Fns Cisl Lazio: varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza e del soccorso

ROMA – Attualmente la carenza di personale di polizia penitenziaria è di – 859 unità-
Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente in sofferenza sono NC CC Rebibbia ( -31, 59%), CC Velletri ( -27,64%), CR Rebibbia ( – 27,51%) , NC CC Rieti (- 27,43%) , CC Viterbo ( – 27,27%), CC Frosinone (-27,14%); CC Cassino ( – 27,76 ) e CC Regina Coeli ( – 25%).

Si è consci delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla polizia penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali. Il sovraffollamento rende inaccettabili, anche, le condizioni di lavoro del personale penitenziario.

Per la Fns Cisl Lazio è importante non sottovalutare la necessità di rinnovamento del parco automezzi, oltre, ad una maggiore tutela sanitaria.
La politica in generale deve comprendere una volta per tutte che i Vigili del Fuoco sono gli unici a garantire un servizio indispensabile ai cittadini, per questo motivo il Corpo Nazionale dovrebbe essere messo nelle condizioni di poter operare sempre e in qualunque situazione nelle migliori condizioni.

Occorre necessariamente rivedere gli organici nei vari comandi –
Attualmente nella regione mancano circa 500 unità ed ogni sede necessita di implementazione di personale . Vi è la necessità di sedi di servizio più adeguate ed è inammissibile che alcuni distaccamenti attendono, purtroppo, da anni una nuova sede.

La mancanza di risorse umane adeguate sovraccarica il personale e può portare a far aumentare gli infortuni sul lavoro,nonché a compromettere l’efficacia degli interventi. Per garantire il rispetto degli standard operativi e la sicurezza dei cittadini, è indispensabile che l’organico dei Vigili del Fuoco venga rafforzato con nuovo personale attraverso un piano di assunzioni.

Ieri si è tenuto a Frascati presso Villa Tuscolana il quinto Congresso della Fns Cisl Lazio, che al termine dei lavori ha eletto il nuovo Consiglio Generale Regionale. È stato lo stesso Consiglio a procedere nell’elezione della Segreteria Regionale che ha confermato all’unanimità Massimo Costantino quale Segretario Generale. Ed è sempre il Consiglio Regionale che ha accolto e approvato unanimemente Massimo Rinaldi quale Segretario Generale Aggiunto e Graziano Pandolfi quale Segretario Regionale. Eletta Coordinatrice Donna Federica Petrelli.

Il Congresso ha visto la presenza del Segretario Generale Nazionale della Fns Cisl Massimo Vespia, il segretario generale aggiunto Fns Cisl Mattia D’Ambrosio e il segretario Fns Cisl nazionale Maurizio Giardina. A Presiedere i lavori è stato Roberto Bombara, segretario nazionale Fns Cisl.
Presenti ai lavori, portando un suo importante contributo Confederale, il segretario generale Cisl Lazio, Enrico Coppotelli che ha sottolineato, nel suo intervento, l’importanza dell’introduzione di meccanismi di partecipazione nella vita delle imprese, pubbliche e private. “La partecipazione, così come strutturata dalla proposta di legge presentata dalla Cisl – ha precisato Coppotelli – oltre ad attuare l’articolo 46 della Costituzione italiana regolando il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende, promuove uno dei capisaldi della CISL, ovvero, la forza della contrattazione collettiva di primo e secondo livello. Una vera rivoluzione nelle logiche sindacali e industriali che, di fatto, supera ogni logica conflittuale a favore di una logica partecipativa. Con la nostra proposta di legge sulla partecipazione, di fatto, possiamo davvero fare la storia delle relazioni industriali, entrando in una nuova era. Siamo all’alba di un nuovo Millennio, una pagina tutta da scrivere, dove la CISL, ancora una volta, ha l’orgoglio di essere antesignana e di tracciare, con coraggio, il solco di un nuovo percorso. Noi ci siamo e ci saremo, tutti insieme, lavorando verso un unico obiettivo che è questo”.

Durante il congresso sono stati eletti coordinatori regionali:

Pasquale d’Angelo settore Penitenziario
Giuliano Fratarcangeli settore Vigili del Fuoco
iAntonio D’Ambrosio settore Penitenziario Minori

Tra le priorità emerse dalla categoria, che rappresenta i lavoratori, le lavoratrici e i dirigenti e le dirigenti nei vigili del fuoco e nella polizia penitenziaria, quella dell’importanza del rinnovo dei contratti, del riconoscimento e pagamento degli straordinari, della necessità di una risposta concreta per quanto riguarda la carenza degli organici in essere e l’esigenza di procedere a nuove assunzioni.




IPM Roma -Casal del Marmo: 12 giorni e 4 di prognosi agli agenti di polizia penitenziaria

ROMA- Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “Ancora una volta ci troviamo a dover denunciare episodi di violenza all’interno delle carceri, infatti, apprendiamo che delle tre unità Polizia Penitenziaria, aggredite ieri pomeriggio verso le ore 18 circa presso l’IPM ” Casal del Marmo” Roma – da alcuni detenuti della palazzina minori, dopo aver preso le chiavi delle celle- immediatamente recuperate dal personale accorse sul posto dalle altre palazzine , a due di loro sono stati riscontrati rispettivamente 12 giorni e 4 di prognosi , dopo le cure e e le visite del caso in ospedale. Attualmente si registrano in tale istituto una presenza di circa 60 minori ( 51 maschi e 9 donne ) rispetto ai detenuti previsti n. 57 ( 47 maschi – 10 donne) .

Per la Fns Cisl Lazio non basta una semplice espressione di solidarietà; sono necessari provvedimenti concreti e urgenti – servono urgentemente correttivi per evitare il ripetersi di tali criticità ribadendo la necessità di un cambiamento del sistema penitenziario, affinché gli agenti di Polizia penitenziaria, possano lavorare in un ambiente più sicuro e rispettoso della loro dignità .

Attualmente il sovraffollamento dei 14 Istituti della regione del Lazio risulta essere di 1.383 detenuti considerato che n. 6.665 risultano essere i detenuti reclusi, dato estrapolato per ogni sede dal sito del ministero della giustizia aggiorntao al 31.12.2024, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.282 .

Resta, purtroppo, gravissima la situazione della carenza di personale di Polizia Penitenziaria anche negli adulti ed nel distretto del Provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise che è di circa 1000 unità, aggiornata al 17.12.2024 , fonte DAP, e nel Lazio dovrebbe essere di circa 800 unità in meno. Carenza di personale che si registra al NC CC Rebibbia, CC Velleltri, CC Frosinone, CC Cassino, CC Regina Coeli, CC Latina , NC CC Rieti solo per citarne alcuni.

