Grande successo per Pasolini 50 a Chia – restitutio memoriae “Pasolini 50 anni dopo ancora divide” (VIDEO)

Si è concluso con successo il primo incontro, evento Pasolini 50, a cinquant’anni dalla morte di uno dei più influenti intellettuali del XX secolo, organizzato dall’associazione culturale Il Fascino del Passato E.T.S a Chia (fraz. Soriano nel Cimino), presso il circolo culturale le “Cascatelle”. Alla presenza di molti appassionati, dell’opera e vita di Pier Paolo Pasolini, Marco Rossi attore-regista e Narratore di Comunità Unitus, ha affisso l’articolo del Corriere di Viterbo “Pasolini 50 anni dopo ancora divide” del giornalista Alfredo Parroccini. Il saggio di cronaca riporta l’esperienza di Marco Rossi, ricercatore e conservatore di testimonianze, memorie orali, tra la Tuscia e l’Idroscalo di Ostia (RM), dove Pasolini, fu brutalmente massacrato ed assassinato la notte tra la commemorazione dei santi e dei morti, tra il 1 e 2 novembre 1975. Rossi si è recato da solo nei meandri degli ex cantieri navali di Ostia, dove sorge il monumento dedicato allo scrittore-regista, opera di Mario Rosati, Comune di Roma 2005 (trent’anni dalla morte del poeta friulano), per intervistare i diseredati sociali, del sottoproletariato suburbano, per cercare di far luce e cogliere almeno qualche verità in più, tra uno degli omicidi italiani più discussi, insabbiati ed infangati di tutti i tempi. Si tratta di complotto di Stato? Macchinazione tra Stato-servizi segreti-loggia massonica-Vaticano? Oppure un destino annunciato da tempo, quasi voluto, a detta degli amici di sempre, collaboratori cinematografici etc? In realtà ad Ostia, negano i complotti e come si legge, affermano ha fatto la fine che meritava, quella di tanti come lui. D’altro canto, nella Tuscia, soprattutto a Soriano-Chia, ne ricordano la gentilezza, l’educazione, la mitezza del poeta, che invitava i ragazzi del borgo a giocare a calcio, presso il campo sportivo di Bomarzo o lo sterrato della Molinella, prima della superstrada, offrendo poi laute merende nell’amata torre medievale di Colle Casale, comperata dal regista, ad Augusto Parsi, nell’ottobre del 1970. Non
sappiamo chi e perché, se o qualcuno o una moltitudine ha voluto la morte di Pasolini, che sicuramente a molti ha giovato, ma siamo sicuri che come in occasione di Pasolini 100 (1922-2022), cent’anni dalla nascita dell’autore ad oggi, la richiesta di conoscere i luoghi e l’opera di Pier Paolo Pasolini è tanta sia da parte degli adulti che dei giovani.
Seguono due filmati regia Marco Rossi, “Panoramica Chia e lettura articolo con il genius loci Quinto Chiacchiararelli” – “Pasolini 50 restitutio memoriae circolo culturale le Cascatelle”
Produzione indipendente Il Fascino del Passato E.T.S