oggetto di un protocollo di intesa, in corso di definizione, tra il Ministero e la Regione.

Infine, sul piano della divulgazione, una importante novità è rappresentata dai nuovi pannelli concepiti dall’équipe della Sapienza e realizzati dalla Regione Lazio, in collaborazione con la falegnameria del Parco dei Castelli Romani, nei quali vengono illustrati il percorso naturalistico-archeologico e i risultati delle ricerche dell’Università di Roma nel porto e nel santuario etrusco di Pyrgi. Sono inoltre in corso di elaborazione progetti relativi a una migliore fruizione dei resti archeologici tramite la realtà aumentata.

LO SPAZIO MUSEALE DENOMINATO “ANTIQUARIUM DI PYRGI”

La Regione Lazio e il MIC – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale hanno siglato nel 2019 un apposito Protocollo di Intenti con l’obiettivo di ampliare la fruizione dell’offerta culturale, favorire l’accesso al Castello di un pubblico sempre più vasto, creando un unico circuito di visita con l’Antiquarium ed i templi monumentali di Pyrgi.  Grazie a questo protocollo, la Soprintendenza in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, potrà allestire negli ambienti della Manica Lunga – all’interno del Castello di Santa Severa – il nuovo Antiquarium; questo spazio costituirà la naturale integrazione della sala dedicata alle antichità di Pyrgi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.

Vi saranno esposti, in modo accattivante e fruibile a tutti, anche con l’ausilio di tecnologie multimediali, gli eccezionali rinvenimenti provenienti dalle indagini della Sapienza nelle due aree sacre che componevano il grande Santuario marittimo, proiezione sul mare dell’importante città etrusca di Caere.

Saranno rappresentati gli straordinari rivestimenti in terracotta policroma dei due grandi templi e dei diversi sacelli ed esposti per la prima volta nel loro insieme i numerosi reperti votivi rinvenuti: statue in terracotta rappresentanti gli offerenti, come una, di dimensioni reali, di una giovane fanciulla che reca in dono un porcellino, preziosi vasi greci dalle forme peculiari, rarissimi in Etruria, offerte di frutti di mare rinvenuti eccezionalmente intatti all’interno di recipienti in ceramica, ornamenti in oro, argento e ambra (orecchini, bracciali, scarabei), che costituivano i doni prediletti per le divinità femminili, in primo luogo Cavatha, una dea assimilabile alla greca Persefone.

Molto peculiari e privi di confronti anche gli oggetti realizzati in piombo: pesantissime barre, grandi ceppi d’ancora, piccoli lingotti, proiettili a forma di “ghianda” e centinaia di colature di metallo fuso che rappresentano l’offerta principale per il dio “Nero”, in etrusco “Sur”, divinità dell’oltretomba paragonabile al greco Ade, al quale ben si addiceva, appunto, l’offerta di un metallo scuro.

Sarà anche possibile ammirare una copia delle tre famose lamine auree con iscrizioni, due, di diversa lunghezza, in lingua etrusca ed una in fenicio, quest’ultima traduzione della lamina etrusca più lunga. Rinvenute nel 1964, esse ricordano come Thefarie Velianas, re/tiranno di Caere, avesse dedicato una statua ed un luogo di culto alla dea Uni (chiamata Astarte nel testo fenicio). I visitatori avranno dunque la meravigliosa opportunità di approfondire la conoscenza del comprensorio archeologico di Pyrgi, il più importante santuario e scalo marittimo dell’antica Caere che ha svolto un ruolo di fondamentale importanza nella storia del Mediterraneo antico, uno dei pochi menzionati dalle fonti letterarie antiche, essendo connesso con eventi storici cruciali per l’equilibrio politico ed economico nell’area mediterranea.

Direttore dell’Antiquarium: dott.ssa Rossella Zaccagnini.

