XIV congresso regionale della Filca Cisl del Lazio

Riceviamo e pubblichiamo: “Il settore edile nella regione Lazio sta vivendo un periodo positivo grazie all’ effetto dei cantieri del Giubileo e del PNRR. I dati delle casse edili in tutte le province ed in Edilcassa del Lazio, confermano il momento di ripresa del settore. Nel suo intervento introduttivo il Segretario Generale uscente della Filca Cisl del Lazio, Attilio Vallocchia, ha messo in evidenza come sia arrivato il momento di avviare una trattativa per ragionare su un periodo a lungo termine per non ritornare al passato, perché gli incentivi andranno riducendosi e di conseguenza ci sarà una contrazione delle riqualificazioni. L’ eccezionale spinta delle opere pubbliche non è in grado di garantire la tenuta dell’intero mercato e dell’indotto dell’edilizia, ma solo di attenuarne la decrescita. Per la Filca Cisl del Lazio se oggi il traino è ancora assicurato dalla spesa del Pnrr, bisogna da subito porre le premesse per costruire un sistema virtuoso che sappia andare oltre il 2026 ed occorre agganciare la sfida della modernità, i tre grandi asset di sviluppo di questi anni: la rigenerazione urbana, la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica. Passaggi che vanno governati insieme, con interventi concertati ed organici. Per questo occorre impostare il futuro con la programmazione di opere che garantiscano lavoro stabile per i lavoratori, assicurare alle comunità la realizzazione di opere moderne, ed il tutto deve essere svolto in massima sicurezza per i lavoratori. Ma bisogna anche lavorare per il futuro, cercando di parlare ai giovani. L’età media del settore è sempre più alta e solamente il 12% di tutti i 71.467 lavoratori iscritti alle casse edili delle 5 province del Lazio ha meno di 30 anni. Il vero cambio di passo avverrà quando l’edilizia aprirà finalmente le porte ad una nuova generazione. Bisogna andare nelle scuole e far avvicinare i giovani al settore delle costruzioni spiegando loro che il mestiere è cambiato.
LE CRITICITA’ DEL SETTORE
A fronte di una crescita per il sindacato vi sono tutte le condizioni per affrontare le grandi problematiche ed ingiustizie presenti nei cantieri a cominciare dal dumping contrattuale. Serve da parte delle istituzioni un maggiore controllo per far rispettare tra i cantieri il contratto nazionale dell’edilizia e, per la sicurezza dei lavoratori, chiediamo che venga dato il giusto ruolo per la prevenzione ai Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza Territoriale. Sono in aumento i lavoratori stranieri che lavorano nel nostro settore, per loro chiediamo l’insegnamento della lingua italiana, per consentire di capire e di conseguenza avvertire e comunicare il pericolo in caso di emergenza. Un altro tema importante è l’inquadramento dei lavoratori edili. Oltre il 30% di loro ha la qualifica di operaio comune, il livello più basso. Un altro dato preoccupante, provocato dalla crisi ultradecennale iniziata dal 2008 e terminata solamente quattro anni fa, è la perdita di manodopera specializzata. Mancano e non si trovano facilmente operai e tecnici specializzati e questo crea un impoverimento del sistema impresa. Ma ultimamente le imprese hanno difficoltà anche a trovare operai con un livello più basso. Non tende a diminuire purtroppo l’ecatombe di incidenti mortali in edilizia. Negli ultimi 10 anni sono morti 81 operai nel Lazio, 18 di loro avevano oltre 60 anni di età e sono morti per la maggior parte dei casi per cadute dall’alto. “Un casco non indossato, un gancio non controllato ed è lì’ che si annida il pericolo, dove si fa la differenza tra la vita e la morte.” dichiara Vallocchia. La Filca Cisl del Lazio chiede di creare una sinergia che metta al centro la tutela dei lavoratori con strategie efficaci, con iniziative, campagne di sensibilizzazione, progetti mirati ad aumentare la cultura della sicurezza, inserendo la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro come materia tra i banchi di scuola. L’ obiettivo è agire sulla prevenzione, per evitare che accadano ancora infortuni. Per questo servono nuove assunzioni di ispettori per avere sempre più verifiche, più risorse per la prevenzione e la formazione, che sia affidato un ruolo sempre più importante al personale degli enti bilaterali edili, impegnati quotidianamente sul fronte della prevenzione in tutti i cantieri della regione. Parliamo di personale qualificato e competente che va coinvolto per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’edilizia. Nel Lazio nel settore edile sono 294 gli operai che hanno perso la vita dal 1999, negli ultimi 4 anni sono morti 8 operai con oltre 60 anni di età. Le cause degli infortuni mortali e dei tanti incidenti nei cantieri che spesso provocano danni permanenti ai lavoratori, sono da addebitare ai pochi controlli che si effettuano tra i cantieri, con un calo delle ispezioni che ha favorito la crescita del lavoro nero ed irregolare, la permanenza sul lavoro in età avanzata di operai che all’età di oltre 65 anni ed oltre sono ancora costretti a salire sui ponteggi e l’applicazione dei contratti diversi da quello edile, per risparmiare sui costi. Non si può e non si deve morire sul lavoro.
LE NOSTRE PROPOSTE
La Filca Cisl del Lazio, confermatosi primo sindacato come numero di iscritti nel settore delle costruzioni del Lazio, chiede più controlli per contrastare le irregolarità del settore, una normativa più stringente con sanzioni più severe per chi non rispetta le regole mettendo a rischio la vita degli operai. Il sistema bilaterale dell’edilizia resta un modello e riteniamo fondamentale il confronto tra tutte le parti sociali per un lavoro sinergico in grado di dare risposte rapide ed efficaci. Insieme a loro stiamo individuando anche percorsi formativi per quelle competenze che stanno scomparendo dal mondo del lavoro edile. Dobbiamo lavorare insieme alle scuole edili del Lazio per fare sempre di più formazione mirata e per diffondere la cultura della sicurezza e sensibilizzare i lavoratori sulla percezione del rischio. Solo così riusciremo a garantire la qualità del lavoro, la sicurezza dei lavoratori e del costruito e la legalità tra i cantieri. L’ impegno della Filca e della Cisl per la sicurezza trova un segnale concreto nell’entrata in vigore della patente a crediti dal 1 ottobre 2024. La patente a crediti non è solo un sistema di controllo, ma uno strumento di qualificazione del settore. Premia le imprese virtuose, sanziona chi non rispetta le regole. L’impegno del sindacato sarà quello di vigilare, affinchè venga applicata correttamente.

INCIDENTI MORTALI IN EDILIZIA NEL LAZIO

Dal 1999 sono 294 le vittime nel Lazio, 81 negli ultimi 10 anni.

Dal 2014 sono avvenuti 52 incidenti mortali a Roma e Provincia nei cantieri edili, di cui 29 a Roma città.

29 le vittime nelle altre 4 province (12 a Frosinone,9 a Latina, 5 a Viterbo e 3 a Rieti ) che fanno salire il numero dei decessi a 81 nel Lazio.

CAUSE DEGLI INCIDENTI MORTALI NEGLI ULTIMI 10 ANNI

Nel Lazio, negli ultimi 10 anni ,44 decessi sono avvenuti per caduta dall’alto ,17 sono gli operai morti perché travolti da gru, carrelli elevatori o ruspe, 11 colpiti da materiali di lavoro, 4 per cedimento del terreno, 3 per crollo di una struttura, 2 per folgorazione.

OPERAI MORTI CON OLTRE 60 ANNI DI ETA’

Dal 2014 nel Lazio sono morti 18 operai con oltre 60 anni di età. Negli ultimi 4 anni sono stati 8 i decessi degli operai ultrasessantenni.

OPERAI MORTI CON MENO DI 25 ANNI

Dal 2003 nel Lazio sono deceduti 12 operai con meno di 25 anni di età.

I DATI DELL’EDILIZIA NEL LAZIO

 

RIETI IMPRESE 964 -ADDETTI 5.842 MASSA SALARI 43.809.835,00

VITERBO IMPRESE 882ADDETTI 4.892MASSA SALARI 43.654.157,00

FROSINONE IMPRESE 1.453ADDETTI 8.900MASSA SALARI 101.681.511,00

LATINA IMPRESE 1.876ADDETTI 8.431MASSA SALARI 92.902.357,00

ROMA IMPRESE 9.476ADDETTI 43.412MASSA SALARI 538.913,882

TOTALE IMPRESE 14.351ADDETTI 71.467MASSA SALARI 820.961.742

Negli ultimi due anni i lavoratori delle imprese edili nel Lazio hanno avuto un incremento occupazionale passando da 56.930 a 71.467, con un aumento occupazionale di 14.537 addetti, circa 1.000  le aziende in più da 13.423 a 14.351.

