Google parla di Google con gli studenti dell’Unitus

VITERBO – Giorgia Abeltino, Director Public South Europe di Google, ha tenuto una lezione all’Università della Tuscia sulle opportunità digitali da mettere a disposizione di utenti/consumatori affinché possano essere cittadini responsabili. Una delle figure più importanti nel panorama del mondo digitale, Giorgia Abeltino, nell’ambito di un evento molto partecipato dagli studenti, ha toccato tre questioni centrali che oggi interessano il mondo digitale e Internet. In particolare si è parlato del funzionamento del motore di ricerca, la trasparenza dell’algoritmo e la tutela della privacy e della trasparenza nel digitale. Internet, con le sue potenzialità, ci spinge oggi verso la necessità di affrontare tutti questi temi con una sempre maggiore consapevolezza sia della complessità, sia della potenziale ambiguità propria degli ambienti digitali. “Disciplinare Internet” – ha detto Giorgia Abeltino rinnovando l’auspicio di una regolazione comune Usa-Ue –  in modo che resti un luogo di innovazione, di opportunità e di comportamenti responsabili è un obiettivo prioritario. C’è da auspicare – ha continuato – che il dialogo tra pubblico e privato in tale ambito diventi sempre più profondo e proficuo, anche per fornire agli utenti e i consumatori tutte le informazioni e gli strumenti necessari per renderli cittadini responsabili online”. L’ospite dell’incontro “Parliamo di Google con Google” tenutosi ieri, 11 maggio, si inserisce nel novero delle numerose iniziative di altissimo livello scientifico e di grande interesse sociale che l’Università degli Studi della Tuscia mette in campo con continuità e successo da anni, dimostrando la sua capacità attrattiva e il suo rilievo nazionale e internazionale. Oltre alla Abeltino, sono intervenuti anche docenti dell’Ateneo e il rettore Stefano Ubertini che nell’introduzione della giornata ha confermato la centralità degli studi sulla intelligenza artificiale per il futuro della formazione dei giovani.




Web e negozi: come i commercianti possono digitalizzare le proprie attività economiche, diretta Facebook di Mauro Rotelli

di ARIADNA BULAT –

VITERBO – Si è tenuta ieri sera la diretta Facebook “Web e negozi: è possibile il commercio online di prossimità?”, moderata dal deputato di Fdi, Mauro Rotelli. Si è discusso del commercio online con Diego Ciulli, Public Policy Senior Manager di Google, Leonardo Tosti, Presidente Confcommercio Lazio Nord, Andrea De Simone, Direttore Confartigianato Viterbo e Alessandra Di Marco, segretaria Associazione Facciamo Centro.

A prende per primo la parola è stato Diego Ciulli, parlando della contrapposizione che esiste tra il commercio di vicinanza e l’e-commerce, affermando che, in realtà, Google ha lo scopo di aiutare i commercianti.  “Il mestiere mio è ascoltare il paese e capire come Google può dare un contributo a far crescere le attività economiche. Con il primo lockdown, due milioni di consumatori, per la prima volta, hanno comprato qualcosa in rete, hanno provato l’e-commerce. Secondo me, tale comportamento continuerà anche quando le restrizione saranno rimosse.”

Il manager spiega cosa dovrebbero fare i commercianti in modo da digitalizzare le loro attività economiche. “Le prime 5 cose da fare per un commerciante in base agli strumenti Google: 

  1. Creare e autenticarsi nella scheda “google my business” – ossia cercare su google il nome del proprio negozio, selezionare il pulsante “questa scheda è la mia” e aggiornare o aggiungere l’informazione necessaria ai consumatori. 
  2. Schede google shopping che sono state rese gratuite. L’obiettivo dei risultati di ricerca è quello di far vedere alle persone quello che cercano, mostrando il prezzo e il negozio. 
  3. Dotarsi di un sito internet o mettere almeno l’inventario online (ad esempio sulla pagina Facebook o su Google my business) perché il consumatore, soprattutto durante questo periodo, entra sempre di meno nei negozi ma cercano tutto online. Così, se i commercianti inseriscono i loro prodotti online, il consumatore può trovare il bene, accompagnato anche dalla descrizione, online per poi procedere all’acquisto. 
  4. La pubblicità su google, utilizzando le parole chiave. Quando la gente cerca qualcosa su internet, google fa vedere dei risultati sponsorizzati relativi alla parola chiave. Quindi, i negozianti, possono comprare la spazio di ricerca che appare sullo schermo dei consumatori. 
  5. La capacità di fare app mobile. L’espressione “vicino a me” su google è cresciuta, nell’ultimo anno, del 300%. La gente che cerca dei beni, li cercano in vicinanza. Significa che il consumatore non vuole fare e-commerce ma vuole fisicamente andare ed acquistare il bene, visto il prodotto su internet”. 

“Questo è un momento di grande difficoltà per tutte le attività – ha presso poi la parola Leonardo Tosti – e per noi, che rappresentiamo le piccole imprese, è ancora più grave. Ci sarà un decremento di imprese attive. Per quanto riguarda l’online, è importante che tutte le imprese possano cavalcare questa scelta perché non è possibile rimanere chiusi e non subire questa novità che sta mangiando il mercato. E’ fondamentale inserire le piattaforme online e noi, nell’ultimo periodo, facciamo informazione alle piccole imprese. Dobbiamo aiutare i nostri commercianti a spiegare che cosa stanno vendendo e la qualità dei loro prodotti. Il consumatore va online, vede il prodotto, scende nel negozio di sotto casa e lo compra”.

Tosti ha detto che Confcommercio, in questo periodo di grande difficoltà, ha messo in piedi una piattaforma che si chiama “My Local Store” per le provincie di Viterbo e Rieti e ha l’obiettivo di venire incontro alle esigenze delle piccole attività. “Abbiamo lo scopo di aiutarle sia nel caricare le loro vetrine che azzerare i costi. Per il primo anno (o per i primi due anni) sarà gratuita. Potrebbe essere una svolta forse epocale per aiutare queste imprese. Siamo andati incontro a un mercato globale che non si fermerà mai e noi dobbiamo cercare di difendere le nostre città che, fondamentalmente, le altre nazioni non hanno. Dobbiamo curare e mantenere  le piccole attività economiche di vicinanza”. 

Andrea De Simone ha affermato che è necessario informare le piccole attività sulla possibilità di essere online. “Bisogna cambiare mentalità e aprire un nuovo approccio di cultura dell’azienda. Noi, come Confartigianato, abbiamo una piattaforma online che si sta dislocando sulle varie provincie dell’Italia. Ha il compito, coinvolgendo anche le università, di formare le aziende, gli imprenditori verso un processo da cui non si torna più indietro. La digitalizzazione del commercio è un processo accelerato dal Covid, ma che già era in piedi. L’online non è il nemico delle piccole attività ma deve diventare un alleato. E’ necessario che le imprese inizino a dotarsi di un’entità digitale, introdurre una figura professionale che li accompagni verso questa trasformazione”.

Alessandra Di Marco, la segretaria dell’Associazione Facciamo Centro, ha sostenuto che la pandemia e le misure di distanziamento sociale hanno chiuso varie attività commerciali, ma hanno anche accelerato il processo di adattarsi all’e-commerce. “Basta pensare ai bar, alle pizzerie che fanno delivery. E può essere un valore aggiunto in un periodo di grande difficoltà. Il consumatore ha sviluppato una prevenzione per i negozi online e noi dobbiamo essere pronti. Questa sera ho sentito tante novità da parte di Google e c’è bisogno di un aiuto per fare i commercianti a capire come utilizzare certi mezzi e digitalizzare le proprie attività economiche”. 

“L’associazione Facciamo Centro nasce da un grande centro commerciale naturale delle attività economiche che stanno all’interno delle mura. Abbiamo creato un sito internet dove i commercianti che operano nel centro storico possono pubblicizzare i propri prodotti. Non tutti però sono spinti ad utilizzare tale mezzo. Per far funzionare il sito, c’è bisogno di una figura professionale e abbiamo delle difficoltà anche nel trovare dei finanziamenti. Può essere un aiuto in più alle aziende” – ha concluso Alessandra Di Marco.

 




Google non funziona, alle 13 va in tilt la didattica a distanza

di REDAZIONE-

Google non funziona. Poco fa, intorno alle 13, alcune delle funzionalità di Google hanno smesso di funzionare, in particolare per la didattica a distanza come Meet e Classroom. I ragazzi  non sono più riusciti a collegarsi alle lezioni, dando un continuo messaggio di errore e l’impossibilità di trovare il proprio account.  Problemi anche per YouTube, così come per Gmail.




Per Halloween anche il motore di ricerca fa “paura”

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Anche una festa come Halloween si può festeggiare in modo tecnologico: il motore di ricerca “Google”, infatti, ha creato per l’occasione un piccolo gioco divertente sia per i più piccoli ma anche per i grandi: per provarlo vi basterà scrivere sulla barra degli indirizzi del vostro browser l’indirizzo di Google (www.google.it) e cliccare sull’immagine sopra la barra di ricerca. E’ totalmente gratuito e vi basterà avere una connessione internet per giocarci. L’obiettivo è aiutare Momo, il gatto magico protagonista del videogioco, a sconfiggere quanti più fantasmi possibili riportando con il mouse oppure con il dito (se giocate da telefono, tablet, oppure da un pc touch screen) gli stessi simboli presenti sulle teste dei fantasmi. Oltre a questo gioco, Google ha introdotto un’altra sorpresa per celebrare Halloween: se cercate da smartphone termini come “fantasma”, “gatto nero” o “scheletro” potete vedere in 3D queste figure e visualizzarle in realtà aumentata attraverso la fotocamera del vostro smartphone.




Come proteggere le nostre password

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO –

In questo appuntamento del ‘Sabato Informatico’ vi darò alcuni consigli su come proteggere e scegliere le password dei nostri account. Una buona password deve contenere almeno 8 caratteri, più è lunga più è sicura, all’interno devono essere presenti simboli, numeri e lettere, alternando maiuscole con minuscole. Non bisogna mai creare una password che contenga il nostro nome o dei nostri cari, date di nascita o altri dati a noi facilmente riconducibili (sarebbe facilmente scoperta). Se non avete le idee chiare su come creare una password efficace potete affidarvi ad una funzione gratuita che offre il browser Google Chrome: vi creerà automaticamente una password efficace con simboli, lettere e numeri. Potete, ovviamente, modificare a vostro piacimento la password ottenuta. Un altro consiglio è annotarsi le password solo su agende o diari che non portiamo spesso in giro perché, in caso di furto, non sarà l’agenda la sola cosa rubata.

Un ottimo sistema per creare password efficaci, ma facili da memorizzare, è quello di utilizzare una breve frase, o nome e cognome di qualcuno (conoscente o personaggio pubblico), sostituire le vocali con alcuni numeri somiglianti, magari usando anche caratteri speciali: prendiamo per esempio il nome Paolo Bonolis, potrebbe diventare la password P@0l0B0n0li$ , Francesco Totti diverrebbe Fr@nc3sc0T0tt1, e così via.

Bisogna, inoltre, avere l’accortezza di utilizzare una password specifica per ogni account: immaginiamo che qualcuno riesca a “bucare” un nostro account, sarebbe facile risalire ed ottenere il controllo di tutti i servizi a noi riconducibili. Sono state rese note molte violazioni di server di società private e pubbliche, di piattaforme social, di banche o circuiti di carte di credito. Durante questi attacchi, gli “hackers” (coloro che penetrano abusivamente in una rete) hanno trafugato migliaia di password ed username creando delle liste che vengono vendute nel dark web (la parte sommersa e non controllata di internet) per commettere furti d’identità e altri crimini. Molti sono inconsapevoli che le proprie credenziali sono state trafugate, sia perché le aziende non amano pubblicizzare questi avvenimenti, sia perché queste notizie non generano molto clamore e passano quasi inosservate.

Per vedere se le nostre password sono state rubate è possibile fare un controllo a questo indirizzo . Inserendo la propria e-mail sarà possibile scoprire se siamo stati vittima di furto di credenziali. Cosa fare in caso di positività? Niente panico! Cambiare immediatamente tutte le vostre password online, magari abilitando l’autenticazione a due fattori (ogni piattaforma ha il suo sistema), scegliendone di sicure.

Una buona regola per garantire ulteriore sicurezza è cambiare frequentemente i nostri dati di accesso, vanificando così eventuali tentativi di violazione messi in atto e costringendo gli hackers a ricominciare nuovamente “il lavoro”.

Per chi pensasse che queste cose succedono agli altri, voglio rammentare che nel solo mese di gennaio del 2019 è stato reso pubblico il furto di 22 milioni di password e la compromissione di 772 milioni di indirizzi di posta elettronica.

 




Come effettuare videochiamate gratuite con Gmail

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Questo Sabato vi spiegherò come effettuare videochiamate gratuite con il vostro indirizzo di posta elettronica di Gmail. E’ una funzione che è stata aggiunta da poco tempo per rendere disponibile a tutti gratuitamente il servizio di videochiamate che offre Google. Per poterne usufruire è sufficiente avere un account Google gratuito, crearlo è molto semplice: una volta andati sul sito www.gmail.com vi basterà cliccare sul pulsante “Crea un account“, inserire i vostri dati (nome,cognome,data di nascita e, facoltativo, il numero di telefono). Appena effettuato l’accesso al vostro account di posta elettronica Gmail vi troverete un pulsante circa a metà schermo a sinistra con scritto “Avvia riunione“. Una volta cliccato si aprirà una schermata che vi chiederà l’accesso a microfono e webcam, acconsentite ed entrerete nella videochiamata. Per aggiungere persone alla videochiamata vi basterà cliccare sul pulsante “copia info partecipazione” ed inviare il link copiato all’utente che desiderate invitare alla videochiamata. Potete mandare questo link sia via e-mail, sia via SMS e anche WhatsApp.




Coronavirus, animali in casa grazie al 3 D di Google

di Redazione –

VITERBO – Per trascorrere il tempo in casa in modo più fantasioso Google ha attivato gratuitamente un dispositivo di realtà aumentata che permette di visualizzare animali in 3D all’interno della propria abitazione. Possiamo così comodamente far apparire nel salone della nostra casa un cavallo come un pinguino o una tigre. Basta solo disporre di un dispositivo Android con Ar Core o di un iPhone che dispone di Ar Kit. Basta prendere il nostro  smartphone ed andare  sulla home page di Google. Bisogna, quindi, digitare l’animale che vogliamo far apparire. Se poi cerchiamo l’animale in lingua inglese, la scelta aumenta. Non bisogna poi che raggiungere il riquadro  “Faccia a faccia a grandezza naturale con”, premere quindi il tasto “visualizza in 3D”. Si aprirà la fotocamera e inquadrando il pavimento si materializzerà l’animale scelto. L’elenco completo degli animali disponibili in 3 D è il seguente:
• Cane (disponibili varie razze, tra cui Carlino, Bulldog francese e Rottweiler)
• Gatto
• Capra
• Alligatore
• Orso bruno
• Rana pescatrice
• Anatra
• Aquila
• Ghepardo
• Pinguino imperatore
• Lupo
• Riccio
• Leone
• Cavallo
• Ara
• Polpo
• Panda gigante
• Squalo
• Pony Shetland
• Serpente
• Tigre
• Tartaruga