LO SCAVO DI PYRGI

Pyrgi, porto e grande santuario marittimo sulla costa del Lazio etrusco, ha svolto una funzione primaria nella storia del Mediterraneo antico ed è stato lo scenario di eventi di fondamentale rilevanza, come evidenziato in modo esemplare dallo straordinario documento storico delle lamine d’oro. L’insediamento di Pyrgi ha svolto differenti funzioni grazie alla favorevole ubicazione lungo le rotte tirreniche. A causa dell’abbandono successivo alla fase della “romanizzazione” (prima metà del III sec. a.C.), rappresenta per gli archeologi un eccezionale caso-studio per la possibilità di condurre un’indagine su larga scala delle differenti componenti del suo assetto urbanistico.

Stabilmente finanziato tra i “Grandi Scavi” dell’Ateneo romano, è una delle più antiche e illustri imprese di scavo dell’Università di Roma e costituisce un esempio di ricerca in ambito archeologico nel quadro della cosiddetta “Terza Missione” dell’Università, per l’impatto positivo sul territorio che le attività sul campo hanno finora avuto e potranno sempre più avere nel futuro grazie alla preziosa realtà locale e alle diverse collaborazioni in atto. Attività che coinvolgono, infatti, a vario livello, la Regione Lazio, nelle sue diverse strutture, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e il Comune di Santa Marinella.

Il progetto di ricerca è incentrato sull’analisi del rapporto tra la città di Caere (Cerveteri) e Pyrgi, il suo principale porto, collegato alla città da un monumentale percorso viario.

Gli scavi della Sapienza, condotti a partire dal 1957 da Massimo Pallottino e Giovanni Colonna, hanno portato alla luce un esteso complesso santuariale il cui fulcro è il grande santuario di Uni-Astarte voluto dal re/tiranno di Caere Thefarie Velianas con il tempio B (510 a.C.) e l’“Edificio delle Venti Celle”, forse destinato alla pratica della prostituzione sacra. A questo nucleo si è aggiunto, raddoppiando l’estensione del santuario, il grande tempio A (470/460 a.C.) decorato sulla facciata posteriore con un eccezionale altorilievo in terracotta rappresentante il mito dei Sette contro Tebe, considerato tra i capolavori assoluti dell’arte antica.

Una seconda area sacra è dedicata alla coppia di divinità Śur e Cavatha citate nelle iscrizioni votive in etrusco; largamente frequentata da greci, vi si praticavano culti di tipo demetriaco e connessi a divinità infere, come attestato da depositi votivi costituiti in gran parte da ceramiche importate da Atene.

Dal 2009, le indagini dirette da M. Paola Baglione e dal 2016 da Laura M. Michetti hanno interessato l’area a Nord del santuario, dove sono stati messi in luce una serie di isolati con un complesso di edifici anche di carattere pubblico, delimitati verso l’entroterra dal tratto parallelo alla costa della via Caere-Pyrgi. La vicinanza con l’area sacra, la monumentalità delle strutture e lo svolgimento di pratiche rituali hanno suggerito di interpretare questo settore di cerniera tra il santuario e l’abitato come un quartiere “pubblico-cerimoniale” che ha svolto funzioni amministrative e di rappresentanza in rapporto con il porto orientale anche prima della monumentalizzazione dell’area sacra. Negli ultimi anni, le ricerche sono riprese nell’area del grande santuario monumentale e hanno consentito di mettere in evidenza il tratto terminale della via monumentale che dalla città di Caere giungeva nel porto di Pyrgi dopo un tragitto di circa 10 km.

Le straordinarie scoperte di Pyrgi, esposte in una sala dedicata nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, hanno contribuito all’attivazione da parte della Sapienza del finanziamento dedicato ai “Grandi Scavi di Ateneo”, grazie al quale ogni anno una cinquantina di studenti – anche stranieri – specializzandi e dottorandi in Etruscologia sono coinvolti nelle attività sul campo e nei laboratori di schedatura e documentazione dei reperti che si svolgono nel corso dell’inverno nelle strutture universitarie. Fin dal suo inizio, infatti, lo scavo di Pyrgi è stato concepito come uno “scavo-scuola” e in esso si sono formate generazioni di archeologi che hanno poi ricoperto ruoli importanti nelle Soprintendenze, nei Musei, nelle Università.

