Le poesie di Paola Sanna nel libro “Io sono”

Quanti infiniti
Non conosciamo?

Troppo attenti
E aggrappati
A ciò che finisce.
(P. Sanna)

In questi pochi versi, raccolti nel libro di poesie di Paola Sanna “IO SONO” trovo che ci sia tutta la semplicità e la forza dirompente della sua ricerca. Una ricerca interiore che porta l’autrice ad andare oltre ciò che è ben definito, ad abbandonare la sua “comfort zone” per esplorare spazi sconosciuti, quegli spazi dell’anima che spesso invischiati nella propria “ombra” faticano ad emergere. Paola con coraggio e determinazione, si spoglia dei panni della quotidiana routine e indossa quelli dell’archeologa, non per scavare tesori nascosti nella madre terra, la sua è un’archeologia simbolica, spesso citata nelle teorie junghiane, che la porta a “scavare” nella propria psiche alla ricerca di quei materiali nascosti, spesso anche dolorosi, quelle ferite interiori che solo guardandole con coraggio e riconoscendole possono essere elevate alla “redenzione”. Integrare questo materiale nel proprio IO è lo sforzo per ottenere una vita più consapevole che possa anche diventare volano di felicità.
Mi piace chiudere queste brevi riflessioni con una frase di Paulho Coelho che in qualche modo la trovo molto attinente al percorso di Paola Sanna: “ Condividi il cammino con quelli che sanno che bisogna sempre spingersi oltre gli orizzonti conosciuti”.

Angelo Russo




Donne, Regione Lazio: proseguono gli incontri del progetto “I am io sono”

ROMA- Presentarsi al mondo affermando e non rivendicando. È questo il “rivoluzionario” messaggio alla base del progetto I AM IO SONO, dedicato all’universo femminile, realizzato da Roma Fotografia con il supporto della Regione Lazio – Assessorato alle Pari Opportunità. Un progetto che, dopo essersi affermato nella Capitale con una mostra fotografica, video installazioni e progetti di realtà aumentata, venerdì 2 dicembre arriva a Latina al Liceo Giovanni Battista Grassi e alla Facoltà di Farmacia e Medicina del Polo Pontino dell’Università La Sapienza.

Una fotografa, una scrittrice, una counselor e un’archeologa sono le guide protagoniste di un vero e proprio percorso artistico, psicologico ed umano, che comprende diverse tappe. Si parte con ‘IO SONO CIÒ CHE SCRIVO’, dalle 9:30 alle 11 al Liceo Giovanni Battista Grassi, a cura della scrittrice e sociologa Maria Frega. Gli studenti impareranno a scrivere le proprie impressioni ed emozioni dopo un viaggio, una passeggiata, un incontro. Sarà l’occasione per esprimere la creatività partendo dal reale, trasformando un’idea e una pagina bianca in un racconto. Sempre al Liceo Grassi, dalle 11.30 alle 13.30, si tiene l’incontro ‘IO SONO LA STORIA’ a cura dell’archeologa Maria Rosa Patti. Un viaggio dall’antichità, tra mitologia e storia, all’età moderna in cui le donne hanno aperto la strada a lotte più strutturate per la partecipazione sociale e civile. Percorsi al femminile, scegliendo come filo conduttore la vita di donne straordinarie, la cui vita è esempio attivo per la vita della comunità, o storie esemplari che hanno segnato il territorio. Un modo per favorire la ricerca, la conoscenza e per creare opportunità di lavoro e studio arricchendo il patrimonio culturale della regione.

Nel pomeriggio il progetto ‘I AM IO SONO’ si sposta alla Facoltà di Farmacia e Medicina del Polo Pontino dell’Università La Sapienza. Dalle 14 alle 15.30 la counselor Anna Primavera terrà l’incontro ‘IO SONO, MA CHI SONO? QUANTE/I SONO?’. Una breve esplorazione dei Sé che, come in un caleidoscopio interiore, costituiscono le varie parti che esistono in ciascuno di noi, influenzando le nostre vite e le nostre relazioni. In questo Magico Teatro dei Sé e delle Voci interiori sarà considerata quella un pochino malevola del nostro Critico interiore, che spesso ci fa sentire impotenti, e quelle della Matriarca e del Patriarca che influiscono così tanto nei nostri comportamenti ed azioni. Dalle 15.45 alle 17.45, infine, è in programma l’incontro motivazionale ‘IO SONO UNA DEA’. Maria Cristina Valeri, presidente di Roma fotografia, racconta le Dee della mitologia, archetipi potentissimi, modelli contenuti nell’inconscio collettivo che percepiamo intuitivamente e nei quali è semplice identificarsi per trovare soluzioni, trasformare fragilità in punti di forza, realizzare obiettivi e desideri. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.