All’IC “Ettore Sacconi” di Tarquinia riprendono le attività ERASMUS+ per l’anno scolastico 2024/2025


VITERBO – In occasione dei festeggiamenti per i dieci anni di attività dell’Associazione ProMETEUS e i dieci anni di collaborazione con il programma Erasmus+, il 19 ottobre 2024, si terrà un evento speciale a Viterbo, presso il Bistrot del Teatro (Via Cavour 9). L’incontro, che si svolgerà nell’ambito degli Erasmus Days, sarà un’opportunità imperdibile per celebrare questo importante traguardo, condividere esperienze e scoprire nuove opportunità offerte dal programma Erasmus+.
L’evento, totalmente gratuito e aperto al pubblico, avrà inizio alle ore 18:30 e prevede una serie di attività pensate per coinvolgere giovani, studenti e professionisti interessati alle iniziative Erasmus+ e alla mobilità internazionale.
Tra le principali attrazioni della serata:
Questo evento rappresenta un’occasione unica per chi è interessato a scoprire nuove opportunità di formazione e scambio culturale attraverso Erasmus+ e desidera entrare in contatto con una rete di giovani e professionisti che hanno già vissuto queste esperienze.
Dettagli evento:
ORTE ( Viterbo) – Dal 21 al 24 settembre 2024 si è tenuto a Sümeg, in Ungheria, il secondo Meeting Transnazionale del progetto Erasmus+ Sport “MAGICS4ALL”, guidato dal Gruppo Sbandieratori delle Sette Contrade di Orte. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Erasmus+ Sport, ha come obiettivo la promozione degli sport tradizionali come strumento per favorire la socialità, il mantenimento delle comunità, il contatto intergenerazionale e l’adozione di stili di vita sani attraverso l’attività fisica.
Il meeting ha visto la partecipazione di associazioni provenienti da tutta Europa, tra cui il Comune di Pedreguer dalla Spagna, l’Associazione Nik’Art Journey da Cipro, l’Associazione REKTIS dalla Grecia, il Dipartimento Sport, Cultura, Turismo e Gioventù del Comune di Novo Mesto dalla Slovenia e l’associazione ospitante ungherese Várkapitány Lovagi Torna Egyesület, partner storico degli Sbandieratori di Orte.
Durante i quattro giorni di lavoro, i rappresentanti delle diverse delegazioni hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle sfide comuni relative alla trasmissione degli sport tradizionali alle nuove generazioni. Tra le principali problematiche affrontate, è emersa la necessità di trovare strategie efficaci per coinvolgere i giovani, spesso poco attratti da attività che sembrano lontane dalle loro esperienze quotidiane, soprattutto a causa dell’influenza delle tecnologie digitali e dei moderni intrattenimenti virtuali.
Un’altra sfida significativa è stata quella di mantenere vivo l’interesse per gli sport tradizionali in un mondo sempre più globalizzato, dove discipline più moderne o globalmente riconosciute tendono a monopolizzare l’attenzione. In questo contesto, è stato sottolineato come gli sport tradizionali non solo rappresentino un ponte tra passato e presente, ma possano anche diventare uno strumento per rafforzare l’identità culturale locale e favorire il senso di appartenenza a una comunità. Il coinvolgimento delle nuove generazioni è visto come fondamentale per preservare queste tradizioni.
Le comunità locali svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento di queste pratiche sportive, ma spesso mancano le risorse economiche e organizzative necessarie per sostenere a lungo termine progetti che promuovano gli sport tradizionali. Durante il meeting, si è discusso di come le collaborazioni tra enti pubblici, privati e organizzazioni no-profit possano creare un ecosistema di supporto più solido e integrato, come mostrato dalle buone pratiche portate dal Comune di Predreguer (Spagna). In questo senso, il progetto MAGICS4ALL si propone di sviluppare iniziative di formazione e sensibilizzazione che coinvolgano amministrazioni pubbliche, associazioni sportive e organizzazioni di volontariato, al fine di creare una rete intergenerazionale capace di tramandare le tradizioni in modo dinamico e inclusivo.
Durante le giornate di lavoro a Sümeg, le delegazioni hanno partecipato a workshop pratici e presentazioni teoriche, che hanno fornito spunti su come adattare e rivitalizzare gli sport tradizionali per renderli più attraenti per i giovani. Tra le proposte emerse vi è l’idea di utilizzare le nuove tecnologie, come i social media e le piattaforme digitali, per promuovere questi sport attraverso video, storytelling e coinvolgimento virtuale, senza però perdere di vista i valori culturali fondamentali che questi sport rappresentano.
Il progetto MAGICS4ALL, successore del precedente progetto MAGICS, si inserisce in una prospettiva più ampia che mira a promuovere gli sport tradizionali non solo come parte del patrimonio culturale europeo, ma anche come mezzo per rafforzare i legami tra le generazioni, offrendo opportunità di benessere fisico e mentale. Il meeting di Sümeg ha rappresentato un momento importante per consolidare la cooperazione tra i partner e tracciare il percorso per le future attività, che proseguiranno fino Settembre 2025.