Le attività di ricerca, condotte dal settore di Etruscologia e Antichità italiche del Dipartimento di Scienze dell’Antichità in regime di concessione con il MIC, contano da anni sulla collaborazione interdisciplinare di varie componenti dell’Ateneo romano, come i Dipartimenti di Scienze della Terra (analisi geologiche e pedologiche), Ingegneria Civile Edile Ambientale e Ingegneria dell’Informazione Elettronica e Telecomunicazioni (prospezioni elettromagnetiche e georadar), Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” (studio dei resti osteologici), Chimica e Tecnologie del Farmaco e Scienze di base ed applicate per l’Ingegneria (analisi archeometriche), Storia Disegno Restauro dell’Architettura (ricostruzioni 3D), Architettura e Progetto (progetto di valorizzazione dell’area archeologica), Scienze Giuridiche (studio delle fonti letterarie, giuridiche, epigrafiche); la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio svolge attività di restauro delle strutture, mentre il Polo Museale Sapienza è impegnato nelle attività di musealizzazione e valorizzazione nel Museo delle Antichità Etrusche e Italiche della Sapienza).




Scuola, Di Berardino: “Fare presto con l’assegnazione delle cattedre”

ROMA – “Occorre procedere rapidamente con l’assegnazione delle cattedre ancora vacanti. Sono tante le segnalazioni che stiamo ricevendo dalle parti sociali e dal mondo della scuola e crediamo che, a partire dagli studenti, abbiano diritto a iniziare subito le lezioni e la didattica, già penalizzata in passato a causa della pandemia.

In merito all’assegnazione dei ruoli va dato sicuramente atto all’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio di aver svolto un importante lavoro nelle scorse settimane per iniziare correttamente l’anno, lavoro importante svolto anche dai presidi. Ora però, a seguito delle rinunce o comunque delle carenze di organico che si sono venute a creare e che riguardano oltre 2500 posti, occorre contrarre i tempi.

Confidiamo nella disponibilità dell’USR e dei dirigenti scolastici per assicurare l’avvio dell’anno scolastico con tutto il personale al completo”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Scuola, Di Berardino: “Bene accordo ministero e sindacati. Ora avanti con le vaccinazioni”

ROMA – ’Bene il protocollo sulla sicurezza sottoscritto tra il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali. Ora avanti con le vaccinazioni, tanto per i ragazzi che per gli insegnanti che ancora non si sono vaccinati.
Come Regione ci auguriamo di poter concludere il prima possibile i tavoli presso le prefetture – che ringraziamo per la grande collaborazione – così da mettere a punto a livello territoriale i piani per il rientro in classe, definendo l’organizzazione del trasporto pubblico e degli orari scolastici. In questa fase serve la collaborazione e la partecipazione responsabile di tutte le parti. In questo ambito confidiamo che i comuni più grandi riescano a elaborare il piano orari delle rispettive città in tempi brevi. Con questi passaggi  possiamo continuare a lavorare per la riapertura in sicurezza delle scuole’.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Regione, Di Berardino: “I vaccini sono lo strumento per un anno scolastico in presenza”

ROMA – “I dati sulle vaccinazioni nel Lazio ci confermano come regione virtuosa. Ma ulteriori passi si possono compiere per assicurare una maggiore sicurezza in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Per questo, unitamente al direttore dell’ufficio scolastico regionale del Lazio Rocco Pinneri, rivolgiamo un appello ulteriore alla vaccinazione. Questa mattina abbiamo inviato una missiva a tutte le istituzioni scolastiche e educative del Lazio.

L’adesione alla vaccinazione è, naturalmente, libera e volontaria ma la sua importanza ha ricadute dirette e fondamentali sulla salute dei singoli, sulla collettività e sulle attività scolastiche. Essa può consentire un avvio

più sereno del prossimo anno.

