Europa, Sberna (FdI-ECR): “Difendiamo la nostra identità sulle orme di San Benedetto”

ROMA – “La nostra Europa potrà essere forte, libera e prospera soltanto se sarà consapevole e fiera della propria identità”. Questo è il messaggio di Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia – ECR, in occasione delle giornate, organizzate dal Gruppo ECR a Subiaco, sul tema ‘L’eredità di San Benedetto nei valori del conservatorismo europeo’. Nel suo discorso, la vicepresidente ha voluto mettere in luce come i monasteri benedettini, nati nel cuore dell’Europa medievale, siano stati culla di comunità che hanno permesso alla civiltà europea di sopravvivere durante i periodi più bui della storia e hanno anche gettato le basi per la rifioritura e la prosperità della nostra civiltà. “San Benedetto oggi ci invita proprio a questo impegno, ci chiama a difendere con coraggio le nostre radici spirituali e culturali, ci incoraggia a riscoprire il senso autentico del bene comune”, ha dichiarato Sberna, in riferimento al Patrono d’Europa. L’appello di Antonella Sberna alla difesa dell’identità europea risuona in un momento storico di sfide globali. La consapevolezza delle proprie radici, come quella che si trova nell’eredità di San Benedetto, è vista come un elemento cruciale per affrontare il futuro. Un anno fa, la Carta dei Valori Conservatori, ispirata proprio dai principi benedettini, è stata firmata per dare vita a un impegno che resta vivo e fondamentale proprio a Subiaco, il luogo del Santuario del Sacro Speco, uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina Le giornate organizzate dal Gruppo ECR sono un appuntamento utile ad approfondire, dibattere e analizzare la dimensione europea sotto la lente d’ingrandimento dei conservatori europei. A Subiaco ha aperto i lavori Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr alla presenza dei ministri Alessandro Giuli e Francesco Lollobrigida e Ryszard Legutko, già co-presidente del gruppo Ecr.




Roma, Sberna: “Grazie a Giorgia Meloni l’Italia ha cambiato l’Europa”

ROMA – Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia/ECR, è intervenuta oggi ad Atreju, la più grande manifestazione italiana della cultura conservatrice, giunta alla venticinquesima edizione.
L’importante kermesse, quest’anno dal titolo “La via italiana – Risposte concrete al mondo che cambia”, è stata molto partecipata e ricca di dibattiti, mostre, musica e approfondimenti culturali. I principali temi affrontati al Circo Massimo di Roma hanno riguardato questioni di attualità, i risultati del Governo Meloni, nonché il presente e il futuro dell’Italia e dell’Europa. “Tanti dicevano che l’Italia sarebbe stata isolata nell’Unione Europea. Ma grazie a Giorgia Meloni, l’Italia che cambia l’Europa è diventata la via italiana per tutta l’Europa, la quale guarda con attenzione al lavoro che stiamo portando avanti in casa, sia all’interno che all’esterno dei nostri confini”, ha dichiarato la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, durante il dibattito di apertura della giornata che ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei leader del centrodestra. Tra le proposte della vicepresidente, il Family Deal, la richiesta di un impegno concreto dell’Unione Europea nella promozione delle famiglie e della loro prosperità. Antonella Sberna ha poi proseguito: “Stiamo rispettando il mandato degli elettori, cercando di permeare il nostro lavoro non con l’ideologia o con la sola imposizione di regole dell’Unione Europea, ma con tutto ciò che ci appartiene: la nostra cultura, la nostra storia e anche ciò che siamo come persone normali – mamme e papà, uomini e donne che vogliono fare la differenza”.
Assieme alla vicepresidente del Parlamento Europeo, la prima di Fratelli d’Italia nella storia dell’Istituzione, sono intervenuti presso la sala Cristoforo Colombo: Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo; Carlo Fidanza, capodelegazione FdI al Parlamento Europeo; Nicola Procaccini, co-presidente del Gruppo ECR al Parlamento Europeo; e Mateusz Morawiecki, già presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Polonia.




Ciacciarelli a Bruxelles: “Europa più vicina alle esigenze dei territori”

ROMA – L’assessore all’Urbanistica, alle Politiche abitative, alle Case popolari e alle Politiche del Mare della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli, in occasione della Settimana europea delle Regioni e delle Città, è intervenuto al convegno “Avvicinare l’Europa alle Comunità locali”, organizzato dalla Regione Lazio nell’ufficio di rappresentanza a Bruxelles. L’incontro è stato un’occasione per dare voce, a livello europeo, ai rappresentati territoriali, consentendo di comprendere al meglio le caratteristiche e le esigenze dei territori destinatari delle politiche comunitarie. Durante il convegno, infatti, s’è tenuto un proficuo e concreto confronto volto a promuovere una maggiore coerenza tra le politiche dell’Unione europea e le problematiche riscontrate a livello locale.

«Il convegno di oggi ci ha permesso di analizzare a fondo le esigenze dei territori e di valutare le politiche comunitarie. Spesso, infatti, molti comuni non dispongono degli strumenti adeguati a comprendere le opportunità offerte dai bandi comunitarie e partecipare attivamente. È per questo che ritengo fondamentale promuovere una politica di collaborazione e coordinamento tra le istituzioni comunitarie e la Regione, al fine di sviluppare maggiore consapevolezza dell’Unione europea sulle esigenze delle amministrazioni locali», ha dichiarato l’assessore della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli. «Ritengo che lo strumento più efficace per raggiungere questo obiettivo sia un rafforzamento della partecipazione delle autonomie territoriali sub-statali nella formazione degli atti comunitari. Processo già avviato con la Legge 234/2012, e che necessita di essere approfondito e valorizzato per garantire una maggiore consapevolezza. Potenziare il coinvolgimento delle Regione nella formazione e nell’attuazione degli atti comunitari, già avviato negli ultimi anni, rappresenta un processo da seguire e rafforzare per creare una sintonia più forte tra le politiche comunitarie e le esigenze dei territori», ha concluso l’assessore Pasquale Ciacciarelli.




Un brutto colpo da parte dell’Europa

Mentre in Italia stiamo lavorando in maniera trasversale per cercare di mettere al centro delle politiche nazionali i temi dell’uguaglianza, delle pari opportunità, dell’inclusione assistiamo con sconcerto ad un significativo passo indietro da parte delle istituzioni europee sui diritti delle persone con disabilità. La recente decisione di far confluire il portafoglio “Uguaglianza” all’interno delle competenze del Commissario europeo per la gestione delle crisi è un segnale preoccupante.

Questa scelta rappresenta un pericoloso arretramento rispetto agli impegni assunti in precedenza dall’Unione Europea, che aveva posto l’uguaglianza centro della sua agenda politica. Si tratta di un declassamento che invia un messaggio sbagliato, mettendo a rischio i risultati ottenuti a livello europeo in termini di equità e inclusione. I temi lavoro e welfare diventano una sub delega della questione demografica, problema al quale servirà far fronte nei prossimi anni. Pensare che la questione demografica si risolva nella generica formula “persone, competenze, preparazione” fa sorgere più di qualche dubbio. Se nello scorso mandato il pilastro europeo dei diritti sociali ha costituito un riferimento importante anche per le politiche del lavoro, ora sembra essere ridimensionato.

FISH solleciterà con forza i parlamentari europei italiani ad intervenire prontamente per ripristinare l’autonomia del portafoglio “Uguaglianza” all’interno della Commissione europea, ribadendo l’importanza di mantenere un focus chiaro e determinato sui diritti delle persone con disabilità. Chiediamo un immediato intervento da parte del vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, affinché si faccia carico di questa situazione e si impegni a garantire che i diritti delle persone con disabilità non siano marginalizzati.

“Questa decisione rischia di vanificare i progressi fatti finora sul fronte dell’inclusione e della tutela dei diritti delle persone con disabilità. Il movimento delle persone con disabilità in Italia e in tutta Europa non può tollerare un tale arretramento. È fondamentale che l’uguaglianza rimanga una priorità nelle politiche dell’Unione Europea. Sono sconcertato e preoccupato per le deleghe e le denominazioni che vengono individuate per i nuovi Commissari, a partire dalla scomparsa della delega all’occupazione e agli affari sociali”. A dirlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.




Creazione e regolamentazione dell’intelligenza artificiale fra Italia ed Europa

LIGNANO SABBIADORO – «Il ritardo dell’Europa e dell’Italia sull’intelligenza artificiale riguarda la capacità di crearla, ma non quella di utilizzarla. Al di là, infatti, di notizie e statistiche, spesso approssimative, basate non di rado su pregiudizi e scarse conoscenze della realtà, l’Europa è nettamente all’avanguardia sulla regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, il che è un aspetto fondamentale per farne un uso economicamente e socialmente sensato, nonché eticamente responsabile».
Lo hanno detto, a Lignano Pineta, nel corso primo incontro di “Economia sotto l’ombrellone” 2024, i relatori Marco Cozzi, Gabriele Gobbo e Luigi Gregori, moderati da giornalista e direttore editoriale Nord Est di Eo Ipso, Carlo Tomaso Parmegiani, che si sono confrontati sul tema “Il futuro del digitale fra intelligenza artificiale e mancanza di personale”.
Infatti, secondo i tre relatori, ideatori e organizzatori del Digital Security Festival, che da cinque anni, con spirito divulgativo, porta all’attenzione del grande pubblico i temi dello sviluppo digitale dell’economia e della società, «esiste sicuramente un gap fra Europa da un lato e Cina e Stati Uniti nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, dovuto a un ritardo nella partenza e a una minor capacità di investimento rispetto a quella delle “sette sorelle” del Big Tech Usa (Apple, Microsoft, Google, Amazon, Nvidia, Tesla e Meta Platform) e del governo cinese, oltre che alla mancanza di una strategia coordinata europea per lo sviluppo dell’IA. Ma dall’altro canto molte aziende, pubbliche e private, europee sanno fare un uso molto avanzato delle tecnologie digitale e dell’intelligenza artificiale, tutelate anche da una normativa europea, l’Ai Act, molto ben pensata. Certamente -hanno aggiunto Gregori, Gobbo e Cozzi- in Italia esiste un problema legato al fatto che le nostre aziende sono per lo più medio piccole e sono in difficoltà nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale sia per un oggettiva mancanza di dati, sia per una non sufficiente preparazione della classe dirigente di queste imprese, che non riesce ancora a comprendere adeguatamente l’importanza, strategica ed economica, di implementare nella propria quotidianità sistemi e tecnologie legate all’IA».
Dal canto suo, Gabriele Gobbo, conduttore della trasmissione Tv FvgTech, ha spiegato che: «L’intelligenza artificiale generativa in ambito lavorativo è ormai una realtà, e i problemi principali li avranno coloro che non la implementeranno in azienda. Al contempo, è necessario creare norme globali a protezione sia dell’utilizzo etico e consapevole, sia dello sviluppo, che deve sempre essere trasparente e rispettoso dei dati e dei diritti delle persone, con un approccio filosofico cyberumanistico».
«L’IA -ha poi sottolineato Marco Cozzi, presidente del Digital Security Festival- rappresenta un’opportunità economica senza precedenti, ma anche una sfida complessa. Le imprese che sapranno cogliere le potenzialità dell’intelligenza artificiale potranno incrementare la propria produttività, innovare i propri prodotti e servizi e conquistare nuove fette di mercato. Allo stesso tempo, è necessario investire in formazione e riqualificazione professionale per preparare la forza lavoro ai cambiamenti in atto e mitigare i rischi di disoccupazione tecnologica».
Passando, in seguito, al tema non meno importante delle possibili connessioni fra intelligenza artificiale e sicurezza informatica, Cozzi ha chiarito che: «L’uso dell’IA in ambito cybersecurity, tema che approfondiremo durante il Digital Security Festival di ottobre, rappresenta una potente arma a doppio taglio. Da un lato, l’IA può rivoluzionare la sicurezza informatica, automatizzando la rilevazione e la risposta agli attacchi con una velocità e precisione senza precedenti. Dall’altro, la stessa tecnologia può essere sfruttata dai cybercriminali per orchestrare attacchi sempre più sofisticati e difficili da prevenire. Per questo è cruciale sviluppare sistemi di IA sicuri e affidabili, oltre a diffondere una cultura della cybersecurity che coinvolga attivamente tutti gli utenti».
Nell’incontro, che ha visto una folta presenza di pubblico interessato e partecipe, i tre relatori hanno affrontato anche il tema della formazione nell’ambito digitale e dell’intelligenza artificiale con particolare attenzione al Nord-Est italiano, chiarendo come «la carenza di personale qualificato nel settore digitale e dell’intelligenza artificiale è un problema diffuso in Italia, e in particolare nel Nord-Est -ha detto Luigi Gregori, presidente It Club Fvg-. Questo “mismatch” delle competenze è il risultato di: una scarsa offerta formativa non sufficiente a soddisfare la richiesta; di una forte mobilità dei talenti, che porta i professionisti più qualificati a spostarsi verso aree più dinamiche e con maggiori opportunità, come la Lombardia o l’estero, attratti da condizioni lavorative più favorevoli, come remunerazioni più elevate e contesti aziendali più attenti all’innovazione; di ritardi nell’adozione delle nuove tecnologie che può ridurre la capacità delle aziende nordestine di attrarre e trattenere personale qualificato, aggravando il divario di competenze».
«È fondamentale, dunque -hanno concluso Cozzi, Gobbo e Gregori- potenziare la formazione di nuove figure professionali, sia attraverso percorsi universitari che tramite programmi di formazione continua mirati a sviluppare le competenze digitali richieste dal mercato e rafforzare la collaborazione tra il mondo accademico e imprenditoriale per allineare i percorsi formativi alle esigenze del mercato del lavoro. Servirebbero, poi, incentivi fiscali e finanziari per le imprese che investono nella formazione del personale e nell’adozione di nuove tecnologie e la creazione di ecosistemi digitali. In sintesi, offrire un equilibrio tra vita lavorativa e personale, stipendi competitivi e opportunità di crescita può rendere il territorio più attrattivo e contrastare la fuga di cervelli. Con un impegno congiunto di istituzioni, imprese e mondo accademico, è possibile colmare il gap e rendere il Nord-Est un polo di eccellenza nell’innovazione digitale».

Economia sotto l’Ombrellone 2024 è organizzata da EoIpso con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Io sono Friuli Venezia Giulia. Co-main supporter Greenway e Filare Italia. Sponsor: FotoTherm, Digital Security Festival, Bepi Tosolini, Iop Group, Gortani, GLP, Confindustria Udine e UbiRoom. Partner tecnici: Pineta Beach, Lignano Pineta Spa, Hotel Ristorante President, Porto Turistico Marina Uno e Comunità Energetiche.




49mila volte grazie! La Tuscia in tripudio per Antonella Sberna in Europa (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Una sala convegni delle Terme dei Papi completamente gremita oggi pomeriggio, 17 giugno, alle ore 18,30, per festeggiare Antonella Sberna, eletta al Parlamento Europeo con un numero di preferenze straordinario.
Luigi Maria Buzzi, membro del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, ha preso la parola per primo, ricordando gli inizi della campagna elettorale avvenuti proprio alle Terme dei Papi, nello stesso luogo in cui oggi si festeggia una vittoria clamorosamente ampia. “Da qui – ha detto Buzzi – è partita una sfida, un sogno che ha portato la Tuscia in Europa con Antonella Sberna, che domani andrà di nuovo a Bruxelles dove ha già iniziato la sua attività e dove ci sarà l’insediamento ufficiale degli eletti al Parlamento Europeo il prossimo 19 luglio. Una donna impegnata in politica e in famiglia che darà un grande apporto al Parlamento Europeo, che porterà la voce della Tuscia, per un partito che ha una grossa leadership. Le elezioni del resto sono andate benissimo in tutta la provincia per Fratelli d’Italia con molti sindaci riconfermati”. Ad applaudire il popolo di Fratelli d’Italia, dirigenti, tesserati, simpatizzanti, amici e persone che credono in Antonella Sberna, nel partito e nella possibilità di far finalmente crescere il nostro territorio portando la voce della Tuscia in Europa.

Quel venerdì 19 aprile, quando Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia e responsabile della segreteria politica nazionale di Fratelli d’Italia, annunciò alle Terme dei Papi che Viterbo avrebbe avuto un candidato alle future elezioni europee, non si sapeva nemmeno che sarebbe stata Antonella a correre, ma il partito a livello locale ha cominciato a spingere senza perdere neanche un secondo. La Sberna, che già aveva avuto moltissime preferenze alle ultime elezioni amministrative del capoluogo, è stata candidata, ottenendo un risultato storico e clamoroso, una grande vittoria, sostenuta dalla Tuscia, dalle regioni limitrofe e anche da attivissimi comitati locali, come quello delle donne, che hanno lavorato instancabilmente con lei durante l’intensa e faticosa campagna elettorale. “Antonella Sberna è una di noi” il motto di chi ha creduto in lei fin dal primo momento.
Sono intervenuti oggi all’incontro alle Terme dei Papi anche Massimo Giampieri, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato l’importanza del risultato raggiunto e Laura Allegrini, la quale ha spiegato quali fattori hanno concorso al successo di Antonella:”La capacità, l’abnegazione, l’umiltà, la determinazione, la strategia e in questa circostanza noi siamo riusciti ad allineare tutti i pianeti”.

Laura Allegrini ha ricordato quando era l’insegnante di danza di Antonella, sempre vivace e allegra e già determinata .
“Noi chiediamo ad Antonella di fare da portavoce della Tuscia in Europa. Gli eletti sono un bel gruppo che basteranno con Giorgia Meloni per l’Italia e soprattutto per Viterbo. L’eredità di Antonella in Comune, come consigliere, sarà di Gianluca Grancini.”

Dopo l’intervento di Giulio Zelli, che ha parlato, oltre che dell’obiettivo raggiunto brillantemente dalla Sberna al Parlamento Europeo, anche di quello perseguito di portare più gente possibile ad esprimere il proprio voto, l’on.Mauro Rotelli ha ripercorso le tappe della campagna elettorale. Ha poi ricordato la reazione dei colleghi onorevoli dei vari partiti e dei diversi schieramenti all’entrata alla Camera dei Deputati, dopo le elezioni europee. “Ora c’è una grande responsabilità. Ognuno di noi si è sentito candidato. – ha aggiunto con orgoglio – Alla Bella Venere abbiamo capito che il risultato sarebbe stato grande e importante.”. È stato proiettato successivamente un video con le foto più significative della lunga e faticosa campagna elettorale che ha portato Antonella in Europa, fra gli applausi scroscianti del pubblico.
Antonella Sberna sul palco è stata accolta da uno scroscio di applausi ancora più forte e da un’acclamazione. In lei hanno creduto 49000 elettori. Un risultato storico, inaspettato “Abbiamo coinvolto le persone, abbiamo parlato alla Tuscia. Siamo andati oltre i confini del nostro partito e pensato al nostro territorio “.Ha poi aggiunto:” Dovete rimanere al nostro fianco e far crescere ancora la nostra comunità. Qui non si parla di tesseramento o non tesseramento. Qui si parla di un cuore pulsante di un territorio che deve andare avanti e deve ancora crescere. Il vostro calore e i vostri abbracci, durante queste settimane, sono stati una grande compagnia”. La Sberna ha ringraziato l’on. Mauro Rotelli; suo marito, il consigliere regionale Daniele Sabatini, il partito, i dirigenti e tutti gli elettori per questa vittoria straordinaria. Un brindisi collettivo ha suggellato questo splendido successo.

Foto di FEDERICO USAI

 




La Tuscia è in Europa con Antonella Sberna

VITERBO-

Antonella Sberna scrive sui social: “A 500 sezioni dalla fine dello scrutinio.. mi sento di poter dire che ce l’abbiamo fatta! E’ una vittoria storica! Ora portiamo la Tuscia in Europa! Grazie a tutti”. Sberna nella Tuscia ha raccolto ben 17.292 voti. E’ la prima volta che un politico viterbese entra nel Parlamento europeo, una vera vittoria storica, come definita dalla stessa Antonella.




L’Europa del bene comune

VITERBO – “L’Europa del Bene Comune” rappresenta una proposta di costruire un’Unione Europea più inclusiva e orientata verso il benessere collettivo, sostenuta da politiche coerenti e mirate al rafforzamento dei principi democratici e sociali.

Lo hanno ribadito con forza, di fronte ad oltre 350 persone, lo scorso 31 maggio il coordinatore del Movimento Civico Rocca Presidente, Fabrizio Molina, la candidata alle elezioni europee per la lista di Fratelli d’Italia, Civita di Russo e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, accolti a Viterbo, presso la Corte delle Terme Resort, da Luisa Ciambella, responsabile organizzativo del movimento civico.

Un lungo incontro che ha coinvolto tantissime persone provenienti da diversi comuni del Viterbese mossi dall’intenzione di ascoltare le proposte della candidata Civita di Russo e le parole del presidente Rocca che ha ripercorso le tappe e i risultati di questo primo anno alla guida della Regione Lazio, mettendo in chiaro, soprattutto, le priorità per la Tuscia a partire dalla difesa del territorio, al sostegno all’economia e alla salvaguardia del diritto alla salute di tutti i cittadini.

“In questi anni – ha ricordato Luisa Ciambella, in apertura del dibattito – troppe volte siamo stati lasciati soli da certi politici locali e dalla Regione targata Zingaretti che invece di rappresentarci cercava altre vie per dimenticarsi della Tuscia o peggio ancora vessarla come ha fatto sui rifiuti e le politiche ambientali. Da poco più di un anno tutto questo è cambiato grazie al presidente Rocca. Proprio da lui siamo stati chiamati per contribuire a questo cambiamento e in questo percorso ho avuto l’opportunità di conoscere Civita di Russo, oggi candidata alle lezioni europee. Una donna che nella sua vita professionale ha fatto sempre la differenza, una donna per la quale vale la pena spendersi in questa campagna elettorale. Una scelta libera, credibile e soprattutto competente per rappresentare al meglio il nostro territorio e l’Italia nell’ambito del Parlamento Europeo. Soltanto scegliendo coloro che hanno dimostrato nella propria vita di saper fare la differenza si può veramente cambiare l’Europa, mettendo le persone al centro di un nuovo rapporto tra istituzioni europee e cittadini”.

Stessa convinzione per il coordinato del Movimento Civico Rocca, Fabrizio Molina, che nel ringraziare Luisa Ciambella, ha ricordato il valore del risultato politico avuto dalla Lista Rocca nel viterbese durante le ultime regionali. “La sfida alla quale siamo chiamati – ha detto Molina – è capire nei valori che abbiamo chi è capace di rappresentarli meglio e credo, sicuramente, che Civita di Russo sia la persona più credibile, competente e capace che possa, sinceramente, rappresentarci nel modo migliore in Europa”.

Accolta da un caloroso applauso è stata la volta di Civita di Russo che, fino all’accettazione della candidatura alle europee nella lista di Fratelli d’Italia, ha ricoperto il ruolo di vice capo di gabinetto vicario della Regione Lazio. Avvocato dai trascorsi importanti, per molti anni sotto scorta per la delicatezza dei casi che era chiamata a trattare, Di Russo ha mostrato alla platea Viterbese la sua determinazione, il suo modo di fare politica diretto, capace di affrontare i problemi con schiettezza e disponibilità. “Ringrazio Luisa Ciambella per questa accoglienza, per la sua tenacia, per il suo attaccamento al territorio dal quale proviene – ha detto Di Russo – La ringrazio per i suoi valori etici e politici che sono i nostri valori, che rappresentano la forza di stare, sempre, dalla parte dei cittadini. Ho scelto, anche grazie al sostegno di Luisa, grazie alla fiducia ricevuta dal presidente Rocca, alla vicinanza di tutte le persone del Movimento e della Lista Rocca, di candidarmi alle europee nella lista di Fratelli d’Italia che ci ha dato la possibilità di farlo. L’ho fatto con lo spirito di portare proprio i valori del civismo in Europa. Un’Europa cambiata, diversa, modificata rispetto a quello che erano le intenzioni e per questo dobbiamo riportarla vicino a noi, a noi cittadini della Tuscia, come di tutto il Lazio. Il prossimo 8 e 9 giugno abbiamo un appuntamento con la storia, possiamo realmente cambiare l’Europa e lo possiamo fare insieme”.

A concludere il pomeriggio è stato il presidente della Regione Lazio, venuto a Viterbo già nella mattinata per una serie di incontri nei quali ha potuto anche confrontarsi con esponenti del mondo economico, imprenditoriale, turistico e culturale della città e della provincia. “La partecipazione è un elemento fondamentale nella politica a cui credo – ha detto il governatore Rocca – per questo ho sempre apprezzato fin dall’inizio il lavoro di Luisa Ciambella sul territorio e quanto sta facendo. Una forza instancabile e direi costante per le istanze che ogni giorno mi segnala, un valore e una presenza importante per il Viterbese e per i cittadini. Una partecipazione in cui, io stesso, mi ritrovo perché sono abituato a mantenere le promesse e a metterci la faccia. Per questo ho scelto di mettere la faccia sulla sanità in modo che fosse chiaro di chi è e sarà la responsabilità al temine di questo mandato, proprio per segnare un cambio netto da certe esperienze precedenti dove la colpa alla fine era sempre di qualcun altro. Su questo territorio mi ero preso degli impegni chiari e credo che i fatti parlino per me: abbiamo bloccato il fotovoltaico e l’eolico adottando una specifica delibera pochi mesi dopo l’insediamento, abbiamo fatto riscorso al Tar contro il deposito di scorie nucleari, stiamo monitorando con molta attenzione la situazione dei pozzi geotermici sui Cimini. Abbiamo sempre chiarito che per questa Regione la Tuscia non sarà più la pattumiera del Lazio e stiamo lavorando verso questa direzione. Peccato che ci siano delle divergenze di vedute su questo tema con la sindaca Frontini e il presidente Romoli, ma si tratta di riportare alla verità ciò che è accaduto. Ricordo che l’iter per l’ampliamento della discarica era partito prima del mio insediamento e questo la sindaca Frontini lo sa bene. Ne avevamo parlato in un incontro, avevamo convenuto sulle stesse necessità di tutelare Viterbo, però poi non può essere che se lei va in difficoltà politica sul suo territorio per motivi che si è creata da sola a casa sua, pensa di tira in mezzo”.

Il presidente Rocca non ha mancato di fare passaggi sulle molteplici necessità della Tuscia parlando degli investimenti sui trasporti stradali e ferroviari, sul sostegno all’agricoltura, ma in particolare ha fatto riferimento all’impegno sulla sanità, ricordando che: “Da qui e pochi mesi, solo per il territorio Viterbese, partiranno le procedure per l’assunzione di 700 nuove unità di personale tra medici, infermieri, e altre professionalità ospedaliere”.

Il governatore ha poi affidato alle sue conclusioni l’analisi sul voto europeo. “Le elezioni europee sono un passaggio importante perché personalmente, negli incarichi che ho ricoperto in Croce Rossa, ho potuto toccare con mano quanto sia necessario che ci sia un’Europa più protagonista nello scenario mondiale e altrettanto più Italia in Europa. Ecco perché è importante sceglie le persone capaci di avere questa visione, capaci di credere nei valori del bene comune come Luisa Ciambella e Civita di Russo che vi chiedo di sostenere il prossimo 8 e 9 giugno alle elezioni europee”.

Luisa Ciambella

Resp. Org. Movimento Civico Rocca Presidente

Pres. Per il Bene Comune – Viterbo
www.luisaciambella.it




Mario Pietrangeli l’ambasciatore delle Ferrovie in Europa

Si è tenuto a Milano, sabato 25 maggio 2024, il XXII Congresso Nazionale dell’Association Europpenne Des Cheminots sez. Italiana. E’ risultato eletto il Gen. Mario Pietrangeli alla Vice Presidenza, che porterà un grande rinnovo dell’Associazione nel rispetto dei principi dei padri fondatori.
L’AEC che fu istituita nel 1961, costituisce un vasto movimento di opinione che, rendendosi interprete dei programmi comunitari nella politica dei trasporti, intende influire attivamente nei confronti delle decisioni delle aziende ferroviarie e delle autorità politiche nazionali e europee, affinché detti programmi siano realizzati.
Il Generale. Mario Pietrangeli, (figlio di ferroviere) sposato con una figlia, è nato a Gubbio (Perugia) ed è attualmente residente in provincia di Varese.
È entrato all’Accademia Militare di Modena nell’ottobre 1978. Ha frequentato la Scuola di Applicazione di Torino, ha conseguito una prima la Laurea in Scienze Strategiche con il relativo Master presso l’Università di Torino. Successivamente si è laureato in Scienze Diplomatiche e Internazionali presso l’Università di Trieste. Nel periodo 1998 -1999, comandando il 1° battaglione genio ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna), ha partecipato in Bosnia alle operazioni di ricostruzione una parte della rete ferroviaria. Durante il suo Comando, una componente del 1° Btg. armamento e Ponti genio ferrovieri è stata impiegata in Albania per la riparazione della rete ferroviaria Albanese.
Mario Pietrangeli è personaggio ben noto a Gubbio, Gualdo Tadino ed in tutta l’ Umbria per le sue numerose e importanti conferenze storiche-ferroviarie che ha svolto in Umbria con l’ingegnere Michele Antonilli.
Inoltre, da una semplice idea, ha creato il Premio Europeo Euroferr: “le stazioni non sono solo punti di transito ma anche magiche porte d’ingresso a meravigliosi e suggestivi territori ad alta valenza storica, turistica, ambientale e archeologica”. Tale premio viene consegnato ai Sindaci dei piccoli Borghi, che rispettano i valori sopra indicati e i Musei ferroviari e le Associazioni che lavorano per lo sviluppo della ferrovia in Italia ed in Europa. “
il Prestigioso Premio Ferroviario Europeo “Euroferr” , è già stato consegnato a numerosi sindaci dei borghi dimenticati, musei ferroviari italiani ed Associazioni situati nei immediate vicinanze delle stazioni.
L’eugubino Gen. Mario Pietrangeli, con il suo impegno, ed instancabile dedizione, crede fortemente che la con la sua attività sia sicuro anche lo sviluppo del turismo anche in zone dimenticate ma meravigliose, con una diminuzione della CO2. Ha già previsto un impegno per la ferrovia delle Meraviglie è scoprire le bellezze della valle Roya e di raggiungere la Valle delle Meraviglie Cuneo-Ventimiglia-Nizza. In questa occasione riceveranno il premio Euroferr oltre ai Sindaci italiani anche Maires Français.
Mario Pietrangeli, per la sua attività che ha svolto e che sta svolgendo, Vice Presidente Nazionale AEC / Associations Europeene Des Cheminots si è meritato anche l’appellativo di Ambasciatore della Ferrovia Europea.

 




L’europarlamentare Procaccini (Fdi) porta a Rieti la sua idea di Europa

RIETI- Arriva a Rieti lo spettacolo teatrale che l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, ha voluto realizzare e interpretare in prima persona per parlare di Europa in maniera originale, divertente e anche emozionante. L’evento, che è già andato in scena a Latina, Viterbo e Frosinone con notevole riscontro di pubblico, è in programma martedì 2 aprile presso il Teatro Flavio Vespasiano con inizio alle ore 18,00.                      

Uno spettacolo teatrale di politica e musica, pensieri e immagini attraverso cui Nicola Procaccini intende trasmettere la sua idea di Europa e parlare di come Fratelli d’Italia intende cambiare l’Unione Europea.   

Il titolo, “Cronache dal ventre della balena live”, richiama gli appuntamenti settimanali con cui da Bruxelles, negli ultimi cinque anni, Procaccini ha informato i cittadini sui social circa la sua attività di europarlamentare. Sottolineando le grandi difficoltà e le contraddizioni di un elefantiaco sistema burocratico che tende a stritolare e inghiottire tutto, proprio come un enorme ventre di balena.       

“Mi fa davvero piacere incontrare i cittadini di Rieti in un contesto così e bello e solenne come il prestigioso Teatro Flavio Vespasiano. Si tratta di uno spettacolo teatrale vero e proprio, nel corso del quale racconto la mia esperienza al Parlamento europeo e parlo di ciò che vorremmo fare nella prossima legislatura. Tutto ciò condito con musica, poesie, immagini, spezzoni di film, artisti che si esibiscono dal vivo, ospiti a sorpresa”, afferma Nicola Procaccini.  

Lo spettacolo toccherà anche altre città del Lazio: Colleferro (8 aprile) e Roma (3 maggio). Anche a Rieti come in tutti gli spettacoli l’ingresso è libero fino a esaurimento posti.  

Per informazioni e prenotazioni sull’evento di Rieti si possono contattare i seguenti numeri di telefono: 0773.763514  e 339.7261128   

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Europa, Righini: “Ancora una volta l’Italia si erge a difesa del comparto agricolo”

ROMA – «Ancora una volta grazie all’impegno del Governo Meloni e alla lungimiranza del ministro Francesco Lollobrigida, l’Italia si erge a difesa dell’intero comparto agricolo europeo. L’approvazione delle proposte italiane presenti nel documento, discusso oggi in Consiglio europeo, sono la conferma che da parte della nostra Nazione c’è una profonda conoscenza delle esigenze e delle problematiche di un settore che finalmente ricopre un ruolo centrale nell’agenda europea», ha dichiarato l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica e all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini.

«È evidente che anche la Regione Lazio appoggia queste battaglie del Governo perché una modifica della Pac, necessaria e non rimandabile, avrebbe decisive ripercussioni anche sulle politiche regionali e ci aiuterebbe a sostenere e sviluppare meglio un settore che, specialmente nel Lazio, rappresenta un volano economico di straordinaria importanza», ha concluso l’assessore Giancarlo Righini.




In Europa i prodotti contraffatti costano 16 miliardi di euro

In Europa i prodotti contraffatti costano 16 miliardi di EUR e quasi 200 000 posti di lavoro all’anno alle industrie dell’abbigliamento, dei cosmetici e dei giocattoli

• L’Italia è uno dei paesi più colpiti dalla contraffazione nel settore dell’abbigliamento, con 1,7 miliardi di EUR di mancate vendite e 19 000 posti di lavoro persi ogni anno.

• L’industria dell’abbigliamento è quella maggiormente penalizzata dai prodotti contraffatti, con una perdita di quasi 12 miliardi di EUR di entrate annue (pari al 5,2 % delle vendite).

• Anche il settore dei cosmetici e quello dei giocattoli registrano vendite sensibilmente inferiori a causa di tali prodotti, con perdite per 3 miliardi di EUR (il 4,8 % delle vendite) e 1 miliardo di EUR (l’8,7 % delle vendite).

• I prodotti falsi comportano un calo dei posti di lavoro: 160 000 in meno nel settore dell’abbigliamento, 32 000 in meno in quello dei cosmetici e 3 600 in meno in quello dei giocattoli.

Abbigliamento, calzature, cosmetici e giocattoli: questi articoli da regalo fanno parte delle liste dei desideri di molti consumatori durante le festività e nell’attuale periodo dei saldi. Tuttavia, pur generando ogni anno un fatturato di centinaia di miliardi di euro nell’Unione europea, questi beni di consumo sono anche soggetti a contraffazione, che può comportare gravi problemi di salute e sicurezza per i consumatori.

Le merci contraffatte in questi settori costano 16 miliardi di EUR in termini di vendite annuali a chi fabbrica prodotti autentici, sottraendo di conseguenza quasi 200 000 posti di lavoro all’economia legale. Tali risultanze sono tratte da uno studio, pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), che esamina l’impatto economico della contraffazione sui settori dell’abbigliamento, dei cosmetici e dei giocattoli.

UN COSTO NASCOSTO CON UN GRANDE IMPATTO

In base ai dati relativi al periodo 2018-2021, dallo studio dell’EUIPO emerge che le vendite di capi di abbigliamento e calzature, cosmetici e giocattoli hanno registrato perdite annuali pari rispettivamente a 12 miliardi di EUR, 3 miliardi di EUR e 1 miliardo di EUR.

In questi settori, complessivamente, Germania, Francia, Italia, Spagna e Austria hanno subìto le perdite maggiori, con un calo delle vendite di prodotti autentici di quasi 8 miliardi di EUR.

Tuttavia, i prodotti falsi incidono più su alcuni paesi che su altri, con differenze significative in base ai tipi di prodotti.

Il settore dei giocattoli è quello più colpito dalle contraffazioni, registrando secondo la relazione una perdita complessiva dell’8,7 % in tutta l’UE, con percentuali a due cifre in più della metà degli Stati membri. Malta (16,2 %), Croazia (14,2 %), Cipro (14,1 %), Ungheria (13,7 %) e Slovenia (13,1 %) sono cinque paesi in cui le vendite di giocattoli risentono particolarmente della contraffazione dei prodotti. Con 334 milioni di mancate vendite, la Germania è il paese più colpito dalla contraffazione dei giocattoli; il dato rappresenta un terzo di tutte le mancate vendite nell’UE in tale settore.

L’industria dell’abbigliamento e delle calzature, il settore più ampio analizzato dallo studio in termini di vendite, registra una perdita del 5 % circa in Europa, con alla testa Cipro (10,7 %), Irlanda (10,2 %), Lussemburgo (9,2 %), Lituania (9,1 %) ed Estonia (8,7 %).

Dei tre settori esaminati, quello dei cosmetici è stato quello meno penalizzato dai prodotti contraffatti: la relazione dell’EUIPO ha rilevato perdite per i produttori di cosmetici autentici di poco inferiori al 5 % rispetto alle vendite totali nell’UE. L’industria cosmetica francese è quella più colpita in termini assoluti, con 800 milioni di EUR di mancate vendite annuali. La relazione ha registrato le perdite più elevate in Bulgaria (8,7 %), Cipro (7,9 %), Romania (7,9 %), Portogallo (7,7 %) e Ungheria (7,6 %).

Oltre alle perdite pecuniarie e alle ripercussioni sul mercato del lavoro, dalla relazione emerge che la contraffazione nei settori dei cosmetici e dei giocattoli, in particolare, può comportare gravi rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Tali prodotti potenzialmente dannosi rappresentano il 15 % degli articoli contraffatti sequestrati alle frontiere esterne dell’UE, in base a una valutazione delle minacce dei reati contro la PI effettuata dall’EUIPO nel 2022.

PRODOTTI CONTRAFFATTI E POSTI DI LAVORO

Lo studio dell’EUIPO sulle tendenze delle vendite in questi tre settori sottolinea l’entità della contraffazione per le imprese legittime, che risentono del calo delle vendite e, di conseguenza, impiegano un minor numero di persone.

Secondo la relazione, la Germania, il più grande mercato di consumo nell’UE, accusa una perdita di quasi 40 000 posti di lavoro. Altri grandi paesi registrano perdite nei rispettivi settori dell’abbigliamento, dei cosmetici e dei giocattoli, tra cui l’Italia (24 241), la Polonia (18 244), la Spagna (15 044) e la Francia (14 427).

Il Direttore esecutivo dell’EUIPO João Negrão ha dichiarato:

Le merci contraffatte presentano costi reali per i consumatori, per le aziende produttrici e per le nostre economie. Quest’ultimo studio mostra la consistenza di quei costi in termini di mancati introiti e di posti di lavoro persi nell’UE. Le risultanze relative alla contraffazione evidenziano il prezioso lavoro che l’EUIPO svolge tramite l’Osservatorio e la nostra importante collaborazione con Europol, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e la Commissione europea per individuare ed eliminare i prodotti falsi nell’UE.

I FATTORI SOTTOSTANTI

Una variabile importante è costituita dalla consapevolezza e dalla percezione dei consumatori dell’UE in merito ai prodotti contraffatti. Secondo lo studio sulla percezione della PI condotto dall’EUIPO nel giugno 2023, un terzo degli europei ritiene accettabile acquistare merci contraffatte quando il prezzo del prodotto originale è troppo elevato. La percentuale sale al 50 % tra i giovani. Lo studio esamina la percentuale di persone che ammettono di aver acquistato merci contraffatte, involontariamente o intenzionalmente, in ciascun paese.

Inoltre lo studio si basa su dati contenuti in una relazione congiunta EUIPO-EUROPOL incentrata sulla policriminalità, con cui si dimostra che i reati contro la PI presentano collegamenti con altri reati gravi, nonché in una relazione annuale pubblicata congiuntamente alla direzione generale della Fiscalità e dell’unione doganale della Commissione europea, contenente dati sui sequestri di merci contraffatte alle frontiere e nel mercato interno.

INFORMAZIONI SULL’EUIPO

L’EUIPO è una delle più grandi agenzie decentrate dell’Unione europea, con sede ad Alicante (Spagna). Giunto al suo 30º anniversario, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale gestisce la registrazione dei marchi dell’UE dal 1994 e dei disegni e modelli dal 2003, entrambi diritti di proprietà intellettuale che coprono i 27 Stati membri dell’Unione europea. Nel 2023 è stato aggiunto al portafoglio dell’agenzia un altro diritto di proprietà intellettuale: le indicazioni geografiche artigianali e industriali. L’EUIPO svolge inoltre attività di cooperazione a livello dell’UE e internazionale per creare condizioni di parità nel mondo della PI e ospita l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.




Procaccini (FI) su Frontex

“Svuotare completamente il ruolo di Frontex, significa smantellare i confini della UE per impedire che essa posa governare le sue politiche migratorie. E’ quello che vogliono le sinistre con l’approvazione della risoluzione in tal senso, avvenuta in commissione Libe a Bruxelles. Così facendo, si perde il valore stesso dell’Unione Europea, che da un lato non controlla più i suoi confini esterni, lasciando che siano i trafficanti di essere umani a decidere chi e quando far arrivare in Europa, dall’altro erige nuovamente barriere e confini al suo interno”.

Lo afferma il copresidente del gruppo ECR al parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia.

“Tutto ciò significa anche lasciare così il peso dei flussi migratori in capo ai paesi di primo approdo, l’Italia in particolare. Tutto il contrario, evidentemente, di ciò che sarebbe necessario fare e che era stato auspicato dagli stessi vertici delle istituzioni UE, sull’onda emotiva delle due grandi emergenze dettate dell’immigrazione irregolare e dal terrorismo islamico. Come ha sottolineato il presidente Giorgia Meloni, non si può rinunciare alle conquiste e ai valori di Schengen, sarebbe un colpo mortale all’idea di Europa”.




Il premio ferroviario europeo Euroferr sbarca in tutta Europa

Il Premio Ferroviario Europeo “Euroferr” Lanciato in Italia nel settembre 2021, continua a riscuotere grande interesse e successo in tutta Italia e in tanti ambienti culturali ferroviari Italiani. Riconosciuto nel 2022 tra i progetti della ›EUROPEAN MOBILITY WEEK, ora, dall’ottobre 2023 contribuisce anche alla valorizzazione delle realtà europee.”” Ormai il premio ferroviario Euroferr è diventato europeo la nostra proposta sta girando in tutte le AEC Europee e non solo , lo abbiamo mandato anche a numerosi amici ferrovieri e appassionati di tutta Europa nonché a importanti e noti Ferromodellisti Europei.

Mario Gen Pietrangeli
Consigliere Nazionale AEC
Responsabile Societa di Settore



Il Mercato Europeo per aprire Viterbo al mondo

di LUCA BERNARDINI-

VITERBO – Questa mattina alle ore 9,30, nella Cappella Palatina di Palazzo dei Priori, è stato presentato il Mercato europeo, in programma a Viterbo dal 15 al 18 giugno.

Intervenuti all’incontro il sindaco Chiara Frontini, l’assessore allo sviluppo economico locale e turismo Silvio Franco, il consigliere comunale delegato al rispetto del patto con le imprese Marco Nunzi, il coordinatore nazionale ANVA – Associazione delle imprese di commercio su area pubblica di Confesercenti Adriano Ciolli, il presidente Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello e il presidente provinciale ANVA Alessandro Gregori.

Come affermato dall’assessore Franco, l’evento si terrà dal 15 al 18 giugno in Via Marconi, presso Piazza della Repubblica e all’interno di Piazza Martiri d’Ungheria.

La grande attenzione del Mercato Europeo sarà proprio nei confronti della “cultura enogastronomica dei paesi di tutto il mondo”. Stati Uniti, Spagna, Inghilterra: oltre a queste nazioni, all’evento si aggiungeranno anche 15 stand provenienti dalla zona della Tuscia, con i prodotti tipici del territorio a fare da protagonisti.

Il sindaco Frontini ha espresso grande entusiasmo per il Mercato Europeo, fondamentale per “aprire Viterbo al mondo”.

Accogliere questa proposta, continua la Frontini, è stata un’occasione per portare per la prima volta il Mercato Europeo nella città viterbese. Ovviamente, per creare la situazione migliore a favore dell’evento, “si modificherà temporaneamente la viabilità delle zone interessate”. A partire da giovedi mattina con il passaggio della Mille Miglia, il centro storico sarà zona off-limits eccetto residenti.

Dopo i ringraziamenti da parte del consigliere Nunzi, è intervenuto il coordinatore nazionale ANVA Ciolli, il quale ha confermato la presenza di “16 paesi provenienti da ogni continente”.

Il presidente Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello ha confermato la presenza, all’interno dell’organizzazione, della Camera di Commercio Rieti-Viterbo e della Provincia di Viterbo. “Questa iniziativa può essere un appuntamento di grande importanza anche nel futuro”. Secondo Peparello, l’evento può avere un’utilità nei confronti dell’argomento inerente al ripopolamento dei centri storici e dei borghi cittadini.

L’Inaugurazione ufficiale del Mercato Europeo si terrà Venerdì 16 giugno alle ore 11 davanti alla chiesa degli Almadiani. L’orario dell’evento, come confermato anche dal presidente provinciale ANVA Gregori, sarà dalle ore 10 fino alle 24.

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Solo un designer su quattro nell’UE è donna

Le ideatrici di disegni e modelli sono sottorappresentate in questa professione, così come nella creazione di disegni o modelli comunitari registrati, e guadagnano meno dei colleghi maschi. Sono questi i risultati principali dello studio Women in Design, pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO).

Il nuovo studio, il primo del suo genere, analizza i divari di genere nell’ideazione di designs con riguardo alla percentuale di ideatrici nell’UE, alle loro retribuzioni e alla partecipazione delle donne alla registrazione dei disegni e modelli. La pubblicazione è avvenuta in concomitanza con la Giornata mondiale della proprietà intellettuale (26 aprile), che quest’anno si concentra su «Donne e proprietà intellettuale (PI): accelerare l’innovazione e la creatività».

Solo un designer su quattro attivo nell’UE nel 2021 era donna (24 %). Si riscontrano notevoli differenze tra gli Stati membri dell’UE: dal 17 % di ideatrici di designs nei Paesi Bassi e dal 18 % in Ungheria e Slovacchia al 33 % in Lettonia.

Tale divario si riflette anche in una minore partecipazione femminile alla registrazione di disegni e modelli presso l’EUIPO. Secondo i dati dei depositi di disegni e modelli comunitari registrati (DMC) dell’EUIPO, solo per il 21 % di quelli registrati da titolari con sede nell’UE vi è almeno una ideatrice.

Percentuale di depositi di DMC con almeno una ideatrice negli Stati membri dell’UE (2003-2022):

Qual è la situazione? La quota delle designers e di designs creati da donne nell’UE è aumentata negli ultimi due decenni, ma molto lentamente, e al ritmo attuale servirebbero 51 anni per colmare il divario.

Inoltre, alcuni Stati membri mostrano disparità tra il numero delle designers e la loro partecipazione al sistema dei DMC. La Spagna, la Croazia e l’Italia registrano basse percentuali di donne nei disegni e modelli registrati, sebbene la quota femminile nella professione sia superiore alla media dell’UE.

Contestualmente, alcuni paesi terzi fanno molto meglio rispetto agli Stati membri dell’UE a questo proposito. La Corea del Sud è ben al di sopra dei livelli dell’UE e quasi la metà dei disegni o modelli depositati da imprese coreane ha almeno un’ideatrice. Anche la Cina e gli Stati Uniti mostrano una percentuale più elevata, con circa il 40 % dei designs depositati che vede una presenza femminile.

In termini di retribuzione, le designers guadagnano in media il 12,8 % in meno dei colleghi maschi. Parte di questo differenziale retributivo può essere spiegato da fattori quali l’età o le condizioni di lavoro (le designers tendono a essere più giovani e una percentuale maggiore lavora a tempo parziale), ma resta ancora un divario inspiegabile dell’8 %.

Il Direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau, ha dichiarato:

La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali dell’UE. È inoltre un imperativo in tutte le professioni, anche nel settore della proprietà intellettuale. La maggior parte degli studi di genere realizzati finora si è concentrato sugli inventori e sui brevetti. Con questo nuovo studio dell’EUIPO, incentrato sulle designers e sulla loro partecipazione al sistema dei disegni e modelli comunitari registrati, ci auguriamo di richiamare l’attenzione sul divario di genere attualmente esistente nell’ambito della proprietà intellettuale dell’UE e di contribuire ad accrescere l’equilibrio e l’inclusività in questa professione. Promuovendo una maggiore diversità e inclusività, possiamo creare un mondo della PI più equo e dinamico.

Secondo lo studio, il tipo di prodotti più spesso progettati dalle donne sono i prodotti farmaceutici e cosmetici, gli oggetti per uso ornamentale e i prodotti tessili in pezza. All’altro estremo, gli strumenti musicali, le armi, gli articoli pirotecnici, gli articoli per la caccia, la pesca e l’eliminazione di animali nocivi, così come i fabbricati e gli elementi da costruzione sono i prodotti meno frequentemente ideati dalle donne.

Per sottolineare il proprio impegno a favore di un mondo della PI più equilibrato dal punto di vista del genere, l’EUIPO partecipa attualmente all’iniziativa Girls Go Circular, nell’ambito delle sue attività relative alla PI nell’istruzione (Ideas Powered @ school), sotto il coordinamento dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), e al Women and Girls in STEM Forum, organizzato in stretta collaborazione con la Commissione europea.




Debito pubblico in calo in Italia e in Europa nel 2022

di REDAZIONE – L’Italia ha registrato nel 2022 una riduzione del rapporto debito-Pil dal 145,9% al 144%, il terzo miglior risultato in Ue. Lo ha comunicato Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea. Anche a livello europeo il debito pubblico è diminuito rispetto al Pil, sia nell’Eurozona (dal 95,5% al 91,6%) che nell’Ue-27 (dall’88% all’84%). La causa principale di questo calo è stata la crescita del Pil, in termini assoluti, più rapida di quella del debito.

Tuttavia, l’Italia ha anche fatto registrare il più alto rapporto deficit-Pil in Ue nel 2022, pari all’8%. Il deficit pubblico è sceso in Europa nel corso dell’anno, sia nell’Eurozona (dal 5,3% al 3,6%) che nell’Ue-27 (dal 4,8% al 3,4%). Dopo l’Italia, i paesi con i maggiori deficit sono stati Ungheria e Romania (6,2%) e Malta (5,8%). Il debito italiano rimane il secondo più elevato d’Europa dopo quello greco (171,3%).




Premier Meloni: “Serve un nuovo patto con l’Europa per cambiare l’Italia”

di REDAZIONE

Roma – Sul fronte dell’immigrazione, la premier Meloni ha lanciato l’allarme per una potenziale ondata di 900 mila arrivi di migranti sulle coste dei paesi mediterranei, tra cui l’Italia. Per questo, ha sostenuto la necessità di garantire gli ingressi legali e l’accesso a chi ha diritto all’asilo, ma anche di rafforzare i controlli e le espulsioni per chi non ne ha i requisiti. L’Italia deve avere un ruolo attivo in questo quadro, spingendo per una nuova politica migratoria dell’Ue basata sulla solidarietà e sulla responsabilità. Inoltre, ha ricordato il suo “piano Mattei” per l’Africa, che prevede investimenti e cooperazione per favorire lo sviluppo del continente e contrastare le cause profonde delle migrazioni. Un piano che conta anche sul supporto degli Stati Uniti, con cui Meloni ha avviato un dialogo costruttivo.

Sul tema dell’Ucraina, la premier ha ribadito con nettezza il sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità del paese, minacciato dall’aggressione russa. Questa guerra – ha detto – ha un impatto multidimensionale, che va dalla crisi alimentare e delle materie prime alla sicurezza energetica e alla stabilità geopolitica. In gioco non c’è solo una astratta libertà ma anche i nostri confini materiali ed ideali. Meloni ha auspicato una soluzione pacifica del conflitto, ma ha anche sottolineato la necessità di rafforzare le sanzioni contro la Russia e di aumentare la presenza della Nato nella regione.

Sul fronte economico, Meloni ha aperto alla possibilità di discutere del Mes se si trasforma in un veicolo per la crescita e non in uno strumento di condizionamento. Ha anche chiesto un nuovo Patto di Stabilità che punti alla crescita e non all’austerità. Ha difeso il suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), respingendo le critiche di chi le attribuisce il peso di scelte sbagliate fatte in precedenza. Ha annunciato investimenti in ricerca e sviluppo, digitalizzazione, infrastrutture e transizione ecologica. Su quest’ultimo punto, non ha escluso l’utilizzo del nucleare come fonte energetica alternativa.

Infine, Meloni ha parlato dei rischi per il Paese della “glaciazione demografica” in corso, che mina il futuro delle nuove generazioni. Ha proposto misure per sostenere la natalità e la famiglia, come il reddito di maternità e il bonus bebè universale. Ha anche difeso i valori della vita e della libertà contro le derive totalitarie e ideologiche.