Ultimati i lavori di realizzazione di tre nuove aule, gli studenti dell’istituto Besta non faranno più la Dad

ORTE (Viterbo)- Un’ottima notizia per gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Fabio Besta di Orte: da settembre, infatti, nessuna classe farà più ricorso alla didattica a distanza. Un grande risultato che è stato possibile grazie a una fruttuosa collaborazione tra la Provincia di Viterbo, il Comune di Orte e la Dirigenza scolastica dell’Istituto Besta.

Il ricorso alla Dad si era reso necessario a partire dallo scorso anno, come misura temporanea, quando la sede succursale dell’Istituto Besta era stata decretata inagibile e chiusa per motivi di sicurezza. Nell’attesa che venissero completati i lavori di demolizione e ricostruzione della scuola, gli studenti hanno continuato lo svolgimento delle lezioni spostandosi negli spazi disponibili presso la sede centrale. Poiché però non c’erano a disposizione locali sufficienti per ospitare tutte le lezioni, la dirigenza scolastica e la Provincia di Viterbo non hanno potuto far altro che attivare la didattica a distanza a rotazione.

A settembre 2024 però tutti le classi potranno tornare finalmente in classe. La Provincia di Viterbo ha infatti terminato i lavori di ampliamento della sede centrale dell’Istituto Besta, dotandola di tre nuove aule. A tutto questo si aggiunge il fatto che la stessa segreteria scolastica è ora ubicata presso due appartamenti limitrofi alla sede centrale del Besta – presi in affitto dal Comune di Orte – così da poter far spazio ad altre aule.

Nei giorni scorsi, inoltre, la Provincia di Viterbo ha firmato un importante accordo con il Comune di Orte: l’ente municipale concederà infatti uno stabile – sito in via del Campo Sportivo a Orte – ad uso gratuito alla Provincia, la quale a sua volta realizzerà tutti i lavori necessari per adibire l’edificio a sede succursale dell’Istituto Besta.

“Nell’attesa che il Comune di Orte completi i necessari lavori di demolizione e rifacimento della scuola, come Provincia di Viterbo ci siamo attivati per riportare tutti gli studenti in classe il prima possibile – commenta il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli -. L’accordo di collaborazione approvato dalla Provincia di Viterbo e dal Comune di Orte consentirà infatti di avviare presto i lavori nella sede del “Fabio Besta” ubicata dietro gli impianti sportivi. Questo denota non solo una grande ed esemplare collaborazione tra Enti pubblici, ma anche l’estrema capacità della Provincia di adattarsi alla situazione e trovare sempre soluzioni adeguate”.

“Un sincero ringraziamento va alla Dirigente dell’Istituto Fabio Besta di Orte, Dottoressa Viviana Ranucci, con la quale il dialogo in questi mesi è stato costante, collaborativo e finalizzato all’individuazione della migliore soluzione per gli studenti”, conclude il Presidente Romoli.




Gli studenti del Besta costretti alla didattica a distanza uno o due giorni a settimana: interviene la Flc Cgil

Riceviamo e pubblichiamo: “Gli studenti dell’Istituto Superiore “Fabio Besta” stanno attualmente vivendo una situazione estremamente critica e inaccettabile. Da settembre scorso, a causa di problemi strutturali presso l’istituto, sono costretti a partecipare alla Didattica a Distanza (DAD) uno o due giorni a settimana. La FLC CGIL esprime la sua profonda preoccupazione per questa situazione e si schiera al fianco degli studenti nel richiedere un’immediata risoluzione del problema.
La DAD, sebbene sia stata un valido strumento in situazioni di emergenza, non può essere accettata come una soluzione permanente. La FLC CGIL riconosce l’importanza dell’apprendimento in presenza, non solo per garantire una didattica di “qualità”, ma anche per favorire la socializzazione e un equilibrato sviluppo psicofisico degli studenti.
L’istruzione è un diritto costituzionale che deve essere garantito: la persistente adozione della DAD sta danneggiando non solo la qualità dell’istruzione ma anche il benessere degli studenti, privandoli di un’esperienza educativa completa.
La FLC CGIL esorta le autorità scolastiche, comunali e provinciali a intervenire prontamente per risolvere i problemi strutturali che impediscono il ritorno alla normale didattica in presenza. È un imperativo categorico garantire un ambiente educativo che soddisfi gli standard necessari per un apprendimento efficace.
Invitiamo inoltre le autorità a coinvolgere gli studenti nel processo decisionale, assicurando che le loro voci siano ascoltate e rispettate. La partecipazione degli studenti è essenziale per trovare soluzioni efficaci e costruttive.
La FLC CGIL sostiene pienamente le proteste degli studenti e dei genitori e si impegna a fornire il proprio supporto affinché le loro richieste siano ascoltate e soddisfatte.
Chiediamo a tutte le parti coinvolte di avviare un dialogo aperto e costruttivo per risolvere questa difficile situazione nel miglior interesse degli studenti e dell’intera comunità scolastica”.
FLC CGIL Paola Grilli




Nessuna dad per gli alunni positivi al Covid: lo ha deciso il ministero

di REDAZIONE-

ROMA- Per gli alunni che risulteranno positivi al Covid e, quindi, non potranno andare a scuola il Ministero ha deciso che non potranno seguire le lezioni in Didattica digitale integrata, dato che la normativa per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022. A spiegarlo lo stesso ministero dell’Istruzione in un vademecum che è stato inviato alle scuole con le indicazioni per il contrasto della diffusione del virus nelle scuole per l’avvio del nuovo anno scolastico 2022-2023.

Nello specifico, si precisa che per tutelare gli alunni fragili,  “i genitori degli alunni/bambini che a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse comunicano all’Istituzione scolastica questa condizione in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare durante la presenza a scuola. A seguito della segnalazione ricevuta, l’Istituzione scolastica valuta la specifica situazione in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra/medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza ed in condizioni di sicurezza”. Inoltre, il ministero informa che resta sempre attivo per ogni richiesta di chiarimento, il servizio di help desk amministrativo contabile, canale ufficiale di assistenza, consulenza e comunicazione fra l’Amministrazione e le Istituzioni scolastiche.




Covid, Speranza: “Non più Dad per vaccinati 12-18 anni”

Da domani meno restrizioni sono previste in Italia, partendo dalla diminuzione degli studenti in Dad. La curva dei contagi Covid scende in circa 2/3 delle province, ma i valori dell’incidenza sono ancora elevati. C’è un segno meno anche su ricoveri, ma il ministro della Salute Speranza ha detto che è importante restare con i piedi per terra. “Stiamo riuscendo a piegare la curva epidemica senza restrizioni e senza misure particolarmente invasive: il Green pass è stato un passo in questa restrizione. Le mascherine sono state uno strumento formidabile nella lotta contro la pandemia di Covid-19 e continueranno a essere le nostre compagne di viaggio ancora per una fase significativa, al chiuso sicuramente, ma anche all’aperto bisognerà portarle con sé in caso di aggregazioni”.
Inoltre, gli studenti vaccinati in fascia 12-18 anni non andranno più in Dad.




Covid, le nuove regole: niente Dad ai vaccinati a partire dalle elementari

E’ stato approvato il nuovo decreto sulle norme anti Covid che riduce le restrizioni sulla scuola, introduce lo stop alle restrizioni per i vaccinati in zona rossa e sancisce la durata del Green pass senza limiti temporali per chi ha la dose booster o che si è ammalato dopo la seconda dose di vaccino. Chi, invece, ha preso il Covid, dopo la prima dose,avrà un green pass valevole sei mesi. I ministri della Lega non hanno partecipato al voto delle nuove norme Covid inserite nel decreto approvate in Cdm. I leghisti hanno spiegato di aver deciso di non votare perché quelle norme “discriminano i bambini non vaccinati”. Posizione criticata dal Pd: “Quanto accaduto in Cdm è un atto preoccupante che rischia di aumentare l’instabilità e creare nuova confusione nel Paese”. Il premier Draghi ha illustrato il decreto che va verso una riapertura del Paese. “Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo – ha evidenziato Draghi – Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo”. A partire dalle scuole elementari scolari e studenti vaccinati non andranno più in Dad. La didattica a distanza scatterà quindi solo per i non vaccinati o guariti e durerà 5 giorni. Per la scuola primaria la Dad scatterà dopo 5 casi positivi in classe, per la scuola secondaria se si superano i 2 casi. I bambini da 0 a 6 anni andranno in Dad per cinque giorni se in classe ci sono più di cinque casi positivi al Covid. La Dad scatterà per tutti, dal momento che a questa età i bambini non sono vaccinabili e stanno in classe senza mascherina.

La quarantena passi da 10 a 5 giorni per i ragazzi che risultano contatto stretto di un positivo ma non sono vaccinati. Chi ha completato il ciclo vaccinale o è guarito da meno di 4 mesi non deve invece fare la quarantena. Chi ha fatto la dose booster di vaccino e chi si è contagiato dopo aver fatto due dosi ed è guarito avrà il green pass illimitato.




A Tarquinia scuole chiuse fino al 23 gennaio: c’è l’ordinanza del sindaco Giulivi

