Anzio, Bonafoni (Pd): “Solidarietà a Flai-Cgil, aggressione vandalica sede in Lavinio”

ANZIO – “Sono vicina ai lavoratori e alle lavoratrici della FLAI-CGIL di Lavinio, ad Anzio, la cui sede ieri è stata oggetto di atti vandalici, proprio nelle ore in cui il sindacato era impegnato nei preparativi della manifestazione in piazza del Popolo a Roma.

L’aggressione è un fatto preoccupante, in un territorio che attraversa un momento di certo non semplice, dopo lo scioglimento del Comune per i condizionamenti della criminalità organizzata nell’attività amministrativa.

Il sindacato a Lavinio è stato in questi anni un punto di riferimento importante non solo per la tutela e la difesa dei diritti di lavoratori e lavoratrici. In un territorio difficile, la CGIL ha dato ospitalità ad iniziative ed eventi di carattere culturale e sociale, divenendo un presidio fondamentale per le realtà cittadine e nella costruzione di una cultura della legalità e del sostegno alle fragilità del territorio”.

Così in una nota la consigliera regionale del Partito Democratico Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione “Trasparenza e pubblicità”.




Pescicoltura, Flai-Cgil e Uila-Uil: “Il progetto per la creazione di un impianto è paradossale”

CIVITAVECCHIA- Riceviamo da FLAI CGIL – UILAUIL e pubblichiamo: “Quanto accade intorno alla vicenda che riguarda il progetto per la creazione di un impianto di pescicoltura in località la frasca a Civitavecchia ha del paradossale, il progetto prevede com’è noto la dismissione dell’impianto a terra e l’istallazione di gabbie per l’allevamento del pesce ad un km dalla riva, tale progetto è stato avallato dalla conferenza dei servizi ed ha ricevuto il parere favorevole della Regione Lazio e dei vari Ministeri interessati in maniera particolare per quel che riguarda l’impatto ambientale.

Su tale progetto si è scatenata un campagna pseudo ambientalista che attraverso una mirata disinformazione non supportata da studi scientifici paventando future catastrofi ambientali ha portato ad una raccolta di firme volta a bloccare la realizzazione dell’impianto, oltre che a ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato per impedirne la realizzazione che non hanno dato l’esito sperato, sulle coste Italiane attualmente sono presenti innumerevoli impianti come quello che si vorrebbe realizzare a Civitavecchia e che producono pesce che viene consumato normalmente e non risulta da nessuno studio che nei tratti di mare interessati ci sia stata una qualche forma d’inquinamento.

Quello che preoccupa è l’effetto che la raccolta di firme ha avuto sulle forze politiche cittadine che probabilmente ammaliate da questa iniziativa (da notare che molti firmatari della petizione non sono residenti di Civitavecchia) hanno creato un fronte comune determinato ad impedire la realizzazione dell’impianto, abbandonando i lavoratori e le loro famiglie a se stessi non un solo politico tra quelli che amministrano la Città ne un solo politico delle forze attualmente all’opposizione( che pure per storia si definiscono vicine alla classe lavoratrice) si sono posti il problema di cosa succederà ai lavoratori come Organizzazioni Sindacali invitiamo il Sindaco e tutte le autorità a rimuovere tempestivamente tutti gli ostacoli burocratici e a far in modo che l’avvio dei lavori inizi al più presto nell’interesse dei lavoratori e  delle loro famiglie e per lo sviluppo occupazionale della citta ( la realizzazione del progetto prevede un  occupazione a regime di circa 60 unità contro le 27 attualmente occupate)”.




Solidarietà ai sindacalisti della Flai-Cgil e al giornalista aggrediti

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Il Comitato provinciale Arci Viterbo esprime la propria solidarietà ai sindacalisti della Flai-Cgil e al giornalista Daniele Camilli, aggrediti durante un volantinaggio.

Essere aggrediti, anche solo verbalmente, perché si distribuisce materiale informativo ai lavoratori sfruttati sui loro diritti, è intollerabile; è inaccettabile che un giornalista che fa inchieste sulle condizioni di lavoro sia preso di mira. Si è trattato di un episodio inquietante, per quanto limitato all’aggressione verbale, che segnala un imbarbarimento delle relazioni di lavoro dove si diffondono forme di sfruttamento, anche estremo, e l’ostilità nei confronti delle forme di organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, fino ad arrivare all’aggressione di un giornalista che ha raccontato le condizioni di lavoro nelle campagne. Insieme alle altre associazioni e sindacati che fanno parte della rete antitratta Arci Viterbo è a fianco dei lavoratori e dei sindacalisti nel combattere tutte le forme di sfruttamento.