Sono quasi 30mila gli operai laziali segnati come operai comuni con il livello più basso, con percentuali che vanno dal 48% a Latina, al 45% a Roma, il 44% a Frosinone e al 42% a Viterbo e Rieti.

I LAVORATORI IMMIGRATI CHE LAVORANO NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI .

IN AUMENTO I LAVORATORI PROVENIENTI DALL’AFRICA NEGLI ULTIMI DUE ANNI.

Sono in aumento nel Lazio i lavoratori immigrati in edilizia. Secondo i dati delle casse edili  delle 5 province sono  31.278 su 71.467  per una percentuale pari al 43,7% degli addetti regionali.  A Roma sono 22.226 su 43.412 per una percentuale del 51,2%, a Frosinone 2.557 su 8.900, a Latina 2.385 su 8.431, a Rieti 2.342 su 5.842, a Viterbo 1.768 su 4.882. In tutte e 5 le province si registra un aumento di lavoratori provenienti dall’Africa negli ultimi due anni ed in particolare dall’Egitto. Incrementato anche il numero dei lavoratori del Gambia, del Senegal, del Marocco , della Tunisia e della Nigeria.

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI NELLE 5 PROVINCE LAZIALI

RIETI

A Rieti sono stati sottoscritti numerosi ed importanti accordi. L’ultimo in ordine di tempo firmato con Prefettura di Rieti, Ispettorato del Lavoro e Ferrovie dello Stato , un protocollo di legalità per la realizzazione della futura linea ferroviaria Passo Corese-Rieti. Ad ottobre scorso poi si è iniziata una serie di incontri con Anas per degli accordi che riguardano i cantieri che a breve partiranno lungo la Strada Statale Salaria. Nel 2025 in provincia di Rieti vedremo il completamento di cantieri come quelli del nuovo ponte del Turano, del sottopasso ferroviario in via Velinia e quelli per il rifacimento del centro storico, che stanno cambiando volto alla città. Inizieranno cantieri come l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’Acquedotto del Peschiera con un importo di quasi 2 miliardi di euro. Vedremo inoltre la partenza di cantieri per il rifacimento della strada statale Salaria a quattro corsie in vari tratti e la presenza di numerosi cantieri del pnrr. Ma dobbiamo tenere alta la guardia sulla ricostruzione post-sisma. Il dispiacere, il dolore, la rabbia e la sofferenza di tutte le persone del territorio non deve e non può essere dimenticata.

VITERBO

Anche a Viterbo negli ultimi tre anni il settore delle costruzioni ha subito un aumento esponenziale degli addetti nelle casse edili. Se da un lato il superbonus è stato da volano per la crescita dell’intero comparto delle costruzioni, dall’altro grazie ai fondi del PNRR , la Provincia di Viterbo è riuscita ad ottenere fondi per 464,4 milioni di euro con un numero totale di 538 progetti di cui 206 per scuola e cultura e 117 in infrastrutture. Ma il nostro sistema infrastrutturale registra ancora carenze ataviche: il raddoppio della cassia bis, il prolungamento della strada Orte-Civitavecchia, il raddoppio della ferrovia Viterbo-Roma e della Civitavecchia-Capranica-Orte saranno al centro della nostra attività nei confronti delle istituzioni, della politica, affinchè si rediga un piano strategico di messa a terra dei finanziamenti e dei progetti che le riguardano.

FROSINONE

In provincia di Frosinone negli ultimi anni il settore edile ha registrato una ripresa significativa. Secondo i dati della Cassa Edile, si evidenzia un aumento degli addetti da 6500 nel 2021 a 8900 nel 2024. Inoltre si registra l’incremento di oltre 200 aziende ed una maggiorazione della massa salari da 84 a 101 milioni. Questi numeri rappresentano un segnale positivo per l’economia locale e ribadiscono il ruolo centrale del settore edile, che si conferma uno dei principali motori occupazionali del territorio.

Uno degli ultimi significativi investimenti nella nostra provincia è stata l’autostrada A1 .Questa infrastruttura ha portato ricchezza al territorio, come dimostra la nascita di numerosi agglomerati industriali proprio nelle sue vicinanze. In questo contesto riteniamo che sia essenziale continuare a promuovere e realizzare progetti infrastrutturali di grande importanza che oggi fanno fatica a realizzarsi.

FERMATA TAV- La fermata TAV rappresenterebbe un ‘ opportunita’ unica per integrare la provincia di Frosinone nelle grandi direttrici ferroviarie dell’Alta Velocità italiana. Questo progetto non solo ridurrebbe le distanze con i principali centri metropolitani come Roma e  Napoli, ma trasformerebbe il nostro territorio in un nodo strategico per il commercio e la logistica.

RIQUALIFICAZIONE DELLA FROSINONE MARE- La Frosinone-Mare è un’arteria vitale per il collegamento del capoluogo con il litorale tirrenico. La sua riqualificazione e messa in sicurezza è fondamentale per garantire spostamenti più rapidi e sicuri, nonché per sostenere il turismo ed il commercio tra l’entroterra ed il mare.

STRADA STATALE 630-CASSINO-MARE-Ha un potenziale strategico di grande valore. Potenziarla e metterla in sicurezza significherebbe creare un corridoio che collega il porto di Gaeta con l’economia dell’entroterra, dove si trovano i principali distretti industriali della zona sud della provincia.

FERENTINO-SORA- Il completamento di questa arteria sarebbe un passo importane per garantire collegamenti efficaci tra le aree interne e la rete autostradale. Potrebbe essere ulteriormente valorizzata con l’integrazione a una possibile fermata TAV.

LATINA

Facendo il raffronto degli ultimi due anni vi è un aumento del quasi 9% degli addetti da 7.675 a 8.431 con un particolare aumento dei lavoratori immigrati da 704 a 2.385 e con un aumento di oltre 370 aziende, da 1507 a 1876 ed una maggiorazione della massa salari da 81 a 92 milioni. L’assenza di infrastrutture adeguate rende impervio ogni collegamento sia esso su gomma o su ferro. L’autostrada per sostituire l’attuale via Pontina, una delle strade più pericolose d’Italia, è ancora un miraggio. Da quasi 30 anni se ne parla. I progetti della Roma-Latina e della bretella tra Cisterna e Valmontone, che collegherebbe la provincia all’A1 hanno sempre seguito un percorso parallelo in quanto di fatto legati l’uno all’altro. Sono infrastrutture fondamentali e per questo chiediamo al più presto il via ai lavori. Sono fermi al palo inoltre anche i progetti sul porto di Gaeta.

ROMA

Negli ultimi due  anni i lavoratori iscritti alla Cassa Edile sono passati da 32.974 a 43.412, le imprese attive aumentate da 8.924 a 9.176, oltre 68 milioni maggiorata da 470 a 538 milioni la massa salari.  Nonostante che a Roma vi siano migliaia di cantieri e che la città per il Giubileo si sta trasformando, vi è molto da fare per la manutenzione delle strade e per la manutenzione del patrimonio scolastico. Lo stato in cui versano le arterie stradali della città rappresenta di fatto un costo troppo alto per la cittadinanza, anche in termini di vite umane. Allo stesso modo la manutenzione del patrimonio scolastico è inadeguata. Occorre dare corso a puntuali e costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, affidando i lavori con metodo controllato e trasparente. Ma anche la qualità degli interventi deve mutare: gli interventi stradali non devono limitarsi alla ripavimentazione dei primi cm di asfalto, ma andare più in profondità. Serve una strategia più ampia ed organica che riguarda anche e soprattutto la rete municipale.  L’85% delle strade romane (la viabilità secondaria) sono di competenza dei municipi, bisogna dare la possibilità di potersene occupare, con aumento dei fondi e fornendo loro strumenti di gestione efficaci. Roma merita strade sicure, degne di una capitale Europea.

 

 

 

 




Roma, martedì 8 aprile il XIV Congresso Regionale della Filca Cisl del Lazio

ROMA – Si terrà martedì 8 aprile alle ore 9.00 presso il Radisson Blu Ghr Hotel in via Domenico Chielini 41 a Roma, il quattordicesimo congresso regionale della Filca Cisl del Lazio. Il programma dei lavori si aprirà con la relazione del segretario generale uscente, Attilio Vallocchia e proseguirà con il saluto degli ospiti presenti ed il dibattito sull’edilizia nel Lazio. Parteciperanno al congresso tra gli altri il Segretario Generale della Filca Cisl Nazionale, Enzo Pelle, il Segretario Generale Aggiunto, Ottavio De Luca ed il Segretario Generale della Cisl del Lazio, Enrico Coppotelli ed autorità istituzionali. Al termine avverrà l’elezione del nuovo Segretario Generale e della Segreteria della Filca Cisl del Lazio. Nel suo intervento Attilio Vallocchia diffonderà i dati su occupazione, infortuni, incidenti, e lancerà le proposte del sindacato per superare la crisi del settore. Il congresso rappresenterà l’occasione per fare il punto sul settore in tutte le province , ponendo l’accento su un  nuovo modello di lavoro, incentrato su qualità, sicurezza e sostenibilità.




