Convegno di studi sull’archeologia preventiva: teorie, metodi ed esperienze

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – Sarà la Sala consiliare del Comune di Soriano nel Cimino (in Piazza Umberto I, 12) ad ospitare per due giorni (venerdì 18 e sabato 19 ottobre prossimi) l’importante Convegno di studi “Archeologia preventiva: teorie, metodi ed esperienze”. Molti i contributi, i case studies, le esperienze condivise, non solo a livello accademico, per mettere in evidenza il ruolo strategico acquisito sempre più dall’archeologia preventiva, disciplina che è progredita e si sta sviluppando grazie all’uso di nuovi metodi d’avanguardia, innovativi e di ultima generazione; quali, ad esempio: l’utilizzo del remote sensing (o telerilevamento a distanza) e del proximal sensing, di droni termici e multispettrali e della geofisica per la verifica preventiva di aree d’interesse archeologico.
Strumenti che, se applicati all’archeologia, incrementano le potenzialità della conoscenza e della scoperta.
L’evento è organizzato dall’Università della Tuscia, dalla DG Abap, da Archeoimprese, dalla direzione Generale Musei, dall’ICA (Istituto Centrale per l’Archeologia, da Italferr e dalla Sabap VT-EM.
Spesso si fa ricorso all’archeologia preventiva in occasione della progettazione e realizzazione di opere pubbliche e di infrastrutture, ma non solo.
La Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale ha scelto di partecipare al Convegno e i progetti illustrati dai funzionari della Sabap lo dimostrano.
A partire dal caso-tipo illustrato dall’architetto della Soprintendenza, arch. Giuseppe Borzillo e dalla funzionaria archeologa, dott.ssa Beatrice Casocavallo, che hanno parlato de “L’apporto delle indagini di remote and proximal sensing ai progetti di valorizzazione e fruizione dell’area archeologica di Grotta Porcina a Vetralla”.
Prevista anche un’ulteriore sessione poster, per altre esperienze e casi studio, in cui hanno avuto spazio quelli apportati dall’Ufficio.
La dottoressa Casocavallo, insieme all’architetto della Sabap, arch. Federica Cerroni, hanno presentato gli ultimi risultati delle indagini preventive condotte per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area del Rinaldone a Viterbo; ma hanno anche parlato dei rilievi effettuati in via preliminare su una villa romana a Bomarzo in località “Vallebona”.
E ancora hanno mostrato l’applicazione dell’archeologia preventiva volta alla valorizzazione del territorio, presentando il caso di Pian di Giorgio, sempre nel capoluogo viterbese.
Non da ultimo, è stata la funzionaria archeologa della Soprintendenza, dott.ssa Carlotta Schwarz, insieme al dott. Matteo Zagarola del Museo Civico Archeologico di Orte, a mostrare come ci si sia serviti dell’archeologia preventiva per opere pubbliche nel progetto del Cineteatro “Alberini” di Orte.
Per concludere, la presenza anche del soprintendente, arch. Margherita Eichberg, ha spinto a riflettere sul ruolo sociale dell’archeologia preventiva, presiedendo con Salvatore De Vincenzo (dell’Università degli Studi della Tuscia) la sessione della mattina di sabato 19.
Non solo, ma anche (nella mattina di venerdì 18) su La tutela come occasione di ricerca e valorizzazione dei paesaggi storici in Etruria e in Sicilia. Grazie all’intervento della funzionaria archeologa della Sabap VT-EM, Simona Carosi, e del dott. Rodolfo Brancato (dell’Università degli Studi di Napoli Federico II).

VENERDI’ 18

Ore 17:00 – G. Borzillo, B. Casocavallo (SABAP per la provincia di Viterbo e per l’Etruria
Meridionale); G. Adinolfi, R. Carmagnola (Pegaso s.r.l.); A. De Miceli, D. Martinucci, R.
Zambrini (Esplora s.r.l.), L’apporto delle indagini di remote and proximal sensing aiprogetti di valorizzazione e fruizione dell’area archeologica di Grotta Porcina a Vetralla (Viterbo).

SESSIONE POSTER
– B. Casocavallo, F. Cerroni (SABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale); D.
Alessandrelli, C. Barbisan, F. Ricci (Archeologi professionisti), L’area del Rinaldone a Viterbo. Ultimi dati dalle indagini preventive per l’impianto di un campo fotovoltaico.
– B. Casocavallo, F. Cerroni (SABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale); R.
Pavan (Archeologa professionista), Archeologia Preventiva: indagini preliminari delle fasi della villa romana in Loc. “Vallebona” a Bomarzo.
– B. Casocavallo, F. Cerroni (SABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale); D.
Paoletti, S. Pregagnoli, C. Zegretti (Archeomatica s.r.l.s.), Archeologia Preventiva e valorizzazione del territorio: il caso di Pian di Giorgio (Viterbo)
– C. Schwarz (SABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale); M. Zagarola (Museo
Civico di Orte), Archeologia Preventiva e opere pubbliche: il caso del Cineteatro Alberini di Orte (VT).




All’Unitus il convegno di studi “Bruno Trentin e l’Europa in un mondo che cambia. Percorsi di ricerca in prospettiva transnazionale”

VITERBO – Si terrà doman­i­ presso l’aula magna del complesso universitario di Santa Maria in Gradi il convegno di studi Bruno Trentin e l’Europa in un mondo che cambia. Percorsi di ricerca in prospettiva transnazionale (1988-2007), organizzato dal Centro Studi Europei e Internazionali (CSEI), il Punto “Missione Europa” e dal corso di Laurea in «Scienze politiche e delle relazioni internazionali» (SPRI) del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM) dell’ Università degli Studi della Tuscia in sinergia con SPI – CGIL Nazionale, l’Alta Scuola SPI-CGIL “Luciano Lama”, e in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vittorio (FDV), nell’ambito di un progetto di ricerca dedicato al ruolo di europeo di Trentin.

Il seminario, che si svolgerà in presenza e online – per consentire maggiore partecipazione anche a distanza – si pone l’obiettivo di rilanciare una nuova stagione di studi sull’opera politica e intellettuale di Bruno Trentin, con particolare attenzione alla dimensione europea e transnazionale.

Nella prima parte, Bruno Trentin e l’Europa in prospettiva transnazionale, si colloca il rapporto tra Stati Uniti e Europa, che attraversa la sua biografia politica e rinvia a solide reti intellettuali in funzione di politiche riformatrici tra le due sponde dell’Atlantico. Coordinati da Maurizio Ridolfi (Un. della Tuscia – Presidente CSEI), partecipano alla prima sessione studiosi provenienti da vari atenei italiani: Maria Paola Del Rossi (Un. della Tuscia), Maria Eleonora Guasconi (Un. di Genova), Paolo Borioni (Un. La Sapienza), Giovanni Mari (Un. di Firenze), Antonio Cantaro (Un. di Urbino).

La seconda parte della giornata di studi è dedicata a Percorsi di ricerca tra storia, memoria e comunicazione e si propone di mettere in circuito la comunicazione politica e istituzionale di Trentin, le testimonianze di dirigenti sindacali che hanno condiviso l’impegno per il rafforzamento della Confederazione Europea dei Sindacati (CES), la documentazione conservata presso l’Archivio storico della CGIL. Partecipano Nadia Urbinati (Columbia University), Giorgio Benvenuto (già segretario UIL, Fondazione Buozzi), Walter Cerfeda (già segretario confederale CGIL e membro CES), Grazia Pia Attolini, (Un. della Tuscia) e Ilaria Romeo, (Archivio Storico Cgil Nazionale), coordinati da Giuseppe Mennella (Direttore LiberEtà SPI CGIL).

Chiude l’iniziativa una tavola rotonda sulla nuova edizione del volume La Libertà viene prima. La Libertà come posta in gioco nel conflitto sociale, con pagine inedite dei diari e altri scritti, allo scopo di porre le basi per una ricerca complessiva sull’intera biografia di Trentin, a partire dai quaderni di lavoro ancora inediti.

 

Info: https://centrostudicsei.wordpress.com/




Acquapendente pronta ad accogliere il V convegno di studi sul Santo Sepolcro

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – La città di Acquapendente, all’interno della Basilica Concattedrale, custodisce la copia più antica al mondo del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Per questa ragione, periodicamente, Comune e Parrocchia si impegnano ad organizzare un convegno di studio, al fine di approfondire la conoscenza di questo tesoro inestimabile di storia, fede e architettura.

Quest’anno celebreremo il V convegno di studi sul Santo Sepolcro di Acquapendente, cui parteciperanno, come relatori:

  • Renzo Chiovelli, Sapienza – Università di Roma, La rilevanza della Basilica del Santo Sepolcro di Acquapendente tra storiche conferme e nuove indagini.
  • Giulia Maria Palma, Université Lumière – Lyon 2, La vita quotidiana nel monastero benedettino del Santo Sepolcro di Acquapendente.
  • Daniela Esposito, Sapienza – Università di Roma, La cripta del Santo Sepolcro di Acquapendente, osservazioni sull’architettura.
  • Patrizio Pensabene, Sapienza – Università di Roma, La cripta del Santo Sepolcro di Acquapendente, osservazioni sul colonnato
  • Maria grazia d’Amelio, Università Tor Vergata,
  • Giorgio Ortolani, Università degli studi Roma Tre, Il Santo Sepolcro di Acquapendente e la sua immagine
  • Margherita Eichberg, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, La venerazione dei corpi e memorie dal sesto secolo all’alto medioevo: evoluzione tipologica di cripte e spazi sacri.

Il convegno aprirà anche un triennio di preparazione culturale, religiosa e turistica al giubileo del 2025. Acquapendente vede passare e sostare, già ora, circa 300 pellegrini al giorno.

Il convegno di svolgerà in due momenti:

  1. Venerdì 17 giugno, a partire dalle ore 17.30 fino alle ore 20.00. Segue al convegno un momento conviviale, per i relatori ed invitati, presso il giardino del palazzo vescovile di Acquapendente.
  2. Sabato 18 giugno, a partire dalle ore 10.00 fino alle ore 12.00. Alle ore 21,00, concerto d’organo in Basilica Concattedrale.

DOMENICA 19 giugno 2022

A conclusione del convegno, alle ore 10.15, il Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, cittadino onorario di Acquapendente, e già suo vescovo titolare negli anni in cui era Nunzio a Caracas, presiederà la Santa Messa.