Freud e Signorelli. Orvieto e l’Etruria nell’ombelico del sogno psicoanalitico” di Luciano Dottarelli all’Opera del Duomo di Orvieto

ORVIETO- Sabato 27 gennaio, alle 17, la Sala Urbani del Palazzo dell’Opera del Duomo di Orvieto ospiterà la presentazione del libro “Freud e Signorelli. Orvieto e l’Etruria nell’ombelico del sogno psicoanalitico” di Luciano Dottarelli.
Dopo i saluti dei rappresentanti istituzionali e l’intervento introduttivo a cura di Stefano Talamoni, direttore della collana Genius Loci, nella quale l’opera è stata pubblicata per la casa editrice IF Press, l’autore dialogherà sul tema con l’architetto Raffaele Davanzo, presidente dell’Istituto Storico Artistico Orvietano.
L’iniziativa culturale si inserisce nelle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Luca Signorelli, autore del ciclo di affreschi nella Cappella Nova, detta di San Brizio, nella Cattedrale ed è patrocinata dall’Opera del Duomo e dai Comuni di Orvieto e Bolsena.
L’autore concentra le sue riflessioni sull’episodio della dimenticanza da parte di Sigmund Freud del nome del pittore del quale aveva ammirato i meravigliosi affreschi nel Duomo di Orvieto durante il soggiorno del 1897. Su questo episodio si sono esercitate schiere di studiosi, indotti anch’essi a trasformarsi in «detective dell’anima» alla ricerca di una soluzione che risultasse più convincente, più profonda e più freudiana di quella proposta, non senza contraddizioni e reticenze, dal padre della psicoanalisi.
«In un anno di straordinario fervore creativo, l’incontro con i capolavori di Luca Signorelli e con le tombe etrusche semplicemente squadernava davanti agli occhi di Freud l’impasto di luce, oscurità, amore, odio, eternità e morte di cui è intessuta la vita di tutti gli uomini. Una sorta di “ombelico del sogno”, un groviglio che non si lascia mai definitivamente sbrogliare, i cui fili essenziali egli avrebbe comunque intravisto nelle fondamentali esperienze dell’amore e della morte. Stanno qui, forse, il pregio e la plausibilità della sua avventura intellettuale».

Luciano Dottarelli (Bolsena, 1956), docente di discipline filosofiche, ha sempre coniugato l’attività didattica e di ricerca con un forte impegno civile. I suoi interessi teorici sono rivolti all’epistemologia, all’etica, alla filosofia politica e alla pratica filosofica. Tra le sue pubblicazioni: Popper e il “gioco della scienza” (Massari, 1992); Kant e la metafisica come scienza (Massari, 1995); Maneggiare assoluti. Immanuel Kant, Primo Levi ed altri maestri (Il Prato, 2012); Musonio l’Etrusco. La filosofia come scienza di vita (Annulli Editori, 2015); Freud. Un filosofo dietro al divano (Annulli Editori, 2015); Riverberi. Di Tuscia e d’altro (Annulli Editori, 2018); Ecosofia, sapienze della terra per la coltivazione dell’umanità (Annulli Editori, 2021).




Bolsena, il filosofo Luciano Dottarelli presenta il libro “Freud e Signorelli”

BOLSENA ( Viterbo) – Al Teatro Piccolo Cavour, al civico 51 di via Cavour, a Bolsena si terrà giovedì 21 dicembre, alle 17,30, la presentazione del libro “Freud e Signorelli – Orvieto e l’Etruria nell’ombelico del sogno psicoanalitico” (If Press, 2023) del filosofo Luciano Dottarelli. Nel testo l’autore concentra l’attenzione e la sura riflessione sull’episodio della dimenticanza da parte di Sigmund Freud del nome del pittore di cui nel 1897 aveva ammirato gli affreschi nel Duomo di Orvieto, su cui si sono esercitate schiere di studiosi, indotti a trasformarsi anch’essi in «detective dell’anima» alla ricerca di una soluzione che risultasse più convincente, più profonda (e più freudiana) di quella proposta, non senza contraddizioni e reticenze, dal padre della psicoanalisi. Con Dottarelli dialogherà il direttore della collana “Genius loci” della casa editrice If Press, Stefano Talamoni. Insieme approfondiranno i temi presenti nell’opera attraverso un dialogo che coinvolgerà anche il pubblico presente. Ad arricchire l’incontro letture di alcuni passi dell’opera e incursioni musicali affidate a Simonetta Chiaretti e Massimo Pasquini.  Docente invitato della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma e all’Istituto Progetto Uomo di Montefiascone, Dottarelli ha sempre coniugato l’attività didattica e di ricerca con un forte impegno civile e un’autentica passione per la terra. Ha promosso la costituzione del Club Unesco Viterbo Tuscia, di cui è presidente. I suoi interessi filosofici sono rivolti all’epistemologia, all’etica, alla filosofia politica e alla pratica filosofica. Ad aprire la presentazione il saluto del sindaco di Bolsena Paolo Dottarelli. La presentazione (ingresso libero) ha il patrocinio del Comune di Bolsena, del Club Unesco per la Tuscia, della Pro loco Bolsena e della If Press.