“Il coraggio della partecipazione” svolta la prima giornata del XX Congresso Cisl di Viterbo

di CHIARA TOSARONI-

VITERBO- Si è aperto questo pomeriggio, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia, nel complesso di Santa Maria in Gradi, il XX Congresso della Cisl di Viterbo, dal titolo “Il coraggio della partecipazione. Responsabilità sociale e umanesimo del lavoro per rigenerare l’Italia e l’Europa”.
Ad accogliere i partecipanti è stata Elisa Durantini, segretaria della Ust Cisl di Viterbo, che ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti istituzionali e sindacali, tra cui Sauro Rossi, segretario confederale Cisl, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio e Rosita Pelecca, segretaria regionale organizzativa. Presenti anche la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, il consigliere regionale Daniele Sabatini ed il presidente della Provincia, Alessandro Romoli.
Durantini ha aperto i lavori ricordando l’importanza delle radici storiche del sindacato e il ruolo identitario della Confederazione. Un momento solenne ha accompagnato l’inizio ufficiale del Congresso con la diffusione dell’inno nazionale e di quello associativo.
È seguita la relazione della segreteria uscente, in cui Durantini ha tracciato un quadro ampio e articolato. Ha parlato di una società sempre più interconnessa e interdipendente, evocando il “villaggio globale” di McLuhan e ha riflettuto sul significato della partecipazione in tempi complessi.
La segretaria ha enfatizzato, inoltre, come la partecipazione dei lavoratori debba essere al centro dei processi contrattuali, ponendo l’accento su sicurezza, contrattazione sociale e tutela del potere d’acquisto delle famiglie.
Non sono mancate le questioni territoriali, quali traffico, criticità infrastrutturali e il progetto dell’interporto di Orte come snodo logistico fondamentale, soprattutto per distretti come quello ceramico di Civita Castellana. Durantini ha parlato della necessità di una visione inclusiva, basata sulla formazione, la riqualificazione professionale e il rilancio del sistema sanitario, con un richiamo al potenziamento dei presidi pediatrici e alla riduzione delle liste d’attesa.
A seguire, la sindaca Chiara Frontini ha sottolineato l’impegno della Città nell’attrarre flussi turistici e nel promuovere opere pubbliche in linea con l’identità culturale di Viterbo. Alessandro Romoli, presidente della Provincia, ha espresso apprezzamento per il titolo del Congresso, definendolo in sintonia con la missione della Cisl.
Daniele Sabatini ha ricordato come l’attuale fase storica richieda responsabilità tanto alla politica quanto al sindacato, apprezzando la visione di sistema espressa nella relazione. Sono intervenuti poi, attraverso videomessaggi e lettere, la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, l’onorevole Mauro Rotelli e il vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza.
Andrea Belli, presidente di Unindustria Viterbo, ha lanciato l’allarme sulla perdita della produzione industriale, auspicando una rinnovata vocazione manifatturiera del territorio anche attraverso la collaborazione con la Cisl. Sulla stessa linea Maria Beatrice Ranucci, presidente di Coldiretti Viterbo, che ha parlato di prospettive per i giovani e le imprese locali.
Giancarlo Turchetti, segretario Uil Viterbo, ha posto l’accento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre Maria Grazia Chetta, segretaria Cgil Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo, ha definito il Congresso come un’occasione di democrazia per affrontare le difficoltà crescenti del mondo del lavoro. Giuseppe Crea, direttore Federlazio, ha ribadito la volontà di intensificare il dialogo con il sindacato.
Spazio al dibattito congressuale con gli interventi delle commissioni territoriali. Apre Antonella Valeriani, segretaria della Cisl Frosinone, seguita da Roberto Cecere della Ust Cisl Latina. Prima dell’avvio del dibattito, l’intervento di Pompeo Mannone, segretario generale Fnp Cisl Lazio, che ha affrontato il tema della sicurezza urbana.
A chiudere la prima giornata è stato Sauro Rossi, segretario confederale della CISL, che ha invitato a riflettere sul significato profondo del coraggio, non come assenza di paura, ma come capacità di governarla per generare speranza. Rossi ha ribadito il ruolo della Cisl come sindacato riformista e autonomo, sottolineando la necessità di affrontare le sfide globali, dal cambiamento climatico all’intelligenza artificiale, con uno sguardo sempre attento all’umanità e alla concretezza del lavoro.
Il Congresso proseguirà domani con la seconda e conclusiva giornata.

 




Il Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone, Quadrini, al VII Congresso della Cisl Fp

FROSINONE – Gianluca Quadrini, Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone, durante il VII Congresso della Cisl Fp Frosinone dal titolo “Costruiamo insieme certezza”, ha portato il saluto del Presidente della Provincia, Luca Di Stefano, sottolineando l’importanza di questo incontro per il futuro della nostra comunità.
“Questo congresso è un momento fondamentale di riflessione e di dialogo tra istituzioni, sindacati e lavoratori. Oggi siamo chiamati a costruire un percorso che, partendo dalla certezza dei diritti e delle opportunità, possa garantire un futuro più solido e prospero per tutti. La Cisl Fp Frosinone sta svolgendo un ruolo centrale in questo processo, lavorando senza sosta per difendere i diritti dei lavoratori e promuovere il benessere collettivo”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio.
Nel suo intervento, Quadrini ha anche sottolineato come la Provincia di Frosinone, attraverso una cooperazione attiva con i sindacati e le altre forze sociali, continuerà a sostenere progetti che possano rispondere alle sfide del presente e del futuro, garantendo crescita e stabilità per le generazioni a venire.
“La certezza che costruiremo insieme deve essere fondata sulla solidarietà, sull’impegno e sull’unità. È questo lo spirito che ci deve animare, e sono certo che attraverso il confronto e la collaborazione, Frosinone potrà crescere ancora di più. Colgo l’occasione per ringraziare Segretario Generale Cisl Fp Frosinone, Antonio Cuozzo, al Segretario Genarle Cisl, Enrico Capuano, e al reggente Cisl Fp Lazio, Giancarlo Cosentino.”ha concluso il Presidente del Consiglio.
Il congresso si è concluso con la conferma del Segretario Antonio Cuozzo al quale il Presidente del consiglio provincia augura un buon e proficuo lavoro.




Nettuno, un congresso per rinnovare l’impegno sindacale nella Polizia di Stato

NETTUNO – Il 10° Congresso Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Roma, svoltosi il 26 febbraio 2025 presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno, ha rappresentato un importante momento di confronto e democrazia sindacale. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi iscritti e ha coinvolto le strutture operative dell’istituto, il Centro Formazione Tutela Ordine Pubblico, il Centro nazionale di specializzazione e perfezionamento nel tiro e la Squadra Cinofili Nettuno.

I lavori congressuali sono stati aperti da Giovanni Iacoi, Vice Presidente del SAP, che ha dato il via a un dibattito ricco di contenuti e proposte concrete. Subito dopo, il dirigente sindacale Gianfranco Brignone ha illustrato i risultati ottenuti dai rappresentanti sindacali della struttura, sottolineando l’impegno costante e la complessità della gestione sindacale in un contesto caratterizzato da un elevato numero di corsisti che si susseguono nella struttura.
Uno degli interventi più significativi è stato quello del Segretario Nazionale Roberto Mazzini, che ha ripercorso la storia del SAP e le numerose battaglie portate avanti dal sindacato. “Il SAP ha sempre avuto una visione più ampia perché dobbiamo sempre prevedere cosa servirà da qui a dieci anni ai nostri colleghi”, ha dichiarato Mazzini, aggiungendo con enfasi: “Molti di noi saranno in pensione e avranno riconsegnato la divisa di stoffa, ma non quella che abbiamo cucito sulla pelle. Per questo dobbiamo pensare oggi alla nostra amministrazione del futuro.
A chiudere il ciclo di interventi è stato Elvio Vulcano, che ha posto l’attenzione sul problema della sicurezza nell’area di Santa Barbara di Nettuno, dove negli ultimi tempi si sono verificati numerosi danni alle autovetture dei cittadini e degli allievi dell’Istituto per Ispettori di Polizia. Per prevenire nuovi episodi, sono state concordate con l’amministrazione una serie di misure di sicurezza, tra cui un’intensificazione della sorveglianza nelle aree adiacenti all’Istituto di Polizia da parte degli enti preposti al controllo del territorio, con particolare attenzione alle ore serali e notturne “Abbiamo proposto che venga installato un sistema di videosorveglianza nelle strade maggiormente colpite dai danni. La proposta è attualmente al vaglio dell’amministrazione comunale e confidiamo che venga approvata in tempi rapidi.
Dopo il confronto, il congresso è culminato con l’elezione delle nuove cariche istituzionali locali. Elena Pota è stata riconfermata Segretario di Sezione all’unanimità, un riconoscimento al suo straordinario lavoro svolto negli ultimi anni. Al suo fianco, come Vice Segretario, è stato nominato Gianfranco Brignone, mentre Luigi Faicchio è stato eletto come nuovo Vice Segretario.
Gli auguri alla nuova squadra sono arrivati da Fabio Calenda, dirigente sindacale della Commissione Elettorale, e da tutti i presenti.
Il congresso ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e rinnovamento per il SAP di Nettuno, confermando il valore della partecipazione attiva e della democrazia sindacale. L’elezione dei nuovi rappresentanti garantirà continuità e rinnovato slancio nell’azione sindacale, rafforzando il ruolo del SAP nella tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori della Polizia di Stato.
Un evento che ha ribadito con forza il senso di appartenenza e di responsabilità che lega i poliziotti alla propria missione, nel segno di un futuro sempre più attento alle esigenze della categoria.



Proseguono i congressi di Fratelli d’Italia, Giampieri: “Partito coeso e compatto”

VITERBO – “Il percorso intrapreso da Fratelli d’Italia a livello territoriale sta dando i suoi frutti, con una crescita costante e una grande partecipazione ai congressi”. E’ questo il commento del coordinatore provinciale di Fdi, Massimo Giampieri, sull’andamento positivo del partito Tuscia. «La compattezza e la coesione che stiamo registrando rappresentano un aspetto di cui siamo molto orgogliosi”, ha aggiunto Giampieri, sottolineando come “il punto di forza di Fratelli d’Italia risieda proprio nella capacità di ascoltare e rispondere ai bisogni concreti dei cittadini”. Dopo la celebrazione, sabato alle Terme dei Papi, del congresso di Viterbo con la proclamazione per acclamazione del candidato unico Luigi Maria Buzzi, durante il weekend si sono svolte altre dodici assemblee nei circoli provinciali, durante le quali si è proceduto all’elezione di altrettanti coordinatori. Ecco quali: Massimiliano Lucidi a Nepi; Federica Boccolini a Monterosi; Eleonora Cianchi a Fabrica di Roma; Domenico Castellucci a Civitella d’Agliano; Alessandro Brenci ad Acquapendente; Mauro Agnocchetti a Vignanello; Cristoforo Paolucci a Castel Sant’Elia; Luca Mancini a Tuscania; Roberto Tomassini a Vetralla; Giovanni Bannella a Graffignano; Serafino Giulianelli a Villa San Giovanni in Tuscia; Vincenzo Caccia a Sutri, dove è stata inaugurata la nuova sede del partito, ennesima conferma del crescente radicamento del partito sul territorio.




Congresso Federitaly, Verdone: “Maggiore attenzione alle micro e piccole imprese”

ROMA – “Chiediamo al Governo maggiore attenzione a quelle realtà che rendono il Made in Italy un’eccellenza riconosciuta nel mondo”. Con queste parole Carlo Verdone presidente di Federitaly ha aperto il terzo congresso nazionale dell’organizzazione che si occupa della promozione del made in Italy. L’incontro si è svolto il 20 e 21 febbraio a Napoli presso il centro congressi “Tiempo”.  “Le micro e piccole imprese sono la spina dorsale del nostro sistema produttivo, ma affrontano sfide crescenti: dalla contrazione dei consumi all’aumento dei costi energetici, fino a una tassazione tra le più elevate d’Europa, ha chiosato Verdone. “È il momento di interventi concreti per sostenerle. Serve una vera pace fiscale, il rifinanziamento del piano Industria 4.0 e misure per la transizione digitale e sostenibile. Questi provvedimenti sono essenziali per rilanciare la competitività e garantire milioni di posti di lavoro”, ha rilanciato il presidente

Molti i temi che sono stati affrontati nel corso della due giorni che ha avuto come tema conduttore quello del “Made in Italy nel mercato globale: valorizzare l’identità nazionale per competere”. Prospettive e soluzioni per un Made in Italy sempre più riconoscibile e competitivo sui mercati internazionali. La prima parte della seconda giornata si è aperta con l’assemblea generale dei soci Federitaly condotta da Carlo Verdone presidente e Lamberto Scorzino, segretario nazionale di Federitaly.  Gli interventi dei presidenti regionali e dei delegati nazionali di comparto hanno evidenziato le esigenze e le criticità che arrivano dai territori e dal mondo della piccola imprenditoria.  Nel pomeriggio, dopo i saluti istituzionali di Chiara Marciani, assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli; di Simona Fracassi, dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e vicesindaco del Comune di Tora e Piccilli; Fabio Pistella, presidente del comitato scientifico centro studi Federitaly; Guido D’Amico, presidente Confimprese Italia e Maurizio Marinella, presidente onorario Federitaly, si è parlato di sostegno all’export con la presentazione di strumenti e opportunità per le micro e piccole imprese del Made in Italy. Ne hanno parlato: Massimo Cugusi vicepresidente Uniexportmanager; Andrea Pietrini, Chairman Yourgroup, gli imprenditori Pina Amarelli, Massimiliano e Giuseppe Attolini, moderati dal giornalista Domenico Letizia. Il presidente Verdone, soffermandosi sugli strumenti che Federitaly messe a disposizione delle aziende, ha presentato il prossimo evento dal titolo “Expo del Made in Italy in crociera”. La prima rassegna di eccellenze Made in Italy su di una nave da crociera, che attraverserà gran parte del Mediterraneo. Dal 5 al 12 ottobre 30 aziende selezionate esporranno i propri prodotti e potranno presentare il meglio del Made in Italy agli oltre 6 mila passeggeri della nave. La giornata si è conclusa con la consegna del premio “Ambasciatori dell’eccellenza italiana nel mondo”. Un premio rivolto a imprenditori e personalità italiane che si sono distinte nella valorizzazione del Made in Italy in tutti i campi. Tema di quest’anno è stato il coraggio di fare impresa per le aziende che rappresentano la storia del Made in Italy, tra Italian sounding, burocrazia e tassazione sempre più elevata.

Quest’anno sono stati premiati: Salvatore Lauro, presidente del Gruppo Lauro e già senatore della Repubblica; Sabrina Zuccalà, presidente della società di formulati nanotecnologici 4Ward360 srl; Gian Domenico Auricchio, amministratore delegato di Gennaro Auricchio Spa; Stefano Dominella presidente di Gattinoni; Claudio Papa, Ceo di Dolceamaro srl e Giovanni Lombardi, presidente di “Tecno Group”. A leggere e riportare il perché della scelta per la premiazione è stato il giornalista Domenico Letizia.




Fratelli d’Italia, al via il congresso a Viterbo

VITERBO – “La stagione dei congressi nella provincia di Viterbo sta registrando un entusiasmo e una partecipazione di cui siamo particolarmente orgogliosi”. Così Massimo Giampieri, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, in apertura della conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina, per tracciare un bilancio delle assemblee che si sono svolte finora, e presentare il congresso del circolo capoluogo. “I congressi – ha aggiunto Giampieri – sono un momento democratico molto importante e siamo estremamente soddisfatti delle risorse che sta muovendo il nostro territorio, attraverso il coinvolgimento attivo degli iscritti, la nascita di nuovi circoli e l’elezione di una classe dirigente preparata e certamente all’altezza delle sfide future”, ha proseguito il coordinatore provinciale, sottolineando come “i congressi si siano svolti in modalità unitaria e nel pieno rispetto delle linee guida del partito, aspetto che dimostra la compattezza e la maturità politica della nostra comunità e che rafforza l’unità e la coesione di Fratelli d’Italia in tutta la provincia”.

Dello stesso avviso, Luigi Maria Buzzi, coordinatore uscente del circolo di Viterbo. “Fratelli d’Italia è il partito del cambiamento, come dimostrano i successi ottenuti dalla Premier Giorgia Meloni sia in politica interna che internazionale: la sua azione, concreta e dotata di grande visione, ha portato il Paese su una strada di rinascita e progresso, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Oggi noi dobbiamo dimostrare di saper fare altrettanto, diventando protagonisti di un rinnovamento che restituisca alla città l’attenzione e le risorse che merita”, ha affermato Buzzi. “Il circolo di Viterbo è particolarmente importante perché, oltre ad aver prodotto 200 nuovi iscritti, annovera tra questi il deputato Mauro Rotelli, la vice presidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, e il capogruppo FdI al Consiglio regionale del Lazio, Daniele Sabatini: oggi Viterbo siede ai tavoli decisionali più importanti della Nazione e abbiamo il dovere e l’obbligo morale di cavalcare questo momento a favore del territorio e dei cittadini”, ha aggiunto Buzzi. “L’amministrazione che siede a Palazzo dei Priori da due anni e mezzo ha dimostrato di essere assolutamente incapace di governare la nostra città: ha fallito in settori chiave, quali la gestione dei servizi pubblici e il decoro urbano, fino alla creazione di politiche efficaci per la crescita e lo sviluppo economico cittadino, mettendo in ginocchio decine di attività commerciali, a partire da quelle del centro storico. In questi due anni e mezzo abbiamo assistito a tanti proclami, mai tradotti in interventi concreti”, ha affermato con decisione il coordinatore viterbese. “La città ha bisogno di una nuova visione politica, di una classe dirigente forte e capace di agire con competenza, trasparenza e concretezza, puntando su una programmazione di politiche efficienti ed efficaci che garantiscano servizi, sviluppo e crescita economica. Fratelli d’Italia è pronta a rispondere a questa chiamata”, ha detto Buzzi a conclusione del suo intervento, passando la parola a Laura Allegrini, capogruppo Fdi a Palazzo dei Priori.

“E’ giunto il momento per Viterbo di voltare pagina e superare un brutto capitolo della sua storia amministrativa – ha detto Allegrini -. Un periodo lungo due anni e mezzo in cui non è stato portato a casa un risultato, le richieste dei cittadini sono state ignorate e le promesse non mantenute. Fratelli d’Italia intende dare alla città il prestigio che merita, mettendo in campo politiche che puntino a valorizzare il territorio, a sostenere le imprese e i commercianti, a dare risposte efficaci ai problemi quotidiani delle famiglie, e a creare una città più sicura e accogliente. Fratelli d’Italia – ha concluso Allegrini – scende in campo per dare nuova linfa e una visione di futuro alla nostra bellissima città”.

A completare il ciclo di interventi, il presidente provinciale di Gioventù nazionale, Luca Mattia Schiada, che ha rinnovato totali collaborazione e supporto al circolo di Fratelli d’Italia. “Gioventù nazionale è da sempre in prima linea per supportare e coordinare con il partito tutte le attività sul territorio e proseguire l’opera di radicamento e organizzazione del movimento giovanile – ha detto -. Il nostro obiettivo è continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: militanza attiva, ascolto delle istanze della cittadinanza e sostegno alle fasce più deboli. In continuità con quanto affermato da Buzzi e Allegrini, confermiamo il nostro impegno, con una spinta ancora maggiore nella città di Viterbo, dove l’attuale amministrazione da due anni e mezzo ha risposto solo a sé stessa e mai ai cittadini, men che meno ai giovani”, ha concluso Schiada.

I lavori del congresso, ospitato alle Terme dei Papi, si apriranno domani (22 febbraio) alle 10 con i saluti degli ospiti e della autorità, per seguire con la proclamazione degli eletti. Si ricorda che il congresso non è chiuso, ma aperto a tutti: c’è infatti la possibilità di rinnovare le tessere e fare l’iscrizione al partito.

 




A Tarquinia il 26esimo congresso degli Istruttori Bonsai e Suiseki

TARQUINIA ( Viterbo) – L’antica arte del bonsai in mostra a Tarquinia. La città etrusca ospiterà sabato 1 e domenica 2 marzo, il 26esimo congresso degli Istruttori Bonsai e Suiseki (IBS). La manifestazione si terrà negli spazi espositivi dello splendido palazzo Bruschi Falgari, sede della biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli”.
Il programma delle due giorni prevede anche la mostra di bonsai degli istruttori IBS e dei soci sostenitori IBS provenienti da varie regioni d’Italia e suiseki (“pietra lavorata dall’acqua”), rocce scolpite dalla natura che evocano forme antropomorfe, animali e paesaggi; dimostrazioni pratiche su come creare miniature di alberi coltivati in vaso secondo canoni ben precisi; un mercatino di venditori specializzati in attrezzi, vasi, tenpai, dipinti, piante “prebonsai”, che sarà allestito al chiostro San Marco. Professionisti, semplici appassionati o curiosi, potranno accedere gratuitamente alla mostra di bonsai e suiseki di pregio e al mercatino, e, su iscrizione, assistere alle dimostrazioni di tecniche bonsai. Nell’ambito del congresso si terrà un concorso in cui verranno premiati gli esemplari più pregiati, tutti perfettamente curati secondo le tecniche tradizionali giapponesi. L’inaugurazione del congresso sarà il 1° marzo alle 11. La mostra sarà aperta al pubblico il 1° marzo, dalle 10,30 alle 19, e il 2 marzo, dalle 9,30 alle 18. Le dimostrazioni tecniche, nei due giorni, si svolgeranno dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30. Palazzo Bruschi Falgari è in via Umberto I, al civico 34. La rassegna è organizzata con il sostegno e il patrocinio del Comune di Tarquinia e della Pro loco Tarquinia e con il patrocinio delle associazioni culturali Bonsaikai e Roma Bonsai.




Fratelli d’Italia, al via la stagione dei congressi nella Tuscia

VITERBO- Al via la stagione congressuale di Fratelli d’Italia che, nelle prossime settimane, coinvolgerà progressivamente tutti i circoli provinciali. Durante i congressi, che rappresentano un passaggio fondamentale per consolidare e favorire il confronto tra gli iscritti, si procederà all’elezione dei coordinatori di circolo e dei componenti dei direttivi locali. “I congressi sono un momento cruciale per rafforzare il nostro radicamento sul territorio e legittimare e valorizzare la classe dirigente”, spiegano dal partito. “E’ quindi proprio dai circoli e dall’ascolto dei territori che vogliamo ripartire per affrontare le sfide future”. Ad aprire la stagione dei congressi, martedì 28 gennaio, Vasanello, dove è stato eletto coordinatore Ilaria Tranfa; sabato 1° febbraio è stata la volta di Bomarzo, Bassano in Teverina e Bassano Romano: a coordinare i circoli sono rispettivamente Helene Di Maggio, Agostino Pompili e Gioacchino Mastrogiovanni. Domenica 2 febbraio, infine, le consultazioni si sono svolte nei circoli di Bagnoregio, Capranica, Ischia di Castro e Montefiascone, dove i coordinatori eletti sono, rispettivamente: Luciano Polimadei, Romolo Lattanzi, Smeraldo Marucci e Mirko Zuffi. Ad ogni congresso, interverranno, di volta in volta, i rappresentanti istituzionali locali, quali: il deputato Mauro Rotelli, l’europarlamentare Antonella Sberna, i consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli, e il coordinatore provinciale Massimo Giampieri.




Successo per il XII Congresso della Federazione di Viterbo di Rifondazione Comunista

VITERBO – Si è tenuto Domenica 12 gennaio 2025, presso la sede della Federazione viterbese, il XII° Congresso Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista (Sinistra Europea).

Un congresso che ha visto la partecipazione dei delegati provenienti dai circoli di tutta la Provincia. Numerosi sono stati gli interventi degli invitati, tra cui l’ANPI, l’USB, il Comitato Non ce la beviamo, l’ARCI, il Comitato contro ogni autonomia differenziata, il Tavolo della Pace, il Movimento Cinque Stelle e Sinistra Italiana; hanno inoltre inviato i propri saluti il Biodistretto delle forre e della Via Amerina ed i CARC del Lazio.
In tutti i successivi interventi è stato sottolineato il lavoro svolto dai circoli e dalla Federazione, che ha portato il Partito ad aumentare il numero dei/delle militanti e quello degli amministratori e amministratrici, ma soprattutto ha consentito a Rifondazione Comunista di essere parte attiva in tante vertenze presenti nel territorio: contro la privatizzazione dell’acqua, per il riconoscimento dei lavori usuranti per gli operai del distretto industriale di Civita Castellana, contro il deposito di scorie nucleari nella Tuscia, per la difesa del territorio dall’agricoltura intensiva e dall’eolico/solare selvaggio, dell’ambiente in generale, dei beni comuni e della sanità pubblica.
E’ stato apprezzato il lavoro degli amministratori locali in difesa dei beni pubblici e contro la mercificazione dei servizi essenziali.
Al termine del Congresso, svolto in un clima unitario, è stata rieletta Roberta Leoni come Segretaria federale, e il nuovo Comitato federale ha dettato le linee guida dell’azione politica futura che sarà incentrata sul radicamento sociale e politico del Partito, sull’aumento degli iscritti e dei Circoli attivi, sulla formazione dei nuovi quadri, per la difesa del lavoro, della sanità pubblica e dei beni comuni, per il recupero degli spazi pubblici dei nostri comuni da restituire ai cittadini e specialmente ai giovani, principali vittime del deserto culturale che attanaglia la nostra Provincia.

Infine è stato rilanciato l’invito a partecipare attivamente alla mobilitazione contro il deposito di scorie nucleari – ad iniziare dall’assemblea pubblica che si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Civita Castellana giovedì 16 alle 17:30.
Così il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione provinciale di Viterbo.

