Viterbo, al C.P.I.A. “Giuseppe Foti” didattica a distanza anche per corsiste over 50

di REDAZIONE –
ROMA – E’ stato approvato oggi dal Consiglio dei ministri, il decreto legge che prevede le misure relative alla chiusura dell’anno scolastico. Si prevedono due scenari: se si riesce a tornare sui banchi entro il 18 maggio, l’esame di Maturità verrebbe assimilato alla regolare prova, ma con qualche differenza: ci sarebbe il tema di italiano (17 giugno) uguale per tutti, mentre la seconda prova verrebbe predisposta dalla commissione per ogni singola classe. Se non si tornerà, invece, a scuola, i maturandi dovranno sottoporsi al solo maxi colloquio. Non ci sarà l’esame di terza media, ma soltanto una tesina da inviare ai professori prima della fine dell’anno scolastico. Comunque nessuno sarà bocciato quest’anno, anche se nella valutazione complessiva rientrerà anche l’impegno nella didattica a distanza. Il voto, quindi, verrà elaborato anche in considerazione della situazione emergenziale, valorizzando il lavoro svolto a distanza tra impegno e partecipazione.
Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha però evidenziato come sarebbe rischioso far tornare 10 milioni di bambini e ragazzi in classe ed ha affermato: “La politica sarà ancora più prudente della scienza e si assumerà tutte le responsabilità. Finché non ci sarà sicurezza, gli studenti non torneranno in classe. Stiamo chiedendo responsabilità a tutti, lo chiedo anche agli studenti: è necessario che studino e facciano bene”. Il ritorno, quindi, a maggio a scuola appare ipotesi piuttosto improbabile.
L’altra ipotesi è quella che riguarda una possibile presenza di Covid-19 ancora in autunno. Le attività scolastiche riprenderebbero a distanza? Secondo il ministro Azzolina, considerando che è difficile “mantenere la distanza tra gli studenti”, la problematica è stata presa in considerazione. Il prossimo anno scolastico, comunque, inizierà l’1 settembre o il 2, in classe o a distanza.
ROMA – ‘Nella Regione Lazio sono 254 i progetti che abbiamo fino a oggi finanziato per permettere alle scuole e ai dipendenti pubblici e privati di continuare l’attività da remoto. Lo abbiamo fatto grazie a tre diversi avvisi dedicati a tre diverse macrocategorie di utenti: “Scuola virtuale” per gli studenti degli istituti primari e secondari di primo e secondo grado sia statali che paritari, “Piani aziendali di smart working” per i lavoratori di imprese private e “Smart working per i piccoli comuni” per i dipendenti delle amministrazioni comunali con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti. Questi tre avvisi cubano complessivamente un impegno economico di 6,7 milioni di euro. In questo momento legato all’emergenza sanitaria e alle indispensabili restrizioni sulla mobilità delle persone, aiutiamo così gli studenti e il mondo del lavoro a proseguire le varie attività e a non rimane indietro.
Con l’avviso “Classe virtuale” aiutiamo gli istituti scolastici a attivare progetti formativi didattici multimediali, arricchendo l’offerta nazionale prevista dal ministero dell’Istruzione. L’integrazione regionale risponde a specifiche esigenze, studiate in modo particolare per contrastare l’abbandono scolastico, per gli studenti con disabilità o con problemi di dislessia o di discalculia. Sono già 114 le scuole finanziate e oltre 270.000 euro i contributi ammessi.
Per i dipendenti dei piccoli comuni del Lazio abbiamo promosso un bando da 2 milioni di euro che permette finanziamenti fino a 7.500 euro per l’acquisto di servizi di supporto organizzativo e formativo a distanza finalizzato all’ottimizzazione delle prestazioni dei dipendenti, per la valorizzazione dei risultati, il monitoraggio delle attività lavorative o lo sviluppo di competenze informatiche. Sono 70, ad oggi, i piccoli comuni che hanno inoltrato la richiesta di contributo e 500.000 euro il finanziamento che verrà loro erogato.
