Esibisce patente falsa durante un controllo, denunciato 65enne

RIETI – Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Pescorocchiano hanno denunciato un 65enne, italiano, già noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di falso ideologico.

Durante un servizio notturno nei pressi del casello autostradale A24 “Valle del Salto”, i militari hanno proceduto al controllo di un veicolo con a bordo l’uomo.

Alla richiesta dei documenti di guida, l’uomo ha esibito sul proprio telefono cellulare la foto di una patente apparentemente intestata a lui, con tanto di fotografia e dati anagrafici, dichiarando di non avere con sé l’originale poiché in attesa della spedizione del duplicato da parte dell’Ufficio Centrale della Motorizzazione Civile presso la propria residenza anagrafica in Sicilia. Ha inoltre affermato di non poter rientrare nella regione per motivi lavorativi.

Per completare l’identificazione, l’uomo ha fornito anche una carta d’identità con i medesimi dati personali. Tuttavia, a seguito di accertamenti approfonditi, è emerso che i dati riportati sulla presunta patente non risultavano presenti negli archivi ufficiali degli abilitati alla guida.

Accompagnato in caserma per ulteriori verifiche, si è accertato che l’ultima patente valida in suo possesso era scaduta nel 2005 e che quella mostrata sul telefono era una riproduzione contraffatta, ottenuta illecitamente.

Alla luce di quanto emerso, l’uomo è stato deferito in stato di libertà per il reato di falso ideologico mentre il veicolo è stato riconsegnato al legittimo proprietario.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Poggio Mirteto, una denuncia per guida in stato di ebbrezza

RIETI – La Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto ha, ormai da tempo, intensificato i controlli alla circolazione stradale con l’obiettivo di prevenire in particolare quei sinistri stradali, talvolta molto gravi, causati da persone in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di bevande alcoliche o stupefacenti.

Alcune notti fa, i militari dell’Aliquota Radiomobile, lungo la via Ternana, all’altezza del Comune di Fara in Sabina, hanno fermato un veicolo notato marciare con un’andatura assolutamente irregolare.

Il personale operante, insospettitosi, ha deciso di sottoporre a controllo il conducente del mezzo, un cittadino italiano 54enne che, dal linguaggio sconnesso e dall’andatura barcollante, appariva sotto l’effetto di bevande alcooliche.

Il successivo esame etilometrico ha infatti evidenziato un tasso alcolemico pari a 1,03 g/l, ovvero superiore al limite consentito dal Codice della Strada.

Nei confronti dell’uomo, oltre al ritiro della patente di guida, si è proceduto al sequestro amministrativo del veicolo e al deferimento alla Procura della Repubblica di Rieti per guida in stato di ebbrezza.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Cittaducale, denunciata coppia per immigrazione clandestina

RIETI – Due cittadini stranieri, un uomo e una donna, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cittaducale, coadiuvati da quelli delle Stazioni di Pescorocchiano e di Petrella Salto per porto di oggetti atti ad offendere, immigrazione clandestina e mancato possesso del permesso di soggiorno.

L’uomo, di origine cubana e già noto alle Forze dell’Ordine, lo scorso luglio si era già reso protagonista di un furto presso un esercizio commerciale situato nel “Terminillo Center” di Cittaducale, riuscendo ad asportare un computer portatile dopo aver rimosso il dispositivo antitaccheggio. Per tale reato era già stato denunciato.
Alcuni giorni fa, lo stesso individuo è stato notato all’interno del medesimo negozio insieme alla compagna. Il loro comportamento ha insospettito il personale dell’attività commerciale che ha immediatamente allertato i Carabinieri tramite il Numero Unico di Emergenza 112.
Grazie al tempestivo intervento degli uomini dell’Arma, la coppia è stata individuata e fermata per un controllo.
Dai successivi accertamenti effettuati a loro carico è emerso che l’uomo era in possesso di un taglierino della lunghezza di 10 centimetri e che era privo del prescritto permesso di soggiorno. Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Rieti e sono state immediatamente attivate le procedure di espulsione dal territorio nazionale.
La donna, invece, pur essendo titolare di un permesso di soggiorno, ne era momentaneamente sprovvista al momento del controllo, motivo per cui è stata deferita all’Autorità Giudiziaria competente.
Si dà atto che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Truffa, denunciato cinquantenne

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Magliano Sabina, al termine di un’attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà un 50enne campano, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di truffa.