 

 




Congresso dei Tecnici della neurofisiopatologia, a Roma la prima edizione

ROMA- Responsabilità professionale, equo compenso, evoluzione del profilo professionale, telemedicina e innovazione tecnologica, sono questi alcuni degli argomenti al centro del 1° congresso di Tecnici di neurofisiopatologia, che si è tenuto a Roma l’11 e 12 ottobre 2024. Incontro di levatura nazionale, che ha chiamato nella Capitale oltre 150 professioni sanitari, provenienti da tutta Italia.

Riuniti presso la storica cornice degli Horti Lamiani, luogo simbolo della Roma antica e moderna, che con il suo fascino unisce passato e futuro, come la professione stessa che evolve nel rispetto delle sue radici. Il congresso, organizzato dalla Commissione di albo nazionale dei Tecnici di neurofisiopatologia della FNO TSRM e PSTRP, si è svolto in due giornate, con l’obiettivo di promuovere il confronto e l’aggiornamento tra i professionisti e rafforzare la coesione all’interno della comunità professionale.

Lidia Broglia, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici della neurofisiopatologia, ha aperto i lavori del congresso con un intervento in cui ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento, ribadendo il ruolo chiave che i Tecnici di neurofisiopatologia svolgono in una sanità sempre più complessa e tecnologicamente avanzata: «La nostra professione è chiamata ad affrontare sfide importanti, dalla crescente richiesta di competenze specialistiche all’adozione di nuove tecnologie che migliorano la qualità delle cure. Questo congresso vuole essere un momento di crescita e riflessione, ma anche di unione e solidarietà tra colleghi, per valorizzare e promuovere insieme il nostro ruolo e la nostra identità professionale. Costruire una rete coesa e collaborativa è essenziale per far fronte alle trasformazioni in atto nel sistema sanitario», ha affermato Lidia Broglia.

Ai saluti istituzionali anche Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP, che ha evidenziato: «Il Sistema necessita di professionisti sanitari le cui competenze siano coerenti con i bisogni di salute e con i modelli organizzativi evoluti. Una professione, quella del Tecnico della neurofisiopatologia, tanto peculiare quanto essenziale, a cui va assicurato il giusto inserimento anche nel sistema dei PPDTA, per garantire cure complete alle persone assistite».

Hanno portato i propri contributi, sui temi di interesse strategico per i Tecnici di neurofisiopatologia, anche Andrea Lenza, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Roberto Monaco, Segretario generale della FNOMCeO e Presidente CoGeAPS, intervenuti nella prima sessione.

La giornata è proseguita con l’Assemblea dei Presidenti delle Commissioni di albo dei Tecnici di neurofisiopatologia degli Ordini TSRM e PSTRP, un momento di discussione aperta tra i vertici delle diverse realtà regionali e nazionali.

Nella giornata seguente si sono intervallati interventi dedicati alla “legge Gelli” e alle implicazioni giuridiche della pratica professionale, con particolare attenzione al ruolo dei Tecnici di neurofisiopatologia come Consulenti tecnici d’ufficio (CTU) nei tribunali. Saranno esplorate le nuove prospettive di crescita per i liberi professionisti, in un contesto di mercato che richiede maggiore tutela e valorizzazione economica del lavoro specialistico. Inoltre, si è discusso circa le competenze attuali e future della professione e sulla formazione continua, con uno sguardo alle riforme attese per le professioni sanitarie. L’evento rappresenta un’opportunità per condividere esperienze e buone pratiche, ma soprattutto per definire una visione comune e coordinata sul futuro dei Tecnici di neurofisiopatologia in Italia. A chiusura del congresso, saranno premiati i risultati raggiunti e le eccellenze della professione; infatti sono stati presentati progetti pionieristici nel campo della telemedicina, con l’obiettivo di esplorare nuovi modelli di assistenza e monitoraggio a distanza per gli assistiti e l’adozione di linee guida per la standardizzazione dei servizi di neurofisiopatologia, che mirano a garantire un livello di qualità sempre più elevato su tutto il territorio nazionale

Il congresso è stato patrocinato da: FNOMCeO, FNO TSRM e PSTRP, Ordine TSRM e PSTRP di Roma, Cittadinanzattiva, Comune di Roma, Associazione italiana dei Tecnici di neurofisiopatologia e CoGeAPS.

(Nella foto la Presidente Teresa Calandra e Lidia Broglia)




“Annunciamo la buona notizia!” congresso dei Testimoni di Geova alla Nuova Fiera di Roma

ROMA – Anche quest’estate, si è svolto a Roma nei primi due fine settimana di agosto il congresso dei Testimoni di Geova, intitolato quest’anno “Annunciamo la buona notizia!” All’evento hanno partecipato gli oltre 22.000 fedeli e simpatizzanti provenienti dal Lazio e dall’Abruzzo che si aggiungono ai circa 20 milioni di persone che partecipano allo stesso evento in tutto il mondo.
Sabato è stato uno dei momenti più attesi con il battesimo dei nuovi 180 fedeli per immersione totale in acqua, seguendo il modello descritto nei Vangeli del battesimo di Gesù, che fu immerso nel fiume Giordano. Lo scorso anno i nuovi battezzati in Italia sono stati più di 3.800 e nel mondo oltre 269.000.
Luca Didò, portavoce dei Testimoni di Geova per il Lazio e l’Abruzzo, spiega: “Il battesimo è una scelta personale. A battezzarsi non sono i bambini ma uomini e donne, giovani e anziani. Prima di prendere questa decisione, che comporta anche grandi cambiamenti, hanno studiato la Bibbia sicuramente per molti mesi, spesso per anni”.
L’emozione è stata palpabile anche per le migliaia di presenti che hanno osservato i “nuovi fedeli” immergersi completamente nella piscina per il battesimo.
“Avvicinarsi alla fede oggi è una scelta controcorrente, spesso coraggiosa, e la gioia dei nuovi fedeli che si sono battezzati ha avuto un notevole effetto sugli oltre 22.000 partecipanti”, conclude Luca Didò. “Tutto il programma del congresso “Annunciamo la buona notizia!”, presentato sotto forma di discorsi, video, interviste e musica, ha dato a tutti noi molti motivi di riflessione”.
Da oltre 100 anni i Testimoni di Geova tengono congressi in stadi, arene, centri fieristici e teatri in tutto il mondo.
Per ulteriori informazioni sul programma dell’evento o per trovare altre date e sedi dei congressi (sono ben 70 quelli organizzati in Italia, in altre 15 città oltre alla città di Roma) visitate il sito jw.org e navigate nella scheda “Chi siamo”.




Sclerosi multipla, al via a Roma congresso AISM

Roma – Sclerosi multipla, si cambia. La ricerca su questa malattia è in continuo movimento e produce risultati tangibili che hanno cambiato la vita delle persone con SM. Ma si può e si deve fare di più per una patologia che ogni anno, solo in Italia, colpisce 3.600 persone: sono circa 3 milioni nel mondo, oltre 140mila in Italia, una diagnosi ogni 3 ore.

