Antrodoco, denunciato 25enne per violenza sessuale aggravata

RIETI – Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Antrodoco hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti un cittadino straniero, 25enne, ora indagato per violenza sessuale aggravata.

La denuncia è stata inoltrata al termine di una repentina attività investigativa che ha consentito di documentare vari episodi di violenza sessuale, posti in essere nei confronti di una 12enne del posto, nel corso di una relazione sentimentale iniziata lo scorso giugno.

Durante l’indagine varie persone, tra cui i genitori della giovane, che hanno confermato quanto appreso nel corso dell’audizione della ragazza (effettuata all’interno della sala di ascolto protetto “piccolo fiore” presente all’interno del Comando Provinciale Carabinieri di Rieti), hanno reso utili informazioni su alcuni atti sessuali che si sarebbero consumati tra i due senza la piena consapevolezza da parte della giovane.

Le risultanze delle indagini svolte dai Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rieti, sono state condivise dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso un “Avviso di Conclusione Indagini – Informazione di Garanzia”, poi notificato all’indagato. Quest’ultimo è stato anche oggetto di una perquisizione nel corso della quale i militari dell’Arma hanno sequestrato alcuni dispositivi elettronici il cui contenuto sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.

Solo pochi giorni fa, sempre la Stazione di Antrodoco aveva dato esecuzione ad alcune misure cautelari disposte per fatti analoghi che, in quel caso, avevano riguardato una 14enne.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




I Carabinieri della Stazione di Cantalice denunciano l’autore di una truffa ai danni di una anziana

CANTALICE (Rieti) – I Carabinieri della Stazione di Cantalice, a conclusione di un’attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti un uomo di origine campana, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di truffa in concorso.
Il denunciato, in concorso con altre persone tuttora in corso di identificazione, aveva contattato telefonicamente una 84enne del posto e, fingendo di esserne il nipote, aveva richiesto una somma di denaro per sbloccare un pacco giacente alle poste.
La donna, allo scopo di aiutare il parente in difficoltà, non ha esitato a consegnare soldi in contanti e vari monili in oro (per un valore complessivo di oltre 10.000 Euro) ad un uomo che, nel frattempo, aveva raggiunto la sua abitazione presentandosi come un amico del nipote.
Si è poi resa conto di essere stata in realtà raggirata e ha così deciso di denunciare l’accaduto ai Carabinieri i quali, in breve tempo, sono riusciti a identificare e deferire in stato di libertà uno dei responsabili della truffa.
Nell’occasione si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione a eventuali richieste di denaro effettuate da sconosciuti e di segnalare ogni caso sospetto al Numero Unico d’Emergenza 112 o, in alternativa, al più vicino presidio dell’Arma.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

 




Poggio Moiano, una denuncia per guida in stato di ebbrezza

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Poggio San Lorenzo hanno denunciato a piede libero, per guida in stato di ebbrezza, un 57enne di origini straniere ma da tempo residente nella provincia reatina.

L’uomo, mentre era alla guida della propria autovettura sulla S.R. “Licinese”, giunto all’altezza del comune di Poggio Moiano, ha improvvisamente perso il controllo del mezzo che impattava contro il guardrail posto ai margini della carreggiata.

Il conducente del veicolo è stato trasportato presso l’ospedale di Rieti dove gli venivano riscontrate delle lesioni fortunatamente non gravi. Qui l’interessato, su richiesta dei militari nel frattempo intervenuti sul luogo del sinistro, è stato sottoposto alle analisi volte a verificare una eventuale alterazione psicofisica dovuta ad un abuso di sostanze alcoliche. Tali accertamenti hanno avuto esito positivo atteso che veniva riscontrato un tasso alcolemico superiore a ben 4 volte al limite previsto dal Codice della Strada (0,5 g/l).

Per tale motivo, l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Rieti e, contestualmente, si è proceduto al ritiro della patente di guida.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Nascondeva la marijuana nello zaino, denunciata una donna

ORTE ( Viterbo) – Nel corso di un servizio di controllo del territorio, svolto nei pressi dello svincolo autostradale di Orte (VT), i Carabinieri della locale Stazione hanno notato una donna che, alla loro vista, ha provato ad allontanarsi repentinamente attirandone l’attenzione.

La donna, una 44enne domiciliata nella Capitale, all’atto del controllo aveva a seguito uno zainetto dal quale fuoriusciva il tipico odore acre di marijuana. In effetti, la successiva perquisizione consentiva di rinvenire al suo interno diversi pacchetti – di colore nero, verde e arancione – contenenti marijuana per un peso complessivo di oltre 20 grammi che, pertanto, sono stati sottoposti a sequestro in attesa di ulteriori analisi per determinare la quantità esatta e il principio attivo della sostanza.

Considerata la particolare suddivisione e le diverse colorazioni delle dosi confezionate, la donna è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Viterbo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.




Contigliano, denunciato 55enne per furto d’acqua

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Contigliano hanno denunciato a piede libero un 55enne del posto, già noto per vari precedenti di polizia, per furto e violazione di sigilli.Il provvedimento è stato inoltrato all’Autorità Giudiziaria reatina al termine degli accertamenti effettuati dal Comando dell’Arma in merito ad una denuncia sporta dalla società A.P.S. spa (Acqua Pubblica Sabina) circa un’illecita rimozione dei sigilli posti a due contatori dell’acqua.
Le successive verifiche, condotte insieme a personale tecnico, hanno confermato la notizia ricevuta: è stato infatti accertato che la persona denunciata, titolare di una residenza per anziani, aveva manomesso i due contatori, creando un allaccio abusivo tra la rete idrica e la sua struttura ricettiva che veniva così “gratuitamente” rifornita di acqua.
Alla luce delle evidenze emerse all’esito del sopralluogo, per l’uomo è dunque scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rieti.
Si precisa, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

 




Orte, uomo sottoposto ad arresti domiciliari con braccialetto elettronico dopo l’aggravamento della misura cautelare

ORTE ( Viterbo) – Lo scorso 23 ottobre, i Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico per il monitoraggio costante degli spostamenti, emessa dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di un cittadino rumeno, classe 1992, quale aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora al quale era già sottoposto.

L’inasprimento del provvedimento restrittivo è stato disposto dall’Autorità Giudiziaria a seguito delle ripetute violazioni da parte del cittadino rumeno dell’obbligo di dimora che avevano destato preoccupazione circa la possibile reiterazione del reato.

L’uomo è stato trasferito presso la propria abitazione, dove, a seguito delle procedure di attivazione del dispositivo di controllo elettronico, dovrà rispettare un rigoroso regime di detenzione domiciliare. Il braccialetto elettronico consentirà ai Carabinieri di monitorare in tempo reale i suoi movimenti, assicurando così il rispetto delle nuove prescrizioni.

L’intervento rientra nell’attività di controllo delle misure cautelari disposte dalle autorità, finalizzata a garantire il rispetto delle restrizioni imposte e a prevenire eventuali violazioni che possano compromettere la sicurezza pubblica.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.




Borgorose, denunciato trentenne per omicidio stradale

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Borgorose hanno denunciato a piede libero un uomo di trent’anni, incensurato, per il reato di omicidio stradale.

Il provvedimento è scaturito a seguito dell’intervento dei militari dell’Arma per un grave incidente stradale, avvenuto nei pressi di un’intersezione a Borgorose, durante il quale l’auto condotta dal soggetto denunciato si è scontrata con un SUV, alla cui guida vi era un novantenne.

I conducenti di entrambe le vetture coinvolte nel sinistro sono stati trasportati con urgenza all’ospedale di Avezzano, dove l’anziano purtroppo è deceduto a seguito delle lesioni riportate.

I Carabinieri, al termine degli accertamenti volti a individuare le cause della collisione, hanno verificato che l’auto condotta dal trentenne viaggiava a una velocità eccessiva, non adeguata alle condizioni della strada, resa scivolosa dalla pioggia.

Per tale motivo, l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Rieti per il reato di omicidio stradale, previsto dall’articolo 589 bis del Codice Penale.
Si precisa, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Soriano nel Cimino, arrestato trentaseienne in stato di agitazione

SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Nella serata del 13 ottobre a Soriano nel Cimino (VT), in via 5 Giugno, Carabinieri della Compagnia di Viterbo in servizio di ordine pubblico in occasione della “Sagra delle castagne” sono intervenuti allertati da passanti, dove un trentaseienne di Fonte Nuova (RM), in stato di agitazione, dopo aver guidato autovettura in direzione dell’area riservata alla manifestazione contromano, si era fermato per aggredire a pugni e calci due sorianesi che lo avevano esortato a cambiare senso di marcia. Nella circostanza l’uomo si è opposto violentemente anche ai militari della Stazione di Soriano nel Cimino, precipitarsi in soccorso delle vittime, che lo hanno tratto in arresto per minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale; allontanato dalla manifestazione con autovettura dell’Arma, è stato ristretto con l’ausilio di sanitari 118 nell’Unità ospedaliera di medicina protetta della casa circondariale “Nicandro Izzo” del capoluogo. Successivi accertamenti hanno comportato il deferimento del trentaseienne all’Autorità Giudiziaria viterbese anche per guida senza patente, sotto l’effetto di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti. La sua autovettura è stata sequestrata. È stato inoltre destinatario di diverse sanzioni amministrative per aver condotto il proprio mezzo contromano, per la creazione di situazioni di pericolo per la circolazione in centro abitato, per condotta di guida inidonea in prevedibili situazioni di pericolo con bambini e anziani in pubblica manifestazione e per aver impedito il passaggio dei mezzi di soccorso. Ad esito dell’udienza di convalida dell’arresto nel pomeriggio del 15 ottobre, è stato infine disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Roma.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.




