Tamponi e test rapidi nelle farmacie del Lazio con l’aiuto dei Biologi, intesa tra Onb e Federfarma

ROMA – “In virtù di un accordo stipulato tra Regione Lazio e farmacie convenzionate, sarà ora possibile effettuare test rapidi e tamponi antigenici anche in farmacia.

Non occorrerà alcuna prescrizione del medico e l’esecuzione dello screening, così come prevede la Regione, potrà avvenire in spazi idonei, separati da quelli destinati all’accoglienza dell’utenza ed alla vendita, dotati di percorsi dedicati (all’ingresso ed all’uscita), opportunamente arieggiati, ovvero in locali esterni e adiacenti, anche su suolo pubblico (tramite gazebo o camper)”.

Così, in una nota, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi. A tale scopo, prosegue D’Anna: “l’Ordine dei Biologi, grazie allo sforzo profuso dal proprio Consiglio, dal direttore e dal delegato della regione Lazio, ha promosso e definito, con Federfarma Lazio, un’apposita intesa a sostegno del programma regionale di monitoraggio dei contagi. In virtù di questa intesa l’ONB si occuperà di selezionare i biologi in possesso dell’adeguata e documentata esperienza e competenza professionale, che saranno poi chiamati ad operare (con contratto libero professionale) nelle farmacie o negli ambiti da esse attrezzate, per eseguire i test rapidi”.

In tal senso, prosegue D’Anna “è stato predisposto un apposito portale (a cura di Federarma) sul quale gli operatori interessati potranno iscriversi per poter essere poi chiamati a collaborare con le farmacie interessate”. Al contempo, “si segnala che la Direzione Salute della Regione Lazio ha modificato la modalità di erogazione prevista per l’esecuzione dei test molecolari (di conferma dei test rapidi per virus CoV-2), aprendo tale possibilità di esecuzione ai laboratori clinici già autorizzati per i test rapidi. Si tratta di un riconoscimento rilevante per i laboratori privati cui era stata preclusa, finora, l’esecuzione di tali esami. Insomma: entrambi i cosiddetti ‘fronti’ dello screening sono stati coperti con l’ingresso in campo dei biologi” conclude D’Anna.




“Covid 19, come sconfiggerlo a casa”, diretta facebook sulla pagina di Mauro Rotelli

VITERBO – Riceviamo da Fratelli d’Italia Viterbo e pubblichiamo: Serve davvero il saturimetro? Cosa è la USCOVID? A cosa serve l’App immuni? Il medico di famiglia può fare i tamponi? Ecco alcune delle domande che si rincorrono in questi giorni e alle quali molto spesso è difficile trovare una risposta chiara.

Nel  mare magnum dell’informazione e delle fake news sul coronavirus cercheremo di rispondere ad alcuni ricorrenti quesiti lunedì 23 novembre alle 19:00 sulla mia pagina https://www.facebook.com/maurorotellicamera

All’incontro parteciperanno il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri, il responsabile Uscovid Asl Viterbo, Roberto Monarca, il consigliere comunale di Tarquinia, medico di famiglia,  Alberto Riglietti, il segretario provinciale di Viterbo Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Michele Fiore.

Mauro Rotelli

Deputato Fratelli d’Italia Viterbo




Contributi associazioni settore sociale, online il bando pubblico

VITERBO – Concessione di contributi economici ordinari in favore delle associazioni senza finalità di lucro, operanti nel settore sociale: online il bando pubblico.

I settori di intervento per i quali può essere presentata la domanda di concessione di contributi economici ordinari sono i seguenti: iniziative educative, sociali, costi di funzionamento dell’associazione (affitti, costi di sanificazione della sede e acquisto di dispositivi di protezione al fine dello svolgimento delle attività). La concessione dei contributi può essere disposta in favore dei soggetti regolarmente iscritti al registro comunale delle associazioni o che abbiano presentato almeno domanda per l’inserimento. Per presentare le domande c’è tempo fino al prossimo 7 dicembre.

“Una iniziativa importante e doverosa – sottolinea il sindaco Giovanni Maria Arena – che risponde a una richiesta di aiuto da parte delle associazioni, non solo per il sostegno delle attività, ma soprattutto per poter continuare a operare sul territorio anche in maniera sussidiaria all’attività della istituzioni”.
“Un bando voluto per sostenere il lavoro delle associazioni che operano in campo sociale – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Antonella Sberna –. Il lavoro portato avanti ogni giorno sul campo dal mondo dell’associazionismo è prezioso e indispensabile per la città, soprattutto in questo periodo di pandemia. In un anno in cui l’emergenza da Covid 19 ha profondamente modificato l’attività delle associazioni, oltre a quella di tutti i cittadini, abbiamo voluto inserire nell’avviso anche il sostegno ai costi sostenuti dalle associazioni quali affitto, DPI e sanificazioni necessarie alla loro attività e spesso alla reale sopravvivenza delle stesse. Per questo, anche grazie al sindaco Giovanni Arena e all’ex presidente della consulta comunale del volontariato Sergio Insogna e all’attuale presidente Donatella Salvatori, abbiamo lavorato affinché si potesse riproporre questo intervento. Ringrazio inoltre l’intero consiglio comunale per aver votato all’unanimità questa proposta”.
“Auspico la più ampia richiesta da parte delle associazioni e ricordo che il bando si riferisce a tutte le attività svolte e da svolgere nel corso del 2020 – precisa Donatella Salvatori, neopresidente della consulta comunale del volontariato –. Si tratta di un segnale positivo di tutta l’amministrazione verso le esigenze del volontariato e delle loro necessità, cosa molto importante considerato il periodo, e verso l’attività che ogni associazione sta svolgendo nel proprio ambito d’intervento”.
La domanda di iscrizione dovrà essere presentata, unitamente ai documenti allegati, a mano all’Ufficio protocollo del Comune, oppure trasmesse a mezzo pec all’indirizzo protocollo@pec.comuneviterbo.it entro il prossimo 7 dicembre.
Per eventuali informazioni: 0761 348589 oppure gfrancolini@comune.viterbo.it .
La versione integrale del bando è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it sezione Settori e uffici – settore V servizi sociali – avvisi pubblici oppure direttamente al link https://www.comune.viterbo.it/avviso-pubblico-per-lassegnazione-di-contributi-economici-a-favore-di-associazioni-senza-fine-di-lucro-operanti-nel-settore-sociale-anno-2020/ .



Silvia Blasi (M5S): Le scuole restino aperte

TARQUINIA – Riceviamo da M5S Tarquinia e pubblichiamo – Incontro ieri tra Silvia Blasi portavoce regionale del Movimento 5 stelle, il Direttore Generale della ASL di Viterbo Daniela Donetti, il Direttore Sanitario Antonella Proietti ed il coordinatore dell’equipe distrettuale scuole Asl di Viterbo Angelo Carai, per approfondire la gestione della prevenzione della diffusione del COVID 19 nelle scuole.

In questa seconda ondata epidemica, attraverso un’equipe multidisciplinare costituita da biologici, psicologici e medici, la ASL fornisce supporto tecnico scientifico nella gestione dei casi COVID e coordina tutte le azioni intraprese in ambito scolastico anche attraverso un confronto quotidiano con i Dirigenti Scolastici e Sindaci.

Dall’inizio dell’anno scolastico è stato attivato uno screening epidemiologico sulla popolazione studentesca attraverso i tamponi rapidi antigenici nasali che possono essere richiesti sia dai Dirigenti Scolastici sia dai Sindaci nel caso di sospetti focolai o eccesso di utenti scolastici positivi. Attualmente i test adottati, effettuati secondo il protocollo validato dalla regione Lazio e dall’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani, sono idonei per i ragazzi delle scuole medie e superiori.

Infine viene garantito un costante flusso di informazioni sui protocolli e sulle indagini epidemiologiche attraverso frequenti webinar e call in videoconferenza sia con dirigenti scolastici, rappresentanti dei genitori e famiglie.

“Accanto al grande sforzo realizzato ad inizio anno scolastico da tutte le istituzioni scolastiche per garantire la piena applicazione dei protocolli di prevenzione del virus del Ministero della salute e del Comitato tecnico scientifico”, spiega la Blasi, “rilevo un determinate supporto della ASL di Viterbo nell’affrontare questa seconda fase epidemica garantendo la frequenza delle scuole in maniera sicura”.

“Chiedo all’Assessore D’Amato”, conclude Silvia Blasi, “di velocizzare la distribuzione dei test salivari per i bambini più piccoli così da coprire tutta la popolazione studentesca provinciale.  Faccio inoltre un appello a tutte le istituzioni affinché le scuole vengano tenute aperte in quanto rappresentano luoghi sicuri ed insostituibili per l’apprendimento, la socializzazione, l’abbattimento delle diseguaglianze sociali e la crescita psicologica di bambini e adolescenti”.

Silvia Blasi, portavoce consigliere regionale del Movimento 5 stelle




Gabbrielli (ISS): “A lavoro su linee guida per la telemedicina insieme a Società scientifiche”

ROMA – La telemedicina è stato uno dei temi al al centro della IV Conferenza nazionale sull’assistenza primaria, organizzata dall’Istituto Superiore di Studi Sanitari “Giuseppe Cannarella”, on line dal 16 al 18 novembre.

“Stiamo lavorando a linee guida per la telemedicina insieme alle Società scientifiche per garantire il corretto uso della Telemedicina nelle differenti specialità mediche e chirurgiche – dice Francesco Gabbrielli, Direttore Centro Nazionale per la Telemedicina e le nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità –. 

Ma non basta, abbiamo bisogno anche di strutturare un sistema italiano di telemedicina, perché il nostro Servizio sanitario nazionale è quasi unico al mondo e non possiamo pensare di fare copia-incolla dai sistemi degli altri Paesi, perché nei nostri territori non funzionerebbero. Ogni volta che si fa un progetto di telemedicina si devono prendere in considerazione le caratteristiche specifiche a livello locale e occorre farlo con un lavoro multidisciplinare. Questo perché da una parte abbiamo tecnologie innovative e da un’altra la difficoltà di modificare processi di lavoro e di aggiornare le normative a livello regionale e nazionale.

Stiamo vivendo – sottolinea – un momento di passaggio anche nella storia della Medicina. Oggi possiamo mettere insieme dati sanitari da fonti diverse e questo ci permetterà di avere un’opportunità mai avuta prima per sviluppare nuove possibilità terapeutiche. Bisogna però tenere i piedi a terra”. Fra le problematiche dell’intelligenza artificiale in sanità che Gabbrielli enumera c’è la difficoltà di costruire una rete di oggetti per cui occorre la certificazione dei dispositivi medici, la banda larga per trasmettere le informazioni, le piattaforme di interoperabilità.  “Le tecnologie da sole non costruiscono cambiamenti reali, – conclude – abbiamo bisogno di organizzare un sistema di telemedicina coerente su tutto il territorio nazionale in modo da erogare dei veri servizi sanitari utili alle persone e non solo esperienze scientifiche d’avanguardia”.

Sull’uso della telemedicina da parte dei medici di medicina generale Gabbrielli aggiunge: “Un sistema unico avrebbe poco senso. È molto difficile da fare e da mantenere nel tempo e i benefici potrebbero essere limitati. È bene che il sistema di telemedicina venga adattato alle varie realtà, incrociando le caratteristiche dell’area geografica con l’insieme delle problematiche del paziente. Ecco perché non è bene che la telemedicina sia improvvisata.

Nei primi mesi di emergenza sanitaria da COVID-19 molti medici si sono ingegnati per riuscire a restare in contatto a distanza con i loro pazienti. Questo in situazione di necessità va bene, è comprensibile e anzi chi lo ha fatto andrebbe ringraziato, ma l’improvvisazione non può essere usata come metodo per creare un sistema duraturo. Dobbiamo utilizzare un modello di telemedicina che duri nel tempo, oltre l’emergenza sanitaria”.

“L’intelligenza Artificiale (IA) rappresenta uno strumento formidabile. Certamente la classe medica ha la necessità di attrezzarsi per una formazione adeguata perché queste nuove tecnologie possano essere integrate nella quotidiana attività anche clinica. Un attore importante nei percorsi formativi sono le Società Scientifiche che hanno il compito della crescita professionale post Laurea e che accompagnano i professionisti nella loro vita professionale.

Il compito delle Società è anche quello di “traghettare verso il futuro “ garantendo elevata competenza” perciò è indispensabile muoversi in tal senso come noi AMD stiamo facendo da almeno 5 anni”, afferma Nicoletta Musacchio, Diabetologa, già presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). “Una caratteristica degli algoritmi di Intelligenza Artificiale trasparente è quella di non decidere in modo automatico e di rendere espliciti i modelli ed i “ragionamenti “sottesi alle decisioni che prende e suggerisce. Questo ma consente a un clinico di intervenire ed in qualche modo “orientare il ragionamento della macchina.

La capacità che l’IA di elaborare milioni di dati associata a quella  di “vedere “ step by step il modello che la macchina elabora permette anche di tirare fuori dai dati tanta conoscenza” nascosta “Potrei  ritrovarmi con ipotesi e suggerimenti che non ero in grado di immaginare e prevedere Questo aspetto è molto interessante e ci potrebbe permettere, di scrivere nuove pagine di medicina. L’intelligenza artificiale, come tutta la tecnologia non va demonizzata né divinizzata.  Può rappresentare una ricchezza importante ed è un dovere della classe medica conoscerla. Dobbiamo cominciare a farlo davvero e subito per arrivare preparati”.

Chi punta sul coinvolgimento dei pazienti nella costruzione dei processi di telemedicina è Alberto Eugenio Tozzi, Responsabile di Area delle Malattie Multifattoriali e Complesse dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Il paziente va ascoltato – osserva – e deve essere protagonista per qualsiasi risorsa ad esso dedicato. Spesso la strategia e il percorso digitale sono concetti elaborati dal medico e quasi mai c’è una partecipazione attiva. Farlo è un modo eccellente per stabilire una partnership per raggiungere gli obiettivi. Qualche volta la necessità di comunicare le evidenze al paziente crea delle difficoltà perché un testo tecnico è difficile essere letto da tutti. Ecco allora che si può implementare la fruizione con video e immagini”.

Sempre sul ruolo che possono avere i pazienti nella valutazione delle tecnologie si concentra Maria Teresa Petrangolini, Direttore del Patient Advocacy Lab ALTEMS dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Esperto facilitatore della partecipazione dei cittadini presso l’Assessorato Sanità Regione Lazio. “I pazienti – spiega – possono indicare gli aspetti negativi di una tecnologia. Una assistenza primaria efficace senza tecnologie avanzate non può esistere, così come senza una valutazione trasparente e senza l’empowerment dei cittadini”.

Il laboratorio diretto da Petrangolini dal 2017 lavora per aumentare le competenze delle associazioni dei pazienti. “Con la Regione Lazio – ricorda – stiamo cominciando a lavorare insieme per il coinvolgimento dei pazienti per cui è importante evitare l’accesso in ospedale. Abbiamo fatto un’indagine su cosa hanno fatto 45 associazioni dei pazienti durante la pandemia e analizzato 102 azioni, fra cui la digitalizzazione dei servizi ai pazienti e la consegna dei farmaci. La metà dei servizi erano già erogati e sono stati potenziati ma il 48% sono nuove azioni”.  E infine sull’Health technology assessment aggiunge: “Può dare una mano nello sviluppo dell’assistenza sul territorio perché nel suo procedimento coinvolge anche i cittadini. La valutazione infatti non è solo legata agli oggetti ma alle modalità assistenziali”.

La sessione dedicata alla telemedicina è stata moderata da Carlo Favaretti, Segretario del Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina, Università Cattolica del Sacro Cuore, Presidente onorario della Società Italiana di Health Technology Assessment (SIHTA), e Giandomenico Nollo, Professore di Bioingegneria Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento, Vice Presidente Vicario della SIHTA.




