In Gran Bretagna in sperimentazione un nuovo farmaco per immunità immediata da Covid

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LONDRA- Nel Regno Unito si sta sperimentando un nuovo farmaco per rendere immune il corpo dal Covid-19. Il nuovo farmaco potrebbe impedire a chi è stato esposto al Covid-19 di sviluppare la malattia, secondo quanto riporta il Guardian.  Il farmaco è stato sviluppato da University College London Hospital (Uclh) e AstraZenec e potrebbe essere somministrato come trattamento d’emergenza a pazienti ospedalizzati o a categorie a rischio.
Il farmaco, un cocktail  di anticorpi, proteggerebbe dal virus dai 6 ai 12 mesi. Se approvato, verrà somministrato a chi è stato esposto al Covid-19 negli otto giorni precedenti. Potrebbe essere disponibile a partire da marzo-aprile. Lo studio coinvolge l’Uclh, diversi altri ospedali britannici e una rete di 100 siti in tutto il mondo.




Un infermiere di Ischia di Castro tra i primi vaccinati in Gran Bretagna

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ISCHIA DI CASTRO (Viterbo) – Si chiama Angelo Scheller, ha 30 anni ed è di Ischia di Castro. E’ l’infermiere tra i primi vaccinati contro il Covid-19 del Regno Unito. L’infermiere lavora presso l’’Oxford University Hospital e vive in Inghilterra dal 2016. Angelo Scheller è stato precettato come i suoi colleghi a causa della pandemia e, quindi, non ha potuto far rientro in Italia neanche per Natale.




Covid-19, rientrati in Italia i primi 160 italiani bloccati in Gran Bretagna

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ROMA- Sono rientrati a Roma, con un volo Alitalia, all’aeroporto di Fiumicino da Londra Heathrow, i primi 160 italiani, oltre ad un neonato, che, risultavano residenti in Italia o in condizioni di urgenza o criticità, così come previsto dall’ordinanza firmata dai ministri Di Maio, Speranza e De Micheli. i connazionali hanno potuto lasciare la Gran Bretagna, dopo aver eseguito un tampone prima della partenza, dopo l’accordo raggiunto a seguito del blocco dei voli deciso dalla maggioranza dei paesi europei per limitare il contagio con la nuova variante del Covid registrata in Gran Bretagna. Atterrati in Italia, è obbligatorio per tutti un nuovo tampone, che verrà eseguito presso le strutture di testing rapido, già operative al Leonardo da Vinci, allestite da Aeroporti di Roma con il supporto della Regione Lazio e l’osservanza di un periodo di 14 giorni di quarantena.