UIL Viterbo: “L’investimento della Regione Lazio per le prestazioni fuori soglia rischia di andare tutto al privato”

VITERBO – “L’investimento della regione Lazio per le prestazioni fuori soglia rischia di andare tutto ai privati”. Il segretario generale della Uil di Viterbo Giancarlo Turchetti. “La sanità – prosegue poi Turchetti – deve invece essere di tutti e per tutti. Per questo abbiamo organizzato un convegno su Servizio sanitario e prospettive future”. L’appuntamento è per lunedì 11 novembre alle ore 10 a palazzo Gentili in via Saffi 49 a Viterbo. Parteciperanno anche il segretario generale nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri, il segretario generale nazionale della Uil Fpl Rita Longobardi, il presidente della regione Lazio Francesco Rocca e il commissario straordinario della Asl di Viterbo Egisto Bianconi. Assieme al segretario Turchetti, ad intervenire saranno il segretario generale della Uil Fpl di Viterbo Maurizio Bizzoni, il segretario generale della Uil del Lazio Alberto Civica, il segretario generale della Uil Fpl Roma e Lazio Sandro Bernardini e Franco Bifulco della Uil Viterbo.

Un convegno organizzato dalla Uil Viterbo e dalla Uil Fpl Viterbo.

“L’investimento per le prestazioni fuori soglia previsto dalla regione Lazio – spiega Turchetti – andrà tutto al privato perché non ci sono medici e infermieri per l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive in via prioritaria e principali. Quindi tutto l’investimento verrà dirottato sul privato accreditato o sull’attività libero-professionale intramoenia. In questo modo non si garantisce l’universalità e l’equità del diritto alla salute. Tant’è vero che circa 2 milioni e mezzo di italiani rinunciano alle cure”.

“Durante il convegno di lunedì prossimo – aggiunge Turchetti – oltre a far emergere le difficoltà della sanità nella Tuscia vogliamo dare delle prospettive future che permettano a tutti i cittadini di usufruire di un servizio sanitario pubblico efficiente e di qualità. E il primo passo da fare è l’assunzione di medici e infermieri”.

“Il problema della sanità viterbese nasce da lontano – evidenzia Turchetti –, da quando furono chiusi gli ospedali periferici e accentrato tutto su Belcolle, con difficoltà di organici persistenti. Da allora la sanità pubblica non è più riuscita a dare servizi necessari alla popolazione viterbese, costringendo le persone ad andare in altre regioni, come Umbria e Toscana. Tant’è vero che la mobilità passiva nella nostra provincia è molto alta. Una mobilità che costringe la regione Lazio a pagare gli altri territori regionali dove si trasferiscono i pazienti. Basta vedere le liste d’attesa con prenotazioni a un anno da adesso, le visite specialistiche a un anno e mezzo e le file paurose al pronto soccorso. Questo perché manca il personale, medici e infermieri innanzitutto. Con gli investimenti che vengono fatti tutti sul privato”.

“Il convegno nasce dalla sensibilità del sindacato – sottolinea Bizzoni – a fronte delle difficoltà di accedere ai servizi sanitari da parte di moltissime persone. Un servizio sanitario in crisi. Una situazione che va ormai avanti da molti anni. Una crisi che coinvolge la sanità della Tuscia a dispetto di quella romana con l’aumento dei costi ma non la qualità dei servizi”.

“Blocco del turn over per dieci anni – continua Bizzoni – tecnologie e strutture sanitarie vecchie, frammentazione dei percorsi lavorativi, difficoltà sui livelli di assistenza e assenza di operatori. Sono solo alcune delle problematiche della sanità nella Tuscia. Così come difficoltà sugli operatori nella parte degli accreditati e contratti che vengono fatti per abbassare i redditi agli operatori sanitari. Un aspetto quest’ultimo che pone seri problemi per quanto attiene il reperimento degli operatori e la formazione degli stessi”.

“Ci poniamo poi una domanda – conclude Bizzoni -. Quali sono le prospettive future per universalità ed equità all’interno del servizio sanitario. Le iniziative che stiamo mettendo in campo riguardano sia la categoria sia i valori sociali che dobbiamo difendere. E lo dobbiamo fare per tutti i cittadini”.