Nepi, porta la figlia a scuola pur essendo in isolamento domiciliare per Covid, il sindaco: “Presentata denuncia alla Procura”

di REDAZIONE-

NEPI (Viterbo)- Un fatto grave è stato denunciato dal sindaco di Nepi, Franco Vita, sulla sua pagina Facebook. Un genitore in isolamento domiciliare per Covid, avrebbe accompagnato la figlia a scuola. “Un fatto deplorevole – interviene il sindaco Vita – ma ancor più grave è che la figlia presentava addirittura sintomi che potrebbero essere ricondotti al Covid”. Secondo il racconto del sindaco, il genitore poi “più tardi, su richiesta della scuola, è andato a riprendere la figlia perché non stava bene. Un comportamento irresponsabile che non abbiamo tollerato. Per questo è stata presentata una denuncia penale alla procura della Repubblica con un’accusa grave”. Il primo cittadino prosegue: “Mi stupisco che nonostante i continui appelli ci siano ancora genitori talmente irresponsabili che mandano i figli a scuola con sintomi assimilabili al Covid. Per colpa loro viene negato il diritto allo studio a tanti studenti e i genitori vengono messi in difficoltà. Nel caso specifico, se il tampone dell’alunna dovesse essere positivo al Covid, dovremmo mettere in quarantena tutta la classe”. Vita, quindi, incalza: “Accentueremo i controlli e d’ora in poi saremo inflessibili con tali irresponsabili. Nei loro confronti verrà presentata subito la denuncia penale alla procura della Repubblica. Tutte le istituzioni, il personale della scuola e la stragrande maggioranza dei genitori sono attenti e rispettano le prescrizioni. Per qualche irresponsabile non possiamo disperdere tale impegno nel tenere regolarmente le lezioni in presenza. Se un alunno ha sintomi riconducibili al Covid non deve andare a scuola ma deve stare a casa”.




Consiglio comunale, Donetti fa il punto della situazione sul Covid ed annuncia per il 30 novembre l’apertura della Medicina Riabilitativa Covid a Montefiascone

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO –  Il consiglio comunale di questo pomeriggio si è aperto con un’informativa a cura del direttore generale della ASL Daniela Donetti, sull’evolversi della situazione epidemiologica nella città di Viterbo.  Il manager della Asl ha presentato una serie di slide, che riportano i dati della prima fase, quella che va dal 1 marzo al 15 agosto e la seconda fase, dal 16 agosto ad oggi, evidenziando una grande differenza dal punto di vista del contesto sociale di riferimento che incide sulla diffusione del virus. Donetti ha evidenziato come  si è passato da 461 casi positivi della I fase ai 5750 della II fase. I tamponi molecolari standard nella I fase erano 18038, nella seconda sono passati a 39819. In più, nella seconda fase si sono aggiunti i tamponi antigeni e quelli effettuati presso i laboratori privati. I test sierologici sono passati dai 4941 della I fase ai 10.355 della II. Un’altra slide ha riguardato il modello organizzativo aziendale, passato da una I fase con 3 Toc ad una II fase con 6 Toc. “Il dato che ci ha preoccupato maggiormente- ha rimarcato Donetti – è stato quello dei primi di ottobre. Il 3 ottobre abbiamo avuto anche un incontro in Prefettura. La vera fase pandemica è iniziata i primi di ottobre e fino al 23 abbiamo avuto  difficoltà perché ci sono pervenute molte richieste d’ascolto. Abbiamo poi attivato 5 collegamenti con le scuole e da qualche giorno abbiamo attivato un Toc Imprese perché abbiamo pensato di ampliare l’offerta, dedicando una squadra solo per le imprese. La dott.ssa Donetti ha, quindi, evidenziato l’aumento di chiamate al Toc dalla I alla II fase, passate da 12 al giorni alle 45 per i medici e dalle 70 alle 250 per i call center. Sono diminuite, invece, le

Donetti

chiamate agli psicologici, passando dalle 67 alle 34 della II fase. Per quanto concerne la parte strutturale, la manager della Asl ha evidenziato come a luglio si è passati dai 46 posti letto a malattie Infettive, di cui 8 dedicati alla Terapia subintensiva ai 12 e come si siano poi aggiunti altri 8 posti letto. Per la Medicina Covid i posti letto sono aumentati da 46 a 124. La Donetti ha quindi annunciato: “Il 30 novembre aprirà la Medicina Riabilitativa Covid a Montefiascone.  Abbiamo cercato di ridurre al minimo le attese delle ambulanze. Il periodo Covid di marzo ci ha insegnato che l’elemento altalenante del virus necessita di un approccio multifunzionale. Nell’alta intensità, che sono le Malattie infettive abbiamo un team di professionisti ed un pool di infermieri esperti che controllano il livello di saturazione nella struttura. Per questo non abbiamo attivato gli ospedali periferici, per meglio gestire i pazienti Covid. La Medicina riabilitativa Covid di Montefiascone segna un progetto di trasformazione del polo di Montefiascone e stiamo lavorando con tutto il team per gestire i pazienti Covid con 24 posti letto a Montefiascone. Si tratta di un setting assistenziale ospedaliero. La data del 30 novembre è stata dettata da problematiche tecnico- strutturale delle ditte che hanno partecipato alla gara. Abbiamo purtroppo dovuto fare due volte le procedure di gara”.

L’attenzione si è poi spostata sull’area assistenziale domiciliare, ovvero i poti letto negli alberghi assistiti, che sono 70 a Viterbo e sul numero di prestazioni Uscovid, ovvero quelle di supporto alla medicina generale, andando a domicilio dei pazienti, che sono state 450. Un focus, quindi, sui Drive in, attualmente tre: Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana. C’è poi in apertura quello di Acquapendente e il walk in a Viterbo, ovvero raggiungibile anche a piedi, che sarà realizzato vicino alla Cittadella della Salute.

Donetti ha evidenziato come il potenziamento dei posti letto sia anche stato possibile con il potenziamento del personale in servizio, anche se Viterbo, come Rieti e Frosinone e meno Latina, sono state penalizzate per un aspetto: le persone che partecipano ai concorsi lo fanno anche per altre strutture.

La manager della Asl ha poi parlato del vaccino antinfluenzale. “Abbiamo duplicato il bisogno rispetto all’anno precedente – ha riferito Donetti –  Da 60 mila dosi del 2019 siamo passati a 109621 di quest’anno”. Ha poi sottolineato come la rete ospedaliera non Covid sia organizzata per livelli di assistenza come per il Covid con Belcolle come alta specialità e la media e bassa complessità in rete con i tre presidi ospedalieri di Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente. Abbiamo professionisti che continuano a lavorare nelle proprie discipline di appartenenza. Per quanto riguarda Ronciglione si stanno ultimando i lavori. Lì ci saranno 12 posti letto per i pazienti no Covid.

Hanno poi preso la parola la dott.ssa Brustolin e il dott. Chiatti. La dott. Brustolin ha evidenziato come non si debba perdere di vista l’importanza dell’andamento del fenomeno, un andamento speculare sia a livello provinciale che regionale e nazionale. Dai grafici, inoltre,  si evidenzia come nella I fase il coinvolgimento dei contagiati sia stato maggiore per  la fascia d’età media di 53 anni, mentre nella II fase l’età media è scesa a 44 anni.  Nell’ultima settimana si è registrata una riduzione a Viterbo dei casi positivi del 4%.

Il dott. Chiatti ha posto l’attenzione del Contract tracing. “Nella I fase c’erano 3 cluster (casa dello studente, università,  strutture socio sanitarie e socio assistenziale), mentre in questa II fase, ci sono 27 cluster per 302 positivi a Viterbo e tanti positivi isolati. Dopo l’estate abbiamo riscontrato sul territorio in questa seconda fase due sierotipi virali che non avevamo – ricorda Chiatti – Nell’ultima settimana di luglio avevamo un solo un positivo, cittadino immigrato ad Orte e poi si è iniziato con situazioni nuove”.  Sulle infezioni da Covid, poi ha aggiunto: “In questo momento le fasce d’età  sono più alte perché l’infezione tende ad arrivare a casa, con i giovani che portano il virus in ambito domestico. Gli interessati al virus tra i 15 ed i 64 anni sono stati 43623, gli under 15 sono 8497, gli over 65 sono 15561″.

Discorso a parte poi per le scuole: 942 gli studenti risultati positivi, di cui 343 di Viterbo. Il 55% riguarda le scuole superiori, il 12% la scuola dell’infanzia, il 26% la primaria ed il 7% la secondaria inferiore. In totale sono risultati contagiati 199 operatori scolastici.  588 sono state le disposizioni di quarantena per le scuole, di cui 210 nel comune di Viterbo. Sono stati 2942 i tamponi effettuati nelle scuole, di cui 1707 a Viterbo. Su 1570 studenti, 43 sono risultati positivi. Su 1046 tamponi agli operatori, 42 sono risultati positivi”.

Il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena ha commentato così questi dati: “La riduzione dei contagi degli ultimi giorni, senza creare ottimismi fuori luogo, ci fa respirare. I guariti rispetto ai positivi sono triplicati. Nonostante la Dad, le superiori sono le scuole dove si registrano più casi di ragazzi positivi, mentre nelle scuole dell’obbligo i contagi  sono minori. La situazione è sotto controllo. Ogni giorno monitoriamo con il dott. Carai la situazione. E’ chiaro che le famiglie sono preoccupate, ma possiamo continuare così. Non è vero che il sindaco  non ha le idee chiare e che prima vuole chiudere le scuole e poi ci ripensa. Ho le idee molto chiare. Importante è poi il monitoraggio che abbiamo iniziato presso le scuole con i tamponi. E’ vero che al momento ha aderito un 50% degli studenti, ma c’è da dire che molti hanno già provveduto a fare il tampone privatamente. Qualcuno ha poi chiesto perché non fare il test salivare alle materne ed alle elementari, ma in tutta Italia si stanno facendo i tamponi nella massima serenità”.




Acquapendente, aggiornamenti sugli sviluppi Covid

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il Comune di Acquapendente nella tarda mattinata di oggi, rende noti alcuni importanti aggiornamenti sugli sviluppi virus Covid 19:. “Nella giornata di ieri”, si sottolinea, “è stato svolto a seguito del riscontro di un caso di positività, un monitoraggio tramite tampone rapido rivolto ai docenti ed ai bambini della classe IVA della Scuola Primaria. Tutti i tamponi effettuati sia agli alunni che al personale docente, hanno dato esito negativo. Questi dati ci fanno ben sperare, soprattutto in un momento in cui abbiamo bisogno di buone notizie. Ribadiamo quindi il nostro ringraziamento a tutte le famiglie che hanno aderito per il senso civico dimostrato. Ad oggi, possiamo affermare che la situazione dei contagi all’interno della Scuola Primaria, così come nelle Scuole dell’Infanzia e Medie, grazie alle misure di prevenzione e monitoraggio attuate, rimane sotto controllo”. Purtroppo in salita la curva dei positivi. Si passa da 60 a 62: “La Asl di Viterbo”, si sottolinea, “ci ha comunicato la positività di 2 ulteriori cittadini. Entrambi appartengono a cluster già identificati per i quali erano già attive le procedure di isolamento e tracciamento del link. Uno di loro si trova ricoverato presso il reparto di Medicina Covid dell’Ospedale di Belcolle. A tutti i Nostri concittadini colpiti dal virus, auguriamo di rimettersi presto in salute. L’appello che continuiamo a rivolgere a tutti è di non abbassare ka guardia,. La battaglia al coronavirus è ancora lunga e serve la massima responsabilità per farcela. E’ una responsabilità che potremo sostenere e portare avanti solo se saremo in grado di mettere al primo posto il rispetto per l’altro, proteggendoci a vicenda”.




Coronavirus, 88 casi accertati oggi, 22 sono di Viterbo, 9 decessi

VITERBO – 88 casi accertati di positività al COVID-19 sono stati comunicati, entro le ore 11, dalla sezione di Genetica molecolare di Belcolle al Team operativo Coronavirus della Asl di Viterbo. Gli ultimi referti di positività sono collegati a tamponi eseguiti su cittadini residenti o domiciliati nei seguenti comuni: 22 a Viterbo, 7 A Civita Castellana, 7 a Vetralla, 6 a Tarquinia, 4 a Castiglione in Teverina, 4 a Corchiano, 4 a Monte Romano, 4 a Fabrica di Roma, 3 ad Acquapendente, 3 Capranica, 3 a Montefiascone, 2 a Bassano in Teverina, 2 a Farnese, 2 a Nepi, 2 a Vitorchiano, 1 a Barbarano Romano, 1 a Blera, 1 a Canepina, 1 a Castel Sant’Elia, 1 a Faleria, 1 a Marta, 1 a Onano, 1 a Orte, 1 a San Lorenzo Nuovo, 1 a Soriano nel Cimino, 1 a Tuscania, 1 a Valentano, 1 a Vasanello.

Dei casi odierni, 40 presentano un link epidemiologico con casi precedentemente accertati e già isolati, 37 sono collegati a persone che hanno dichiarato di essere sintomatiche al drive in, 11 sono tamponi eseguiti a seguito di un test antigenico. Tutti stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio.

Il Team operativo Coronavirus ha attivato le misure di prevenzione e di protezione, al fine di contenere la diffusione del virus, irrobustendo la catena dei contatti stretti, con la preziosa collaborazione delle Amministrazioni comunali.

In totale, alle ore 11 di questa mattina, i casi di positività al COVID-19, residenti o domiciliati nella Tuscia, salgono a 6234.

La Asl, con estremo rammarico, comunica inoltre il decesso, avvenuto nelle ultime 24 ore, di 9 pazienti ricoverati presso le strutture COVID di Belcolle: 4 cittadini di Viterbo, di 78, 81, 85 e 93 anni, 2 cittadini di Montefiascone, entrambi di 85 anni, 1 cittadino di Acquapendente di 80 anni, 1 cittadino di Oriolo Romano di 83 anni, 1 cittadina di Lubriano di 85 anni.

Oggi è stata comunicata ai soggetti istituzionalmente competenti la fine del periodo di isolamento o la negativizzazione dal COVID-19 di 149 pazienti residenti, o domiciliati nei seguenti comuni: 55 Viterbo, 9 a Bagnoregio, 8 a Tarquinia, 7 a Capranica, 6 a Piansano, 5 a Oriolo Romano, 4 a Civita Castellana, 4 a Marta, 4 a Tuscania, 3 a Canino, 3 a Capodimonte, 3 a Castiglione in Teverina, 3 a Montefiascone, 3 a Ronciglione, 3 a Soriano nel Cimino, 3 a Vitorchiano, 2 a Bolsena, 2 a Carbognano, 2 a Castel Sant’Elia, 2 a Grotte di Castro, 2 a Montalto di Castro, 2 a Orte, 2 a Vetralla, 1 a Canepina, 1 a Caprarola, 1 a Celleno, 1 a Cellere, 1 a Corchiano, 1 a Fabrica di Roma, 1 a Monterosi, 1 a Nepi, 1 a Sutri, 1 a Valentano, 1 a Vallerano, 1 a Vejano.

Al momento, delle persone refertate positive al Coronavirus: 37 sono ricoverate nel reparto di Malattie infettive, 7 ricoverate presso la Terapia intensiva COVID di Belcolle, 81 ricoverate presso la Medicina COVID di Belcolle, 2 sono ricoverate in una struttura sanitaria extra Asl, 3801 stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio. Sale a 2196 il numero delle persone negativizzate, 110 sono le persone decedute, a cui occorre aggiungere il paziente residente nella Tuscia e deceduto in una struttura ospedaliera fuori provincia. Dall’inizio dell’emergenza COVID, nella provincia di Viterbo sono stati effettuati 60846 tamponi, 589 nelle ultime 24 ore. Ad oggi i cittadini che hanno concluso il periodo di isolamento domiciliare fiduciario sono 8146.




Emergenza Covid-19, carcere Rieti USPP: “Urge sostegno da parte dell’Asl alla Polizia Penitenziaria”

RIETI – Ci sono pervenute notizie che presso la Casa Circondariale di Rieti i circa 130 unità di Polizia Penitenziaria non sembrano aver mai ricevuto alcun intervento a suo favore per eventuali tamponi su base volontaria per verificare le loro condizioni legate al COVID-19 considerando l’importanza del lavoro svolto all’interno di un sistema carcere che ad oggi in sede nazionale vede oltre 940 casi tra il personale è oltre 750 tra la popolazione detenuta.

Mentre sono ben 59 i Poliziotti è 54 i detenuti risultati positivi nelle tre regioni Lazio Abruzzo Molise collegate essendo territorialmente di competenza del Provveditorato regionale di Roma, che significa che il COVID non fa sconti a nessuno.

Per questi motivi USPP con una lettera ai vertici dell’Asl è all’Assessorato sanità regione Lazio, ha chiesto urgentemente di portare sostegno alla Polizia Penitenziaria è di tutti gli operatori che svolgono servizi all’interno del carcere di Rieti (con circa 300 detenuti), perché possano ricevere la giusta attenzione con relativi tamponi  è per un’attività di screening importante nel merito di questa gravissima emergenza planetaria.

Ricordiamo che in altre sedi penitenziarie attraverso la Direzione Sanitaria delle stesse dipendenti delle ASL si stanno adoperando ad aiutare in questa difficile situazione la Polizia Penitenziaria è tutti gli altri operatori, pertanto auspichiamo che questo si renda possibile anche alla Casa Circondariale di Rieti.




Tarquinia, il sindaco Giulivi è guarito dal Covid

di REDAZIONE-

TARQUINIA (Viterbo) – Il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi è guarito dal Covid.  Lo annuncia il comune di Tarquinia: “Il sindaco è risultato negativo al tampone di fine isolamento. Pur non avendo mai smesso di lavorare anche da casa in vista di una serie di complesse scadenze che l’amministrazione deve affrontare in questi giorni, il primo cittadino, guarito dal Covid-19, potrà dunque ritornare a lavorare e a dedicarsi all’attività amministrativa del comune anche in presenza”. Inoltre, l’amministrazione spiega che “per fortuna quello del sindaco si è rivelato un caso isolato, che non ha prodotto un focolaio in comune. Infatti i tamponi eseguiti sui collaboratori a contatto con lui sono risultati tutti negativi”. Il sindaco Giulivi, dal canto suo, sottolinea: ““Questa malattia  sta mettendo a dura prova tutti: dobbiamo avere pazienza e collaborare per riuscire a superare prima possibile questo periodo. Da domani (oggi, ndr) tornerò in comune e riprenderò l’attività lavorativa. Continueremo a lavorare intensamente per essere vicini alla cittadinanza e mettere in campo tutto ciò che è necessario per fronteggiare l’emergenza”.




Tamponi rapidi nelle scuole, ieri avviato lo screaning

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VITERBO- Test rapidi nelle scuole medie. E’ partita ieri l’attività di screaning che ha visto coinvolti circa 250 studenti della scuola media Egidi, l’istituto del quartiere Ellera. I test, lo ricordiamo, sono su base volontaria e per farli i genitori hanno dovuto precedentemente dare il loro consenso informato all’esecuzione dei tamponi. La risposta viene data nel giro di 30 minuti. Se il tampone risulta positivo, allora lo studente dovrà eseguire anche quello molecolare per confermare o meno il risultato del test antigenico.  Se quest’ultimo da esito negativo, allora il soggetto risultato positivo all’antigenico non ha il virus. Se il molecolare dà esito positivo, l’antigenico è confermato. Il risultato del tampone molecolare di solito arriva entro 48 ore. Il tampone molecolare si può effettuare anche presso la stessa scuola o al drive in. Nel frattempo il ragazzo dovrà restare in isolamento in attesa dell’esito del tampone molecolare.

 




Coronavirus: Unità Crisi Lazio “Inviate a farmacie credenziali per test antigenici rapidi”

ROMA – “Sono state inviate nella giornata di ieri via pec le credenziali a tutte le Farmacie per l’esecuzione dei test antigenici rapidi e i test sierologici.

Entro oggi tutte riceveranno il link per la registrazione dei flussi e un breve manuale operativo. La registrazione dei flussi è un elemento indispensabile per le notifiche e il monitoraggio alle ASL. Entro domani le farmacie saranno tutte operative” – lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.




Sanità: M5S Lazio, attivare le USPED per tutelare i pazienti più piccoli

ROMA – “Avviare, sulla scorta di quanto stanno già facendo altre Regioni, la procedura di manifestazione di interesse e acquisizione di disponibilità da parte dei pediatri, o altri specialisti in pediatria, ed infermieri, al fine di costituire le Unità Speciali di Pediatria Distrettuale (USPED) che possano alleviare le strutture ospedaliere, già in affanno, dai ricoveri dei minori alleviando questi ultimi dalle delicate implicazioni psicologiche connesse alla degenza”.

Questo, in sintesi, il contenuto di una mozione del Gruppo consigliare M5S in Regione Lazio, a prima firma del consigliere regionale 5stelle, Loreto Marcelli, vicepresidente in Commissione Sanità, rivolta alla Giunta Zingaretti. “Si tratta di una misura fondamentale, richiesta da diverse associazioni di categoria, che aggiunge un nuovo tassello a quella sanità territoriale e di prossimità, che attribuisce un valore centrale all’assistenza domiciliare, ove possibile. – dichiara Marcelli – Prima con le Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionale (Uscar), poi con la ricetta dematerializzata, adottata successivamente anche a livello nazionale con un provvedimento della Protezione Civile, passando al certificato di malattia pediatrico dematerializzato e al medico scolastico e ora con la proposta delle Unità Speciali di Pediatria Distrettuale (USPED): è questa la nuova sanità pubblica che come M5S stiamo delineando in Regione Lazio a partire dall’emergenza sanitaria Covid e che sarà fondamentale anche per tutto il periodo post covid”.

“La necessità di rafforzare e introdurre, laddove assenti, strumenti come le Uscar e le Usped è resa ancora più urgente dalla recente sentenza del TAR secondo cui i medici di famiglia non possono fare assistenza domiciliare ai pazienti Covid. Dobbiamo cercare di creare una rete sul territorio che faccia da paracadute e allo stesso tempo prevenga sovraffollamento delle strutturre ed eccessivi tempi di attesa per i pazienti”, conclude Marcelli.




Acquapendente approva lo schema di convenzione con l’Asl Viterbo per l’installazione di un drive-in al Palazzetto dello Sport

ACQUAPENDENTE – Il Comune di Acquapendente approva lo schema di convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo, per l’occupazione temporanea di un’area di pertinenza del Palazzetto dello Sport e di alcuni locali dello stesso per l’installazione di un drive-in in test point per l’esecuzione dei test sierologici e diagnostici per attività di contrasto al Virus Sars CoV-2:

“L’attuale situazione”, sottolinea il Sindaco Dottor Angelo Ghinassi, “di diffusa crisi determinata dalla insorgenza di rischi per la pubblica e privata incolumità connessi ad agenti virali trasmissibili e ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con riferimento alla necessità di realizzare una compiuta azione di previsione e prevenzione, impone l’assunzione di iniziative per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività presente sul territorio. A seguito della riapertura graduale delle attività, si è reso necessario incrementare tanto il controllo quanto il monitoraggio ed, in considerazione dell’aumento costante dei casi accertati di positività, occorre aumentare il numero dei punti di monitoraggio, in particolare con le modalità “drive-in”. Ci rendiamo quindi disponibili a consentire l’occupazione temporanea di un’ area come quella del Palazzetto, prevedendo la stipula di una apposita convenzione




Acquapendente, la curva epidemiologica sale, ma il rapporto positivi-negativizzati migliora

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – La curva epidemiologica aquesiana Covid Virus 19 sale lievemente ma il rapporto positivi-negativizzati migliora leggermente: si passa da 61 a 60. Questo il testo ufficiale del nuovo bollettino comunale “La ASL di Viterbo ci ha comunicato oggi la positività di 1 ulteriore cittadino non residente, ma domiciliato nel nostro Comune; la persona appartiene ad un cluster già identificato, per il quale sono state già attivate tutte le procedure di tracciamento, e si trovava in isolamento domiciliare da diversi giorni, in attesa dei risultati del tampone. Con dolore, ci troviamo anche a comunicare il decesso di un nostro concittadino che si trovava ricoverato presso il reparto di medicina Covid dell’ospedale di Belcolle. Vogliamo esprimere le più sentite condoglianze e tutta la nostra solidarietà ai familiari colpiti dal lutto, in un momento così difficile. Vi informiamo che il numero degli attualmente positivi è, quindi, 60, in quanto oggi ci è anche giunta una buona notizia: ci è stata comunicata la negativizzazione di 1 nostro concittadino, al quale va un sincero augurio per un buon ritorno alla normalità.Ci sentiamo, ancora una volta, di ribadire la nostra disponibilità, presenza e sostegno a tutte le ormai numerose famiglie toccate direttamente dal Covid, a chi ha superato il virus, a chi sta combattendo e a coloro che si trovano in isolamento, tutelando, in tal modo, tutta la nostra comunità. Ma oggi un pensiero particolare va alle famiglie dei 6 nostri concittadini che, da marzo ad oggi, ci hanno lasciato a causa del virus, a loro giunga tutta la nostra vicinanza”.




Coronavirus, la palazzina del blocco D torna ad essere dedicata al Covid

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VITERBO- Il Coronavirus, purtroppo, continua a circolare anche nella Tuscia, tanto che si è giunti, con i positivi di ieri, a 6.063 casi nel Viterbese, di cui 4.088 sono ancora positivi. Salgono anche i morti, arrivati a 100.  Sono, invece, 1877 le persone guarite o che hanno concluso il periodo di quarantena, dopo i 21 giorni. Intanto, a Belcolle, la palazzina del blocco D torna ad essere palazzina Covid, con il trasferimento annunciato ieri dalla stessa direzione sanitaria del reparto Servizio psichiatrico diagnosi e cura all’ospedale di Tarquinia. L’azienda sanitaria ha fatto sapere che tale trasferimento è solo provvisorio e limitato nel tempo, in base all’emergenza pandemica.  Il nosocomio viterbese, quindi, potrà ora disporre di 152 posti per Covid. Recentemente si sono riscontrati anche casi di Covid, in totale 12, presso il monastero delle suore trappiste, dove in totale si contano all’incirca 70 persone. A Viterbo continuano a restare chiuse le scuole superiori e da oggi sono iniziati i tamponi presso le scuole medie. Ieri, intanto, sono risultati positivi 7 bambini tra i 5 ed i 12 anni e 10 ragazzi tra i 13 ed i 18 anni.

 

 




Polo Museale Atac, TrasportiAmo: “Petizione per sensibilizzare istituzioni”

ROMA – «Il Polo Museale dei Trasporti alla Piramide Cestia, alle spalle della Roma-Lido, l’unico spazio dedicato alla storia centenaria della mobilità di Roma e del Lazio, densa di primati, è chiuso dallo scorso marzo.

E rischia di non aprire più, neanche passata l’emergenza sanitaria da Covid-19, se nessuno, adesso, ci mette le mani. Atac ha ritenuto opportuno trasferire, durante il lockdown, il personale ad altre mansioni, abbandonando di fatto il Polo a sé stesso.

Capiamo le difficoltà economiche dell’Azienda, ma la memoria storica non può essere cancellata e non può essere sottratto alla collettività un luogo, importante, suggestivo, magico, guarnito da una piccola collezione di palme ed arbusti tipici della flora mediterranea ed annesso “Orto Bio” curato dal Centro Anziani di Ostiense, diventato nel tempo un valido laboratorio socio-culturale ed educativo, capace di coinvolgere turisti e, soprattutto, i giovani, insieme alle scuole e alle associazioni culturali. Le quali hanno contribuito alla valorizzazione del sito, promuovendo eventi, concerti, mostre e attività artistiche di spessore. Per questo, insieme a loro, abbiamo costituito il “Comitato del Museo Autoferrotramviario di Roma” e lanciato una petizione sulla piattaforma change.org, occorre mobilizzate quante più persone possibili per sensibilizzare le Istituzioni. Bisogna aprire una nuova stagione e dare certezze al Polo Museale». Lo riferisce in una nota l’Associazione TrasportiAmo.