ORTE ( Viterbo) – Lighthouse Languages, l’associazione culturale con sede a Orte specializzata nell’Educazione degli Adulti, continua a consolidare il proprio impegno nella promozione dell’istruzione e della formazione di qualità a livello internazionale. Dal 2 all’8 agosto 2024, un gruppo di rappresentanti e operatori di Lighthouse si è recato nelle Canarie e specificatamente a Tenerife per prendere parte al corso di formazione “Quality EU Project Management – Erasmus +”, organizzato dall’Edu2Grow, un provider internazionale di formazione con un focus specifico sulla crescita professionale di chi opera nel settore dell’educazione. Edu2Grow è rinomato per promuovere, sostenere e offrire attività formative in linea con i principi del programma Erasmus+.
Il corso, della durata di sei giorni, è stato progettato per fornire competenze chiave nella scrittura e gestione di progetti europei, fondamentali per ottenere finanziamenti e realizzare iniziative educative di successo. Durante questa settimana di formazione, i partecipanti hanno acquisito strumenti pratici e teorici attraverso esercitazioni, casi studio e il confronto diretto con esperti del settore.
Grazie a questa esperienza formativa, Lighthouse Languages è ora meglio attrezzata per guidare i propri membri, specialmente nel settore dell’educazione degli adulti, nella realizzazione di progetti che non solo rispettino i rigorosi standard dell’Unione Europea, ma che abbiano anche un impatto significativo sulle comunità locali e internazionali.
La mobilità è stata possibile grazie all’accreditamento Erasmus+ Settore degli Adulti conseguito nel 2022. “Il programma Erasmus+ ci ha permesso e ci permetterà di consolidare almeno fino al 2027 le nostre skills attraverso la partecipazione a corsi strutturati di questo tipo, attività di Jobshadowing e di educazione diretta per i membri e per gli studenti delle nostra associazione – ha dichiarato il presidente di Lighthouse Languages, Angelo Ciocchetti. “La nostra associazione continua così a crescere. e a offrire ai propri studenti (adulti, ma anche giovani e bambini) programmi di educazione sempre più qualificati. Non solo nel settore delle lignue, ma anche per l’educazione e formazione informale nel campo della cittadinanza europea, l’inclusione, la sostenibilità ambientale e il digitale. L’esperienza a Tenerife – ha concluso Ciocchetti – rappresenta un passo importante per l’associazione, che prosegue il suo impegno a promuovere un’istruzione inclusiva e di qualità, sfruttando al meglio le opportunità offerte dai programmi europei, Erasmus+ e non solo”.
La seconda mobilità annuale del progetto accreditato si svolgerà invece a Malaga dal 17 al 25 agosto prossimi e sarà destinata sia a membri dell’associazione in job-shodowing, sia ad un gruppo di studenti adulti.
ORTE ( Viterbo) – L’Istituto Omnicomprensivo di Orte, nell’ambito del Terzo Anno di Accreditamento Erasmus+, realizza la prima mobilità formativa prevista, confermando il suo impegno pluriennale nei progetti Erasmus+. Un gruppo di 12 docenti, guidati dalla Dirigente Viviana Ranucci, è giunta sabato scorso a Malta per partecipare a un corso strutturato presso l’International House di San Julians. Questa formazione individuale in lingua inglese riflette pienamente l’identità e le ambizioni internazionali dell’istituto.
L’Istituto Omnicomprensivo di Orte infatti è una realtà scolastica che abbraccia tutti i gradi dell’istruzione, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Grazie alla sua esperienza decennale, l’istituto ha maturato una solida competenza nell’implementazione di progetti Erasmus+, gestendo con successo finanziamenti, coordinamenti e attività didattiche internazionali.
Un aspetto fondamentale dell’Istituto Omnicomprensivo di Orte è il suo ben articolato piano di internazionalizzazione. Questo piano non solo mira al conseguimento di competenze linguistiche certificate, ma anche all’inclusione interculturale degli studenti di cittadinanza non italiana. L’obiettivo è preparare gli studenti a una realtà sempre più globalizzata, fornendo loro gli strumenti per eccellere in contesti internazionali.
Il corso strutturato presso l’International House di San Julians rappresenta un’opportunità preziosa per i docenti dell’istituto. La formazione in lingua inglese sarà tenuta da docenti madrelingua e sarà realizzata per le classi di partenza di ciascun docente, assicurando un percorso di apprendimento mirato e di alta qualità. Malta, dopo la Brexit, è rimasta insieme all’Irlanda l’unico Paese dell’Unione Europea che può ospitare corsi formativi di qualità in lingua inglese, consolidando il suo ruolo come centro di eccellenza per l’apprendimento linguistico.
Il supporto al management per i progetti di accreditamento Erasmus+ è curato dall’Agenzia ACe20 di Orte. Grazie al supporto dell’ACe20, l’istituto può concentrarsi sulla qualità della formazione e sull’implementazione dei progetti educativi.
La seconda mobilità relativa al terzo anno di mobilità in corso, sarà destinata a un nutrito gruppo di studenti e verrà realizzata entro la fine del 2024, probabilmente in Slovenia. Questo progetto fa seguito a un’importante attività di Job Shadowing realizzata lo scorso marzo da un gruppo di docenti presso le scuole di Novo Mesto. Questa esperienza ha permesso di intrecciare una forte partnership con i docenti delle scuole della città slovena, gettando le basi per future collaborazioni e scambi culturali.
In rampa di lancio anche il PON- Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) all’estero che la l’Istituto realizzerà nel mese di settembre in Ungheria, precisamente a Sumeg, dove 30 studenti degli indirizzi tecnici in Costruzione-Ambiente-Territorio e in Amministrazione-Finanza-Marketing realizzeranno tirocini formativi presso aziende del territorio coadiuvati da quattro docenti accompagnatori.
“L’Istituto Omnicomprensivo di Orte continua a dimostrarsi un pioniere nell’ambito dei progetti Erasmus+ – ha dichiarato la Dirigente Scolastica Viviana Ranucci – con un impegno costante verso l’internazionalizzazione e l’eccellenza educativa. La mobilità a Malta rappresenta un altro passo importante in questo percorso, contribuendo a formare docenti sempre più preparati e aperti alle sfide globali. Le future mobilità, come quella prevista in Slovenia, confermano la volontà dell’istituto di offrire ai propri studenti e docenti esperienze formative di altissimo livello, arricchendo il bagaglio culturale e professionale di tutta la comunità scolastica”.
VITERBO – L’Università della Tuscia è stata premiata dall’Unione Europea, ricevendo un finanziamento di circa due milioni di euro nell’ambito del programma ERASMUS+.
“Questo straordinario risultato è stato raggiunto grazie al lavoro, all’impegno costante e alla dedizione della nostra comunità accademica nel perseguire l’eccellenza e l’apertura internazionale. Con questo finanziamento, potremo continuare a offrire opportunità di esperienze all’estero alla comunità studentesca, ai docenti e al personale tecnico-amministrativo, e a favorire la diversità culturale nei nostri campus. È importante ricordare che chi partecipa ai programmi Erasmus ha il 40% in più di possibilità di trovare un lavoro in linea con le proprie competenze”, ha dichiarato il Rettore Stefano Ubertini
Una parte del contributo totale, pari a oltre mezzo milione di euro, è dedicata al Programma di mobilità KA131, che riguarda studentesse e studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo verso le oltre 300 università partner europee, per attività di studio, tirocinio, attività didattica e di formazione.
La seconda parte del contributo, pari a circa un milione e mezzo di euro, sosterrà la mobilità con le Università di Paesi partner al di fuori dell’Unione Europea, nell’ambito del Programma ERASMUS+ (Azione chiave KA171). L’obiettivo principale è promuovere la mobilità, in entrata ed in uscita, di studenti, personale docente e amministrativo, sostenendo le priorità stabilite dallo Spazio Europeo dell’Istruzione, dal Piano d’Azione dell’Educazione Digitale e dall’Agenda Europea delle Competenze.
Diverse università di paesi extraeuropei, tra cui Albania, Armenia, Azerbaijan, Bosnia Erzegovina, Georgia, Ucraina, Sudafrica, Tunisia, Algeria, Marocco e Palestina, parteciperanno al programma di scambio sotto il coordinamento dell’Università della Tuscia. Questa collaborazione contribuirà a posizionare l’ateneo viterbese come un punto di riferimento tra le università italiane per attrattività e numero di studentesse e studenti internazionali, specialmente provenienti dall’area caucasica, dai Balcani e dai Paesi del Mediterraneo.
I progetti di mobilità, che coinvolgeranno tutti i dipartimenti dell’Università, avranno una durata di tre anni e svolgeranno un ruolo fondamentale nel miglioramento della dimensione internazionale dell’ateneo. Il personale docente e tecnico-amministrativo avrà l’opportunità di partecipare a esperienze di scambio, seguendo la strategia a lungo termine dell’Università della Tuscia di promuovere la mobilità di un numero crescente di studentesse e studenti, con particolare attenzione alle situazioni di necessità e disagio. Questi progetti avranno anche un impatto positivo sulla comunità studentesca italiana che non avrà la possibilità di recarsi all’estero, poiché favoriranno un processo diffuso di internazionalizzazione.