Occorre ricordare che la complessa campagna di vaccinazione della nostra Regione prevede anche la possibilità, dal 7 luglio, di prenotazione per le ragazze e i ragazzi con età superiore a 12 anni. Per loro sono disponibili i vaccini a mRNA, Pfizer/Biontech (Comirnaty) o Moderna (Spikevax). Accedendo al portale regionale https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/main/home e fornendo il codice fiscale e il numero della tessera

sanitaria, si può prenotare il proprio appuntamento. La vaccinazione può essere effettuata nei centri distribuiti su tutto il territorio regionale o dal proprio Pediatra o Medico di Medicina Generale.

In vista dell’avvio delle lezioni, che tutti vogliamo e auspichiamo si svolgano in presenza, è importante la collaborazione di tutti: docenti, personale scolastico, famiglie e ragazzi. Come molti stanno ricordando in queste settimane, quella del Covid  è una battaglia che si vince se la si affronta tutti insieme. E il mondo della scuola è un ambito troppo importante per non battersi”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Lavoro, Di Berardino: “2,5 mln per aiutare le donne vittime di violenza a trovare occupazione”

ROMA- “Vogliamo aiutare le donne vittime di violenza a trovare lavoro e supportarle nel percorso di uscita dallo stato di bisogno economico. Per questo abbiamo stanziato 2,5 milioni di euro per interventi integrati definiti nell’avviso regionale appena pubblicato. Il bando prevede il finanziamento a centri antiviolenza e case rifugio regionali di proposte progettuali, della durata di 12 mesi, per garantire l’empowerment delle donne vittime di violenza, in funzione degli specifici fabbisogni delle destinatarie e dovranno garantire un approccio personalizzato e orientato a incrementare la formazione e riqualificazione professionale, l’occupabilità e l’opportunità di accesso nel mondo del lavoro, anche attraverso tirocini. Per le partecipanti è prevista un’indennità mensile. La misura integra un complesso sistema di protezione e assistenza che la Regione Lazio ha attivato per le donne vittime di violenza. Questo bando, nello specifico, mira a aiutarle sotto il profilo occupazionale. Una delle componenti su cui intervenire per un aiuto a 360 gradi, infatti, è l’indipendenza economica generata dal lavoro. Non ultimo, la misura rappresenta una delle iniziative previste nel Protocollo di Intesa per le Politiche attive del Lavoro, sottoscritto tra Regione Lazio e Parti Sociali”. Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione.




Scuola, nel Lazio la riapertura il 13 settembre

ROMA – “Nel Lazio le scuole riapriranno il 13 settembre”. Lo annuncia in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.
“La decisione – prosegue – è scaturita a seguito di un confronto con il mondo della scuola, a cominciare dall’ufficio scolastico regionale, e in linea con valutazioni relative alla gestione dei contagi del Covid-19. Il termine delle lezioni è fissato all’8 giugno, per un totale di 206 giorni di lezioni. Fissare oggi l’inizio delle lezioni è un passaggio strategico per impegnare tutti a lavorare, da subito, per organizzare al meglio tutti gli aspetti legati alla riapertura. Come Regione Lazio continuiamo a mettere la scuola tra le nostre priorità, augurandoci che il prossimo anno non sia più condizionato dalla pandemia. Tra gli obiettivi, quello di permettere le lezioni in presenza per tutte le classi”.

L’indicazione sul calendario scolastico vale per tutte le istituzioni – dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado – Tutte, nella propria autonomia e per le esigenze specifiche derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa, possono anticipare la data di inizio delle lezioni, mentre resta fissa quella dell’ultimo giorno che, solo per quelle dell’infanzia, è il 30 giugno.

Nell’anno scolastico 2021/2022 sono previsti i seguenti festivi:

1° novembre 2021;
8 dicembre;
25 dicembre Natale;
26 dicembre Santo Stefano;
1 gennaio 2022 Capodanno;
6 gennaio, Epifania;
17 aprile, Pasqua;
18 aprile, Lunedì dell’Angelo;
25 aprile, Festa della Liberazione;
1° maggio, Festa del Lavoro;
2 giugno, Festa della Repubblica;
Festa del patrono (se ricadente in un giorno di lezione).
Le vacanze di Natale andranno dal 23 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, mentre quelle pasquali dal 14 aprile al 19 aprile 2022.