A cominciare dalla prevenzione e dalla diagnosi della malattia, i temi al centro del congresso annuale della Fism, la Fondazione dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, al via oggi a Roma presso l’hotel Villa Pamphili fino al prossimo 30 maggio.
Il convegno si intitola ‘Salute del cervello: ripensare la diagnosi della sclerosi multipla e delle patologie correlate’: sempre di più i successi della ricerca sulla sclerosi multipla e patologie correlate si legano a un’agenda globale che ha come obiettivo la salute del cervello.
E a testimonianza di un lavoro di ricerca mondiale il congresso Fism apre con la presenza di numerosi ricercatori internazionali che con Aism e Fism stanno portando avanti considerevoli progetti per trovare quella cura definitiva che ancora non esiste.
Le nuove evidenze scientifiche mostrano che la ricerca sulle cause della sclerosi multipla ha compiuto enormi passi avanti negli ultimi anni. Questo oggi consente sempre di più di immaginare strategie di prevenzione che, se non possono ancora prevenire l’insorgenza della malattia, possono aiutare a identificare i fattori di rischio e scongiurare la disabilità. O a capire quali sono le strade da percorrere.
Come accade nel caso del virus Epstein-Barr, ricorda Kjell-Morten Myhr dell’università di Bergen, ospite della prima giornata di lavori del congresso Fism. ‘È ormai dimostrato infatti- afferma- che l’infezione da EBV sia un prerequisito essenziale per lo sviluppo della malattia, ma non è chiaro ancora in che modo un virus così comune possa contribuire alla SM’.
Per scoprirlo, Myhr e colleghi hanno lanciato il progetto EBV-MS finanziato dall’Unione europea per un valore di 7 milioni di euro, che vede anche la partecipazione di Fism, per studiare a 360 gradi il virus, le sue interazioni con l’ospite, gli stili di vita e immaginare possibili strategie terapeutiche, dagli antivirali ai vaccini.
Nella seconda giornata il professor Luca Battistini, direttore del Laboratorio di Neuroimmunologia, Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, con la sua lettura per la consegna del Premio Rita Levi Montalcini ricorderà l‘importanza crescente dell’asse intestino-cervello e della disbiosi come ulteriore ‘trigger’ (detonatore) per lo sviluppo della sclerosi multipla e come fattore di rischio su cui è possibile fare prevenzione.
Ma i traguardi della ricerca hanno già prodotto risultati concreti destinati a cambiare la pratica clinica. È il caso dei nuovi criteri diagnostici per la sclerosi multipla: ufficialmente verranno presentati solo al prossimo congresso Ectrims, in programma a settembre a Copenaghen, ma Xavier Montalban del Cemcat, il Centro per la Sclerosi Multipla della Catalogna, ne anticipa i contenuti al congresso Fism. ‘Grazie al lavoro di revisione portato avanti da esperti radiologi, clinici, epidemiologi e con il contributo del punto di vista dei pazienti- spiega- abbiamo raggiunto un consensus su quelli che saranno i nuovi criteri diagnostici per la sclerosi multipla’.
Ma quali sono i benefici di nuovi criteri diagnostici? ‘La revisione periodica dei criteri diagnostici sulla base delle evidenze scientifiche- prosegue Montalban- ci consente di poter anticipare sempre di più le diagnosi e così i trattamenti, magari anche prima della manifestazione dei sintomi. E questo, lo abbiamo dimostrato, si associa a una migliore prognosi sul lungo termine, in grado anche di abbassare il rischio di disabilità e migliorare la qualità di vita dei pazienti’.
Tra i temi al centro della revisione, ha anticipato Montalban, le caratteristiche del nervo ottico, l’analisi di nuovi marcatori di risonanza magnetica e le valutazioni relative ai pazienti con concomitanti fattori di rischio vascolare.
‘Abbiamo bisogno di una ricerca che produca ricadute concrete sulla vita delle persone con SM- dichiara la vicepresidente Aism, Rachele Michelacci– e l’arrivo di nuovi criteri diagnostici che promettono di migliorare la prognosi e la qualità di vita delle persone risponde appieno al primo dei punti inclusi nella nostra Carta dei Diritti, il diritto alla salute‘.
Dal congresso della Fism emerge chiaramente l’importanza di investire in una nuova disciplina: la scienza con e del paziente. Questo sottolinea un concetto fondamentale: una diagnosi precoce della malattia verso una medicina preventiva può progredire solo conoscendo l’esperienza di malattia della persona e rendendola scientifica per tutti gli attori del sistema.
‘La scienza con le persone della persona- sottolinea Paola Zaratin, direttore della ricerca scientifica Fism- deve essere una delle discipline fondamentali di un modello di ricerca e cura multidisciplinare e partecipatorio, unico a garantire che l’innovazione scientifica e la trasformazione digitale possano essere introdotti nella pratica clinica’.
In questo spirito i pazienti sono chiamati a unirsi al tavolo della ricerca. ‘Noi persone con SM- le parole di Michelacci- ci dobbiamo sentire co-responsabili nei confronti della ricerca. Per una diagnosi precoce della progressione, per conoscere le cause della malattia, per trovare le cure dobbiamo essere al tavolo della ricerca e dare, insieme a tutti gli altri attori, quelle risposte che ancora non ci sono. Dobbiamo essere parte attiva del disegno scientifico. E un lavoro che va fatto insieme, reciprocamente’.
Al centro di un programma per la salute del cervello e di una medicina preventiva anche la creazione di un EU Brain Data System. ‘In questo contesto- dichiara Marco Salvetti, professore ordinario di Neurologia Università Sapienza, direttore della neurologia dell’Azienda ospedaliero-Universitaria S. Andrea di Roma, membro del consiglio di amministrazione di Fism- continuiamo il nostro impegno per la creazione di sistema integrato di dati clinici, genetici, di neuroimmagini e riferiti dai pazienti (Barcoding MS), per la caratterizzazione di tutti i nuovi casi diagnosticati di SM in Italia e in Europa’.
Ripensare la diagnosi della sclerosi multipla e garantire la salute del cervello, significa però anche continuare a investire nella ricerca di potenziali biomarcatori e fattori di rischio della malattia. Si parlerà anche di questo al congresso, con la presentazione dei risultati dei progetti sostenuti da Fism che hanno indagato, tra l’altro, il ruolo dell’inquinamento atmosferico come possibile trigger dell’infiammazione nella SM, e la ricerca di biomarcatori nel sangue e nel liquido cerebrospinale per il monitoraggio della malattia e per studiare efficacia ed effetti collaterali delle terapie, anche grazie ai dati clinici che arrivano dal Registro Italiano Sclerosi Multipla e Patologie Correlate, che oggi comprende oltre 90mila pazienti.
 
Nella terza giornata del convegno, invece, i massimi esperti di cellule staminali si confronteranno con rappresentanti delle istituzioni ed esperti di economia sanitaria e sviluppo di farmaci per discutere delle prospettive concrete che vengono dalle cellule staminali per la sclerosi multiple e delle sfide, cliniche e regolatorie, poste dall’avvento delle terapie avanzate.
Chiuderanno i lavori le presentazioni sul ruolo centrale della riabilitazione attraverso la ricerca fisica e cognitiva svolta dalla Fondazione, come chiave per mantenere in salute il cervello, preservare la funzione e la qualità di vita delle persone.
Sono 188 i progetti in corso, nel periodo 2022-2024, sostenuti da Fism (84 per bloccare la SM, 74 per ristabilire la funzione, 23 per la prevenzione primaria e sette per potenziare le infrastrutture di ricerca) per un investimento complessivo di oltre 56 milioni di euro.
A questi si aggiungeranno altri cinque milioni di euro con il finanziamento del bando Fism 2024, ottenuti in gran parte grazie al contributo del 5xmille dei cittadini.
Fism e i suoi ricercatori fanno parte di una rete internazionale e nel 2023, insieme alle associazioni di Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti e alla Federazione Internazionale SM, si sono impegnati per una strategia di ricerca globale. ‘Solo inserendo le priorità di ricerca all’interno di una strategia globale e valorizzando il contributo dei pazienti- evidenzia il presidente della Fism, Mario Alberto Battaglia- possiamo rispondere ai bisogni delle persone con SM’.
‘Nel farlo- precisa- ci siamo dati tre direttrici. La prima mira a bloccare la sclerosi multipla, la progressione dei sintomi e della disabilità, trovando i nuovi trattamenti che ancora mancano. La seconda punta a recuperare la funzione: trovare strategie per riparare la mielina, rendere sempre più efficace la riabilitazione, migliorare la qualità di vita delle persone. La terza è l’ambizione di mettere una volta per tutte la parola fine alla SM, che vuol dire ridurre a zero i fattori di rischio e arrivare a un mondo in cui non ci sia più nessuna diagnosi di sclerosi multipla’.
La presenza sulla scena internazionale di Aism e Fism è quanto mai fondamentale in un periodo come questo, ha sottolineato il direttore esecutivo dell’European Brain Council, Frédéric Destrebecq, ospite del congresso. ‘Le elezioni europee- ricorda- sono una grande occasione per portare all’attenzione del nuovo Parlamento l’importanza della salute del cervello. Auspichiamo che questo possa tradursi in una strategia a livello europeo che dialoghi con i piani nazionali’.
‘Il numero delle persone in Europa che convivono con problemi neurologici è elevato- conclude- e le discussioni su questi temi devono avvenire con il contributo di chi è esperto per sua esperienza, per rompere lo stigma e l’isolamento. Il coinvolgimento delle persone aiuterà ad aumentare l’attenzione soprattutto su una condizione come la SM, dove abbiamo l’opportunità di raccontare di come la ricerca abbia portato allo sviluppo di molte terapie’.
Il congresso è stato reso possibile con la sponsorizzazione non condizionante dei main sponsor Alexion, AstraZeneca Rare Disease, Biogen, Merck Italia, Neuraxpharm, Novartis Italia e dello Sponsor Bristol-Myers Squibb.



Svolto il congresso provinciale di Fratelli d’Italia a Viterbo

Viterbo – si è svolto il congresso provinciale di Fratelli d’Italia Viterbo, come previsto dalla stagione di rinnovo dei coordinamenti provinciali promosso da Giorgia Meloni.

Un momento di democrazia ma anche un’occasione di confronto e dialogo per definire gli obiettivi futuri e tracciare la rotta per la politica dei prossimi anni.

Il congresso, presieduto dal senatore Patrizio La Pietra, Sottosegretario alle politiche agricole e forestali, ha visto l’intervento del coordinatore regionale Trancassini, il Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, il Presidente della Commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli, i consiglieri regionali Daniele Sabatini e Valentina Paterna, i sindaci della Provincia di Viterbo, i rappresentanti del mondo delle imprese, delle istituzioni e delle associazioni di categoria.

Al termine del congresso, Massimo Giampieri è stato riconfermato Coordinatore Provinciale con 435 voti.

I membri del coordinamento provinciale sono Luigi Maria Buzzi, Massimo Ceccarelli, Enrico

Maria Contardo, Marco De Carolis, Giovanna Fortuna, Gianluca Grancini, Mario Lega, Leopoldo Liberati, Riccardo Ponzio, Alberto Riglietti, Gianmaria Santucci, Antonella Sberna, Roberto Tomassini e Giulio Zelli.




L’UGL Lazio celebra il Congresso: appuntamento venerdì 29 settembre a Roma

E’ fissato per venerdì prossimo 29 Settembre a Roma il V Congresso dell’unione regionale UGL Lazio: “Costruiamo il nostro futuro!”, questo lo slogan scelto per l’importante appuntamento che si terrà al Carpegna Palace Hotel in via Aurelia, 481 a partire dalle ore 10.00.

Tra gli ospiti la Vice Presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, il Sottosegretario di Stato Claudio Durigon, rappresentanti della Camera e del Senato, Consiglieri Regionali, alcuni dei Sindaci dei capoluoghi di Provincia della Regione Lazio. Il presidente di Unindustria Lazio, i Rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e delle organizzazioni datoriali. Un parterre d’eccezione per un importante momento di confronto tra tutte le anime che compongono il mondo del lavoro.

Così il Segretario Regionale uscente Armando Valiani: “Celebriamo questo congresso dopo 5 anni dall’ultimo, concludendo un lungo e proficuo dibattito che si è svolto nei mesi scorsi, coinvolgendo tutti i nostri iscritti attraverso assemblee, incontri e, soprattutto, la celebrazione dei congressi provinciali.
Il congresso rappresenta un momento di estrema importanza per la vita della nostra organizzazione, che ci consente una valutazione critica delle attività svolte negli anni precedenti e ci proietta al futuro, pianificando insieme scelte e strategie al fine di adeguarci in modo più efficace alle mutate condizioni del mondo del lavoro. L’obiettivo principale è difendere con maggiore incisività gli interessi e i diritti delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani, delle categorie più fragili”.




7° Congresso Regionale della Fials

“Si è svolto presso l’Abbazia delle Tre Fontane a Roma il 7° Congresso Regionale della Fials al quale hanno partecipato i delegati sindacali di tutte le ASL del Lazio e delle strutture sanitarie private accreditate.

L’assise congressuale, che ha visto la partecipazione del Segretario Nazionale della Fials Giuseppe Carbone, del coordinatore nazionale delle donne Fials, Elena Marrazzi, di  rappresentanti del mondo sindacale e del volontariato, si è svolta in un clima costruttivo con un interessante dibattito, incentrato sulle prospettive future della sanità laziale.

I delegati hanno eletto all’unanimità Vittorio Ricci segretario regionale della Fials, che guiderà l’organizzazione nel Lazio per i prossimi 5 anni e sarà sostenuto dai responsabili provinciali: Mauro Bufacchi, (Roma), Claudio Mari (Rieti) Giancarlo Catani (Viterbo)

D’Angelo Gennaro (Frosinone) Sabina Iacobelli (Latina) .

La necessità della unificazione in un solo contratto di lavoro nazionale delle tre aree oggi distinte, della dirigenza sanitaria, amministrativa e del comparto, rappresenta un traguardo fondamentale di tutti i lavoratori della sanità pubblica che la Fials del Lazio, intende raggiungere, di concerto con le iniziative della segreteria nazionale.

Altra priorità per la Fials, riguarda la corretta gestione delle emergenze in ospedale, l’eliminazione degli sprechi di materiale e di medicinali, la riduzione delle liste d’attesa. Si devono adeguare ed uniformare tutti i contratti di lavoro applicati attualmente nella sanità privata, sono sinonimo di palese sfruttamento e discriminazione.  Un Medico, un infermiere o un OSS, nelle strutture sanitarie private accreditate, salvo rare eccezioni, oltre ad avere scarse tutele ed agevolazioni, guadagna mediamente tra il 20% ed il 30% in meno rispetto ai colleghi dipendenti ASL, che hanno già retribuzioni tra le più basse in Europa.

Eppure, molti non sanno che i dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate, sono pagati con i fondi pubblici che provengono dalle regioni, quindi se hanno la stessa professionalità e se svolgono le stesse funzioni dei colleghi delle strutture pubbliche, perché sono meno pagati? Forse si lucra sulle loro spalle? Il dibattito, si è poi sviluppato, sugli aspetti che riguardano il confronto tra Fials e Regione Lazio, per portare a termine la stabilizzazione dei precari e per provvedere velocemente ad autorizzare le ASL alle assunzioni già programmate. Si deve urgentemente fronteggiare la grave situazione relativa alla grave carenza di quasi tutte le figure sanitarie, tecniche ed amministrative in tutte le ASL del Lazio. Mancano centinaia di medici per i pronto soccorso, radiologi, anestesisti, ortopedici, internisti, tecnici di radiologia e di laboratorio, ostetriche e migliaia di infermieri ed operatori socio sanitari; mancano soldi per incrementare i fondi contrattuali per il salario accessorio, vanno messi in atto piani di miglioramento per il benessere organizzativo e di tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari. La Fials regionale è in prima linea per rivendicare tutto questo, per il miglioramento delle prestazioni sanitarie a vantaggio dei pazienti e per il giusto riconoscimento economico e professionale dei lavoratori della sanità”.

IL PRESIDENTE DEL CONGRESSO
ROBERTO TALOTTA




Celebrato l’VIII Congresso della UAI: una Confederazione in forte crescita grazie al lavoro di squadra

Al fianco delle piccole e medie imprese, dei lavoratori, dei cittadini, lavorando intensamente ogni giorno per favorire il loro sviluppo ed il benessere di lavoratori e famiglie, con lo sguardo proiettato verso il futuro.

Si è celebrato presso lo Sheraton di Roma gli scorsi 20 e 21 aprile 2023, l’VIII Congresso dell’Unione Artigiani Italiani e delle PMI e la 33esima Assemblea Nazionale della Confederazione nata nel 1990, che oggi rappresenta oltre 175 mila associati in tutta Italia, vanta la sottoscrizione e relativa applicazione di numerosi contratti collettivi nazionali e siede ormai da tempo a tutti i tavoli istituzionali.

Una crescita costante ed esponenziale quella della UAI nel corso degli anni, certificata anche nell’ultimo bilancio presentato da Dirigente Generale Giuseppe Zannetti all’Assemblea Nazionale e approvato all’unanimità.

Il Congresso ha ospitato numerosi esponenti di spicco della politica nazionale ed internazionale toccando i temi più caldi e rilevanti del momento, a cominciare dal PNRR, occasione di rilancio economico e sociale per il Paese, una sfida fondamentale che l’Italia non può permettersi di perdere. Quindi le ultime vicende legate Supebonus per il quale la UAI è scesa in piazza a Roma, che ha creato nuovi “esodati” e messo in crisi imprese e famiglie, le opportunità di sviluppo che arrivano dall’Europa, l’economia del mare, come conciliare il fare impresa con la tutela dell’ambiente.

Temi questi che sono stati dibattuti con il Vice Presidente della Camera Fabio Rampelli, il Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri, gli Europarlamentari Matteo Adinolfi, Nicola Procaccini e Maria Veronica Rossi, il Segretario della Commissione Bilancio e Tesoro della Camera Claudio Mancini, il Presidente della Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera Walter Rizzetto, il responsabile di Assonautica Giovanni Acampora e dell’Unità di valorizzazione della ricerca CNR Riccardo Coratella.

Focus anche sulla Regione Lazio con la presenza degli assessori Giuseppe Schiboni (Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito) e Fabrizio Ghera (Mobilità e Trasporti) ed il presidente della Commissione Sviluppo Economico Enrico Tiero.

Intenso ed interessante anche lo spazio di confronto con i rappresentanti dei sindacati UGL, Confintesa e Failm su lavoro, formazione e sicurezza.

La 33esima assemblea ha proceduto al rinnovo delle cariche della Confederazione.

Conferme per il Dirigente Generale Giuseppe Zannetti, per il Presidente Nazionale Gabriele Tullio e la Segreteria Nazionale composta oltre che da Tullio anche da Michele Francesco Abballe, Gianluca Meglio, Salvatore Parise.

Lo stesso Presidente Gabriele Tullio sarà coadiuvato al Nord da Chiara Masi, al Centro da Luciana Lombardi e al Sud da Ileana Scommegna.

Il Consiglio Nazionale sarà così composto: Oreste Barr, Ettore Carenini, Franco Cincini, Elso Giacomoni, Simona Iannetta, Claudio Nobler, Franco Parise, Samuela Renoglio, Maria Pia Salustri, Alda Serani, Antonino Sindoni, Elena Tullio.