Abbiamo inoltre previsto contributi per l’attivazione dello smart working per le imprese della regione, comprese le partite Iva e le microimprese, alle quali concediamo contributi da 2.000 a 22.500 euro per ogni progetto presentato. I progetti ammessi possono riguardare servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working e l’acquisto di strumenti tecnologici per l’attuazione del piano di lavoro a distanza. Relativamente a questo bando, che abbiamo promosso anche con l’assessorato allo Sviluppo economico, abbiamo riconosciuto contributi a 70 piani aziendali di smart working, impegnando già circa 400 mila euro”.
Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.
I tre avvisi sono ancora aperti. Ulteriori informazioni sul portale regione.lazio.it.
di WANDA CHERUBINI –
VITERBO – L’ITT Da Vinci di Viterbo, per venire incontro alle esigenze degli studenti per seguire la didattica a distanza, data l’emergenza Coronavirus, mette a disposizione pc e tablet in comodato d’uso. “Cari genitori – scrive il dirigente scolastico, Luca Damiani, viste le note del Ministero dell’Istruzione n.388 del 17/03/2020 e 392 del 18/03/2020 sull’attivazione della didattica a distanza per l’emergenza epidemiologica Covid 19, si comunica che il nostro Istituto intende concedere PC e Tablet in comodato d’uso gratuito, dietro specifica e motivata richiesta delle famiglie, al fine di permettere agli studenti di partecipare alle attività didattiche a distanza, per tutta la durata del periodo di emergenza sanitaria.
La concessione avverrà a domanda. Le richieste dovranno essere inviate via mail, entro il giorno 3 aprile 2020, all’indirizzo di posta istituzionale vttf010008@istruzione.it tramite il modulo allegato, debitamente compilato. L’Istituto assegnerà i dispositivi in comodato d’uso fino ad esaurimento delle dotazioni disponibili, tenendo conto dell’ordine di presentazione delle richieste.
Pertanto i beneficiari verranno contattati telefonicamente dagli uffici di segreteria per concordare giorno e orario di consegna del pc/tablet. Il dispositivo tecnologico consegnato dalla scuola dovrà essere ritirato dal genitore (o da persona munita di delega e documento di Identità) dell’alunno minorenne o dallo stesso alunno se maggiorenne. Con l’occasione porgo i più cordiali saluti”. Nella domanda di richiesta i genitori dovranno dichiarare che che la famiglia non è in possesso di pc/tablet o altro dispositivo tecnologico con connessione internet idoneo a fruire della piattaforma di Google GSuite per la didattica a distanza (o altre piattaforme dedicate e si impegnano alla restituzione immediata del pc/tablet affinché possa essere destinato ad un altro alunno, qualora i docenti riscontrassero che il proprio figlio, consegnatario del bene, non partecipa alle lezioni online.
ACQUAPENDENTE (Viterbo) – La Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente Dottoressa Luciana Billi (si allega fotografia), invia alle famiglie della Scuola Secondaria di primo grado ed ai docenti della sede una nota di approfondimento ed attenzioni da seguire sulla gestione della didattica a distanza: “L’emergenza sanitaria” si sottolinea nella stessa, “ che l’Italia sta attraversando ha reso necessari, nell’arco di pochi giorni, l’organizzazione e l’avvio per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche, della modalità di didattica a distanza. La Scuola Secondaria di 1^ Grado ha scelto di utilizzare la piattaforma G Suite, così da permettere di mantenere l’interazione in presenza, seppure virtuale, con l’intero gruppo classe. Da un monitoraggio delle difficoltà rilevate, molti docenti segnalano purtroppo, da parte di un considerevole gruppo di studenti, di comportamenti non sempre adeguati: ci sono alunni che tengono spenta la telecamera, disturbano con rumori lo svolgimento della lezione, fotografano e diffondono l’immagine dei docenti, altro. Poichè le ore di lezione virtuale costituiscono attività didattica a tutti gli effetti e la partecipazione propositiva e responsabile degli alunni sarà oggetto di valutazione anche nelle singole discipline, invito le famiglie a intervenire opportunamente, supervisionando, durante lo svolgimento delle lezioni virtuali, l’utilizzo corretto dei devices. Questo nel rispetto del lavoro che stanno svolgendo con professionalità e senso del dovere tutti docenti e del diritto allo studio degli studenti”.