Proprio ieri è stato dichiarato dalle rappresentanze sindacali locali lo stato di agitazione per il NC CC Civitavecchia pocihè non bastano le unità presenti visto che è intendimento di aprie una sezione denominata Articolazione Salute Mentale Maschile oltre alla 3^, creando non poche difficoltà alle poche unutà in servizio .

Si è consci delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla polizia penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali. Il sovraffollamento rende inaccettabili, anche , le condizioni di lavoro del personale penitenziario”.




Sovraffollamento e carenza di personale di polizia penitenziaria nel Lazio: la denuncia di FNS Cisl

Riceviamo dal segretario generale FNS Cisl Lazio, Massimo Costantino e pubblichiamo: “Attualmente il sovraffollamento dei 14 Istituti della regione del Lazio risulta essere di 1.382 detenuti considerato che n. 6.664 risultano essere i detenuti reclusi, dato estrapolato per ogni sede dal sito del ministero della giustizia aggiorntao al 31.12.2024, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.282 .

Resta, purtroppo, gravissima la situazione della carenza di personale di Polizia Penitenziaria nel distretto del Provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise che è di circa 1000 unità, aggiornata al 17.12.2024 , fonte DAP, e nel Lazio dovrebbe essere di circa 800 unità in meno. Le unità che termineranno il 184° corso Allievi Agenti a livello nazionale sono 1340, di cui previste indicativamente 257 unità ( 175 Uomini e 82 donne ) per il distretto del Provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise, mentre per i minorili a livello nazionale 75 unità ( 50 Uomini e 25 donne )

Si è consci delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla polizia penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali. Il sovraffollamento rende inaccettabili, anche , le condizioni di lavoro del personale penitenziario. Per la Fns Cisl Lazio occorre garantire e tutelare il personale tutto affinchè si possano migliorare le condizioni lavorative ed applicare in toto le norme contrattuali nei confronti del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, dei Direttori e dei Funzionari del Corpo”.

 




Carceri, Fns Cisl Lazio: “Servono correttivi per evitare situazioni di criticità”

ROMA – Per la FNS CISL LAZIO ( Costantino)  servono urgentemente correttivi per evitare criticità nelle carceri della regione Lazio – dopo i fatti  di  ieri di Regina Coeli  e solo per citarne alcuni  quelli del  28 luglio verificatosi a Velletri – dove tre sezioni sono state dichiarate inagibili seppur i  detenuti restano dove sono mentre la polizia penitenziaria è costretta a lavorare in ambienti insicuri  – ed  l’evasione di tre minori  avvenuta il 21 Luglio all’IPM Casal del Marmo di Roma e ripresi dopo alcuni giorni.

La Fns Cisl Lazio evidenzia la gravissima situazione della carenza di personale di Polizia Penitenziaria , aggiornata al 13.08.2024, che è  di – 652 unita’, fonte ministero della giustizia,  così ripartite :  Rieti NC -35 ; di Regina Coeli -150; Viterbo-88 ; Civitavecchia nuovo complesso- 20 ;CR Civitavecchia – 12; Cassino – 35 ; Latina – 7, Velletri -80,  NC Rebibbia – 109, CC Frosinone -27 , CR Paliano -8;CR Rebibbia  -55; CCF Rebibbia -11, 3^ CC Rebibbia  -15 .
La Fns Cisl Lazio per quanto concerne la criticità avvenuta ieri nel carcere trasteverino di Regina Coeli evidenzia come ancora una volta, sepppur con enormi difficoltà dovute alle croniche carenze di personale, mancano 150 unità a Regina Coeli mentre la carenza è di -652  unità in ambito regionale, il personale del carcere della Casa Circondariale di Regina Coeli , così come le altre unità arrivate in supporto in ambito regionale ,  e’ sempre impegnata con determinazione nella tutela della sicurezza poiché con la costante attenzione e il rigore nell’applicazione delle norme riesce sempre a garantire il rispetto delle regole e il mantenimento della sicurezza di tutti coloro che vi operano ed a tutti loro che va il nostro  Plauso.
La Fns Cisl Lazio evidenzia tra l’altro la gravissima situazione degli istituti  NC Rieti e di  Regina Coeli  dove il tasso di sovraffollamento è rispettivamente del 186% e del 179% , oltre a quelli di Viterbo e  Nuovo Complesso Civitavecchiae Cassino  al 169% compresi tra le 20 strutture più affollate d’Italia. Non migliore  e’ la situazioni degli istituti di  Latina  al 155 %, Velletri al 153%,  NC Rebibbia al 150%, CC Frosinone al 127%.
La Fns Cisl Lazio evidenzia, tra l’altro,  altre critictà tra cui quella che seppur il personale di polizia penitenziaria espleta servizio di missione per effettuare traduzioni di detenuti non viene corrisposto al personale il trattamento di missione – in alcuni casi si è ancora in attesa dei pagamenti anno 2023/24 – questo il caso del personale del nucleo provinciale traduzioni e piantonamenti di frosinone e del Nucleo  Cittadino Traduzioni di Roma . Riteniamo  opportuno che gli uffici preposti diano un  deciso segnale verso il personale  affinché sia verificata la disponibilità di copertura finanziaria per evitare che possano instaurarsi numerosi contenziosi tesi ad ottenere quanto nel giusto diritto di ogni singola Unità  previsto da contratto.
Per la Fns Cisl Lazio occorre a questo punto completare la dotazione organica del corpo di polizia penitenziaria a livello regionale perché solo così si può lavorare in condizioni di sicurezza ottimali  e chiede , pertanto , a coloro che hanno responsabilità istituzionali di promuovere la salvaguardare del personale di polizia penitenziaria e la dignità delle persone che gravitano all’interno del carcere ma servono urgentemente correttivi per evitare criticità nelle carceri della regione Lazio  perchè cosi non su può andare avanti.



Carceri Lazio, Fns Cisl Lazio: “Le ooss penitenziari escluse dai tavoli regionali”

Riceviamo e pubblichiamo: “Apprendiamo che il 9 settembre si terrà in regione Lazio un incontro tavolo di lavoro e di studio interistituzionale per avviare un percorso finalizzato alla stesura di un Piano regionale aggiornato per la prevenzione del rischio suicidario negli istituti penitenziari del Lazio – iniziativa certamente utile ma dove manca un pezzo importante poiché assistiamo all’esclusione da questi tavoli delle OO.SS del comparto sicurezza – sarebbe utile udire preventivamente le rappresentanze sindacali- perché in più occasioni le stesse hanno ribadito che la vigilanza a vista dei detenuti non è competenza della Polizia Penitenziaria- varie proposte sul tavolo non mancano per intraprendere nuovi interventi utili a migliorare il sistema penitenziario ma occorre ascoltarci e convocare le stesse .

