Bracconaggio ittico nel lago del Salto, denunciato pescatore professionista

RIETI – Si è conclusa un’operazione di antibracconaggio ittico sul Lago del Salto, in comune di Varco Sabino (RI), svolta dal Reparto Operativo – Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali del Raggruppamento Carabinieri CITES, con il supporto del Nucleo Carabinieri Forestale di Petrella Salto del Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti.

Nel corso dell’operazione, i Carabinieri Forestali hanno deferito alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Rieti un uomo di nazionalità italiana, pescatore professionista titolare di licenza, intento a catturare lucci in periodo di divieto generale, previsto dalla Legge Regionale Lazio nr. 87/1990, provvedendo al contestuale sequestro di circa 700 metri di reti da pesca e 30 kg di pesce della specie luccio (Exos lucius). Parte del pescato, ancora vivo, è stato prontamente liberato in acqua dai militari operanti.

Il bracconaggio ittico è un fenomeno in crescita nelle acque interne di tutto il territorio nazionale e pertanto i reparti specializzati dell’Arma Forestale prestano particolare attenzione ai controlli sulla pesca durante il periodo di divieto generale, prevenendo e contrastando le condotte illecite causa di ingenti danni alla biodiversità, considerato che il periodo di divieto coincide proprio con la fase riproduttiva dei pesci, pronti a depositare le uova.




Polizia di Sato: denunciato e daspato tifoso per insulti razzisti

VITERBO- Lo scorso 22 settembre personale della Polizia di Stato in servizio di ordine e sicurezza pubblica presso lo stadio di Viterbo “Enrico Rocchi” in occasione dell’incontro di calcio tra le squadre F.C. Viterbo e Pomezia Calcio 1957, valevole per il Campionato Regionale di Eccellenza, ha rilevato che un tifoso locale aveva proferito ripetutamente insulti di carattere discriminatorio e razzista all’indirizzo di un giocatore della propria squadra.
L’uomo è stato individuato a seguito di una immediata attività investigativa posta in essere dai poliziotti della DIGOS della Questura di Viterbo e denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 3 della Legge 13 ottobre 1975 n. 654 (Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale).
Nei confronti dello stesso, al termine di un’accurata istruttoria posta in essere degli operatori della Divisione Polizia Anticrimine, il Questore di Viterbo ha emesso il provvedimento del D.A.S.P.O. (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive) per la durata di cinque anni.




Gestione irregolare di rifiuti, denunciato dai carabinieri forestale il titolare di un’impresa agricola di troticoltura

RIETI – I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Antrodoco, al termine di un’attività di indagine compiuta in collaborazione con Arpa Lazio, hanno deferito alla competente Procura della Repubblica il titolare di un’azienda agricola di allevamento di trote.

L’ipotesi di reato è quella di gestione di rifiuti in difformità dalle prescrizioni contenute nell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Rieti. I Carabinieri Forestale hanno infatti accertato la mancata utilizzazione agronomica, attraverso spandimento su terreni agricoli, dei fanghi prelevati dalla ripulitura delle vasche di sedimentazione, con assenza della documentazione necessaria per tracciare i movimenti e la quantità dei rifiuti prodotti, nonché irregolarità attinenti alla corretta gestione delle vasche di decantazione. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari ed eventuali responsabilità saranno valutate dalla competente Autorità giudiziaria.

L’Arma Forestale dedica da sempre particolare attenzione al controllo sulla corretta gestione dei rifiuti, soprattutto nell’ambito di attività produttive, sia per l’inevitabile impatto sull’ambiente, sia per le potenziali implicazioni di natura economica e concorrenziale che ne possono derivare, senza dimenticare gli importanti risvolti sulla salute umana.




Evade dagli arresti domiciliari. Denunciato

RIETI – Denunciato in stato libertà alla Procura della Repubblica di Rieti dai carabinieri della Stazione di Rivodutri un quarantacinquenne di Poggio Bustone, per evasione dagli arresti domiciliari L’uomo, sebbene sottoposto, da circa due mesi, al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione a seguito di rapina aggravata, si era allontanato dal luogo di detenzione, senza giustificato motivo e senza alcuna autorizzazione da parte dell’Autorità Giudiziaria.




Sorpreso in auto con numerosi oggetti rubati, fermato e denunciato per ricettazione

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Civita Castellana, allertati da un passante che aveva notato un individuo accostarsi alle auto in sosta e guardare dentro i finestrini probabilmente per rubare oggetti, si sono immediatamente portati nella zona segnalata, ed hanno notato un auto che alla loro vista assumeva un andamento di marcia anomalo e quindi sospetto, ed hanno deciso quindi di fermarlo e sottoporlo a perquisizione; dalla perquisizione dell’ auto. I carabinieri hanno trovato diversi componenti di elettronica rubati, tra cui uno stereo per auto oltre ad un navigatore di marca, ed una parte degli oggetti è stata riconosciuta dai proprietari delle auto parcheggiate dove era stato segnalato il soggetto. A quel punto tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato ed il soggetto, un giovane di originario di Bari, è stato portato in caserma e denunciato per ricettazione.




Roma, taglia coda e orecchie al Dobermann, condannato a 8 mesi di reclusione

 ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “Un romano proprietario di un dobermann, denunciato dalle guardie zoofile dell’Oipa di Roma, è stato condannato a  otto mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali per aver fatto tagliare coda e orecchie al proprio cane per motivi “estetici”.

La denuncia è partita a seguito di controlli durante una manifestazione canina nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty (Bellezza sporca) condotta dagli agenti Oipa, in prima linea in tutta Italia nel contrastare queste pratiche crudeli e anacronistiche.

«Il proprietario del cane ha esibito certificati veterinari che le nostre indagini di polizia giudiziaria hanno dimostrato essere falsi», spiega Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma. «I molti controlli delle nostra guardie a livello nazionale hanno portato a oltre settanta denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari».

Quella del taglio della coda e delle orecchie dei cani di alcune razze a fini estetici, oltre che dolorosa per l’animale, è una pratica illegale. Le mutilazioni per fini estetici sono vietate dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge n. 201/2010.

Le mutilazioni di coda (caudotomia) e orecchie (conchectomia) configurano il reato di  maltrattamento punito dall’art. 544 ter c.p., che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa fino a 30 mila euro.

«Le federazioni nazionali ed internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati e gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti», aggiunge Claudio Locuratolo. «Sono già fissate molte altre udienze per rinvii a giudizio a seguito delle indagini e denunce dell’Oipa, a Roma e in altre città. Auspichiamo che la prevenzione e la repressione pongano fine a questa pratica incivile e fuorilegge».




La Guardia di Finanza di Viterbo denuncia albanese per spaccio

VITERBO- Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, nell’ambito di un piano di potenziamento di controllo del territorio, stimolato anche dalla Prefettura di Viterbo in occasione delle recenti Festività, ha intensificato l’attività di vigilanza economico-finanziaria sulle principali vie di comunicazione della provincia.

In tale contesto i militari della Compagnia di Civita Castellana, nel corso di un servizio d’istituto finalizzato alla repressione del traffico e/o spaccio di sostanze stupefacenti, hanno individuato e sottoposto a controllo un’autovettura, all’uscita della strada statale 675 Umbro-Laziale, nel tratto di competenza del comune di Orte (VT).

Alla guida dell’autoveicolo veniva identificato un soggetto di nazionalità albanese, gravato da numerosi precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, il quale, durante il controllo, pur essendo perfettamente in regola sotto il profilo del rispetto del Codice della Strada, assumeva un comportamento estremamente agitato e frettoloso, insospettendo i Finanzieri.

La successiva perquisizione del veicolo, in effetti, ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro un panetto di sostanza stupefacente ( hashish ) del peso di 100 grammi.

Il soggetto, dimorante a Orte, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per spaccio di sostanze stupefacenti, in relazione all’ipotesi di reato di cui all’art. 73 del D.P.R. n. 309/90.