“La luce è  dell’Inverno”, di Lorena Paris. Edizioni Archeoares, 2024

di LORENA PARIS-

Con piacere, desidero comunicare alle lettici e ai lettori Tuscia Times che solo pochi giorni è uscito il mio ultimo libro.  Si tratta di una silloge che raccoglie miei haiku, scelti tra quelli che ho scritto negli ultimi anni e ai quali sono più  legata. Edizioni Archeoares ne è  la casa editrice, come  per  tutte le mie pubblicazioni. Il libro contiene alcune note del Maestro  Luca Cenisi (uno dei più  grandi cultori ed esponente della poesia haiku e di altre forme di poesia giapponese) che sono state tratte dal suo personale sito. Le note spiegano alcuni fondamenti in materia di haiku, forma poetica che vide gli albori nella Terra del Sol Levante, secoli orsono.
Ometto, qui, di sintetizzare il filo conduttore del libro, legato a un mio caro ricordo d’infanzia,  e che lascerò  scoprire a quanti  vorranno leggere le mie parole.
Per l’immagine di copertina ho scelto un’ opera,  tra le mie preferite,  di Claude Monet  (il pittore della luce)  e che esprime magnificamente  il titolo del libro, rappresentato proprio  da  un verso di uno dei miei haiku.
“La luce è dell’Inverno” raccoglie anche alcuni scatti della fotografa Simona Sbrilli, su scorci di Viterbo.
Il  libro è  presente sul sito di Edizioni Archeoares e su tutte le piattaforme dedicate.

Qui, due miei haiku
tratti dal libro:
~~~~~
il vento è calmo –
ho vissuto mille anni
in una sera
~~~~~
giorni veloci
e primavera lenta –
le foglie sparse
~~~~~
Il concetto del tempo vissuto, che segna l’esistenza e il “sentire del momento” è racchiuso in queste due composizioni, i riferimenti stagionali non sono “diretti” nella prima (muki haiku) ed esplicitati , invece, nella seconda composizione.

Trascrivo un bellissimo scritto di Luca Cenisi, che sintetizza le concettualità basilari.

“Lo haiku deve riferire alla realtà vissuta dallo haijin, al suo presente. Prendendo a prestito le parole del Maestro Matsuo Bashō, infatti, è possibile affermare che lo haiku è semplicemente ciò che sta accadendo in questo luogo, in questo preciso momento. Tale re- quisito riflette, in buona sostanza, l’idea Zen secondo cui ogni cosa assume nitore solamente quando il pensiero procede, di pari passo, con il moto perpetuo dell’attimo, in sincronia e senza tentennamenti.” (Luca Cenisi)

Buona lettura!

#dimartedìpoesiaparoleevoce
#lorenaparishaiku
#lorenaparispoeta
#laluceèdellinvernodilorenaparispoeta




Lorena Paris descrive e legge due Haiku

di LORENA PARIS-

VITERBO- Per il mio consueto Martedì in Poesia di Tusciatimes, presento e leggo due miei haiku. In particolare, un haiku e un muki haiku. Come noto, questa forma di poesia breve, “inventata” in Giappone secoli fa, prevede il concetto poetico espresso in una terzina composta da 17 more (per la precisione in 5 -7 – 5) e comprende molteplici regole ortografiche (le più conosciute e popolari: il carattere di scrittura tutto in minuscolo, cesura, eventuale sinalefe e tanto altro) ma su tutto è importante il linguaggio poetico che esprime la descrizione e la scrittura di quel preciso momento di “osservazione” di ciò che vede e sente il Poeta e che sottintende anche il suo stato d’animo, il suo sentimento.
Il “QUI E ORA”.
Per i neofiti di questo tipo di poesia preciso, in breve, che il muki haiku si differenzia dallo haiku, in senso stretto, perché la stagione cui si riferisce il poeta non è espressamente nominata come nello haiku, anche attraverso il kigo (es. neve per l’Inverno o papavero per l’Estate, mimosa per la primavera, ecc…).
Nel muki haiku, invece, c’è un richiamo solo genericamente rappresentato (es. cielo, notte, luna, giorno, fiore, ecc…).
Consiglio da sempre di seguire il sito:
www.lucacenisi.net

per approfondire l’ immensa materia poetica degli haiku.

Ricordo che è consuetudine leggere gli haiku due volte.

haiku, con cesura e sinalefe;
sentimenti (gioia, affetto, amore filiale) inespressi, ma palpabili:

sera d’inverno –
mia madre sorride
dentro gli occhi miei

 

muki haiku, con cesura e sinalefe; sentimenti (pace, gioia nel risveglio, amore per la vita che scorre, attenzione per natura, leggerezza) inespressi, ma palpabili:

appena l’alba –
un treno in lontananza
e un frullo d’ali

Lorena Paris


Ascolta gli Haiku dalla voce di Lorena Paris


#lorenaparishaiku
#lorenaparispoeta
#dimartedìpoesiaparoleevoce




La magia poetica degli haiku di Issa e Nomiyama

di LORENA PARIS-

VITERBO- Il mio nuovo appuntamento del Martedì, con le lettrici e i lettori di Tusciatimes, propone la lettura e l’ascolto di tre Haiku dedicati
all’ Autunno, stagione in cui sono stati scritti. La parola Autunno, ancorché non sempre nominata nei testi, è però “svelata” dal tema delle foglie che cadono, evento tipico dei mesi autunnali.
Altamente pregevoli i componimenti di Issa e Nomiyama, due grandi Haijin noti in tutto il mondo. I sentimenti provati dai poeti durante l’osservazione del momento naturale, oggetto delle composizioni, traspaiono con assoluta delicatezza. La malinconia e la pace, il silenzio, l’infinito, la natura, la vita (fisica e spirituale) prendono magicamente forma.
Il terzo haiku è stato scritto da me, che amo profondamente questa tipologia di poesia e che spesso promuovo nei miei articoli e nelle mie pagine social. Lascio, con piacere, a chi legge e ascolta, la propria interpretazione dei miei tre versi.

****

un cane che dorme –
leggera, a coprirlo,
una foglia

(Kobayashi Issa)
(1763-1828)

****

come una foglia caduta
piombo
in un sonno profondo

(Asuka Nomiyama)
(1917-1970)

****

cadono foglie –
la tristezza in autunno
non fa rumore

(Lorena Paris)


Ascolta gli haiku dalla voce di Lorena Paris


****

#dimartedìpoesiaparoleevoce
#lorenaparispoeta
#lorenaparishaiku




Un Haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS-

VITERBO- L’Estate è esplosa e lo haiku – che oggi propongo in rubrica – nasce dalla osservazione di un momento caldo e sonoro del primo pomeriggio estivo. Rappresenta immagini e suggestioni di attimi vissuti: la finestra aperta, la tenda che si muove con le folate calde alla controra, il riposo oppure la voglia di non far niente con il sottofondo del canto delle cicale.
Il kigo, ovvero il riferimento stagionale, è rappresentato dalla parola cicale. La terzina si compone di diciassette more (5-7-5) con sinalefe nell’ultimo verso. Il sentimento, ovvero lo stato d’animo non palesato ma sottinteso, è rappresentato dalle parole ozio e cicale, inserite dopo il trattino.
Gli haiku sono scritti con tutte le lettere in minuscolo.
Per conoscere o approfondire l’immenso mondo degli haiku, consiglio da sempre di consultare
il sito lucacenisi.net

muove la tenda
il vento del meriggio-
ozio e cicale

#dimartedìpoesiaparoleevoce
#lorenaparishaiku
#lorenaparispoeta
@lorenaparis1930




Tre haiku di Antonio Sacco

di LORENA PARIS – Il poeta che presento questa questa settimana è il pluripremiato, poliedrico e prolifico Antonio Sacco, con suoi tre HAIKU.

foglie cadute –
sul vecchio tronco segni
di un primo amore

dove sbiadisce
l’azzurro di una ortensia –
i suoi occhi

amore perso –
la neve seppellisce
qualunque cosa

Questi componimenti sono veramente uno più bello dell’altro. Esempio di eccellenza della poetica HAIKU. In essi traspare un suggestivo sentimento di amore, compenetrato con alcuni elementi naturali, riconducibili con assoluta evidenza alle varie stagioni dell’anno.
Il primo haiku rimanda a un amore dal sapore adolescenziale e all’autunno;
il secondo profonde sensualità e attrazione: le sfumature
dell’ortensia, che sbiadisce a fine estate, alludono al colore – così particolare o forse indefinito – degli occhi tanto amati; il terzo, grazie ai versi che riconducono all’inverno: “la neve seppellisce qualunque cosa”, ci regala varie emozioni: il dolore per la mancanza, dimenticanza e rassegnazione, un destino ineludibile, un sospirato oblio.

Antonio Sacco è nato ad Agropoli nel 1984, vive e compone versi nel cuore del Parco Nazionale del Cilento (Vallo della Lucania). Scrive poesie in versi liberi, ma anche in metrica (sonetti, odicine anacreontiche, strofe saffiche, ecc.). È uno studioso e ricercatore della poesia estremo-orientale (soprattutto della poesia haiku), ha pubblicato testi su varie riviste internazionali dedicate al genere haiku (The Mamba, Chrisantemum, The Mainichi, Ashai Shimbun, Harusame), oltre a essere l’autore di numerosi articoli tecnici e divulgativi, si dedica anche alle traduzioni. Cura la rubrica chiamata “Echi da Shikishima” in seno alla rivista letteraria “Poesia del Nostro Tempo”. Nel 2018, 2019 e nel 2020 è stato inserito nella “European top 100 most creative haiku author” (by Mr. Kokot). Già giudice in tre concorsi nazionali di poesia (sempre per la sezione haiku) ha pubblicato due raccolte poetiche l’ultima delle quali è intitolata “Eppure ancora i nespoli – Dissertazioni sullo haiku” (Nulla Die Edizioni, 2020).

PREMIAZIONI E RICONOSCIMENTI

Vincitore del concorso on-line nel gruppo “tè giapponese” 2016, Primo Classificato sez. Senryu.

Vincitore con la poesia in versi liberi “Dammi carta e penna” al Concorso di Poesia Interculturale Città di Vallo della Lucania, Primo Classificato. Edizione 2016.

Vincitore del concorso on-line “23 Aprile in Hotel” organizzato dalla Golden Books edizione 2016. Primo Classificato con un haiku a tema su “la partenza”.

Menzione d’onore al Concorso Nazionale di poesia “Versi sotto gli Irmici – La poesia incontra la pittura” tenutosi a Piaggine (Sa) in Agosto 2018 con la poesia in versi liberi “Tramonto”; finalista nello stesso concorso con la poesia “A te, Cilento”.

Selezionato fra i 100 migliori Autori di haiku a livello europeo nel 2018, 2019 e 2020 (Haiku Euro Top by Mr. Kokot)

Inserito nel Gennaio 2019 nell’archivio dei poeti haiku della Haiku Foundation, una fra le più importanti associazioni di haiku al mondo.

Da Gennaio 2020 fa parte, con una pagina a lui dedicata, di “WikiPoesia”, portale dedicato interamente alla poesia.

Segnalato dalla giuria del concorso “La Luna e il Vigneto” Edizione 2020 avente come tema “l’acqua” e nell’edizione 2021 avente come tema “gli animali”

Menzione d’Onore per la sezione Haiku al Concorso Nazionale “Novella Torregiani” 2019/2020

Distinguished Work Prize nella 13th Edizione del “Yamadera Bashō Memorial Museum English Haiku Contest” nel 2021.




Lorena Paris – haiku

di LORENA PARIS-

Vorrei dedicare alle lettrici e ai lettori di Tusciatimes  la lettura di un  mio   haiku. Come è  noto gli haiku sono poesie  composte da  tre versi e che per essere definiti tali,  debbono necessariamente  presentare alcune precise caratteristiche, in termini di  poetica, metrica, temi, riferimenti,   punteggiatura, ortografia, significati, consuetudini e altro.
Consiglio  da tempo,  per chi ha il desiderio di  approfondire il  mondo immenso degli haiku  di consultare  il sito “www.lucacenisi.net”,  nonché  la lettura di varie pubblicazioni sull’argomento,  anche dello stesso Cenisi come  “La luna e il cancello”, un testo molto esaustivo.

   glicine in fiore  –
mamma bacia la figlia
fuori la scuola

#lorenaparishaiku


Ascolta gli haiku dalla voce di Lorena Paris


Questo mio   haiku (5/7/5 sillabe con sinalefe)  presenta il verso “glicine in fiore” e quindi  il chiaro riferimento alla primavera, stagione in cui è stato scritto e  in cui il glicine fiorisce. I sentimenti   non palesi   (d’amore  e  distacco)  sono  sottintesi nella mia osservazione del momento e  attraverso i  versi    “mamma bacia la figlia / fuori la scuola” .
Ricordo che molti appassionati, di questa tipologia di poesia, leggono due volte i versi con due diverse intonazioni.

Lorena Paris,  nata a Trevignano Romano, vive a Viterbo. Figlia quindi della terra etrusca.
Poetessa e performer, si occupa di poesia da oltre dieci anni. Ha pubblicato varie sillogi con le Edizioni Archeoares ed è  presente in numerose antologie.  Cura rubriche culturali, reading e performance poetiche.
Lorena Paris è su Instagram
@lorenaparis1930
#lorenaparispoeta #lorenaparishaiku




Due haiku di K. Issa

di LORENA PARIS-

VITERBO-  Per “Di Martedì Poesia, Parole e voce” – in testo e in audio – due tra i più noti haiku, del Maestro giapponese Kobayashi Issa, (1763-1828), tra i miei haijin preferiti.
Issa osserva la natura: i ciliegi e la rugiada e fa una riflessione sullo stare al mondo.

mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore

Un haiku che fa trasparire la malinconia e forse il dolore del poeta. La citazione della fioritura dei ciliegi è lo stupore del Poeta
che ha il sapore della speranza.

mondo di rugiada
è un mondo di rugiada
eppure eppure

L’ineluttabilità della vita in tre versi,
delicati e profondi. Uno sguardo poetico rivolto alla consapevolezza e monito di quanto, al di là di tutto, possa essere effimera la vita.


Ascolta gli haiku dalla voce di Lorena Paris





Due haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS-

VITERBO – Per questo nuovo Martedì in Poesia, presento due miei muki haiku, dedicati alla luna. La luna così cara agli artisti e ai poeti, emblema del sogno, del mistero, della magia onirica. Simbolo legato al femminile, all’ispirazione di corrispondenze poetiche.

oltre il cancello
c’è l’ombra della luna –
ho i piedi nudi

#lorenaparishaiku

un fil di fumo,
odora di cenere
pure la luna

#lorenaparishaiku


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris





Due Haiku di Kobayashi Issa

di LORENA PARIS-

VITERBO – Kobayashi Issa (1763-1828), come noto, è stato uno degli haijin più apprezzati e conosciuti al mondo. Ho già avuto modo di presentare la sua poetica nei precedenti appuntamenti di questa rubrica. Questa settimana trascrivo qui due composizioni delicatissime, nel perfetto stile dell’autore. Terzine pervase da sentimenti positivi per la vitalità, la vita , l’accettazione di sé, la speranza e lo scorrere del tempo.

Auguri e un grazie di cuore a tutti i lettori di Tusciatimes!

~~

anche la mia ombra
è in buona salute –
auguri di buon anno

~~~

Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri


Ascolta gli haiku dalla voce di Lorena Paris


 




Lorena Paris legge due haiku di M. Bashō

di LORENA PARIS-

VITERBO – Le lettrici e i lettori di Tusciatimes hanno avuto modo di conoscere la mia passione per
lo haiku, l’ antichissima forma di poesia breve, anche considerato quanto ne ho già scritto in questa mia rubrica.
Lo scrittore e saggista Roland Barthes scriveva che “lo haiku racchiude ciò che vedete, ciò che sentite, in un minimo orizzonte di parole”. Come dargli torto? C’è un mondo di suggestioni dentro
una terzina di 17 more (metrica in 5/7/5) che si sofferma sul “sentire” del poeta e la natura che lo circonda.

Di seguito due haiku, tradotti dal giapponese, di Matsuo Bashō (1644-1694), ritenuto il padre fondatore di questa forma di poesia. Nell’audio la lettura che, come è consuetudine per questo linguaggio poetico, si ripete due volte.

~~
languore d’inverno:
nel mondo di un solo colore
il suono del vento

~~

silenzio:
graffia la pietra
un canto di cicale


Ascolta i due haiku dalla voce di Lorena Paris


 

Il primo haiku ha il riferimento stagionale (kigo) espresso direttamente dal poeta con la parola inverno, il secondo ha un kigo indiretto ma ugualmente riconducibile alla stagione in cui lo haiku è stato scritto, ovvero, attraverso la parola “cicale” che ovviamente è “sinonimo” di estate.
Sui sentimenti che hanno ispirato il maestro M. Bashō e che trapelano da queste terzine lascio ricercare alle lettrici e lettori – che ringrazio per essere così affezionati – le suggestive interpretazioni!
Infine, consiglio come sempre di visitare il sito “lucacenisi.net”, per comprendere il complesso e variegato mondo degli haiku.
Su Instagram, #lorenaparishaiku, per seguire le mie composizioni in haiku.




Due haiku di H.Takako

di LORENA PARIS-

VITERBO – Questo martedì, propongo all’attenzione dei lettori di Tusciatimes due haiku di H. Takako, poetessa giapponese.

~~~

ortensie –
la lettera di ieri
è già invecchiata

~~~

neve fitta –
morirò avendo conosciuto solo
le mani di mio marito

~~~


Ascolta gli haiku dalla voce di Lorena Paris


Due haiku intensi e suggestivi. Le ortensie e la neve sono i riferimenti stagionali (kigo) che ci riportano al “momento” dell’anno in cui la poetessa li ha scritti. Lo scorrere del tempo e il sentimento provato dall’autrice sono impercettibilmente sottintesi! Belli!

La biografia è tratta dal sito
lucacenisi.net

Hashimoto Takako (1899-1963) è stata una poetessa giapponese originaria di Tokyo. Nota come una delle “Quattro T” del mondo dello haiku, insieme a N. Teijo (1900-1988), H. Tatsuko (1903-1984), e M. Takajo (1899-1972). Nel 1941 diede alle stampe la sua prima raccolta poetica, intitolata: “Uccello delle tempeste”.




L’haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS –

VITERBO – I lettori della rubrica, e tutti coloro che mi seguono, sanno quanto io ami gli Haiku.
Lo haiku è un intenso “fotogramma” di poesia, poiché la terzina è scritta con criteri precisi: di metrica, suono e linguaggio e altresì contiene alcuni ineludibili canoni precipui.
Per poter approfondire, consiglio il sito:
www.lucacenisi.net

Questo Martedì, trascrivo qui e leggo nell’audio un mio haiku, scritto in un giorno d’estate di alcuni anni fa. Erano ore luminose e “pigre”, il vento caldo sollevava la tenda davanti a me e le cicale cantavano. Suoni e momenti inconfondibili della controra, racchiusi in tre versi.

muove la tenda
il vento del meriggio
ozio e cicale

 


Ascolta L’haiku dalla voce di Lorena Paris





Due haiku di Kobayashi Issa

di LORENA PARIS- Kobayashi Issa, poeta e pittore giapponese, nacque nel 1763 e si spense nel 1828. Insieme a Matsuo Bashō, Yosa Buson e Masaoka Shiki, compone il quartetto degli haijin vissuti nei secoli scorsi tra i più apprezzati e noti nel mondo.

Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri

all’ombra dei fiori
nessuno
è straniero


Ascolta gli haiku dalla voce di Lorena Paris


Due haiku che esprimono i profondi messaggi di Issa. Versi suggestivi che ci aprono al mondo della sua riflessione/contemplazione. Una osservazione della natura che circonda il poeta resa perfettamente, così come il sentimento provato nell’istante. Il “sentire” del poeta, palpabile pur in assenza di parole che lo identificano o lo dettagliano.
La magia dello haiku è anche questo!
Per conoscere o approfondire il mondo infinito e complesso degli haiku, consiglio – sempre e da tempo – di consultare il sito prezioso ed esaustivo
di Luca Cenisi,

www.lucacenisi.net




Due haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS –

Questa settimana, propongo ai lettori di Tuscia Times due miei haiku.
Ho già dedicato attenzione, nella rubrica, a questa famosa forma di poesia che è nata oltre quattro secoli fa in Giappone, ma è sempre piacevole riproporla perché, pur nella sua brevità, è intensa e suggestiva.
Gli haiku presentano alcuni capisaldi imprescindibili che li caratterizzano: l’esatta metrica dei versi, il riferimento stagionale, lo stato d’animo non palesemente espresso dal poeta, ma riconducibile ad esso attraverso le parole usate e le more in 5-7-5.
Sono anche importanti:
lo stacco ovvero la cesura come un effetto di sospensione tra un verso e il seguente
e le modalità di scrittura ( tutto in minuscolo) e di lettura ( due volte con tonalità differenti).
Lo haiku non è solamente una terzina, ma molto e ben altro!

Vi rimando alla consultazione del sito www.lucacenisi.net
per poter leggere, approfondire e studiare il mondo infinito di questo meraviglioso linguaggio poetico.

Ecco, i miei haiku “invernali” sul sentimento del ricordo.

Se avete curiosità sulla poesia e sugli haiku è possibile scrivermi un messaggio sul mio profilo Instagram
@lorenaparis1930

~~~~

luna fra i monti –
pesa come la neve
ogni ricordo

~~~~

il buon ricordo
segue un’ orbita lieve –
fiori di pruno

#lorenaparispoeta


Ascolta gli Haiku dalla voce di Lorena Paris





In parole e voce, due haiku

di LORENA PARIS- Oggi, torno con piacere a proporre all’attenzione di Voi, care lettrici e cari lettori, gli haiku: terzine inconfondibili per metrica e molto, moltissimo altro.
Gli haiku sono una delle espressioni più conosciute della grande poetica giapponese, sin dal diciassettesimo secolo.
Vi rimando a quanto ho accennato su questo vastissimo argomento alcuni mesi fa, suggerendo di scorrere a ritroso gli articoli di questa rubrica.
Negli haiku che ho scelto questa settimana, oltre al riferimento stagionale,
è presente il richiamo alla luna, un’attenzione, uno sguardo ad essa.
Il primo è un componimento del grande Maestro Masaoka Shiki (1867-1902) considerato il padre dello haiku moderno.
Gli haiku di Shiki, così realistici, ci comunicano sempre tanta bellezza. La sua penna di sapiente haijin, lucida ed elegante, ci regala un “fotogramma”, un momento, descritto sempre con trasparente mistero!

ombre d’alberi –
la mia ombra che si muove
nella luna invernale

M.Shiki

Un haiku delicato, un attimo, una pausa del poeta che si sente unito alla natura, alle ombre fluttuanti degli alberi, con la sua che si muove in una notte d’inverno, illuminata dalla luce lunare.
Tre versi che ci aprono il mondo dell’osservazione, dell’introspezione, della compenetrazione con la magia vivente del creato, del sentimento “velato e svelato” da poche efficaci parole, da un’immagine, da un vagare del pensiero.
Vi do appuntamento al prossimo martedì con un mio haiku dove è ancora presente la luna, mistero accogliente in intima relazione con il mondo femminile.

sera d’autunno
la luna è sulle scale –
apro la porta


Ascolta gli Haiku dalla Voce di Lorena Paris


 




Haiku

di LORENA PARIS-

Dedico la rubrica di oggi alla lettura di due miei Haiku, scritti qualche giorno fa. Mesi di grande dolore, questi, di dolore su dolore che si aggiunge alle sofferenze che da sempre purtroppo “governano” il mondo e che il mondo stesso subisce a causa soprattutto dei comportamenti del genere umano.
Così, ascoltando il silenzio ed il ritmo rallentato di questi giorni di
“tempo sospeso “, ecco i miei haiku.

 

Sera di aprile –
il silenzio abitato
da un frullo d’ali
~
giorno di pioggia –
il mondo sembra fermo
ma trema un fiore.

 

 

Ascolta le poesie dalla voce di Lorena Paris




Un sito per conoscere gli haiku

di LORENA PARIS –

Con l’articolo di oggi, concluderei le pagine della rubrica dedicate ai miei cenni sullo  haiku, con uno stralcio tratto dal sito di uno dei più grandi studiosi di haiku, Luca Cenisi, e quindi vi segnalo i codici estetici ed ai sentimenti espressi in un buon haiku.

“ il sabi, cioè la bellezza solitaria che trova espressione in un linguaggio semplice ed immediato,
lo hosomi, cioè quella “sottigliezza” contemplativa indispensabile per cogliere l’essenza veridica della realtà, l’ogosoka ovvero la solennità dell’esperienza sensibile.

Dalla disposizione poetica dello haijin  (scrittore di haiku) in relazione a quanto sopra  possono palesarsi nello haiku diversi stati d’animo:

• wabi “ solitudine”
• shiori “delicatezza”
• makoto “verità”
• yūgen “profondità e mistero”
• karumi “leggerezza
• mono no aware o più semplicemente, aware “misero” “compassionevole”.

Vi rimando, peraltro, a questo sito:  www.lucacenisi.net  per ogni ulteriore approfondimento.

~~
offro una rosa
al risveglio del giorno –
il rito buono

Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





Un haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS –

VITERBO – Questa settimana, un cenno sulla necessaria presenza del KIGO nella scrittura di un haiku. Il Kigo è il riferimento stagionale che lascia intendere a quale momento dell’anno lo haijin (il poeta di haiku) osserva ciò che lo circonda e scrive la sua terzina.
La stagione può anche essere individuata con la citazione di un fiore, un animale, una pianta che possa far ricondurre
all’estate o all’autunno, o alla primavera o all’inverno.
Molto presenti negli haiku sono, peraltro, i cosiddetti piccoli Kigo:
luna, sole, vento, giorno, notte, neve pioggia, ecc… ecc…
Importante nel corpo di un haiku è la presenza di una cesura, di solito un trattino e su questa cesura …ci sarebbe molto da dire!

Ai curiosi di haiku consiglio di visitare il sito:
www.lucacenisi.net
e si aprirà loro un mondo!!!

La prossima settimana accennerò al “sentimento” presente in un haiku.

~~
un’orchidea
fiorita nell’attesa –
la sedia vuota

Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice