Formazione sul campo per gli studenti del CPFP Scuola Alberghiera Viterbo: nuove esperienze con la Coop

VITERBO – La scuola alberghiera, gestita dalla Provincia di Viterbo, continua a offrire ai suoi studenti preziose esperienze formative grazie alla collaborazione con Coop Distribuzione. Dopo il successo dell’iniziativa del 27 febbraio, che ha visto protagonisti gli studenti del terzo anno di cucina presso l’Ipercoop del centro commerciale Tuscia, il progetto prosegue con nuovi appuntamenti dedicati al mondo della ristorazione e dell’accoglienza.

Nel primo evento, gli studenti di cucina hanno realizzato pane con farine selezionate e lo hanno offerto in degustazione agli avventori, sperimentando così un approccio diretto al lavoro e al rapporto con il pubblico. Un’esperienza concreta che ha permesso loro di mettere in pratica le competenze acquisite in aula, lavorando con materie prime di qualità.

Il prossimo appuntamento si terrà l’11 aprile presso la Coop di Montefiascone e vedrà coinvolti gli studenti del terzo anno di sala e bar. In questa occasione, i ragazzi si cimenteranno nel servizio e nella presentazione di vini locali commercializzati dalla Coop, offrendo un’esperienza di degustazione ai clienti del punto vendita. L’obiettivo è quello di far acquisire loro competenze pratiche nel settore dell’ospitalità, affinando capacità relazionali e professionali in un contesto reale.

Ma le esperienze sul campo non finiscono qui: è già in programma un ulteriore evento per il mese di maggio presso la Coop di Vetralla, che vedrà protagonisti nuovamente gli studenti di cucina. In questa occasione, i ragazzi avranno l’opportunità di ideare e preparare piatti con ingredienti selezionati dal mercato locale, studiando menù in collaborazione con la Coop per valorizzare i prodotti tipici del territorio.




A scuola d’impresa cooperativa: con Coop in Class Confcooperative forma gli imprenditori di domani

ROMA- Formare i giovani a un futuro lavorativo basato sulla cooperazione. Con questo obiettivo nasce CoopInClass, il progetto che porta il modello cooperativo sui banchi di scuola. Ad organizzarlo Confcooperative Roma, l’associazione di categoria che sul territorio rappresenta 515 aziende composte da 83 mila soci e 30 mila dipendenti che insieme generano un fatturato complessivo di 1,7 miliardi.
Project work, problem solving, learnig by doing, cooperative learning e role playing le metodologie privilegiate per far sviluppare a studentesse e studenti il mindset aziendale necessario ad alimentare quello spirito di iniziativa che sul campo aiuta a raggiungere determinati obiettivi e utilizzare strumenti strategici tipici del mondo imprenditoriale. Dopo le presentazioni all’istituto agrario Garibaldi sulla via Ardeatina insieme alla cooperativa La Nuova Arca e al liceo sportivo internazionale Stella Azzurra sulla via Flaminia, oggi 22 maggio con la cooperativa HC Training si terrà un secondo incontro nel medesimo liceo. Il 21 giugno invece si concluderà il progetto di alternanza scuola lavoro condotto in partnership con la cooperativa Orto 2.0.
«Abbiamo scelto di orientare gran parte delle nostre progettualità su contesti formativi per i giovani – dice il presidente di Confcooperative Roma Marco Marcocci – e in particolare su attività capaci di mostrare il modello cooperativo a chi, domani, sarà l’architrave della nostra società. In un momento storico come questo, dove si è attentissimi alle declinazioni inclusive e sostenibili del lavoro, la cooperazione è un modello che continua a mettere insieme le persone, a formare non solo imprenditori ma anche uomini e donne capaci di essere valore aggiunto».
In parallelo si muove anche il progetto “Coop Up & Go”, un percorso multidisciplinare per promuovere l’autoimprenditorialità cooperativa. Il programma prevede delle master classes di approfondimento con professionisti del mondo cooperativo, rivolte a universitari e giovani startupper, con l’obiettivo di conoscere alcuni temi in maniera più tecnica e verticalizzata. Tra i prossimi appuntamenti un percorso sulle risorse umana e il personal branding che si terrà dal 20 maggio al 25 giugno e un evento di networking e team building contadino previsto per il 21 giugno.




“I care”: raccolta solidale domani alla Coop di via Monte Cervino a Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- Torna la raccolta solidale per l’Emporio “I care” di via Porsenna. Domani, 4 febbraio, la raccolta solidale si effettuerà alla Coop di via Monte Cervino, a Viterbo. I volontari dell’emporio I Care raccoglieranno tutto ciò che dalla spesa i cittadini vorranno donare a chi è in difficoltà. Un aiuto concreto che può fare la differenza per tante persone.




Torna l’impegno di COOP per il contrasto allo spreco alimentare

Torna l’impegno di COOP per il contrasto allo spreco alimentare. Con il progetto “Buon Fine” nel 2022 recuperate oltre 5400 tonnellate di cibo destinate a 842 associazioni di volontariato in tutta Italia. Risparmiate così oltre 11 mila tonnellate di CO2 pari alle emissioni di 1250 auto che percorrono 30 mila chilometri in un anno. In piena attività anche il “Mangiamo subito”, sconto fino al 50% per prodotti prossimi alla scadenza, che raggiunge il valore di oltre 40 milioni di euro di prodotti scontati venduti.

Mai come in questo periodo storico la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare del 5 febbraio apre una riflessione su un tema sempre più caro al Paese. Stando alle indagini condotte dall’Ufficio Studi Coop, nel 2022, il 57% degli italiani dichiarava di aver operato una attenta riduzione degli sprechi per far fronte all’aumento dei prezzi. Una mentalità di risparmio che da sempre vede attiva Coop. La campagna “Buon Fine” (attiva a livello nazionale dal 2003) che si impegna a recuperare prodotti alimentari altrimenti destinati a rifiuto e donarli a persone in difficoltà, nel 2022, ha permesso di donare 5542 tonnellate di derrate alimentari –in grado di generare quasi 11 milioni di pasti– per un valore pari a quasi 30 milioni di euro. A beneficiarne 842 associazioni di volontariato in tutta Italia. Donazioni che permettono anche un risparmio in termini di inquinamento. Il mancato conferimento in discarica di queste oltre 5 mila tonnellate di cibo trasformate in pasti, ha evitato l’emissione di circa 11.258 tonnellate di CO2, pari a quelle emesse da circa 1.250 auto che percorrono 30.000 km all’anno (fonte Legambiente). Con “Buon Fine” il cibo altrimenti invenduto arriva a coloro che vivono in stato di necessità attraverso una rete solidale composta dai dipendenti Coop, che organizzano e gestiscono le diverse fasi della donazione, e dai soci Coop che, a titolo volontario, si occupano delle relazioni con enti pubblici e associazioni. Assieme a questi anche le amministrazioni locali che supervisionano il processo di donazione e i soggetti donatari che ritirano i prodotti per assistere le persone bisognose. Al fianco di tutto questo, Coop propone anche da tempo “Mangiami subito”, l’altra misura di contrasto allo spreco alimentare, che consiste nella vendita di prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati fino al 50% a fine giornata. Una pratica che nel 2022 ha permesso la vendita di oltre 40 milioni di prodotti in scadenza, coinvolgendo 858 punti vendita. Inoltre, al fine di ridurre sempre di più lo spreco alimentare, Coop dal 2022 ha accolto la normativa europea che permette per nuove categorie di cibi l’inserimento in etichetta del termine minimo di conservazione. Al posto quindi di una data di scadenza definita, viene indicata una data che una volta superata lascia a naso, occhi e bocca del consumatore la possibilità di valutare se un cibo è da buttare o da mangiare. Tutto segue rigorose norme sanitarie, ma questa possibilità ha esteso la vita di alcuni prodotti, permettendone quindi il recupero entro qualche giorno dalla eventuale scadenza. Tutti i particolari dei progetti Coop per il contrasto allo spreco alimentare, Buon Fine, Mangiami subito, ma anche le buone pratiche per la riduzione degli sprechi sono sul sito www.coopnospreco.it assieme anche alle ricette realizzate con gli avanzi, curate dalla cuoca Letizia Nucciotti, piatti che uniscono buona cucina, creatività e risparmio.




In occasione della giornata mondiale dei genitori, Coop rilancia la petizione “Genitori #allapari”

ROMA – Il 1° giugno è la Giornata Mondiale dei Genitori. Festa istituita dall’ONU nel 2020, vuole essere un momento di valorizzazione e riflessione sull’importante compito educativo delle mamme e dei papà. Educazione che passa dalla vicinanza e presenza accanto al bambino di entrambi i genitori in tutte le fasi della sua vita ed in particolare nei primissimi mesi. Da questa considerazione prende le mosse l’edizione 2022 della campagna Coop sull’uguaglianza di genere “Close the Gap. Riduciamo le differenze”, che concentra la propria attenzione sul principio dell’uguaglianza genitoriale, dell’uguale carico di cura condiviso tra madri e padri. Secondo recenti indagini, la quota di donne che ha lasciato il lavoro dopo la nascita dei figli in Italia è cinque volte superiore rispetto agli uomini (25% contro 5%) e il 12% delle donne è passata al part-time a differenza del solo 7% degli uomini. E se sono solo il 5% gli uomini che dopo la nascita del bambino non hanno ripreso a lavorare, il dato sale al 15% per le donne. Una disparità quindi esiste ed è evidente. Da qui la decisione di Coop di affiancare e sostenere la petizione online Genitori#allapari: aumentiamo il congedo di paternità promossa su change.org da Movimenta, il laboratorio di attivismo civico e politico, che da tempo sostiene la necessità di andare oltre i 10 giorni di congedo obbligatorio peraltro inseriti nell’ultima Legge di Bilancio in ottemperanza a una Direttiva Europea. Al fianco di Movimenta anche la community Papà Pinguino: un collettivo di giovani attivisti, creatori di un dibattito sull’essere padri oggi.
“Ci siamo convinti che riequilibrare il carico di cura tra i genitori possa essere il primo grimaldello con cui far saltare una serie di meccanismi che limitano spesso la donna nelle proprie scelte e nella sua partecipazione al mondo del lavoro – spiega Maura Latini, Amministratrice Delegata Coop Italia – Vivere una dimensione di genitori #allapari può rivelarsi il primo strumento in mano alle mamme per essere e rimanere madri e lavoratrici. Ma al tempo stesso è un grimaldello anche per riconoscere un diritto fino a oggi negato ai padri, quello di potersi occupare dei propri figli fin dalla loro nascita”.
Già lo scorso anno, la volontà di stimolare un dibattito pubblico sul tema aveva dimostrato di poter generare i suoi frutti. Nel 2021 l’avvio della campagna “Close the Gap” aveva visto Coop affiancare l’associazione Onde Rosa e Tocca a Noi nel sostegno alla petizione “Stop tampon tax” per abbassare l’Iva sui prodotti igienico-sanitari femminili. Una proposta tra le più firmate della storia di Change.org in Italia, che con circa 700mila firme che è riuscita a creare un cambiamento sostanziale per il 2022, imponendosi nell’agenda dell’esecutivo e portando all’abbassamento dell’aliquota su questi beni dal 22% al 10% . In tale percorso di riscrittura di una cultura della gender equality, Coop si fa portatrice e sostenitrice del cambiamento, aprendosi a collaborazioni con chi ha a cuore temi analoghi.




Emporio Solidale I Care, Arruzzolo: “Le richieste sono aumentate. Chiediamo aiuto alla comunità”

VITERBO – “Questo è un SOS. Dal 20 marzo l’Emporio Solidale ha aperto le sue porte a molte famiglie ucraine, giunte a Viterbo per sfuggire a una tragedia che si chiama “guerra”. Le volontarie e i volontari hanno incontrato in questi mesi occhi di madri e bambini che con dignità e rispetto si sono rivolti a noi per un sostegno materiale in questo periodo critico. La nostra risposta è stata come sempre generosa, concreta e immediata per 88 nuclei familiari con 205 persone di cui 93 minori. Persone che si sono aggiunte in pochi giorni alle “nostre” 208 famiglie ( circa 600 esseri umani). In questi due mesi le nostre scorte di cibo e sapone si sono via via assottigliate. È giunto il momento di chiedere all’ intera comunità un piccolo aiuto. Lasciate il vostro “segno ” solidale nei carrelli della “spesa sospesa” che trovate all’uscita della COOP del Murialdo, dell’Eurospin della Tangenziale Ovest, nei supermercati Sigma dell’Ellera e di via Cattaneo, del Superconti a Vitorchiano. E poi vi aspettiamo con le nostre volontarie e nostri volontari sabato 28 maggio alla LIDL sulla Cassia Nord per una raccolta alimentare straordinaria. Sempre e comunque grazie Viterbo”. Il post è apparso sulla pagina facebook dell’Emporio Solidale I Care.




La Coop a sostegno dei più fragili

ROMA – Donazione di 5mila euro ad Agricoltura Capodarco di Grottaferrata, impegnata nell’inclusione dei ragazzi con fragilità, a rischio chiusura. Favilli (vice presidente Unicoop Tirreno) “Fondamentale garantire la continuità di questa realtà”.
5mila euro per sostenere Agricoltura Capodarco, la Cooperativa di Grottaferrata (Roma), che si occupa di inclusione sociale e integrazione lavorativa delle persone più fragili.
È quanto è stato donato oggi da Unicoop Tirreno, la Coop presente in Lazio, Toscana e Umbria, attraverso un assegno consegnato presso la sede di Grottaferrata, alla presenza anche di Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio, Massimo Pelosi, vice Presidente di Legacoop Lazio e dei vertici delle sezioni soci Coop di Roma e Lazio Sud.
Unicoop Tirreno, in linea con i suoi principi fondativi, ha deciso di sostenere la Cooperativa, che rischia di chiudere poiché affittuaria di casali e terreni di proprietà della Comunità Capodarco Onlus di Roma, attualmente in stato fallimentare, il cui curatore ha previsto la vendita delle proprietà di Grottaferrata. Per scongiurare la fine della Cooperativa ad Agricoltura Capodarco è stata proposto di acquisire la proprietà dei beni e per questo ha lanciato una campagna popolare di raccolta fondi, con l’obiettivo di raggiungere il capitale sufficiente per ottenere un mutuo ipotecario.
Da oltre 40 anni Agricoltura Capodarco svolge attività di formazione, recupero e assistenza socio-sanitaria delle persone con disabilità, rappresentando un riferimento per tutto il territorio dei castelli romani. Sono 45 i lavoratori fragili oggi impiegati full time nelle diverse attività. La Cooperativa si occupa di produzione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli e gestisce una fattoria didattica rivolta alle scuole accessibile a tutte le forme di disabilità, una casa-famiglia che accoglie ragazzi con disabilità mentale e un laboratorio che realizza percorsi di autonomia e inserimento lavorativo dei giovani.
“Appena appreso della situazione della Cooperativa di Grottaferrata abbiamo deciso di aderire e dare il nostro sostegno, in linea con i valori Coop in difesa delle categorie più deboli”, ha commentato Massimo Favilli, vicepresidente di Unicoop Tirreno – “Ci auguriamo che la donazione possa esser di supporto alla raccolta fondi e permettere di raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. In una società dove aumentano le disuguaglianze diventa fondamentale assicurare la continuità di Agricoltura Capodarco che da decenni opera con le persone più svantaggiate in modo concreto e dando dignità al loro lavoro”.




Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Per Coop un impegno che si rinnova ogni anno

Da spreco a risorsa. Un processo virtuoso che Coop onora da anni e rinnova nel tempo.

Nel 2021 il progetto “Buon Fine”, ovvero la merce donata in solidarietà, torna a crescere; le cooperative di consumatori hanno donato 5642 tonnellate di derrate alimentari –in grado di generare oltre 11 milioni di pasti– per un valore pari a oltre 27 milioni e mezzo di euro. A beneficiarne 938 associazioni di volontariato in tutta Italia.

Per Unicoop Tirreno, la Coop con sede a Piombino (LI) presente con 94 supermercati in Toscana, Lazio e Umbria il progetto Buon Fine nel 2021 ha coinvolto 78 negozi e 95 associazioni di volontariato. In un anno sono stati donate in beneficenza 370 tonnellate di cibo, per un valore economico di 1,8 milioni di euro e circa 350.000 pasti.

Il 70% delle donazioni interessa prodotti freschi e questo spiega la particolarità del modello Coop rispetto ad altre organizzazioni. Un modello di donazione a chilometro zero perché immediatamente dai 680 supermercati Coop coinvolti sul territorio nazionale si raggiunge, attraverso la rete delle associazioni e grazie al lavoro di dipendenti e soci, la destinazione individuata (mensa, case di accoglienza, empori). Una rete protettiva diversa da territorio a territorio, capace di dar vita a una importante operazione di inclusione sociale.

Inoltre, a fianco delle donazioni, Coop ha sviluppato nel tempo “Mangiami subito”, l’altra misura di contrasto allo spreco alimentare attraverso la vendita di prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati al 50% a fine giornata. Queste ultime nel corso del 2021 ammontano a 38 milioni di euro su 836 punti vendita coinvolti.

Unicoop Tirreno ha da tempo attivato una collaborazione con MyFoody, la app che offre i prodotti vicini alla scadenza con un 50% di sconto. Nel 2021 gli alimenti venduti a metà prezzo in 55 supermercati hanno raggiunto le 500 tonnellate.




Soci Coop al voto

VITERBO –  Dal 4 al 6 ottobre i soci Unicoop Tirreno sono chiamati a esprimere il proprio voto in 64 supermercati. Tra i punti all’ordine del giorno il voto per corrispondenza, la ricomposizione del collegio sindacale e la fusione con la cooperativa CGN

Voto per corrispondenza. Unicoop Tirreno propone una modifica al proprio Statuto per introdurre anche il voto per corrispondenza, cioè una nuova modalità di voto all’interno dei punti vendita che si affiancherà a quella in presenza. Introdotta a causa dell’emergenza Covid-19 per limitare spostamenti e riunioni, questa nuova modalità di voto ha registrato risultati incoraggianti e visto crescere il numero di soci che hanno preso parte alle scelte della Cooperativa (oltre 15mila alle assemblee di giugno scorso).

Nuova nomina dei sindaci effettivi e supplenti per la ricomposizione del Collegio sindacale e quella del suo presidente. Con la conclusione definitiva dell’operazione denominata “Strumenti Finanziari Partecipativi 2016” che ha visto Unicoop Tirreno rimborsarne, a fine luglio 2021, l’ultima tranche, i tre componenti del Collegio Sindacale nominati dai sottoscrittori hanno ritenuto opportuno rassegnare le proprie dimissioni, ritenendo ormai esaurito il loro compito

Fusione – mediante incorporazione in Unicoop Tirreno – con la cooperativa CGN (Castelnuovo Misericordia, Gabbro, Nibbiaia) che gestisce 3 negozi e 2.500 soci nel Comune di Rosignano M.mo (Livorno). Una piccola realtà radicata nel territorio per la quale la fusione rappresenta il modo per mantenere la presenza commerciale e sociale di Coop nei paesi più piccoli.

Si potrà votare il 4, 5 e 6 ottobre in 64 supermercati Coop toscani, laziali e umbri, in orario 9.00-12.30/16.30-19.00 (elenco www.unicooptirreno.it/assembleesoci2021). I soci devono presentare la carta socio e un documento di identità. In omaggio per i votanti una bottiglia di salsa di pomodoro Fior Fiore Coop.

ORDINE DEL GIORNO

1. Nuova nomina Sindaci effettivi e supplenti per ricomposizione del Collegio Sindacale e nomina del Presidente.

2. Modifiche statutarie afferenti l’introduzione del voto per corrispondenza nelle Assemblee dei soci, relativo Regolamento e coordinamento con il Regolamento Cariche sociali.

3. Approvazione del progetto di fusione, ai sensi dell’art. 2502 del Codice Civile, mediante incorporazione in “UNICOOP TIRRENO – Società Cooperativa” della “COOP. CONSUMO C.G.N. soc. coop.” con sede legale in Rosignano Marittimo (LI) – Fraz. Castelnuovo Misericordia, via Rimembranza, 2/B.

4. Nomina dei Delegati all’Assemblea Generale e conferimento del mandato a deliberare, ai sensi e per gli effetti degli artt. 31, 32 e 37 dello Statuto Sociale

Eventuali domande sull’ordine del giorno possono essere presentate entro il 13 ottobre scrivendo all’indirizzo mail: info.assgenerale@unicooptirreno.coop.it




Coop, sabato 26 giugno è stato inaugurato il nuovo negozio di Piancastagnaio

COOP UNIONE AMIATINA – Sabato 26 giugno 2021 in via Giacomo Leopardi è stato inaugurato il nuovo punto di vendita di Piancastagnaio. La cerimonia istituzionale è iniziata alle ore 9.00 nel rispetto della normativa anti Covid- 19 ancora in vigore. È mancata la presenza dei nostri soci e clienti che abitualmente sono chiamati a festeggiare ogni nuova apertura o ristrutturazione. È stato possibile però seguire l’evento in diretta Facebook.
A dare inizio alla cerimonia inaugurale è stata la benedizione del parroco di Piancastagnaio, Don Gianluca. Presenti per l’Amministrazione comunale, l’assessora al turismo Roberta Sancasciani e l’assessore alle attività produttive Franco Capocchi.
Ad avere l’onore del taglio del nastro è stata Letizia Gabbrielli, presidente del Comitato Soci di Piancastagnaio, affiancata dal presidente Fabrizio Banchi e dalla consigliera Patrizia Morazzini.
Terminata l’inaugurazione, il negozio è stato aperto al pubblico. I soci e i clienti che hanno visitato il punto di vendita hanno espresso grande soddisfazione.
L’offerta commerciale è varia e diversificata, come a esempio l’introduzione del banco carni servito con tagli selezionati e garantiti dalla qualità della filiera Coop.
Una delle caratteristiche più evidenti del nuovo punto di vendita è l’illuminazione naturale, garantita dalle ampie vetrate e dai lucernari del soffitto, che conferiscono un aspetto ancora più arioso agli ampi spazi del negozio.
Il nuovo negozio gode inoltre di una vasta gamma di servizi per i soci e i clienti tra i quali, un parcheggio privato, il pagamento delle bollette alle casse, il servizio Satispay, quattro casse, di cui tre servite e una salvatempo. Naturalmente non può passare inosservata l’attenzione all’ambiente, scelta che traspare sia all’interno che all’esterno del negozio: carrelli in plastica riciclata, frigoriferi e vasche surgelati con chiusura, gas refrigeranti di nuova generazione, l’istallazione di pannelli solari e luci a led per gli interni. L’impianto di climatizzazione è già predisposto per l’allacciamento alla rete geotermica.
Dal 26 giugno al 25 luglio 2021, tutti coloro in età compresa tra i 18 e i 35 anni, che sceglieranno di entrare a far parte della nostra cooperativa, diventando soci presso il negozio di Piancastagnaio, riceveranno al momento dell’adesione, una shopper con prodotti a marchio Coop della linea Vivi Verde.




La Coop presenta la campagna “Close the Gap-riduciamo le differenze”

di BEATRICE SPUGNINI-

VITERBO – Si è tenuta, nella mattinata odierna, una conferenza organizzata della Cooperativa Coop per portare avanti una campagna di sensibilizzazione il cui topic centrale è il gap di genere e l’inclusione delle donne nel mondo lavorativo e non.
Il primo intervento è stato sostenuto dall’economista Azzurra Rinaldi, che si è fatta portavoce delle differenze sostanziali presenti nelle aziende mondiali, focalizzandosi principalmente sulla realtà italiana. La dottoressa ha iniziato fornendo dei dati del Global Gender Gap Index secondo i quali l’Italia si posizionerebbe al 76esimo posto sui temi di equità di genere.
Azzurra Rinaldi prosegue il suo intervento facendo presente come su 101.000 posti di lavoro persi,  99.000 sono donne. Dato che ci fa riflettere soprattutto se messo a paragone con l’indice di occupazione femminile che è solo del 20%.
“Questo non lo dobbiamo vedere solo come un problema femminile, ma come un problema sistemico e di efficienza economica” – ha rimarcato la dottoressa, che sprona a non sottovalutare il problema che va guardato anche con occhi da economista, in quanto il nostro Paese sta producendo molto meno di quanto potrebbe proprio perché molte donne non sono occupate.
La parola passa al Presidente Coop Italia Marco Predoni che presenta la campagna “Close the Gap- riduciamo le differenze”.
“Se è vero che è nella natura del mondo cooperativo quello di ricercare parità, eguaglianza e inclusione, è altrettanto vero che noi non ci sentiamo ancora a posto, anzi vogliamo fare di più” così il Presidente introduce l’operato della cooperazione, idealizzando un’agenda di lavoro in 4 punti.
Il primo punto sicuramente sarà rivolto alla vita interna della cooperazione. L’organizzazione ha il 70% di donne nel personale, dato che si abbassa lievemente nei ruoli direttivi dei punti vendita dove le donne ricoprono il 45% delle occupazioni.
La Coop ha intenzione di fare un lavoro verso l’esterno sensibilizzando anche i propri fornitori e incentivandoli ad aumentare l’inclusione e la parità di genere al loro interno ed al tempo stesso,  verso i clienti, ponendo un occhio di riguardo su alcuni prodotti.

Questo tema è stato approfondito dall’ amministratrice delegata di Coop Italia Maura Latini. L’AD toccherà il punto che porta una concretezza immediata in questo progetto; Coop si farà portavoce dell’ingiustizia sull’iva sugli assorbenti trattati come bene di lusso e non come bene di prima necessità. Per questo motivo verrà lanciata dalla cooperativa un’iniziativa attraverso la quale gli assorbenti passeranno all’iva del 4% dal 6 al 13 Marzo. I dirigenti si augurano che il progetto iniziato non rimanga tale ma si trasformi in una realtà costante. L’intento infatti è anche quello di sensibilizzare la parte politica.

A questo discorso si agganciano le ragazze di “Onde rosa” Silvia De Dea e Agnese Zappalà. Le ragazze saranno le compagne di strada della Cooperazione per quanto riguarda la petizione lanciata da Coop sull’abbassamento dell’iva.
Le ragazze hanno lanciato la petizione circa tre anni fa, quando ancora erano solo un gruppetto di ragazze di poco più di vent’anni. Ad oggi contano più di mezzo milione di firme, tutte raccolte su change.org.
L’obiettivo della petizione è proprio quello di portare l’abbassamento della tampon tax. Le ragazze sono molto contente perché questo tema che prima era un tabù ad oggi, pur non avendo portato grandi risultati, è comunque presente sui tavoli di lavoro della politica, non portando più risa e scherno.
L’iva sugli assorbenti porta con sè una problematica non solo femminile, in quanto, soprattutto in Italia, sono presenti famiglie monoreddito e il peso della spesa e dunque della tampon tax pesa su un unico stipendio familiare.

Piccoli enti locali hanno deciso di sposare questa causa impegnando sia le farmacie comunali che depositando una mozione nei consigli comunali.

Grazie all’impegno di Coop avremo per qualche giorno una realtà dove non esiste la tampon tax, sicuramente sarebbe un mondo più equo e speriamo che l’Italia, che è rimasta molto indietro a livello mondiale e a livello europeo, non si faccia trovare impreparata a lungo.




Anche nel Lazio i celiaci potranno usufruire dei buoni digitali

ROMA- Dal prossimo 1 novembre gli oltre 22.000 celiaci residenti nel Lazio potranno redimere i buoni a cui hanno diritto nella rete dei 110 punti vendita Coop presenti in regione (i supermercati Coop, Incoop,gli Ipercoop e l’altra insegna ad essa collegata come Doc Roma) . E’ il primo marchio della grande distribuzione a offrire nel Lazio questa possibilità in virtù della presenza di una intera linea di prodotti a marchio senza glutine (la linea Bene.sì) inclusi nel registro del Ministero della Salute e nel Prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia. Si tratta di una autorizzazione che va in continuità con quanto già succede in molte altre regioni italiane dove Coop opera e dove ha già attivato percorsi analoghi di redenzione dei buoni di cui hanno diritto le persone intolleranti al glutine. “La Regione Lazio è una delle ultime regioni in Italia che ha approvato l’ampliamento della redenzione dei buoni in esercizi diversi dalle farmacie allargando le possibilità di scelta offerte alle persone che necessitano di una alimentazione senza glutine –spiega Massimo Pelosi, relazioni istituzionali Coop nel Lazio- Coop sta già operando in tal senso nella maggior parte delle regioni italiane, forte dell’essere stata nel 2005 antesignana su questa specifica esigenza alimentare. Il vantaggio per il consumatore è pari a un 30% in meno sul prezzo dei prodotti senza glutine rispetto ai prodotti leader di riferimento”. Infatti la linea Bene.sì, a marchio Coop, include anche 35 prodotti, dalla pasta ai biscotti dai crackers alle fette biscottate senza glutine; questi rappresentano circa il 17% delle vendite complessive dell’intera linea con un trend positivo pari a circa +6% a dimostrazione anche dell’importanza che questa opzione riveste per i consumatori interessati.

“La notizia che anche nel Lazio i celiaci potranno usufruire dei buoni digitali rappresenta una gran bella vittoria, specialmente durante un anno difficile, come quello che stiamo vivendo. Grazie ai buoni digitali è così possibile estendere la loro redenzione a un circuito più ampio rispetto a quello delle farmacie- commenta Angelo Mocci, Presidente Associazione Italiana Celiachia del Lazio- Se siamo riusciti a ottenere un risultato come questo è anche grazie al sostegno di molti celiaci, che con dedizione, hanno continuato a partecipare alle battaglie promosse per la difesa dei nostri diritti. Vogliamo ringraziare la Regione Lazio e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato”.

 

 




Apre a Frosinone il supermercato cooperativo degli ex dipendenti Coop

FROSINONE – Sarà inaugurato giovedì 29 ottobre, alle ore 10,00, il nuovo supermercato “affiliato Unicoop Tirreno” di Frosinone (via Casilina Nord, 147), nato da un’operazione di Workers Buyout di alcuni ex dipendenti del punto vendita Coop della città ciociara, riuniti nella neonata Cooperativa Frosincoop. Un’importante operazione resa possibile grazie al sostegno di CFI – Cooperazione Finanza Impresa e dai fondi messi a disposizione dalla legge Marcora.
“Data la nostra età non avevamo la possibilità di bussare a qualche porta. Per questo, abbiamo deciso di crearci da soli una nuova opportunità di lavoro, investendo i nostri stessi risparmi – hanno commentato con orgoglio la Presidente di Frosincoop, Rossana De Pastina, e la Vicepresidente, Pina Costagliola – Ringraziamo il sistema Coop per averci sostenuto nella realizzazione del progetto, insieme a Legacoop Lazio e CFI”.
Il salvataggio del punto vendita da parte degli ex dipendenti Coop, che ha traslocato a distanza di pochi metri ed è passato alla rete in franchising di Unicoop Tirreno, permetterà non solo di salvaguardare i posti di lavoro ma anche di continuare ad erogare un importante servizio per la comunità di riferimento.
Il supermercato ad insegna Coop ha un’area di vendita di 270 mq ed è attrezzato per un servizio di prossimità, presenta freschi e freschissimi con una importante offerta di prodotti locali e del territorio.
“Il nostro punto vendita sarà all’avanguardia per strutture ed attrezzature, attento al risparmio energetico e rispettoso di tutte le migliori prassi in tema di contratti e benessere dei lavoratori” – hanno concluso la Presidente e la Vicepresidente di Frosincoop.
Dal 1985 ad oggi lo strumento del WBO in forma cooperativa ha permesso il salvataggio di oltre 350 imprese, recuperando più di 15.000 posti di lavoro. Il WBO è, infatti, una modalità attraverso cui i lavoratori di un’impresa in crisi o destinata alla chiusura si impegnano nel salvataggio della loro azienda. Attraverso questo strumento i lavoratori diventano quindi imprenditori di se stessi, associandosi in cooperativa.




Lettera aperta diretta alle persone affette da celiachia e residenti nel Lazio

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta alle persone affette da celiachia residenti nel Lazio
E p.c. all’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’amato. Oggetto: Buoni per celiaci Regione Lazio. Buongiorno, Vi scrivo per informarvi di una situazione paradossale che sta avvenendo oramai da più di 10 anni nella Regione Lazio a discapito degli affetti da morbo celiaco residenti nella regione.
Infatti nel Lazio le persone affette da morbo celiaco che usufruiscono di buoni mensili di circa 100 euro per l’acquisto dei prodotti senza glutine non possono spendere i buoni stessi nei supermercati, nonostante la Regione Lazio lo preveda formalmente dal 2009.
È chiaro ed evidente a tutti che se i buoni potessero essere spesi nei supermercati si avrebbero vantaggi evidenti soprattutto per il prezzo più basso praticato dai punti vendita della media e grande distribuzione per gli stessi prodotti che oggi possono essere acquistati con i buoni, esclusivamente nelle Farmacie.
La Regione Lazio ha acquistato dalla Regione Lombardia da diversi anni le procedure informatiche necessarie ad attivare il ritiro dei buoni per celiaci nei supermercati. Inspiegabilmente però le procedure non sono mai state implementate nonostante le ripetute sollecitazioni di Federdistribuzione, Coop e Conad a cui puntualmente la Regione Lazio non ha risposto. Nel frattempo la Regione Toscana che ha acquistato anch’essa la procedura dalla Regione Lombardia permette il ritiro dei buoni in tutti i supermercati della Regione da circa due anni senza che si siano presentati disservizi.
La stessa autorità Antitrust in una recente nota relativa al ritiro dei buoni per celiaci, ricordava alla Regione Lazio che “appare di fondamentale importanza che tale possibilità venga resa effettiva, dando concreta attuazione alle previsioni normative, mediante una razionalizzazione e informatizzazione delle modalità di accredito del contributo pubblico, tale da garantire una rendicontazione trasparente e automatica nonché modalità di rimborso agevoli e tempestive da parte di qualunque tipologia di esercizio commerciale”.
Come Coop ci scusiamo con tutti voi se non possiamo ritirare i buoni ma non dipende da noi. Sono ormai 10 anni che sollecitiamo la Regione Lazio ma probabilmente il problema non si vuole risolvere a tutto svantaggio vostro e della collettività. Avrete notato che il nostro assortimento dei prodotti senza glutine è sempre più ampio contenendo anche prodotti a marchio Coop di qualità certificata e a prezzi molto molto inferiori dei prodotti venduti in Farmacia. In pratica con un buono da circa 100 euro speso nei supermercati sarebbe possibile acquistare una quantità maggiore di prodotti.
Questa mia lettera aperta è rivolta anche all’assessore alla Sanità della Regione Lazio a cui chiediamo innanzitutto una risposta alle nostre missive e soprattutto l’applicazione degli atti deliberativi regionali che dal 2009 prevedono il ritiro da parte dei supermercati dei buoni mensili erogati ai celiaci”.
Grazie a tutti voi per la pazienza che state dimostrando
Massimo Pelosi
Coop, relazioni istituzionali Lazio

 




A Pitigliano sarà costruito un nuovo supermercato Coop

PITIGLIANO- Il Consiglio comunale ha approvato il Piano attuativo che dà il via libera a Coop Unione Amiatina per completare il progetto fino all’inizio dei lavori. A Pitigliano sarà costruito un nuovo supermercato Coop, nell’area situata tra via Brodolini e la strada regionale 74 Maremma, vicino alle sedi della Cantina Cooperativa di Pitigliano, della Croce Rossa e dell’Agenzia delle Entrate.
Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha approvato con i voti della maggioranza e del consigliere di minoranza Francesco Maria Gorini, e con l’astensione del Movimento 5 Stelle, il Piano attuativo, che dà di fatto il via libera alla cooperativa Coop Unione Amiatina per procedere con il progetto fino alla realizzazione dei lavori. Il Piano attuativo è efficace dal 29 aprile con la pubblicazione sul BURT. Dall’approvazione del Piano attuativo la cooperativa Coop Unione Amiatina prevede circa un anno e mezzo-due anni per la realizzazione del nuovo supermercato, con possibilità di nuove assunzioni.

Di questo hanno parlato in conferenza stampa Fabrizio Banchi, presidente della cooperativa Coop Unione Amiatina; Paolo Ranieri, responsabile delle strutture di Coop Unione Amiatina; il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili; Paolo Mastracca, assessore comunale alle attività produttive; Alessio Celata, assessore comunale alla viabilità.

“Il nuovo supermercato Coop di Pitigliano è un intervento che consideriamo molto importante sotto diversi punti di vista –afferma il sindaco Giovanni Gentili – prima di tutto perché è un segno evidente di fiducia di una impresa, la Coop, nei confronti del nostro territorio, dove ha deciso di investire. Questa scelta avrà ricadute positive in termini di risposta ai bisogni della popolazione, ma anche di valorizzazione di un’area di Pitigliano, che da periferica diventerà centrale. Inoltre, l’altro aspetto fondamentale è la viabilità della zona, che sarà notevolmente migliorata alleggerendo il traffico attuale che caratterizza via Brodolini, grazie alla costruzione di una nuova rotatoria sulla strada regionale 74 e di un nuovo collegamento tra quest’ultima e piazza Nenni. Questa novità permetterà di decongestionare il traffico su via Brodolini e mettere in atto il Piano del traffico già elaborato dal consigliere Biagi con la precedente amministrazione. Il merito del Comune di Pitigliano, con l’approvazione del Piano attuativo, quindi, è stato quello di dare il via libera a un progetto, che era in cantiere ormai da circa 10 anni. Ciò che ha sbloccato l’impasse è stata la volontà dell’amministrazione comunale di prevedere una variante al progetto originario, con una piccola rotatoria in luogo di quella enorme e costosa del progetto iniziale. Coop ha subito accettato la nostra proposta e devo dire che c’è stata piena disponibilità anche dalla Cantina Cooperativa di Pitigliano per ragionare insieme su una modifica alla viabilità che andasse bene a tutti.”

“La realizzazione del nuovo negozio a Pitigliano è una priorità per la Coop Amiatina – sottolinea Fabrizio Banchi, presidente della cooperativa Coop Unione Amiatina- stiamo sviluppando idee innovative sulla progettazione degli spazi interni e sui servizi da erogare ai soci e ai clienti. La fase dell’attuale emergenza sanitaria sta infatti modificando le modalità di acquisto delle persone ed è un aspetto di cui dovremo tener conto, sia per quanto riguarda la tipologia di assortimenti, sia per la modalità di erogazione del servizio. Dall’approvazione del Piano attuativo prevediamo circa un anno e mezzo-due anni per la realizzazione del nuovo supermercato. L’area sarà sviluppata su un unico piano per una superficie di vendita di 750 metri quadrati. Prevediamo anche l’assunzione dalle 6 alle 8 persone in più rispetto a quelle attuali, tra full time e part time.”

 




Coronavirus, spesa a domicilio con la Coop

di REDAZIONE-

VITERBO- L’ipercoop di Viterbo consegna la spesa a domicilio con consegna gratuita per persone con età superiori a 65 anni non autosufficienti per fare la spesa o persone con particolari difficoltà per emergenza Covid-19. Si può chiamare lo 0761-395241, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12. Si può usufruire del servizio solo una volta a settimana e solo per i prodotti di prima necessità. Si può pagare in contanti direttamente alla consegna al corriere Gls che consegnerà la spesa a casa. Il servizio è attivo nel comune di Viterbo.




La Coop chiede un orientamento univoco nazionale

VITERBO – Riceviamo da Coop e pubblichiamo: “Ci associamo alle Istituzioni in un richiamo fermo al rispetto delle regole e nella richiesta di sanzioni rigorose per gli irresponsabili. Con la stessa convinzione riteniamo che, in questo momento di straordinaria emergenza, debba essere compreso e sostenuto non solo lo sforzo eroico del personale sanitario, ma l’impegno di tutti i lavoratori che ogni giorno operano per garantire alla popolazione, già fortemente provata dalle misure restrittive, i beni necessari. Tra questi sicuramente i dipendenti dei nostri supermercati che – unitamente a produttori e trasportatori – si sforzano di assicurare alla cittadinanza un servizio fondamentale. In questo contesto l’auspicio è che le istituzioni, a tutti i livelli, comprendano le grandi difficoltà, anche operative, che questo impegno comporta, evitando di aggravare oltre misura una gestione resa già estremamente onerosa dalla carenza di organico e dalle indispensabili attività di controllo connesse al contingentamento degli ingressi.

Per questo motivo chiediamo al Governo un intervento immediato affinché possa essere chiarito una volta per tutte che i supermercati, in coerenza con quanto previsto dall’ultimo decreto, possono rimanere aperti nella loro interezza, senza limitazione di settori merceologici.

Non è pensabile e neanche umanamente esigibile che il nostro personale, già provato dallo sforzo quotidiano di garantire la continuità e la sicurezza del servizio, debba anche impegnare le poche risorse disponibili per transennare reparti e per far fronte alla esasperazione dei consumatori che, dopo ore di fila, si vedono negata, senza alcuna motivazione ragionevole, la possibilità di comprare un detersivo o una penna per i figli.

A tutto ciò si aggiungono ora le conseguenze di notizie anticipate sui media circa una non meglio precisata “stretta” sulle aperture che hanno alimentato panico e fenomeni di accaparramento, generando in tutte le città code kilometriche davanti ai punti vendita, che complicano ulteriormente le attività di contingentamento degli accessi e soprattutto non giovano agli obiettivi di prevenzione sanitaria.. Perciò chiediamo, nel rispetto dei ruoli, un orientamento univoco nazionale che non produca ulteriori e ingiustificati aggravi nell’esercizio di attività che sono praticamente ininterrotte da diverse settimane, nell’interesse di tutti i cittadini.”




Riflessioni sulla coop ai tempi del Coronavirus

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Giusto per chiarire sta montando in queste ore un’accusa più o meno velata a Coop ed al resto della GDO alimentare di speculare sull’emergenza Coronavirus facendo solo incassi e fregandosene del resto. Coop sta cercando di operare al meglio in primis nel tenere aperti i punti vendita e garantire la sicurezza dei lavoratori e dei clienti attraverso il rispetto delle distanze, l’uso delle mascherine (che non ci sono) e il contingentamento degli accessi che facciamo nei punti vendita anche piccoli con la vigilanza privata. Inoltre abbiamo montato ovunque, a tempo di record, le barriere in plexiglass di protezione alle casse. Alcuni lavoratori presi dalla paura non vengono a lavoro, altri sono in quarantena e alcuni non si possono spostare, nel Lazio i sindacati hanno anche proclamato lo sciopero, pertanto gli organici sono ridotti al minimo e i alcuni casi lavorano sempre gli stessi. Non è possibile assumere stagionali perché nessuno se la sente di lavorare in un supermercato in questo periodo. Allo stesso tempo i fornitori soprattutto dei prodotti freschi hanno difficoltà di ogni tipo in questo periodo anche perchè coloro che producono per horeca e ristorazione non vendono più nulla e sono già entrati in crisi. In questa situazione i punti vendita più grandi incassano la metà di un periodo normale visto che non sviluppano più il loro ruolo di attrazione. Oramai la maggior parte delle persone vede a rischio il proprio reddito per il futuro e a parte gli accaparramenti dei giorni scorsi, acquistano sempre di meno.
Il nostro servizio di spesa online easycoop è praticamente in tilt pertanto non riesce a far fronte ad ordini che sono triplicati nell’arco di pochi giorni.
Ecco in breve sintesi questa è la situazione. Siamo in emergenza come mai era successo nella nostra storia. Vorrei rispedire al mittente le critiche di coloro che ritengono che facciamo ancora troppo poco pensando solo ad incassare. Si tratta di una situazione gravissima che non si presta a speculazioni. Vorrei terminare ringraziando solo i nostri lavoratori e la loro abnegazione, non smetteremo mai di dirvi grazie!”.

Massimo Pelosi