Confesercenti, la presidenza nazionale: “Pianificare anche le riaperture delle imprese”

ROMA – “Bisogna pianificare anche la riapertura delle attività economiche, non solo delle scuole. Le imprese, dopo un anno di restrizioni, sono al limite: dobbiamo dare la possibilità di lavorare a chi può farlo garantendo il massimo rispetto dei protocolli di sicurezza”. Così Confesercenti in una nota, in occasione della Presidenza nazionale dell’associazione, che è svolta a Roma e alla quale, come componente, ha preso parte il presidente della Confesercenti di Viterbo, Vincenzo Peparello.

“Accogliamo con sollievo l’annuncio che il governo sta pensando di pianificare la ripartenza del Paese”, si legge. “Non si può chiudere per sempre: lockdown e restrizioni delle attività economiche non sono una soluzione sostenibile a lungo termine, come dimostra il disastro economico che hanno lasciato. Riaprire le scuole, però, non basta: bisogna permettere anche alle imprese di tornare a lavorare, sempre nel rispetto della sicurezza di tutti, anche aggiornando gli attuali protocolli sanitari”.

“Nuove proroghe delle restrizioni – continua l’associazione nella nota – sarebbero gravi e percepite come inique: senza controlli, le persone si assembrano liberamente anche nelle zone rosse, mentre gli unici ad essere obbligati allo stop sembrano essere pubblici esercizi e negozi. Una situazione che esaspera ancora di più gli imprenditori”.

“E’ assolutamente necessario un cambio di passo: è quello che ci attendevamo dal nuovo governo, anche sul fronte dei sostegni economici. Ci è stato anticipato che ci sarà un’ulteriore manovra da trenta miliardi di euro per introdurre nuovi sostegni. Bene, ma si faccia prestissimo: il DL Sostegni, dopo tre mesi di attesa, ha gravemente deluso le imprese, che hanno diritto a ristori adeguati alle effettive perdite subite.  Anche per i vaccini – conclude Confesercenti – si deve fare di più: il piano stenta a decollare, anche se le dichiarazioni del capo dipartimento della Protezione Civile sembrano andare nella giusta direzione, in particolare sulla necessità di hot spot centralizzati in ogni città. Vanno evitate fughe in avanti al di fuori del monitoraggio e del controllo delle autorità sanitarie. Non possiamo permetterci passi falsi: ci preoccupa il proliferare di iniziative non coordinate fra loro, è indispensabile un’unica regia”.




Apertura bar e ristoranti fino alle 22, Confesercenti: “La decisione tocca al governo”

VITERBO – Il Comitato tecnico scientifico ha fissato le regole per l’apertura serale dei ristoranti in zona gialla e a pranzo in zona arancione, sia pur con alcune restrizioni.

“Non si tratta di un via libera alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura”, precisa il Cts in una nota, chiarendo che si tratta delle regole che dovranno essere applicate se arriverà il via libera da parte del governo.

La richiesta era arrivata dal ministero dello Sviluppo economico dopo vari incontri con la Fipe di Confcommercio e la Fiapet di Confesercenti e due giorni fa è arrivato il parere degli scienziati che indicano la strada per i nuovi protocolli.

Adesso la decisione dovrà essere presa dal governo.

Intanto il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri ha chiarito il suo punto di vista: “Lo sostengo da molti mesi, credo che i ristoranti possano essere riaperti, in zona gialla, in sicurezza e con controlli rigidi fino alle 22”.

Il nuovo Dpcm scade il 5 marzo, ma già il 15 febbraio cade il divieto spostamento tra le regioni e si riaprono gli impianti da sci. Quindi bisognerà stabilire se tutte le prossime decisioni rientrano negli affari correnti.

Dal canto suo Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e membro della presidenza nazionale afferma che “la richiesta è stata inoltrata dalle organizzazioni di categoria  per una valutazione oggettiva di una situazione che riguarda non solo il comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi, ma è a più ampio respiro perché è collegata al turismo. E’ necessario dunque che, mantenendo con accortezza le norme antivirus di tutela di clientela e personale, si arrivi ad una positiva scelta a favore di categorie che, per via del lockdown, accusano pesanti perdite e necessitano di interventi per riavviare l’attività anche in vista della prossima stagione turistica”.

 




La Confesercenti di Viterbo partecipa al dolore dei familiari per la scomparsa di Vinicio Di Girolamo

VITERBO-Appresa la notizia della scomparsa di Vinicio Di Girolamo, il presidente della Confesercenti di Viterbo, Vincenzo Peparello, il direttivo e l’intera organizzazione, partecipano al dolore dei familiari.
Di Girolamo è stato presidente della Confesercenti di Viterbo dal 2013 al 2014 e durante quel biennio ha dimostrato la sua competenza e la sua professionalità, le sue doti umane e la sua disponibilità al dialogo. La Confesercenti di Viterbo, in questo triste momento, lo ricorda con affetto per il suo lavoro svolto a favore degli associati.