La filiera della musica e spettacolo indipendente ed emergente chiede di riconoscere il lockdown di fatto

Riceviamo e pubblichiamo: “Servono sostegni e ristori a tutta la filiera, il rinnovo dei bandi Extra Fus per tutti, semplificazioni burocratiche, sgravi e ripartenza in regola a brevissimo con una data certa. Si convochi un Tavolo di Crisi della Musica e dello Spettacolo dal Vivo. Tutte le altre richieste.

Il Coordinamento StaGe!, la filiera della musica e spettacolo dal vivo indipendente ed emergente , che raduna oltre 100 associazioni di imprese, artisti e lavoratori del settore, esprime prima di tutto i disagio e la delusione di tutto il comparto perche’ le risposte del Governo alla nostra chiusura sono al momento totalmente insoddisfacenti e carenti e disattendono nella parte economica le giuste richieste di risarcimento- da parte delle imprese, degli artisti, dei lavoratori e delle associazioni di rappresentanza del settore. Per questo chiediamo un incontro urgente al Ministero della Cultura e ai Ministeri competenti come il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli altri Ministeri coinvolti per aprire un Tavolo di Crisi di questo settore che ha urgente necessita’ di interventi straordinari.

Il Decreto Sostegni appena uscito e il Bando del FUS in scadenza, oltre ad altri bandi di cui si attende l’esito finale e l’uscita di nuovi bandi richiesti a gran voce ancora assenti, non soddisfano in alcun modo la filiera tutta della musica indipendente ed emergente e di intrattenimento del nostro paese che realizza circa il 70/80% delle produzioni con migliaia di realta’ imprenditoriali e centinaia di migliaia di artisti e lavoratori coinvolti direttamente e indirettamente e riceve al massimo il 20/30 % dei fondi che vanno quasi sempre a poche grandissime realta’, spesso straniere, con bilanci in positivo in questa fase, che in questi due anni di pandemia rischiano di avere in mano tutto il mercato cancellando tutta la filiera della musica indipendente ed emergente, che per almeno il 50% sta rischiando la chiusura totale.

In questi giorni, segno di una situazione veramente gravissima, abbiamo visto gli appelli lanciati anche da alcuni grandi artisti italiani piu’ sensibili, provenienti dal settore indipendente e quindi ben consci della realta’, come Coez, Salmo, Piotta, Ultimo e Tommaso Paradiso, che stanno toccando con mano la mancanza di una reale ripartenza del settore della musica, dello spettacolo e delle arti che sta rischiando di fare chiudere tutta questa filiera di scouting, innovazione e ricerca del nostro paese e di consegnarla nelle mani di aziende straniere.

Oggi siamo di fronte ad un “Lockdown di Fatto”, per di piu’ non dichiarato dal Governo, che con l’utimo Decreto Sostegni non risarcisce i danni derivanti dalla chiusura improvvisa di Natale e Capodanno. Tutta la filiera del settore si e’ dovuta fermare all’improvviso con una perdita che va da un minimo del 20% di fatturato fino al 100% dei festival, eventi di piazza, discoteche, club, balere e locali da ballo oltre a tutti i lavoratori, organizzatori, artisti e maestranze, che hanno perso gli ingaggi.
Chiediamo quindi come prima cosa che vengono attivati tutti i Bandi Extra Fus, fatti in modo semplice e immediato, che risarciscano tutte queste figure, nel piu’ breve tempo possibile visto il danno irreparabile che hanno ricevuto dal punto di vista economico e di prospettive del futuro lavorativo.

Chiediamo di ripartire subito con i Concerti e gli Spettacoli dal Vivo in ogni luogo con Green Pass, Mascherine e Controllo Temperature, ove necessario, con il 100% delle capienze, ripartendo magari tutti dal vivo dai primi giorni di febbraio in contemporanea con il Festival di Sanremo che si realizza infatti a pieno regime e che invitiamo a ricordare durante i cinque giorni tutte le imprese, gli artisti e i lavoratori fermi mentre si svolge la kermesse musicale.

Ribadiamo, dunque, insieme a tutta la filiera e a tutte le associazioni di settore, che servono, oltre a una immediata convocazione di un Tavolo della Musica e Spettacolo dal Vivo con i principali rappresentanti del settore i punti qui elencati, gia’ presenti in nostri precedenti comunicati:

Nuovi e importanti ristori, sostegni a fondo perduto e bandi Extra-FUS, semplificati e facili, abolendo il modello selvaggio e spesso sbagliato dei Codici Ateco, per tutti gli enti e le imprese del settore dello spettacolo e dell’intrattenimento, parametrati alle riduzioni dei ricavi 2020 e 2021 rispetto a quelli prodotti nel 2019, a prescindere dai periodi di decretata chiusura delle attività.
Nuovi e significativi ristori per tutti i lavoratori discontinui settore dello spettacolo e dell’intrattenimento (autonomi, subordinati a tempo determinato o intermittenti), che abbiano avuto un numero minimo di sette prestazioni nel 2019, come già previsto per i precedenti ristori
Credito d’imposta di almeno il 50% delle spese sostenute nel 2021 per la realizzazione di qualunque attività di spettacolo dal vivo.
Estensione della cassa integrazione in deroga e dei bonus previdenziali e di welfare per intermittenti e autonomi,con decorrenza immediata per tutto l’anno in corso.
Innalzamento della percentuale per Tax Credit Musica e Videoclip con facilita’ di accesso per le piccole realta’ diminuendo i volumi di lavoro da presentare e Art Bonus con estensione a tutti gli enti e le imprese dei comparti della cultura e dello spettacolo, con particolare riferimento ai Festival.
Nuovo Bonus e Bandi per Autori ed Editori, Artisti Interpreti ed Esecutori, Produttori senza limiti in basso per sostenere tutta la filiera artistica compresi gli artisti, autori ed editoti, interpreti musicisti ed esecutori e produttori piccoli, esordienti ed emergenti del circuito indipendente, che non hanno ricevuto praticamente quasi nulla in questi due anni
Incentivi per la partecipazione del pubblico agli spettacoli, manifestazioni ed eventi in presenza, quali ad esempio il riconoscimento di una detrazione significativa dalle imposte sul reddito per l’acquisto di biglietti per spettacoli musicali, teatrali, coreografici, cinematografici, festival e intrattenimenti danzanti e concerti (discoteche, club, sale da ballo) e per l’acquisto di prodotti culturali
Un rilancio dei bandi, gia’ effettuati nel 2021 , con maggiori risorse, specifici sulla musica e spettacolo dal vivo e intrattenimento per una prossima grande primavera e estate di ripartenza
La piena disponibilita’ del servizio pubblico radiotelevisivo della Rai a realizzare programmi e festival di musica indipendente ed emergente , su tutte le varie e diverse piattaforme, ad aprire l’ospitalita’ negli spazi dei talk e dei programmi gia’ in essere ad artisti nuovi del circuito indipendente affinche’ possano proporre a una piu’ ampia platea quella musica che riempie i festival ma non si trova quasi mai nel servizio pubblico
Incentivi per la partecipazione a corsi di musica, teatro, danza, ballo e arte e l’acquisto di dischi e strumenti musicali e per la creazione di Centri di Produzione e Ricerca Musicale.
Bonus Cultura di 500 euro allargato a una ancora piu’ vasta platea attiva nel settore della cultura, come ad esempio, tutti gli studenti delle scuole medie superiori e delle Universita’.
L’applicazione immediata dell’Emendamento proposto dagli Onorevoli Gribaudo e Rossi per i Ristori a tutta la Filiera e la messa a disposizione di un fondo extra per programmare e distribuire i prodotti gia’ realizzati dal circuito indipendente ed emergente sulle tv, web tv, radio e web radio e sulle piattaforme di streaming
Il voto favorevole e l’avvio dell’iter conclusivo nella legislatura attuale alla proposta di legge per gli spazi culturali dal vivo e i festival, con particolare riferimento a quelli storici,come proposto dall’On.le Matteo Orfini primo firmatario della proposta di legge.
La conclusione nella legislatura attuale degli iter del Codice dello Spettacolo dal Vivo e della Riforma del Welfare dello Spettacolo per sistematizzare il settore quanto prima, una cosa che oramai si attende da oltre 25 anni.
L’attivazione di nuove linee di finanziamento per il settore , ad esempio attraverso il PNRR, che facilitino con bandi ad hoc la partecipazione di tale segmento culturale (musica e spettacolo dal vivo) fondamentale per il nostro paese attraverso l’Innovazione, il Digitale, il Green e altre tematiche sempre strettamente connesse al mondo della musica
La massima attenzione nei Bandi del FUS che si stanno presentando per l’apertura massima ai Festival di Musica Popolare Contemporanea abbandonando la discriminazione di fatto esistente fino a poco tempo fa in tale bando tra Musica Classica e Musiche Attuali.
In una tale situazione di grande difficoltà per un settore che rappresenta centinaia di migliaia di imprese, artisti e lavoratori ci aspettiamo di essere convocati quanto prima e di aprire formalmente insieme un Tavolo di Crisi per il Settore Musica e Spettacolo dal Vivo come avviene con gli altri settori”.




Coldiretti Lazio: “Serve accordo di filiera a sostegno del made in Italy”

ROMA- Coldiretti Lazio lancia un appello per trovare un accordo di filiera che consenta di salvare il Made in Italy e in particolare la mozzarella di bufala campana DOP, che rischia di sparire dalle tavole degli italiani. E con la mozzarella rischiano di sparire anche tutti quei piatti tipici che richiedono il suo utilizzo: come la pizza margherita, una delle ricette più gettonate in questi giorni in cui l’emergenza sanitaria costringe a restare in casa.

“Per avere un ottimo prodotto, però, bisogna rispettare la filiera a partire dagli allevatori”, sottolinea Coldiretti. E proprio a sostegno degli allevatori, si era già schierato nei giorni scorsi, il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, battendosi contro la richiesta dei trasformatori di decurtare 40 centesimi da ogni litro li latte. Una decisione imposta, senza alcun confronto e con l’avallo dei consorzi, per sostenere i costi di stoccaggio e congelamento. Sono proprio gli allevatori, ora nuovamente vessati, quelli più colpiti da questa crisi, costretti in queste settimane a sostenere grandi sforzi per continuare a garantire la produzione.

“Siamo pienamente consapevoli – dice il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che la chiusura di ristoranti e pizzerie, in generale del canale horeca, stia arrecando ingenti danni.
A tal proposito ci siamo adoperati fin dai primi giorni, per trovare risorse utili a supportare i diversi settori agroalimentari, tanto che negli interventi del Fondo Indigenti del decreto Cura Italia, sono presenti 14.5 milioni di euro a favore dei formaggi DOP. Coldiretti Lazio si è subito adoperata per chiedere fondi alle regioni, necessari ad affrontare i costi del congelamento del latte. Approvata proprio ieri una delibera della Regione Lazio per lo stanziamento di 10 milioni di euro da destinare alle aziende coinvolte dalla crisi per il florovivaismo e lattiero-caseario”.

La scelta dei trasformatori rischierebbe di mettere definitivamente in crisi un settore già fortemente compromesso e metterebbe definitivamente a rischio la presenza sulla tavola degli italiani di molti prodotti. Ed è quanto il presidente di Coldiretti Lazio ha ribadito anche in una nota inviata ai consorzi e ai trasformatori.

“Bisogna fare fronte comune per uscire dalla crisi determinata da questa emergenza – conclude Granieri – Siamo convinti che si possano aprire altre formule per aiutare la filiera e così come ci siamo attivati noi, saremo attenti ad accogliere ogni suggerimento, anche​ per tracciare percorsi comuni a tal proposito.
Per questo motivo riteniamo utile che non si decurti il valore del congelamento del latte dai contratti in essere con gli allevatori, ma proponiamo che questo avvenga in una fase successiva, quando al netto degli interventi, si fattureranno i reali costi sostenuti. Nel massimo della trasparenza e della collaborazione, ci auguriamo che questo percorso venga intrapreso, perché il mondo agricolo si è mosso a favore della filiera e auspichiamo che quest’ultima, faccia una parte importante a favore di tutti i componenti”.




Agricoltura: 30 mln di euro per le filiere mais, legumi, soia, carne ovina e latte bufalino

ROMA- Approvato in Conferenza Stato-Regioni, il Fondo di competitività previsto dalla Legge di Bilancio 2020 per rafforzare le filiere. Il Sottosegretario L’Abbate: “prevediamo procedure semplificate per venire incontro alle imprese in questo momento di emergenza”

Circa 30 milioni di euro per sostenere, nel biennio 2020-2021, i comparti del mais, delle proteine vegetali (legumi e soia), delle carni ovine e del latte bufalino. Il Fondo Filiere, previsto dalla Legge di Bilancio 2020, favorisce la competitività del settore agricolo e agroalimentare, lo sviluppo e gli investimenti delle filiere, valorizza i contratti di filiera nel comparto maidicolo e delle proteine vegetali, sostiene e destagionalizza nella filiera ovina la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di carni ovine nonché sostiene e valorizza la filiera del latte bufalino in conseguenza della diffusione del COVID-19.

“Con questo provvedimento approvato oggi in Conferenza Stato-Regioni sosteniamo economicamente alcune filiere italiane e ne incentiviamo i comportamenti virtuosi – commenta il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Si tratta di interventi mirati e strategici che cerchiamo di rendere ancor più concreti attraverso l’utilizzo di procedure semplificate. Agea, infatti, dovrà definire le modalità di presentazione delle domande entro 30 giorni dall’emanazione del decreto e potrà corrispondere un acconto pari al 70% del contributo spettante al singolo beneficiario – conclude L’Abbate – rimandando al saldo gli ulteriori adempimenti previsti”.

Per la filiera del mais e delle proteine vegetali vengono stanziati rispettivamente 11 milioni e 9 milioni di euro per il biennio 2020-2021, destinati alle imprese agricole che abbiano già sottoscritto entro il termine della scadenza della domanda di contributo, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e Organizzazioni di Produttori riconosciute di cui sono socie, Contratti di Filiera di durata almeno triennale a cui è concesso un aiuto di 100 euro per ogni ettaro coltivato a mais o proteine vegetali (legumi e soia) nel limite di 50 ettari a beneficiario.

Per la filiera delle carni ovine, invece, sono destinati 3,5 milioni di euro per il 2020 e 4 milioni per il 2021 finalizzati a concedere alle imprese agricole di allevamento di ovini un aiuto fino a 9 euro per ogni capo macellato e certificato IGP e un aiuto fino a 6 euro per ogni capo non IGP nato, allevato e macellato in Italia nel periodo dal 1° marzo al 30 aprile dell’anno precedente a quello della domanda. Inoltre, alle imprese (anche in forma cooperativa) di macellazione e trasformazione di carni ovine che investano in processi di destagionalizzazione e di innovazione di prodotto, anche sottoscrivendo contratti di filiera, è riconosciuto per l’anno 2021 un aiuto pari a 200mila euro, entro il massimale di spesa di 600mila euro.

Due milioni di euro per il 2020, invece, vengono stanziati per le imprese di trasformazione del latte bufalino a cui è riconosciuto un aiuto pari a 10 centesimi di euro per ogni litro di latte di bufala fresco acquistato senza disdette o sconti sul prezzo ovvero acquistato alle condizioni di mercato o contrattuali presenti prima del 1° marzo 2020, che sia successivamente congelato ed utilizzato per la produzione di prodotti DOP.




Coronavirus, Signori, Assonautica: “I danni per la filiera saranno irreparabili”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “I danni per la filiera saranno irreparabili. La nautica italiana da diporto è in crisi totale a causa del decreto Chiudi Italia, che ha comportato la sospensione delle attività produttive dell’intero comparto del settore, come indicato dal Dpcm del 22 marzo scorso. Parliamo di un settore che rappresenta il 5% del Pil nazionale con un fatturato di circa 6 miliardi di euro annui.

Sono 100 mila i lavoratori della filiera costretti dallo stop imposto a sospendere il proprio lavoro, con la stagione estiva completamente andata in fumo. Mi associo pertanto alla richiesta inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ma anche ad altri ministeri di riferimento ed ai governatori delle regioni che rappresentano gli oltre 7.500 km della costa italiana, da parte del presidente dell’Associazione della filiera nautica italiana e del Polo nautico italiano, Gennaro Amato, di immediati interventi in favore della nautica da diporto.

Tale richiesta, per la modifica in deroga del Dpcm del 22 marzo, riguarda la cantieristica da diporto che, senza una misura d’introduzione nelle attività consentite, costringerebbe molti imprenditori a sospendere i contratti dei lavoratori e soprattutto a dover far fronte a capitali privati investiti per la produzione con le conseguenziali esposizioni bancarie alle quali sono soggetti.

Capiamo l’esigenza di limitare la diffusione del Covid-19c ma il decreto Chiudi Italia ha sferrato un colpo mortale all’industria della nautica da diporto. Il settore e l’indotto vanno tutelati. Servono misure urgenti per far continuare le attività, nel rispetto dei decreti e con la messa in atto di tutte le misure necessarie per la tutela dei lavoratori.

Stefano Signori
Presidente provinciale Assonautica




Produttori di nocciole e castagne, un bando per costituire una filiera organizzata

VITERBO – Nuove opportunità per le imprese agricole del Viterbese specializzate nella produzione di frutta a guscio. L’organizzazione di produttori Copront (Cooperativa Produttori Nocciole della Tuscia) congiuntamente alla società Cpn (Cooperativa produttori nocciole) di Ronciglione partecipano all’avviso pubblico della Regione Lazio per il progetto di filiera organizzata “Promozione e valorizzazione delle produzioni di frutta a guscio della Tuscia (nocciole – castagne)“.

l bando, nell’ambito del Psr Lazio 2014-2020, prevede finanziamenti per il mantenimento di produzioni di altissima qualità, con riduzione dell’impatto ambientale grazie a investimenti mirati all’abbassamento di input esterni e all’ottimizzazione delle risorse naturali. Copront e Cpn condividono l’obiettivo di una promozione delle produzioni dei loro soci con un occhio sempre attento alla tutela ambientale. La possibilità di unirsi per costituire un progetto di filiera permette una maggiore garanzia di sicurezza, non solo per le aziende produttrici ma anche per i consumatori finali. Possono manifestare il proprio interesse ad aderire a questo progetto le aziende agricole ubicate nella Regione Lazio o che intendono effettuare investimenti

La manifestazione di interesse va presentata entro il 30 gennaio 2020 contattando i responsabili incaricati Gianluca Santinelli al numero 388.3592210 (email: santinelligianluca91@gmail.com) e Giuseppe Norcia al numero 339 7452956 (email: norciagiuseppe@virgilio.it).