Grande successo per “Mare d’Inverno” sulle spiagge del litorale laziale

Domenica 26 gennaio sulle spiagge del litorale laziale la manifestazione il Mare d’inverno.  Con la partecipazione della Regione Lazio e sotto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Consiglio Nazionale dei Giovani, degli enti e associazioni dei territori interessati e la collaborazione della Guardia Costiera, l’iniziativa, ha coinvolto i volontari e i cittadini sulle spiagge di Tarquinia, Civitavecchia, Fiumicino, Terracina e Fondi.

“Non si é trattato di una semplice pulizia” – dichiara Cinzia Negri Presidente di FARE VERDE Lazio – ” ma  di un censimento dei rifiuti presenti sulle spiagge” che ha visto i volontari raccogliere svariate tipologie di rifiuti composte principalmente dal 47% plastica e polistirolo, 10% ceramica e vetro, 4% carta e cartone, 4% materiali ferrosi, 4% alluminio, 2% speciali e il 29% indifferenziati, in particolare, mozziconi di sigaretta, bastoncini cotonati e prodotti igienici.  I dati raccolti saranno inviati al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla regione Lazio e agli enti territoriali interessati corredati da proposte e  soluzioni al fine di ridurre o azzerare i rifiuti che finiscono in Mare.

Da sottolineare la partecipazione dell’Assessore ai rifiuti, Fabrizio Ghera, in rappresentanza del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e dell’Assessore all’ambiente del comune di Fiumicino, Stefano Costa a Focene, del Consigliere Regionale del Lazio e  Presidente della commissione Agricoltura e Ambiente, Giulio Zelli alla spiaggia di Spinicci, Tarquinia e  del parlamentare europeo  Nicola Procaccini a Terracina, porto Badino.

Soddisfatto dell’esito dell’iniziativa il Presidente  nazionale, Savino Gambatesa, il quale ringrazia tutte le Autorità che hanno partecipato direttamente alla manifestazione ultra trentennale, dimostrando vicinanza e condivisione dei nostri principi a tutela dell’ambiente e tutti i volontari, dai più piccoli ai più grandi, che hanno dedicato una mattina della domenica alla difesa dell’ambiente.




Rave party illegale nella Tuscia, Fare Verde Lazio: “Gravissimi danni all’agricoltura e all’ambiente”

VITERBO – “Il Rave Party illegale in atto da giorni nella Tuscia sta provocando gravissimi danni all’ambiente e all’agricoltura. Siamo preoccupati per la fauna della zona e il Lago di Mezzano”. Questo il commento del presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi, sul raduno non autorizzato in corso dalla vigilia di ferragosto nel territorio del Comune di Valentano.

“Questa manifestazione illegale sta provocando danni gravissimi all’ambiente e all’agricoltura della zona – dichiara il presidente regionale di Fare Verde Silvano Olmi – sono stati installati sei palchi, alcune cucine da campo e vi sostano un migliaio di camper e roulotte.

Inoltre, la musica a tutto volume e la massiccia presenza di automezzi e persone, disturba la fauna e crea gravi problemi al vicino Lago di Mezzano dove qualche giorno addietro è annegato uno dei partecipanti al Rave Party.

Esprimiamo la massima solidarietà al Sindaco di Valentano Stefano Bigiotti e ringraziamo i Sindaci del comprensorio e il deputato Mauro Rotelli, da molti anni iscritto a Fare Verde, che si sono attivati per denunciare questo scempio.

Lo scenario che si presenta è apocalittico – prosegue Olmi – con diecimila persone senza mascherina e nessuna precauzione anti covid. Mentre si chiede agli italiani di vaccinarsi, dotarsi di green pass e mantenere la distanza di sicurezza, si permette a questa gente di insozzare l’ambiente naturale e devastare le proprietà private.

Quando se ne andranno – conclude Olmi – a noi non resterà altro da fare che contare i danni e spendere soldi pubblici per riparare lo sfregio fatto al territorio e all’ecosistema.”

 

 




Fare Verde chiede investimenti per la ricerca di nuove fonti d’acqua prive di arsenico

ROMA – Fare Verde chiede investimenti per la ricerca di nuove fonti d’acqua prive di arsenico. A Tarquinia l’acqua sorgiva finisce direttamente nelle fogne. Olmi (Fare Verde) “Aprire un tavolo di confronto Regione-Provincia-Comuni-Talete-associazioni.”

L’associazione ambientalista Fare Verde esprime apprezzamento per l’approvazione di un ordine del giorno, proposto dal consigliere regionale Enrico Panunzi, che impegna il presidente Zingaretti, la giunta regionale e l’assessore competente a mettere in atto una ridefinizione degli Ambiti territoriali ottimali, così come previsto dalla legge regionale 5 del 2014 e a programmare interventi e investimenti per la miscelazione delle acque al fine di eliminare l’esorbitante costo della dearsenificazione. Fare Verde va oltre la miscelazione, torna a denunciare la mancata ricerca di nuove fonti d’acqua prive di arsenico sul territorio della Tuscia e chiede l’istituzione di un tavolo di confronto tra Enti Locali, Talete e associazioni. “Se la Regione Lazio vuole veramente investire nelle risorse idriche – commenta Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – oltre alla miscelazione delle acque deve ricercare nuove fonti prive di arsenico nel territorio della Tuscia. Eclatante è quanto accade a Tarquinia, in località Orti di Bruschi – Madonna dell’Olivo, dove ogni giorno centinaia di litri d’acqua sgorgano dal terreno e finiscono direttamente nelle fognature. Altre fonti d’acqua priva di arsenico andrebbero ricercate, sempre nel territorio tarquiniese, nelle località Orsetto, Gabelletta e Fontana Nova. Infine – prosegue Olmi – occorre un tavolo di confronto tra Enti Locali, Società Talete e Associazioni, per affrontare i problemi del servizio idrico, come la sostituzione delle condutture degli acquedotti, che perdono il 40% dell’acqua lungo il percorso; il completamento dei lavori al depuratore del Lago di Bolsena; e la realizzazione per tutti i comuni della Tuscia di impianti idonei al trattamento delle acque reflue.”

 




Deposito scorie nucleari, Fare Verde Lazio prepara le osservazioni e lancia un appello

VITERBO – L’associazione ambientalista Fare Verde Lazio prepara le osservazioni contrarie al progetto di Deposito Nazionale delle scorie nucleari e lancia un appello alle associazioni locali, agli esperti e ai cittadini per stilare insieme un documento comune.

“Da anni denunciamo l’aggressione in atto contro il territorio e le popolazioni della Tuscia – dichiara Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – con progetti sempre più inquinanti e invadenti, con un consumo di suolo agricolo enorme e danni alla salute pubblica e al paesaggio. Adesso arriva il progetto del Deposito Nazionale delle scorie nucleari, lanciato dal Governo Conte e che non sarà accantonato dal Governo Draghi.

Stiamo preparando le osservazioni contrarie al progetto – conclude Olmi – abbiamo già attivato i nostri esperti ma allo stesso tempo vorremmo fare un lavoro collegiale. Per questo lanciamo un appello alle associazioni locali, ai tecnici e ai cittadini che vogliono collaborare, di contattarci per stilare insieme il documento.”

Per aderire all’iniziativa: fareverdelazio@gmail.com; 392.9772536.