di REDAZIONE-

TARQUINIA (Viterbo)- Anche il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi ha firmato l’ordinanza per la chiusura delle scuole, pubblicata sull’albo pretorio. Di seguito l’ordinanza: “IL SINDACO PRESO ATTO della delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, più volte prorogato dal Consiglio dei Ministri, da ultimo, con provvedimento del 14 dicembre 2021, fino al 31 marzo 2022;
VISTI:
– il Decreto Legge 25 marzo 2020, n. 19 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID19”,convertito,conmodificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35;
– il Decreto Legge 22 aprile 2021, n. 52 “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel
rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19, convertito, con modificazioni,
dalla legge 17 giugno 2021, n. 87,ess.mm.ii.;
– il Decreto Legge 26 novembre 2021, n. 172 “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali” con cui si reiterano provvedimenti resi urgenti dallo sviluppo in senso peggiorativo del quadro epidemiologico e che impone il rafforzamento delle disposizioni preventive e di controllo dei comportamenti personali;
– il D.L. 24 dicembre 2021 n. 221;
– il D.L. 30 dicembre 2021 n. 229;
– il Decreto Legge 05 gennaio 2022 n. 55 che introduce misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole;
– il Decreto Legge 07 gennaio 2022 n. 1;
– iD.P.C.M.e tutti i Decreti Legge in materia emanati;
CONDIVISA la nota prefettizia n. 84145 del 02.12.2021 nella quale il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica ricorda la raccomandazione ai Sindaci già espressa con nota n. 83217 del 29.11.2021 circa la necessità di valutare, nell’ambito delle proprie prerogative e responsabilità in materia di tutela della salute pubblica nel territorio di competenza, di adottare ogni necessaria misura;
RICHIAMATE le precedenti ordinanze sindacali legate all’emergenza sanitaria;
RAVVISATO che la circolare del Ministero della Salute n. 26081 del 18 dicembre 2021 rileva:“Come formalizzato nel verbale del 17.12.2021 della Cabina di Regia dedicata al monitoraggio del rischio sanitario di cui all’allegato 10 del D.P.C.M. 26/04/2020 e al D.M. Salute 30 aprile 2020, nelle ultime otto settimane sul territorio nazionale sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%), mentre si mantengono stabilmente e significativamente al disopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici(1,13)che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09). L’Italia si trova dunque in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SARS CoV-2 nella maggior parte del paese. Alla luce dell’attuale andamento epidemico ed altresì in considerazione degli ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione della variante virale B.1.1.529, designata dall’OMS come variante Omicron, le cui caratteristiche in termini di trasmissibilità, gravità della malattia e sensibilità ai vaccini attualmente in uso non sono ancora chiaramente definite, si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria”;
RILEVATO che i dati contenuti negli ultimi rapporti di monitoraggio dell’emergenza epidemiologia da COVID-19 nel territorio tarquiniese confermano una maggiore circolazione virale, con un incremento costante di contagi, che rende difficoltosa anche l’attività di contact tracing nonché la tempestività dell’esecuzione dei tamponi diagnostici e di screening;
CONSIDERATO che occorre adottare ulteriori misure limitative dei contatti interpersonali, in particolare quelli derivanti dalla didattica in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado;
CONSIDERATO, invero, che dall’esame dei suddetti dati emerge un notevole incremento dell’andamento dei contagi nelle comunità scolastiche, con una crescita allarmante dei casi tale da evidenziare una particolare situazione di rischio e criticità a livello territoriale che necessita dell’immediata adozione di misure più stringenti nell’intero settore scolastico;
CONSIDERATO che, anche alla data odierna, il numero dei casi rilevati in ambito scolastico rappresenta altrettanti potenziali cluster familiari o comunitari, oltre a generare un elevatissimo carico di lavoro per le attività di contact tracing territoriale e per i laboratori di analisi;
VALUTATO che, in questo momento, il grosso del contagio da COVID-19 riguarda i soggetti con età compresa tra 5-11 anni e 0-16 anni e pertanto la chiusura delle scuole in presenza, e lo svolgimento delle lezioni in DaD, permetterebbe la prosecuzione senza ulteriori rallentamenti della campagna vaccinale per la popolazione studentesca e la conseguente riapertura in sicurezza;
DATO ATTO che i casi di positività o quarantena coinvolgono anche insegnanti, personale ATA, personale del trasporto scolastico, creando gravi disservizi e problematiche per lo svolgimento in presenza delle lezioni;
CONSIDERATA l’imminente fine delle festività natalizie, che rende necessario un ulteriore periodo di controllo e monitoraggio di tutta la situazione e del quadro epidemiologico cittadino;
VALUTATO altresì che il D.L. 7 gennaio 2022 n. 1 stabilisce in alcuni casi l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2 e che questi dispositivi sono di difficile reperibilità, oltre a non essere stati ancora forniti agli istituti scolastici dagli organi preposti, come disposto dal D.L. 23 dicembre 2021;
DATO ATTO inoltre che, ai sensi del D.L. 30/12/2021 n. 229, per salire a bordo dei mezzi di trasporto, i ragazzi dai 12 anni in su dovranno essere in possesso del Green Pass rafforzato e dovranno indossare una mascherina FFP2;
APPURATO che alla data odierna non è ancora stato attivato, per gli istituti scolastici della Città di Tarquinia, lo screening della popolazione scolastica promosso dalla Regione Lazio;
CONSIDERATA quindi la richiesta di valutare la sospensione dell’attività scolastica in presenza, alfine di consentire la vaccinazione per gli studenti, di mettere in campo le misure necessarie al rientro in sicurezza nonchè di contenere ulteriormente l’emergenza epidemiologica, fornendo maggiore protezione alle categorie in parola;
RAVVISATA la sussistenza delle condizioni e dei presupposti di cui all’art. 32 della legge 23 dicembre 1978 n.833, nonché delle condizioni e dei presupposti di cui alla normativa emergenziale richiamata in premessa, per l’adozione di ordinanza recante misure più restrittive e restando salve le ulteriori valutazioni del competente Dipartimento della Salute alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica e all’esito dell’analisi dell’impatto delle misure di cui alla presente ordinanza;
VISTO l’articolo 117 comma 1, del d. lgs. 31 marzo 1998, n. 112;
VISTO l’art. 50 del D. Lgs. 267/2000 con cui si attribuisce al Sindaco, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, il potere di emanare le ordinanze contingibili e urgenti;
ORDINA
a far data dal 10 gennaio 2022 sino al 23 gennaio 2022 salvo ulteriori disposizioni:
1. che le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private, presenti sul territorio comunale (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado) adottino la didattica a distanza, sospendendo la didattica in presenza per gli alunni e lasciando discrezionalità ai Dirigenti di consentire l’accesso alle aule agli insegnanti ai fini dell’utilizzo di dispositivi necessari all’espletamento della materi ed al personale ATA per lo svolgimento delle attività di prassi;
2. la chiusura dell’Asilo Nido comunale sito in Via Palmiro Togliatti;
DISPONE
che i Dirigenti Scolastici provvedano ad adottare gli atti di propria competenza in attuazione alla presente ordinanza.
AVVISA
che la presente Ordinanza sarà pubblicata all’albo Pretorio del Comune di Tarquinia e diffusa con ogni mezzo informativo.
Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
DISPONE ltresì
che copia del presente provvedimento venga trasmesso per gli adempimenti di legge a:
PREFETTO DI VITERBO
PROVVEDITOREAGLI STUDI DI VITERBO
DIREZIONEASLDI VITERBO
ISTITUTO COMPRENSIVO “ETTORE SACCONI”DI TARQUINIA
ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA“VINCENZO CARDARELLI”DI TARQUINIA
ISTITUTO “SAN BENEDETTO”DI TARQUINIA
ISTITUTO “SANTALUCIAFILIPPINI”DI TARQUINIA
COOPERATIVASOCIALE SERENA
TARQUINIAMULTISERVIZI s.r.l.
FRATARCANGELI TRASPORTI
SOC. EUSEPI TRASPORTI
COMANDANTE POLIZIALOCALEDI TARQUINIA
COMMISSARIATO POLIZIAdiSTATO DI TARQUINIA
COMANDO STAZIONEARMACARABINIERI DI TARQUINIA
COMANDO COMPAGNIA GUARDIA di FINANZA DI TARQUINIA
DISTACCAMENTO POLIZIASTRADALEDI TARQUINIA
ARES 118 DI VITERBO
COMANDO PROVINCIALEVV. FF. DI VITERBO
IL SINDACO
(Alessandro GIULIVI)




Presidi per la DAD, non tutti firmano. Bugiotti [P. Savi]: “La scuola non può essere più sacrificata”

di SIMONE CHIANI-

VITERBO – In uno dei momenti di maggiore incertezza sull’imminente futuro della scuola, nel quale opinioni contrastanti di sindaci e personaggi politici in generale generano un coro di voci dissonanti, i presidi della Tuscia firmano un documento per tornare alla didattica a distanza, asserendo che “L’ambiente classe è una condizione favorevolissima al contagio“. Tutti, o quasi.

Tra i tanti nomi, infatti, non compare quello di Paola Bugiotti, dirigente scolastico del Paolo Savi dal 2012.

Sono stati aperti ristoranti, cinema, teatri, shopping, stadi, feste e cenoni più o meno autorizzati e ora si sacrifica la scuola, come se a questa si potesse tutto sommato rinunciare. – esordisce la D.S. del Savi – Fino a prima della pandemia, l’istituzione scuola forniva la granitica certezza di essere ineludibile, vitale e necessaria. Ricordiamo tutti lo sgomento che ci prese all’annuncio della prima chiusura da parte dell’allora governo. Mai nessun cittadino avrebbe neanche lontanamente pensato che per qualsiasi motivo le attività didattiche avrebbero potuto essere sospese, seppure surrogate da una inutile didattica a distanza.

Incredula e quasi offesa, continua:

Insomma ormai è stato sdoganato il principio che, in certi casi si può anche fare a meno della scuola e della formazione che essa offre. Questo apre una strada che non presagisce nulla di buono per il futuro dei giovani, della società e dell’unanimità intera.

Per poi, definitivamente, allontanarsi da qualsiasi proposta di interrompere le lezioni in presenza:

Credo fermamente che a questo punto la scuola non possa più essere sacrificata e che occorra percorrere altre strade per fermare i contagi.

E il Ministro dell’Istruzione italiano, Patrizio Bianchi, pare dar ragione alla D.S. Bugiotti, rispondendo categorico alle raccolte firme per tornare alla DAD: “Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza“.




Ritorno a scuola: oltre 2 mila presidi, di cui 13 della Tuscia, chiedono la Dad per 15 giorni

di REDAZIONE –

Lunedì 10 gennaio riaprono le scuole, ma sorgono le polemiche e le preoccupazioni di fronte all’impennata dei contagi. Preoccupazioni che sono state anche esternate da parecchi presidi, tra cui 13 della Tuscia, che hanno inviato un appello al premier Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, chiedono l’attivazione della Dad per due settimane. I presidi della Tuscia che hanno firmato l’appello sono: Clara Vittori, liceo Mariano Buratti (Viterbo) – Maria Cristina Baleani: Ic Carmine (Viterbo) – Laura Piroli: Iiss Vincenzo Cardarelli (Tarquinia) – Romeo Di Leo: Cpia Giuseppe Foti (Viterbo) – Simona Cicognola: Ic XXV Aprile (Civita Castellana) – Rosaria Faina: Ic Paolo Ruffini (Valentano) – Luca Damiani: Itt Leonardo Da Vinci (Viterbo) – Claudia Prosperoni: liceo Paolo Ruffini (Viterbo) – Giovanna Diana: Ic Pio Fedi (Viterbo) – Simonetta Pachella: istituto Orioli (Viterbo) – Stefania Geremicca: Ic Canevari (Viterbo) – Maria Luisa Iaquinta: Ic G. Nicolini (Capranica) – Paola Adami: istituto Fratelli Agosti (Bagnoregio). Nella Tuscia è stata registrata ieri la positività di 56 minorenni. Per i presidi, la nuova variante Omicron è molto contagiosa, soprattutto nella fascia più giovane della popolazione e la classe diventa un ambiente a rischio contagio. A dimostrazione di ciò molti casi di quarantene che sono state attivate nella Tuscia anche durante le festività natalizie, con il contagio di studenti negli ultimi giorni prima della pausa natalizia. Per i dirigenti scolastici si creerà con il rientro dal 10 gennaio, una situazione di rischio, visto che già in questi giorni le aziende sanitarie non riescono a garantire la rapidità dei tamponi. 15 giorni di lezioni a distanza, quindi, sarebbe preferibile in questo periodo rispetto ad una situazione che provocherà sicuramente interruzioni di lezioni e rischi contagi per studenti, docenti e rispettive famiglie. L’appello è stato firmato da oltre 2 mila presidi, ma la risposta del ministro Bianchi è stata categorica: “Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza”.




Covid, Regione: “Fake news dad nelle scuole superiori del Lazio”

ROMA – “Sta circolando in queste ore sui social una fake news in cui si annuncia una imminente ordinanza per avviare la didattica a distanza nelle scuole statali superiori del Lazio fino al 18 gennaio. Si tratta di una notizia falsa e la Regione attiverà fin da subito tutte le azioni legali per individuarne gli autori. E’ utile ribadire che tutte le misure applicate nella gestione dell’epidemia Covid-19 vengono comunicate esclusivamente sui canali ufficiali della Regione Lazio”.

Lo comunica in una nota la Regione Lazio.




Il Moige lancia un nuovo progetto per una DAD più consapevole e condivisa

ROMA- Si chiama “Scuola e famiglia: alleate per il futuro dei più giovani” il nuovo progetto gratuito voluto dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori con l’IC Via Cassia 1694 di Roma e il contributo del Miur, che coinvolge 15 scuole secondarie di primo grado di tutta Italia, per rafforzare la collaborazione scuole/famiglie con azioni volte a rilanciare il ruolo centrale della scuola.
Obiettivo sensibilizzare sull’importanza della partecipazione attiva alla vita scolastica attraverso formazione online, eventi-dibattito/webinar con esperti MOIGE e materiale informativo per famiglie. Con la pandemia le Istituzioni Scolastiche sono state costrette a cambiare la metodologia di insegnamento attraverso la Didattica a Distanza, di fronte questo scenario, la collaborazione scuola/famiglia risulta fondamentale per il proseguimento delle attività scolastiche. Il progetto prevede il coinvolgimento diretto degli Istituti Scolastici che hanno aderito all’iniziativa, tramite azioni finalizzate ad aumentare la partecipazione degli studenti e dei genitori alla vita scolastica, anche attraverso l’applicazione del patto di corresponsabilità scuola-famiglia.
Prevista, inoltre, la formazione su piattaforma online per i docenti referenti, per divulgare consigli utili al rilancio del ruolo della scuola come comunità educante di dialogo e formazione, nonché consigli pratici per aumentare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica. La formazione gratuita avverrà anche su piattaforma MIUR SOFIA con la possibilità per i docenti di avere il riconoscimento di CFU. In 5 plessi, tra le scuole partecipanti, saranno organizzati dei webinar per le famiglie con un esperto del MOIGE, a cui saranno chiamati a partecipare i docenti e gli studenti con i propri genitori. Nel corso di questi eventi-dibattito sarà distribuito materiale informativo con consigli pratici sulla didattica a distanza e suggerimenti per incentivare il dialogo sulla scuola tra genitori e figli e l’aiuto da parte dei genitori nei compiti a casa. Oltre 100.000 genitori presenti nella Community del MOIGE saranno coinvolti anche nella realizzazione del materiale informativo, che sarà inoltrato con una DEM a tutti i genitori aderenti al MOIGE e ai volontari che veicoleranno le informazioni ai propri contatti. Sul sito istituzionale del MOIGE è possibile trovare le informazioni sul progetto, tramite una sezione dedicata, per essere sempre aggiornati ed avere notizie delle attività sul mondo scolastico.

Di seguito il calendario dei webinar:

mercoledì
28/04/2021 ore 17
Sicilia
Santo Stefano di Casmara
Istituto Buonarroti
giovedì
29/04/2021 ore 17.30
Lazio
Roma
IC Via Cassia 1694
venerdì
30/04/2021 ore 17.30
Molise
Venafro
IC Don Giulio Testa
lunedì
03/05/2021 ore 17.30
Lazio
Roma
Istituto Trigoria
mercoledì
05/05/2021 ore 17.30
Marche
Ancona
Istituto Ancona – Posatora Piano Archi




Oggi ripresa delle scuole in presenza per materne, elementari e medie

di REDAZIONE-

VITERBO- Dopo due settimane in zona rossa oggi tornano a scuola in presenza gli alunni delle scuole materne, elementari e medie. Il sindaco Arena, a differenza di altri sindaci laziali, come quello di Montalto di Castro,  che hanno preferito non riaprire le scuole per appena due giorni, visto che da giovedì scatteranno le vacanze pasquali fino al 6 aprile,  ha invece optato per la riapertura, come da disposizione regionale, seppure per due giorni, per venire incontro sia agli alunni che alle loro famiglie. Di parere diverso, come dicevamo, altri sindaci, come il facente funzione Luca Benni di Montalto di Castro, che ha, invece, deciso di proseguire con la didattica a distanza per tutti fino al 6 aprile, spiegando come tale provvedimento sia scaturito dalla costante tendenza  dell’aumento dei contagi sul territorio comunale e come, quindi, abbia pensato di evitare di esporre a rischio la popolazione per soli due giorni, proprio nel momento di maggiore diffusione delle varianti, più aggressive proprio tra i giovani.  Per quanto concerne le scuole superiori, al momento si parla di una ripresa in presenza a partire dal 7 aprile al 50 per cento, così come per l’università.

 

 




Osservazione di una mamma in tempi di pandemia

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “All’attenzione di tutte le autorità competenti in materia di Sanità Pubblica e atte a fronteggiare l’emergenza Covid-19, al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, al Sindaco di Viterbo Giovanni Arena e all’Att.ne di tutti i Sindaci della Tuscia. Il 15 marzo c.m. a fronte del decreto n. 30 del 13 marzo 2021 nel quale il Lazio veniva inserito tra le Regioni in fascia rossa, i nostri figli sono stati costretti a ricominciare la DAD (Didattica Avanzata a Distanza) anzi DDI (Didattica Digitale Integrata), perchè cambiando la terminologia si pensa vada tutto meglio. Le lezioni sono obbligatorie e vengono svolte la mattina, per chi ha più figli questo ha significato: stop attività lavorativa, prevedere uno o due o tre dispositivi per effettuare le dirette, organizzare gli ambienti domestici affinchè ogni studente piccolo o grande che sia abbia il suo spazio per seguire senza essere disturbato. La vita in una casa viene stravolta: libri, quaderni, astucci, tablet, computer etcc sono parte integrande del mobilio della casa. Accettiamo tutto è per il bene della nostra salute, andiamo avanti con fatica ma procediamo!
A pochissimi giorni dalla nuova organizzazione, tutto viene rimodulato dalle ¨Sante insegnati¨ (di cui parlerò in seguito), per rispondere alle necessità di studenti con bisogni speciali, la didattica deve riprendere in presenza (giustamente!!!), si rimodulano orari, organizzazioni delle maestre, attività la mattina….. Giusto!! Lo facciamo è per il bene della nostra salute!!!!
Arriviamo alle ¨Sante insegnati¨ maestre, assistenti, professori, dirigenti…. Tutti, tutti devono essere menzionati perchè lavorano senza sosta affichè il sistema scuola non si fermi, vada avanti assistendo i propri alunni, non facendogli mancare mai neanche un giorno la continuità didattica (che in DDI è limitata oltre ogni forma di aspettativa).
Tutti noi abbiamo dovuto rinunciare (nuovamente !) ai nostri cari (lasciati di nuovo soli), allo sport, agli amici, alle uscite ,non ho ancora capito se la famosa passeggiata con i bambini è concessa oppure no!
Voglio ricordare anche tutti coloro costretti a chiudere (di nuovo!) la loro attività obbligati dalle nuove misure restrittive….
Oggi accade davvero qualcosa che scuote ognuno di noi dal chiedersi: ¨ma perchè mai? Chi permette una cosa del genere in un momento così delicato…¨
Scelgo di non stare in silenzio! Parlo a nome della mia famiglia costretta ad una vita che non meritiamo, parlo per i miei figli che non hanno ancora una voce così potente da gridare al mondo ¨BASTA NON NE POSSIAMO PIU’!!!¨, i bambini non hanno più il diritto di essere chiusi in casa a guardare le loro insegnati da un computer mentre nel contempo viene inaugurato un Centro Commerciale nel nostro capoluogo, Viterbo. Inaugurazione durante la zona rossa, dove non dovevano esserci assembramenti, dove la gente doveva rimanere a casa, capoluogo di Provincia dove non è possibile andare se non per lavoro o giustificato motivo. Assistiamo alle foto evento su tutti i quotidiani, in cui le principali autorità tagliano il nastro senza neanche mantenere la distanza di sicurezza imposta per la salvaguardia della salute.
Probabilmente il mio grido rimarrà tra le tante righe di mail buttate la e qua, ma io dico BASTA!!! FATE TORNARE I BAMBINI A VIVERE LA LORO VITA!!!
Sono una mamma che dedica ai propri figli ogni attimo della mia vita ed ora, dopo un anno li avete traditi ancora con le vostre promesse di ¨andrà tutto bene¨.
Oggi ricorreva la giornata per ricordare le vittime di questa maledetta pandemia Covid, mentre si abbassavano le bandiere in segno di rispetto ai tanti morti, qualcuno felice inaugurava un Centro Commerciale alla faccia di chi ha sofferto, soffre, fatica, piange, stringe i denti per continuare ad andare avanti…”.
Firmato: una mamma, una moglie, una donna che non sa più che inventarsi per portare il sorriso sempre e comunque….”.

Dott.ssa Tiziana Bernardini




Scattata la zona rossa anche nella Tuscia: studenti tutti in Dad e aperti solo servizi essenziali

di Redazione –

VITERBO – E’ scattata oggi la zona rossa anche nella Tuscia, che passa direttamente dal giallo al rosso. Una situazione che non è piaciuta a nessuno, a partire dagli operatori economici per proseguire con gli stessi rappresentanti istituzionali, visto che nel Viterbese i dati sui contagiati da Covid non avrebbero richiesto la zona rossa. Nella Tuscia, infatti, i ricoverati sono il 5,5 per cento degli attualmente positivi. Un numero inferiore rispetto al mese scorso, quando rappresentavano il 13 per cento. I ricoveri per Covid sono scesi da 93 a 55, mentre sono rimasti simili i dati sulla Terapia intensiva: ieri i ricoverati erano 5. Intanto da oggi, a causa della zona rossa, resteranno aperti soltanto i negozi di prima necessità, restando chiusi anche parrucchieri e centri estetici. Per i bar e ristoranti sarà consentito soltanto l’asporto e le consegne a domicilio. Non si può uscire dal proprio comune  se non per motivi validi. Chiuse tutte le scuole: i ragazzi da oggi sono in Dad. Per quanto riguarda, infine, le vaccinazioni, da ieri sera a mezzanotte si sono aperte le prenotazioni online per chi è nato nel 1948 e nel 1949. Attualmente nella Tuscia risultano vaccinate oltre 33 mila persone. Purtroppo, però, le forniture dei vaccini ai medici di famiglia sono state sospese. Motivo? Mancano le forniture.

 




Istituto Comprensivo Statale di Montalto di Castro: Ritorni e vissuti scolastici durante il COVID-19

MONTALTO DI CASTRO (VT) – Riceviamo da Laura Santinelli Docente I.C.S Montalto di Castro  e pubblichiamo: “La scuola dell’Infanzia dell’istituto Comprensivo di Montalto di Castro si racconta Tornando a ritroso di pochi mesi, all’inizio dell’anno scolastico, tutti noi abbiamo vissuto e affrontato circostanze ricche di stati d’animo contraddittori, in allarme fra incertezze, remore e paure dell’incognita per l’evoluzione del nuovo anno scolastico con la presenza costante del coronavirus. Il Covid-19 ci ha messo di fronte a nuove responsabilità e ha imposto un modo tutt’altro che usuale di organizzare la didattica a distanza e in presenza…

Tutto è iniziato grazie ad una costante sinergia tra scuola e amministrazione comunale, per applicare al meglio le norme di sicurezza necessarie per adeguare, attraverso valide predisposizioni, gli spazi educativi della scuola. Perciò un ringraziamento particolare va alla dirigente scolastica Grazia Olimpieri e al suo team, per aver reso possibile tutto ciò nel rispetto dei criteri ministeriali. Una volta rientrati dalle vacanze natalizie, abbiamo ripreso così le nostre attività didattiche. È stato un Natale anomalo, regolato da DPCM che hanno determinato l’alternanza di giorni rossi e arancioni e che hanno limitato le nostre interazioni familiari a causa della pandemia, minando quello che di più emotivo e brillante c’è nella festa di Natale.
Poi è arrivato il nuovo anno 2021 trascinando con sé tutti i problemi causati dal Covid-19, ma con l’auspicio che “ANDRA’ TUTTO BENE”, slogan che ci ha accompagnati per l’intera pandemia, insieme ad un colorato arcobaleno. SICURAMENTE SARA’ COSI’!
Nonostante tutto, nella scuola dell’infanzia di Pescia Romana, durante il mese di dicembre, i bambini di 5 anni hanno allestito un bellissimo albero di Natale nel salone della scuola, mantenendo così vivo il valore di questa tradizionale festa. Inoltre i bambini di tutte e tre le sezioni, fra lavoretti e disegni natalizi, si sono impegnati ad eseguire coreografie e canzoncine riprese in diretta webcam, rendendo partecipi famiglie e scuola in una sorta di aggregazione virtuale, scambiandosi affettuosi auguri di buone feste!
Anche nel plesso dell’infanzia di Montalto di Castro, bambini e insegnanti hanno organizzato la festa di Natale addobbando un colorato e allegro albero nell’atrio della scuola e impegnandosi con riprese video effettuate dalle maestre, inviate poi alle famiglie affinché la distanza creata dal virus fosse annientata dalla gioia nel condividere con i genitori la forza del Natale.
Inoltre vorrei rivolgere un dolce pensiero ad un progetto svolto nel periodo natalizio, che vede come protagonisti i bambini dell’infanzia di Pescia Romana e Montalto e il maestro Gianni Rodari, per celebrare i 100 anni dalla nascita dello scrittore. In collaborazione con la biblioteca comunale, la libreria “Bianconiglio” e l’istituto comprensivo di Montalto, è stata allestita nelle rispettive sedi una mostra con 22 pannelli, ispirati a Gianni Rodari seguendo l’iniziativa “ioleggoperché”. Sono stati eseguiti dei lavori ispirati alle favole dell’autore e alla sua fervida creatività letteraria; successivamente esposti in una mostra online per apprezzare l’impegno e la bravura dei piccoli alunni seguiti e supportati dalle loro insegnanti.
 A tal proposito, continueranno ad essere svolti lavori didattici di cui sveleremo i particolari successivamente e inoltre verrà affissa nel periodo primaverile all’entrata della scuola dell’infanzia di Montalto, una targa dedicata alla memoria di Gianni Rodari, di cui presto parleremo. Concludo augurando a tutti: dirigente, personale amministrativo e personale docenti, personale ATA e alunni, un buon proseguimento di anno scolastico con l’auspicio che si possa al più presto ritornare alla nostra ordinaria NORMALITA’”.



Rientro a scuola degli studenti delle superiori al 50% dal 18 gennaio

VITERBO-Il Dirigente Scolastico dell’Itt Da Vinci di Viterbo Luca Damiani comunica: “Il nuovo DPCM del 14 gennaio 2021 sull’emergenza epidemiologica chiede (art. 1, comma 10, lettera S) di garantire da lunedì 18 gennaio almeno il 50% di didattica in presenza per tutelare il diritto all’istruzione degli studenti, senza salire oltre il 75%. I Dirigenti Scolastici degli Istituti superiori di Viterbo sono concordi nella scelta di attestarsi alla percentuale minima del 50%, già pianificata quando si pensava di riprendere le attività in presenza dapprima il sette poi l’undici gennaio.
In data odierna è puntualmente sopraggiunta una Nota esplicativa da parte del DG dell’USR Lazio (n.1302) che ribadisce di rispettare le due fasce orarie di ingresso, secondo i documenti adottati dai Prefetti. Nello specifico si legge: “ il rispetto delle fasce orarie per l’ingresso degli studenti delle 8:00 e delle 10:00 è imprescindibile, né è derogabile sulla base dell’autonomia scolastica. Imprescindibile anche il rispetto della percentuale di studenti che dovranno entrare alle ore 8:00 e alle ore 10:00, come fissata dai Prefetti”.
Pertanto, nel nostro caso, si conferma che il 60% degli studenti chiamati alla presenza entrerà alle ore 8:00. Il restante 40% entrerà alle ore 10:00. Ne consegue la conferma degli orari di uscita (ore 13:35 per il primo turno; ore 15:30 per il secondo turno).
I criteri operativi rimangono quelli esplicitati nella Comunicazione del 4/01/2021 alla quale si rimanda. Il corso serale, oggetto di deroga, riprenderà regolarmente le lezioni in presenza al 100% senza alcuna variazione oraria. Si allega il piano organizzativo settimanale (18-22 gennaio) con lo schema dei gruppi-classe in presenza/distanza e la scansione oraria”.




“Restiamo a casa oggi per tornare a scuola in sicurezza domani”: il motto degli studenti delle superiori di Viterbo

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo:  “Restiamo a casa oggi per tornare a scuola in sicurezza domani”. È questo il motto scelto dagli studenti degli Istituti superiori della Provincia di Viterbo, che hanno dichiarato di voler scioperare restando a casa il giorno 18 c.m. nel caso in cui il ritorno alla didattica in presenza avvenga secondo le modalità previste nell’Ordinanza Prefettizia.
Tutto ciò per cercare di abolire i doppi turni, con orari assurdi e scomodi per i pendolari, DAD al 100%, almeno fino ad una situazione migliore dal punto di vista epidemiologico e in fine per ritornare in futuro con una progressione di DAD al 50% e non al 75%.
Nei giorni precedenti è stato diffuso un questionario anonimo per valutare la posizione di tutte le componenti scolastiche, genitori e professori compresi.
Da questo questionario -che ha ottenuto circa 3000 risposte- si è riscontrato l’interesse e la partecipazione di tutti gli interpellati: oltre alle risposte degli studenti infatti ce ne sono state ben 170 da parte dei genitori e 30 da parte dei docenti.
I risultati del rilevamento mostrano che il 60,7% degli studenti raggiunge il proprio Istituto con pullman extraurbani (Cotral), il 32,7 % con mezzo proprio (auto/ciclomotore) e i restanti parte con treni parte con navette e similari.
La Cotral (compagnia trasporti Lazio) ha dichiarato di aver aumentato il numero delle corse per evitare assembramenti sui mezzi, tuttavia d un’analisi più attenta si può verificare che per lo più si tratta di una mera ridistribuzione delle stesse. Purtroppo la situazione di settembre, alla ripartenza delle attività, rappresenta un precedente poco confortante.
Il dato più significativo rilevato dal questionario è che il 53,3% dei votanti ha dichiarato di aver notato un rispetto delle regole in parte e che il 76,9% non è favorevole al rientro in presenza.
Perchè? Semplicemente perché la salute come l’istruzione è un diritto di tutti e in questa situazione di costante crescita dei contagi, in cui non si riuscirebbe a mantenere un corretto distanziamento sui mezzi e in classe, non pare opportuno contribuire seppur indirettamente ad accrescere la curva epidemica, rischiando di mettere in pericolo la salute di studenti, personale docente e amministrativo e famiglie e rischiare il collasso degli ospedali e del sistema sanitario nazionale, che in questi ultimi mesi appaiono in seria difficoltà.
Tornare a scuola con orari scaglionati come stabilito è insensato, infatti il 71,7% degli studenti interpellati non è favorevole al doppio orario e l’80,1 % chiede di poter cambiare questa modulazione della didattica.
Nel questionario gli studenti si sono espressi a larghissima maggioranza a favore della prosecuzione delle lezioni in DAD (sono quasi il 90%), almeno fino a che i contagi non calino e la curva epidemiologica scenda.
Gli studenti chiedono pertanto alle autorità preposte di rivalutare la situazione e per una volta ascoltare la voce dei diretti interessati, non solo nella provincia di Viterbo ma in tutta Italia, per cercare di tornare il prima possibile alla normalità”.

I Rappresentanti d’istituto della provincia di Viterbo.




Scuole, il sindaco Arena ha firmato l’ordinanza che posticipa l’attività didattica in presenza al 18 gennaio

di REDAZIONE-

VITERBO  – Differimento della ripresa dell’attività didattica in presenza al prossimo 18 gennaio per gli istituti secondari di secondo grado pubblici e paritari, fatta salva l’autonomia scolastica per quanto riguarda eventuali diverse modalità di svolgimento delle lezioni, e lasciando discrezionalità al dirigente di consentire l’eventuale accesso alle aule agli insegnanti e al personale scolastico, nonché la possibilità di autorizzare lo svolgimento di attività in presenza, qualora sia necessario l’uso dei laboratori, o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo le disposizioni previste dalla normativa disciplinante la materia. Questo quanto stabilito dal sindaco Giovanni Maria Arena con apposita ordinanza firmata nel primo pomeriggio di oggi (n. 1 dell’8/1/2021). “Sono terminate da pochissimi giorni le festività natalizie – sottolinea il sindaco Arena -. Alcune occasioni legate a tali festività, nonostante le varie disposizioni, potrebbero aver generato comunque situazioni di contagio. Il senso del provvedimento è proprio questo: isolare gli eventuali casi positivi che dovessero emergere in questi giorni, ed evitare quindi ulteriori contagi tra coetanei con la conseguente quarantena di intere classi. Ritengo pertanto opportuno e prudente attendere ancora qualche giorno prima di consentire il ritorno in classe degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, molti dei quali farebbero anche uso di mezzi di trasporto. Questi giorni serviranno inoltre anche a far entrare a regime i nuovi orari degli stessi mezzi di trasporto, che vedranno anche un’implementazione delle corse”.

La versione integrale dell’ordinanza è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it sia all’albo pretorio sia alla sezione Coronavirus > Le ordinanze del Comune.



Nel Lazio le scuole in Dad fino al 18 gennaio

di REDAZIONE-

ROMA- Nel Lazio le scuole superiori saranno in Dad fino al 18 gennaio. Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in base all’incremento della curva dei contagi da coronavirus, firmerà oggi un’ordinanza per posticipare al 18 gennaio l’apertura in presenza delle scuole superiori. Fino a quella data continuerà ad essere attiva la didattica a distanza per gli studenti delle scuole secondarie.

“Il nostro obiettivo – spiega il vicepresidente della Giunta regionale Daniele Leodori – è quello di riaprire in sicurezza le scuole ma è doveroso farlo garantendo il massimo livello di attenzione. La Regione Lazio, dopo aver potenziato il sistema dei trasporti, è pronta a far ritornare gli studenti in presenza, ma la curva dei contagi di questi ultimi giorni ci costringe a scegliere la prudenza. Dal 18 gennaio – conclude Leodori – seguiremo le indicazioni nazionali in merito alla riapertura in presenza delle scuole”.