Elezioni Università Agraria, Leoncelli: “Un terreno a disposizione dell’Emporio della Solidarietà di Semi di Pace”

TARQUINIA ( Viterbo) – “Un terreno per produrre frutta e ortaggi a disposizione dell’Emporio della Solidarietà di Semi di Pace”. Lo afferma il candidato presidente all’Università Agraria di Tarquinia, Maurizio Leoncelli. “Ho partecipato ieri alla Cittadella alla presentazione dei risultati raggiunti dal progetto realizzato dall’associazione del presidente Luca Bondi con i fondi erogati dalla Regione Lazio – prosegue Leoncelli -. Ho avuto modo di approfondire la conoscenza dell’iniziativa realizzata da Semi di Pace. La pandemia prima, il conflitto in Ucraina e le tensioni internazionali poi, hanno causato una crisi sociale ed economica che ha fatto crescere in modo notevole il numero di persone sotto la soglia di povertà: anziani soli, nuclei famigliari numerosi ma anche cittadini che hanno perso il lavoro o si sono trovati nella condizione di dover affrontare situazioni impreviste. L’Università Agraria può sostenere l’Emporio della Solidarietà mettendo a disposizione un appezzamento per la coltivazione di frutta e ortaggi, che entreranno poi nel “carrello della spesa” dei fruitori del servizio. Mi sono confrontato con il presidente Bondi, che ringrazio per l’invito, e ci siamo trovati d’accordo sul realizzare questa collaborazione, se sarò eletto presidente”.




Il 24 maggio inaugurazione dell’Emporio della solidarietà a Tarquinia

TARQUINIA (Viterbo) – Il 17 maggio di 42 anni fa il nostro presidente Luca Bondi iniziava l’esperienza di servizio ai più bisognosi, dapprima nel Movimento dei focolari e poi in quella che oggi è la realtà strutturata di Semi di Pace.

Proprio nel giorno del nostro compleanno con gioia annunciamo la nascita dell’Emporio della Solidarietà. Martedì 24 maggio 2022, alle ore 17, i volontari, i rappresentanti della Caritas diocesana, le Istituzioni partner dell’iniziativa e tutti coloro che ne beneficeranno, si incontreranno presso la Cittadella di Semi di Pace, per festeggiare l’avvio di un nuovo progetto che assicurerà
sostegno alle famiglie, agli anziani, ai rifugiati ucraini per le necessità primarie. Sarà, inoltre, operativo anche un centro di ascolto permanente che potrà accompagnare gli utenti nel loro percorso, al fine di rispondere più adeguatamente alle difficoltà e criticità della vita
quotidiana.

Semi di Pace è attiva nel settore dei servizi sociali e in particolare nelle attività di raccolta e distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità sin dal 1985.

Nel corso degli ultimi due anni, a seguito dell’emergenza Covid-19 e delle relative misure di contenimento e in ultimo della vicina guerra in Ucraina, abbiamo registrato un forte incremento della richiesta di viveri da parte della popolazione locale.

Accanto alle tradizionali forme di emarginazione, infatti, affiorano nuove condizioni di povertà, coinvolgendo un numero sempre maggiore di cittadini, spesso costretti a vivere in solitudine il loro disagio.
L’intensità della crisi economico-finanziaria e sociale che stiamo vivendo lascia presagire tempi di risoluzione ancora lunghi, questo rende necessario ripensare i servizi fin qui offerti in favore delle
fasce più deboli della società, al fine di renderli più adeguati ed efficaci rispetto ai nuovi bisogni emergenti.

Il progetto consiste nella realizzazione di un emporio solidale presso “La Cittadella”, sede centrale di Semi di Pace, un’ex discarica completamente riqualificata nell’anno 2000, dai volontari dell’associazione, dove i cittadini in stato di bisogno potranno continuare a recarsi per fare la spesa, scegliendo liberamente i prodotti in base alle reali necessità della famiglia. L’Emporio della Solidarietà ricorda nelle fattezze un vero e proprio supermercato, dove poter “acquistare” generi alimentari e di prima necessità, prodotti per la cura della persona e della casa.
Ogni utente, in base alla composizione del nucleo familiare, verrà fornito di una tessera a punti
nominativa, ricaricabile mensilmente; ad ogni prodotto esposto, in luogo degli euro, corrisponderà un valore di acquisto espresso in punti.

L’équipe dedicata alla realizzazione delle attività di progetto è composta da operatori e volontari motivati e adeguatamente formati. La presa in carico di un utente prevede una fase iniziale di analisi della richiesta d’aiuto, attraverso un primo colloquio mirato presso il Centro di Ascolto istituito per approfondire le condizioni generali del richiedente e del suo nucleo familiare. Gli utenti saranno inoltre tenuti a presentare un certificato ISEE che comprovi un reddito non superiore a € 6.000. Il sostegno alle famiglie avrà una durata variabile, in base alla valutazione del singolo caso.

L’approvvigionamento dei beni avviene principalmente grazie a collaborazioni ormai consolidate con esercizi commerciali locali, attivi nella lotta allo spreco alimentare, e con la Fondazione Banco
Alimentare.

ll progetto risponde all’Avviso pubblico “Comunità solidali 2020” (Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Lazio, ai sensi degli articoli 72 e 73
del d.lgs. 117/2017 – Codice del Terzo settore).