Sì dimentica purtroppo che la Polizia Penitenziaria è sempre impegnata con determinazione nella tutela della sicurezza poiché con la costante attenzione e il rigore nell’applicazione delle norme riesce sempre a garantire il rispetto delle regole e il mantenimento della sicurezza di tutti coloro che vi operano.

Apprendiamo che ieri sera alcuni detenuti hanno creato criticità nel carcere trasteverino di Regina Coeli perché non hanno voluto far rientro nelle proprie stanze di pernottamento .

Purtroppo tali proteste sono frequenti non solo nel carcere di regina coeli ma , come noto , anche in altri istituti penitenziari come alcuni giorni fa a Rieti, la rivolta di domenica scorsa a Velletri – Criticità che si sono registrate a Viterbo , così come Frosinone ed ieri alcuni detenuti del NC Rebibbia del Reparto G11 non sono voluti rientrati dai cortili passeggi –

Per la Fns Cisl Lazio detenuti con problematiche psichiatriche non devono stare in carcere ma in strutture ospedaliere idonee curati e non certo vigilati a vista dalla Polizia Penitenziaria , a cui non spetta tale compito ma ad altre strurrure e professionalità- occorre fare ancora tanto da quando sono state chiusi gli OPG- come se il problema non esistesse, scaricando il problema alla Polizia Penitenziaria. Per la Fns Cisl Lazio occorre , infine , completare la dotazione organica del corpo di polizia penitenziaria perché solo così si può lavorare in condizioni di sicurezza”.

IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
F.to Massimo Costantino




Carceri, Fns Cisl Lazio: “La Polizia Penitenziaria lavora in  condizioni di lavoro insostenibili”

ROMA – Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “La grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria , circa 930 unità,  ma, anche, le frequenti rivolte di questi giorni negli Istituti della Regionei Lazio, solo per ricordarne alcune CC Regina Coeli, CC Viterbo ed IPM ” Casal del Marmo”, cosi , come l’attuale sovraffollamento 1314 detenuti in più rispetto ai previsti   ,  stanno creando non poche difficoltà al sistema carcerario regionale.
Importanti criticità all’organizzazione del lavoro  , dovuti alla cronica e grave carenza di personale si registrano, tra l’ altro , nei  vari  istituti quali : CC Frosinone,  CC Cassino, NC Rieti, NC CC Rebibbia.etc etc, dove Il personale espleta turnazioni non conformi al contratti per garantire i servizi essenziali , una sola unità deve farsi carico di più sezioni, piantonamenti oltre il limite previsto contarttualmente,  turnazioni espetate h.24 da quando apprendiamo  oggi c/o la Direzione CC Frosinone,  reimpiego di scorte NTP per  vari servizi e sedi della Regione con turnazioni in violazione al contratto-
Violazioni anche alle norme pattizie si registrano nei vari carceri, solo per fare un esempio nel carcere di Velletri, addirittura, si nega il  diritto al personale di conoscere come è posizionato in graduatoria per gl iinterpelli interni,  mai pubblicate  – richiesta contestuale della Fns Cisl di attivazione di Commissario ad Acta al Provveditore.
L’arrivo dei nuovi agenti di Polizia Penitenziaria  che entrano in organico non coprono neanche i posti lasciati dai colleghi andati in pensione  è diventata una  ulteriore problematica , visto i già tanti problemi , parrebbe, non piu’ garantito  alla fine del mese corrente per alcune sedi che vedono coinvolta la Regione Lazio perchè , da quando apprendiamo, è stato disposto  un differimento a settembre 2024  da parte del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.
Sono note  le condizioni oggettivamente difficili di chi opera  nelle carceri seppur espletando il proprio servizio con spirito di servizio e abnegazione per garantire condizioni di sicurezza e rispetto della vita dei detenuti  ma, purtroppo,  sono meno note  le condizioni lavorative in cui lavora il personale che non son certamente soddisfacenti ma diventate quotidianamente  insostenibili .
Del problema delle condizioni di lavoro del personale di   Polizia Penitenziaria non se ne parla tanto.  Sono  condizioni estreme  che chiamano in causa l’intera organizzazione del sistema carcerario italiano dato che di sistematico  c’è ben poco. E c’è ben poco perché ciò che manca a coloro che devono controllare e dirigere la vita carceraria è la sicurezza del lavoro, mentre il benessere organizzativo appare come una chimera”.

Per la Fns Cisl lazio occorrono provvedimenti eccezionali perché quelli già messi in campo dallo scorso anno con punte di nuove assunzioni – finalmente – mai viste prima in questi numeri, sono insufficienti ed inadeguati alla gravita’ della situazione. Vi è la necessità di risolvere i problemi e quelli delle carceri per la sicurezza del Paese sono prioritari e quindi necessitano di misure eccezionali sulle strutture e sugli organici.

 



Protesta carcere di Viterbo, Fns Cisl Lazio: “Servono ulteriori interventi da parte del Governo”

ROMA – Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “Apprendiamo, a quanto pare, di una protesta  all’interno del carcere di Viterbo, dove all’esterno ci sono Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza , oltre, ai Vigili del Fuoco ed una ambulanza. Al momento non si hanno alcune notizie e quali i motivi di tale protesta.

Lo avevamo prospettato che sarebbe stata una stagione estiva pesantissima, perché il sovraffollamento detenuti aumenta giorno per giorno e le carenze nelle dotazioni di Personale di Polizia penitenziariastanno toccando livelli difficilmente registrati.

Ed è proprio nella regione Lazio  che registriamo una situazione estrema con carenze che di 930 mancanti nei penitenziari della regione , cioè quasi il 20% del dato nazionali -Attualmente il sovraffollamento regionale risulta in aumento rispetto al mese precedente ed ora è di 1.498 detenuti considerato che n. 6.779 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.281 mentre la carenza del personale di Polizia Penitenziaria nella Regione Lazio risulta essere di circa 930 unità mentre nella CC VITERBO  circa 90 unità di cui  n. 25 unità risultano impiegate c/o il Griupo Operativo Mobile..

Per la Fns Cisl Lazio servono ulteriori interventi da parte del Governo, perché quelli già messi in campo dallo scorso anno con punte di nuove assunzioni – finalmente – mai viste prima in questi numeri, sono insufficienti a gestire quella che ormai è una grave emergenza”.



Fns Cisl Lazio: “Varie aggressioni avvenute nelle carceri laziali”

Riceviamo e pubblichiamo: “Apprendiamo di varie aggressioni avvenute all’interno delle carceri del Lazio e specificatamente venerdì al NC CC Civitavecchia ed ieri al NC CC Viterbo ” Nicandro Izzo”.

Venerdi presso la NC casa circondariale Civitavecchia l’ ennesima aggressione ai danni di un assistente della polizia penitenziaria dove un detenuto, nord africano ma di nazionalità italiana , per futili motiovi sputava e aggrediva l’assistente con pugni al volto , al quale, venivano riscontrati lesioni con 7 giorni di prognosi. Il detenuto in questione non è nuovo a tali reati contro le forze di polizia poichè già si era reso protagonista in altri carceri di aggressione contro la polizia penitenziaria in un carcere della Sardegna. Da segnalre che sempre nello stesso carcere, ieri mattina , nell’ ambito dei controlli la polizia penitenziaria , in una cella veniva trovato e sequestrato un cellullare ad un detenuto italiano.

Nella struttura di Viterbo ” Nicandro Izzo” , invece, sempre ieri un detenuto italiano, anche questo già autore di altre aggressioni, ha aggredito due unità di Polizia Penitenziaria , per futili motivi- il detenuto ha aggredito con un calcio al petto un sovrintendente al quale sono stati riscontrati n. 05 giorni di prognosi mentre ad un agente n. 6 giorni di prognosi.

Aggressioni aumentate in questi mesi nei confronti del personale di polizia penitenziaria ed solo per citarne alcune :

In data 29 Febbraio avevamo segnalato un’altra aggressione avvenuta nel carcere di Civitavecchia, 10 giorni di prognosi un soggetto nord africano con diversi precedenti, ha aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria preposto alla vigilanza presso la casa reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.
In data 28 Febbraio aggressione ad agenti della Polizia Penitenziaria nella Casa circondariale di Viterbo -ad opera di un detenuto senza alcun motivo plausibile, ha aggredito due unità di Polizia Penitenziaria . Purtroppo per le due unità la prognosi è stata rispettivamente di 07 giorni
In data 12 Febbraio un detenuto ha causato esplosioni lanciando bombolette incendiarie e barricandosi in cella presso la casa reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.

Ulteriore criticità registarta è quella dei decessi in carcere: un detenuto deceduto nella notte tra il 19 e il 20 Febbraio nella CR Rebibbia, mentre nel lazio si è registrato il 17 °detenuto deceduto in carcere, 11 Febbraio 2024, c/o la casa circondariale di Latina .

Attualmente il sovraffollamento che risulta essere di 1.450 detenuti considerato che n.6.731 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31 Marzo 20241, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.281 . Preoccupa il sovraffollamento solo per fare alcuni esempi negli istituti di: Viterbo (+222) ; CC Regina Coeli (+514); NC Rebibbia ( + 359) ; Velletri ( + 210) . Da segnalare Regina Coeli risulta al 15 ° posto come sopvraffolalmento detenuti del + 182 %.

Non meno criticita è la situazione delle carceri per minori.
Nell’Istituo Penale per i Minorenni di Casal del Marmo- Roma gli ingressi sono passati da 143 a 177 dove attualmente si registra una presenza di 50 giovani reclusi (erano 46 a fine dicembre), mentre agli ingressi negli Ipm in Italia si è passati da 713 a 1.143.
Considerato che “decreto Caivano” , prevede l’estensione dell’applicazione della misura cautelare in carcere anche per fatti di lieve entità, si innesta in una tendenza di incremento costante dei numeri della giustizia minorile che si sta sviluppando da oltre un biennio e che trova corrispondenza anche nella Regione Lazio. A livello regionale e non solo i numeri complessivi di minorenni e giovani adulti presi in carico dai servizi della giustizia minorile e gli ingressi nell’anno negli istituti penitenziari sono stati costantemente in crescita.

Attualmente la carenza di personale del PRAP Lazio, Abruzzo e Molise è di circa 910 unità , mentre, nella solo regione Lazio è pari a – 670 unità circa. Mediante l’incremento previsto al termine del 182° e 183 Corso allievi Agenti la carenza dovrebbe scendere , entro settembre, a 585 circa unità dato riferito all’intero distretto PRAP Lazio, Abruzzo e Molise, mentre per la sola Regione Lazio di circa 500 unità.

La grave carenza di personale si registra negli Istituti solo per fare alcuni esempi di : NC CC Rebibbia – 199; CC Velletri – 66;CC NC Viterbo – 58; CC Regina Coeli – 87, CC Frosinone -57, Cassino – 35; NC CC Rieti -48, Latina-12.
redaz

In questi giorni pervengono dai vari istituti della regione Lazio segnali preoccupanti , poichè, risultano essere messi in pregiudizio i diritti del personale del Corpo di polizia penitenziaria e nel caso di specie le Ferie Estive ma non solo .

Si resta basiti , invece, quando alcune direzioni propongono piani ferie estivi ed , solo per fare alcuni esempi, i cui periodi sono in determinati mesi di 11 giorni ( Direzione CC Velletri), mentre , altri di 15/16 giorni (Civitavecchia) e 18 giorni comprensivi di altre assenze ( CC Regina Coeli) . Alcune , invece, appaiono alquanto stravaganti come quella c/o l’IPM ” Casal del Marmo” dove si effettua un sondaggio – non si comprende da chi autorizzata o se trattasi di uno scherzo – per solo 8 giorni di Ferie.

Propabilmente le Direzioni degli Istituti Penitenziari della regione Lazio “dimenticano ” che le ferie sono regolamentate dall’art.14 del DPR 31 LUGLIO 1995 N.395. Le ferie sono un diritto si applichi la normativa senza se e senza ma.

Da tempo come Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza Cisl, denunciamo le criticità che gravano sul nostro sistema penitenziario, – temi che devono essere affrontati con un confronto proficuo con il sindacato, attivando misure strutturali, non tampone, per restituire certezze a tutto il personale. Così come è urgente determinare protocolli d’intesa con le Regioni al fine di regolare la non trascurabile e pericolosa gestione, da parte dei colleghi penitenziari, di detenuti affetti da gravi turbe e nevrosi psichiche . Per la Fns Cisl Lazio si scontano antichi problemi irrisolti mai vi è la necessità, ora come non mai, di sviluppare un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni attinenti il sitema penitenziario della regione lazio e non solo.

Per la Fns Cisl Lazio, tra l’altro, vi è la necessità di rivedere la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari e istituito le REMS, così come indicato dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 22 del 2022. Necessario, anche , ricercare soluzioni ed interventi per potenziare e migliorare l’assistenza sanitaria nelle carceri italiane.

La Fns Cisl Lazio evidenzia che , seppur con grave criticità e carenze, la polizia penitenziaria opera con spirito di abnegazione e professionalità al proprio compito a cui va un plauso”.

IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
F.to Massimo Costantino




Fns Cisl: “Lazio, mancano 670 unità Polizia Penitenziaria si applichi la normativa per le Ferie Estive”

Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “Attualmente la carenza di personale del PRAP Lazio, Abruzzo e Molise è di circa 910 unità , mentre, nella solo regione Lazio è pari a – 670 unità circa. Mediante l’incremento previsto al termine del 182° e 183 Corso allievi Agenti la carenza dovrebbe scendere , entro settembre, a 585 circa unità dato riferito all’intero distretto PRAP Lazio, Abruzzo e Molise, mentre per la sola Regione Lazio di circa 500 unità.

La grave carenza di personale si registra negli Istituti solo per fare alcuni esempi di : NC CC Rebibbia – 199; CC Velletri – 66;CC NC Viterbo – 58; CC Regina Coeli – 87, CC Frosinone -57, Cassino – 35; NC CC Rieti -48, Latina-12.
redaz

In questi giorni pervengono dai vari istituti della regione Lazio segnali preoccupanti , poichè, risultano essere messi in pregiudizio i diritti del personale del Corpo di polizia penitenziaria e nel caso di specie le Ferie Estive ma non solo .

Si resta basiti , invece, quando alcune direzioni propongono piani ferie estivi ed , solo per fare alcuni esempi, i cui periodi sono in determinati mesi di 11 giorni ( Direzione CC Velletri), mentre , altri di 15/16 giorni (Civitavecchia) e 18 giorni comprensivi di altre assenze ( CC Regina Coeli) . Alcune , invece, appaiono alquanto stravaganti come quella c/o l’IPM ” Casal del Marmo” dove si effettua un sondaggio – non si comprende da chi autorizzata o se trattasi di uno scherzo – per solo 8 giorni di Ferie.

Propabilmente le Direzioni degli Istituti Penitenziari della regione Lazio “dimenticano ” che le ferie sono regolamentate dall’art.14 del DPR 31 LUGLIO 1995 N.395. Le ferie sono un diritto si applichi la normativa senza se e senza ma.

In questi giorni le ooss regionale del lazio, eccetto due sigle, hanno diffidato le Direzioni ad assumere decisoni in contrasto con la norma sopra citata nonché di attivare qualsiasi riduzione del congedo ordinario o peggio ancora altre riduzioni o esclusioni ad accedere ai congedi parentali previsti per legge nei periodi ferie.

Per la Fns Cisl Lazio, tra l’altro, vi è la necessità di rivedere la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari e istituito le REMS, così come indicato dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 22 del 2022. Necessario, anche , ricercare soluzioni ed interventi per potenziare e migliorare l’assistenza sanitaria nelle carceri italiane.

Per la Fns Cisl Lazio si scontano antichi problemi irrisolti mai vi è la necessità, ora come non mai, di sviluppare un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni attinenti il sitema penitenziario della regione lazio e non solo.

La Fns Cisl Lazio evidenzia che , seppur con grave criticità e carenze, la polizia penitenziaria opera con spirito di abnegazionee professionalità al proprio compito a cui va un plauso”.




Fns Cisl Lazio: “Lazio penitenziaria, le ferie son un diritto si applichi la normativa”

Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “In questi giorni pervengono dai vari istituti della regione Lazio segnali preoccupanti , poichè, risultano essere messi in pregiudizio i diritti del personale del Corpo di polizia penitenziaria e nel caso di specie le Ferie Estive ma non solo.

Attualmente la carenza di personale del PRAP Lazio, Abruzzo e Molise è di circa 910 unità circa , mentre, nella solo regione Lazio è pari a – 670 unità circa. Mediante l’incremento previsto al termine del 182° e 183 Corso allievi Agenti la carenza dovrebbe scendere , entro settembre, a 585 circa unità dato riferito all’intero distretto PRAP Lazio, Abruzzo e Molise, mentre per la sola Regione Lazio di circa 500 unità.

Si resta basiti, invece, quando alcune direzioni propongono piani ferie estivi e, solo per fare alcuni esempi, i cui periodi sono in determinati mesi di 11 giorni ( Direzione CC Velletri), mentre altri di 15/16 giorni (Civitavecchia) e 18 giorni comprensivi di altre assenze ( CC Regina Coeli) .

Alcune, invece, appaiono alquanto stravaganti come quella c/o l’IPM ” Casal del Marmo” dove si effettua un sondaggio – non si comprende da chi autorizzata o se trattasi di uno scherzo – per solo 8 giorni di Ferie.

Probabilmente le Direzioni degli Istituti Penitenziari della regione Lazio “dimenticano ” che le ferie sono regolamentate dall’art.14 del DPR 31 LUGLIO 1995 N.395. Le ferie sono un diritto si applichi la normativa senza se e senza ma. In questi giorni le OOSS regionale del Lazio, eccetto due sigle, hanno diffidato le Direzioni ad assumere decisioni in contrasto con la norma sopra citata nonché di attivare qualsiasi riduzione del congedo ordinario o peggio ancora altre riduzioni o esclusioni ad accedere ai congedi parentali previsti per legge nei periodi ferie.

Per la Fns Cisl Lazio, tra l’altro, vi è la necessità di rivedere la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari e istituito le REMS, così come indicato dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 22 del 2022. Necessario, anche , ricercare soluzioni ed interventi per potenziare e migliorare l’assistenza sanitaria nelle carceri italiane.

Per la Fns Cisl Lazio si scontano antichi problemi irrisolti mai vi è la necessità, ora come non mai, di sviluppare un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni attinenti il sistema penitenziario della regione Lazio e non solo.

La Fns Cisl Lazio evidenzia che , seppur con grave criticità e carenze, la polizia penitenziaria opera con spirito di abnegazione e professionalità al proprio compito a cui va un plauso”.




Carceri, Fns Cisl Lazio: “Aumentano le aggressioni e gli eventi critici tra le sbarre”

ROMA – Aggressioni aumentate in questi giorni nei confronti del personale di polizia penitenziaria ed solo per citarne alcune: “In data 29 Febbraio  avevamo segnalato un’altra aggressione avvenuta nel carcere di Civitavecchia, 10  giorni di prognosi un soggetto nord africano con diversi precedenti, ha aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria preposto alla vigilanza presso la casa  reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.

In data 28 Febbraio aggressione ad agenti della Polizia Penitenziaria nella Casa circondariale di Viterbo -ad opera di un detenuto senza alcun motivo plausibile, ha aggredito due unità  di Polizia Penitenziaria . Purtroppo per le due unità la prognosi è stata rispettivamente di 07 giorni
In data 12 Febbraio un detenuto ha causato esplosioni lanciando bombolette incendiarie e barricandosi in cella presso la casa  reclusione Istituti Penitenziari di Civitavecchia Nc – Aurelia.
Ulteriore criticità registarta è quella dei decessi in carcere:  un detenuto  deceduto nella notte tra il 19 e il 20 Febbraio nella CR Rebibbia, mentre nel lazio si è registrato il 17 °detenuto deceduto in carcere, 11 Febbraio 2024,  c/o la casa circondariale di Latina .
Non meno criticita è la situazione delle carecri per minori.
Nell’Istituo Penale per i Minorenni di Casal del Marmo- Roma gli ingressi sono passati  da 143 a 177 dove attualmente si registra una presenza di 50 giovani reclusi (erano 46 a fine dicembre), mentre agli ingressi negli Ipm in Italia  si è passati da 713 a 1.143.
Considerato che  “decreto Caivano” ,  prevede l’estensione dell’applicazione della misura cautelare in carcere anche per fatti di lieve entità, si innesta in una tendenza di incremento costante dei numeri della giustizia minorile che si sta sviluppando da oltre un biennio e che trova corrispondenza anche nella Regione Lazio. A livello regionale e non solo  i numeri complessivi di minorenni e giovani adulti presi in carico dai servizi della giustizia minorile e gli ingressi nell’anno negli istituti penitenziari sono stati costantemente in crescita.
La Fns Cisl Lazio , mediante comunicato congiunto di tutte le sigle sindacali, ha dichiarato lo stato di agitazione  nella regione Lazio dove sobo state poste  le gravose criticità quali:
ASSENZA DI PERSONALE DI POLIZIA PENITENZIARIA IN TUTTI GLI ISTITUTI E NUCLEO CITTADINO ROMA CON URGENZA RICHIESTA DI SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE PER QUELLI IN MAGGIORE SOFFERENZA.
ASSENZA DI SICUREZZA PER IL PERSONALE A CAUSA DELLE CONTINUE AGGRESSIONI.
SOVRAFFOLAMENTO DELLA POPOLAZIONE DETENUTA.
MANCANZA DI UNA ADEGUATA RISPOSTA SANITARIA E GESTIONE DEI DETENUTI CON PATOLOGIE PSICHIATRICHE.
GESTIONE ALLA POLIZIA PENITENZIARIA DEL REGIME SANITARIO DELLA SORVEGLIANZA VISTA.
ERRATE DISPOSIZIONI IMPARTITE NELLA GESTIONE DEL PERSONALE E DEL LAVORO STRAORDINARIO, MANCATO PAGAMENTO DI MISSIONI E BUONI PASTO AL PERSONALE.
ERRATA GESTIONE DELLE CORRETTE RELAZIONI SINDACALI”.
Per la Fns Cisl Lazio purtroppo si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari, una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o, peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems .
Per la Fns Cisl Lazio occorre intervenire  sui vari organi preposti  sia dell’Amministrazione Penitenziaria che gli organi preposti alla Sanità,  affinché detenuti con problemi psichiatrici siano inviati in strutture idonee e non certo in carcere. Apprendiamo  che la Regione Lazio ha rappresentato la difficoltà di reperire personale specializzato da destinare all’interno delle REMS, tale carenza determina l’impossibilità di attivare 30 posti letto attualmente disponibili.
Per la Fns Cisl La Occorre garantire e tutelare il personale poiché non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale,garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.
Per le motivazioni sopra esposte la Segreteria Regionale ha richiesto agli uffici preposti interventi immediati tali da risolvere le questioni segnalate, anche, con uno scorrimento di mobilità di polizia penitenziaria dalle attuali graduatorie.



Carceri Lazio, Fns Cisl: “La polizia penitenziaria non percepisce il pagamento delle missioni per carenza fondi”

ROMA – Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “Purtroppo, oltre, al sovraffollamento  nelle carceri ed alla nota e grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria della Regione Lazio, che rende le condizioni lavorative molto difficoltose, segnaliamo la carenza di fondi nel pertinente capitolo di spesa e pertanto non è possibile garantite la copertura totale della indennità di missione dell’anno 2023 ad oggi Febbraio 2024, sia quello attinente al Dipartimento Giustizia Minorile e di Cominità ( MINORI )  che Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ( ADULTI).

Addirittura, solo per fare alcuni esempi  non risultano pagate missioni da Aprile 2023  per  Nucleo Provinciale Traduzioni Frosinone, da Ottobre 2023 per il Nucleo Cittadino Traduzioni di Roma – Situazione che si ripete nei vari nuclei traduzioni  locali  Viterbo, Velletri etc etc.

La questione concernente a quanto indicato nel contratto nazionale forze di Polizia comparto sicurezza e nello specifico a quanto indicato nell’art. 9 del D.P.R. del 20 aprile 2022, n. 57.

La Fns Cisl Lazio in caso di persistente non pagamento delle spettanze da parte degli Uffici preposti, a cui sono state inviate in questi giorni varie note,  si vedrà costretta ad attivare le procedure per violazione contrattuale, oltre, a valutare ricorso per pignoramento dei vari capitolati dell’Amministrazioni interessate”.

 




Fns Cisl Lazio: “Purtroppo torna alla ribalta il problema della sicurezza a Mammagialla”

VITERBO – Fns Cisl Lazio: “Purtroppo torna alla ribalta il problema della sicurezza all’interno della casa circondariale di Viterbo . Ancora un’aggressione tra le mura dei carceri della regione Lazio. L’ultima vicenda si è verificata ieri nel carcere CC di Viterbo che evidenzia in maniera chiara come a nulla siano valsi gli allarmi sulla necessità di rinforzare il contingente poiché si è impossibilitati a gestire senza un numero congruo di personale i detenuti facinorosi . Un detenuto di origini italiane con problemi psicologici dà incandescenza all’interno della struttura: colpendo più persone tra cui il proprio legale, un diendente delegato dal patronato ed, infine, non da meno un poliziotto penitenziario che ha avuto necessità di essere portato al pronto soccorso con giorni prognosi 10.

Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuare , servono ora come non mai solo atti concreti, serve garantire e porre in sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria dato che la responsabilità è in capo al datore di lavoro ed alla stessa amministrazione ed è bene ricordare che con tutto ciò non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.

Purtroppo la previsione di aumento della dotazione organica del carcere di Viterbo non ha tenuto conto della relazione illustrativa del DAP sulla previsione di nuovi reparti detentivi inclusa nel Fondo complementare al PNRR tra cui vi è inserito il carcere di Viterbo.

Attualmente l’istituto, dato ministero della giustizia del 31 Dicembre 2023, risulta essere sovraffollato di + 116 detenuti , previsti 535 mentre quelle presenti risultano essere 651, registrando una percentuale del 161% di sovraffollamento.

La Fns Cisl Lazio, lo scorso 18 gennaio ha chiesto al Provveditore di sollecitare un incontro c/o l’Osservatorio sulla Sanità Penitenziaria con tutte le OOSS del Personale di Polizia Penitenziaria. Il Provveditore in tale incontro ha accolto la proposta, seguito di nota unitaria delle OOSS del giugno 2023.

Nell’incontro avuto con il Provveditore abbiamo appreso, tra l’ltro, che attualmente non vi è un problema legato ai posti ma alla non disponibilità del personale medico , per carenza di personale, in strutture quali le REMS.

Occorre compensare la forte carenza di organico, nel Lazio son circa 500 mentre a Viterbo circa 80 unità ed è , pertanto, necessario intervenire sull’organizzazione del servizio all’interno degli istituti . E’ opportuno ed necessario provvedere ad aumentare gli organici, creare spazi a disposizione del personale ed aumnmetare ausili tecnologici per migliorare il servizio.

Per la Fns Cisl Lazio occorre garantire e tutelare il personale tutto ed a tal riguardo intensificherà gli interventi , con frequenti visite sui luoghi di lavoro in ogni sede ,compreso Viterbo, affinchè si possano migliorare le condizioni lavorative ed applicare in toto le norme contrattuali nei confronti del personale del Corpo dii Polizia Penitenziaria, dei Dirigenti Penitenziari e dei Dirigenti del Corpo.




Carcere Rieti, Fns Cisl Lazio: “Criticità piantonamento detenuto psichiatrico”

RIETI –  Riceviamo e pubblichiamo: “La Fns Cisl Lazio,  lo scorso 18 gennaio  ha chiesto al Provveditore di sollecitare un incontro c/o l’Osservatorio sulla Sanità Penitenziaria con tutte le OOSS del Personale di Polizia Penitenziaria.  Il Provveditore  in tale incontro ha accolto la proposta, seguito di  nota unitaria delle OOSS del giugno 2023.
Nell’incontro avuto con il Provveditore abbiamo appreso, tra l’ltro, che  attualmente non vi è un problema legato ai posti ma alla non disponibilità del personale medico , per carenza di personale,  in strutture quali le REMS.
Non va sottovalutato, comunque,  il fatto che a Rieti vi è una Rems , con 10 internati ,  le cui traduzioni e frequenti piantonamenti sono gestiti interamente dal personale che espleta servizio nella struttura del  Nuovo Complesso Casa Circondariale di Rieti , creando non pochi problemi considerata la cronica mancanza di personale e la grande percentuale di detenuti trasferiti per ordine e sicurezza, la maggior parte dei quali con problemi psichici e/o psichiatrici difficilmente gestibili all’interno del carcere.
Attualmente  il  Nuovo Complesso Casa Circondariale di Rieti, dato aggiornato ad oggi, risulta avere n. 442 detenuti  mentre  la capienza regolamentare è calcolata in 295 detenuti , registrando cosi una percentuale di sovraffollamento del 149 %.
Al momento il personale di Polizia Penitenziaria deve anche piantonare un detenuto con problemi psichici incompatibile con il regime carcerario ed in attesa di idonea struttura per scontare la pena ed come più volte ribadito da questa Federazione Nazionale Sicurezza Cisl Lazio , il  problema delle REMS non riguarda l’Amministrazione Penitenziaria e tantomeno il personale dato che le   competenze sono esclusivamente delle ASL  e della Regione.
Occorre compensare la forte carenza di organico, nel Lazio son circa 500 mentre a Rieti  circa 60 unità  ed è , pertanto, necessario intervenire sull’organizzazione del servizio all’interno degli istituti . E’ opportuno ed necessario provvedere ad aumentare gli organici, creare spazi a disposizione del personale ed aumnmetare ausili tecnologici per migliorare il servizio.
Per la Fns Cisl Lazio occorre garantire e tutelare il personale tutto ed a tal riguardo intensificherà gli interventi , con frequenti visite sui luoghi di lavoro in ogni sede ,compreso Rieti, affinchè si possano migliorare le condizioni lavorative ed applicare in toto le norme contrattuali nei confronti del personale del Corpo dii Polizia Penitenziaria, dei Direttori e dei Funzionari del Corpo”.




Lazio, Fns Cisl Lazio: “I Vigili del fuoco meritano molta più attenzione”

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “I vigili del fuoco della regione Lazio meritano molta più attenzione, le problematiche sono tante, occorre necessariamente rivedere gli organici nei vari comandi provinciali dei Vigili del Fuoco del Lazio. Attualmente nella regione mancano circa 500 unità ed ogni sede necessita di implementazione di personale, vi è necessità di sedi di servizio più adeguate ed è inammissibile che alcuni distaccamenti attendono , purtroppo,  da anni una nuova sede. Per la Fns Cisl Lazio importante è non sottovalutare la necessità di rinnovamento del parco automezzi , oltre, ad  una maggior tutela sanitaria.  La Fns Cisl Lazio sta portando avanti una vera e propria battaglia sulla salute e la prevenzione dei Vigili del Fuoco incalzando quotidianamente ed ad ogni livello le varie  autorità interessate.

La Fns Cisl Lazio quotidianamente evidenzia le problematiche ai vari livelli istituzionali  affinché siano attenzionate non dimenticando che il Corpo Nazionale dei Vigli del Fuoco  è  l’unico Corpo dello Stato a garantire soccorso tecnico urgente ai cittadini in Italia.  La politica in generale deve comprendere una volta per tutte che i Vigili del Fuoco sono gli unici a garantire un servizio indispensabile ai cittadini, per questo motivo il Corpo Nazionale dovrebbe essere messo nelle condizioni di poter operare sempre e in qualunque situazione nelle migliori condizioni”.



Fns Cisl Lazio: “Torna alla ribalta il problema della sicurezza nel carcere di Civitavecchia”

CIVITAVECCHIA –  “Torna alla ribalta il problema della sicurezza all’interno della casa circondariale di Civitavecchia e si allunga la lista di episodi gravi che hanno come protagonisti i detenuti -registriamo tre aggressioni in questa settimana ( 2 a viterbo ed questa a Civitavecchia) –

L’ultima vicenda si è verificata, da quanto apprendiamo , questa notte nel carcere NC di Civitavecchia dove un detenuto, problematico cittadino italiano, ha prima distrutto la cella detentiva e successivamente le ha dato fuoco , stesse modalità a distanza di dieci giorni.

L’incendio ha interessato tutta la sezione che è stata evacuata. I detenuti sono stati messi in sicurezza e nel frangente dei soccorsi il detenuto piromane ha aggredito gli stessi agenti di cui uno tutt’ora è ancora al PS. Stesso ricorso medico a cui hanno avuto bisogno altri quattro agenti che sono risultati intossicati unitamente ad altri detenuti.

Il detenuto in questione non è nuovo a tali episodi e più volte è stato richiesto il suo trasferimento per ragioni di ordine e sicurezza ma ciò non risulta essere mai ottenuto.

