In arrivo a Firenze il Congresso Nazionale della Società Italiana di Tricologia (S.I.Tri.)

FIRENZE- Il 13 aprile 2025 la Camera di Commercio di Firenze sarà la prestigiosa sede del Congresso Nazionale della Società Italiana di Tricologia e Chirurgia della Calvizie (S.I.Tri.), un evento di riferimento per il settore, presieduto dal Presidente in carica Prof. Marco Toscani. Come ogni anno, il congresso rappresenta un’importante occasione di aggiornamento per specialisti e professionisti della tricologia.

“Si va sempre più verso la multidisciplinarità” ha precisato il prof. Toscani. “La perdita dei capelli, infatti, spesso è sintomo di altre patologie come la PCOS, l’iperinsulinemia, malattie autoimmuni o del sistema endocrino, o fattori nutrizionali”. Proprio per questo, infatti, parteciperanno al congresso ginecologi, endocrinologi, dietologi e nutrizionisti con le loro scoperte ed intuizioni.

Numerose le relazioni degne di interesse, tra queste si segnala la presenza del Prof. Vittorio Unfer, che proprio sulla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) e delle sue implicazioni tricologiche e sistemiche, aveva già presentato i suoi studi al pubblico durante un recente evento presso il Senato della Repubblica a Roma.

Il Congresso offrirà approfondimenti su chirurgia della calvizie, alopecie cicatriziali, alopecia areata, medicina rigenerativa e nuove tecnologie terapeutiche, con l’intervento di esperti di fama nazionale e internazionale. Il programma mette in evidenza la necessità di un approccio multidisciplinare alle terapie tricologiche e di chirurgia della calvizie, richiamando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto di medici ed esperti di settore.

L’evento, accreditato ECM con il rilascio di 7 crediti formativi, rappresenta un’opportunità imperdibile per medici, ricercatori e professionisti del settore che desiderano aggiornarsi sulle più recenti scoperte nel campo della tricologia e della chirurgia della calvizie.

Le iscrizioni sono aperte sul sito ufficiale della S.I.Tri. (eventi.sitri.it; www.sitri.it).

Per informazioni: Segreteria Organizzativa S.I.Tri. Email: segreteria@sitri.it | info@sitri.it Tel: 333 8349750 – 055 577358




Firenze, detenuto muore a Solliciano, Sappe: “Una tragedia, ma sottovalutati appelli del sindacato”

FIRENZE- Tragedia nel carcere Sollicciano di Firenze. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario regionale Francesco Oliviero: “Questa notte un detenuto italiano di 34 anni, nativo di Roma, è stato trasportato d’urgenza al nosocomio cittadino di Firenze e, per quanto ci è dato sapere, avrebbe assunto sostanze stupefacenti. Purtroppo, è stato vano ogni operazione posta in essere sia dal personale di Polizia Penitenziaria nonché del personale sanitario del penitenziario e del 118. Verso le 5.30, considerate le sue condizioni critiche, l’uomo è deceduto in Ospedale”.
“Ancora una volta siamo chiamati a commentare una morte in carcere che forse poteva e doveva essere evitata”, commenta il sindacalista. “Più volte abbiamo ribadito che la struttura del carcere fiorentino è in gravi condizioni strutturali e il lavoro del poliziotto penitenziario è divenuto difficilissimo. Da tempo chiediamo l’istituzione di un Reparto cinofili che possa aiutare a prevenire l’introduzione all’interno dell’Istituto di sostanze non consentite. Allo stato, seppur sono state espletate tutte le procedure per la selezione del personale, è da circa un anno che queste unità sono in attesa di essere convocate per l’espletamento del corso di formazione. Pertanto, si richiede per l’ennesima volta, un intervento risolutivo sulla questione dell’Istituto fiorentino e una presa di posizione certa da parte dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale che dia dignità lavorativa a tutto il personale che presta servizio con spirito di abnegazione ed enormi sacrifici”, conclude Oliviero.
Per Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, “un detenuto che muore in carcere è sempre una tragedia” e commenta: “È oramai continua l’azione di contrasto per l’introduzione, la detenzione e l’uso di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne del Corpo di Polizia penitenziaria. È un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni, come i telefonini”. “Per questo”, rimarca, “è fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello: investite nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per Sollicciano ma anche per tutte le altre strutture detentive toscane. Il Corpo di Polizia Penitenziaria ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, conclude il leader nazionale del SAPPE.

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE




Sanità Firenze, Giuliano (UGL) : ” Aggressione a operatore sanitario all’Ospedale Santa Maria Nuova con 30 giorni di prognosi”

FIRENZE- “Ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario all’interno dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, dove un giovane peruviano in evidente stato di ebrezza trasportato dal 118 in pronto soccorso, senza apparente motivo si è scagliato contro un Oss ruotandogli violentemente la mano”, dichiara in una nota il segretario nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano. ” E’ inaccettabile questa spirale di violenza nei confronti dei professionisti della sanità che sembra non arrestarsi neanche in prossimità delle festività natalizie – continua il sindacalista – esprimendo la massima solidarietà al collega che ha riportato ben 30 giorni di prognosi. Non possiamo che accogliere positivamente l’intervento immediato della polizia e l’arresto in flagranza dell’esagitato grazie all’introduzione del nuovo decreto antiviolenza, ma chiediamo misure ancora più stringenti e un intervento immediato della Regione Toscana affinchè a tutti gli operatori possa essere garantita la massima sicurezza nel loro sempre più arduo compito di assistenza ai cittadini” conclude Giuliano




A Firenze il Campionato nazionale del Karate Fesik CSI

Il karate del CSI ancora protagonista nel prossimo weekend. Sabato 9 e domenica 10 novembre, presso il centro tecnico federale “Carlo Henke” di Campi Bisenzio (FI) si tiene infatti il Campionato Nazionale Assoluto di karate Fesik-CSI, primo evento agonistico della nuova stagione sportiva. La gara, riservata solo alle cinture nere, vedrà schierati circa 250 atleti, provenienti da varie regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia,

Latisana-16° Campionato Nazionale di Karate e del 4° Campionato Nazionale di Kobudo

Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia) che si contenderanno i titoli nazionali nelle due specialità del karate. Le giornate delle finali fiorentine saranno due: quella di sabato sarà dedicata alla competizione di kata mentre quella domenicale esclusivamente al kumite.




Il sindaco di Bassano in Teverina, Romoli, a Firenze per illustrare il progetto di rigenerazione urbana e valorizzazione culturale del borgo

BASSANO IN TEVERINA (Viterbo) – Riqualificazione urbana, valorizzazione culturale, contrasto allo spopolamento e digitalizzazione dei servizi: sono queste le linee guida del progetto di rigenerazione del borgo di Bassano in Teverina, presentato stamattina dal Sindaco Alessandro Romoli presso l’Istituto Nazionale di Urbanistica di Firenze, durante il seminario nazionale di Urbanpromo. Il progetto di Bassano in Teverina, nato oltre dieci anni fa e portato avanti con continuità, ha ottenuto infatti riconoscimento a livello nazionale per la sua visione a lungo termine.

“Ripensare, riscoprire, ricentrare” è il motto che rappresenta questo percorso di rigenerazione sociale e culturale, che mira a costruire un futuro per il borgo che sia vivo, dinamico e in armonia con la modernità. Lontano dall’essere solo una serie di lavori edili, il progetto è un sistema integrato per immaginare il centro storico di domani.

L’amministrazione comunale, infatti, non si è limitata alla riqualificazione urbanistica e al recupero degli spazi abbandonati, ma ha anche investito in progetti di rilancio economico e culturale: dalla creazione di una rete d’impresa e un centro commerciale naturale per sostenere le piccole aziende locali, alla valorizzazione degli artigiani e delle attività tradizionali, fino alla promozione di una cooperativa di comunità che punta a rafforzare il legame sociale.

Grazie al coordinamento dell’architetto Francesco Giacobone e alla collaborazione con le numerose associazioni locali, il progetto contribuisce alla vitalità di Bassano in Teverina, non solo come luogo di memoria, ma come comunità viva e inclusiva. Inoltre, ha avuto un ruolo decisivo nel contrastare l’esodo demografico: negli ultimi anni, il borgo ha attirato nuovi residenti da paesi vicini, da Roma e persino dalla vicina Umbria.

“Grazie a una gestione sapiente e lungimirante dei fondi del PNRR – ha dichiarato il Sindaco Romoli –, siamo riusciti a dare nuova linfa alla vita sociale ed economica del borgo, al centro abitato e a tutto il territorio comunale. Il nostro obiettivo è migliorare continuamente la qualità della vita per chi abita qui”.

Il progetto è ancora in corso: alle porte del centro storico è in costruzione un nuovo complesso che ospiterà un “Antiquarium” per conservare i reperti archeologici locali, una sala multifunzionale e un polo culturale territoriale. Un altro passo verso la trasformazione di Bassano in Teverina in un borgo che unisce storia e innovazione, dove le tradizioni convivono con una visione moderna e sostenibile.




Fs treni turistici italiani: da metà ottobre collegamenti tra Roma e Firenze attraverso un itinerario alternativo

ROMA- Il prolungamento della tratta fino ad Arezzo, il sabato, e fino a Firenze la domenica, sarà attivo dal 12 ottobre al 1° dicembre e interesserà anche Perugia.

L’offerta autunnale di FS Treni Turistici Italiani, società del Gruppo FS Italiane, si arricchisce di un’importante novità: l’Espresso diurno Roma–Assisi sarà prolungato fino a Firenze per tutti i collegamenti domenicali, dal 13 ottobre al 1° dicembre, e fino ad Arezzo per i viaggi in programma di sabato dal 12 al 30 novembre.

La partenza del Roma Termini-Arezzo è prevista alle 10.05 con arrivo alle 13.55, mentre il ritorno sarà alle 17.04 con arrivo alle 21.35. I viaggi da Roma Termini a Firenze, invece, partiranno alle 8.30 con arrivo alle 13.13, mentre il ritorno è previsto alle 14.09 con arrivo alle 19.10. Il treno fermerà a Perugia e Arezzo; località che vanno ad aggiungersi a Terni, Spoleto, Foligno, Spello e Assisi.

Il nuovo prolungamento dell’Espresso diurno rappresenta un’alternativa “lenta e panoramica” dall’alto interesse storico e paesaggistico e concretizza l’impegno di FS Treni Turistici Italiani di esaltare un modo diverso di viaggiare con particolare attenzione al turismo lento, di qualità, e alla sostenibilità.

Questo Espresso diurno dispone di scompartimenti da 6 posti e salottini, prenotabili anche a uso esclusivo, con 4 larghe poltrone. Al centro del treno è presente una carrozza bar/ristorante dove consumare, comodamente seduti nel salone, la colazione, un aperitivo o la cena. Inoltre, su tutti gli Espressi di FS Treni Turistici Italiani è presente una carrozza bagagliaio nella quale poter caricare bagagli o l’attrezzatura sportiva.

Anche a ottobre sarà possibile beneficiare, scegliendo la tariffa “TTI Special”, di uno sconto del 50% su tutti i biglietti acquistati entro 48 ore dalla partenza.

I biglietti per le nuove fermate saranno disponibili dal 7 ottobre sul sito www.fstrenituristici.it e su tutti i canali di vendita di Trenitalia, App, biglietterie di stazione e self-service.

 




Dal 13 settembre, Opificio in musica. Visite guidate e concerti con il Cherubini

FIRENZE – Proseguono le aperture straordinarie del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, tutti i giovedì pomeriggio di settembre e ottobre dalle 14:00 alle 18:00 con visite guidate gratuite a cura dei professionisti dell’OPD, a cui si aggiunge un’apertura serale il 13 settembre dalle 19:00 alle 23:00.

Quest’anno inoltre l’autunno porta un’interessante novità: a cominciare dal 13 settembre sera e per quattro giovedì in ottobre, le aperture straordinarie del Museo dell’OPD saranno arricchite anche da intrattenimenti musicali organizzati dal Conservatorio Luigi Cherubini, con il coro Musica Harmonica e con altri interlocutori.

La collaborazione tra l’Opificio e il vicino Conservatorio Luigi Cherubini prenderà il via il 13 settembre, con Musica antica (Viola Conti, soprano e viola da gamba). Seguiranno quattro intrattenimenti musicali nei giovedì pomeriggio di ottobre, ciascuno dedicato ad uno strumento: Violoncello il 3 ottobre (Riccardo Chiarini, Cosimo Boschi, Akemi Battistini, Filippo Tufi); Clarinetto il 10 ottobre (Valentina Carli, clarinetto e Margherita Misuri, flauto, prof. Fabio Battistelli, Matilde Michielin, Remo Simonetti, clarinetti); Flauto il 17 ottobre (Si Jiayue, flauto e Silvia D’Angelo, chitarra, Anna Berthouze e Margherita Misuri, flauti); Chitarra il 24 ottobre (Mingxuan Xie, chitarra).

Inoltre nel corso delle aperture straordinarie che si terranno nei giovedì pomeriggio saranno organizzate visite guidate gratuite condotte dai professionisti che operano nell’Istituto, sede di prestigiosi laboratori di restauro e della Scuola di Alta Formazione e Studio, che illustreranno ai visitatori le opere esposte nel Museo, testimonianza della tradizione del “commesso” in pietre dure e della storia dell’Opificio.

Per l’accesso al Museo è richiesto il pagamento del biglietto di ingresso (intero 6 €, ridotto 2 €, gratuito per gli aventi diritto). La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura del Museo. La visita guidata al Museo è gratuita, per gruppi di circa 20 persone, con partenza ogni ora. Non è prevista la prenotazione: sarà sufficiente richiedere di essere inseriti nei gruppi per la visita guidata direttamente sul posto.

Date e orari:

Aperture straordinarie serali del Museo dell’OPD con orario 19:00 – 23:00 (la biglietteria chiude alle 22:30):

13/09/2024 – concerto ore 20:30 e 21:30: Musica antica (Viola Conti, soprano e viola da gamba)

Aperture straordinarie pomeridiane del Museo dell’OPD con orario 14:00 – 18:00 (la biglietteria chiude alle 17:30):

05/09/2024: visite guidate gratuite

12/09/2024: visite guidate gratuite

19/09/2024: visite guidate gratuite

26/09/2024: visite guidate gratuite

03/10/2024: visite guidate gratuite – concerto ore 16:00 e 17:00: Violoncello (Riccardo Chiarini, Cosimo Boschi, Akemi Battistini, Filippo Tufi)

10/10/2024: visite guidate gratuite – concerto ore 16:00 e 17:00: Clarinetto (Valentina Carli, clarinetto e Margherita Misuri, flauto, Fabio Battistelli, Matilde Michielin, Remo Simonetti, clarinetti)

17/10/2024: visite guidate gratuite – concerto ore 16:00 e 17:00: Flauto (Si Jiayue, flauto e Silvia D’Angelo, chitarra, Anna Berthouze e Margherita Misuri, flauti)

24/10/2024: visite guidate gratuite – concerto ore 16:00 e 17:00: Chitarra (Mingxuan Xie, chitarra)

31/10/2024: visite guidate gratuite

Aperture straordinarie del Museo. Biglietto di ingresso e informazioni

Consulta il programma dei concerti sulla pagina dedicata del sito del Conservatorio Luigi Cherubini: Il Conservatorio Cherubini all’Opificio delle Pietre Dure.

Il costo del biglietto di ingresso al Museo osserverà le tariffe ordinarie (intero 6 €, ridotto 2 €, gratuito per gli aventi diritto. Info: https://www.beniculturali.it/agevolazioni). La visita guidata è gratuita.

La biglietteria del Museo chiude mezz’ora prima (17.30 per le aperture pomeridiane, 22.30 per quelle serali).

Durante le aperture straordinarie del Museo nei giovedì pomeriggio sono previste visite guidate gratuite per gruppi di circa 20 persone, con partenza ogni ora circa. Non è prevista prenotazione per le visite guidate: gli interessati potranno richiedere di essere inseriti nei gruppi per la visita guidata direttamente sul posto contestualmente all’accesso




Firenze, caos e tensione in carcere a Sollicciano

FIRENZE- Ancora tensione in un carcere della Toscana, ancora al centro delle cronache quello di Sollicciano, a Firenze. Francesco Oliviero, segretario regionale per la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, racconta quanto è avvenuto nelle ultime ore nella Casa circondariale fiorentina: “Ieri pomeriggio, un detenuto di origini italiane note per le sue intemperanze e la sua ostilità al rispetto delle regole di un penitenziario, ha prima sequestrato e poi colpito con un pugno tra le costole e lo sterno un poliziotto penitenziario. L’episodio è avvenuto all’interno del Reparto Transito, quando, per permettergli l’utilizzo del cortile passeggi, l’agente aveva fatto uscire il detenuto dalla propria cella. Una volta fuori, lo ha sequestrato e minacciato con un chiodo appuntito. Si è fatto consegnare le chiavi della intera Sezione ed ha chiuso il cancello di sbarramento. Un altro collega ha cercato di far desistere il ristretto attraverso il dialogo senza riuscirci. Vista la situazione, è stato richiesto l’intervento del Comandante. Giunto sul posto, il ristretto, in sua presenza e per far comprendere le sue intenzioni, ha colpito con un pugno l’agente sequestrato. Solo dopo estenuanti trattative si è fatto richiudere in cella e consegnato il chiodo”.

“Tuona” il sindacalista del SAPPE: “Oramai Sollicciano è fuori controllo. Troppi sono gli episodi di violenza da parte dei ristretti che per ogni futile motivo, invece di rappresentarli, preferiscono usare violenza. Il personale è stanco e ogni giorno si sente sempre più umiliato: il Sappe Toscana dice BASTA e non intende più confrontarsi con questa Direzione e con questo Comandante di Reparto che non stanno tutelando il personale in servizio. Da oggi proclameremo lo stato di agitazione del personale e organizzeremo a breve manifestazioni di protesta. Come rappresentati dello Stato meritiamo più rispetto!”.

“Sdegno” per quanto avvenuto nel carcere di Sollicciano a Firenze lo esprime anche il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece: “Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del SAPPe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo Sindacato del Corpo, il SAPPE, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”. Capece, che esprime solidarietà al personale del Reparto di Polizia del carcere di Sollicciano, ribadisce ancora una volta che “il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri della Toscana: il dato oggettivo è che chi dovrebbe intervenire e tutelare i nostri Agenti continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”

“È inaccettabile lo scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenzia, tra aggressioni, rivolte ed altri eventi critici: sono troppe e tutte inaccettabili le aggressioni contro la Polizia Penitenziaria, troppo pochi i poliziotti in servizio (la scopertura dell’organico della Polizia penitenziaria è pari al 16%: su 42.850 unità gli agenti presenti in servizio sono 35.717)”, prosegue ancora il leader nazionale del SAPPE. “Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Nelle carceri della Nazione serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci. E servono con urgenza quelle riforme più volte chieste dal SAPPE ma che, incredibilmente, il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha una delega ad hoc per la gestione dei detenuti, continua a non assumere ed ignorare”. “Nel frattempo”, conclude Capece, “in questo scenario da guerriglia urbana, i poliziotti penitenziari continuano a prendere calci, sputi e mazzate nelle carceri italiane, con buona pace del sottosegretario delegato Ostellari, protagonista solo di passerelle alle feste del Corpo regionali di Padova e Milano. E se anche il Ministro Guardasigilli Nordio ignorerà questo appello, il SAPPE non esiterà a portare in piazza sotto il dicastero della Giustizia tutto il dissenso e il malumore dei poliziotti penitenziari italiani”.




Tragedia a Firenze: quattro operai morti nel crollo di un cantiere

Tragedia a Firenze con il crollo di un cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga nell’area dell’ex Panificio militare. All’alba è stato recuperato il corpo della quarta vittima, mentre rimane ancora un operaio disperso e tre sono i feriti, due dei quali in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.

L’incidente è avvenuto durante la notte, quando una trave ha ceduto provocando il crollo dei solai e travolgendo otto operai che si trovavano sul luogo di lavoro. Le operazioni di ricerca da parte dei vigili del fuoco sono ancora in corso per trovare l’ultimo operaio disperso.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato il lutto cittadino e regionale, esprimendo profondo cordoglio per la tragedia e chiedendo che si faccia tutto il possibile per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.

Le operazioni di ricerca sono complesse a causa della presenza di una grande trave che minaccia di crollare ulteriormente, mettendo a rischio la sicurezza dei soccorritori. Squadre specializzate, tra cui cinofili, droni, escavatori e gru, sono impegnate nel tentativo di trovare il corpo dell’ultimo operaio disperso.

Il cantiere è stato immediatamente sequestrato e la procura di Firenze ha aperto un’indagine per accertare le cause del crollo, che al momento sembra essere stato causato dal cedimento di una trave o di un pilone.

La tragedia ha suscitato reazioni di dolore e solidarietà da parte delle istituzioni e delle aziende coinvolte. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato di seguire con apprensione l’evolversi della situazione, mentre la presidente di Esselunga ha espresso profondo cordoglio per le famiglie delle vittime e annunciato la chiusura dei negozi Esselunga a Firenze in segno di lutto.

Le indagini dovranno fare luce sulle responsabilità e sulle eventuali negligenze che hanno portato a questa tragedia. Nel frattempo, i sindacati hanno proclamato uno sciopero regionale e nazionale per chiedere maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro e una revisione delle norme sugli appalti che possa prevenire simili incidenti in futuro.




Crollo di un cantiere a Firenze: morti e feriti

di REDAZIONE-

FIRENZE – Un tragico crollo è avvenuto questa mattina in un cantiere a Firenze, situato in via Mariti, nella periferia della città dove sta sorgendo un supermercato. Secondo quanto riferito dai Vigili del fuoco, il bilancio provvisorio dell’incidente conta due morti confermati, tre feriti e altri tre dispersi.

Le squadre dei Vigili del fuoco stanno lavorando intensamente per rimuovere le pesanti travi in cemento armato crollate, utilizzando anche macchinari, al fine di proseguire le operazioni di ricerca dei dispersi. Al lavoro sono anche unità cinofile addestrate. Si stima che circa cinquanta persone fossero presenti sul cantiere al momento del crollo, come ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Giani. È stato un vero miracolo che il crollo non si sia esteso all’esterno coinvolgendo anche i bambini, considerando che c’era un pulmino parcheggiato nelle vicinanze. Fortunatamente, tutti i bambini sono stati prontamente allontanati dalla zona. Sul luogo dell’incidente è giunto anche il procuratore di turno per avviare le indagini sulle cause del crollo.




Light Gospel Choir in concerto venerdì 25 agosto Villa Aurora a Firenze

FIRENZE – Sarà il Light Gospel Choir diretto dalla fiorentina Letizia Dei il 25 agosto Villa Aurora, alle 21,20 a Firenze, a concludere con un coinvolgente concerto la prima giornata del Villa Aurora Meeting dal titolo I tuoi occhi videro il mio corpo. Dal potere sui corpi alla libertà dei moderni.

Il Villa Aurora Meeting è un incontro annuale in cui vengono messe a confronto idee differenti di mondo e di futuro, in un dialogo tra personalità di ispirazione laica, religiosa, accademica e rappresentanti delle istituzioni su tematiche di natura etica, politica ed ecologica.

“Lo facciamo -scrivono gli organizzatori- non rinunciando a una visione teologica del mondo e della storia. Nella splendida cornice di Villa Aurora e del suo parco monumentale, ospitiamo diversi panel tematici, che sappiano rappresentare la complessità dei fenomeni attraverso un approccio interdisciplinare.

Il 25 agosto alle 21,20 il concerto allieterà i presenti, introduce e interviene il pastore della Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Firenze, Nino Plano.

“Il coro -dichiara Letizia Dei- appositamente per questo evento proporrà una selezione di brani tradizionali molti dei quali con testi biblici che saranno introdotti dal Pastore Nino Plano, una grande opportunità di incontro e condivisione culturale e musicale”

Appuntamento dunque a Villa Aurora, venerdì 25 agosto 21,20 Firenze Via Ellen Gould White 8




7 AGOSTO 1420: cominciano a Firenze i lavori per la costruzione della CUPOLA DEL BRUNELLESCHI

In teoria la cupola del Brunelleschi non avrebbe dovuto esserci perché il progetto originario del Duomo di Firenze (intitolato a Santa Maria del Fiore) prevedeva una diversa soluzione architettonica per la cupola di copertura del punto focale delle cattedrali cristiane: lo snodo della croce disegnata dalla navata principale e dal transetto. Una strategia stilistica-architettonica che circoscrive ed esalta lo spazio-tempo focale del rito cristiano e nello stesso tempo rappresenta la vicina profondità del cielo; dall’esterno una delle maggiori iconografie identitarie delle chiese e degli skyline italiani.
Anche i romani realizzavano cupole (come quella del Pantheon) ma in funzione dell’esaltazione del potere politico.

Il cantiere del duomo fiorentino viene aperto sul finire del 1294 e la base del “tamburo”, l’elemento architettonico di connessione fra il corpo della cattedrale e la cupola, è già pronta nel 1314.
Ma ai primi del Quattrocento, ossia 90 anni dopo, il tamburo è ancora in stallo perché nessuno ha trovato la soluzione architettonica al problema di cosa andasse esattamente collocato sopra tale struttura.
È probabile che siffatto increscioso impasse non sia da imputare al grande architetto progettista Arnolfo di Cambio (1245 – 1302/1310) ma all’insorgere di seri e imprevisti problemi di equilibrio statico derivanti dal carico che avrebbe generato una cupola di tipo tradizionale con profilo ad arco semicircolare od ovoidale, delle dimensioni richieste dalla mole del duomo.
Giunto l’anno 1418, 123 anni dopo l’apertura del cantiere, l’Opera del Duomo, l’ente istituito nel 1296 deputato alla gestione dei lavori, si vede costretta a bandire un nuovo specifico concorso pubblico per un progetto espressamente dedicato alla futura cupola. In esito al concorso vengono nominati “provveditori” i due architetti Filippo Brunelleschi (1377-1446) e Lorenzo Ghiberti (1378-1455). È così che Il 7 agosto di 603 anni fa iniziano i lavori della cupola più originale del mondo.
Tre anni dopo Ghiberti viene estromesso dal cantiere e la direzione dei lavori passa interamente nelle mani di Brunelleschi.
Il progetto-programma di Brunelleschi era talmente dettagliato che, alla posa in opera, erano già previsti gli anelli di ancoraggio cui, una volta terminata la cupola, si sarebbero dovute assicurare le impalcature necessarie per l’esecuzione degli affreschi interni.
Sfortunatamente Brunelleschi non potrà vedere la sua opera completata perché muore nel 1446, sei anni dopo l’inizio dei lavori. Ma il personale incaricato, grazie all’accuratezza del progetto-programma, sarà in grado di portare a termine la grande opera.
Alla conclusione dei lavori la cupola avrà un diametro di 45,5 m e un’altezza di circa 34 m con in cima l’iconica “lanterna”: una torretta in marmo bianco di 21 m.
Anni dopo, nel 1471, sulla lanterna verrà installata la sfera di rame dorato con croce superiore, realizzata da un altro gigante dell’arte fiorentina: Andrea del Verrocchio (1435-1488), l’artista famoso per aver dato vita alla più importante bottega-scuola artistica di tutti i tempi: alla sua scuola si formeranno Leonardo Da Vinci, Sandro Botticelli, il Perugino, il Ghirlandaio e tanti altri.
Con la sfera del Verrocchio l’altezza totale da terra raggiunge i 116 m.
Ma qual è l’elemento innovativo e geniale dell’opera di Brunelleschi? Siffatto elemento è la “cupola autoportante”, ossia una struttura auto-coesa che non richiede grandi strutture di sostegno, quali i tradizionali pilastri incaricati di scaricare a terra il peso delle strutture superiori. Questa brillante soluzione tecnica è ottenuta attraverso un vero capolavoro ingegneristico: l’interazione statica tra due cupole coassiali, una interna, che fa da supporto e una esterna, rivestita di tegole, quella che vediamo tutti. L’intercapedine fra le due cupole è di circa 1,20 m.
In questo modo il carico totale della struttura è ripartito fra la capacità auto-portante della cupola esterna, quella della cupola interna e il tamburo, che risponde anche alle tensioni verso l’esterno. Un frazionamento della spinta statica che ricorda vagamente la ripartizione di carico in uso nei moderni razzi a più stadi in cui ciascuno stadio assicura una propria spinta e viene sganciato nel momento in cui ha esaurito la propria quota di carburante senza più gravare nelle fasi successive del volo.
Sul piano stilistico la caratteristica emergente è la struttura ottagonale della cupola esterna; l’effetto estetico è di otto “vele” dinamiche convergenti che si congiungono alla base della lanterna.
È da considerare inoltre che una cupola “a spicchi” discontinui molto pronunciata in altezza è anche più difficile da affrescare internamente; con la cupola inferiore Brunelleschi risolve anche questo problema.
Un ulteriore elemento stilistico che contribuisce all’armonia globale è l’osservanza delle cosiddette “proporzioni auree”, ossia precisi rapporti numerici fra i principali parametri lineari dell’opera.
Quando andate a Firenze non mancate di ammirare il celebre panorama mozzafiato godibile dalla collina di Fiesole; quello che vi permette una veduta globale della città e ammirare dall’alto l’emergere del gioiello del Brunelleschi.
Per chi ama approfondire: “Il segreto della cupola del Brunelleschi a Firenze”, di Giuseppe Conti; Pontecorboli editore.




In corso a Firenze School For Future 2023

Firenze – È iniziato ieri con un grande successo di pubblico Scool For Future 2023 manifestazione organizzata dall’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Culturale Murmuris.

School for Future 2023 è un festival che prosegue oggi e domani dalle 14 alle 32 nei locali interni e nel giardino della scuola (Via di S. Bartolo a Cintoia, 19/a, 50142 Firenze) School for Future 2023 è la prosecuzione di July For Future, che si è tenuto nel 2021 e 2022. 

“Fra tutti i cori che ho avuto il piacere di dirigere senz’altro questo il più particolare: studenti e insegnanti che, insieme, hanno fatto un ottimo lavoro musicale durante tutto l’anno scolastico.  -Dichiara Letizia Dei curatrice del laboratorio corale-  Il coro si è rivelato una zona franca dove i ruoli sono stati deposti in nome di un’unica energia a vantaggio della musica. Una bellissima esperienza umana e musicale”.

Scool for Future può contare su  di un ricco calendario di laboratori ed eventi gratuiti, promossi da studenti e docenti del Marco Polo e aperti a ragazzi e adulti del territorio fiorentino. L’idea che sta alla base di questa manifestazione è la promozione di una diversa visione di scuola, quella di un luogo aperto al territorio, dove si costruisce la comunità attraverso contaminazioni sociali e culturali. School for Future è, in fondo, il sogno di una nuova società, dove adulti e ragazzi condividono esperienze formative e di socializzazione in ambiti differenti: la musica, il teatro, il cinema, la letteratura, lo sport, la pet-therapy, la lingua dei segni, la cucina e la cultura orientale. Sarà anche proiettato il film di Federico Micali sull’Isolotto, rappresentata una performance su Don Milani a cura della compagnia Attodue e messa in scena una sfilata delle studentesse del Liceo Artistico di Porta Romana ispirata a Pinocchio e al Giardino dei Tarocchi. 

Gli eventi serali sono liberi, per i laboratori invece occorre prenotarsi. 

Per adesioni e informazioni è possibile scrivere a schoolforfuture@ittmarcopolo.edu.it

di seguito il programma:

 




Ritrovato vivo il bambino scomparso ieri a Palazzuolo sul Senio a Firenze

di REDAZIONE-

FIRENZE- E’ stato trovato vivo il bimbo di 21 mesi, Nicola,  scomparso ieri nel territorio del comune di Palazzuolo sul Senio, località Campanara, in provincia di Firenze. Sul posto per le ricerche sono stati presenti il Soccorso Alpino Toscano con delle unità cinofile con cani molecolari, i Vigili del Fuoco, altri Enti e Corpi dello Stato e gruppi di Protezione civile locale. E’ stato trovato in buone condizioni e portato in ospedale di Firenze con l’elisoccorso. Il sindaco Moschetti (nella foto) ha detto: “Il bambino è stato trovato in buone condizioni con la situazione, visto da alcuni operatori. A quasi un’ora e mezza di distanza dalla sua abitazione. Sulla dinamica interessa poco, averlo trovato in questo momento è il nostro grande risultato. C’erano 300 persone che lo cercavano, è stato veramente un grande successo”.




Scomparso bambino di 21 mesi, Nicola, nel territorio di Palazzuolo sul Senio, località Campanara (Firenze)

FIRENZE – Pubblichiamo la fotografia diffusa dalla Prefettura di Firenze del bambino di 21 mesi, Nicola, che risulta scomparso da diverse ore nel territorio del comune di Palazzuolo sul Senio, località Campanara, in provincia di Firenze.
Sul posto per le ricerche sono presenti il Soccorso Alpino Toscano con delle unità cinofile con cani molecolari, i Vigili del Fuoco, altri Enti e Corpi dello Stato e gruppi di Protezione civile locale.
Nel caso in cui qualcuno ritrovasse il bambino deve contattare immediatamente il 112.