Benessere e sostenibilità: il rapporto Bes 2024 sulla Provincia di Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO – Il rapporto Bes 2024 ha messo in evidenza alcune peculiarità significative della Provincia di Viterbo, analizzando aspetti cruciali in ambito ambientale, economico e sociale. I dati raccolti offrono uno spaccato approfondito sulla realtà della Tuscia, un territorio che si distingue per una forte identità locale e una distribuzione demografica caratterizzata da piccoli comuni.

La provincia di Viterbo si estende su una superficie di 3.616 chilometri quadrati e ospita numerosi centri abitati di dimensioni ridotte: il 70% dei comuni ha piccole dimensioni e raccoglie complessivamente il 29,4% della popolazione residente. Questo dato conferma la vocazione della Tuscia a mantenere un equilibrio tra la conservazione della propria identità e uno sviluppo sostenibile.

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dal rapporto è la sostenibilità ambientale. Il consumo di suolo si attesta al 4,6%, un valore che suggerisce la necessità di strategie di tutela del territorio. Inoltre, la provincia contribuisce per lo 0,8% alla produzione nazionale di energia da fonti rinnovabili, un segnale positivo ma che evidenzia l’opportunità di potenziare ulteriormente le infrastrutture verdi e le politiche di sviluppo sostenibile per affrontare le sfide ambientali future.

Dal punto di vista economico, il settore dei servizi domina il panorama occupazionale, coinvolgendo il 75,3% della forza lavoro. Un altro dato significativo riguarda la presenza femminile nel tessuto imprenditoriale: le imprese guidate da donne rappresentano il 28% del totale, evidenziando un importante contributo al dinamismo economico locale.

Per il secondo anno consecutivo, la Provincia di Viterbo partecipa al progetto nazionale Bes (Benessere Equo e Sostenibile), giunto alla sua decima edizione. Questo programma coinvolge 41 province e città metropolitane con l’obiettivo di misurare indicatori fondamentali per la qualità della vita, la gestione del territorio, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e l’istruzione. Grazie a questa iniziativa, vengono raccolti dati essenziali per orientare le politiche pubbliche e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

La partecipazione della Provincia di Viterbo al progetto è stata resa possibile grazie al lavoro di un team di esperti, tra cui Patrizio Belli, dirigente del settore finanziario recentemente scomparso, e Federica De Paolis, funzionario economico-finanziario. Il loro impegno ha permesso di raccogliere e analizzare dati fondamentali, poi integrati nei documenti di programmazione strategica dell’ente. Questo lavoro contribuirà a definire le linee guida per il futuro dello sviluppo del territorio viterbese.

Il rapporto Bes 2024 conferma, dunque, l’importanza di monitorare e analizzare costantemente i principali indicatori di benessere e sostenibilità per costruire un futuro più equo e sostenibile per la comunità della Tuscia.




Energie rinnovabili, Sabatini e Zelli (Fdi): “Sentenza Tar certifica che stiamo andando nella direzione giusta”

VITERBO – “Esprimiamo massima soddisfazione per aver visto riconosciuta dal Tar la bontà della delibera 171 del maggio 2023 della Giunta Rocca che stabilisce criteri per il rilascio delle autorizzazioni per le Fonti energetiche rinnovabili. Primo atto politico e programmatico giunto  a poche settimane dall’ insediamento della nostra amministrazione regionale, con cui il presidente Francesco Rocca e il gruppo di Fratelli d’Italia hanno onorato un impegno assunto con la Provincia di Viterbo.
Grazie proprio a questo primo atto deliberativo nella Tuscia è stata arginata la proliferazione di impianti eolici e fotovoltaici e non sono state rilasciate ulteriori autorizzazioni rispetto a quelle già concesse in precedenza. Soprattutto è stato ritenuto legittimo lo spirito che ha ispirato la delibera 171, ovvero la necessità di favorire uno sviluppo delle Fer pienamente compatibile con le esigenze di tutela ambientale dei territori evitando, come nel caso del Viterbese, un’eccessiva concentrazione di impianti in una sola provincia. E con questo stesso spirito lavoreremo in Regione, in collaborazione con l’assessore all’Ambiente Elena Palazzo estremamente sensibile su questo tema, per mettere definitivamente a punto una legge sull’individuazione delle aree idonee in grado di bilanciare queste esigenze. Come ribadito più volte siamo favorevoli alle energie rinnovabili, ma la nostra provincia ha finora pagato un prezzo troppo alto in termini di superfici occupate e sottratte preminentemente alle attività agricole. Ringraziamo pertanto la Giunta Rocca per aver con questa delibera, recentemente prorogata, risposto alle istanze del nostro territorio dimostrando ancora una volta di più di avere a cuore la sua salvaguardia”.

Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini e il presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente Giulio Zelli



Energie rinnovabili, Sabatini e Zelli (Fdi):”Grazie a delibera Rocca non autorizzati nuovi impianti Fer”

“Da quando il 12 maggio 2023 la Giunta Rocca ha adottato la delibera n. 171 con cui vengono Introdotti Indirizzi e criteri transitori per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, non sono state rilasciate autorizzazioni di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici a terra nel territorio della Provincia di Viterbo”.

Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini e il presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente Giulio Zelli.

“Ringraziamo la Giunta regionale e l’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica Elena Palazzo – aggiungono Sabatini e Zelli – per la delibera approvata giovedì scorso che ha prorogato i criteri di priorità per le autorizzazioni regionali già fissati con la delibera 171. Siamo infatti in attesa di poter adottare la legge regionale sulle aree idonee, sulla base del decreto ministeriale con cui Il Governo ha demandato alle regioni il
compito di adottare una propria legge per individuare le zone in cui sono ammessi o no gli impianti
rinnovabili. Decreto che è al momento al vaglio del Consiglio di Stato, che ha sospeso l’efficacia di alcuni passaggi e che ci vede attendere gli sviluppi conseguenti.
Siamo da sempre favorevoli -proseguono – allo sviluppo delle energie rinnovabili ma è necessario favorire un’equa ripartizione degli impianti sul territorio regionale, considerando che da questo punto di vista la Tuscia può considerarsi satura”.
“In attesa del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato – concludono Sabatini e Zelli – riteniamo necessario continuare ad applicare la delibera di Giunta che fino ad oggi, grazie alla sensibilità del presidente Rocca e all’impegno dell’assessore Palazzo, ha permesso di tutelare il nostro territorio. Lavoreremo di concerto con la Giunta per definire una proposta di legge regionale sulle aree idonee che sia realmente in grado di favorire uno sviluppo equo e sostenibile delle Fer nel Lazio, evitando come avvenuto fino ad oggi che la Provincia di Viterbo possa continuare a subire un carico eccessivo di impianti e un’occupazione massiccia e invadente di suolo”.




Convegno: “Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali a Fonte Nuova”

FONTE NUOVA (RM) – Sabato 30 Novembre alle 10 presso la Sala Polifunzionale della Biblioteca Comunale G.Vicario di Fonte Nuova sita in Via Machiavelli,1 si terrà il convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali a Fonte Nuova”. Parteciperanno all’evento il Parlamentare Europeo Dario Tamburrano, il Consigliere Regionale Valerio Novelli e diversi esperti del settore.

PROGRAMMA CONVEGNO 30/11/2024
“COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI E SOLIDALI A FONTE
NUOVA”
Sito: Sala Polifunzionale Biblioteca Salvatore G. Vicario – Via Macchiavelli 1, Fonte
Nuova
Scopo:“Promuovere l’adozione di Comunità Energetiche da fonti Rinnovabili e
Solidali a Fonte Nuova”.
INIZIO ORE 10.00: Moderatore Ing. Giorgio Biondi
Interventi
10.00-10.05: Saluti
10.05- 10.15- Ing.Giorgio Biondi: Introduzione e contesto CERs
10.15 -10.35- On.Dario Tamburrano (Parlamento Europeo): Le proposte EU per lo
sviluppo delle CERs. Per la transizione energetica
10.35-10.55- Consigliere Regionale Valerio Novelli: Bando R.LZ 2023 per
finanziamento “progetti di fattibilità x CERs”: risultati e CERs potenziali nel Lazio
10.55-11.10- Ing.Gabriele Magni: Esempio costituzione CERs VENTOTENE
11.10-11.25- Ing. Giorgio Scavino: Progetto “COMANAGE” di ANCI per piano
d’azione per rafforzamento comunità energetiche nel Lazio
11.25-11.40 break
11.40-12.00- Ing. Ignazio Terrana – Coordinamento CERs Roma Capitale- Prospettive
CERs in Città Metropolitane, proposta di costituzione di coordinamento e supporto a
CERs del territorio
12.00–12.20- Soc Helios Domotici s.r.l.: monitoraggio diffuso degli autoconsumi di
energia di CERs condivisione dell’energia e ottimizzazione dei consumi.
12.20-12.30- Ing.Giorgio Biondi: Aspetti operativi per costituzione e gestione CERs
12.30-13.00- Domande dal pubblico