Detenuto noto , anche, perché deve scontare diversi procedimenti disciplinari ma causa del sovraffollamento e l’indisponibilità di celle detentive previste dall’ art 32 DPR 230/2000 il soggetto non ha mai espiato le sanzioni emesse dal consiglio di disciplina e sebbene il Decreto Sicurezza emanato poco tempo fa dal governo Meloni , gli organi preposti, non hanno disposto il trasferimento del soggetto che da mesi destabilizza l’ordine costituito mettendo in atto vessazioni, aggressioni, ai danni del Personale tutto , pare anche nei confronti del vice Direttore.

Questo episodio evidenzia in maniera chiara come a nulla siano valsi gli allarmi sulla necessità di rinforzare il contingente poiché si è impossibilitati a gestire senza un numero congruo di personale i detenuti facinorosi –

Occorre garantire e porre in sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria dato che la responsabilità è in capo al datore di lavoro ed alla stessa amministrazione ed è bene ricordare che con tutto ciò non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.

Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuare , servono ora come non mai solo atti concreti.

Purtroppo dobbiamo segnalre che nella previsione di aumento della dotazione organica del carcere NC Civitavecchia l’amministrazione regionale ha previsto un incremento di solo 09 unità rispetto alla proposta della Fns Cisl Lazio di 15 unità. Le modifiche proposte dalla Fns Cisl Lazio per ril carcere di NC Civitavecchia erano state effettuate tendo conto della relazione illustrativa del DAP sulla previsione di nuovi reparti detentivi inclusa nel Fondo complementare al PNRR tra cui vi è inserito il carcere di NC Civitavecchia.

Mancano più di 60 unità al NC Civitavecchia, mentre, nella regione ne mancano circa 650 unità di polizia penitenziaria. Il personale lavora in condizioni critiche ed è stremato e se a ciò si aggiunge che, anche , si continua a gravare su, una competenza non propria dato che deve occuparsi di detenuti con problemi psichiatrici la situazione peggiora ulteriormente.
Addirittura è notizia di questi giorni dove al personale è negato addirittura un periodo di ferie natalizie- modalità questa fortemente criticata , anche, dalla Fns Cisl poiché il supporto può avvenire con modalità concordate mediante l’ausilio del personale del locale nucleo traduzioni e piantonamento cittadino – in conformità e nel rispetto del regolamento ed utilizzo personale stesso di tale nucleo –

Per la Fns Cisl Lazio non bastano le 09 unità che il PRAP Lazio, Abruzzo e Molise ha previsto per tale sede sono poichè rappresentano solo granelli di sabbia in un oceano.

Per la Fns Cisl Lazio tale previsione è un danno in quanto servono interventi urgenti per le carceri e non solo paliativi perchè cosi facendo a rischiare sono solo il personale di Polizia Penitenziaria e i dirigenti. e i funzionari del Corpo”.

IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
F.to Massimo Costantino




Aggressione a Mammagialla, Fns Cisl Lazio: “Torna alla ribalta il problema della sicurezza”

ROMA – Riceviamo dalla Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “Torna alla ribalta il problema della sicurezza all’interno della casa circondariale di viterbo. Ancora un’aggressione tra le mura dei carceri della regione lazio . Si allunga la lista di episodi gravi che hanno come protagonisti i detenuti.

L’ultima vicenda si è verificata nel carcere CC di Viterbo, un detenuto per futili motivi aggrediva e il vice sovrintendente ed un assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria di procurando lesioni ad entrambi. Il pronto soccorso ha refertato 15 giorni ad ambedue unità.
Questo episodio evidenzia in maniera chiara come a nulla siano valsi gli allarmi sulla necessità di rinforzare il contingente poiché si è impossibilitati a gestire senza un numero congruo di personale i detenuti facinorosi –
Occorre garantire e porre in sicurezza il personale di Polizia Penitenziaria dato che la responsabilità è in capo al datore di lavoro ed alla stessa amministrazione ed è bene ricordare che con tutto ciò non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.
Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuare , servono ora come non mai solo atti concreti”.
Purtroppo dobbiamo segnalre che nella previsione di aumento della dotazione organica del carcere di Viterbo l’amministrazione regionale ha previsto un incremento di solo 07 unità rispetto alla proposta della Fns Cisl Lazio di 17 unità. Le modifiche proposte dalla Fns Cusl Lazio per ril carcere di Viterbo erano state effettuate tendo conto della relazione illustrativa del DAP sulla previsione di nuovi reparti detentivi inclusa nel Fondo complementare al PNRR tra cui vi è inserito il carcere di Viterbo.
Attualmente il problema più grosso è che ci sono n. 23 unità che espletano servizio c/o il Gruppo Operativo Mobile ( GOM) ma risultano amministrati nell’istituto Viterbese e questo è un grosso problema non da poco. Mancano più di 60 unità a Viterbo, mentre, nella regione ne mancano circa 650 unità di polizia penitenziaria. Il personale lavora in condizioni critiche ed è stremato e se a ciò si aggiunge che, anche , si continua a gravare su, una competenza non propria dato che deve occuparsi di una detenuta con problemi psichiatrici.
Per la Fns Cisl Lazio non bastano le 07 unità che il PRAP Lazio, Abruzzo e Molise ha previsto per tale sede sono poichè rappresentano solo granelli di sabbia in un oceano.
Per la Fns Cisl Lazio tale previsione è una beffa in quanto servono interventi urgenti per le carceri e non solo paliativi perchè cosi facendo a rischiare sono solo il personale di Polizia Penitenziaria e  i dirigenti e i funzionari del Corpo”.



Carceri, Fns Cisl Lazio: “Sempre più detenuti e sempre meno agenti”

ROMA – Riceviamo da Fns Cisl Lazio e pubblichiamo: “Attualmente il sovraffollamento delle carceri del Lazio è pari a + 1.131  detenuti rispetto alla capienza regolamentare, considerato che n. 6.465 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 30.11.2023, rispetto ad una capienza regolamentare di  detenuti prevista di n. 5.334.

Destano particolare attenzione e preoccupazione le situazioni degli istituti :
ISTITUTI
Capienza
Regolamentare
Detenuti presentI
SOVRAFFOLLAMENTO
CIVITAVECCHIA “N.C.”
357
502
145
ROMA REBIBBIA N.C.1
1.170
1.511
341
ROMA “REGINA COELI”
628
1.038
410
VELLETRI –
412
620
208
VITERBO
440
641
201

Purtroppo dobbiamo segnalre  che la previsione di aumento della dotazione organica l’amministrazione risulta irrisoria  addirittura  in qualche sede non si è avuto conto della relazione illustrativa del DAP sulla previsione di nuovi reparti detentivi inclusa nel Fondo complementare al PNRR.

Purtroppo si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari , una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o , peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems.

La Fns Cisl Lazio chiede una forte azione da parte dell’Amministrazione Penitenziaria  perchè occorre garantire e tutelare il personale  tutto   dato che le carenze di personale attualmnete è di circa 600 unità  ed con tutto ciò  non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità.