Giubileo e via Francigena: la propaganda di Buzzi e la verità dei fatti

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Leggo con un certo sconcerto le dichiarazioni trionfalistiche del coordinatore di Fratelli d’Italia Luigi Maria Buzzi sull’inaugurazione dell’ex farmacia di Via Ascenzi, trasformata in info point per l’accoglienza dei pellegrini del Giubileo. Sembra quasi che l’intero merito vada alla Regione Lazio a guida FdI, come se il progetto fosse piovuto dal cielo grazie all’illuminata benevolenza dei consiglieri regionali Ma è bene, anzi doveroso, rimettere le cose al loro posto.

L’unico “miracolo” vero in questa storia è stato quello compiuto dall’amministrazione comunale di Viterbo che, davanti a un bando regionale con scadenza praticamente immediata — e parliamo di una finestra ridicola, figlia di una programmazione approssimativa — ha scritto, presentato e approvato un progetto in una sola settimana. Questo significa lavorare sotto pressione, con serietà e dedizione. E questo non lo ha fatto né la Regione né qualche coordinatore in cerca di visibilità: lo ha fatto il Comune di Viterbo.

A ciò si aggiunga l’impegno instancabile del settore lavori pubblici, che ha portato a termine gli interventi in tempi record, dimostrando che quando si vuole (e si sa come), l’efficienza è possibile anche nella macchina pubblica. E permettetemi di aggiungere: io stessa, come consigliera delegata alla promozione della via Francigena e del Giubileo 2025, sono da due anni e mezzo sul campo, ogni giorno, non con proclami e comunicati, ma con incontri, iniziative, soluzioni, mediazioni e proposte concrete. Mi preme soprattutto ricordare che prima del mio interessamento, la tappa della via Francigena era Montefiascone/Vetralla ,infatti nella App di AEVF si entrava da Porta Fiorentina e si usciva immediatamente da Porta Faul .Solo dopo aver dimostrato storicamente il passaggio dei Pellegrini nel cuore medievale della nostra città Viterbo è diventata fine tappa con tutta una serie di benefici e conoscibilità della nostra amata città.

Il rispetto per la verità dei fatti è il minimo sindacale quando si parla di cosa pubblica. E allora, caro Buzzi, va benissimo ringraziare chi ha messo i fondi, dimostrando di avere a cuore l’argomento, ma si abbia anche l’onestà di riconoscere il merito di chi ha realizzato i progetti in condizioni difficilissime e con tempistiche dettate più da logiche elettorali che da una reale pianificazione strategica.

La verità è che questo info point ed aggiungo il baby pit stop ( recuperato da magazzino qual era) è frutto di uno sforzo corale ed è solo grazie all’impegno concreto e quotidiano di questa amministrazione se oggi possiamo parlare di accoglienza dei pellegrini e famiglie con bambini, riqualificazione degli spazi cittadini, invece che di fondi persi per inefficienza o lentezza.
Il Giubileo non è una passerella per collezionare meriti politici, ma un’opportunità storica da cogliere con responsabilità e visione. Quella che, mi permetto di dire, qui a Viterbo stiamo dimostrando di avere, giorno dopo giorno”.
Alessandra Croci
Consigliera Delegata alla promozione della Via Francigena e Giubileo 2025




Giubileo, Buzzi (FdI): “Grazie alla Giunta Rocca attivato punto d’accoglienza in via Ascenzi”

VITERBO – “Bene l’inaugurazione dei locali dell’ex farmacia comunale di Via Ascenzi come  info point per l’accoglienza dei pellegrini del Giubileo, specialmente. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Lazio nell’ ambito delle iniziative messe in campo nell’anno giubilare per rendere il nostro centro storico più accogliente e fruibile ai pellegrini, turisti e visitatori che arriveranno attratti soprattutto dal percorso della via Francigena e della Romea Strata. Ringraziamo i consiglieri  regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli per la costante attenzione rivolta al nostro Capoluogo e naturalmente la Giunta regionale a guida Fratelli d’Italia che ha voluto dare un’anima al bilancio regionale attraverso interventi specifici per il Giubileo. Non solo iniziative ed attività ma anche e soprattutto interventi strutturali per migliorare l’accoglienza dei pellegrini e per lasciare ai cittadini spazi e ambienti riqualificati per il futuro. È il caso della ex farmacia di via Ascenzi, spazio regionale ristrutturato dal comune con le risorse del fondo regionale per il Giubileo. Un altro concreto segnale di attenzione e di vicinanza della Regione Lazio alla Città dei Papi e al ruolo strategico che Viterbo riveste dal punto di vista storico, culturale e turistico nell’ anno santo della Chiesa “
Lo dichiara il Coordinatore di Fratelli d’Italia di Viterbo Luigi Maria Buzzi.




“La Tenda del Giubileo”: la speranza che non delude (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – Dopo venticinque giorni si è concluso il progetto La Tenda del Giubileo, insieme per una esperienza di Umanità, che dal 10 marzo ha visto la partecipazione di 42 movimenti ecclesiali, il coinvolgimento di 52 confraternite, con la partecipazione di circa 2000 persone nei momenti di preghiera e culturali.
La cerimonia di chiusura ha visto coinvolte alcune Bande della Diocesi di Viterbo: MusiChiAmo (di Viterbo) Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella D’Agliano, Farnese, Graffignano, Ischia di Castro, Latera, Valentano, Grotte Santo Stefano, Marta, Oriolo, Piansano, Sipicciano, Tuscania, Vetralla, Vitorchiano e Veiano.
I 120 elementi si sono radunati a piazza San Faustino dove insieme ad alcuni sacerdoti e una ricca rappresentanza di associazioni e movimenti, in pellegrinaggio hanno raggiunto la Chiesa Giubilare di Santa Maria Liberatrice.
Ad accoglierli il vescovo Orazio Francesco Piazza, la sindaca Chiara Frontini, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il prefetto Gennaro Capo, Cecchini per i Cavalieri del Santo Sepolcro , il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti e i rappresentanti dei sindaci di Veiano, Civitella d’Agliano e Castiglione in Teverina, il comandante dei Carabinieri Paolo Lonero e il colonnello della Guardia di finanza Carlo Pasquali.
Don Alfredo Cento, delegato vescovile per i movimenti ecclesiali della diocesi, ha ringraziato il vescovo per la sua presenza, i sindaci e i corpi bandistici, don Flavio e Roberto Marchetti presidente della consulta dei laici, che a vario titolo, si sono impegnati per l’ottima riuscita di questa nuova esperienza di Fede in occasione del Giubileo 2025.
Prima della celebrazione eucaristica, si è unito ai ringraziamenti il vescovo Orazio Francesco Piazza.
“In questa coralità di persone, associazioni ed istituzioni civili e militari, terminiamo oggi questo cammino ai piedi di Santa Maria Liberatrice per tessere la trama della nostra vita sociale. Un impegno sul territorio, vivendo a cuore aperto questa esperienza, soprattutto per dire grazie a tutti coloro, e sono stati tanti, che avete reso possibile “il sogno” del vescovo. Posso dire che siete la mia consolazione, ma anche quelle delle istituzioni. Dovete sentire la presenza come una testimonianza concreta per rispondere al vostro impegno di vita: una comunione ecclesiale per una coesione sociale”.
Una cerimonia molto partecipata in un clima di festa.

 

 




Turismo, in estate alloggi più cari per Giubileo e affitti brevi

ROMA – Ponza sarà la meta regina dell’estate romana, ma il combinato disposto di Giubileo e proliferazione di affitti brevi produrrà un cospicuo aumento della spesa per gli alloggi su tutta la costa laziale. È quanto emerge dall’ultima analisi della domanda turistica realizzata da Lybra Tech, azienda del gruppo Zucchetti specializzata nell’analisi dei flussi di visitatori.

Ponti strategici. Quest’anno, a causa della Pasqua alta, la stagione turistica inizierà già in primavera (nel 2024 invece era partita solo dal 2 giugno). In questo periodo i picchi si concentreranno attorno ai ponti delle festività del 25 aprile, primo maggio e 2 giugno. Inizialmente si prevede una forte presenza di turisti stranieri che resteranno in media per tutto il fine settimana con partenza anche nei giorni feriali. Questo lascia immaginare una stagione con flussi frammentati ma continui, tanto da sostenere comunque l’occupazione. In estate invece la domanda sarà prevalentemente italiana, soprattutto nelle settimane centrali della stagione, con soggiorni lunghi e un anticipo di ricerca molto alto. Il grosso dei connazionali sceglierà la prima settimana di luglio e la prima e la seconda di agosto.

Le località più gettonate. Le previsioni per il 2025 indicano Ponza e l’arcipelago delle Isole Ponziane come le destinazioni più ricercate sia per la primavera che per l’estate, grazie al fascino delle isole e alla facilità di accesso. Tra aprile e maggio gli stranieri rappresenteranno il 62,2% del totale dei visitatori, con un ruolo importante del mercato statunitense (quasi il 25%). I soggiorni saranno tendenzialmente brevi, dalle tre notti degli inglesi alle 4,6 dei tedeschi. La clientela è composta prevalentemente da coppie (74%). Le famiglie invece si concentreranno su Ladispoli, Sabaudia, Terracina e Nettuno.

Al contrario, da luglio a settembre, la maggioranza dei turisti sarà italiana (54%), con permanenze più lunghe, dalle 4,7 notti di media del Regno Unito alle 8 dei cittadini belgi. Solo il mercato degli Stati Uniti manterrà una sosta più breve (3,6 notti). Sempre nei mesi più caldi la percentuale di coppie rimarrà alta (53%), ma aumenterà la quota di famiglie, che salirà al 33%. Il calo maggiore riguarda il mercato russo, mentre iniziano ad affacciarsi nuove nazionalità come Australia e Paesi Bassi, che potrebbero aprire scenari di diversificazione dei flussi turistici in futuro. A livello geografico la zona nord di Roma, da Fiumicino fino a Civitavecchia sarà favorita grazie alla presenza del porto e dell’aeroporto, che attrarranno flussi di persone in transito e soggiorni brevi.

Gli effetti sul mercato. «Ricevere prenotazioni con largo anticipo permette di gestire meglio le strategie dei prezzi e le risorse interne come i lavoratori stagionali – spiega Michela Ciccarelli, Destination Data Specialist di Lybra Tech -. Lato locazioni invece quest’anno il Giubileo ha peggiorato la situazione venutasi a creare con la proliferazione degli affitti brevi, tanto che assisteremo a un sostanziale rivoluzione della tradizionale “vacanza romana”. I residenti infatti si troveranno di fronte a una minore offerta di case affittabili per due o quattro settimane consecutive. Il che, inevitabilmente, spingerà gli altri proprietari ad approfittare di questa contrazione alzando i canoni».




La Asl di Viterbo oggi al Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità insieme a Papa Francesco

Questa mattina, nell’ambito del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità è stata celebrata una Santa Messa presso il sagrato della basilica di San Pietro. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, accogliendo con gratitudine l’invito di Sua Eccellenza monsignor Rino Fisichella, delegato da Papa Francesco all’organizzazione dell’anno giubilare, a sua volta ha inteso estendere l’invito a tutti gli operatori del servizio sanitario regionale.

La Asl di Viterbo, guidata dal direttore generale, Egisto Bianconi, è stata presente a questa giornata straordinaria, con una delegazione di circa 150 persone. Tra loro gli operatori della sanità, i loro cari, e i rappresentanti delle associazioni e degli ordini professionali.

Molti sono giunti in Vaticano con le loro divise e con i loro camici. Inattesa e, per questo, ancora più emozionante, è stata la visita in piazza di Papa Francesco che ha voluto essere presente per salutare i pellegrini e gli operatori del mondo della sanità.

Tanti i sentimenti di commozione e di gratitudine che tutti i presenti hanno condiviso tra loro. E sono le parole di una operatrice sanitaria, Maria Cristina Menichelli, coordinatrice infermieristica dell’ospedale di Civita Castellana, a sintetizzarli al meglio.

“È stata una bellissima esperienza – commenta Maria Cristina Menichelli – quella che oggi abbiamo vissuto. Un momento di condivisione, di preghiera e di emozione immensa, soprattutto quando il Santo Padre malato si è mostrato in tutta la sua fragilità. Questa esperienza ci ricorda chi siamo e il contributo che, ogni giorno, offriamo alla nostra comunità”.

 

 

 




Giubileo, Nanni-Zannola: “Domani commissioni giubileo e mobilità su stazione Anagnina”

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “E’ importante fare il punto e trovare soluzioni su uno dei crocevia più strategici per la mobilità della nostra città come la Stazione Anagnina che ricordiamo essere il capolinea della metro A e di decine di linee Atac e Cotral utilizzate quotidianamente da migliaia di persone.
Così in una nota Dario Nanni Presidente della Commissione Giubileo e Giovanni Zannola Presidente della Commissione Mobilità.
A seguito di un sopralluogo avevamo deciso di convocare le due commissioni per affrontare le questioni con tutti gli uffici e le aziende interessate.
Ci auguriamo che già da domani – concludono Nanni e Zannola – si inizi un percorso che superi le criticità di chi quotidianamente la utilizza, anche in previsione di quando arriveranno in quel quadrante della città migliaia di giovani a Tor Vergata per il Giubileo dei Giovani che si terrà nella settimana a cavallo tra fine Luglio e i primi di Agosto.




Giubileo 2025, dal 6 aprile potenziata l’offerta dei treni regionali nel weekend

ROMA – A partire dal 6 aprile il servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale previsto nel weekend verrà potenziato per meglio rispondere alle esigenze legate all’afflusso legato agli eventi per il Giubileo.

La nuova programmazione di Trenitalia, su proposta della Regione Lazio prevede l’introduzione di 20 treni per il tragitto tra Roma Termini – Roma S. Pietro – Roma Aurelia; 22 per la Linea FL1 Fiumicino Aeroporto – Roma Ostiense; 26 treni aggiuntivi per la Linea FL3 Roma – Cesano/Viterbo; 23 treni  sulla Linea FL4A Roma Termini – Castel Gandolfo/Albano Laziale; 10 treni per la Linea FL5 Roma Termini – Civitavecchia; 6 treni per la Linea FL7 Roma Termini – Latina/Formia; 2 treni per la Linea FL8 Roma Termini – Nettuno; 2 treni per la Linea FL7 Roma-Napoli a partire dal 7 aprile.

Saranno, inoltre, confermati per l’intero anno 2025 i 2 treni Leonardo express con partenza da Roma Termini alle 23:35 e ritorno da Fiumicino aeroporto alle 00:23, già attivi in via sperimentale a partire dal 18 settembre 2024.

«Ringrazio Trenitalia per aver accolto la richiesta della Regione Lazio. Vogliamo garantire al meglio il trasporto pubblico ferroviario in vista dell’eccezionale flusso di turisti e pellegrini verso i luoghi sacri della Capitale e del nostro territorio regionale. Si tratta di un servizio aggiuntivo che porterà benefici anche ai cittadini della nostra Regione che troveranno nei weekend un servizio rafforzato grazie ai nuovi treni che verranno messi in servizio», dichiara l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera.




“Canino: la Terra di Papa Paolo III”, presentati lo spot e il programma di eventi dedicati ad Alessandro Farnese per il Giubileo

VITERBO – Nella mattinata di venerdì 4 aprile, la Sala delle Assemblee di Palazzo Brugiotti, a Viterbo, ha fatto da cornice alla presentazione dello spot e del carnet di iniziative dedicati alla figura di Alessandro Farnese, futuro Paolo III, voluti dal Comune di Canino e organizzati dalla ST Sinergie con il patrocinio della Fondazione Carivit e dell’associazione Rievocazioni Storiche del Lazio e il sostegno di numerosi sponsor locali.
A fare gli onori di casa, il presidente della Fondazione Carivit, Luigi Pasqualetti, che ha rimarcato il richiamo storico della manifestazione: “Supportiamo questo progetto con piacere, non solo perché mi lega un’amicizia di lungo corso con il sindaco di Canino, ma soprattutto perché la fondazione che rappresento ha a cuore da sempre le iniziative che mirano a valorizzare e veicolare la storia del nostro territorio. In quest’ottica vorremmo realizzare, forse per l’anno prossimo, una mostra sulla distruzione della Città di Castro, avvenuta nel 1649, basandoci sui dettagli riportati da un testo conservato nella Biblioteca Consorziale di Viterbo e coinvolgendo tutti i Comuni di quell’area”.
“Siamo onorati di essere in questa prestigiosa sede per presentare un prestigioso progetto – ha proseguito Tiziana Lagrimino, responsabile organizzativo della ST Sinergie -. Oltretutto, documentandomi nei giorni scorsi, ho scoperto che proprio questa strada, via Cavour, in passato si chiamava via Farnesiana ed era stata voluta dalla famiglia Farnese per migliorare il
percorso da Roma a Viterbo. Lo spot che stiamo per lanciare accompagnerà i numerosi eventi che verranno realizzati a Canino durante questo Anno Santo con l’obiettivo di far crescere il paese sia da un punto di vista culturale sia, di riflesso, turistico ed economico”.
Il video, diretto e sceneggiato dal regista bomarzese Giovanni Proietti e realizzato da Sigfrido Hobel Junior di Project Tuscia, in circa 2 minuti sintetizza il vissuto di Alessandro Farnese, a cui Canino diede i natali il 28 febbraio del 1468 e che morì come Paolo III a Roma il 10 novembre del 1549, evidenziando il forte legame con l’incantevole paese della Tuscia, al punto da definire:
“La pace di questo luogo un balsamo per l’anima e il corpo”.

“Nel Giubileo non potevamo non celebrare la figura di un papa che ha lasciato il segno nella storia della Chiesa Cattolica – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Cesetti -. Diventato cardinale grazie alla sorella Giulia, che è stata degnamente ricordata nell’anno appena concluso per i 500 della morte, è un personaggio che ha dato un’impronta indelebile nel nostro borgo e in molte zone della provincia. L’idea è di far conoscere Canino, famosa per l’olio ottimo e la sagra dell’Asparago Verde, anche per una storia così significativa”.
Denso il calendario di iniziative che fino al termine del 2025 animerà Canino: dal “Giubileo dei Fiori” con installazioni floreali nel centro storico con intermezzi di performance a cura dell’associazione culturale Paolo III Farnese e sfilate di Gruppi Storici, all’educational rivolta alla scuola primaria e secondaria di Canino curata dalla Presidente dell’AC Paolo III Farnese, Laura Ruzzi che vedrà gli studenti protagonisti anche della visita didattica ai Musei Capitolini e alla mostra “I Farnese nella Roma del Cinquecento”, fino alla realizzazione di un vino e un olio pensati ad hoc per Papa Paolo III e, in conclusione, un Convegno di studi curato dal professor Paolo Procaccioli e dal dottor Andrea Alessi, fissato per il 29 novembre, che sarà un’occasione di riflessione e ricerca sulla figura di Alessandro Farnese/Paolo III per ricollocarlo dentro il proprio tempo.
Da segnare in agenda l’appuntamento previsto per sabato 5 aprile, alle ore 17.30, presso il Palazzo dell’Arancera – “strada dell’Olio”, in corso Giacomo Matteotti n° 13, a Canino, dove verrà proiettato di nuovo lo spot promozionale a beneficio della comunità locale e verrà svelato per la prima volta in assoluto il logo della manifestazione, realizzato da Bruno Morroto.




Alla Run for Autism, appuntamenti anche con Vol.A in Rete – volontari in rete per il Giubileo

Un tour alle Madonnelle di Roma ad hoc per i giovani atleti con autismo e i loro familiari e caregiver. Nel quadro della nuova edizione della Run for Autism Jubileum, organizzata da Progetto Filippide, anche una visita guidata delle Madonnelle, le storiche immagini sacre che molto hanno rappresentato nella storia della Capitale. Un tour interamente dedicato ai giovani con spettro autistico, e ai loro familiari e caregiver, che dall’Italia e dall’estero prenderanno parte agli eventi legati alla competizione sportiva.

L’iniziativa si svolgerà nel pomeriggio di domani, venerdì 4 aprile, in occasione del Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità e in concomitanza alla Giornata Mondiale sulla Consapevolezza dell’Autismo, il tutto nell’ambito del Progetto Vol.A in Rete – volontari in rete per il Giubileo, realizzato da Csv Lazio con Forum del Terzo Settore del Lazio, e promosso dal Dipartimento Protezione Civile di Roma Capitale e dal Dipartimento Politiche Sociali e Salute presso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Campidoglio.

Sarà l’Associazione Internazionale Karol Wojtyla che condurrà i giovani atleti e atlete con i loro accompagnatori in tour, prima del grande evento sportivo di domenica, giunto quest’anno alla 13° edizione, e che prevede oltre 600 partecipanti.




Pellegrini di Speranza, ieri a Lampedusa la benedizione della croce artistica fatta realizzare dal comune di Viterbo

VITERBO – La croce artistica in legno benedetta a Lampedusa. Ieri un emozionante e toccante momento per la sindaca Chiara Frontini e la consigliera comunale delegata alla promozione della Via Francigena e Giubileo 2025 Alessandra Croci, che dopo aver richiesto e concordato l’incontro con il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino, hanno potuto assistere alla benedizione della croce da parte dell’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano.

“Tra le iniziative dedicate al Giubileo promosse dal Comune di Viterbo c’è anche la croce artistica fatta realizzare dall’amministrazione per essere donata a Papa Francesco – spiega la sindaca Frontini -. Un simbolo che si sta caricando di speranza e forti emozioni e che sta percorrendo centinaia di chilometri. E una parte importante di esso, che aggiunge valore a qualcosa di già prezioso, arriva proprio dal Mediterraneo. Ieri siamo stati accolti dal sindaco di Lampedusa e dall’arcivescovo di Agrigento, che ringraziamo sentitamente per aver organizzato un momento indimenticabile in questo Anno Santo”.

Ringraziamento pienamente condiviso dalla consigliera delegata Croci che ha aggiunto: “La croce non è solo un dono che offriremo al Papa, ma un simbolo di speranza e di pace. Abbiamo chiesto che fosse benedetta proprio a Lampedusa, un luogo che ha visto troppe tragedie e che, al tempo stesso, rappresenta un viaggio di speranza per molti. Ogni chiodo incastonato nel legno che sorregge la croce porta con sé una storia, una vita, un sogno. E questo momento così toccante ha rappresentato un gesto di unità e di speranza per tutti noi.

La croce – ricorda la consigliera delegata al Giubileo – è stata realizzata dagli artigiani viterbesi Alessio Gismondi e Marco Bracci con il legno dei monti cimini e i chiodi dei barconi sequestrati, che i migranti hanno utilizzato nel loro viaggio verso Lampedusa, in cerca di una vita più dignitosa. Tali chiodi sono stati donati all’amministrazione comunale di Viterbo dalla comunità di Lampedusa, dalla chiesa locale e dalla Guardia di Finanza, testimoniando così un atto di solidarietà e condivisione”.

Ad accogliere la sindaca Frontini e la consigliera Croci a Lampedusa, oltre al sindaco Mannino e all’arcivescovo Damiano, gli assessori Laura Casano, Pietro de Rubeis, Vincenzo Cartafia e il presidente del consiglio comunale Giacomo Mercurio.




Acquapendente, Giubileo 2025: le consigliere Friggi e Agostini chiedono alla sindaca a che punto siano le iniziative

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Con apposita lettera aperta, le consigliere di minoranza Federica Friggi e Domitilla Agostini chiedono alla Sindaca Alessandra Terrosi a che punto sono le iniziative in vista del Giubileo 2025: “Con l’evento oramai alle porte”, sottolineano, “e milioni di pellegrini attesi a Roma, Acquapendente si potrebbe cogliere questa opportunità per valorizzare il proprio patrimonio storico e naturalistico. Tuttavia, a oggi, mancano aggiornamenti concreti sui progetti annunciati. Nel settembre scorso, la sindaca ha dichiarato l’intenzione di inserire il Parco della Pineta nel circuito turistico cittadino, attraverso una cartellonistica informativa che ne evidenzi la valenza storica e ambientale, collegandolo alla Torre del Barbarossa e alla Cattedrale del Santo Sepolcro. Ma a che punto è questo progetto? I contenuti sono stati definiti? Quando verranno installati i pannelli? Inoltre, ci chiediamo se siano previste migliorie al parco, come interventi di manutenzione, nuove aree attrezzate o percorsi tematici. Senza azioni concrete, il rischio è che questa iniziativa resti incompiuta e il parco non riesca a diventare un vero punto di riferimento per pellegrini e turisti. Al di là della Pineta, quali altre iniziative sta programmando il Comune per il Giubileo? Saranno coinvolti il centro storico e i suoi luoghi simbolo? Si prevedono eventi, visite guidate o collaborazioni con enti culturali e religiosi? È essenziale che l’amministrazione comunale fornisca aggiornamenti chiari sui progetti in corso e su eventuali nuove iniziative. Il Giubileo rappresenta un’occasione irripetibile per dare impulso al turismo e all’economia locale. Non possiamo permetterci di arrivare impreparati. Come consigliere continueremo a monitorare la situazione affinché dalle parole si passi ai fatti. Acquapendente merita di essere valorizzata e pronta ad accogliere i visitatori del 2025”.

 




Giubileo, assessore Rinaldi: “Occasione per valorizzare le nostre aree interne”

ROMA– «Il Giubileo è un appuntamento importante per sviluppare turismo nelle aree interne, come Rieti e la sua provincia. Oggi ho partecipato all’evento “Le vie del Giubileo: un cammino di fede e spiritualità tra luoghi, sapori e tradizioni” promosso da Arsial e Regione Lazio per presentare un Giubileo che esalti la tradizione e la cultura del Lazio. Il nostro obiettivo è quello di estendere un evento mondiale in tutto il territorio regionale, valorizzando i luoghi ricchi di spiritualità. Rieti è una delle province capofila in questo importante progetto che stiamo portando avanti». Lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture Manuela Rinaldi.

«La Regione Lazio ha il compito di promuovere il turismo anche oltre la Capitale, per far conoscere luoghi straordinari del nostro territorio. Un’attenzione particolare va all’Appennino centrale, per un rilancio turistico all’altezza, in sinergia con il lavoro che stiamo portando avanti per la ricostruzione. Ringrazio l’assessore Giancarlo Righini e il commissario di Arsial Massimiliano Raffa per questo confronto importante, il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi per l’ospitalità, e tutte le persone intervenute in questa giornata significativa per il territorio”, ha concluso l’assessore Manuela Rinaldi.




Il cambiamento come cammino di una speranza operante

di FRANCESCO MATTIOLI-

Dove stiamo andando? O, per dirla con Pietro (Gv, 6,68), “dove andremo?”. E’ un domanda che molti si vanno chiedendo – e non sono tutti cristiani – di fronte ad un mondo che sembra procedere a tentoni. Ma non si torna indietro; l’Umanità è sempre in cammino e guarda avanti: talvolta ha provato a retrocedere, ma non è durata, come vi fosse un vento, per lo più provvidenziale, che la spingesse a riguadagnare la strada di fronte a sé.

Un cammino talvolta affascinante, a volte periglioso, quasi che senza avvedersene gli esseri umani si stessero dirigendo verso una voragine. Nel XX secolo ce ne sono state numerose dimostrazioni; all’inizio, una guerra mai vista per quanto fu sanguinosa scatenò atteggiamenti di nichilismo, di cinismo, di ritiro nel mondo autoreferenziale delle esperienze interiori o, all’opposto, proclamazioni di genica ed etnocentrica onnipotenza. L’Umanità ne venne fuori inseguendo alcuni ideali che si associavano ai più antichi valori dell’occidente: l’uguaglianza e la fratellanza già predicate nei vangeli, la libertà evocata dalla rivoluzione francese, la democrazia conquistata con il sacrificio dei combattenti per un mondo più giusto. E poi, il pacifismo ad oltranza, la compassione e la carità, la difesa dell’ambiente, il superamento delle diversità, il rispetto reciproco tra gli esseri umani. Il tutto, condito da una scienza considerata infallibile, votata al conseguimento del sapere e del progresso, impegnata a liberare l’Umanità dai malanni, dalla povertà, a lanciarla verso l’empireo della ragione e di una consapevole e rafforzata fiducia in sé stessa.

C’era stata, certo, qualche voce inquieta; i cosiddetti “Critici della società di massa” paventavano una strumentalizzazione dei nuovi media da parte di pochi detentori del potere, ed è proprio intorno alla metà del secolo che, accanto alle opere di questi filosofi e studiosi di comunicazione, vengono scritti inquietanti romanzi – Fahrenheit 451, La svastica sul sole – che prefigurano futuri distopici e minacce per l’Umanità.

Ma la speranza reggeva facilmente: nonostante qualche tragico ostacolo, la democrazia sembrava correre, se perfino un’Europa divisa per secoli era riuscita a farsi unitaria negli intenti, negli scambi, nelle leggi.

Tuttavia il XXI secolo ha appannato questo quadro così accattivante. Forse l’Umanità è cresciuta così in fretta in promesse e opportunità da produrre una società globale sì, ma estremamente complessa. E di qui una società liquida, anzi addirittura gassosa, una società dell’incertezza dunque, o addirittura un’epoca di precarietà costante, l’ incertocene. Come se l’Umanità si trovasse di fronte a tanti bivi, senza capire quale via scegliere, se quella apparentemente più facile, o quella impegnativa ma più gratificante, se quella adatta ad alcuni o l’altra alla portata di tutti; se quella in rapida e fascinosa salita, quella confortevolmente pianeggiante o quella in facile ma subdola discesa; quella che tira diritto, quella che piega da un lato o quella che conduce al lato opposto. Se negli anni ’80 del ‘900 si era constatata la crisi delle ideologie, oggi si testimonia il pullulare delle ideologie private, dei saperi individuali, personalizzati sugli interessi particolari dei singoli individui e scarabocchiati sui social o sulle tribune della politica mediatica. E la scienza non aiuta più con le sue certezze; l’affermarsi della fisica quantistica ci restituisce una verità provvisoria, negoziata, convenzionale che nell’onestà di considerarsi perfettibile presta il fianco alla critica sgangherata ma gridata del chiunque. E non solo. La scienza ha prodotto una entità inquieta che attraversa le nostre strade e si slancia avanti a noi, provando a disegnare il futuro: l’Intelligenza Artificiale. Angelo e Demone allo stesso tempo, invocata e temuta, è forse il fattore ritenuto determinante nel tracciare le strade del cambiamento, un cambiamento che molti ormai prefigurano come epocale. E sebbene molti studiosi avvertano che in fin dei conti A.I. è come un coltello -è sempre chi lo costruisce e lo maneggia a determinarne usi e disusi – già qualcuno teme che un giorno non lontano essa scelga da sé e non necessariamente per noi.

Peraltro, neppure la religione, tradizionalmente ricovero per chi si sente perduto, riesce a farsi scialuppa di salvataggio dalle nostre incertezze. Anch’essa è drammaticamente attraversata dalla storia, dagli interessi di

parte, da un tradizionalismo formalista che spesso tradisce gli stessi ideali fondamentali della fede, che sono gli stessi per ogni religione vera: pace, uguaglianza e rispetto fra gli esseri umani.

E allora? Signore, dove andremo?

C’è una singolare e provocatoria occasione quest’anno che ci raduna tutti, di ogni etnia, fede, credenza a sperare nel futuro. E’ quella legata al Giubileo. Che non è solo un evento religioso, ma anche un evento secolare. Che emerge, si proclama e si propone proprio mentre sembra vincere il potere dei forti, l’opportunismo dei deboli, l’egoismo e l’egotismo di tanti. Perché prima ancora che una preghiera, o un rituale e un percorso di fede riservato ai soli credenti, appare come una esplicito richiamo che è nel cuore di pressoché tutta l’Umanità, almeno di tutti coloro che non credono alla violenza, alla guerra, all’inganno, all’odio, al suprematismo e vogliono guardare ad un futuro migliore: il richiamo alla speranza.

Una speranza operante, beninteso. Un speranza che non è né appesa al fato, né limitata da un realismo minimalista. Perché anche la speranza è un viaggiatore in cammino, che deve guadagnarsi la via con determinazione, impegno, talvolta con sacrificio, spesso del proprio orgoglio.

I Camminatori della Speranza sono come i pellegrini del Giubileo. Come questi, alcuni avanzano spinti da una fede d’acciaio; altri alternano alle motivazioni di fede quelle del piacere profano; altri sono inclini a soddisfare mere spinte esperienziali, magari con la sottaciuta attesa di crescere anche in spirito; altri ancora sono solo curiosi o collezionisti di rituali sociali. Ma tutti costoro percorrono il cammino della speranza: fisicamente, limitatamente o ad intermittenza, formalmente, opportunisticamente, immaginificamente, spiritualmente che sia. E ciascuno di costoro pesta sul cammino, creando un sentiero, e una strada, e una direzione e infine una via. Così che affidarsi alla speranza non sia un segno di rassegnazione o di resa, ma sia il rafforzamento delle motivazioni di chi intende tenere dritto il timone sulla rotta di una costante crescita etica dell’Umanità.




La Pro loco Bolsena potenzia i servizi dell’infopoint per l’anno giubilare

BOLSENA ( Viterbo) – Per l’anno giubilare la Pro loco Bolsena, in collaborazione con il Comune di Bolsena, avvia un servizio straordinario di potenziamento del front office e back office presso l’ufficio informazioni turistiche. Le attività, che avranno luogo da febbraio 2025 a gennaio 2026, rispondono alla necessità di supportare l’incremento delle presenze turistiche per l’afflusso di pellegrini, che visiteranno la basilica di Santa Cristina, percorreranno la via Francigena, la Romea Strata e gli altri cammini religiosi. “Il Giubileo è un’occasione straordinaria per far conoscere il nostro territorio – fanno sapere dalla Pro loco Bolsena -. Con il potenziamento dei servizi all’infopoint, vogliamo quindi garantire un’ospitalità calorosa e professionale, contribuendo in questo modo alla valorizzazione e alla promozione turistica della città e del suo lago”. Il gruppo di lavoro sarà coordinato da Roberto Basili, con il supporto di Elisa Loli, Riccardo Peparello, Francesca Bordini, Patrizia Crosta, e la vicepresidente Patrizia Trombacco, per la Pro loco di Bolsena, e dall’assessore all’associazionismo, alle tradizioni storiche e culturali e ai rapporti con la Chiesa Claudia de Vincentiis, come referente per l’Amministrazione comunale. I volontari opereranno a titolo gratuito per curare le iniziative relative all’accoglienza e all’informazione turistica per i pellegrini, gestendo il loro arrivo a Bolsena nei prossimi mesi. Particolare attenzione sarà dedicata all’azione di coordinamento con i parroci della basilica di Santa Cristina.




Giubileo, terme e birrifici alla Bit, Rotelli: “Grande occasione per promuovere il territorio”

La provincia di Viterbo alla Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, con una proposta che ruota attorno a tre temi principali: Giubileo, terme e birrifici artigianali. “La partecipazione ad eventi di questa portata rappresenta un’opportunità fondamentale per far conoscere il nostro territorio a un pubblico internazionale”, spiega il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, che oggi ha preso parte ai panel messi a punto nel polo fieristico milanese. “Il Giubileo è senza dubbio una grande occasione per valorizzare il patrimonio religioso della Tuscia, unendo il turismo spirituale a quello culturale – spiega Rotelli -; le terme, con la loro storia e i centri benessere, costituiscono un altro aspetto di grande appeal per i visitatori. I birrifici artigianali, infine, rappresentano una nuova frontiera per il turismo enogastronomico”, aggiunge il deputato; ricordando la recente approvazione dell’emendamento alla manovra finanziaria di riduzione delle accise, di cui è primo firmatario. “Il nostro territorio merita attenzione – conclude Rotelli – e la sinergia tra Regione Lazio, Enit ed enti locali, che ringrazio per la partecipazione alla manifestazione, è fondamentale per sfruttare al meglio il potenziale turistico e promuovere le ricchezze naturali, culturali e storiche, affinché la Tuscia possa diventare meta di un turismo sostenibile e di qualità”.

 




Giubileo 2025, gruppo FS: ultimati i lavori della stazione Roma San Pietro

ROMA – Riqualificata la stazione di Roma San Pietro in occasione del Giubileo 2025, dopo un intervento del Gruppo FS da 11 milioni di euro. Presenti al sopralluogo in stazione il Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il Presidente del Gruppo FS Tommaso Tanzilli.

“Quello di oggi non è soltanto un intervento su una stazione, ma molto di più: è un intervento di rigenerazione urbana e di intermodalità di grandissima qualità e averlo realizzato in un anno e mezzo senza interrompere il servizio è un risultato ragguardevole – ha detto il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. San Pietro è una stazione particolare, considerata minore rispetto a Termini e Tiburtina, dove fermano comunque ben 254 treni al giorno, e che ha grandi potenzialità di crescita. È una stazione complessa, ora più decorosa e più bella, che si collega con tanti interventi di intermodalità per far sì che la rete ferroviaria diventi una vera metro di superficie integrata”.

“È un grande onore essere qui oggi per condividere i risultati della riqualificazione della stazione di Roma San Pietro, dopo un’importante opera di rinnovamento che ha richiesto un investimento di 11 milioni di euro, di cui 1,7 milioni provenienti dai fondi giubilari – ha detto il Presidente del Gruppo FS, Tommaso Tanzilli – Questo intervento si inserisce in un più ampio piano di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie promosso dal Gruppo FS, in linea con il Piano Strategico 2025-2029, con l’obiettivo di rendere il sistema della mobilità sempre più efficiente, accessibile e sostenibile.”

I lavori di Rete Ferroviaria Italiana, durati circa un anno e mezzo, hanno restituito una stazione riqualificata nelle aree interne e nelle aree esterne, col fine di garantire una completa accessibilità, in particolare alle persone a ridotta mobilità, potenziare lo scambio modale con sistemi di mobilità dolce e sostenibile, e migliorare l’attrattività  attraverso l’utilizzo di un linguaggio architettonico rinnovato, una migliore illuminazione, nuova segnaletica e arredi, spazi e percorsi di accesso, transito e attesa ampliati e rinnovati. All’interno della stazione, inoltre, sono stati ammodernati gli spazi di transito e sosta per i passeggeri, con lavori di miglioramento anche strutturale dei solai, il rinnovamento dell’impianto di illuminazione e del sistema di segnaletica. Inoltre, sono stati completamente riqualificati i tre sottopassi e le scale di accesso ai marciapiedi di stazione ed alle aree esterne, oltre alla ripavimentazione del secondo marciapiede alla realizzazione di nuove pensiline, la riqualificazione di quelle esistenti e della segnaletica di informazione al pubblico su sottopassi e marciapiedi di stazione.

Gli interventi hanno coinvolto anche le aree esterne di proprietà di Roma Capitale, che costituiscono gli ambiti di accesso alla stazione. Tra l’altro è stato riqualificato il piazzale antistante il fabbricato viaggiatori, effettuato il restyling dell’area di uscita del sottopasso centrale su Clivio di Monte del Gallo, e il restyling dell’area pedonale su via Gregorio VII.




Giubileo, Nanni: “Stazione San Pietro più moderna e più accessibile”

Oggi la stazione ferroviaria di Roma San Pietro viene riconsegnata alla città più moderna e più accessibile, un altro importante intervento giubilare concluso che contribuirà a migliorare la mobilità della nostra città.

Così Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Giubileo, oggi alla presentazione dei lavori di riqualificazione della Stazione di Roma San Pietro alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del Presidente del Gruppo FS, Tommaso Tanzilli.

Ricordo che la stazione di Roma San Pietro è uno snodo di collegamento importante soprattutto durante il Giubileo, perché permette ai milioni di pellegrini in arrivo di raggiungere l’area del Vaticano anche con il trasporto ferroviario.

L’intervento, di cui RFI è stato soggetto attuatore, ha previsto la riqualificazione dei sottopassi esistenti, di marciapiedi e pensiline e delle aree circostanti alla stazione, contribuendo a migliorarne l’accessibilità e la vivibilità per i viaggiatori e per i cittadini.

I lavori che si sono conclusi oggi fanno parte di un pacchetto di interventi di riqualificazione in termini di modernità ed accessibilità di diverse stazioni ferroviarie strategiche della nostra città, come Roma Trastevere, Roma Termini, Fiumicino Aeroporto, ma anche di alcune più periferiche come Stazione Aurelia, Tuscolana, Torricola.

Interventi straordinari per migliorare la vivibilità e le condizioni di mobilità della nostra città – conclude Nanni – che si aggiungono a quelli che si stanno facendo complessivamente sul trasporto pubblico locale, finanziati con un miliardo di fondi giubilari, e che contribuiranno ad incentivare cittadini e turisti all’utilizzo dei mezzi pubblici.




Viterbo protagonista su Raiuno nel viaggio del Giubileo 2025

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

VITERBO- Viterbo, ultima tappa di tutti i pellegrini che percorrono la via Francigena prima di arrivare a Roma. Così Lorena Bianchetti ha iniziato la puntata “A sua immagine”,  su Rai 1, dedicata a Viterbo. Non solo Viterbo, ma anche il lago di Bolsena e Villa Giulia riprese dalle telecamere della Rai.

Il primo intervistato da Bianchetti è stato il Colonnello Daniele Mocio, che ha detto: “Viterbo è nota come la città dei papi ed è solita vedere pellegrini. Il pellegrino porta con sè la speranza, che è un futuro roseo, il cielo sereno”.

Paolo Balduzzi a Montefiascone ha fatto vedere la bellezza del lago, del promontorio, una tappa privilegiata per il passaggio dei pellegrini lungo il passaggio della via Francigena.

E’ stata, quindi, la volta di don Emanuele Germani, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Viterbo, che ha affermato dalla Loggia del palazzo papale: “Ben cinque pontefici da questa loggia hanno dato la benedizione, è questo un luogo ricco e carico di storia”. Ha poi ricordato la storia del conclave.

E’ stata, quindi, la volta di Elena Cangiano, archeologa, che ha approfondito il legame della città con le elezioni papali, all’interno della stanza dove tutto avvenne e mostrando la pergamena del Conclave dell’ 8 giugno del 1270. Al termine del conclave venne eletto Gregorio X, arcidiacono. Cangiano ha spiegato come alla metà del 1200 Viterbo fosse già ben frequentata dai Pontefici, per le acque termali e la via Francigena. La città, con le sue mura, offriva protezione al Papa.

Roberto Celesti ha fatto, quindi, vedere Villa Giulia,  con il sarcofago degli sposi, simbolo del museo.  Poi di nuovo Bianchetti, insieme a Cangiano, ha mostrato la cattedrale San Lorenzo, di impianto romanico con la tomba di Giovanni XXI, uomo di scienza, poco politico, durato poco come Papa, perché si dice che facendo un esperimento ci fu un’esplosione ed il tetto della stanza gli crollò in testa. Poi è stato mostrato il giardino dei Papi, con la rocca dei papi, costruita da Papa Innocenzo III, anticipatore delle indulgenze giubilari.

Di nuovo Lorena Bianchetti a Viterbo ha parlato di Santa Rosa in compagnia di don Emanuele Germani e poi delle suore di clausura, con la testimonianza di suor Carmela Salvato. Ancora un collegamento da Villa Giulia con il suo emiciclo con Paolo Balduzzi e poi di nuovo a Viterbo dove Lorena Bianchetti ha ricordato come Santa Rosa nel sogno chiese a Papa Alessandro IV di essere spostata nel monastero dove tuttora riposa, luogo di grande speranza dove ogni pellegrino porta le sue intercessioni.

E’ stata, infine, la volta di Raffaele Ascenzi, ideatore della Macchina Dies Natalis, che ha spiegato a Bianchetti come la Macchina arrivi a 30 metri di altezza,  28 dalla spalla del facchino.  “Ho dato questo nome, Dies natalis alla Macchina di S. Rosa- ha detto Ascenzi- perché racconta la sua storia, il giorno della nascita in Cristo di Santa Rosa. Vivo costantemente in relazione al 3 settembre, soprattutto da quando ho questa responsabilità di progettare la Macchina, avere 100 uomini a trasportare la macchina è una grossa responsabilità, ma anche una gioia immensa”.

Lorena Bianchetti ha, quindi, finito il suo viaggio a Viterbo all’insegna delle parole di speranza e spiritualità della città di Viterbo.