Coronavirus, Asl Viterbo: “Zero casi accertati nella giornata di oggi a Belcolle”

VITERBO – Nessun caso accertato di positività al COVID-19 è stato comunicato, entro le ore 11, dalla sezione di Genetica molecolare di Belcolle al Team operativo Coronavirus della Asl di Viterbo.

In totale, alle ore 11 di questa mattina, i casi di positività al COVID-19, residenti o domiciliati nella Tuscia, restano 467 di cui 25 sono i casi accertati in strutture extra Asl.

Nella giornata di oggi non si sono verificati nuovi casi di guarigione dal COVID-19.

Al momento, delle persone refertate positive al Coronavirus: 1 sta trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio, 1 è attualmente ricoverata in una struttura ospedaliera extra Asl. Resta a 440 il numero delle persone negativizzate, 25 sono le persone decedute, a cui occorre aggiungere il paziente residente nella Tuscia e deceduto in una struttura ospedaliera fuori provincia.

Dall’inizio dell’emergenza COVID, nella provincia di Viterbo sono stati effettuati 14860 tamponi,037 nelle ultime 24 ore. Ad oggi 64 cittadini sono in isolamento domiciliare fiduciario, 3963 hanno invece concluso il periodo di isolamento.

Prosegue nella Tuscia l’indagine di sieroprevalenza avviata dalla Regione Lazio. Entro la giornata di ieri i laboratori analisi di Belcolle e di Civita Castellana hanno refertato 4576 test sierologici eseguiti sul personale delle forze dell’ordine e sugli operatori sanitari della Asl di Viterbo. Di questi, 83 hanno dato esito positivo, con un indice di prevalenza dell’1,81%. Dall’inizio dell’indagine, due sono i casi accertati di positività al COVID-19.

Eventuali, ulteriori, aggiornamenti sono previsti per le ore 12 di domani.




Consiglio comunale, approvate le due delibere di variazione di bilancio per emergenza Covid

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Consiglio comunale di questa mattina con delibere di variazione di bilancio. La prima riguardante i fondi messi a disposizione per le famiglie meno abbienti durante la pandemia Covid. La consigliere comunale Luisa Ciambella (Pd) chiede contezza di quante risposte a quante famiglie in indigenza il Comune è riuscito a dare. L’assessore ai servizi sociali Antonella Sberna ha risposto: “Abbiamo risposto a tutte le istanze. Ci sono stati semplicemente dei doppioni per le domande. Sono state evase circa 2930 domande. Abbiamo evaso il 100 per 100 delle domande”. Si è, quindi, passati alle dichiarazioni di voto e alla votazione della proposta, che è stata accolta all’unanimità. Favorevoli per unanimità i consiglieri anche per immediata eseguibilità della stessa.

Si è poi passati alla delibera numero 32 di ratifica e deliberazione di giunta comunale avente ad oggetto variazione al bilancio provvisorio 2019-2021 esercizi finanziari 2020. L’assessore al bilancio Enrico Maria Contardo ha letto la delibera, riguardante le risorse assegnate agli enti locali, per concorso in spese di sanificazione, (46.034,71) e concorso spese per lo straordinario della polizia locale (8.868,12 euro). La variazione in aumento riguarda un importo totale di 54.902,83 euro. Il consigliere comunale Alvaro Ricci (Pd) è intervenuto: “Questa delibera non contiene la cronologia della ratifica, non fa un accenno al decreto del Governo, ma soprattutto alla data di quando queste ripartizioni sono state fatte. Ne prendiamo atto. Dico questo perché contrariamente all’altra delibera, per impegnare le somme tra i cittadini bisognosi, non capisco perché la stessa sorte non sia toccata a questo provvedimento perché i motivi d’urgenza per adottare la variazione ci stavano tutti. Non si capisce per quale motivo di questi 54 mila euro sono stati impegnati ad oggi soltanto 20 mila. Il fatto è di una gravità inaudita perché significa che noi per sanificare non ne abbiamo bisogno e non c’era bisogno di fare questa delibera d’urgenza. L’assessore Contardo a sua giustificazione dice io sono assessore al bilancio, sono certo che assessore e dirigenti hanno chiesto di adottare questo provvedimento d’urgenza perché avevano necessità di adottare subito queste risorse, ma così non è successo. I Comuni reclamano giustamente maggiori interventi, efficienza da parte dello Stato, ma se noi diamo questo esempio non è che abbiamo brillato, tra l’altro per cifre modeste. Il presupposto dell’urgenza viene a mancare per come avete proceduto. Un cenno particolare riguardano gli straordinari della Polizia locale, fondi che andavano impegnati certamente nel periodo più critico della pandemia. Chiedo se possiamo avere conto della richiesta se questi assessorati hanno portato al bilancio formale richiesta d’urgenza e ci spiegassero i motivi per i quali queste risorse ad oggi non