Tentò di colpire con un’ascia la titolare di un bar, denunciato sessantenne

CORCHIANO ( Viterbo) – Accade a Corchiano. Drammatico episodio davanti ad un bar del paese, dove un acceso litigio ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Un uomo, sessantenne del posto, è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Civita Castellana, allertati dai testimoni che hanno assistito alla scena.
L’uomo, avrebbe avuto un’animata discussione con la donna, di 45 anni, proprietaria del bar abitualmente frequentato, culminata in un tentativo di aggressione con un’ascia che aveva portato con sé.
In quel frangente, si trovava nel locale anche il figlio dell’uomo, che visto il pericolo in cui stava per incorrere la donna, è riuscito a difenderla prontamente afferrando come scudo uno sgabello che si trovava all’ingresso del locale e con questo ha cercato di frapporsi tra il padre e la donna; spintonandolo è riuscito a disarmare l’aggressore che nel cadere a terra, batteva la testa sugli arredi del locale.
Subito soccorso dal personale medico, è stato trasportato in ospedale per le cure necessarie; fortunatamente le sue condizioni non risultano gravi.
Il sessantenne è stato denunciato dai militari dell’Arma per tentata aggressione aggravata e porto abusivo di arma.
La vicenda ha suscitato sgomento tra i presenti, molti dei quali hanno raccontato ai militari di aver assistito increduli alla violenza esplosa improvvisamente.
I Carabinieri stanno cercando di fare chiarezza sulle motivazioni del litigio, che potrebbe avere radici in futili motivi.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva




Ricaricava illecitamente bombole destinate all’uso domestico, denunciato titolare di un distributore viterbese

VITERBO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Viterbo, impegnati nel controllo sull’osservanza delle norme relative all’installazione e all’esercizio degli impianti di riempimento, travaso e deposito di G.P.L., nonché all’esercizio dell’attività di distribuzione e vendita di G.P.L., hanno denunciato il titolare di un distributore di GPL che ricaricava illecitamente bombole destinate all’uso domestico, sequestrando la colonnina e 12 bombole già riempite per circa 155 kg di GPL.
Il soggetto è stato sorpreso in flagranza mentre ricaricava pericolosamente le bombole ad uso domestico, utilizzando un adattatore per prelevare il carburante dalla colonnina del suo distributore. Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire come il gestore avesse già stoccato altre bombole ricaricate illecitamente in un casottino totalmente privo delle necessarie prescrizioni di sicurezza. Le bombole ritrovate erano prive dei previsti sigilli e, in alcuni casi, con revisioni e collaudi scaduti da anni.
È stata immediatamente interessata una ditta specializzata nel trasporto e custodia di materiali esplodenti per la messa in sicurezza dell’area ed il trasferimento in un luogo sicuro delle bombole sequestrate. Il titolare del distributore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e sanzionato amministrativamente.




Presunti spari a via Cairoli, denunciato viterbese in possesso di una pistola scacciacani

VITERBO – Nella mattinata dell’11 ottobre Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno denunciato un sessantaseienne viterbese ritenuto responsabile dello sparo udito da passanti in via Cairoli, intorno alle 17.30 dello scorso due ottobre. Quel pomeriggio era stata una pattuglia della Stazione di San Martino al Cimino in transito poco lontano ad intervenire per prima, a supporto dei residenti del quartiere; negli ultimi giorni gli stessi militari hanno poi proseguito gli accertamenti, giungendo all’individuazione dell’uomo, già sottoposto ad avviso orale di pubblica sicurezza. Le indagini, corroborate da escussione di persone informate sui fatti, acquisizione di filmati di videosorveglianza comunale ed accertamenti bancari, hanno rilevato come questi avesse appena acquistato con la propria carta d’inclusione una pistola scacciacani ed esploso un colpo a salve in via Dei Magliatori – dileguandosi. Nel corso di perquisizione nella sua abitazione del centro storico, i Carabinieri hanno successivamente trovato e sequestrato la pistola, 50 colpi cal. 8 a salve, scontrino e ricevuta fiscale pertinenti l’acquisto. La condotta dell’uomo è ora al vaglio della competente Autorità Giudiziaria del capoluogo.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva




Viola il foglio di via, denunciato 55enne

BASSANO ROMANO ( Viterbo) – Nella giornata di oggi 11 ottobre durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, la Polizia Locale del Comune di Bassano Romano, transitando lungo la strada provinciale, ha notato seduto ad un bar del paese un uomo, A.L. 55enne, oggetto di procedimenti penali presso il Tribunale di Viterbo per reati contro il patrimonio poiché autore delle scritte “no vax” che nei mesi scorsi avevano in più occasioni imbrattato il comune della Tuscia e destinatario di un provvedimento di foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Viterbo.

A seguito del controllo lo stesso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione del citato provvedimento.




Denunciato dai Carabinieri forestale pensionato per incendio boschivo colposo

ROCCA SINIBALDA (Rieti)- I Carabinieri del Nucleo Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti un soggetto, per aver provocato un incendio boschivo colposo verificatosi nel Comune di Casaprota, il 15 luglio scorso.
Le indagini condotte sul posto sono iniziate nell’immediatezza dell’evento con l’impiego anche delle tecniche previste dal Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.), messo in atto da militari specializzati nella repertazione che, attraverso una serie di azioni ben definite, sono in grado di ricostruire l’evoluzione di un incendio boschivo, individuandone il punto d’insorgenza e, dunque, la causa scatenante. Proprio attraverso tali tecniche d’indagine i Carabinieri Forestale studiando le tracce rilasciate dal fuoco sul terreno e sulle piante hanno accertato che l’incendio è stato provocato da un pensionato del posto, che avrebbe eseguito lavori di potatura e bruciatura di residui vegetali. Tale pratica è comune nelle lavorazioni agronomiche, ma senza i dovuti accorgimenti e in periodo di divieto assoluto, che per l’anno corrente terminerà il 15 ottobre, è pericolosa e sanzionata dalla legge. Il comportamento negligente, unito a fattori climatici favorevoli, al propagarsi delle fiamme e alla vegetazione secca, ha creato le condizioni per l’innesco dell’incendio, che ha distrutto circa quattro ettari di bosco e ha reso necessario, oltre all’intervento dei vigili del fuoco e squadre di volontari della protezione civile, anche l’ausilio di un elicottero per domare le fiamme.
Per il presunto autore, nel caso in cui venisse accertata la responsabilità penale, la pena prevista per il reato di incendio boschivo colposo è la reclusione fino a cinque anni.

 




Rubava le offerte in Chiesa, 29enne incastrato dalle telecamere

VEJANO ( Viterbo) – Un 29enne, già noto ai Carabinieri del posto, è stato individuato quale responsabile di furti e danneggiamenti che avevano interessato una chiesa di Vejano nel corso dell’estate appena trascorsa.
Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Vejano hanno infatti eseguito un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dalla Magistratura Viterbese, nei confronti del giovane, già con diversi precedenti alle spalle, che aveva colpito diverse volte la casa parrocchiale di Vejano causando, oltre ai furti, anche diversi danni ed arrivando, addirittura, ad appiccare un incendio all’appartamento che il parroco utilizzava per dare assistenza a persone in difficoltà, per fortuna senza vittime ma che ha reso inservibile l’abitazione.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, si è conclusa dopo un’accurata e minuziosa azione info-investigativa condotta dai Carabinieri già all’indomani del primo evento.
Indispensabile per l’individuazione dell’uomo è stata l’acquisizione e la lunga e complessa analisi delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nelle zone interessate.
L’uomo si sarebbe intrufolato nei locali adiacenti per poi rubare complessivamente alcune centinaia di euro dall’interno degli offertori e dai candelieri votivi, danneggiando anche la porta di accesso laterale.
Anche con la collaborazione dei sacerdoti e dei cittadini, non più disposti a sopportare questi episodi, i militari sono riusciti ad individuare il responsabile, un abitante del posto di circa 30 anni che, raggiunto dagli uomini dell’Arma, è stato sottoposto alla misura cautelare.
A suo carico, sono inoltre emerse responsabilità per alcuni episodi di maltrattamenti verso i familiari, cui l’uomo chiedeva denaro con insistenza, minacciando violenza.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva




Detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto ingiustificato di arma bianca e di munizioni, giovane in manette

RIETI – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cittaducale hanno denunciato un venticinquenne, di origini straniere ma da tempo residente a Leonessa, ritenuto responsabile dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto ingiustificato di arma bianca e di munizioni.

Nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti svolto a Cittaducale, frazione di Santa Rufina, i militari hanno proceduto al controllo di un veicolo condotto da un ragazzo, già noto alle Forze dell’Ordine. Questi, sin da subito, si è mostrato particolarmente agitato, tanto da insospettire gli operanti, che hanno così deciso di approfondire gli accertamenti sul suo conto sottoponendolo a perquisizione personale e veicolare.

Durante tali attività, sotto il sedile del guidatore sono stati rinvenuti più di 20 grammi di hashish e una dose di marijuana, mentre, occultato all’interno del portaoggetti, è stato trovato un coltello a serramanico lungo 24 cm, di cui l’interessato non è stato in grado di giustificare il possesso.

I militari hanno successivamente esteso la perquisizione alla sua abitazione dove è stata trovata una cartuccia calibro 9, illegalmente detenuta poiché mai denunciata.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro penale.

Il giovane è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti e dovrà ora rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto ingiustificato di coltello e possesso ingiustificato di armi.

Si precisa, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Soriano nel Cimino, denunciato ventinovenne per furto

SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Nella mattinata del 30 settembre, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione in cui sono impegnati i Carabinieri della Compagnia di Viterbo, la Stazione di Soriano nel Cimino ha denunciato un ventinovenne di origine macedone per furto aggravato, perpetrato in due esercizi del centro storico del paese. I militari dell’Arma, ad esito di dedicati accertamenti, hanno rilevato come questi, nella notte tra il 28 e il 29 settembre scorsi, si fosse introdotto in un negozio di frutta e verdura previa effrazione della porta d’ingresso, asportando cassetto del registratore di cassa contenente 50 euro in monete, poi rinvenuto nel vicolo del Barilozzetto, presso i locali dell’ospedale in disuso. L’uomo nella circostanza avrebbe anche infranto vetrata all’ingresso di un ristorante, portando via pochi euro dal registratore di cassa ed un cellulare – rinvenuto successivamente in suo possesso.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva




Oriolo Romano, rapinatore in manette

ORIOLO ROMANO ( Viterbo) – Un 41enne, già noto alle forze dell’ordine per altre vicende giudiziarie, è stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare dai Carabinieri della Stazione di Oriolo Romano. I fatti che hanno portato l’uomo in carcere risalgono allo scorso aprile, quando era entrato in un supermercato della cittadina e aveva dapprima iniziato ad aggirarsi tra le corsie, in cerca di qualcosa da rubare. Dopo alcuni giri si era impossessato di varie confezioni di alimenti, anche piuttosto costosi, per poi raggiungere l’uscita approfittando della confusione data l’ora di massimo affollamento, con la speranza di farla franca.
Gli addetti alla sicurezza, che avevano osservato tutte le loro mosse dai monitor del sistema di videosorveglianza, gli avevano chiesto, prima di allontanarsi, di mostrare i prodotti “acquistati” e aveva fatto vedere loro uno scontrino recante però una data antecedente. Alla richiesta di chiarimenti, per distrarre gli addetti, aveva dapprima alzato la voce e poi strattonato le ragazze addette alle casse, riuscendo ad uscire dal punto vendita. Una volta fuori si era allontanato con una macchina non prima, però, di aver compito alcune spericolate manovre per creare il panico. I militari, giunti sul posto in una manciata di minuti e verificate le condizioni del personale, avevano subito avviato le ricerche dell’auto e le ulteriori indagini.
Al termine delle attività, l’auto è stata individuata così come l’autore della rapina e la Procura della Repubblica di Viterbo ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. I Carabinieri di Oriolo Romando hanno rintracciato il 41 in provincia di Roma e, quando si sono presentati per arrestarlo e metterlo ai domiciliari è stato incredulo, ormai certo di averla fatta franca.




Tarquinia, denunciato per il furto dell’auto dell’ex moglie

TARQUINIA ( Viterbo) – I Carabinieri della Stazione di Tarquinia hanno concluso un’indagine che ha portato all’identificazione del mandante di un furto d’auto avvenuto lo scorso 11 settembre.
Grazie all’analisi delle immagini della videosorveglianza comunale e di esercizi pubblici, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la dinamica del furto. È emerso che l’ex marito della vittima, pur non eseguendo materialmente il furto, ne era il mandante. Un complice, ancora da identificare, ha individuato l’autovettura utilizzando un cellulare aprendola poi con il telecomando di una chiave.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva