Annalisa Minetti ed Andrea Proietti all’ITT Viterbo

VITERBO – Giovedì 28 Ottobre presso l’aula Magna dell’Istituto Leonardo da Vinci si è svolto l’incontro degli studenti del quarto e quinto anno con Annalisa Minetti ed Andrea Proietti per illustrare l’iniziativa “From Study to Work”.

I protagonisti di questa mattinata sono stati i giovani studenti stimolati dalla presenza di Annalisa ed Andrea hanno potuto riflettere sulle loro potenzialità e come è possibile raggiungere i propri obiettivi lavorando sulle proprie caratteristiche.

Annalisa ed Andrea sono sempre stati dalla parte dei giovani ed ora più che mai si rivolgono a tutti quei ragazzi che a breve saranno “catapultati” nel mondo del lavoro e che hanno bisogno di essere guidati nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza di loro stessi per diventare gli Italiani del Futuro!

Una scossa emotiva enorme per comprendere quanto potenziale ci sia nei nostri giovani!

L’amicizia di oltre 20 anni, che lega i due promotori e le competenze in settori ed ambiti diversi, dal turismo allo sport, dal business allo spettacolo ha permesso di attivare l’attenzione dei ragazzi e fatto riflettere profondamente sulle dinamiche che spesso impediscono di far valere le proprie caratteristiche.

Proprio curando le Soft Skills si possono superare le difficoltà, migliorare le relazioni con gli altri e la percezione che abbiamo delle problematiche che la vita ci propone.

Con “From Study to Work” i giovani imparano ad avere una marcia in più nelle relazioni con gli altri, a saper fare una buona prima impressione, ad acquisire l’ascolto funzionale e come comunicare efficacemente in base al contesto.

La scuola cerca sempre di fornire queste competenze ma naturalmente non riesce a competere con professionisti che mettono in gioco attività performanti.

“From Study to Work”, scelto da Università, Aziende e Scuole, contiene insegnamenti che rappresentano la risposta a questo “cambiamento” veloce al quale i giovani oggi non possono sottrarsi. www.fromstudytowork.com

 

 

 

 




Intervista a Luca Damiani, dirigente scolastico dell’ITT Leonardo da Vinci

di ARIADNA BULAT –

VITERBO – Domani, 24 settembre, a Viterbo inizia il nuovo anno scolastico con lezioni erogate in presenza dopo una pausa di 6 mesi. Le scuole si sono dovute organizzare in modo tale da garantire la sicurezza degli alunni e dei dipendenti e, in questo contesto, abbiamo rivolto alcune domande al Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale Leonardo da Vinci, Luca Damiani riguardo l’apertura e le misure di sicurezza adottate dall’istituto. 

Luca Damiani – Dirigente ITT Leonardo da Vinci

Dirigente Damiani, é pronta la scuola per accogliere gli studenti secondo le disposizioni anti COVID?

“Gli studenti, da domani mattina, possono tornare all’istituto perché ci siamo organizzati per tempo, quindi, non abbiamo problemi di spazio, di capienza e di organizzazione dei flussi in entrata e uscita. Abbiamo lavorato anche grazie al sostegno concreto della Provincia, degli enti locali e delle autorità preposte, che hanno portato anche delle modifiche all’assetto logistico dell’istituto. Grazie a questa sinergia di interventi e collaborazione siamo in grado di aprire e iniziare regolarmente le lezioni qui all’ITT da Vinci.”

Ci sono aule con più difficoltà a far rispettare le norme anti COVID?

“Ogni scuola ha un responsabile del servizio di prevenzione e protezione RSPP che già da giugno si occupa della proiezione della situazione per settembre, quindi, sulla base degli studi e delle analisi presentati dall’esperto della sicurezza noi abbiamo rispettato le indicazioni che ci pervenivano. Ogni aula ospita un numero di alunni consono alle indicazioni e per ottenere questa consonanza delle aule abbiamo dovuto, in alcuni casi, ruotare l’orientamento dei banchi, o spostare le lavagne perché, a seconda di come la classe si orienta, si può guadagnare spazio e, di fatto, riusciamo a rispettare le regole di distanziamento.

Ciò non toglie che ogni qualvolta questo obbligatorio distanziamento rischia di non essere mantenuto, ad esempio se il docente si alza in piedi o perché si deve spostare verso i banchi, è obbligatorio l’uso della mascherina che però si può togliere solo se si sta fermi sul proprio posto e la distanza è garantita.”

Farete tutte le lezioni in sede o, come già hanno adottato altri istituti, alternerete lezioni online a lezioni in presenza?

“Qui abbiamo deliberato con il collegio docenti che, avendo gli spazi adeguati, le lezioni si svolgeranno tutte quante in sede, mantenendo l’orario su 5 giorni, da lunedì al venerdì. Tuttavia, per evitare il carico aggiuntivo del venerdì pomeriggio – perché negli altri anni questo orario su 5 giorni comportava un rientro pomeridiano il venerdì – che comporterebbe un allungamento del tempo di presenza nell’istituto, abbiamo abolito le due ore del venerdì pomeriggio ed esse verranno erogate nella forma a distanza di didattica integrata. Secondo un orario comunicato agli alunni, essi avranno la possibilità di tornare a casa, di collegarsi e di sviluppare due ore settimanali in modalità online.”

In caso di presenza di alunni risultati positivi al COVID, quali saranno i provvedimenti adottati dall’istituto?

“Come da normativa nazionale, si entra a scuola solo se la temperatura non è superiore a 37,5, dunque le famiglie si devono impegnare tutte le mattine a misurare la febbre al proprio figlio. Se però, durante la permanenza a scuola, l’alunno dovesse avere dei sintomi riconducibili alla sintomatologia del Coronavirus, metteremo in atto il protocollo previsto, ovvero, abbiamo predisposto uno spazio dedicato, la cosiddetta “Saletta COVID”, dove l’alunno verrà accompagnato e ci sarà un referente COVID che avrà cura di sorvegliarlo e accompagnarlo.

Saranno indossati i dispositivi di protezione, quindi, non ci sarà nessun contatto diretto tra il ragazzo sintomatico e il referente e verrà immediatamente contattata la famiglia che, in tempi rapidi, dovrà preoccuparsi di prelevare il figlio. Contestualmente verrà informato il dipartimento di prevenzione della ASL sul caso sospetto e sarà la famiglia a doversi recare dal medico di base per i dovuti controlli. Nel momento in cui l’alunno dovesse risultare positivo, allora scatterebbe la quarantena non di tutto l’istituto, ma della classe, dei compagni con cui l’alunno è venuto in contatto così come dei docenti.”

Il ministro ha parlato di mascherine distribuite gratuitamente, sono arrivate al vostro istituto?

“Sì, le mascherine sono puntualmente arrivate. La quantità non è sufficiente per tutto l’anno, però ci saranno delle consegne periodiche di migliaia di unità alla volta. Tutte le mattine, nella prima ora di lezione, l’alunno riceverà la mascherina chirurgica che sarà obbligato a indossare, si toglierà quella che porta da casa e la riporrà in un apposito contenitore e dovrà indossare la mascherina che gli viene data dalla scuola.”

Ed i banchi singoli sono arrivati o li state ancora aspettando oppure la vostra scuola già li aveva? 

“Sì, sono arrivati, ma noi comunque eravamo fortunati perché in questa scuola avevamo già i banchi singoli dall’anno scorso. Il fabbisogno nel mio caso era ristretto e quei pochi che mi occorrevano sono arrivati, quindi non ho problema di banchi singoli.”

Cosa pensa Lei di questa riapertura posticipata al 24 settembre?

“Questi 10 giorni sono stati utili per potersi meglio organizzare, per avere più tempo in modo da affinare determinati criteri e per mettere a punto meglio la macchina organizzativa. Siamo, tutto sommato, una scuola che sembrerebbe non presentare grossi problemi, però, anche per noi questi giorni ci hanno permesso di arrivare all’appuntamento di domani un po’ più tranquilli.

In questi 10 giorni in cui la scuola sarebbe dovuta essere aperta, dal 14 fino ad oggi compreso, abbiamo organizzato un’attività digitale a distanza di carattere informativo, orientativo e di recupero, salvaguardando così la validità dell’anno scolastico e non andando sotto con il computo delle ore e con il conto dei giorni.”

Cosa si sente di dire agli studenti per questo avvio non facile di anno scolastico? Ed ai docenti?

“Innanzitutto, il mio augurio che sia un anno proficuo e sereno perché finalmente la scuola riparte dopo 6 mesi, è un evento che va salutato con entusiasmo. Da un lato l’augurio che tutto proceda bene, dall’altro però anche l’invito a non abbassare la guardia, a mantenere sempre desto  il senso della protezione di se stessi e degli altri e rispettare scrupolosamente le regole sanitarie sul contenimento dell’emergenza epidemiologica.

E’ importante non farsi prendere dalle paure e bisogna trovare il giusto approccio razionale al problema che stiamo vivendo. E’ una situazione che non ci deve paralizzare più di tanto e noi abbiamo organizzato la cornice fondamentale per ripartire. Determinate procedure, poi, verranno sperimentate al momento e messe a punto.”




L’istituto “Giovanni Cena” al “Di Vittorio”

LADISPOLI (Roma) – Oggi, tutte le classi III dell’Istituto “Cena” hanno fatto visita, nell’ambito del progetto orientamento, all’ISIS Giuseppe Di Vittorio. Funzioni strumentali per l’orientamento sono la prof.ssa Asole, la prof.ssa Clementi ed il prof. Pirito.

I giovanissimi provenienti dall’Istituto “Cena” hanno, in primo luogo, visitato l’intero Istituto sito in Via De Begnac con una particolare attenzione ai laboratori.

I ragazzi, in totale 80, sono stati divisi in tre gruppi. Hanno assistito ad una lezione d’Informatica durante la quale, posti ciascuno di fronte ad un PC sono stati parte attiva, svolgendo semplici e divertenti esercizi.

L’informatica, infatti, riveste, soprattutto nel corso A.F.M. un ruolo di primo piano poiché viene insegnata dal primo al quarto anno.

Sono stati presentati i principali programmi e le loro funzionalità.

La prof.ssa Leli, che ha gestito questa presentazione, ha introdotto i fondamenti dell’ICT(Information and Comunication Technology), presentato il concetto di coding attraverso l’ambiente di programmazione grafico Scratch. In una società, sempre più informatizzata, i ragazzi devono conoscere ed usare software che facilitano lo studio e il lavoro quotidiano.

In un altro laboratorio sono state presentate diverse strumentazioni, come la stampante 3D, utilizzata in diversi campi professionali. Nel corso del suo lavoro questa rilascia un materiale plastico che può avere origini vegetali. Illustrato anche il tacheometro che,  dotato di misuratore laser,  costituisce un importante strumento di rilievo, sfruttato in campo topografico.

Importante anche il laboratorio CAD, utilissimo per la formazione dei futuri geometri.

Il software AutoCAD rappresenta, per la maggior parte dei tecnici, uno strumento per il disegno assistito di tipo vettoriale.

I ragazzi vengono avvicinati anche a moderne tecnologie come quelle dei droni.

I giovani alunni dell’Istituto “Cena” sono stati attenti, educati ed interessati alla presentazione delle peculiarità del nostro Istituto.                                                                                                                                                             Maria Di Carlo