Consorzio industriale, Rinaldi: “Opportunità in crescita per Amatrice e Accumoli”

ROMA – «L’ingresso di Amatrice e Accumoli nel Consorzio Industriale del Lazio rappresenta un passo decisivo per lo sviluppo economico delle aree colpite dal sisma del 2016. È il risultato dell’attenzione e dell’impegno costante della Regione Lazio, che continua a investire per il rilancio dei territori dell’Appennino centrale e che va a completare un percorso avviato con la Zona logistica semplificata. Un lavoro di sinergia e grande impegno da parte della Giunta regionale, per cui ringrazio il presidente Francesco Rocca, la vicepresidente Roberta Angelilli e l’assessore Giancarlo Righini. Con l’adesione al Consorzio, le imprese saranno in grado di sfruttare vantaggi importanti, accelerando i progetti di crescita e migliorando l’accesso ai finanziamenti. Una concreta opportunità di crescita per le aziende dell’amatriciano e per l’intero tessuto economico della provincia di Rieti».

Lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di Ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.




Presentate le misure verso la nuova Legge Regionale sul Consorzio Industriale

Una nuova legge regionale che darà più forza al Consorzio Industriale rendendolo moderno e al passo con i tempi. Questa mattina presso la sede territoriale di Frosinone sono state presentate le misure che porteranno al nuovo strumento normativo regionale. Presenti la Vicepresidente e Assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberta Angelilli, il Commissario del Consorzio Industriale del Lazio, prof. Raffaele Trequattrini e il Vice Presidente della XI Commissione Regionale Daniele Maura.
«Abbiamo rispettato la tabella di marcia che ci eravamo prefissati – ha affermato la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico on. Roberta Angelilli – Il Commissario Trequattrini ha approvato il bilancio e attuato un’attenta due diligence e una spending review del Consorzio. La Regione Lazio ha portato avanti tre azioni molto importanti: abbiamo erogato 500.000 euro per le spese di funzionamento dell’Ente industriale che ha semplificato e reso più chiaro il procedimento; con una lettera di questa mattina abbiamo chiesto l’identificazione di un perito esperto, competente e indipendente che possa effettuare una valutazione economica del Consorzio, questa è la conditio sine qua non per valutare l’ingresso della Regione Lazio; con delibera Cipes sono stati sbloccati i finanziamenti per circa 50 milioni di euro per le 39 opere che saranno realizzate nelle diverse aree industriali, gli uffici regionali entro 15 giorni effettueranno tutte le determine per i progetti che sono immediatamente cantierabili entro il 31.12.2024. Abbiamo poi altri due anni, fino al 31.12.2026, per le opere che richiedono ancora delle procedure come autorizzazioni, espropri etc.. A settembre, infine, partirà l’iter per la nuova Legge Regionale con cui vogliamo dar vita a un Consorzio che sia forte, operativo, al servizio di imprese e territorio e impegnato a 360 gradi nello sviluppo della regione Lazio. Una legge ambiziosa che vogliamo portare avanti con i limiti temporali che ci siamo dettati, per questo tutti gli uffici legislativi di Giunta e Consiglio e tutti i direttori sono coinvolti in questo processo».
«Nel corso di questi mesi abbiamo fatto un grandissimo lavoro – ha aggiunto il Commissario del Consorzio Industriale del Lazio prof. Raffaele Trequattrini – Insieme con l’assessorato regionale abbiamo costituito una serie di gruppi di lavoro per sciogliere dei punti cruciali come la nuova mission dell’Ente e la compagine societaria. La legge regionale sui Consorzi industriali è ferma al 1997, in 27 anni il sistema industriale regionale, ma possiamo dire mondiale, è totalmente cambiato. Sono mutate le esigenze delle imprese, sono cambiati i territori e, proprio per questo, è indispensabile aggiornare la norma. Ci siamo focalizzati sulla nuova mission che l’Ente dovrà portare avanti al fine di garantire il giusto supporto alle imprese. Nuove attività che si dovranno focalizzare sui temi delle infrastrutture sostenibili, della transizione energetica, delle infrastrutture digitali, dei servizi da svolgere all’interno delle aree industriali, della sburocratizzazione attraverso una rivisitazione dei processi amministrativi che consentano una maggiore velocità per rispondere alle richieste che le aziende formulano ogni giorno. Stiamo lavorando sull’attivazione di nuovi servizi come la geolocalizzazione delle aree industriali che possa permettere, in tempo reale, di conoscere la distruzione delle aree, la loro grandezza, l’utilizzo e la disponibilità. A questo si aggiunge sempre più l’impegno in campo green attraverso l’elaborazione di progetti per la produzione di energia pulita non derivante solo dal fotovoltaico e, proprio su questo, stiamo operando per un progetto pilota rivoluzionario nel Lazio e per le nostre aziende. Altro punto fondamentale è quello relativo all’attrattività dei territori e al supporto che il Consorzio Industriale potrà dare alla Regione per attrarre investimenti all’interno delle aree industriali. L’idea che abbiamo abbracciato sin dal primo momento è quella di creare un Ente smart, veloce, moderno che possa fungere, con tutta la sua potenza, da braccio operativo della Regione Lazio e al servizio delle imprese. Da qui la riflessione sulla compagine societaria dove può essere fondamentale la presenza della Regione Lazio per dare ulteriore forza al lavoro di ammodernamento. Ritengo importante anche avviare un confronto con la provincia di Viterbo per il suo ingresso nella nostra compagine societaria. Queste sono alcune delle linee guida della nuova legge su cui continueremo a lavorare sempre con determinazione. Rivolgo un ringraziamento alla Vice Presidente Roberta Angelilli e a tutta la sua struttura così come al Presidente Tiero e all’intera Commissione per la forza e la passione con cui supportano il Consorzio e tutte le sue attività».
Pieno sostegno è stato espresso anche dal Presidente della XI Commissione Consiliare regionale, on. Enrico Tiero, che ha affermato: «Con il Consorzio industriale del Lazio ed in particolare con il commissario Raffaele Trequattrini abbiamo avviato un confronto ampio e ricco di spunti di riflessione. Abbiamo da tempo condiviso la necessità di procedere ad una riscrittura dello Statuto e ad una legge regionale sui Consorzi industriali. Strumenti normativi che dovranno essere snelli, pratici e rispondenti alle esigenze delle imprese e del territorio. Considero importante che vi sia un’attenta analisi sulla forma giuridica che dovrà assumere l’Ente, sulla formazione della governance, sull’ampliamento della compagine societaria con l’ingresso di quei Comuni che vogliono entrare a far parte del Consorzio. Altro aspetto, assolutamente primario, riguarda la mission del Consorzio che dovrà essere ampliata e resa molto più moderna e funzionale alle richieste che ci arrivano dalle aziende. Le nostre aree industriali sono profondamente cambiate ed è necessario che il Consorzio si adegui diventando sempre più smart. C’è grande disponibilità nel lavorare, insieme, per il raggiungimento di questo obiettivo che aprirà la nuova fase del Consorzio. Sottolineo l’importanza dei fondi assegnati alla Regione Lazio. Parliamo di oltre 45 milioni per interventi infrastrutturali per le aree industriali del Lazio. I fondi consentiranno la realizzazione di 39 interventi, di cui 10 nella provincia di Latina. Opere di urbanizzazione, viabilità, impianti di depurazione, videosorveglianza, capaci di innalzare la capacità competitiva e l’attrattività delle aree industriali e delle imprese. Considero importantissimi i finanziamenti del Fondo di Coesione sbloccati per il Consorzio Industriale del Lazio e che saranno impiegati per interventi infrastrutturali nelle aree industriali della nostra regione. Credo in una forte sinergia con l’assessore allo Sviluppo economico e vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e con il commissario del Consorzio Raffaele Trequattrini. Sono certo che con un grande gioco di squadra riusciremo a dare risposte concrete per migliorare la qualità della vita di cittadini ed imprese del Lazio».




Accordo coesione, Angelilli: “Sbloccati i fondi per il consorzio industriale”

ROMA– Con la firma dell’accordo tra il Presidente Rocca e il Premier Meloni, sono stati finalmente riassegnati alla Regione Lazio oltre 60 milioni di euro per la competitività delle imprese, di cui oltre 45 milioni per interventi infrastrutturali per le aree industriali del Lazio.

«Si tratta di un grande risultato che abbiamo raggiunto grazie alla stretta collaborazione con il ministro Fitto, che ha compreso che i progetti andavano assolutamente recuperati e inseriti nella lista delle opere da finanziare con i fondi europei per lo sviluppo regionale», lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico, al Commercio e Artigianato, all’Industria e Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

«Attraverso una lunga negoziazione con il ministero della Coesione, si sono risolte tutte le criticità che avevano portato di fatto all’esclusione dei fondi destinati al Consorzio. Quei finanziamenti erano finiti in un vicolo cieco, per tutta una serie di errori procedurali dell’amministrazione precedente, e quindi non erano più nella disponibilità della Regione Lazio. Non ci potevamo permettere la perdita di risorse così preziose per lo sviluppo. Pertanto, abbiamo lavorato per superare tutte le criticità al fine di riassegnare i fondi europei FSC al territorio e alle imprese», ha spiegato il vicepresidente Roberta Angelilli.

«Abbiamo raggiunto un grande obiettivo: i fondi consentiranno la realizzazione di 39 interventi a lungo attesi, di cui 25 nella provincia di Frosinone. Si tratta di opere di urbanizzazione, viabilità, impianti di depurazione, videosorveglianza, capaci di innalzare la capacità competitiva e l’attrattività delle aree industriali e delle imprese del Lazio”, ha concluso il vicepresidente Angelilli.




Camilli (Unindustria) indica le priorità per la prossima giunta regionale, tra queste il completamento della Trasversale e il consorzio industriale con l’inserimento di Viterbo e Civita Castellana

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa sul tema “Lazio, terra di impresa e di grandi eventi”, tenuta dal presidente di Unindustria, Angelo Camilli, che ha presentato, presso la sede della Fondazione Expo Roma 2030 ed in collegamento Zoom,  quelle che sono le priorità delle imprese e del territorio per la prossima giunta regionale. In particolare, nel suo intervento,  il presidente Camilli ha ribadito i valori di base, quali la collaborazione istituzionale, con la collaborazione tra Regione Lazio e Roma che diventa fondamentale, ma anche la continuità amministrativa, la consapevolezza industriale, che deve portare a ragionare di più per filiere e provvedimenti concreti per rafforzare il tessuto imprenditoriale nella Regione. Per l’efficienza amministrativa Camilli ha in particolar modo fatto appello alla semplificazione amministrativa, che diventa fondamentale. Il presidente Camilli ha anche accennato all’importanza del settore turistico, che continua a registrare un -20 per cento rispetto al passato e sul quale c’è ancora molto da fare. Ma c’è da lavorare anche sul fronte industriale, recuperando quelle posizioni perse in questi ultimi anni. In particolare, per quanto riguarda la Tuscia, il presidente di Unindustria ha sottolineato come nel Consorzio industriale vadano inserite le aree di Viterbo e Civita Castellana e come in questo senso la regione Lazio debba attivarsi. Ha anche evidenziato come il completamento della Trasversale sia importante non solo per il Viterbese, ma per l’intero territorio regionale e come sia importante chiarire con il commissario i tempi per il completamento. Per l’interporto di Orte  Camilli ha detto che si deve sostenere lo sviluppo dei rapporti con il sistema portuale, favorendo il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Fiumicino.  Il presidente Camilli ha aggiunto come sia decisiva la squadra del nuovo presidente per realizzare i programmi e poter utilizzare le risorse a disposizione. Ha, quindi, ricordato come i programmi operativi regionali per il prossimo settennato abbiano beneficiato di un aumento del 55% delle risorse, rispetto alla precedente programmazione, ovvero 3,4 miliardi rispetto a 1,9 miliardi di euro. Un altro elemento su cui puntare l’attenzione per il presidente di Unindustria è quello dell’attrattività dei territori,  così come sostenere gli interventi strutturali e strategici, ma al contempo dimezzare i tempi per i nuovi investimenti. Altro elemento a cui prestare attenzione è la competitività delle imprese e la qualità del lavoro. Infine, importante per Unindustria  è la visione e il ruolo della regione stessa. Da considerare, infine, ma non certo per importanza, i due grandi appuntamenti che sono il Giubileo del 2025 e poi la scommessa sulla candidatura di Roma a Expo 2030. In merito a quest’ultima, Camilli ha affermato di aver registrato il sostegno della premier Meloni così come dei ministri Salvini e Tajani e come la candidatura sia una grande opportunità per la regione, visto che i progetti attireranno risorse sul territorio.




Nasce nel Lazio il Consorzio Industriale più grande d’Italia

ROMA – “Nasce nel Lazio il Consorzio industriale più grande d’Italia, uno strumento fondamentale per rilanciare l’attrazione degli investimenti e per rafforzare le politiche industriali di sviluppo del nostro territorio”. Lo dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli in occasione del completamento avvenuto oggi del progetto di fusione in un unico organismo dei cinque consorzi industriali del Lazio (Cassino, Frosinone, Roma-Latina, Sud Pontino, Rieti).

“Con la fusione di oggi, il Lazio fa un nuovo passo avanti nella costruzione di una regione più semplice, più competitiva e più utile per cittadini e imprese”.




Corrado e De Vito (M5S), consorzio industriale nel testo del collegato: un nuovo carrozzone istituito dalla giunta!

ROMA-  La portavoce M5S Lazio, Valentina Corrado, ad introduzione della discussione in aula, ieri alla Pisana, ha spiega chiaramente le criticità sull’istituzione del Consorzio Unico Industriale: “nel dicembre 2018 il Presidente Zingaretti si è affrettato a nominare un commissario che si doveva occupare della redazione del progetto di integrazione dei consorzi provinciali al “modico” compenso di 11.040,00 euro al mese. Dal 2018 ad oggi nulla di quanto era previsto nel cronoprogramma dell’azione del Commissario è stato realizzato: niente analisi e valutazione del patrimonio dei consorzi, nessuna predisposizione e approvazione del progetto di fusione, del piano economico, dello statuto e di tutto ciò che serve ad avviare la costituzione di questo nuovo ente. Tuttavia nella legge (Collegato), che stiamo esaminando in questi giorni in consiglio regionale, vengono attribuiti al consorzio industriale unico funzioni che già svolgono direzioni regionali o società partecipate della regione, come la gestione dei contributi e degli incentivi per le imprese o la gestione delle gare. Per non parlare dell’auto valutazione, attribuita al consorzio, delle ricadute economiche, occupazionali, sociali e ambientali discendenti dalle politiche che lo stesso dovrà attuare, che è come chiedere all’oste “com’è il vino?”.

Inoltre – aggiunge la consigliera – in assenza di qualunque visione economica, di sviluppo industriale, di redazione delle politiche che vorrà adottare il nuovo Consorzio Unico, la preoccupazione del presidente Zingaretti e di chi ne fa le veci in Regione Lazio, data la sua latitanza, è quella delle poltrone. Nell’articolo è prevista la nomina del Presidente e del consiglio di amministrazione, quali organi del consorzio unico, in assenza di requisiti professionali e manageriali per figure che avranno la responsabilità gestionale di un ente complesso.

Con l’istituzione del consorzio unico industriale, come voluto dalla giunta Zingaretti e presentato nel testo del collegato in aula, si rischia di creare un ennesimo carrozzone vuoto di contenuti ma pieno di poltrone.

“Nel corso delle audizioni in commissione e dell’aula, abbiamo fatto presente – ricorda anche la portavoce 5 Stelle Francesca De Vito – che non era corretto seguire questo iter perchè per istituire un’ulteriore struttura ci vuole una legge, con la conseguente attività nella relativa commissione e poi nel Consiglio. Non è logico creare un Consorzio unico come stazione appaltante, laddove esistono, per la gestione degli appalti e dei fondi regionali, gli uffici competenti, compreso l’ “Ufficio Europa”. Uffici che invece verrebbero soppiantati dal Consorzio Unico Industriale, istituito tramite il Collegato”.