Lavoro, Di Berardino: “Imprese faticano a trovare professionalità, la Regione attiva iniziative ad hoc”

ROMA – “Vogliamo dare risposta al fenomeno delle imprese che hanno difficoltà a trovare alcune professionalità. Come Regione, la prossima settimana, abbiamo convocato appositamente un tavolo con le organizzazioni datoriali e sindacali per affrontare la portata del fenomeno e comprendere la qualità e le caratteristiche dei fabbisogni occupazionali, specie per le attività legate ai servizi e al turismo. Non solo. Il nostro obiettivo è quello di concertare con le parti sociali e le altre istituzioni, a cominciare da quelle formative e scolastiche, delle azioni positive per dare risposte adeguate, specifiche e tempestive. La nostra esigenza è duplice: favorire le imprese e i lavoratori, sostenendo al contempo una ripresa del lavoro e dell’economia.
Come assessorato al Lavoro, Scuola e Formazione sono diversi gli strumenti da mettere in campo, dalla formazione al coinvolgimento del mondo scolastico passando per una più diretta sinergia tra imprese e centri per l’impiego per l’incrocio domanda-offerta”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Lazio, Di Berardino: “Mancano autisti, Regione sostiene corsi di formazione per disoccupati”

ROMA – “Al via l’avviso pubblico dedicato ai disoccupati del Lazio per aiutarli a ottenere la qualifica di autotrasportatore. In particolare prevediamo l’erogazione di voucher per la partecipazione a corsi professionali che prevedono il rilascio delle attestazioni di Carta di Qualificazione del Conducente Merci (CQCM) e Patentino ADR per il trasporto di merci pericolose.

La scelta nasce da una duplice esigenza: da una parte aiutare i disoccupati a reinserirsi nel mondo del lavoro, contribuendo anche a innalzare le loro competenze e le qualifiche professionali, dall’altra rispondiamo a un fabbisogno espresso dagli operatori del settore che hanno manifestato l’esigenza di rafforzare il personale da destinare alle attività di trasporto. Un’esigenza maturata in fase Covid e che si è ulteriormente consolidata su tutto il territorio regionale. Questo bando è una delle tante risposte che stiamo dando alla crisi innescata dalla pandemia. Oltre a questo avviso sono in fase di pubblicazione, nei prossimi giorni, altre misure dedicate alle categorie più fragili sul mercato del lavoro e orientate al sostegno dell’occupazione e al potenziamento dell’occupabilità con programmi di formazione professionale.

In particolare, i destinatari dovranno preventivamente rilasciare una dichiarazione di disoccupazione e inviare la domanda esclusivamente in modalità telematica secondo le indicazioni dell’avviso http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Formazione e Scuola della Regione Lazio.




Lavoro, Di Berardino: “Dal Ministero oltre 28 milioni di euro per aree di crisi complessa”

ROMA – “Bene il provvedimento annunciato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando sui 28.2 milioni di euro per le aree di crisi complessa di Frosinone e Rieti per l’anno 2021. Oltre a queste risorse ci aspettiamo nei prossimi giorni anche il decreto che riconosce al Lazio circa 3,4milioni di euro per la copertura dell’anno 2020: risorse che avevamo da tempo richiesto per assicurare il sostegno al reddito ai lavoratori delle due aree di crisi complessa. Sono in tutto 1.068 i lavoratori interessati, i quali da anni non hanno altra forma di reddito se non il sostegno rappresentato dalla mobilità. Gli assegni mensili, come sempre, verranno erogati dall’INPS, mentre da parte nostra, come Regione, non appena verrà pubblicato il decreto di riparto, torneremo a riconvocare il tavolo con le organizzazioni sindacali per la definizione dell’accordo quadro per l’anno 2021.
In questo momento di crisi e con la pandemia ancora in corso il sostegno al reddito è quanto mai fondamentale. Parallelamente però crediamo che non possa essere persa l’occasione di accompagnare tale indennità a percorsi di politica attiva del lavoro creati su misura rispetto alle esigenze e opportunità del territorio e dei profili professionali dei lavoratori. È una sfida che come Regione vogliamo cogliere e alla quale auspichiamo la partecipazione di tutti gli attori locali e sociali”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Scuola, Di Berardino: “Se il Lazio tornerà in arancione, riapriranno da lunedì asili, elementari e medie”

ROMA – “Qualora i dati epidemiologici facciano tornare il Lazio in zona arancione da lunedì 29 Marzo gli asili nido, le materne, le scuole elementari e le medie riapriranno con le attività in presenza. Per quanto riguarda le superiori, queste rimarranno chiuse continuando ad assicurare la didattica a distanza.

La decisione riguarda le giornate antecedenti le vacanze di Pasqua, cioè il 29, 30 e 31 marzo e sarà formalizzata nelle prossime ore con un’ordinanza regionale a firma del Presidente della Regione Lazio.

La scelta è stata elaborata anche a seguito di un incontro avvenuto questa mattina con tutte le organizzazioni sindacali del comparto scuola che hanno concordato con l’opportunità di continuare con la Dad al 100% fino a Pasqua per gli istituti superiori. Inoltre, a partire da lunedì 29 marzo e per tutto il mese di Aprile, la Regione Lazio consentirà agli studenti di effettuare i tamponi senza ricetta medica negli hub regionali.

Con queste soluzioni crediamo di rispondere in modo adeguato alle esigenze delle famiglie e soprattutto di favorire gli studenti più piccoli, evidentemente più in difficoltà nell’apprendimento tramite computer. Fermo restando l’intenzione di tenere aperte le scuole il più possibile, nostra priorità da sempre, la chiusura degli istituti di secondo grado per le giornate antecedenti la Pasqua sono da attribuire anche a motivazioni di tipo organizzativo”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Scuola, Di Berardino: “Favorire attività in presenza per alunni fragili”

ROMA – “Lanciamo un appello a tutte le Istituzioni scolastiche del Lazio affinché sia garantita la didattica in presenza agli studenti con fragilità nel pieno rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo scorso nel quale, all’articolo 43, si dice: ‘Si realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione numero 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro numero 134 del 9 ottobre 2020’.

Sebbene la nostra regione sia in zona rossa, per alcuni studenti la didattica a distanza non riesce ad essere una valida alternativa alle consuete attività in presenza. Crediamo che per loro, dunque, debba essere riconosciuta la possibilità di scelta in ordine all’andare a scuola anche in questi giorni così particolari. Chiediamo, dunque, che vengano risolte alcune incongruenze e che tutti gli Istituti mettano in campo un’opportuna organizzazione. Saranno poi le famiglie, caso per caso, a valutare cosa è più opportuno per i propri figli. Da parte delle Istituzioni la risposta alle difficoltà deve essere chiara e univoca. Le Istituzioni ci sono, più che mai nei momenti di crisi”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.




Rider, Di Berardino: “Per i diritti dei lavoratori ripartiamo dalla legge del Lazio”

ROMA – “L’esito della vasta indagine sul lavoro dei rider rende giustizia a principi fondamentali di tutela di questi lavoratori che, come Lazio, abbiamo sempre sostenuto, tanto da essere stati la prima Regione in Italia a varare una legge loro dedicata. Un testo in cui parliamo espressamente della necessità di riconoscimento di principi cui tutti i lavoratori hanno diritto, dal rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza alla tutela previdenziale e assistenziale. In queste settimane siamo a lavoro per definire nuove misure, come il potenziamento della formazione e nuove iniziative per la sicurezza. Questi bandi nascono anche grazie al confronto attivato in seno alla Consulta per il lavoro digitale, organismo nato in attuazione della legge 4 del 2019 ‘Disposizioni per la tutela e la sicurezza per i lavoratori digitali’ e che vede, nel dialogo e concertazione tra tutte le parti, un grande valore aggiunto”.

Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.