REMS, Fns Cisl Lazio: “Questione della politica. Manifestazione il 20 ottobre”

ROMA – Riceviamo da Massimo Costantino (Segretario Generale Aggiunto CISL FNS) e pubblichiamo: “Basta aggressioni al personale di polizia penitenziaria  da parte di detenuti psichiatrici, il problema delle REMS non riguarda l’amministrazione Penitenziaria e tantomeno il personale dato che le competenze sono esclusivamente delle ASL.
Occorre intervenire e modificare la legge sulle REMS perchè, cosi come scritta, a rischiare sono solo il personale di Polizia Penitenziaria e  i dirigenti.
E’ di sabato la notizia  dell’aggressione avvenuta nei confronti di due unità di polizia penitenziaria , ai quali sono state diagnosticate ad uno prognosi di giorni 03 ad altro di giorni 05, dopo averli presi a pugni.
La tentata evasione dall’ospedale romano “Sandro Pertini”  è dovuta al fatto che detenuti psichiatrici sono trattati come semplice utenza ospedaliera,con attese anche lunghe per effettuare visite ,  ma questo è inammissibile, poichè  a rimetterci è la sicurezza non solo del personale ma di tutta la cittadinanza.
Il personale ha già altri problemi, non vi è necessità di affidargliene altri.
E’ nota la carenza di personale e proprio per questo che la Polizia Penitenziaria del NC RIeti, in questi, giorni , infatti ha dichiaro la stato di agitazione e  protesterà davanti all’istituto in data 20 ottobre ed il giorno successivo, il 21, davanti la Prefettura di Rieti.
Problematiche che troviamo,anche , negli istituti della regione, quali quelli di Frosinone, Regina Coeli, Rebibbia, Latina, IIPP Civitavecchia-Viterbo.
Per la Fns Cisl lazio ciò avviene perché resta sempre la stessa criticità che tali detenuti non devono stare in carcere ma in strutture ospedaliere idonee-non vigilati dalla penitenziaria, e qui che politica e le ASl sono assente cioè fanno finta di nulla – come se il problema non esistesse”.



Test sierologici, Costantino (Fns Cisl): “La polizia penitenziaria inserita nell’attività di screening”

ROMA – Riceviamo da Massimo Costantino (Fns Cisl Lazio) e pubblichiamo: “In questi giorni abbiamo  formalmente ricevuto  dall’Amministrazione Regionale del Lazio, PRAP LAM, che nel  programma di indagine epidemiologica, diversamente  da quanto apprendiamo su alcuni quotidiani o agenzie di stampa in data odierna, è stata inserita anche  la Polizia Penitenziaria operante nella  Regione Lazio.

Indagine epidemiologica di cui già sono stati chiesti i dati per quanto concerne il personale in servizio presso gli Istituti e servizi vari appartenenti al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.

Indagine, che a quanto apprendiamo, dovrebbe essere  effettuata anche  per il personale di Polizia Penitenziaria appartenente al Dipartimento Giustizia Minorile e Comunità pertinenti alla Regione Lazio”.




La Fns Cisl Lazio esprime vicinanza al collega aggredito nel carcere di Civitavecchia

ROMA – Riceviamo e pubblichiamo: “La Fns Cisl Lazio esprime vicinanza al collega che oggi è stato aggredito nel tardo pomeriggio presso il carcere NC di Civitavecchia. Con prontezza il personale è riuscito afar entrare i detenuti in cella e a mettere in sicurezza la sezione , Anche in questa situazione il personale ha dimostrato grande responsabilità e abnegazione, riportando la sicurezza all’interno del carcere”.




Mammagialla, Fns cisl Lazio: “Occorre un direttore titolare e l’arrivo di altre unità”

VITERBO – Riceviamo da Massimo Costantino (segretario Generale Aggiunto CISL FNS) e pubblichiamo: “Come preannunciato nella conferenza stampa presso la sala consiliare del comune di viterbo, dopo la manifestazione avvenuta in data 14 febbraio c.a., Il dipartimento amministrazione penitenziaria ha dato luogo a quanto ci aveva già comunicato nella riunione del giorno prima. Le unità inviata risultano essere 06- un numero esiguo- avremmo sperato in qualcosa di più – almeno una decina di unità –

Per la Fns Cisl Lazio  resta inteso che le 16 unità che  espletano servizio presso il GOM – gruppo operativo mobile – siano restituite all’istituto e che altre 16 unità siano inviate dal GOM –

Apprendere poi di un direttore che va a giorni alterni in istituto non è una bella notizia – perché così facendo i problemi si raddoppiano sia alla CR Rebibbia- dove da un anno chiediamo di essere convocati sull’organizzazione del lavoro ma assenti risultano le autorità preposte – e  ora non vorremmo che ciò accada anche a Viterbo-dove le relazioni sindacali erano ottime.

La Fns Cisl chiede un direttore titolare certo non un supplente per l’istituto di Viterbo. La Fns Cisl unitamente alle altre sigle prosegue lo stato di agitazione e con le stesse ha. Girato un incontro con il provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise”.

 

 




Mammagialla, Fns Cisl Lazio annuncia incontro col direttore generale del personale

La Fns Cisl Lazio prende atto della sensibilità ricevuta da parte del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ( DAP) circa il fatto che le rappresentanze sindacali della nota congiunta del 01.02.2020 cioè : Sappe- Osapp- UIl.Uspp- Fns Cisl e Cgil- Cnpp , dove veniva proclamata una manifestazione per la giornata del 14.02.2020 per le strade della città di Viterbo, sono state convocate dal Direttore Generale del Personale per discutere delle probematiche inerenti l’istituto di Viterbo- Mammagialla.

La Fns Cisl Lazio ribadisce comunque la necessità di installare telecamere ovunque, così si evitano strumentalizzazioni di ogni genere e che non si allenti il regime del 41 bis .




Fns Cisl Lazio, sovraffollamento di 1319 detenuti nelle carceri laziali e 1209 detenuti in attesa di primo giudizio

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo:”Non si placa il sovraffollamento che risulta essere di 1.319 detenuti considerato che n. 6.566 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31/12/2019, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.247 . Preoccupante è anche il fatto che nelle carceri risultano n. 1.209 detenuti in attesa di primo giudizio( tra cui 474 detenuti stranieri).

Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+152) ; CC Frosinone (+70); NC Civitavecchia ( +181); CCF Rebibbia ( +130); NC Rebibbia ( + 484); CC Regina Coeli (+391); Velletri (+142) , CC Latina (+ 65) NC Rieti( +77). Particolarmente critica la situazione a Rebibbia Nuovo complesso, Rebibbia femminile, Regina Coeli, Civitavecchia e Latina.

Purtroppo il quadro delle carceri del Lazio attualmente non risulta roseo considerato che le carenze degli organici della polizia penitenziaria non vengono ricoperte. La chiusura degli Opg hanno causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che in molte carceri- alcune dell’epoca borbonica- sono inadeguate.

E’ noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dal sovraffollamento, dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane. Ultima nota , in ordine di tempi, inviata proprio ieri e riferita alla casa reclusione di Paliano.

Antichi problemi irrisolti perché non si sviluppa un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni, si preferisce utilizzare soluzioni tampone che dopo un po’ riportano il problema all’origine.

Chiediamo da tempo al Ministero della Giustizia ed al Dap soluzioni concrete e soprattutto una visione prospettica, ma le risposte continuano a non arrivare” .

Il Segretario Generale Aggiunto
Massimo COSTANTINO