Il denunciato era riuscito a raggirare un’anziana del posto, contattandola tramite WhatsApp e fingendosi suo figlio. Nei vari messaggi inoltrati, il truffatore sosteneva di aver smarrito il cellulare e di avere urgente bisogno di denaro per acquistarne uno nuovo. Convinta di aiutare il figlio in difficoltà, la donna ha così effettuato ben quattro ricariche su una carta Postepay, per un importo totale di circa 2.000 Euro.

Effettuati i pagamenti, si è insospettita e ha deciso di verificare quanto accaduto contattando direttamente il figlio, scoprendo così di essere stata, in realtà, vittima di un raggiro.

Si è quindi rivolta ai Carabinieri che, in breve tempo, sono riusciti a identificare il responsabile della truffa e a denunciarlo alla Procura della Repubblica di Rieti.

Nell’occasione si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione a eventuali richieste di denaro effettuate da sconosciuti e di segnalare ogni caso sospetto al Numero Unico d’Emergenza 112 o, in alternativa, al più vicino presidio dell’Arma.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Furto d’acqua, una denuncia

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Rieti hanno denunciato in stato di libertà un 48enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, per furto aggravato.

La comunicazione della notizia di reato è stata trasmessa all’Autorità Giudiziaria reatina al termine degli accertamenti svolti durante un servizio di controllo del territorio nel corso del quale i militari operanti hanno notato un allaccio sospetto alla rete idrica pubblica.

Gli accertamenti successivi, condotti con il supporto di personale tecnico della società A.P.S. S.p.A. (Acqua Pubblica Sabina), hanno confermato che l’uomo aveva rimosso i sigilli precedentemente apposti al proprio contatore per morosità e realizzato un allaccio abusivo, installando un tubo che collegava direttamente l’impianto della sua abitazione alla rete idrica, bypassando così il contatore.

Questo stratagemma gli aveva consentito di usufruire dell’acqua senza che il consumo venisse contabilizzato.

Alla luce delle evidenze emerse, il 48enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti.

Si precisa, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Casperia, denunciato quarantanovenne per truffa online

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Casperia hanno denunciato a piede libero un quarantanovenne, originario della provincia di Cuneo, già noto alle Forze dell’Ordine, per truffa.
La comunicazione della notizia di reato è stata inoltrata alla Procura della Repubblica di Rieti al termine di un’attività investigativa avviata dall’Arma a seguito della presentazione della denuncia di un cittadino del posto il quale segnalava di essere stato vittima di una truffa online.
Il denunciato aveva pubblicato su un noto sito e-commerce un annuncio riguardante la vendita di un’autovettura usata, di cui forniva le informazioni relative a immatricolazione, chilometraggio e prezzo al fine di poter agevolmente attirare l’attenzione di eventuali acquirenti, facendo loro credere che si trattasse di un automezzo esistente e di sua proprietà.
Fortemente interessato all’acquisto, considerato il prezzo di vendita molto inferiore rispetto alla media del mercato, il denunciante, dopo aver contattato il venditore per ulteriori indicazioni, effettuava un bonifico di 2.500,00 euro.
Ricevuto il denaro, il truffatore provvedeva all’immediato ritiro della somma dal proprio conto corrente per poi sparire nel nulla, senza, ovviamente, consegnare alcun veicolo.
I successivi accertamenti, effettuati dai militari dell’Arma dopo l’acquisizione della relativa denuncia, hanno permesso di appurare l’identità del truffatore che è stato così denunciato all’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri consigliano di diffidare da acquisti troppo convenienti e facili guadagni, spesso si tratta di “articoli” rubati o addirittura inesistenti. Inoltre suggeriscono di non acquistare prodotti presentati come miracolosi o oggetti d’arte o antiquariato se non si è certi della provenienza.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Guida in stato di ebbrezza, denunciato 39enne

RIETI – I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Rieti hanno denunciato a piede libero un 39enne del posto per guida in stato di ebbrezza.
La comunicazione della notizia di reato è stata inoltrata alla Procura della Repubblica di Rieti al termine degli accertamenti esperiti dai militari dell’Arma in merito ad un sinistro stradale in cui rimaneva coinvolto il denunciato.
Durante i rilievi del sinistro, infatti, i militari dell’Arma notavano che l’interessato palesava evidenti sintomi riconducibili ad un probabile abuso di bevande alcoliche.
Decidevano pertanto di sottoporlo ad accertamento etilometrico i cui risultati davano conferma agli iniziali sospetti: l’uomo risultava avere un tasso alcolemico pari a 0,88 g/l, quindi superiore al limite previsto dal Codice della Strada (0,5 g/l).
Di conseguenza, i militari hanno affidato l’auto al legittimo proprietario, risultato estraneo ai fatti, e ritirato la patente di guida al trasgressore che è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Detenzione illegale di munizioni, una denuncia

RIETI – Nell’ultimo periodo, i Carabinieri della Stazione di Cantalice, in linea con le disposizioni impartite dal superiore Comando Compagnia di Rieti, hanno intensificato i controlli nei confronti delle persone che risultano detenere armi o munizioni.

Tali attività sono mirate a verificare il possesso della prescritta autorizzazione di polizia alla detenzione, l’avvenuta denuncia delle armi e delle munizioni detenute e le relative modalità di custodia che devono essere necessariamente idonee ad impedire che tali oggetti possano essere maneggiati da persone non autorizzate.

Nel corso di uno dei tanti controlli effettuati, è stato individuato un 38enne del luogo, il quale, nonostante sia già stato destinatario di un provvedimento prefettizio di divieto di detenzione armi e munizioni, custodiva illecitamente 15 munizioni calibro 12 di cui non aveva denunciato il possesso.

Appurato ciò, i Carabinieri operanti hanno immediatamente provveduto a sequestrare penalmente le cartucce rinvenute e a denunciare a piede libero l’interessato alla Procura della Repubblica di Rieti, per detenzione abusiva di munizioni.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Detenzione abusiva di armi, denunciato 85enne

RIETI – Di recente la Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto ha disposto un’intensificazione dei controlli sui possessori di armi presenti nella giurisdizione.

Tali attività sono mirate a verificare il possesso della prescritta autorizzazione di polizia alla detenzione, l’avvenuta denuncia delle armi e delle munizioni detenute e le relative modalità di custodia che devono essere necessariamente idonee ad impedire che tali oggetti possano essere maneggiati da persone non autorizzate.

Nel corso di uno dei tanti controlli, i Carabinieri della Stazione di Stimigliano, recatisi presso l’abitazione di un cittadino italiano di 85 anni residente in quella zona, hanno appurato che lo stesso deteneva illecitamente tre fucili da caccia poiché non aveva mai ottenuto il prescritto nulla osta alla detenzione.

Le armi sono state pertanto immediatamente poste sotto sequestro penale.

L’interessato è stato invece denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti per detenzione abusiva di armi comuni da sparo.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Alla guida con patente falsa, una denuncia

RIETI – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Poggio Mirteto hanno denunciato in stato di libertà un uomo di origini extracomunitarie, residente nella zona e già noto alle forze dell’ordine, per guida con patente estera contraffatta.

La denuncia è stata inoltrata all’Autorità Giudiziaria a seguito degli accertamenti effettuati alcuni giorni fa, nel pieno centro abitato di Poggio Mirteto, dai militari operanti i quali, durante un normale posto di controllo, hanno deciso di fermare un’autovettura ritenuta sospetta.

Nel corso delle attività, il conducente del veicolo si è mostrato particolarmente agitato, insospettendo ulteriormente i Carabinieri che hanno così deciso di approfondire gli accertamenti a suo carico.

Così facendo i militari appuravano che la patente estera esibita durante il controllo era falsa e che l’interessato – residente in Italia da tempo e proprietario del veicolo che stava conducendo – stava circolando senza aver mai sostenuto l’esame per conseguire l’abilitazione alla guida.

Oltre a denunciare l’accaduto alla Procura della Repubblica di Rieti, i Carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro immediato del documento falso e al fermo amministrativo dell’autovettura condotta.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Accumoli, denunciato imprenditore edile per furto di acqua

ACCUMOLI – I Carabinieri della Stazione di Accumoli hanno deferito in stato di libertà per furto aggravato un 46enne romano, responsabile tecnico di un’impresa edile che sta conducendo alcuni lavori, connessi alla ricostruzione post-sima, in una frazione di quel comune.

La comunicazione della notizia di reato è stata inoltrata alla Procura della Repubblica di Rieti al termine degli accertamenti effettuati dall’Arma su degli allacci alla rete idrica trovati, nel corso di un controllo, all’interno del cantiere.

Le successive verifiche, condotte insieme a personale tecnico, hanno confermato gli iniziali sospetti dei militari operanti, atteso che veniva riscontrata la presenza di 4 allacci abusivi in altrettanti immobili oggetto di ricostruzione, che permettevano alla ditta appaltatrice di poter usufruire dell’acqua senza alcuna contabilizzazione.

Alla luce delle evidenze emerse all’esito del sopralluogo, per l’uomo è dunque scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti.

Si precisa, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

 




Urla e minacce all’interno di un bar, trentaduenne denunciato e sottoposto al Daspo Willy

VITERBO – Lo scorso 2 febbraio personale della Polizia di Stato è intervenuto presso un bar del capoluogo ove era stato segnalato un soggetto che, in stato di ebbrezza alcolica, dava in escandescenza. Sul posto gli operatori della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo rilevavano la presenza di un trentaduenne straniero, pregiudicato per reati in materia di sostanze stupefacenti, il quale, in preda ai fumi dell’alcool, urlava nei confronti del gestore del pubblico esercizio rivolgendogli minacce ed insulti vari e spaventando i clienti ivi presenti.

Alla richiesta di uscire dal locale rivoltagli dai poliziotti, l’uomo opponeva resistenza, brandendo una bottiglia di birra, spintonando, insultando e minacciando gli stessi. Nella circostanza, perquisito, veniva trovato in possesso di una forbice debitamente posta sotto sequestro.

Condotta presso gli uffici della Questura, la persona veniva compiutamente identificata e successivamente denunciata in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente per i reati di Resistenza a Pubblico Ufficiale e Porto Abusivo di oggetti atti ad offendere previsti e puniti dagli articoli 337 del Codice Penale e 4 della Legge 110/1975. All’esito di un’accurata istruttoria condotta dal personale della Divisione Polizia Anticrimine al fine di prevenire la commissione di condotte analoghe, pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore di Viterbo ha irrogato la misura del “D.A.S.P.O. Willy”, con cui ha vietato al prevenuto l’accesso ai locali di pubblico trattenimento ed agli esercizi pubblici ubicati sul territorio del comune di Viterbo per la durata di tre anni.




Truffa online, denunciato trentacinquenne

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Rieti hanno denunciato in stato di libertà un 35enne, residente nella provincia di Roma, ritenuto responsabile di una truffa ai danni di un cittadino reatino.

La vittima, attratta da un’offerta apparentemente vantaggiosa, pubblicata su un noto social network, convinta di poter concludere un ottimo affare, ha acquistato un orologio di pregio versando l’importo richiesto pari a 2.500 Euro.

Dopo aver effettuato il pagamento tramite bonifico bancario, l’acquirente non ha però ricevuto la merce, vedendosi continuamente posticipata la data di consegna prevista.

I sospetti di essere stato raggirato si sono poi concretizzati quando il venditore ha improvvisamente smesso di rispondere alle telefonate.

Dopo aver acquisito la relativa denuncia, i Carabinieri di Rieti hanno avviato le indagini del caso che, in breve tempo, hanno portato all’identificazione e alla denuncia del responsabile, il quale dovrà ora rispondere del reato di truffa dinanzi all’Autorità Giudiziaria di Rieti.

Si dà atto che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

Nell’occasione i Carabinieri consigliano di diffidare sempre da acquisti e offerte troppo convenienti o da facili guadagni per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.