Ricci

sono state impegnate. Da queste risposte dipenderà l’esito di questo voto. Avremmo voluto ratificare subito questo provvedimento come abbiamo fatto sul primo”. La consigliera comunale Lina Delle Monache ha aggiunto: “Mi associo alle dichiarazioni di Ricci e credo che sia fondamentale evidenziare la mancanza di attivazione da parte dell’amministrazione comunale di adempiere all’articolo 263 del decreto legislativo 34 con la quale il Governo sollecitava le amministrazioni locali a favorire la riapertura degli uffici,  in sicurezza anti Covid. Devo evidenziare che dal 17 maggio ho già inviato assessore e dirigente al personale che dovevano riattivare l’attività amministrativa per favorire anche la ripresa dell’attività economica e la ripresa delle pratiche amministrative. Vengo a sapere che i fondi sono arrivati dal ministero del Lavoro a metà di aprile, sono a conoscenza del decreto legislativo 64 con il quale all’articolo 263 si sollecitano le amministrazioni a realizzare con questi fondi le misure anti Covid per cercare di riaprire gli sportelli ai cittadini ed alle aziende, vengo a sapere che solo il 17 giugno vengono impegnati dei 54 mila euro di fondi solo 20 mila, guarda caso dopo la mia interrogazione urgente fatta in consiglio comunale Questo è grave e non me la sento di votare favorevolmente. Non posso che non astenermi”. Ricci ha incalzato: “Ho qualche dubbio anche se questi 20 mila euro sono stati spesi. Ha ragione la collega Delle Monache che mette in relazione la messa in sicurezza degli uffici per tornare a lavorare in modo ordinario. Non sono d’accorso con Delle Monache quando dice che l’assessore Contardo non ha colpa. C’è un’amministrazione che ha tenuto un comportamento non efficiente. Questi 20 mila euro impegnati sono stati affidati a qualche società di servizi?”.

L‘assessore Contardo risponde che, in relazione ai 39.034,71 euro, sono stati acquistate 20 mila mascherine chirurgiche ffp1 per 8880 euro, mille mascherine per 3180 euro, 200 confezione guanti per 2180 euro, 300 gel igienizzanti per mani per 1650 euro, 22 piantane in alluminio per 2090 euro, 50 gel igienizzanti di ricariche da 5 kg, per 2 mila euro, 300 spray igienizzanti per 810 euro. “In quanto questi soldi devono bastare fino a dicembre – precisa Contardo –  gli uffici hanno ritenuto di fare solo acquisto parziale per vedere come andare a spendere i 19 mila euro avanzati in seguito, in base all’andamento del virus.  Per le spese per interventi sanificazione,  7 mila euro sono destinati alle pulizie di filtri per impianti di condizionamento. il dirigente Monaco ha proceduto ad una gara che in questi giorni sta all’apertura delle offerte. Precedentemente a questi acquisti l’ufficio aveva provveduto ad altri supporti: 60 flaconi gel, 6 taniche di ricambio da 5 litri di gel, 500 mascherine ffp2 e ulteriori guanti e disinfettanti spray. Relativamente alla polizia locale, questi soldi che sono arrivati a maggio, con l’emergenza che qui da noi che era alla fine, non sono serviti e ci riserviamo di impegnarli nel prossimo autunno nel caso malaugurato che l’epidemia possa ripartire”. Il consigliere Ricci: “Assessore dice una serie di cose che aggravano la situazione. Lei doveva fare un appalto di servizi con prezzi, affidare a un soggetto e poi alla bisogna procedere. Se lei mi dice che questa roba servirà a dicembre, la delibera d’urgenza viene a cadere. Abbiamo 40 mln di liquidità in cassa. Non è che si fa prima la gara e poi l’impegno, normalmente si impegna la cifra e poi si fa la gara. Non è che una gara si fa senza copertura finanziaria. Non sono giustificazioni convincenti. Quei soldi per la polizia urbana andavano utilizzati subito, non messi via per dopo. Le risorse c’erano, andavano utilizzare

Notaristefano

oggi.Oppure erano in abbondanza e bene ha fatto il Comune ad anticipare risorse proprie per fare interventi prima.Noi ribadiamo il nostro voto di astensione, visto che l’urgenza si è persa per strada nei fatti”.

Il sindaco Giovanni Arena ha aggiunto: “C’era la buona fede da parte degli uffici perché un imprevisto poteva far trovare spiazzati gli stessi per altri interventi. La giustificazione è   questa. In un momento di emergenza si cerca di spendere il possibile, come fatto per i servizi sociali, ma avendo  la possibilità di spendere fino al 31 dicembre questi fondi ci siamo riservati di tenerli per imprevisti non programmabili. Per lo smart working sappiamo che è la modalità preferenziale rispetto alla presenza fisica fino al 31 dicembre, ma abbiamo cominciato dove era possibile ad avere la presenza fisica rispetto alla cittadinanza che chiede un contatto maggiore. Abbiamo attivato anche la rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza e abbiamo voluto procedere con la collaborazione di tutti  i sindacati. Procediamo così e cerchiamo di bilanciare l’attività online con quella di presenza fisica. Con il segretario generale stiamo procedendo in questo senso.

Arena

C’è un’ampia condivisione della parte sindacale”. Delle Monache ha rimarcato: “La spiegazione non è stata appropriata a mio parere. La prima delibera erano somme vincolate all’emergenza a famiglie indigenti e quelli assolutamente dovevano essere spesi, la seconda doveva servire per far sì che l’amministrazione programmasse via via il ritorno alla presenza del personale. E’ vero che lo smart working è stato prorogato fino al 31 dicembre, ma solo per il 50 per cento. Ai cantonieri le mascherine non sono state date poi. Confermo la mia astensione”.

La consigliera Patrizia Notaristefano è intervenuta dicendo: “Ribadisco che è insostenibile la situazione in cui si possa protrarre lo smart working così come strutturato negli uffici comunali. Sono convinta che molto del lavoro che veniva svolto si è impossibilitati a svolgerlo  così. Non sono sufficienti gli strumenti messi a disposizione per chi lavora in smart working così  perché non facilmente raggiungibili”.  E’ poi intervenuto il consigliere Quintarelli: “Il mio voto sarà di astensione alla delibera”.  Si è quindi proceduto alla votazione: 20 favorevoli e 9 astenuti, accolta quindi la proposta all’unanimità. Si è poi proceduto per alzata di mano per l’immediata approvazione: 19 voti favorevoli e 9 astenuti.




Guarito a Viterbo anche l’ultimo caso Covid, lo annuncia il sindaco Arena

VITERBO – “Guarito a Viterbo anche l’ultimo caso Covid”. Lo annuncia il Sindaco Giovanni Maria Arena, dopo che la ASL ha dato comunicazione che anche l’ultimo paziente ancora registrato è risultato negativo ai test.
“Siamo al momento a zero casi in città e Viterbo è da oggi Covid free” prosegue Arena. “Un traguardo importantissimo, frutto del costante lavoro di monitoraggio guidato dalla ASL e portato avanti da tutti i medici e dal personale sanitario di Viterbo”.

“Un riconoscimento speciale che va anche alla Croce Rossa, alla Protezione Civile, alle Associazioni di volontariato e a tutto il corpo di Polizia Locale, per l’incessante ed imprescindibile impegno in questa emergenza” aggiunge Arena.

“Un risultato – ci tiene a specificare il Sindaco – raggiunto anche grazie al grande impegno di tutti i cittadini viterbesi, i quali con forte senso di responsabilità hanno seguito e rispettato le raccomandazioni anti Covid”.

“Una notizia positiva che deve darci lo stimolo per andare avanti e recuperare giorno per giorno la nostra quotidianità” prosegue Arena, il quale si rivolge ai suoi cittadini anche con un appello a non abbassare la guardia. “Pensiamo al nostro futuro, non vanifichiamo proprio adesso l’ottimo risultato raggiunto e continuiamo a rispettare tutti le buone pratiche e le indicazioni igienico sanitarie stabilite per prevenire i contagi”.




Svimez: rischio perdita di 10mila iscritti per crisi innescata da Covid per le università

di Redazione –

ROMA – Secondo lo Svimez nell’anno accademico 2020/21 si rischia un crollo degli iscritti all’Università a causa della crisi economica innescata dal Coronavirus. Si parla di  10mila iscritti in meno, di cui due terzi al Sud. “Una valutazione dei possibili effetti della crisi Covid sulle iscrizioni all’Università, basata su quanto accadde nella precedente crisi, fa scattare l’allarme, soprattutto con riferimento al Mezzogiorno”, si legge in una nota.




Coronavirus, secondo un’indagine della società 23andMe chi ha gruppo sanguigno 0 è meno suscettibile al Covid

di Redazione –

Secondo una ricerca della società di test genetici 23andMe, coloro che hanno un gruppo sanguigno 0 hanno un rischio di ammalarsi di Coronavirus, minore. Infatti, le differenze in un gene, il cosiddetto gene ABO, che influenza il gruppo sanguigno possono influenzare la suscettibilità al Coronavirus. Secondo quanto riportato da “El Mundo”, gli scienziati hanno analizzato 750.000 test finora, visto che lo screening è ancora in corso, sui fattori genetici per cercare di capire perché alcune persone che contraggono il nuovo Coronavirus non manifestano sintomi, mentre altre si ammalano gravemente. Secondo i dati pubblicati da questa società, le persone con gruppo sanguigno 0 hanno una probabilità in meno del 9-18% di risultare positivi al Covid-19 rispetto alle persone con altri gruppi sanguigni.




Prefettura, svolta la prima riunione del tavolo tecnico per il monitoraggio delle attività

di Redazione –

VITERBO – Si è svolta questa mattina, presso la sala Coronas della Prefettura, la prima riunione del tavolo tecnico permanente per il monitoraggio delle attività commerciali e aziendali al fine di proteggere la zona da infiltrazioni mafiose. Il prefetto Bruno ha spiegato che con la riunione di questa mattina si vuole costruire una squadra contro le infiltrazioni mafiose sulle reti commerciali e aziendali. Ha poi evidenziato come il territorio della Tuscia sia prettamente agricolo che merita particolare attenzione. Al tavolo sono stati invitati anche  le organizzazioni professionali e la camera di commercio. Inoltre, al  tavolo parteciperanno anche il tribunale e la Procura di Viterbo.
Sono state, quindi, evidenziate dal capo di gabinetto Fabio Vincenzo Geraci una serie di problematiche quali le possibili difficoltà da parte delle aziende di poter ricorrere a finanziamenti e agevolazioni e questo potrebbe spingere le aziende stesse a trovare altre forme di sostegno, quali l’usura con il rischio che se l’imprenditore poi non riesce a pagare l’usuraio questi può prendersi l’azienda stessa. E proprio in questo momento di emergenza, in cui a causa del Covid sono rimaste chiuse per ben tre mesi, le imprese ora necessitano di liquidità immediata e della cassa integrazione per i proprio dipendenti, per evitare licenziamenti. E’ stato rimarcato come, proprio in momenti di crisi, dove serve liquidità, siano proprio le mafie ad averne e, quindi, ad approfittare del momento. Quindi, diventa ancora più importante permettere alle aziende di accedere ai finanziamenti previsti dai decreti governativi, superando i problemi di garanzia richiesti dalle banche. Un altro impegno importante per il tavolo riguarda il monitoraggio degli appalti pubblici. E’ stata evidenziata l’importanza di collaborare con le associazioni  e le imprese viterbesi per metterle al riparo da infiltrazioni criminali.




Coronavirus, le proposte delle Associazioni per la tutela dei pazienti oncologici e onco-ematologici durante le fasi di convivenza con il virus

ROMA- L’emergenza sanitaria COVID-19 è entrata in una fase complessa e delicata di gestione della convivenza con il virus, che accompagnerà i cittadini italiani nei prossimi mesi. I pazienti oncologici e onco-ematologici, che hanno vissuto la prima fase con preoccupazione e in alcuni casi con difficoltà logistico-organizzative di gestione della loro malattia, chiedono ora alle Istituzioni di ridisegnare i percorsi assistenziali, dando priorità alla certezza delle cure, ai percorsi dedicati di accesso alle strutture sanitarie e all’assistenza domiciliare.

Le 30 Associazioni di pazienti oncologici e onco-ematologici del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” hanno sottoposto all’attenzione del Ministro della Salute Roberto Speranza e del Viceministro Pierpaolo Sileri una serie di proposte che evidenziano alcuni aspetti di cui tenere conto nell’elaborazione delle prossime raccomandazioni ad opera delle Istituzioni per la gestione dei pazienti con patologia oncologica e onco-ematologica durante le fasi di convivenza con il coronavirus in Italia.

«Ci rivolgiamo alle Istituzioni, come già avevamo fatto all’inizio dell’epidemia, quando grazie al nostro intervento sono state diramate le prime Raccomandazioni, perché l’esperienza della prima fase dell’emergenza deve portare a una riorganizzazione e a una maggiore tutela delle persone che convivono con il tumore – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus e Salute Uomo onlus e coordinatrice del progetto – dalla gestione dell’epidemia durante il lockdown sono emerse diverse criticità sulle quali bisogna intervenire tempestivamente. Attuare percorsi personalizzati; dare una struttura compiuta al registro tumori attraverso investimenti tecnologici che consentano un più efficace conferimento dei dati da parte dei Registri Regionali; incentivare l’assistenza territoriale con promozione della telemedicina e dei programmi di home delivery dei farmaci; potenziare e formare la professione di case manager; incentivare la figura e il valore dello psiconcologo, anello di congiunzione tra paziente-famiglia e struttura sanitaria; pensare a forme di tutela economica e giuslavorativa per caregiver e familiari: questi gli interventi a nostro avviso prioritari e sui quali chiediamo al Ministero della Salute e al Governo di attivarsi quanto prima, offrendo chiaramente la nostra massima disponibilità a lavorare insieme».

Le 30 Associazioni del progetto hanno elaborato 8 punti chiave sui quali cooperare nella definizione di un percorso di tutela dei pazienti oncologici e onco-ematologici quanto più concreto e agevole possibile.

 




Emergenza Covid: firmata l’ordinanza per la stagione balneare

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo) – Il vicesindaco Luca Benni ha firmato l’ordinanza n.17 del 26 maggio 2020, che ricalca le indicazioni del Governo e della Regione Lazio, sulle misure per contrastare l’epidemia Covid-19, adattandole alla tipologia delle spiagge del litorale di Montalto di Castro e Pescia Romana.

Il provvedimento mette in atto tutte le misure precauzionali di contenimento, attraverso l’accesso contingentato nelle spiagge per evitare assembramenti, con percorsi dedicati all’ingresso e all’uscita, con l’installazione di cartelli sulle informazioni delle misure di prevenzione da adottare. Saranno garantiti l’igienizzazione e il distanziamento sociale, l’assistenza in ogni momento. Saranno consentiti gli sport individuali: rimarranno quindi i consueti corridoi di uscita per le attività acquatiche come Kite-Surf e Wind-Surf. Le spiagge libere saranno presidiate da personale opportunamente formato. Il comune metterà a disposizione anche una app, attraverso la quale si potrà prenotare l’accesso alla spiaggia libera più amata: chi non sarà registrato potrà comunque accedere in spiaggia fino al raggiungimento della capienza massima calcolata.

«Questo provvedimento è il frutto del lavoro dell’amministrazione comunale, degli uffici comunali, della collaborazione della Guardia Costiera, della passione degli operatori balneari e dei cittadini di Montalto di Castro e Pescia Romana – dichiara il vicesindaco Luca Benni – che nei giorni scorsi ci hanno aiutato a redigere le linee guida per la fruizione delle nostre spiagge e del nostro mare nella completa sicurezza dei bagnanti. Per questo, oltre l’ormai rodato “Mare Sicuro”, messo in campo anche quest’anno per le parti pubbliche e che prevede bagnini, torrette, cani salvataggio, moto d’acqua, gommoni – prosegue Benni – sono state previste azioni specifiche che saranno adottate sia dai concessionari che dal comune stesso. A fronte di questa organizzazione anche i cittadini dovranno fare la loro parte. Registrarsi è una strategia utile per avere garantito l’accesso in spiaggia.

Un altro obbligo è quello di arrivare con la mascherina indossata, che potrà essere tolta solamente una volta che ci si è sistemati sull’arenile. Ringrazio anticipatamente – conclude il vicesindaco – le forze dell’ordine, la polizia locale e le associazioni di volontariato che ci permetteranno di affrontare la stagione balneare in piena sicurezza e nel rispetto delle regole».




Inps Lazio, aggiornamento dati prestazioni COVID19

ROMA – In riferimento alle prestazioni previste dal decreto Cura Italia, per far fronte all’emergenza coronavirus, si fa presente che, nell’ambito dell’iniziativa della Direzione Regionale Lazio, è stata costituita una task force tra il personale della sede, che, per far fronte al pagamento, in corso, delle richieste, sta lavorando alacremente al fine di assicurare la definizione delle pratiche con la massima efficienza e nel più breve tempo possibile.

Infatti, la Direzione Provinciale INPS di Viterbo sta gestendo le richieste di Cassa integrazione ordinaria, Cassa integrazione in deroga e assegno ordinario del fondo di integrazione salariale, in correntezza.

Si forniscono i dati aggiornati al 14 maggio c.a. come da indicazioni  sotto riportate.

  1. Domande Cassa integrazione salariale

                                           Pervenute     Definite
Cigo                                       1547            1412
Cig in Deroga                          3124            3108
Fondo Integrazione Salariale      607              508

  1. Pagamenti

Sono state erogate n. 9294  mensilità  afferenti ai mesi  di marzo e aprile per un importo totale  complessivo di  €4.519.120,14 .




Viterbo, Covid-19 Fase 2: le domande di Luigi Telli al Sindaco

VITERBO – Riceviamo da Luigi Telli di Rifondazione Comunista – Circolo di Viterbo – e pubblichiamo.

Scuole, lavoro, buoni-famiglia, anziani, servizi sociali. Cinque domande al Sindaco della fase 2.

  1. Buoni-famiglia. I dati parlano chiaro: il numero delle domande pervenute per ottenere i buoni-spesa è enorme (3500), segno che a Viterbo il tasso di povertà è ora altissimo, e la situazione è drammatica. 3500 famiglie su una città come la nostra è un dato allarmante. Non solo. A conti fatti, 600 famiglie sono rimaste escluse. E molti esercizi non accettano i buoni. Che farà il Comune? Dirà che il Governo non ha stanziato nulla o cercherà di attivarsi? E con quali criteri?
  2. Dicono che a partire dal 18 maggio, in modo decisamente caotico, si ripartirà. Peccato che a Viterbo la piaga del lavoro nero renda la riapertura assai problematica. Basta scambiare due parole con i lavoratori: nessun contratto, o contratti fittizi, irregolari, dipendenti assunti come stagisti, part-time, tirocinanti, eccetera. Che fine faranno? È prevedibile che, con il (sacrosanto) blocco dei licenziamenti varato dal Governo, padroni e padroncini sceglieranno di non riaprire proprio, oppure di riaprire assumendo solo al nero. Del resto si sa, mettere in regola i dipendenti è un costo per le imprese. Ebbene, a parte la penosa messinscena della consegna-delle-chiavi, il Comune che farà con questi “datori di lavoro” (nero)? E con i lavoratori? Evocherà come fanno alcuni dai banchi dell’opposizione (?) il modello ponte-di-Genova (cioè nessun controllo, zero sicurezza, sospensione di diritti e tutele)?
  3. Centri anziani. Che ne sarà? La stagione estiva è alle porte, fra Viterbo e Bagnaia i maggiori centri anziani comunali sono ancora chiusi. Buon senso vorrebbe che se si permette alla pizzeria o al barbiere di ripartire, si dovrebbe fare lo stesso con emeroteche, centri sociali comitati anziani e quant’altro. A meno di non dire che “Viterbo non è un paese per vecchi”, un po’ come in certe tragiche terapie intensive nei mesi scorsi, in cui si curano prima i giovani e poi semmai gli altri. Il Comune che intende fare con i centri anziani?
  4. Servizi sociali e assistenza domiciliare anziani e disabili. Una volta usciti dal periodo di massimo contagio, la sinergia fra ASL e Comune dovrebbe essere intensificata. A che punto siamo?
  5. Le scuole. Infanzia, primaria, scuole medie: dipendono tutte dai Comuni. Fra tre mesi inizia l’anno scolastico. Inutile truccare i dati e inserire bagni palestre e ripostigli nei calcoli della metratura: gli spazi sono insufficienti, e il numero di alunni per classe è fuori norma. Il Comune che fa per la messa in sicurezza? Il personale e le strutture sono adeguate? È stato predisposto un qualche tavolo di lavoro con Dirigenti scolastici e sindacati? O a settembre restiamo chiusi con la solita scusa che il Governo non ha dato indicazioni e noi non sappiamo che fare?

Il Comune sembrerebbe non avere un piano, e marciare in ordine sparso, senza un criterio. Ma lo stesso vale per chi dovrebbe stare dall’altra parte. La ricetta delle fantomatiche opposizioni è fuori da ogni logica razionale. Sembrano delle trovate umoristiche ma è la verità. Esempio: come rilanciare il turismo culturale? Così, dicono: con i drive-in al Sacrario e i cinema all’aperto. Come rilanciare il centro storico? Così: si tolgono le auto parcheggiate nelle piazze rinascimentali e ci si mettono i tavolini delle birrerie. Come si rilancia l’economia? Con più soldi agli imprenditori e meno controlli (meno “burocrazia” – dicono). Come si riparte con scuole e asili? Così: più soldi per “la strumentazione didattica” (cioè scuole chiuse e computer a casa). E così via. Un atteggiamento demenziale, in mezzo a una tragedia.




+75% acquisti online con Covid: le nuove opportunità di business per le aziende della Tuscia nel webinar della Camera di Commercio di Viterbo

VITERBO – Con l’emergenza Covid-19 degli acquisti online il 75% erano di persone che non avevano mai acquistato online secondo Netcomm. La Camera di Commercio di Viterbo lancia il webinar gratuito per vendere e trovare nuove opportunità di business grazie al digital.

Secondo gli ultimi dati di Netcomm – Consorzio del Commercio Digitale Italiano – con l’emergenza da coronavirus il 75% di chi ha acqusitato online non lo aveva mai fatto prima. Un dato molto positivo che fa aumentare il numero degli acquirenti online, che in Italia ad oggi, riguarda solo il 7% degli acquisti su internet contro il 30% della Gran Bretagna ad esempio. Nel cambio di economia e nella difficoltà si aprono le nuove opportunità: molte più persone acquistano beni online, soprattutto nel comparto alimentare, che cresce nell’ultimo mese del +5436% secondo Nielsen. Ma gli acquisti online di generi alimentari non crescono esponenzialmente solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Queste enormi possibilità si aprono per la Tuscia che vanta una ricca scelta di prodotti tipici, ma non solo nell’ambito enogastromico, anche il turismo locale va promosso e sviluppato attraverso le giuste stratetegie digitali, come nell’artigianato e come tutti gli altri settori presenti della zona tra i quali l’agricoltura, l’attività manufatturiera, costruzioni e immobiliare, il commercio trasporti e spedizioni, ecc “.

Giovedì 30 aprile il workshop gratuito in call conference alle ore 15 organizzato dal Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio Viterbo dal titolo: “Le opportunità di business e vendita on line nell’era del Coronavirus”. All’evento interverrà Giulio Gargiullo, Digital Marketing Manager e digital mentor del PID Viterbo con origini cellenesi, che da diversi anni si occupa di promuovere e di sviluppare il Borgo fantasma. L’evento sarà introdotto da Luigi Pagliaro, digital coordinator Punto Impresa Digitale Viterbo, nel quale interverranno anche Michela Castellani e Davide De Lucis, digital promoter del PID Viterbo. La partecipazione all’incontro è gratuita ma per motivi organizzativi è obbligatorio confermare l’adesione entro la giornata di mercoledì 29 aprile cliccando su Iscriviti o inviando mail a: pid@vt.camcom.it

Giulio Gargiullo

Giulio Gargiullo, Digital Marketing Manager e digital mentor del PID Viterbo

Così commenta Giulio Gargiullo esperto di digital marketing:” Nella crisi attuale si aprono nuove opportunità che consentono a qualsiasi piccolo, medio o grande imprenditore di vendere in Italia e nel mondo grazie agli strumenti digitali. Oggi è importante prendere consapevolezza degli strumenti gratuiti che abbiamo già a disposizione e che possiamo utilizzare da subito per portare i nostri prodotti o il nostro brand in Italia e nel mondo, aumentando vendite e fatturato. Si compra di più attraverso internet, si ricercano online informazioni su aziende o professionisti, come si trascorre più tempo a guardare video o film”.

“Nel mio intervento mostrerò gli ultimi dati d’acquisto degli italiani e a livello internazionale, indicando i settori chiave dove è aumentata la domanda di beni online, come la possibilità di esplorare luoghi o visitarli virtualmente. Pensiamo alla possibilità di persone dall’Italia o da tutto il mondo, di vedere l’interno di una cantina vinicola, di un frantoio, di una falegnameria o come all’interno di un’azienda che produca qualsiasi cosa. Parleremo del settore agroalimentare, di altri settori, come anche del settore turistico particolarmente in crisi e come questo può essere riavviato con il digitale. Si passa dallo storytelling online, alla presenza nei social media,alla virtualizzazione del business, all’uso di intelligenza artificiale nel grande sviluppo generale della trasformazione digitale. L’estate 2020 sarà caratterizzata da un ‘turismo di prossimità’, alla ricerca di piccoli borghi storici e della ricca provicia italiana. E’ un quadro che identifica a pieno il territorio della Provincia di Viterbo”.

Per ulteriori informazioni: Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio Viterbo, 0761.234469 / pid@vt.camcom.it /
www.vt.camcom.it.




Coronavirus, Ciccozzi (Ucbm Roma): “Covid in acqua o sabbia? No evidenze”

ROMA – Voglia di pensare al mare, alla spiaggia. O alla montagna. Ma gli epidemiologi frenano e dicono che il Covid-19 non andra’ in vacanza molto presto. Ci vorra’ l’autunno, forse con l’arrivo di un vaccino. Ma l’acqua e la sabbia saranno sicure o contaminate dal virus? A dare queste e altre risposte all’agenzia di stampa Dire, in una intervista via skype, il professor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unita’ di statistica medica ed epidemiologia del Campus Bio-medico di Roma:

– Partiamo dal suo ultimo studio, quello con Robert Gallo (noto per aver scoperto negli Anni 80 il virus dell’Hiv) che ha consentito la differenziazione del ceppo asiatico da quello europeo evidenziando inoltre che ognuno muta differentemente. Questo significa che trovato un vaccino, se il Covid-19 dovesse mutare ancora non garantirebbe la copertura?
“Il vaccino si fa su parti che non si modificano nel tempo, e’ sicuro e universale. Lo studio che abbiamo portato avanti era sull’Rna polimerasi. In Asia mutazioni non le abbiamo trovate, al contrario ne abbiamo intercettate molte in Europa e un po’ meno in Nord-America. Questo ci fa pensare a diverse strategie terapeutiche, perche’ mutato potrebbe essere resistente a una terapia e non a un’altra. Ma non davanti a un vaccino”.

– A tal proposito, molte company stanno lavorando in questo senso. Molte dicono di essere vicino e gia’ testano sull’uomo. Qual e’ la metodica piu’ promettente se puo’ dircelo?
“Non possiamo dire quale possa essere perche’ sono tutte in fase
di sperimentazione, quindi dobbiamo vedere chi alla fine ci dara’ piu’ garanzie di copertura. L’Irbm in collaborazione con l’Universita’ di Oxford, per quello che so, e’ molto avanti su questo poiche’ hanno utilizzato molecole gia’ testate precedentemente per altri vaccini come quello della Sars del 2002-2003 poi abbandonato, come sappiamo tutti, perche’ il virus scomparve improvvisamente. Dicono di potere avere un vaccino gia’ per ottobre o novembre. Ma c’e’ anche il vaccino a cui lavora Anthony Fauci che credo sia arrivato anche questo nella prima fase sull’uomo. Se il virus perde potenza e diventa evolutivamente piu’ debole, potrebbe incominciare ad adattare a noi diventando un nostro ‘compagno di viaggi’ con una
sintomatologia molto piu’ lieve e meno contagiosa. Ci si potrebbe
vaccinare cosi’ come gia’ accade tutti gli anni per l’influenza”.

– Si discute ancora moltissimo di quando e come fare ripartire l’Italia?
“La nostra vita sicuramente cambiera’, almeno fin quando non ci
sara’ il vaccino. Da epidemiologo io penso alla salute delle persone, non penso a un fatto economico. Prima stiamo bene e poi ci tiriamo su le maniche perche’ noi siamo bravi a farlo, non solo a curare le persone ma anche a ricominciare daccapo. Lo abbiamo fatto tante volte e lo faremo anche questa volta. Per quanto riguarda le Regioni e’ qualcosa che va deciso dai presidenti, ma dal punto di vista epidemiologico direi di aprire intanto e aprire leggermente ma con delle regole precise e da rispettare in quelle zone con l’R0. Se noi abbiamo una Regione con 0,5 o 0,6 io consiglierei di aprire intanto quella regione, e magari in tempi differenti altre che possono avere 1,2. Al via solo chi ha meno circolazione del virus all’interno del
territorio per capirci. Per quanto riguarda i trasporti mi pare ci sia un controllo del flusso dei passeggeri con una porta d’ingresso e una di uscita, si differenziano ed e’ molto. Le persone devono sedersi una sedia si’ e una no. E in piedi ci dovranno essere delle tracciature a terra, vanno usati i guanti per non toccare maniglie e interni dei mezzi che poi vanno gettati una volta tornati a casa. Inoltre io suggerirei i dispenser per le mani in metro e bus”.

– C’e’ voglia di vacanza, ma il virus puo’ contaminare l’acqua del mare o la sabbia oppure andiamo tranquilli?
“Io sono un uomo di mare, ci vivrei al mare quindi per me sarebbe
una delusione non andarci. E avevo pensato di chiederlo al virus:
che vuoi fare questa estate? Pero’ ho capito che difficilmente avrei ricevuto una risposta per cui dobbiamo riandare sulle regole epidemiologiche. Non ci sono evidenze scientifiche di presenza del virus nell’acqua di mare, che peraltro ha una certa salinita’ che sicuramente gli dara’ fastidio rispetto all’acqua reflua. Al mare direi che ci si puo’ andare se manteniamo le distanze e tutte le regole”.

Agenzia Dire




Emergenza Covid: consegnati 210 ventilatori polmonari nel Lazio

ROMA- Consegnati questa mattina 210 ventilatori polmonari per la respirazione assistita a 30 strutture del Servizio Sanitario del Lazio. Le dotazioni sono state reperite grazie alla cooperazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e andranno a incrementare i dispositivi già presenti nelle terapie intensive regionali.

“Grazie alla Cooperazione Internazionale è possibile fare rete a livello mondiale. L’UNDP si è attivato, mettendo a disposizione di tutti i paesi più colpiti le sue competenze per fermare l’avanzata della pandemia. Non possiamo che essere felici per questa partnership facilitata dalla presenza di UNDP a Roma”. A dichiararlo l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Le strutture a cui sono destinati i respiratori sono distribuite in tutte le province del territorio regionale. In particolare, a Roma: Policlinico Umberto I, Policlinico Umberto I – PEDIATRIA, Policlinico Umberto I – NEONATALE, San Camillo-Forlanini, Sandro Pertini, Sant’Eugenio, Tor Vergata, Sant’Andrea, INMI L. Spallanzani, San Filippo Neri, Santo Spirito, San Giovanni Addolorata, Giovanni Battista Grassi, Parodi Delfino di Colleferro, San Paolo di Civitavecchia, San Giovanni Evangelista di Tivoli, ospedale di Anzio, Padre Pio di Bracciano, Angelucci di Subiaco, Coniugi Bernardini di Palestrina, Santissimo Gonfalone di Monterotondo, San Sebastiano Martire di Frascati, Ospedale dei Castelli di Ariccia. A Viterbo: ospedale Belcolle. A Frosinone: ospedali Fabrizio Spaziani, San Benedetto di Alatri, Santissima Trinità di Sora. A Latina: ospedali di Gaeta, Dono Svizzero di Formia. A Rieti: ospedale San Camillo de Lellis.




Emergenza Covid: da Unitalsi la campagna “Contagiamoci di solidarietà”, raccolta fondi

In tutta Italia sono migliaia i volontari dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e noi Santuari Internazionali) impegnati per non lasciare soli persone disabili, anziani e famiglie in difficoltà. L’esperienza dei pellegrinaggi che l’Associazione organizza da anni ha insegnato ai propri soci a riconoscere il valore della speranza e a credere, in questo tempo di difficoltà, che si tornerà presto a pregare insieme sotto la Grotta di Lourdes e che potranno riprendere le attività di accoglienza nelle sedi delle sezioni, sottosezioni e nei gruppi diffusi su tutto il territorio nazionale.
Nonostante questo, l’UNITALSI c’è e non si ferma. Nel silenzio, nella discrezione, nella carità, ad ogni livello, l’impegno dell’associazione, soprattutto oggi, è a fianco di chi è più debole: i malati, i più poveri, chi è solo, chi non può fare la spesa o acquistare le medicine in autonomia. Le attività e i progetti di carità dell’associazione verso chi è nel bisogno, ora più che mai, continuano ad operare.
Grazie alla loro creatività e alloro impegno i volontari dell’Unitalsi hanno trovato un modo nuovo e diverso per stare accanto alla fragilità realizzando mascherine, cuffie e gambali destinati agli ospedali, cuocendo il pane, o prestando il proprio servizio gratuito e le proprie forze nei Comuni per la raccolta e distribuzione di pacchi viveri e farmaci e adoperandosi per quanto necessario alla popolazione in coordinamento con le Istituzioni, con la Caritas e con la Protezione civile. Un servizio alle famiglie e alla comunità che sta diventando sempre più importante.
Per questo e per sostenere l’associazione e le sue attività, l’Unitalsi invita i suoi soci e tutti coloro che l’hanno a cuore, a dare il proprio contributo: con carta di credito, PayPal, bollettino postale o bonifico bancario o rivolgendosi alle sedi dell’associazione. Tutte le informazioni, le modalità per donare e le indicazioni per contattare la sottosezione dell’Unitalsi più vicina si trovano su www.unitalsi.it.

Si posso effettuare le donazioni attraverso i seguenti metodi di pagamento:

con carta di credito o Paypal;
con bonifico bancario intestato a UNITALSI – IBAN: IT52 P056 9603 2110 0000 5840 X24
con bollettino postale intestato a UNITALSI – Via della Pigna 13/A – 00186 Roma C/C POSTALE N° 10274009

Creato anche l’hastag: #contagiamocidisolidarietà




COVID = Come Organizzare Velocemente Il Domani

Riceviamo e pubblichiamo: “Nasce il PROGETTO COVID, anch’esso virale, ma con un risvolto tutto salutare. COVID con l’acronimo Come Organizzare Velocemente Il Domani, sarà la più grande piattaforma di comunicazione efficace a disposizione di imprenditori, liberi professionisti, privati, ma anche di giovani, studenti, genitori e di tutti coloro che in questo periodo cercano un supporto tecnico, organizzativo ed emotivo per pianificare il futuro della propria azienda, ma soprattutto ed ancor di più, della propria vita.

PROGETTO COVID non è chiacchiere, non è perdita di tempo, è lo strumento del qui e adesso ed è il messaggio che se c’è qualcosa, che va fatto per risollevarci, va fatto ora, perché quando

Andrea Proietti

torneremo al nostro lavoro e alle nostre progettualità, dovremo essere pronti.

PROGETTO COVID, “figlio” di PROPORRE E PROPORSI (il primo Seminario di comunicazione in Italia per i giovani), nasce da un’idea di Andrea Proietti che ormai da oltre 25 anni si occupa di Formazione e Gestione di Risorse Umane, e vedrà la collaborazione con importanti realtà nazionali ed internazionali nell’ambito della Comunicazione intesa nelle sue forme più svariate.

Abbiamo veramente bisogno di riempire le nostre bacheche con lo slogan #andràtuttobene?
I messaggi positivi fanno bene allo spirito, ma dietro la positività deve esserci l’azione!
Quanto sarebbe più stimolante per la mente dell’uomo pensare invece che si “dovrà andare bene?”
La differenza è netta, ma alcune volte è difficile in momenti particolari come questo, avere una mente lucida per capire quali strumenti usare.

Attraverso le varie piattaforme Social come Facebook e Instagram di “Proporre e Proporsi” gestite da un efficace ufficio di Social Media Marketing ultima generazione, sarete informati in tempo reale sul come “non perdere tempo” e capire Come Organizzare Velocemente Il Domani”.




Confimprese Viterbo sul dl Covid del 16 marzo 2020

VITERBO- Riceviamo da Confimprese Viterbo e pubblichiamo: “Alla luce delle principali misure del D. L Covid Ter del 16 marzo 2020, e a quanto anticipato del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, unitamente ai Ministri Gualtieri e Catalfo, viene confermata la sospensione dei versamenti delle ritenute di acconto e dei contributi previdenziali e assistenziali entro il 31 maggio 2020 così come resta sospeso ogni ulteriore adempimento fiscale con scadenza tra 08/03/2020 – 31/05/2020.
Tra le misure che riguardano negozi e botteghe viene ad esse riconosciuto un credito di imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020 solo per gli immobili di categoria C/1. Viene altresì introdotto un credito di imposta nella misura del 50% per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.
Oltre al differimento delle udienze civili, penali ed amministrative al 15 aprile, sono state introdotte anche misure straordinarie per il nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali.
E’ stata poi introdotta una nuova cassa integrazione in deroga per le imprese per le quali non trovino applicazione le tutele previste dalla vigenti disposizioni in materia di riduzione o sospensione di orario in costanza di rapporto.
Tra le misure più importanti spicca l’indennità a professionisti titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata al 23 febbraio 2020, così come i collaboratori coordinati e collaborativi e altre figure quali operai agricoli a tempo determinato e lavoratori dello spettacolo; a questi soggetti verrà erogata una indennità una tantum pari a 500 euro per tre mensilità.
Oltre ad altre misure per quanto riguarda lavoro agile, congedi, permessi retribuiti e premi lavoratori dipendenti sono stati introdotte misure di sostegno alle piccole e medie imprese con lo stanziamento di una maggiore dotazione del fondo centrale di garanzia PMI.
Sono stati sospesi anche i mutui ipotecari prima casa e tra le altre cose le stesse banche territoriali unitamente ad altri maggiori istituti di credito hanno provveduto di loro iniziativa, sulla base dell’addendum Abi del 6 Marzo 2020, a sostenere le famiglie bisognose e le imprese con provvedimenti specifici. Tra le misure mancanti, per le quali si auspica immediata integrazione, il presidente Gianfranco Piazzolla fa notare, come già ribadito dagli organi di stampa, la totale assenza di tutele a favore dei professionisti iscritti agli albi e auspica anche una maggiore chiarezza per quanto riguarda il settore degli ambulanti.
Per ultimo si evidenzia l’anomalo rapporto tra differimento pagamenti e prescrizioni fiscali allungate a due anni, nettamente in contrasto con lo statuto del contribuente.
Confimprese resta a disposizione delle imprese per informazioni ed approfondimenti si può scrivere alla mail : confimpreseviterbo@gmail.com