Simone Severini, delegato del Rettore alle relazioni internazionali, ha commentato: “Si tratta di un risultato straordinario che conferma il prestigio internazionale di cui gode il nostro ateneo sul tema della mobilità e della cooperazione internazionale e che rafforza la nostra strategia di internazionalizzazione. Questi programmi permetteranno alle nostre studentesse e ai nostri studenti di ampliare i propri orizzonti, perfezionare le loro competenze linguistiche, scoprire nuove culture e vivere esperienze. Tutto ciò in definitiva allargherà le loro prospettive culturali e occupazionali” e inoltre ha aggiunto: “L’arrivo di numerosi studenti e ricercatori internazionali nel nostro Ateneo avrà anche ricadute economiche positive sul territorio in cui operiamo come dimostra il recente studio nazionale “International students in Italy: main features and economic impact” realizzato dall’associazione Uni-Italia”.
Carlo Contardo, coordinatore dell’Ufficio Mobilità e Cooperazione Internazionale, ha aggiunto: “Il programma metterà un’enfasi speciale sulla mobilità di giovani con minori opportunità, cioè coloro che, per varie ragioni, hanno meno accesso ai programmi di scambio, come motivi economici, sociali, culturali, geografici, di salute o di difficoltà di apprendimento”.
VITERBO – Si è concluso all’Università degli Studi della Tuscia il Kick-off Meeting del progetto Erasmus+ BESTNATURE “Boosting EU Biodiversity STrategy by empowering high education curricula and green skills for NATURE protection and restoration” finanziato dalla Commissione Europea.
Il Partneriato, guidato dal Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università degli Studi della Tuscia (DEB), si è riunito nella prima giornata del 13 dicembre nella sede del CUFAA di Roma dove il Comandante Generale del Corpo di Armata Andrea Rispoli ha aperto i lavori della due giornate. Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità è, infatti, partner associato del progetto. I lavori sono proseguiti a Viterbo, tra l’Orto Botanico Angelo Rambelli, nella faggeta vetusta del Monte Cimino, patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO), ed il Rettorato.
Il Partneriato europeo vede la partecipazione, accanto al DEB e al Raggruppamento Biodiversità del CUFAA, dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, dell’Università di Passau (Germania) e di tre Partner austriaci: l’Università di Graz, la start-up E.C.O. – Institut für Ökologie e l’Università di Scienze Applicate della Carinthia, dententrice della cattedra UNESCO per la gestione sostenibile delle Aree Protette.
In linea con gli obiettivi fissati dalla Strategia Europea per la Biodiversità, il partenariato svilupperà modelli e metodi didattici innovativi sui grandi temi della conservazione della biodiversità e restauro degli ecosistemi a tutti i livelli della formazione universitaria, dalle lauree triennali al dottorato.
Il progetto vedrà i partner collaborare nella creazione ed implementazione di un corso innovativo di educazione e formazione blended, dove una piattaforma digitale per l’e-learning sarà affiancata dall’organizzazione di summer school di biologia e di ecologia applicate alla conservazione della natura, le BESTNATURE FIELD WEEKS (BFWs), da svolgere presso le Aree Protette dei Paesi partner. In Italia le BFWs saranno ospitate nei Parchi Nazionali e nelle Riserve dello Stato italiano gestite dal Raggruppamento Biodiversità del CUFAA.
Obiettivo del progetto è fornire ai futuri professionisti e ricercatori competenze avanzate sul monitoraggio e la gestione sostenibile degli ecosistemi, per contribuire alla transizione ecologica. I contenuti delle attività formative spazieranno dall’ecologia e biologia della conservazione alla gestione sostenibile delle risorse naturali con approfondimenti sul biomonitoraggio, il remote sensing e la gestione delle aree protette finalizzata al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2030 sulla conservazione della biodiversità e il restauro degli ecosistemi.
Nel prossimo anno BESTNATURE prevede il coinvolgimento degli studenti del corso triennale di “Scienze Naturali ed Ambientali” e del nuovo corso interdipartimentale lanciato dai Dipartimenti DEIM e DEB della Università della Tuscia “Sport in Natural Environment”, per il perseguimento degli obiettivi internazionali di sostenibilità (Agenda 2030, CBD) per un futuro in armonia con la Natura.
VITERBO – Si conclude un’altra esperienza Erasmus per l’IIS Paolo Savi di Viterbo: un entusiasta gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico viterbese e del Liceo Scientifico di Tuscania hanno condiviso una settimana in Slovenia, con i padroni di casa e con altri ragazzi provenienti da Spagna, Francia e Romania. Un progetto che parla di condivisione e inclusione, visto che una delle scuole spagnole partecipanti, l’istituto El Somni, è una scuola speciale, ossia una scuola per soli ragazzi con disabilità.
Infatti, quando l’amicizia chiama, la suola risponde, le barriere non esistono, i muri si dissolvono, e ci si ritrova tutti insieme a condividere esperienze, sogni, paure e progetti; non importa quante siano le differenze: lingua? Cultura? Età? Abitudini? Tutto si può superare, se c’è la voglia di imparare gli uni dagli altri.
“Siamo impazienti di ricambiare l’ospitalità” dichiara la Dirigente Scolastica, prof.ssa Paola Bugiotti “ ed accogliere in marzo le scuole del progetto. Anche farci ambasciatori della nostra terra è importante, e mostrare quanto di bello abbiamo da offrire ci rende orgogliosi di portare la Tuscia nelle scuole europee. L’Erasmus è anche questo: scoprire quello che hanno gli altri, far scoprire quello che abbiamo noi”.
E per essere ecosostenibili, oltre che inclusivi, la delegazione ha optato per un viaggio ecologico: treno al posto dell’inquinante aereo! Quando si può, la scuola cerca di realizzare anche i suoi obiettivi di sostenibilità, ed aiutare non solo l’inclusione, ma anche l’ambiente.
VITERBO – È giunto al termine delle attività di mobilità internazionali il progetto “O.I – Olimpiadi dell’Inglese” dell’Ancescao Coordinamento Provinciale di Viterbo. A maggio, un gruppo formatosi da membri provenienti da diversi Centri Anziani del Viterbese si era recato a Malta per un soggiorno formativo. I partecipanti hanno potenziato le competenze della lingua inglese seguendo i corsi nella scuola di lingue “International House” di Malta. Questa iniziativa non solo ha rappresentato un’opportunità di apprendimento per gli anziani, ma ha anche contribuito a prevenire il declino cognitivo, offrendo loro la possibilità di mantenere attiva la mente e le capacità linguistiche. In un mondo sempre più globalizzato, la conoscenza dell’inglese è diventata un valore aggiunto per la partecipazione ad attività internazionali e alla vita quotidiana. Il secondo viaggio del progetto si è concluso con successo il 9 ottobre scorso, portando con sé una ricca esperienza e preziose opportunità per gli anziani coinvolti. Si è svolto in Spagna, a Castellon de la Plana, nella provincia di Valencia, appunto dal 4 al 9 ottobre. Durante questa esperienza, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con realtà simili alla loro e condividere buone pratiche con organismi attivi nel settore della Terza Età e nel Terzo Settore in generale. In particolare, sono stati ospiti delle associazioni “Cremor” e “La Panderola”, dove hanno avuto modo di conoscere da vicino le attività svolte dai Centri Anziani in Spagna, realizzando anche attività di jobshadowing e condivisione delle buoni prassi amministrative relative alle associazioni di promozione sociale italiane e spagnole. Inoltre la delegazione ha potuto anche incontrare l’amministrazione comunale di Castellon de la Plana, una delle città più grandi e più belle della Comunità Valenciana. Visita doverosa anche a Valencia e alla Città della Scienza.
Questo Erasmus+ ha rappresentato un momento cruciale per l’arricchimento delle competenze e delle esperienze degli anziani partecipanti. Per anni, l’Ancescao di Viterbo ha intrapreso un percorso di internazionalizzazione delle proprie attività attraverso la creazione di partnership internazionali per lo scambio di buone pratiche e l’educazione degli anziani nelle tematiche della lingua inglese, della cittadinanza europea e digitale. Questo impegno testimonia l’importanza di promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione attiva degli anziani, garantendo loro la possibilità di accedere alle nuove opportunità che il mondo contemporaneo offre. Il cosidetto lifelong learning (apprendimento permanente) non si esaurisce con il termine della vita lavorativa di una persona, ma prosegue verso lo sviuppo di skills e capacità utili alla persona stessa e alla società che la circonda. Le iniziative internazionali sono state possibili grazie al supporto dell’agenzia Ace20 di Orte che si è presa cura della gestione e il coordinamento dei progetti precedenti e nello specifico di O.I. Il progetto ha rappresentato un passo significativo nella promozione del benessere e dell’inclusione degli anziani. Grazie a iniziative come questa, gli anziani possono continuare a crescere, imparare e contribuire alla società, dimostrando che non c’è limite all’apprendimento e al coinvolgimento attivo nella comunità.
VITERBO – Nella giornata di lunedì 3 luglio dalle ore 14:00 alle ore 18:30 avrà luogo, in Aula Magna di Santa Maria in Gradi, l’evento finale del progetto VRAILEXIA, un progetto europeo facente parte del programma Erasmus+ iniziato nel settembre del 2020.
VRAILEXIA ha come obiettivo quello di sviluppare contenuti utili, servizi e strumenti volti a superare le principali difficoltà che una persona dislessica incontra durante il processo di apprendimento nel contesto universitario.
Tutto questo grazie a l’utilizzo di tecnologie innovative come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale.
Durante l’evento, verranno mostrati i risultati finali ottenuti grazie a VRAILEXIA.
Nel concreto, il gruppo di lavoro mostrerà le attività svolte nel corso dei tre anni ed i partecipanti avranno la possibilità di assistere a una demo dei contenuti tecnologici del progetto.
Si darà la possibilità, a chi lo desidera, di vedere gli scenari di realtà virtuale empatica utili per la sensibilizzazione sul tema della dislessia e la piattaforma di intelligenza artificiale in grado di stimare la metodologia di studio più adeguata per ciascun progetto.
Verrà dato spazio, inoltre, all’importanza della formazione e dell’informazione, illustrando i contenuti dei moduli realizzati nel progetto, dando voce ai docenti ed agli studenti che hanno partecipato agli eventi di formazione del progetto.
Infine, l’evento vedrà il coinvolgimento di ricercatori di altri enti regionali che parleranno del valore che tale ricerca ha su questa tematica e dello spin-off universitario Tech4All, che ha messo in pratica i risultati della ricerca di VRAILEXIA, realizzando l’app REASY per un apprendimento accessibile ed inclusivo a 360°.
L’evento è aperto a tutti, sia esperti nel settore tecnologico, esperti di psicologia, pedagogia, sociale e, soprattutto, studenti, famiglie e associazioni.
VITERBO – L’Università della Tuscia si aggiudica, per il sesto anno consecutivo, un consistente contributo finanziario per sostenere la mobilità universitaria con paesi terzi all’UE nell’ambito del Programma ERASMUS+ (Azione chiave KA171). L’obiettivo è accrescere la mobilità di studentesse e studenti, personale docente e tecnico amministrativo, sostenendo le priorità e le attività stabilite dallo Spazio Europeo dell’Istruzione, il Piano d’Azione dell’educazione digitale e l’Agenda europea delle competenze. Con questa azione diverse università di Paesi extra europei, tra cui Albania, Kosovo, Georgia, Armenia, Libano, Marocco, Kazakhstan, Uzbekistan, Iran, Oman e Ghana, potranno partecipare al programma di scambio sotto la guida di Unitus come ateneo europeo coordinatore di accordi interistituzionali. La collaborazione con questi Paesi, in gran parte consolidata da tempo, contribuirà a collocare l’ateneo viterbese in una posizione di rilievo tra le università italiane per attrattività e numero di studenti internazionali soprattutto dell’area caucasica e dei Balcani.
I progetti, che coinvolgono tutti i dipartimenti dell’Ateneo, avranno una durata di tre anni e sono destinati a giocare un ruolo chiave nell’incremento della dimensione internazionale dell’ateneo attraverso le esperienze di scambio che potranno fare il personale docente e tecnico amministrativo nella direzione ormai tracciata da tempo dall’ateneo viterbese: promuovere la mobilità di un sempre maggiore numero di studentesse e studenti, con particolare riguardo alle situazioni di necessità e di disagio. I progetti potranno avere un impatto anche sugli studenti italiani che non possono recarsi all’estero perché la circolazione di studenti e docenti favorirà un processo di internazionalizzazione diffuso e che l’Università della Tuscia sta perseguendo già da alcuni anni.
“Si tratta di un risultato straordinario”, commenta Simone Severini delegato del Rettore alle relazioni internazionali, “se pensiamo che il nostro ateneo ha ottenuto oltre il 7,5% dell’intero budget disponibile per l’Italia (poco più di 1,5 milioni di euro sui 21 disponibili). Le nostre studentesse e i nostri studenti avranno una straordinaria opportunità di allargare i propri orizzonti, approfondire una lingua straniera, conoscere altre culture e fare una splendida esperienza di vita. Ciò avrà ricadute pratiche visto che i dati occupazionali dimostrano che chi è stato in Erasmus ha il 40 per cento di possibilità in più di trovare un impiego adeguato alle proprie competenze”.
“Il programma si focalizzerà in particolar modo sulla mobilità di ragazze e ragazzi con minori opportunità”, aggiunge Carlo Contardo coordinatore dall’Ufficio Mobilità e Cooperazione Internazionale, “vale a dire coloro che, per ragioni economiche, sociali, culturali, geografiche, di salute o di difficoltà di apprendimento, hanno meno opportunità di accesso ai programmi di scambio”.
di SIMONE CHIANI-
VITERBO – Allo Spazio Attivo di Valle Faul, nel pomeriggio, dodici ragazzi portoghesi hanno potuto presentare la propria preziosa esperienza nel territorio viterbese. Il tirocinio di questi giovani è stato organizzato dallo studio di progettazione Eurozoom e dall’Agrupamento de Escolas de Vilela, complesso scolastico in provincia di Porto. Hanno preso la parola la presidente di Prometeus Federica Mancini, il Project Manager Federico Demaria, la presidente di Eurozoom Chiara Frontini e il docente dell’Unitus Silvio Franco.
I giovani hanno collaborato con diverse realtà del territorio della Tuscia (Coccia Sesto, Corso Italia 56, Mondo Informatica, Paolo Clicca Qui, Unitus DMO, Archeomatica, Viterbo Sotterranea). Raccontano infatti, nei loro lavori di presentazione di quanto svolto, di essere seriamente cresciuti sia sul piano umano che professionale, e di essere stati preparati significativamente sul piano delle competenze professionali. Ognuno nel proprio campo di studi.
Alcuni studenti arrivavano infatti da indirizzi turistici, più tecnici o anche specifico-professionali come l’indirizzo di vetrinistica.
Ciò che hanno fatto, nell’ambito di Erasmus+, è stato contraddistinto da una visione innovativa e creativa del mondo lavorativo: app, statistiche, soluzioni alternative per pensare al mondo, sono solo alcune delle declinazioni “futuristiche” che l’esperienza ha apportato.
Viterbo è stata dunque cuore pulsante di uno scambio culturale particolarmente importante, in seguito a un periodo che ha purtroppo addormentato e allentato le relazioni interculturali e gli spostamenti.
Va sottolineato, in conclusione, come sia stato più volte ribadita, da questi giovani, l’incredibile-sorprendente-inaspettata ricchezza storico-naturalistica del territorio della Tuscia.
LE IMMAGINI DELL’EVENTO:
CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli si è recato oggi a Civita Castellana, alla presenza del sindaco Luca Giampieri, per un incontro con gli studenti del progetto Erasmus+. I ragazzi, provenienti da Portogallo e Polonia, si trovano nel comune della Tuscia per un programma di scambio culturale e studio con gli alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore G. Colasanti.
A loro il Presidente Romoli ha portato il saluto e il benvenuto dell’amministrazione provinciale e di tutta la Tuscia. “Accogliamo sempre con grande gioia i progetti Erasmus e di interscambio tra le scuole superiori della nostra provincia e quelle di altri paesi”, ha commentato il Presidente Romoli.
“Questi scambi culturali e di studio vanno sostenuti e rafforzati nel tempo. Devono diventare la normalità nel percorso formativo degli studenti perché oggi non esistono più ragazzi italiani, polacchi, francesi o spagnoli. Oggi esistono solo ragazzi europei”.
“Come amministratori abbiamo il dovere di lavorare affinché la presa di coscienza della nostra appartenenza all’Unione europea attecchisca sempre di più nella società, soprattutto in questo momento di forti tensioni internazionali – ha concluso il Presidente Romoli -. Investire sulla qualità dell’educazione scolastica e promuovere l’incontro tra studenti di paesi diversi è la migliore strategia che abbiamo per tutelare la libertà, i diritti e la democrazia di cui godiamo come cittadini europei”.
VITERBO – Nell’ambito del progetto Erasmus “Healthy bodies! Healthy minds!”, il Paolo Savi torna a viaggiare, dopo aver ospitato i partner a dicembre; si è appena conclusa la mobilità in Polonia, sul tema del Benessere Fisico, nella cittadina di Skołyszyn, situata nel voivodato della Precarpazia. Un paese che in pieno inverno è sempre coperto di neve, ma che ha riservato agli studenti provenienti da Spagna, Italia e Romania un’accoglienza più che calorosa: tutti, dalla scuola alle famiglie, hanno voluto dimostrare quanto fosse importante poter ospitare di nuovo amici provenienti da ogni paese. Persino il sindaco ha voluto conoscere le delegazioni straniere e presenziare ad alcuni eventi, premiando personalmente gli studenti vincitori delle competizioni sportive.
Anche perché, di fatto, hanno vinto tutti: conoscere nuove culture, scoprire nuovi territori, praticare nuovi sport e incontrare a Skołyszyn anche polacchi che hanno vissuto in Spagna o in Italia, è stato come essere tra vecchi amici e ritrovare un pezzetto di casa. L’esperienza ha significato comprendere come chi sembra tanto lontano e differente sia più vicino di quanto si pensi, e come in realtà solo la barriera linguistica faccia apparire tutto diverso ed estraneo. Anche Grecia e Turchia, assenti causa Covid, si sono sentiti parte integrante delle attività, svoltesi proprio per loro anche in modalità online.
Indimenticabile anche la giornata a Cracovia, che ha permesso di scoprire un’antica capitale ricca di storia, tradizione e cultura.
“La vocazione internazionale dell’Istituto non può che essere valorizzata dall’esperienza vissuta dai ragazzi” ribadisce la Dirigente del Savi, prof.ssa Paola Bugiotti, “anche perché dobbiamo spingere i giovani, futuri imprenditori del nostro territorio ad aprirsi alla visione di un mondo sempre più globale, in cui i legami da stringere non sono solo economici, ma soprattutto umani e culturali.”
VITERBO – Settimana Erasmus prenatalizia al “Paolo Savi”, che ha organizzato dal 13 al 17 dicembre la mobilità del progetto “Healthy bodies! Healthy minds!”, con ospiti provenienti da Romania, Spagna, Polonia e Turchia. Assente fisicamente, ma presente in collegamento virtuale, la Grecia, che ha dovuto declinare l’invito a causa dell’emergenza Covid. Una situazione che non ha impedito comunque di ritrovarsi, dopo due anni di pandemia e di riunioni a distanza, che, pur avendo il vantaggio di consentire la partecipazione anche in lockdown, non consentono però di stringere quei legami di amicizia e complicità che sono la vera forza dei progetti Erasmus.
Ragazzi e docenti ovviamente entusiasti, sia di potersi rivedere in presenza, sia di riprendere a confrontarsi sui temi che la scuola ha sempre trattato, ma che sono stati accantonati dalla difficile situazione sanitaria. Ora è il turno dell’Italia, che nel progetto rappresenta il Benessere Ambientale: salvaguardia degli ecosistemi, green economy, vita attiva, energie rinnovabili e 3R, argomenti che i realtà sono parte integrante dell’attività del Savi ormai da tempo.
“L’Istituto si è sempre impegnato per integrare la didattica quotidiana con esperienze formative significative” sottolinea la Dirigente scolastica Paola Bugiotti “ e i progetti Erasmus rientrano in questa visione: attività laboratoriale, scambio di buone pratiche, inclusione e valorizzazione delle eccellenze, sono momenti che rafforzano non solo le competenze didattiche, ma anche le abilità sociali e relazionali, ed aiutano gli studenti a sentirsi parte attiva nella scuola e nella vita”.
SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Una mobilità formativa a Valencia per l’Istituto Comprensivo Ernesto Monaci di Soriano nel Cimino. Questa è stata dal 21 al 27 novembre scorso l’esperienza Erasmus+ per la Dirigente, gli insegnanti ed il personale amministrativo dell’Istituto Ernesto Monaci di Soriano nel Cimino nell’ambito del progetto TILES – Teachers Improving Legality in European Schools.
TILES è un progetto Erasmus+, azione chiave 1 (KA1) – Mobilità per l’apprendimento, incentrato sulla formazione del personale della Scuola per la crescita professionale e lo sviluppo di nuove competenze.
Il personale dell’Ernesto Monaci è stato accolto dalla scuola “Number 16 School – Academia de Inglés en Valencia”, al fine di partecipare al corso strutturato finalizzato al miglioramento delle competenze di Lingua Inglese, oltre all’acquisizione di metodologie innovative CLIL e all’utilizzo delle nuove tecnologie per l’insegnamento.
Nel corso della settimana di mobilità, i docenti hanno avuto l’occasione di confrontarsi con la Scuola spagnola sulle differenze tra i sistemi e metodi educativi tra le scuole italiane e quelle spagnole.
“Un’esperienza altamente formativa e proficua quella che lo staff dirigenziale, unitamente ad alcuni insegnanti del nostro istituto, ha avuto modo di sperimentare nel corso della settimana di formazione linguistica avuta a Valencia”. Queste le parole del Dirigente Scolastico, Dott.ssa Emilia Conti, che continua dicendo: “Conoscere ed apprendere la lingua inglese in una modalità veramente entusiasmante, sperimentare nuove tecniche di insegnamento: questa è stata la vera opportunità. Sentir dire dalle insegnanti: “Questa tecnica la sperimenterò con i miei alunni, vedo che effetto sortisce!!!”, per me la più grande soddisfazione. Attendiamo ora con ansia di poter svolgere l’altra mobilità, quella prevista in Svezia”.
Il progetto TILES, infatti, prevede due mobilità. Mentre in Spagna i docenti hanno partecipato al corso di Lingua Inglese sopra citato, nel 2022 verrà svolta un’ulteriore mobilità in Svezia il cui programma includerà attività di “Teaching assignment” e “Job shadowing”, che mirano all’osservazione diretta degli insegnanti e degli studenti nelle classi e all’acquisizione di metodologie didattiche innovative. Per lo specifico progetto TILES sarà inoltre centrale analizzare durante questa seconda mobilità come il sistema educativo svedese promuova presso le proprie comunità scolastiche argomenti vicini agli interessi dell’Istituto Ernesto Monaci di Soriano nel Cimino, quali la legalità e l’inclusione.
Il Piano di Sviluppo Europeo, su cui si fonda il progetto, nasce dall’esigenza di sperimentare nuove tecniche didattiche che permettano di innalzare il livello di acquisizione delle Competenze Chiave Europee, in modo particolare della competenza in materia di cittadinanza e di sperimentare tecniche innovative che leghino l’inglese alle competenze digitali.
L’occasione della visita in Spagna e quella nel 2022 in Svezia saranno fondamentali anche per accrescere il network delle scuole partners dell’Istituto Ernesto Monaci al fine di avviare nuovi scambi tra studenti e nuove progettualità per il futuro. L’Ernesto Monaci di Soriano nel Cimino infatti è molto attivo nell’ambito dei progetti europei, coinvolgendo oltre agli insegnanti e al personale scolastico anche e soprattutto i propri studenti in diversi progetti Erasmus+, passati e futuri.