Guida in stato di ebbrezza e senza patente, denunciato trentenne

RIETI – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Poggio Mirteto hanno denunciato a piede libero un 30enne del posto per guida senza patente e guida in stato di ebbrezza.
L’uomo, nel corso di un servizio perlustrativo, è stato fermato dai militari dell’Arma lungo una delle principali arterie stradali della Bassa Sabina mentre, a bordo di una moto, stava facendo rientro a casa.
Durante le fasi di identificazione, egli palesava evidenti sintomi riconducibili ad un probabile abuso di bevande alcoliche e veniva pertanto sottoposto ad accertamento etilometro i cui risultati evidenziavano un tasso alcolemico di ben tre volte superiore rispetto al limite previsto dal Codice della Strada (0,5 g/l).
Inoltre lo stesso risultava privo della patente di guida prevista per la conduzione dei motoveicoli in quanto mai conseguita.
Al termine degli accertamenti, i militari hanno affidato la moto ad una terza persona di fiducia in grado di condurla fino al luogo di custodia. Il 30enne è stato invece deferito all’Autorità Giudiziaria e segnalato alla Prefettura di Rieti.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

 




Rapina impropria, una denuncia

RIETI – La Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rieti ha tratto in arresto una venticinquenne, residente nella provincia reatina, per il reato di rapina impropria.

L’arresto è stato eseguito nel corso di un intervento effettuato dai militari dell’Arma a seguito di segnalazione pervenuta al Numero Unico d’Emergenza 112, riguardante una donna notata dal personale addetto alla vigilanza di un noto esercizio commerciale del capoluogo, mentre s’impossessava illecitamente di alcuni prodotti cosmetici occultandoli all’interno di uno zaino.

Vistasi scoperta, nel tentativo di guadagnarsi la fuga, la donna spintonava la titolare del negozio facendola rovinare a terra.

I militari dell’Arma, giunti con celerità sul posto, l’hanno bloccata e identificata provvedendo al recupero della refurtiva e alla sua immediata restituzione ad un responsabile dell’azienda.

La giovane ora dovrà rispondere del reato di rapina impropria innanzi all’Autorità Giudiziaria.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Cittaducale, denunciato giovane per furto aggravato

RIETI – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cittaducale hanno deferito all’Autorità Giudiziaria reatina un ventisettenne, di origini straniere ma da tempo domiciliato nella provincia reatina, per “furto aggravato”.

Il provvedimento è stato adottato a seguito di un intervento richiesto ai militari dell’Arma, tramite il Numero Unico di Emergenza 112, dal personale preposto alla vigilanza di un noto esercizio commerciale del “Terminillo Center” il quale aveva segnalato il furto di alcuni capi di abbigliamento da parte di un ragazzo.

I Carabinieri, immeditatamente giunti sul posto, hanno individuato e fermato la persona segnalata prima che potesse guadagnare l’uscita dal negozio e quindi la fuga con gli oggetti rubati.

A conferma della segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa, tramite una perquisizione personale, sono stati rinvenuti gli indumenti trafugati all’interno di uno zaino, privi dei dispositivi antitaccheggio, per un valore complessivo di circa 90 euro.

L’uomo è stato così deferito all’A.G. mentre la merce recuperata è stata restituita al proprietario dell’esercizio commerciale.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




I Carabinieri di Rieti denunciano tre autori di una truffa

RIETI – La Stazione Carabinieri di Rieti ha denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica tre persone, tutte di origini abruzzesi, per il reato di truffa.
Il provvedimento è stato inoltrato all’Autorità Giudiziaria al termine di un’attività di indagine avviata, qualche giorno fa, a seguito di una denuncia presentata dal titolare di una farmacia avente sede nel reatino il quale segnalava di essere stato vittima di una truffa perpetrata da un gruppo di persone, a lui sconosciute, che lo avevano contattato telefonicamente.
In particolare una donna, presentandosi alla parte offesa quale direttrice di un Ufficio Postale, era riuscita a far credere all’ignara vittima di essere creditore di un rimborso emesso da parte dell’E.N.P.A.F. (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti) riscuotibile previo pagamento di due bonifici, per un importo totale di 1.300 Euro, che avrebbe permesso la ricezione di un codice QR da doversi presentare allo sportello Poste Italiane.
Il farmacista, tratto in inganno, ha provveduto al pagamento richiesto, utilizzando un iban indicatogli dai suoi truffatori il cui conto corrente associato era stato creato ad hoc dai malviventi. Solo successivamente prendeva cognizione della truffa e del fatto che, in realtà, non vi era alcun rimborso da riscuotere.
Ha così deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Rieti che, ricevuta la notizia di reato, hanno immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare i presunti autori della truffa, poi denunciati all’Autorità Giudiziaria reatina.
Nell’occasione i Carabinieri raccomandano sempre di prestare la massima attenzione a eventuali richieste di denaro effettuate tramite telefono o da persone sconosciute e di segnalare quanto prima ogni caso sospetto al Numero Unico d’Emergenza 112 o al più vicino presidio dell’Arma.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Viterbo: sfruttamento sul lavoro, indagati due imprenditori con sequestro preventivo dell’azienda (VIDEO)

VITERBO – Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Viterbo, con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, su delega di questa Procura, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo, emessa dal G.I.P. di Viterbo nei confronti di due imprenditori agricoli del posto, soci di un’azienda operante nel settore ortofrutticolo, per l’ipotesi delittuosa di sfruttamento del lavoro. Secondo le risultanze investigative, condivise dal G.I.P., nel periodo compreso tra l’inizio del 2022 e l’estate del 2023, gli imprenditori – chiamati a rispondere in concorso tra loro del delitto di cui all’art. 603 bis co. 1 n. 2, co. 3 n. 1-2-3, co 4 n. 1-3 del codice penale – hanno assunto alle proprie dipendenze numerosi cittadini stranieri (prevalentemente provenienti da paesi extra UE), sottoponendoli a condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno. In particolare, gli operai impiegati nella lavorazione dei campi sono stati costretti a sottostare a condizioni lavorative caratterizzate da: lunghissimi turni di lavoro (dall’alba al tramonto, anche fino a dodici ore al giorno), talvolta anche con esposizione alle intemperie; mancata fruizione del riposo settimanale, delle ferie e del periodo di malattia retribuito; calcolo delle retribuzioni in modo palesemente difforme da quelle previste dai contratti nazionali e provinciali; corresponsione della parte “in nero” mediante contanti. Lo stato di bisogno dei lavoratori rappresenta un altro elemento costitutivo del delitto provvisoriamente contestato. Infatti, i lavoratori – provenienti da paesi poverissimi in cui vige una situazione socio-economica disastrosa – sono giunti in Italia dopo lunghi e rischiosi viaggi, durante i quali in alcuni casi hanno anche attraversato il Mediterraneo esponendosi al pericolo perché mossi dall’impellente necessità di trovare un lavoro, mediante il quale percepire risorse necessarie a garantire il proprio sostentamento, nonché quello delle famiglie rimaste nei paesi d’origine. L’attività investigativa è stata sviluppata per mesi attraverso acquisizioni documentali, l’escussione di tantissimi dipendenti, servizi di osservazione, accessi ispettivi ed altre iniziative di polizia giudiziaria che hanno permesso anche di documentare la mancata assegnazione ai lavoratori di calzature e indumenti idonei da utilizzare in caso di pioggia e l’assenza delle condizioni di sicurezza durante il loro spostamento a bordo di mezzi agricoli, con conseguente rischio per la loro incolumità. Alla luce del predetto quadro indiziario, il G.I.P. ha emesso l’ordinanza indicata nella premessa con la quale è stato disposto il sequestro preventivo dell’intera azienda agricola, che sarà affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale, con il fine di evitare ripercussioni negative sui livelli occupazionali dell’impresa o compromettere il valore economico del complesso aziendale evitando, allo stesso tempo, che si verifichino ulteriori situazioni di grave sfruttamento lavorativo. L’inchiesta in parola ha riguardato un settore ed una fenomenologia da sempre inseriti tra gli obiettivi prioritari di questa Procura della Repubblica, come evidenziato anche in precedenti analoghe indagini i cui risultati sono stati resi noti lo scorso anno. I fatti oggetto del procedimento penale de quo risultano avere una particolare rilevanza pubblica.
Infine, si ritiene opportuno richiamare il principio giuridico secondo il quale: <<Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva>>.