Impianti per le energie rinnovabili: la Lega richiede un tavolo in regione

TUSCANIA (Viterbo) – Subito la richiesta di un tavolo in regione e con il ministero per capire come fronteggiare l’aggressione della Tuscia da parte di impianti per le energie rinnovabili: dal primo della serie di incontri programmati dalla segreteria provinciale della Lega che si è tenuto ieri a Tuscania con la partecipazione dell’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, è uscito fuori immediatamente un risultato concreto.

Il sindaco Fabio Bartolacci presente all’evento con il segretario provinciale della Lega, Andrea Micci, chiederà un incontro in Regione con il presidente Francesco Rocca e l’assessore Ciacciarelli, che ha dato già ieri  la sua disponibilità, per valutare le misure necessarie a fronteggiare quella che oramai sta assumendo i contorni di una vera e propria minaccia all’integrità di un territorio a forte vocazione agricola e turistica, culla storica di importanti testimonianze archeologiche. La difesa del paesaggio e dell’ambiente è una linea sposata dalla Lega di Viterbo già da tempo, come testimonia proprio la battaglia contro l’assalto delle rinnovabili che vede oramai da anni in “trincea” lo stesso sindaco di Tuscania. Una lotta che si rivelerà vana, se non troverà riscontri e consensi nei più alti livelli istituzionali, dove i partiti alleati di  centrodestra esprimono figure viterbesi in ruoli di spicco che possono fare la differenza. Anche a loro, ieri, si  è rivolto l’appello dei vertici locali della Lega a dare un segnale concreto della loro volontà di prendere convintamente parte a questa battaglia a difesa del territorio. Segnale che è arrivato ieri dall’assessore Ciacciarelli: “La Tuscia è una provincia piccola, ma che deve avere la stessa dignità delle altre”, ha detto, ricordando quella che è stata da subito la scelta della giunta Rocca: “conosciamo benissimo questa problematica, tant’è che abbiamo subito deliberato lo stop  degli impianti eolici e fotovoltaici in questo territorio. Il sindaco di Tuscania chiederà un incontro in regione con il sottoscritto e con il presidente Rocca che mi impegno a sollecitare per affrontare il problema, anche alla luce di quella serie di impianti che ricadono nella sfera di competenza nazionale e che non necessitano di autorizzazione regionale. Dobbiamo capire come poter agire anche con il ministero”, ha detto Ciacciarelli. L’incontro di Tuscania dal  titolo “Ascoltiamo i territori”, al quale è intervenuto anche Regino Brachetti, segretario regionale Udc, apre la serie di confronti che la Lega porterà avanti nei prossimi mesi in tutta la provincia per definire una piattaforma programmatica partendo dal basso: ossia raccogliendo istanze, aspettative, bisogni ed emergenze delle comunità, sulla base delle quali strutturerà la propria azione politica e i propri programmi elettorali.




Energia, Battistoni (FI): “Bene via libera Commissione su aiuti per rinnovabili”

VITERBO – “Ottima notizia per l’Italia da parte della Commissione europea che ha dato il suo via libera agli aiuti di Stato volti a sostenere la produzione di un totale di 4,6 GW di impianti entro il 31 dicembre 2028 di nuova capacità di energia elettrica a partire da fonti rinnovabili”. Lo dichiara in una nota il Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Francesco Battistoni.

“Il via libera della Commissione – prosegue – è un passo decisivo verso i nostri obiettivi energetici, che arriva dopo un lungo e costruttivo confronto con le istituzioni europee portato avanti dal Governo e dal nostro ministro Pichetto che hanno saputo incidere positivamente sui bisogni del nostro Paese. Era un provvedimento molto atteso dall’Italia che adesso ci consentirà di implementare il parco delle energie rinnovabili, fondamentali per la decarbonizzazione e per il raggiungimento degli obiettivi di emissioni zero”, conclude Battistoni.




Norme dell’autoconsumo e comunità energetiche rinnovabili: gli interventi di Tamburrano, Erbetti e Bombelli

Riceviamo e pubblichiamo: “Siamo meravigliati di come l’Onorevole Battistoni non sia informato che le norme dell’autoconsumo e le Comunità Energetiche Rinnovabili non siano una gentile concessione della attuale maggioranza ma parte di una direttiva europea, recepita a novembre 2021, il cui decreto attuativo arriva solo dopo due anni di attesa da parte di cittadini, associazioni, imprese, regioni e municipalità di tutta Italia. Un grave danno in un periodo di prezzi alti per l’energia e che tali norme avrebbero potuto alleviare in maniera strutturale e per i tempi ora assai ristretti ora per usufruire dei fondi PNRR dedicati entro il giugno 2026.
Rimaniamo oltremodo basiti di come l’onorevole Battistoni, e lo stesso ministro Pichetto Fratin, invece di porgere le dovute scuse ai cittadini italiani, o almeno ritirarsi in un onorevole silenzio per il grave ritardo accumulato, si lancino in temerarie e vergognose dichiarazioni di autocelebrazione basate sul nulla ,con la frase “sintesi di un lavoro di squadra e di concretezza riconosciuto anche dalla Commissione europea”.
Un travagliato iter di approvazione le cui colpe nei mesi scorsi si è cercato di scaricare sulla stessa Commissione europea che ha invece questi mesi esercitato il suo ruolo istituzionale affinché la bozza di decreto “creativo” inviata dal governo a Bruxelles a fine febbraio rispettasse, come è giusto che sia, le disposizioni dei quadri legislativi europei, i quali ricordiamo sono anche il risultato dei deputati europei eletti dai cittadini.
La meraviglia diventa sorpresa per il fatto che Battistoni non sia stato informato dai suoi recenti neocompagni di partito in regione Lazio (eletti sotto il simbolo del M5S e poi passati vergognosamente in Forza Italia) che le norme prima europee e poi nazionali e regionali, su autoconsumo e comunità energetiche rinnovabili, siano nate in conseguenza della attività pre-legislativa e poi legislativa del M5S, prima a livello europeo, e poi portate avanti nel 2019 a livello nazionale dai deputati M5S Gianni Girotto e Luca Sut , e in Regione Lazio nel 2021 dalla Consigliera regionale e poi Assessora M5S Roberta Lombardi ( Legge regionale numero 14 dell’ 11 agosto 2021)
Un percorso nato già dal 2015 quando l’Europarlamentare Dario Tamburrano, con numerosi emendamenti sull’empowering dei cittadini al Report di iniziativa europarlamentare “Delivering a new deal for energy consumer”, nel 2016 riusciva a far votare prima in Commissione energia a Bruxelles, e poi a Strasburgo in plenaria, la prima definizione europea di Prosumer, un testo fondante che poi ha contribuito a delineare in maniera decisiva le parti su autoconsumo e comunità energetiche nella proposta legislativa della Commissione Europea della Direttiva rinnovabili II in autunno 2016 (Emendamento numero 255 del 3-3-2016)
Siamo sopresi come non solo i nuovi, ma anche i compagni di partito di lunga data come il Ministro Tajani già europarlamentare, non abbiano informato l’Onorevole Battistoni che è stato sempre lo stesso già suo collega Dario Tamburrano a delineare le parti del testo finale della Direttiva europea a favore di autoconsumo e comunità energetiche, lavorando fianco a fianco come relatore ombra con il relatore socialista spagnolo José Blanco López, e con una azione coordinata e incisiva insieme agli altri eurodeputati dei Verdi, della Sinistra e dei Socialisti.
La parte politica europea di Pichetto e Battistoni, come le altre destre che compongono il governo in carica sembrerebbe vogliano ora invece intestarsi il merito (per meri fini propagandistici ed evidentemente preelettorali) di quelle norme europee innovative permesse solo grazie alla parte progressista del Parlamento europeo e durante la genesi delle quali le destre e i turbo liberisti europei hanno invece lavorato per ostacolare e depotenziare come chiunque può verificare nella documentazione pubblicamente disponibile sul sito del Parlamento Europeo.
Non ci meraviglia infine, perché è cosa nota solo a chi è stato parte attiva del processo legislativo UE, che l’Onorevole Battistoni non sappia che il termine Prosumer che indica i produttori-consumatori venne abbandonato in favore del termine vigente di Autoconsumatori, proprio per sventare il tentativo maldestro delle destre e dei turbo liberisti europei di obbligare i piccoli produttori autoconsumatori e le comunità energetiche a perdere lo status di consumatori, e ad avere gli stessi obblighi dei grandi produttori tradizionali.
Ci auguriamo infine per il futuro che le destre, sia in Italia che in europarlamento, si dedichino con maggiore frutto e soprattutto lealtà alla innovazione legislativa e al processo di decarbonizzazione del continente supportando imprese PA e Cittadini, senza avere la necessità di ridicoli , ingannevoli e strumentali tentativi di appropriazione del lavoro pionieristico e di successo di altre forze politiche, in modo particolare del Movimento 5 Stelle”.

Dario Tamburrano-Europarlamentare VIII Legislatura (2014/2019)
Massimo Erbetti-Coordinatore Provinciale M5S
Claudio Bombelli-Rappresentante GT Viterbo

 




Confagricoltura Viterbo-Rieti: “La produzione di energie rinnovabili non può farsi a scapito dell’ambiente”

VITERBO – Riceviamo da Confagricoltura Viterbo-Rieti e pubblichiamo: “Nessuno di noi può essere contrario alle energie rinnovabili, anche perché nessuno come noi sta subendo già da tempo gli effetti negativi di un  cambiamento climatico che colpisce a ripetizione le nostre campagne e le nostre colture. Questo non significa però che non si debbano fare una serie di valutazioni prima di dare semaforo verde a qualsiasi tipo, forma o modo di produrre energia rinnovabile. Non possiamo pensare che la lotta al cambiamento climatico consenta di derogare al buon senso, alla logica, all’equità, al rispetto di alcune regole non necessariamente scritte. Il primo passo in questo senso potrebbe essere quello di tenere informata la popolazione viterbese sugli sviluppi del rinnovabile perché  credo  che certe scelte debbano essere fatte con criterio e valutandone e dibattendone tutti gli aspetti. Abbiamo però visionato le procedure in essere o già ultimate per  autorizzare la costruzione di impianti fotovoltaici ed eolici nella Tuscia e mi sembra che in realtà una scelta chiara e precisa sia stata già fatta: si vuole privilegiare il grandissimo impianto piuttosto che i piccoli o medi diffusi su tutte le campagne.  Si sta autorizzando la costruzione di circa 200 torri eoliche da 250 metri di altezza (una dimensione quasi doppia rispetto alle pale eoliche di Piansano), nonché di numerose altre di altezza inferiore, il tutto accompagnato da migliaia di ettari di fotovoltaico. In tal modo  la sola provincia di Viterbo dovrebbe soddisfare il 10% della produzione complessiva nazionale e l’80% di quella laziale. In sostanza, ancora una volta la nostra terra verrà sfruttata per soddisfare le esigenze non tanto dei viterbesi quanto di tutto il Paese. La Tuscia, sulla quale lo Stato decise in passato di non investire e di lasciare quasi a sé stessa, ora anziché ricevere una compensazione tardiva, una solidarietà oggettiva, come di solito accade nei Paesi dove la libertà e la giustizia sono alle basi della costituzione, diviene, per le stesse caratteristiche di sviluppo alle quali fu costretta, il luogo ideale per ricevere immondizie di vario tipo, scorie nucleari e impianti fortemente impattanti. Abbiamo basato il nostro sviluppo sull’agricoltura, sulla trasformazione industriale ed enogastronomica dei nostri prodotti, sul turismo e sull’agriturismo, forti del nostro paesaggio e dell’eccellenza della nostra terra:  il lavoro di decenni potrebbe essere, in tanti casi,  vanificato in pochi mesi. Una scelta che ci colpirà sia socialmente che economicamente diminuendo il valore della produzione agricola, causando la futura chiusura dei tanti  agriturismi vicini ai parchi eolici e portando il bilancio occupazionale ad un saldo sicuramente negativo. Nei borghi  rurali con un’economia basata esclusivamente  sull’agricoltura e un turismo che privilegia le campagne, potremo avere un marcato impoverimento e spopolamento. Per tutto questo Confagricoltura Viterbo-Rieti ha grandi perplessità sulla scelta di consegnare la produzione delle rinnovabili prevalentemente a grandi poteri economici in cerca di “business”, con la conseguenza che gli agricoltori, anziché un soggetto attivo, in molti casi subiranno passivamente e coercitivamente una transizione ecologica ben diversa da come si erano immaginati. Siamo infatti convinti che la strada verso le energie rinnovabili resti un’altra, più virtuosa, più rispettosa dell’ambiente ed è quella basata sulla produzione che ogni azienda agricola può fare attraverso il  fotovoltaico installato sui tetti dei fabbricati delle aziende agricole, o anche sui terreni più marginali e meno fertili, su di un eolico di dimensione più umana, sulla produzione di biocombustibili. Non si può distruggere un ambiente per salvare l’ambiente: partiamo da questa considerazione per riflettere e scrivere  nuove norme, fissare nuovi principi che possano regolare lo sviluppo delle energie rinnovabili rispettando un territorio, il suo paesaggio, i suoi abitanti e la sua economia”.

 




Ciambella (Per il bene comune) su audizione energie rinnovabili: “Avanti con una nuova legislazione regionale”

VITERBO- Riceviamo da Luisa Ciambella, consigliera comunale di “Per il bene comune” di Viterbo e pubblichiamo: “Caos rinnovabili nella Tuscia, chiarita dai sindaci la responsabilità dell’amministrazione Zingaretti, ora avanti con una nuova legislazione regionale che interrompa il proliferare degli impianti e riconosca il ruolo di scelta dei comuni e delle comunità locali.

Ho partecipato con piacere e coinvolgimento all’audizione sulle energie rinnovabili promossa dalle associazioni e dai comitati che si battono per la tutela e la difesa della Tuscia. Li ringrazio perché hanno permesso di affrontare un tema delicato, insieme a molti sindaci e amministratori del Viterbese. Altrettanto mi sento di rivolgere un ringraziamento alla dottoressa Margherita Eichberg, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio del Lazio, e a tutti i funzionari che insieme a lei in questi anni hanno difeso strenuamente la Tuscia dalle speculazione e dal proliferare di impianti al punto da far attestare la nostra Provincia tra quelle con la maggior incidenza di progetti Fer d’Italia.

A parte il siparietto tra l’assessore Sgarbi e il sindaco Frontini che, oltre a non fare bene all’immagine di Viterbo, offre la misura di un’amministrazione dove la mano destra non sa cosa fa la sinistra, finalmente, dopo tempi in cui il silenzio regnava sovrano, molti sindaci hanno sostenuto la posizione per la quale mi sono battuta per anni attribuendo inequivocabilmente la responsabilità della devastazione del territorio alla precedente amministrazione regionale.

Con buona pace di tutti ora la questione sembra chiara e, speriamo anche, metabolizzata. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha già dimostrato con un primo atto di tenere a cuore il destino della Tuscia interrompendo le nuove autorizzazioni, ma non possiamo fermarci. Insieme alle associazioni e ai comitati di cittadini e, soprattutto, ai sindaci della Tuscia – compresi quelli che dopo anni di silenzi hanno ora inteso chiaramente di essersi schierati dalla parte di chi non aveva a cuore il bene comune del territorio – occorre continuare a lavorare perché queste indicazioni si trasformino in legge.

Mi auguro, e ci auguriamo tutti, soprattutto i cittadini della Tuscia, che i tempi delle autorizzazioni a pioggia e del silenzio assenso siano finiti con la giunta Zingaretti, oggi c’è la possibilità reale di cambiare, di ridare dignità al nostro territorio a partire dagli impianti Fer, passando per la gestione dei rifiuti fino ad arrivare alla riorganizzazione del servizio idrico”.




Energie rinnovabili, interviene Luisa Ciambella

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Il tema delle energie oggi è un cardine del nostro presente e del nostro futuro. Abbiamo la necessità di dare una risposta seria e credibile all’aumento dei prezzi e soprattutto all’aumento delle bollette che preoccupano imprese e famiglie.

Soltanto programmando un nuovo sistema energetico per l’Italia possiamo guardare avanti, senza stravolgere il nostro Paese, ma pianificando con serietà e rispetto del territorio. Serve rafforzare la strategia sulle energie rinnovabili completando il processo di individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti di generazione elettrica.

E’ una priorità abbassare i consumi di energia, migliorando l’efficienza energetica degli edifici e aumentando il calore generato da fonti rinnovabili non nocive per l’ambiente. Occorre aiutare le imprese a ridurre i costi della bolletta elettrica incentivando la produzione di energia rinnovabile per autoconsumo.

Questa è da anni la nostra battaglia, quella a favore delle energie rinnovabili, pulite, realizzate in zone adatte senza devastare le economie agricole o turistiche. Siamo per le energie rinnovabili realizzate come si deve, con trasparenza e nel rispetto del territorio”.




Incontro pubblico a Carbognano su cooperative di comunità e comunità energetiche rinnovabili

CARBOGNANO (VITERBO)-

Proseguono gli incontri pubblici organizzati da Legacoop Lazio sul tema delle Cooperative di Comunità e delle Comunità energetiche. Prossimo appuntamento a Carbognano il 3 dicembre 2021, a partire dalle ore 18,00, con l’iniziativa “LA COOPERAZIONE COME RISPOSTA AI BISOGNI DELLA COMUNITÀ – Incontro pubblico su Cooperative di Comunità e Comunità energetiche di rinnovabili”, realizzata in collaborazione con il Comune di Carbognano.


L’incontro si terrà esclusivamente in presenza, nel rispetto della normativa anti Covid-19, presso il Teatro Bianconi in via Fontanavecchia, 12 – Carbognano (VT).
Obiettivo dell’incontro pubblico è approfondire il tema delle Cooperative di Comunità e delle Comunità energetiche con il contributo di esperti del Movimento Cooperativo, Istituzioni, rappresentanti locali e buone pratiche provenienti da altri territori.
La Cooperativa di Comunità è un modello di innovazione sociale dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi. È un modello che crea sinergia e coesione in una comunità, mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, Associazioni e Istituzioni, rispondendo così ad esigenze plurime di mutualità. La Cooperativa di Comunità, per essere considerata tale, deve quindi avere come esplicito obiettivo quello di produrre vantaggi a favore di una comunità, alla quale i soci promotori appartengono o che eleggono come propria.
Nell’ultimo periodo, insieme alle Cooperative di Comunità, si stanno facendo strada anche numerose esperienze legate alle Comunità energetiche. Le Comunità energetiche sono una forma di aggregazione e condivisione delle responsabilità, nonché dei benefici, che si possono ottenere dalla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica e sono costituite da gruppi di soggetti in grado di produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili.
Si tratta quindi di due temi affini e contigui, rivolti alle comunità locali e da esse stesse ideati e realizzati.
L’ingresso a “LA COOPERAZIONE COME RISPOSTA AI BISOGNI DELLA COMUNITÀ – Incontro pubblico su Cooperative di Comunità e Comunità energetiche di rinnovabili” è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili, con Green Pass obbligatorio.




Installatori impianti alimentati da energie rinnovabili, De Simone: “La qualificazione sarà visibile nella visura camerale”

VITERBO – “Dal primo gennaio 2022 sulle visure camerali delle imprese sarà inserita la qualificazione obbligatoria conseguita dagli installatori e manutentori di impianti alimentati da energie rinnovabili, come da tempo chiesto a gran voce da Confartigianato. Ciò grazie all’impegno dell’onorevole viterbese Mauro Rotelli, firmatario dell’emendamento apposito presentato e approvato dalla Camera in sede di discussione  sul DL Demplificazioni – Governance PNR”.

Lo afferma il segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, Andrea De Simone.

“Un doveroso ringraziamento all’onorevole Rotelli, sempre attento alle esigenze del mondo delle imprese – aggiunge De Simone -, specie in un momento difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia. Ora finalmente le imprese qualificate e in regola con gli obblighi di legge saranno riconosciute e distinte da quelle che non hanno compiuto percorsi di qualificazione”.




Energia, Lombardi (Regione Lazio): “Sviluppo rinnovabili sia in armonia con tutela agricoltura”

“Sospese fino al 30 giugno 2022, nelle more della prossima mappatura delle aree idonee e non, le nuove autorizzazioni di impianti di produzione di energia eolica e le nuove installazioni di fotovoltaico posizionato a terra di grandi dimensioni, salvo che si tratti di impianti agrovoltaici che adottino soluzioni integrative con montaggio verticale dei moduli in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione e purché realizzati con sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto sulle colture, in quelle zone che, in base alla classificazione degli impianti di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) e alle linee guida dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), l’impatto dell’impianto sul Paesaggio risulti indicato come “Non compatibile” (NC)”.

E’ quanto previsto da un emendamento dell’assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi, approvato nel Collegato al Bilancio in IV Commissione del Consiglio regionale. “Dobbiamo porre fine una volta per tutte sui nostri territori al conflitto tra sviluppo delle energie rinnovabili e tutela delle nostre produzioni agricole, da cui deriva buona parte delle eccellenze del Lazio. – spiega Lombardi – Se da un lato è necessario incentivare l’energia pulita per rispettare la roadmap verso l’ambizioso obiettivo Ue di arrivare a zero emissioni inquinanti entro il 2050, dall’altro l’installazione degli impianti FER non può produrre ulteriore consumo di suolo a scapito dei terreni agricoli e del Paesaggio.

Per questo come Assessorato alla Transizione Ecologica stiamo adottando un approccio integrato con una serie di misure che agiscono su più fronti. E nello specifico: nel Collegato al Bilancio, stanziamo anche circa 2 milioni di euro per le comunità energetiche del Lazio e prevediamo una mappatura delle aree idonee e non ad ospitare gli impianti FER in modo da dare alle imprese del settore una certezza su dove poter investire, e nel PTPR abbiamo inserito la classificazione degli impianti FER e delle zone di Paesaggio, in base al loro pregio, per dare delle regole certe per uno sviluppo economico sostenibile”.




Energie rinnovabili, Ciambella (Pd): “Il comune individui le aree dove non è possibile realizzare gli impianti”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella (consigliere comunale Pd) e pubblichiamo: “E’ quanto prevede un mio ordine del giorno approvato ieri in Consiglio a larghissima maggioranza: 29 voti favorevoli e uno contrario. Un documento che avevo presentato quasi due mesi fa, e che nella seduta di ieri è stato aggiornato e integrato con il lavoro di tanti colleghi. In particolare, l’odg impegna il sindaco e la Giunta ad assumere un indirizzo chiaro circa la regolamentazione delle energie rinnovabili, approvando una pianificazione territoriale vincolistica in cui vengano individuate le aree dove gli impianti non possono e non devono essere ubicati, come previsto dalla normativa.  E a riferire periodicamente sullo stato di attuazione della stessa. E’ previsto inoltre, che il Comune si doti di una figura tecnica per poter seguire al meglio le trattative per le compensazioni con le società delle rinnovabili, e, infine, l’apertura di un confronto con la Provincia di Viterbo per condividere linee comuni da applicare nella fase di pianificazione territoriale, dando il giusto supporto ai piccoli comuni che meno del nostro hanno strumenti per competere su una materia difficile come questa.

Ho ringraziato i consiglieri che hanno contribuito a raggiungere questo risultato. Da parte mia ho ritenuto giusto mettere a disposizione di tutti il documento perché ci fosse la più ampia condivisione. L’obiettivo, come più volte ricordato e specificato anche nel testo, non è quello di andare contro le energie rinnovabili, strategiche per il nostro futuro, ma di chiedere al Comune di fare la sua parte per regolamentarne lo sviluppo.

Su alcuni progetti per impianti fotovoltaici a terra per i quali a breve si svolgerà l’ultima e decisiva Conferenza dei Servizi, ci è stato spiegato che dal punto di vista tecnico, in assenza di linee guida specifiche, gli uffici del Comune non hanno gli strumenti per esprimere e motivare un parere negativo. L’amministrazione in realtà avrebbe già dovuto adottare un regolamento per salvaguardare aree agricole e siti archeologici, ma ad oggi non è pronto. Ieri abbiamo approvato un testo che in futuro dovrebbe evitare il ripresentarsi di una situazione simile.

Resta da parte mia un piccolo rammarico: speravo infatti che per impianti che possono stravolgere aree importanti e su sui quali probabilmente alla fine arriverà l’autorizzazione, si potessero sin da ora impegnare sindaco e Giunta a opporsi insieme a quegli enti, nel caso specifico la Soprintendenza, che lo ritenessero giusto. In particolare, mi preoccupa Pian di Giorgio, vicino a Ferento. Ho rivolto però un appello a non precluderci comunque questa possibilità in un secondo momento. E continuerò a pungolare l’amministrazione su questo aspetto.

Ritengo in conclusione che dopo quasi due anni durante i quali ho sollecitato in più occasioni l’Amministrazione a intervenire su questo tema, è stato fatto un importante passo in avanti. Che certamente non basterà, ma che ci dice che stiamo sulla buona strada”.