VITERBO – Siamo ai tempi del Coronavirus ma insegnanti e studenti mantengono saldo il loro legame. La Scuola Alberghiera della Provincia di Viterbo, con all’attivo due corsi triennali di Comis di Sala-Bar e Comis di Cucina, in pochissimi giorni architetta una piattaforma leggera e facilmente accessibile per la didattica a distanza.
Il Prof di informatica programma una struttura che permette di caricare video lezioni e test in modo da non interrompere le lezioni e non c’è bisogno di avere un pc, un bene di lusso per molti, basta uno smartphone, un click e il professore diventa bit e colori.
Lo Chef Fabio, comparto cucina, mostra ai suoi studenti e studentesse come preparare gli gnocchi: gli dice che non bisogna impasatre le patate con la farina, ma solo premere delicatamente il composto se si vuole uno gnocco tenero. (Provare per credere: a lezione d gnocchi con lo Chef Fabio Sabatini). Gli allievi, poi, alla lezione teorica, risponderanno spedendo un video mentre lessano, infarinano e tagliano i piccoli serpentelli arrotolati.
Questa, oggi, è la nuova didattica a distanza che seppellisce i vecchi dinosauri ed esalta le doti delle nuove leve e dei molti precari della scuola. Sembra così assurdo che gli ultimi siano diventati i primi: prima, era follia pensare che le “ruote di scorta” i docenti chiamati a singhiozzo mantenessero viva la scuola. Ci sono insegnanti con più classi, che riescono a gestire centinaia di contatti e compiti da correggere. Non ci sono solo le piattaforme in cui inserire il materiale didattico ma c’è anche l’interazione con l’alunno che spesso avviene tramite mail e persino Whatsapp.
Già, perché ogni discente ha i suoi tempi e vive nella sua diversa realtà. Ed ecco perché arrivano richieste di aiuto a mezzanotte, compiti all’alba e poi le foto dei quadernoni, i video e file audio. Ogni alunno è immerso nella sua vita unica che magari lo porta a lavorare con i suoi genitori o a studiare di sera per badare ai fratelli più piccoli.
Questo Coronavirus ha veramente rimesso ogni cosa a suo posto. C’è una straordinaria rivalutazione del tempo, degli affetti e, finalmente, della competenza. L’essere umano, di nuovo, è al centro di ogni pensiero con i suoi bisogni emotivi e fisiologici. Ci voleva una pandemia per farci rendere conto che il capitale, il vecchio capitale, si era riorganizzato dagli anni settanta e ci stava rincoglionendo con l’illusione che veramente un telefonino da 1000 euro potesse sostituire l’abbraccio di un amico o che la Sanità o la Ricerca erano cose antiche perché ormai stavamo diventando immortali su Facebook?
Dove sono ora quei manager, capitani d’industria e politici intraprendenti che hanno smontato questo paese pezzo per pezzo? Che effetto fa essere annientati da un virus infinitesimale che cerca solo di rimanere in vita distruggendo i suoi competitori? Serviva una pandemia per capire che siamo fatti di carne e ossa e non di diamanti?
Emanuela Dei
VITERBO – Riceviamo dal Coordinamento Scuole Viterbo e pubblichiamo: “A seguito alle dichiarazioni video della Ministra Azzolina e al Decreto Legge 17 Marzo 2020, il Coordinamento Scuole Viterbo chiede che gli 85.000.000 euro destinati alla didattica a distanza vengano devoluti tutti a favore della Sanità statale pubblica, quasi al collasso, impegnata duramente per affrontare l’emergenza coronavirus. Siamo convinti che, nonostante crediamo fortemente nel valore della didattica e dell’insegnamento, il momento drammatico, che tutta l’Italia sta attraversando, richieda di concentrare le energie verso quello che deve essere l’unico e solo fondamentale obiettivo: salvare vite umane e bloccare il contagio evitando il più possibile di entrare in contatto con il virus. Al personale della scuola è consentito da decreto restare a casa, il personale medico e paramedico deve, invece, operare sul campo e con le dovute cautele. Siamo convinti che i fondi di cui sopra, destinati alla scuola statale pubblica, possano essere meglio impiegati nell’acquisto di mascherine, disinfettanti, respiratori e tutto quello che può servire ad allestire camere di terapia intensiva di cui ultimamente si ha un bisogno vitale.
Sperando che al nostro appello ne facciano eco altri e che la nostra richiesta venga accolta da tutto il mondo della scuola statale pubblica”.
MONTEFIASCONE ( Viterbo) – La chiusura improvvisa delle scuole a causa dell’emergenza coronavirus ha sconvolto, così da un giorno all’altro, le abitudini di milioni di studenti, genitori e docenti che, in tempo reale, hanno dovuto inventarsi un nuovo modo di intendere l’insegnamento e più in generale la didattica nonché il rapporto formativo docente – discente. La didattica a distanza, subito evocata a livello ministeriale, è piombata come un convitato di pietra nelle procedure un po’ farraginose della scuola italiana, suscitando inevitabilmente qualche apprensione nelle famiglie e tra i docenti. Il governo infatti ha lanciato la pietra come se tutte le scuole fossero attrezzate e i docenti adeguatamente formati su queste metodologie.
Se questo è il quadro generale, c’è però da dire che il “Dalla Chiesa” di Montefiascone – liceo classico, scientifico, linguistico ed istituto tecnico economico e tecnologico – non si è fatto trovare impreparato dagli eventi. In considerazione infatti della sua particolare vocazione digitale e tecnologica, con strumentazioni didattiche all’avanguardia e formazione specifica per gli insegnanti, la didattica a distanza è stata implementata fin dal primo giorno di chiusura delle scuole, per l’intero orario curriculare di riferimento. In pratica ogni mattina dalle ore otto in poi i docenti del Dalla Chiesa firmano il registro elettronico e, con riferimento alle proprie discipline, ciascuno riporta le attività che saranno svolte. Quindi si trasferisce sulla Google Classroom, vera e propria classe virtuale, nella quale gli alunni confermano la propria presenza e si inizia la lezione che può essere svolta in modo “sincrono” o “asincrono”. Nel primo caso si effettua una lezione di tipo (quasi) tradizionale, con la differenza che ognuno rimane a casa sua: spiegazioni, correzioni, verifiche vengono infatti svolte in videoconferenza alla presenza (virtuale) degli alunni che possono intervenire, rispondere, fare domande e naturalmente distrarsi, proprio come se fossero a scuola. Il tutto è possibile tramite un’applicazione, vale a dire Meet, che Google ha messo gratuitamente a disposizione delle scuole fino alla fine dell’anno scolastico. La lezione asincrona invece presenta maggiore flessibilità in quanto il docente coinvolge gli alunni con videolezioni, esercitazioni, assegnazione di compiti, correzioni, fornitura di video didattici, sitografia, ebook e quanto altro necessario per l’apprendimento. Il docente può coinvolgere tutta la classe o rivolgersi ad alunni specifici ai quali assegna attività particolari e distinte. Gli alunni a loro volta possono fare altrettanto postando domande, compiti svolti, video e quanto altro necessario. Naturalmente anche i consigli di classe vengono svolti in videoconferenza dagli insegnanti.
Come vanno le cose a pochi giorni dall’avvio? Gli alunni sembrano gradire: essendo nativi digitali questi strumenti e questi metodi sono per loro connaturati e fare scuola con il telefonino, il tablet o il computer è probabilmente per loro meno faticoso. E gli insegnanti? Per loro, al contrario di quanto generalmente si pensa, il carico di lavoro è notevolmente aumentato ma si sono prontamente adeguati con tutorial, chat, webinar e quanto altro per dare il meglio ai propri alunni.
RONCIGLIONE ( Viterbo) – Si è cominciato a richiedere alle scuole – attraverso Circolari Ministeriali – di attivare la cosiddetta didattica digitale che però, in molti casi, si configura come un procedere in ordine sparso da parte dei vari Istituti, secondo le capacità e le “improvvisazioni” dei tanti, volonterosi docenti.
Diciamolo chiaramente: non è facile per molti trovarsi di punto in bianco a cambiare il proprio modo di insegnare e a cercare di reinventarsi una didattica nuova, attraverso l’impiego di tutti gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione.
Il punto sta proprio qui: questa situazione di emergenza ci insegna qualcosa che poi non potrà non lasciare un segno importante e modificherà di molto il lavoro dei docenti; ci dice che, anzitutto, dobbiamo disporci ad un cambiamento di mentalità, ad essere consapevoli che un nuovo approccio didattico è richiesto – non solo nei momenti di emergenza – e che sia integrato e coerente con la società che sta al di là delle mura scolastiche.
Oggi qualsiasi attività, dalla più comune come l’organizzazione di un ristorante affidando un tablet ad un cameriere, alla progettazione e realizzazione della telemedicina per Paesi come l’India da parte di medici e strutture che lavorano in Svizzera e Norvegia o la manutenzione di pozzi petroliferi che da anni è gestita da migliaia di chilometri di distanza, è ” un’azienda estesa nel web”.
Partendo dalla vastità di informazioni reperibili da più media, gli studenti dovrebbero essere educati ad organizzare un lavoro di cooperazione e ricerca, che può così produrre un lavoro di selezione, derivato dall’apporto creativo di ciascuno, e da condividere virtualmente con tutti: questo è il valore aggiunto dell’e-learning.
Dobbiamo perciò vedere questo momento che è ora per tutti noi di grande preoccupazione e incertezza, come una grande opportunità per la nostra scuola, mirato ad un insegnamento che non dimenticherà certo il rapporto quotidiano con gli studenti, ma anzi, potrà creare uno strumento ulteriore che consentirà ai ragazzi una ancora più efficace e consapevole interazione culturale.
Ecco dunque che le varie piattaforme impiegate – più o meno abilmente – non possono essere solo il pretesto per distribuire alle classi materiali da riferire, sorta di depositi a cui attingere…
Perché si possa parlare del valore aggiunto dell’e-learning, cerchiamo di pensare ad una metodologia condivisa che prepara alle competenze necessarie e utilizzate per la contemporaneità. Tutto questo dovrebbe condurre a rassicurare famiglie, studenti e insegnanti che introducono e combinano così, in modo complementare e armonico, l’e-learning con l’insegnamento quotidiano in classe.
ACQUAPENDENTE (Viterbo) – La Dottoressa Luciana Billi, dirigente Istituto Omnicomprsnsivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente, ha presentato il progetto di ”Organizzazione didattica a distanza” prevista dal DPCM 4 Marzo 2020, tra le misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVD – 19, all’art.1 comma g), prevedente che i dirigenti scolastici attivino, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
“Per quanto riguarda la scuola primaria”, sottolinea, “acquisite le proposte tutti i Docenti della Scuola Primaria utilizzeranno come modalità di svolgimento a distanza della didattica, la Bacheca – Registro Elettronico Argo.
La tabella dei docenti Scuola Secondaria è la seguente; a) Modalità di comunicazione Docenti Piattaforma Edmodo docenti Andreani L., Cesaretti A., Dionisi A., Dionisi G., Evangelisti C., Fioravanti R., Galli S., Madri L., Marziali G., Paioletti S., Paoletti M., Perna M.L., Poscia G., Prudenzi G., Pulvano C., Rosatelli P., Salvatori F., Sani M., Taschini L., Rovelli L. Bacheca – Registro Elettronico Argo Andreani L., Cesaretti A., Marziali G., Paioletti S., Perna M.L., Prudenzi G., Rovelli L., Salvatori F., Sani M., Taschini L., E-mail Evangelisti C., Madri L., WhatsApp Evangelisti C., Madri L. Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado Docenti Piattaforma G-Suite Liceo Scientifico: Bandiera R.,Cecconi D., Danesi V., Filosomi P.L., Gaudino L., Gonnella L., Menchinelli B., Moretti S., Gonnella L., Menchinelli B., Pelosi R., Ruspantini M.T., Istituto Tecnico-Tecnologico : Bataloni A., Battellocchi G., Bellocchi D., Bonanni G., Cecconi D., Crisanti C., Danesi V., Dursi C., Filosomi P.L., Giuliani A., Gonnella L., Menchinelli B., Montanucci M.R., Nardini S., Ruspantini M.T., Benotti R. Piattaforma Edmodo Liceo Scientifico / ITT Cecconi D., Piattaforma Zanichelli Liceo Scientifico /ITT Cecconi D., Piattaforma We School Liceo Scientifico / ITT Traversi F. Bacheca, Registro Elettronico Argo Liceo Scientifico Bandiera R., D’Ortenzi L., Danesi V., Filoia F., Ronca M., Saraconi R., Ubaldi E., Lombardi G., Natali S., Poscia S. Istituto Tecnico Civitelli M., Danesi V., Filoia F., Matera S., Monachello M.T., Palumbo V., Prudenzi G., Sagone S., Saraconi R., Ubaldi E., Robustelli M., Lotti V., Pucci R., Poscia S. E-mail Liceo Scientifico: Fredduzzi V., Lancia C., Valenti V., Istituto Tecnico Bicocchi G., Biribicchi M.P., Civielli M., Crocoli M.T., Giannini V., Pescatori U. WhatsApp Liceo Scientifico: Bandiera R., Chierici S., Colonnelli F., Mattei E., Pecci I., Privitera E., Prosperuzzi S., Sugaroni T., Ronca M., Strappafelci E., Valenti V., Lombardi G., Ronca B ed, infine, Istituto Tecnico Tecnologico Civitelli M., Giannini V., Marcacci P., Palumbo V., Rocchi D., Tordi C., Ginanneschi M.,Pucci R.
LADISPOLI ( Roma) – In esito al webinar sulla didattica a distanza, coordinato dall’ U.S.R. Lazio e dall’ U.S.R. Abruzzo, svoltosi questa mattina come da circolare n. 225 (e disponibile al link aka.ms/AA7kuqa), dopo un’attenta e approfondita valutazione delle migliori soluzioni da adottare nell’attuale fase di emergenza nazionale legata al contenimento del Covid 19, la Dirigente scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa comunica che entro breve si provvederà ad attivare la Piattaforma ‘Office 365 Education’, che consentirà a tutti i docenti – tramite l’acquisizione delle password individuali per l’accesso – di continuare a svolgere le loro attività didattiche e formative. Allo scopo di affrontare le necessarie operazioni e procedure tecniche indispensabili per l’avvio della piattaforma, la Dirigente scolastica ha istituito per via digitale un Gruppo di Lavoro che sarà presto operativo ‘on-line’ e vedrà la partecipazione del Vicepreside Prof. Sandro Pase, dell’Animatore Digitale Prof.ssa Raffaela Leli, dei membri del Team degli Innovatori Digitali Prof. Antonio Moccia, Prof. Luca Palumbo, della D.S.G.A. Stefania Croce, dell’Assistente Amministrativo Stefano Tomassetti, dei Tecnici Pasquale Pontoriero, Fabio Bucciarelli, Michela Ferraro, degli Assistenti esperti di Informatica Tiziana Feliciano, Enza Cannata e Massimo Santamaria. “In questi giorni – ha affermato la Dirigente Scolastica – diversi docenti hanno già dato vita autonomamente a lodevoli iniziative di insegnamento a distanza. Tuttavia, come sottolineato dai Responsabili degli Uffici Scolastici Regionali nel corso del webinar di questa mattina, si ritiene preferibile uniformare gli interventi didattici convogliandoli verso la fruizione di un’unica piattaforma, anche al fine di garantire i più elevati standard di protezione dei dati personali e di sicurezza informatica”.
Le riunioni del Gruppo di lavoro per l’Innovazione e la Didattica Digitale, presieduto dalla Dirigente Scolastica, si svolgeranno in remoto, nel pieno rispetto delle disposizioni e delle prescrizioni vigenti, tramite le piattaforme Skype e Jitsi Meet.
Si invitano i docenti a seguire il webinar sopra indicato per una prima familiarizzazione con la piattaforma ‘Office 365’ e a consultare il sito web dell’Istituto, che darà conto di tutte le fasi di avvio necessarie alla completa implementazione del sistema.