Pari e patta tra FC Viterbo e Ladispoli

di ALESSANDRO PIERINI –

VITERBO – Arriva solo un pari con il Ladispoli per la FC Viterbo.
Poche emozioni al “Tullio Stefanucci” di Vignanello ed il match termina a reti inviolate per 0-0.
Mister Castagnari conferma gli stessi undici che hanno sfiorato la vittoria domenica scorsa contro il Campus Eur.
Il primo tempo è avaro di emozioni e le due squadre fanno tanta fatica per entrare in area di rigore avversaria. Le due difese sono sempre efficaci nelle loro azioni e sventano ogni pericolo.
La ripresa si apre sulla falsa riga della prima frazione di gara e le due squadre non sono efficaci negli ultimi 20 metri. Il Ladispoli riesce maggiormente ad arrivare in area di rigore e ci prova con le conclusioni da fuori, ma il portiere gialloblu Bertollini è attento.
La FC Viterbo tenta sulle fasce laterali con Ottaviani e Nesta, arrivano cross in area, ma non c’è precisione e soprattutto chi raccoglie per finalizzare.
Il match scivola fino al fischio finale e le due squadre si dividono la posta in palio.
La FC Viterbo si avvicina al quinto posto, distante ora 3 punti ed occupato a pari punti da Campus Eur, Aurelia e Civitavecchia.
Ora c’è la pausa pasquale ed il prossima match dei gialloblu sarà il 7 aprile in casa contro il Valmontone.




L’Air Show Ritorna a Ladispoli: le Frecce Tricolori faranno nuovamente spettacolo nei cieli

di REDAZIONE-

LADISPOLI (Viterbo)- L’attesa è finita per gli appassionati di aviazione e per gli abitanti di Ladispoli: le Frecce Tricolori faranno di nuovo vibrare i cieli della città con le loro evoluzioni acrobatiche mozzafiato. È l’annuncio ufficiale del sindaco Alessandro Grando, che ha condiviso la lieta notizia appresa dal sito istituzionale dell’Aeronautica Militare.

“Con grande gioia posso finalmente annunciare che la pattuglia acrobatica nazionale tornerà a sorvolare i cieli della città di Ladispoli. La conferma che stavamo aspettando è apparsa sul sito istituzionale dell’Aeronautica Militare”, ha dichiarato il sindaco Grando nell’annunciare l’atteso appuntamento con l’Air Show 2024, che vedrà le Frecce Tricolori esibirsi il prossimo 22 settembre.

“Sarà la terza volta che avremo l’onore di ospitare le Frecce Tricolori, uno dei simboli più amati della nostra nazione. Già nel 2018 e nel 2019, hanno regalato uno spettacolo memorabile alle decine di migliaia di spettatori accorsi da tutta Italia”, ha aggiunto il sindaco, rivolgendo un sentito ringraziamento all’Aeronautica Militare per aver concesso nuovamente l’opportunità di organizzare questo prestigioso evento.

La città di Ladispoli si prepara quindi ad accogliere con entusiasmo il ritorno delle Frecce Tricolori, aspettando con trepidazione di ammirare nel cielo il tricolore più grande e più bello del mondo.




In corso all’istituto alberghiero un importante modulo didattico di orientamento formativo ed educazione alla cittadinanza

Un itinerario dedicato al concetto di Istituzione che parte dalla Scuola fino ad arrivare ai luoghi più alti della rappresentanza popolare, la Camera e Il Senato della Repubblica: è il percorso che alcuni docenti dell’Istituto Alberghiero hanno voluto inserire in un importante Modulo didattico interdisciplinare di Educazione alla Cittadinanza e Orientamento formativo.
“L’idea alla base – ha spiegato la Prof.ssa Rosa Torino, Referente per le Attività di Educazione civica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” – è quella di mettere al centro l’individuo da considerarsi non solo come “utente” passivo o, peggio ancora, spettatore di un mondo istituzionale percepito come estraneo o distante, ma piuttosto come soggetto attore e promotore di cambiamento, che può contribuire al miglioramento dei contesti in cui opera, dal più vicino e familiare spazio scolastico a quello del Comune in cui vive, fino ad arrivare alle Istituzioni nazionali o europee (poche settimane fa, una rappresentanza della Consulta provinciale studentesca si è recata in visita alla sede del Parlamento UE di Bruxelles)”.
Stimolo “letterario” del percorso è stata, fra l’altro, la lettura di due importanti testi di Roberto Esposito, Vitam instituere e Istituzione, in cui viene messa a tema proprio la “duplicità semantica” del concetto di “Istituzione” e il suo carattere peculiare che rimanda da una parte alla “stabilità” di quanto è già istituito, dall’altra all’atto istituente che crea elementi e realtà prima inesistenti. Un percorso che ha avuto origine dai contesti più vicini agli allievi e da un principio di rappresentanza democratica concretizzatosi, nell’ambito delle diverse Classi, già con le elezioni studentesche di ottobre che hanno portato anche al rinnovo della Consulta provinciale.
E così mercoledì 6 marzo, a coronamento di un’attività formativa “di lunga durata”, gli studenti, accompagnati dai docenti Daniele Manzo e Federica Sbrana, si sono recati a Palazzo Madama per visitare la “Camera Alta”. Un percorso che si è articolato attraverso le diverse sale dell’edificio, costruito in epoca medievale sui resti delle antiche terme neroniane, poi divenuto dimora romana della famiglia dei Medici e intitolato a Margherita d’Asburgo, la “Madama d’Austria”, che qui risiedette dopo la morte del marito Alessandro de’ Medici. Gli studenti dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” sono stati accolti da alcuni membri dello staff del Senato nel Cortile d’onore di Palazzo Madama sotto la targa commemorativa della prima seduta (quella del 28 novembre 1871). Saliti al primo piano, hanno quindi visitato la Sala Maccari, la Sala Garibaldi, la Sala del Risorgimento e la Sala dello Struzzo “Ma questa mattina – ha aggiunto il Prof. Daniele Manzo, Docente di Diritto ed Economia dell’Istituto Alberghiero – abbiamo avuto anche la possibilità di entrare nell’Aula dell’Assemblea e di sedere fra i banchi dei senatori. Qui ci sono state descritte la storia della Camera Alta, le modalità di votazione e approvazione di una legge e le caratteristiche essenziali della vita parlamentare”. Il Senato della Repubblica, oltre ad offrire e proporre forme tradizionali di contatto e rapporto con gli studenti e il mondo della scuola attraverso visite guidate e partecipazione alle sedute, ha anche attivato da alcuni anni altri strumenti e modalità di interazione: primo fra questi il “Senato Ragazzi” (Senato Ragazzi), una piattaforma dedicata ai progetti, ai concorsi e alle moltissime iniziative formative finalizzate ad avvicinare i giovani alle Istituzioni e ai valori costituzionali. “Proseguiremo il cammino che ci ha portato fin qui – ha concluso la Prof.ssa Torino – certi che un’autentica educazione civica debba partire proprio dall’esperienza e dalla “storia viva” del diritto: quella che scorre e si snoda nei luoghi in cui sorgono le nostre Istituzioni”.




La 5 A Cat dell’istituto “Di Vittorio” di Ladispoli alla scoperta della Garbatella

LADISPOLI – Un tuffo nella storia e nella bellezza di uno dei quartieri più iconici di Roma. Giovedì 15 febbraio la classe 5^A CAT dell’Istituto Di Vittorio di Ladispoli, accompagnata dai docenti Massimo Cerrocchi, Marina De Luca ed Enzo De Francesco, ha avuto la possibilità di vivere un’esperienza unica: una visita guidata al quartiere della Garbatella a Roma. Si è trattato di un autentico viaggio nel tempo tra le case degli operai e l’architettura di Innocenzo Sabbatini. Immergendosi nell’atmosfera suggestiva del quartiere, gli studenti hanno potuto ammirare la parte antica della Garbatella, con le caratteristiche case degli operai, realizzate all’inizio del XX secolo. Le loro facciate, impreziosite dal bugnato e dalle modanature, sono un esempio del cosiddetto “barocchetto romano”, uno stile architettonico che ha reso famoso questo quartiere. Un itinerario ricco di spunti artistici e culturali perché la visita guidata ha condotto gli studenti alla scoperta di alcuni dei luoghi più iconici della Garbatella, come il Teatro Palladium, il bar dei Cesaroni e il Centro sociale “La strada”. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai murales che decorano i palazzi: vere e proprie opere d’arte che raccontano la storia e l’anima del quartiere. Un’esperienza di apprendimento immersiva e coinvolgente che si è conclusa con un gustoso pranzo al mercato del Testaccio, dove gli studenti hanno potuto assaporare la cucina tipica romana. La visita alla Garbatella ha rappresentato per la 5^A CAT un’occasione preziosa per conoscere da vicino il passato e la storia urbanistica di Roma, e ha permesso agli allievi di arricchire il loro bagaglio culturale vivendo una giornata indimenticabile. L’entusiasmo e la partecipazione dimostrati dagli studenti durante la visita sono la dimostrazione migliore di come la Garbatella sia un quartiere capace di conquistare il cuore di chiunque lo visiti. Un luogo ricco di fascino e di storia, che rappresenta un vero e proprio gioiello della città di Roma.
Prof. Massimo Cerrocchi




Gli studenti dell’alberghiero di Ladispoli al Ghione per “Il Fu Mattia Pascal”

LADISPOLI – “Il fu Mattia Pascal” (1904) è il più famoso dei romanzi di Luigi Pirandello e vede protagonista un eroe-antieroe tipicamente novecentesco preda del disorientamento, dell’incertezza e di un’amara quanto drammatica scissione dell’io. Sfruttando la falsa notizia della sua morte, Mattia Pascal “rinasce” in un’altra identità pronto a combattere i gravami delle convenzioni sociali e del conformismo alla ricerca di una nuova vita, di un’originaria purezza ed autenticità. All’inutilità dei suoi sforzi farà da controcanto l’invincibile durezza della realtà e l’inalienabilità delle sue leggi pronte a congedare con straordinaria solerzia e forza d’urto le velleità di Adriano Meis, costretto presto a tornare nella sua Miragno dove, nel frattempo, tutto è cambiato.
E ad assistere allo spettacolo in scena al Teatro Ghione (con la regia di Giorgio Marchesi e Simonetta Solder) si sono recati martedì 13 febbraio anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli accompagnati dalle docenti Concetta Allocco, Alessandra Baruzzi, Valeria Mollo e Maria Pia Tito. “Già lo scorso anno avevamo voluto cimentarci al Teatro Marconi con una delle opere più difficili di Pirandello, I Giganti della montagna – ha sottolineato la Prof.ssa Baruzzi, Docente di Letteratura e Storia – ma l’entusiasmo degli studenti ci ha spinto a ripetere l’esperienza stavolta con un testo più classico che studieremo tra poco svolgendo il programma di Letteratura. Da sempre, nel nostro Istituto, puntiamo ad offrire una panoramica quanto più vasta possibile dei diversi autori e generi letterari. Siamo certi che, anche grazie all’evento di oggi, il teatro diventerà per gli allievi un luogo irrinunciabile in cui tornare spesso per imparare, per crescere e per riflettere sui temi più importanti della loro vita”.
Con Giorgio Marchesi, sul palco del Ghione, c’era anche il musicista Raffaele Toninelli che ha accompagnato con il contrabbasso la straordinaria performance del protagonista a partire dalla battuta che dà il via allo spettacolo e al racconto di Mattia Pascal nel momento in cui, con paradossale ironia, si presenta divertito al suo pubblico: “sarei io, … se non fosse che fui”.

 




Terzo open day all’Alberghiero di Ladispoli

LADISPOLI-  Nuovo anno, nuovo Open Day. All’Alberghiero di Ladispoli tutto è pronto per accogliere studenti e famiglie. L’obiettivo è quello di spiegare l’offerta formativa dell’Istituto di via Federici, vero e proprio punto di riferimento nel territorio per quanto riguarda il settore della ristorazione e dell’accoglienza turistica. Dopo il successo dei precedenti incontri, torna l’appuntamento con i Referenti dell’Orientamento che sabato 3 febbraio dalle 9 alle 12:30, accoglieranno gli aspiranti iscritti dell’Istituto Alberghiero. Forte della sua storia che nasce nel cuore di Roma, ma anche sempre aperto all’innovazione e pronto ad affrontare le sfide del futuro, l’Istituto di via Federici aprirà le sue porte alle famiglie per far vivere dall’interno l’esperienza diretta delle diverse attività didattiche che caratterizzano la sua offerta formativa.
Ed è un lavoro di squadra quello che ha portato alla preparazione di questa nuova giornata. Alla regia ci sono le Funzioni strumentali dell’Orientamento dell’Istituto Superiore “Giuseppe DI Vittorio” Prof. Carlo Narducci, Prof.ssa Rosa Torino e Prof.ssa Carmela Panzella, insieme ai membri della Commissione Giovanna Albanese, Luigi Alessio, Anna Capodacqua, Massimo Cerrocchi, Renato D’Aloia, Donatella Di Matteo, Salvatore Esposito, Emanuela Ottaviani, Carmen Piccolo e Vittorio Pirito.
Le iscrizioni sono aperte dal 18 gennaio e fino alle ore 20 del 10 febbraio 2024 sarà possibile presentare domanda per l’anno scolastico 2024-25. Le istanze si presentano sul portale ministeriale “Unica” al seguente indirizzo: Iscrizioni on line (istruzione.gov.it)

L’Istituto Alberghiero di Ladispoli nasce come succursale dell’Istituto Professionale Statale dei Servizi Alberghieri e di Ristorazione di Tor Carbone in Roma, una delle prime Scuole Alberghiere del Lazio.
Divenuto autonomo, è ospitato oggi nella nuova sede di via Federici (nella vasta area adiacente alla Biblioteca Comunale), inaugurata nel gennaio del 2013, con ampi laboratori all’avanguardia per attrezzature e dotazioni tecnologiche.
Ottima la posizione dell’Istituto rispetto ai maggiori assi ferroviari e viari. Per coloro che provengono da Roma o da Civitavecchia, è possibile raggiungere la scuola in treno. La stazione di Ladispoli è in posizione centrale, a pochi minuti dall’Istituto. In autobus, le fermate sono altrettanto funzionali e vicine alla sede scolastica. In automobile, si possono percorrere la Via Aurelia o l’autostrada Roma – Civitavecchia. I collegamenti con Cerveteri, con il comprensorio del Lago di Bracciano e con le altre località lungo la via Aurelia sono garantiti dal servizio degli autobus di linea.
L’Istituto Alberghiero consente di raggiungere, insieme ad adeguate competenze professionali, una preparazione culturale approfondita, idonea sia alla prosecuzione degli studi (universitari o di formazione tecnica superiore), sia all’ingresso nel mondo del lavoro, con un’attenzione specifica alle attività e ai Progetti di internazionalizzazione e scambi culturali con vari Paesi europei.
Il diplomato ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Utilizzando le più moderne metodologie e strategie didattiche e avvalendosi di una consolidata rete di rapporti con le aziende del territorio, l’Alberghiero di Ladispoli offre tre indirizzi di studio: Enogastronomia (con la nuova Opzione in Prodotti dolciari artigianali e industriali), Servizi di Sala e Vendita, Accoglienza Turistica.
Enogastronomia: Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Servizi di sala e di vendita: Il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Accoglienza turistica: Il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi, in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
Il curriculum si basa su:
– un’area di istruzione generale con discipline fondamentali per la preparazione culturale di base;
– un’area di indirizzo con le materie professionalizzanti (Enogastronomia / Servizi di Sala e Vendita / Accoglienza Turistica);
– due lingue: inglese e francese in tutto il quinquennio;
– stage, tirocini di formazione ed orientamento, alternanza scuola-lavoro presso grandi aziende e strutture del settore enogastronomico e turistico, in Italia e all’estero (in particolare, in Inghilterra);
– possibilità di prevedere attività ed insegnamenti facoltativi, in linea con le più aggiornate richieste del mercato professionale.

 

 




La Protezione civile consegna all’alberghiero di Ladispoli una targa di merito

LADISPOLI – Tutto è nato da un’idea originale capace di dare senso e concretezza alle attività previste dal PCTO: “Volevamo portare i nostri studenti a contatto con una delle realtà più importanti del nostro Paese, il Sistema della Protezione civile – ha spiegato la Prof.ssa Giovanna Albanese, Responsabile Eventi e PCTO dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli – che rappresenta un modello imitato in tutto il mondo per la sua organizzazione e capillarità negli interventi a tutela della vita e dell’ambiente. E’ così che abbiamo partecipato all’iniziativa che si è svolta a Civitavecchia a partire dallo scorso 18 ottobre: tre giorni di esercitazioni con l’obiettivo di mostrare ai cittadini le diverse attività del Dipartimento nazionale della Protezione civile, fra cui tutte le procedure utili per l’allestimento di una tendopoli in situazioni di emergenza. Dal montaggio alla preparazione degli spazi relativi al servizio di refezione: cucina, area distribuzione pasti, mensa, magazzini delle derrate alimentari. E i nostri studenti – ha aggiunto la Prof.ssa Albanese – si sono distinti in quei giorni per il loro entusiasmo e la professionalità dimostrata nella preparazione dei pasti per le cucine da campo”. E’ così che giovedì 7 dicembre, a suggello di un’esperienza che è rimasta impressa nella memoria e nei cuori degli allievi di via Federici (classi IV KA e V KB), nella Sala Nica dell’Istituto Alberghiero si è svolta la cerimonia di consegna della targa di merito della Protezione civile nelle mani della Dirigente scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa: “Siamo orgogliosi dei nostri studenti – ha sottolineato la Preside – e ringraziamo la Prof.ssa Albanese per aver organizzato e coordinato un’iniziativa di straordinaria rilevanza formativa”. “Tutte le autorità presenti – hanno aggiunto Gennaro Dicaterino, Presidente del Coordinamento V.A.B. Lazio e Massimo Martelli, allestitore del campo – hanno lodato gli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli e, nel consegnare questa targa, desideriamo comunicare a voi e alla cittadinanza che il vostro Istituto è stato scelto come scuola partner dal Dipartimento nazionale della Protezione civile”. “E’ una notizia che ci rende entusiasti – ha commentato la Prof.ssa Rosa Torino, Referente per le attività di Educazione civica – perché è nel fare e nell’operare “sul campo” che si manifesta un autentico senso di cittadinanza”. Al termine della cerimonia gli studenti della III KA e della IV SA, coordinati dalla Prof.ssa Donatella Di Matteo, Docente di Sala e dal Prof. Marco Erra, Docente di Enogastronomia, con il supporto delle Assistenti educative Martina Indino e Letizia Tempesta, hanno preparato un buffet di saluto e di ringraziamento. Per l’Alberghiero di Ladispoli comincia da oggi un nuovo e straordinario cammino nella grande famiglia del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

 

 




Gli studenti dell’alberghiero partecipano all’incontro di presentazione della nuova trilogia dedicata a Ladispoli

LADISPOLI – Sull’importanza della storia locale per la definizione dell’identità individuale e collettiva molto è stato detto. Soprattutto in tempi di “dispotismo del digitale” e di cambiamenti compulsivi come quelli che caratterizzano la modernità, conoscere le proprie radici aiuta a rendere più solide le strutture identitarie, che hanno a che fare con il tempo ma anche e soprattutto con i luoghi. E sarà anche per questo che Guido D’Agostino ha scritto che la storia locale è in realtà la “storia totale di una comunità e del territorio in cui si è insediata e vive”, perché una modernizzazione immemore delle sue radici è, senza mezzi termini, una modernizzazione senza progresso. La città di Ladispoli ha da sempre attribuito grande rilevanza al suo passato con diversi saggi e contributi editoriali che rappresentano vere e proprie colonne portanti del suo presente.
E alla presentazione del nuovo “cofanetto” dedicato alla storia della “Città di Ladislao” hanno partecipato martedì 5 dicembre anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli (Classi Seconde e Quinte Sala e Accoglienza Turistica), accompagnati e coordinati dai loro docenti Renato D’Aloia, Antonio Caccavale e Carmen Piccolo. Gli studenti hanno curato l’accoglienza e servito il buffet agli ospiti che nel pomeriggio hanno affollato il Centro di Arte e Cultura. Al centro dell’evento i tre volumi dell’opera “Ladispoli. Un lungo viaggio nel tempo” (Edizioni CISU). Questi gli autori dei diversi contributi che compongono la trilogia: Luana Bedin, Cristina Calabrese, Luigi Cicillini, Giuseppe Cifani, Furio Civitella, Nardino D’Alessio, Marco Di Marzio, Sabino Fiore, Amico Gandini, Vincenza Iorio, Giovanna Latour, Maria Teresa Massaruti, Marco Mellace, Claudio Nardocci e Crescenzo Paliotta. L’evento è stato coordinato dall’Assessore all’Istruzione e alla Cultura Margherita Frappa. “Questa è la mia città di adozione. – ha affermato l’Assessore – Come tanti di noi qui presenti, mi sono innamorata di questo luogo da molti anni e sono felice di presentare un’opera importante che poche città d’Italia possono vantare. Pur avendo radici antiche, Ladispoli è una città giovane che vive in un rapporto dialettico con i suoi abitanti. Si tratta di un modello di integrazione tra molte realtà eterogenee che convivono in modo pacifico grazie anche all’ottimo lavoro delle scuole del territorio che hanno saputo accogliere tutti assicurando una piena inclusione”.
Al termine dell’incontro, che ha visto gli interventi degli autori e della direttrice della collana Luana Bedin, alla Vicepreside dell’Istituto Alberghiero Prof.ssa Anna Capodacqua è stato donato un cofanetto contenente i tre volumi. “Ringraziamo l’Assessore Margherita Frappa che è sempre vicina ai nostri studenti – ha affermato la Dirigente scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” Prof.ssa Vincenza La Rosa – Questi saggi arricchiranno la nostra Biblioteca scolastica con un contributo prezioso. Sono soprattutto le nuove generazioni, troppo spesso travolte dal fascino delle nuove tecnologie, ad aver bisogno di solidi punti di riferimento come quelli che solo la storia e la conoscenza del passato possono offrire”.




Claudio Del Falco a Ladispoli incontra gli studenti del Di Vittorio

Proporre esempi concreti ed esperienze di vita che motivino i giovani, li aiutino a superare i momenti di criticità e li sostengano nelle loro scelte: questo l’obiettivo di un Progetto basato sulla cultura sportiva, coordinato dalla Prof.ssa Carmela Panzella e dall’attore Tony Scarf all’Istituto Alberghiero di Ladispoli. Un percorso formativo che ha riscosso l’interesse e l’entusiasmo degli studenti perché imperniato sulla storia vera di un famoso campione raccontata dal film di Claudio Fragasso “Karate Man”, che è stato proiettato nell’Aula Magna dell’Istituto “Giuseppe Di Vittorio” il 23 e il 27 novembre. Al centro dell’opera c’è l’insostituibile potere della disciplina sportiva come strumento di educazione, riscatto e addirittura rinascita interiore: tutti temi che hanno coinvolto gli studenti incontrando la loro sensibilità, stimolandoli alla riflessione, all’analisi e all’approfondimento. Ma l’emozione più grande, dopo la visione del film, è stata quella di vedere dal vivo Claudio Del Falco che il 27 novembre ha incontrato gli allievi nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Giuseppe DI Vittorio”, rispondendo a tutte le loro domande. Claudio Del Falco, affetto sin da bambino da una grave forma di diabete, è stato campione europeo di kickboxing nel 1992 ed è campione mondiale in carica di Karate Master UTK, ma è anche attore e appassionato di cinema. “Lo sport – ha sottolineato – insegna a porsi un obiettivo e a perseguirlo con disciplina. Con il diabete ho imparato a mangiare quando dovevo e non quando volevo. Lo sport trasmette valori che durano tutta la vita perché l’attività sportiva non finisce mai”.
“E’ stata una giornata indimenticabile. – ha commentato la Dirigente scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa – Come educatori puntiamo da sempre ad arricchire la nostra offerta formativa con esperienze capaci di coinvolgere gli studenti. Il cambiamento culturale deve partire dai giovani e dalle nuove generazioni e lo sport insegna a vincere le sfide più difficili: quelle della vita”. “Desidero ringraziare Claudio Del Falco e Tony Scarf – ha aggiunto la Prof.ssa Carmela Panzella – che hanno saputo proporre temi di grande rilevanza, trovando una perfetta sintonia con i nostri allievi. Particolarmente emozionante è stato inoltre l’incontro con due studenti del Corso AFM che praticano Karate e Judo: Rebecca Ortu e Roberto Bedini. Ma il Progetto non finisce qui. raccoglieremo tutte le impressioni e riflessioni suscitate da questa bellissima esperienza per farne tesoro. E all’elaborato giudicato migliore assegneremo un premio. A Claudio Del Falco, prima di salutarlo con la promessa di rivederci presto, abbiamo inoltre voluto rivolgere alcune domande”:

La proiezione del film “Karate Man” nel nostro Istituto ha riscosso uno straordinario successo ed ha entusiasmato gli studenti. Merito senza dubbio di una narrazione efficace che è arrivata direttamente al cuore e alla mente dei nostri allievi. Ha avuto già altre occasioni di confrontarsi con i giovani di una Scuola Superiore? Quali impressioni ed emozioni ha suscitato questa esperienza in chi, come lei, ama allo stesso modo lo sport, il cinema ma anche il mondo della formazione?

Sono stato felicissimo…. Amo stare con i giovani, sono il nostro futuro, la nostra speranza e hanno bisogno di riferimenti, di consigli dati da persone che abbiano prima acquisito la loro stima. I ragazzi di oggi non regalano niente e ascoltano solo le persone che stimano! Spero che l’entusiasmo dimostrato l’altro giorno in aula abbia aperto i loro cuori e che i nostri consigli siano arrivati efficacemente.

Nel film lo sport viene presentato, al di là dell’agonismo, come filosofia e palestra di vita. Ma è centrale anche il rapporto con la malattia. Abituarsi a combattere per vincere un match può aiutare ad affrontare le sfide dell’esistenza, soprattutto in una fase così delicata come quella dell’adolescenza? E’ una ricetta valida anche per chi non possiede, come lei, una volontà di ferro e muscoli di acciaio?

Assolutamente sì. Nell’arco della vita purtroppo spesso succedono cose brutte che ci distruggono sia emotivamente che fisicamente e ci mandano al tappeto, come malattie o lutti e tante altre cose che possono mandarci in depressione. E’ proprio in quel momento che bisogna reagire, rimboccarsi le maniche e trasformare l’evento negativo in qualcosa di positivo. Esattamente come quando si sta perdendo in una competizione! Allenarsi, fare palestra ed abituarsi al sacrificio può essere sicuramente una formula vincente, soprattutto in età adolescenziale. La volontà di reagire e di combattere, così come i muscoli, si devono allenare. Perché solo con l’allenamento si possono ottenere dei grandi risultati.

Secondo le ricerche più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità nel primo anno di vita, il 22% dei bambini passa davanti a uno schermo almeno un’ora al giorno; una percentuale che arriva al 58% già nel secondo anno di vita. In Italia sono sorti 87 Centri territoriali contro l’uso eccessivo di device. Ad essi si rivolge quasi il 30% di bambini e giovani tra 0 e 17 anni. Come commenta questa situazione in cui il mondo virtuale ha preso il sopravvento su quello reale? Lo sport, secondo lei, potrà salvarci dal “dispotismo” del digitale?

Assolutamente sì. Lo sport potrà salvarci da questo dispotismo del mondo digitale, ne sono convinto, e sicuramente ci permetterà di passare da spettatori di un mondo virtuale ad attori protagonisti della nostra vita, dove non si sta più a guardare quello che fanno gli altri, ma ci si allena a praticare qualcosa fatto da noi che può sicuramente renderci migliori!




All’Alberghiero di Ladispoli il corso sulla somministrazione dei farmaci in situazione di emergenza

LADISPOLI (Viterbo)- Si è svolto questa mattina all’Istituto Alberghiero di Ladispoli il Corso relativo alla Somministrazione Farmaci in ambiente scolastico tenuto dal Dott.ssa Barbara Savazzi in obbedienza alle “Linee guida” emanate dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione. Introdotta dalla Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto ed Economia, la lezione ha avuto l’obiettivo di fornire le conoscenze adeguate per intervenire in situazioni di emergenza, a supporto degli studenti affetti da patologie particolarmente gravi.
“E’ importante conoscere le disposizioni normative in materia – ha sottolineato la Prof.ssa Torino – come è indispensabile, in situazioni di criticità, conoscere tutte le fasi di una corretta ed efficace gestione delle procedure di pronto intervento. – ha aggiunto la Prof.ssa Torino – Non siamo medici ma proprio per questo abbiamo il dovere di acquisire ed accrescere le nostre competenze di base attraverso corsi di formazione e aggiornamento. Ringraziamo la Dott.ssa Savazzi per le sue spiegazioni preziose che potranno aiutarci ad intervenire correttamente qualora se ne presentasse la necessità. Come docenti continueremo a lavorare quotidianamente nel nostro Istituto al fine di un’indispensabile sensibilizzazione di tutto il personale in relazione a questi temi”.




Claudio Del Falco incontrerà gli studenti dell’alberghiero a Ladispoli

Ladispoli (RM) – Sulle valenze educative dello sport c’è un unanime consenso nella letteratura scientifica ma il rischio, nella pedagogia come in altri ambiti, è quello dell’astrazione: la teoria da manuale non è sempre così efficace, soprattutto in una materia che ha a che fare con il movimento e con il corpo.

Proporre esempi concreti ed esperienze di vita: questo il fine del Progetto in corso di svolgimento all’Istituto Alberghiero di Ladispoli coordinato dalla Prof.ssa Carmela Panzella e dall’attore Tony Scarf. “Abbiamo basato il percorso formativo sulla storia vera di un famoso campione, raccontata dal film “Karate Man” di Claudio Fragasso, proiettato nel nostro Istituto il 23 e il 27 novembre. Si parla di sport, di passione, di sudore e dolore, ma anche di amore ed amicizia. Al centro dell’opera c’è l’insostituibile potere della disciplina sportiva come strumento di educazione, riscatto e addirittura rinascita interiore: tutti temi che hanno incontrato la sensibilità degli studenti, stimolandoli alla riflessione, all’analisi e all’approfondimento. Domani avremo inoltre l’onore di incontrare Claudio Del Falco, protagonista del film, che verrà a trovarci nella nostra scuola. Per gli allievi sarà un’emozione profonda porgli domande e potersi confrontare con lui. E’ un evento che entrerà nella storia del nostro Istituto, per il quale desidero ringraziare sin d’ora Claudio Del Falco e Tony Scarf”.

Claudio Del Falco, affetto sin da bambino da una grave forma di diabete, è stato campione europeo di kickboxing nel 1992 ed è campione mondiale in carica di Karate Master UTK, ma è anche attore e appassionato di cinema, figlio dell’attrice Olimpia Cavalli. Tra i suoi film come interprete e sceneggiatore, si possono ricordare Ultrà (1990), Tradito a morte (1997), Rabbia in pugno (2021), Non escludo il ritorno (2014), MMA Love Never Dies (2017), Gli speciali (2021), Karate Man (2022) e il più recente Assassin Club (2023).

Di lui, oltre alle straordinarie prestazioni atletiche, colpisce la costante attenzione al mondo dei giovani e alla loro formazione. Claudio Del Falco ha dedicato “Karate Man” ai bambini affetti da diabete per dimostrare che l’allenamento fisico insegna a reagire e combattere per difendere i propri sogni. Lo sport, ha ricordato, è la più straordinaria metafora dell’esistenza perché richiede esercizio continuo, sacrificio, talvolta sofferenza. E, se si può perdere un incontro di Karate come succede anche ai campioni, l’importante è rialzarsi subito e cominciare  di nuovo a lottare per vincere la sfida più importante. Quella della vita.




Ladispoli, al via le attività di orientamento dell’Alberghiero

LADISPOLI (Roma)- Al via le attività di orientamento dell’Alberghiero di Ladispoli che torna ad aprire le porte al pubblico per presentare la sua storia e le sue strutture. Molte le novità di quest’anno. Si comincia sabato 2 dicembre con un “Tè Welcome”, (ore 16-18) per proseguire con l’Open night del 16 dicembre (ore 18-20) e concludere il 13 gennaio 2024 con l’Open Day (9-12:30). L’obiettivo è quello di diversificare i giorni e le fasce orarie per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie che vorranno conoscere dall’interno la vita scolastica dell’Istituto Professionale di via Federici. Nel corso degli incontri sarà possibile effettuare una visita guidata con dimostrazioni ed esercitazioni che si svolgeranno nei Laboratori di Cucina, Sala ed Accoglienza Turistica. Ad accogliere genitori e aspiranti studenti dell’Alberghiero sarà la Dirigente Scolastica Prof.ssa Vincenza La Rosa, il Prof. Carlo Narducci, Funzione Strumentale e Docente Orientatore dell’Istituto Superiore “G. Di Vittorio” e i membri della Commissione Orientamento. Al desk, per tutte le informazioni, sarà presente l’Assistente tecnica Tiziana Feliciano.

L’Istituto Alberghiero di Ladispoli nasce come succursale dell’Istituto Professionale Statale dei Servizi Alberghieri e di Ristorazione di Tor Carbone in Roma, una delle prime Scuole Alberghiere del Lazio.
Divenuto autonomo, è ospitato oggi nella nuova sede di via Federici (nella vasta area adiacente alla Biblioteca Comunale), inaugurata nel gennaio del 2013, con ampi laboratori all’avanguardia per attrezzature e dotazioni tecnologiche.
Ottima la posizione dell’Istituto rispetto ai maggiori assi ferroviari e viari. Per coloro che provengono da Roma o da Civitavecchia, è possibile raggiungere la scuola in treno. La stazione di Ladispoli è in posizione centrale, a pochi minuti dall’Istituto. In autobus, le fermate sono altrettanto funzionali e vicine alla sede scolastica. In automobile, si possono percorrere la Via Aurelia o l’autostrada Roma – Civitavecchia. I collegamenti con Cerveteri, con il comprensorio del Lago di Bracciano e con le altre località lungo la via Aurelia sono garantiti dal servizio degli autobus di linea.
L’Istituto Alberghiero consente di raggiungere, insieme ad adeguate competenze professionali, una preparazione culturale approfondita, idonea sia alla prosecuzione degli studi (universitari o di formazione tecnica superiore), sia all’ingresso nel mondo del lavoro, con un’attenzione specifica alle attività e ai Progetti di internazionalizzazione e scambi culturali con vari Paesi europei.
Il diplomato ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Utilizzando le più moderne metodologie e strategie didattiche e avvalendosi di una consolidata rete di rapporti con le aziende del territorio, l’Alberghiero di Ladispoli offre tre indirizzi di studio: Enogastronomia (con la nuova Opzione in Prodotti dolciari artigianali e industriali), Servizi di Sala e Vendita, Accoglienza Turistica.
Enogastronomia: Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Servizi di sala e di vendita: Il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Accoglienza turistica: Il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi, in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
Il curriculum si basa su:
– un’area di istruzione generale con discipline fondamentali per la preparazione culturale di base;
– un’area di indirizzo con le materie professionalizzanti (Enogastronomia / Servizi di Sala e Vendita / Accoglienza Turistica);
– due lingue: inglese e francese in tutto il quinquennio;
– stage, tirocini di formazione ed orientamento, alternanza scuola-lavoro presso grandi aziende e strutture del settore enogastronomico e turistico, in Italia e all’estero (in particolare, in Inghilterra);
– possibilità di prevedere attività ed insegnamenti facoltativi, in linea con le più aggiornate richieste del mercato professionale




Open day all’Istituto “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli: tre appuntamenti da non perdere per conoscere l’offerta formativa degli Indirizzi AFM e CAT

L’istituto Di Vittorio di Ladispoli, Scuola superiore con Indirizzo Tecnico e Professionale, organizza tre Open day per gli studenti delle Scuole medie e i loro genitori. Gli appuntamenti sono previsti per i sabati 2, 16 dicembre 2023 e 13 gennaio 2024, dalle 9:30 alle 12:30. Durante gli Open day, i visitatori potranno conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, che nella Sede centrale comprende i seguenti indirizzi: Amministrazione, Finanza e Marketing (AFM) e Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT).
Gli studenti e i genitori avranno l’opportunità di visitare le varie strutture dell’Istituto, tra cui le aule didattiche, i laboratori e la palestra. Potranno partecipare a diverse lezioni di laboratorio appositamente preparate per loro.
Per partecipare agli open day è consigliata la prenotazione sul sito web della scuola, al link https://www.isisdivittorio.edu.it/index.php/component/content/article/20-comunicazioni-fisse/1335-openday-2?Itemid=101. Gli Open day rappresentano un’occasione importante per gli studenti delle Scuole medie e i loro genitori per conoscere le opportunità formative dei vari Istituti. La scuola offre un’ampia scelta di Indirizzi, in grado di soddisfare le esigenze, gli interessi e le aspirazioni di tutti gli studenti.
Durante gli Open day, i visitatori potranno conoscere dall’interno la vita scolastica del “Di Vittorio” e confrontarsi con i docenti e gli allievi. Gli Open day sono un’opportunità da non perdere per gli studenti che stanno pensando al loro futuro scolastico.
Partecipare ad un Open day è un modo semplice e veloce per conoscere una scuola e capire se è la scelta giusta per sé. Vi aspettiamo!




Nota della diocesi di Porto-Santa Rufina sugli sgomberi delle persone senza dimora a Ladispoli

LADISPOLI- In vista dei prossimi sgomberi delle persone senza dimora che occupano alcuni spazi nella città di Ladispoli, la diocesi di Porto-Santa Rufina assicura che la sua Caritas diocesana si rende disponibile a collaborare per individuare percorsi di aiuto a favore di queste sorelle e di questi fratelli in condizione di fragilità e marginalità, oltre alle quotidiane attività di ascolto, mensa e servizio docce del centro che opera a Ladispoli.

Raccogliendo la preoccupazione di tutta la comunità cristiana per il futuro di queste persone, la diocesi ripone la sua fiducia nell’operato delle autorità competenti per assicurare a ogni donna e a ogni uomo coinvolti negli interventi soluzioni strutturali che garantiscano la loro dignità affinché nessuno si senta escluso e abbandonato.




Caccia al leone conclusa: il sindaco Grando annuncia la sedazione e cattura

di REDAZIONE-

LADISPOLI – La tensione si è finalmente dissolta in città dopo che un leone è fuggito da un circo nel pomeriggio, provocando panico tra i cittadini. Il sindaco Alessandro Grando ha annunciato il successo dell’operazione di cattura e sedazione del felino attraverso un post sulla sua pagina Facebook.

“Il leone è stato sedato e catturato. Ora verrà preso in consegna dal personale del circo,” ha dichiarato il sindaco Grando, rassicurando la comunità sulla fine della minaccia. La fuga del leone aveva creato apprensione in città, ma grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine e dei volontari, l’animale è stato prontamente ritrovato e messo in sicurezza.

Il sindaco ha espresso la sua gratitudine verso la polizia di stato, i carabinieri, i vigili del fuoco, la polizia locale e provinciale, la ASL e tutti i volontari che hanno partecipato all’operazione di cattura. Ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della prontezza di intervento in situazioni di emergenza come questa.

Concludendo il suo messaggio, il sindaco Grando ha affermato: “Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”.




Leone scappato da un circo a Ladispoli: dichiarazione dell’OIPA

LADISPOLI- Riceviamo e pubblichiamo: “Apprendiamo da un post social del sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, che oggi pomeriggio sarebbe scappato un leone da un circo con animali. Lo stesso sindaco invita la cittadinanza a “evitare spostamenti fino a nuova comunicazione”.

L’episodio di oggi è esemplare: evidenzia la pericolosità dei circhi con animali dal punto di vista della sicurezza pubblica e soprattutto il disagio degli animali costretti in cattività e usati negli spettacoli.

L’Oipa torna ad auspicare l’introduzione di una legge che vieti i circhi con gli animali, anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione che “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Al contrario di quelli che usano gli animali, gli spettacoli circensi con soli acrobati e clown possono essere educativi, mostrando i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti”.




NVED, Nuovi Vettori Evolutivi Danza

Ladispoli (RM) – Nell’ambito del Festival Corrispondenze 2023, lo scorso 30 ottobre, presso lo spazio performativo Agorà di Ladispoli (Roma), si è svolta la serata conclusiva della seconda edizione di NVED_Nuovi Vettori Evolutivi Danza, progetto di residenza creativa a sostegno della crescita di nuovi talenti coreografici nell’ambito professionale di Mandala Dance Company.  I coreografi over 30 selezionati, Elena Copelli e Gianluca Possidente, hanno presentato i propri lavori originali, creati sui ragazzi partecipanti al Training Internazionale di Mandala Dance Company MATRIX PRO 2023, alcuni elementi di Mandala Dance Company e il Terzo Triennio per danzatori e coreografi dell’Accademia Europea di Danza di Roma (MIUR).

La commissione artistica, presieduta da Paola Sorressa e composta da Fiorenza D’Alessandro, Viola Scaglione, Cesare D’Arco, con la partecipazione straordinaria di Carmela Piccione, avendo riconosciuto lo straordinario valore dei linguaggi artistici dei lavori presentati, ha deciso di garantire a entrambi gli artisti finalisti due premialità produttive per favorire lo sviluppo e la realizzazione dei progetti coreografici.

A Gianluca Possidente, è stato assegnato uno dei premi di NVED_Nuovi Vettori Evolutivi Danza, per la notevole qualità della ricerca estetica abbinata all’originalità linguaggio coreografico che con il progetto Una Favola Antica tratta delle “Transizioni Vibrazionali” e di quanto queste rappresentino un ponte tra diversi aspetti fondamentali della nostra esistenza. Le transizioni, che si tratti di cambiamenti individuali, sociali o globali, sono inevitabili e spesso suscitano una gamma di emozioni, sensazioni, reazioni e domande. Attraverso i corpi in movimento, l’intento dell’opera è di ispirare riflessioni osservando una ricerca espressiva delle condizioni esperienziali del proprio essere.

Al coreografo sarà garantito un regolare contratto per riportare nel mese di Novembre 2023 il lavoro sui danzatori di Mandala Dance Company con una residenza di una settimana, con debutto venerdì 10 Novembre ore 21 presso lo Spazio Performativo Agorà a Ladispoli, con replica sabato 18 Novembre a Roma presso  il Teatro Greco e l’8 dicembre presso la Sala Ruspoli a Cerveteri nella programmazione di Mandala Dance Company nell’ambito di Cerveteri in Danza 2023.

L’altro premio di NVED_Nuovi Vettori Evolutivi Danza va a Elena Copelli con il progetto Morphing che, a partire dalle parole chiave cambiamento, evoluzione, metamorfosi, mutazione, trasformazione indicate nella call, ha saputo declinare con sapienza la propria ricerca espressiva, portando alla luce le possibilità della danza di evocare tutta la forza evolutiva e migliorativa del genere umano.

A Elena Copelli viene offerta la possibilità di circuitare con il suo lavoro venerdì 10 Novembre ore 21 presso lo Spazio Performativo Agorà a Ladispoli, sabato 18 Novembre a Roma presso  il Teatro Greco e l’8 dicembre presso la Sala Ruspoli a Cerveteri nella programmazione di Mandala Dance Company nell’ambito di Cerveteri in Danza 2023.




Caritas Porto-Santa Rufina apre un emporio solidale a Ladispoli

Giovedì 26 ottobre alle 11 Gianrico Ruzza, vescovo di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia, inaugurerà e benedirà l’Emporio solidale “Enzo Crialesi” di Caritas Porto-Santa Rufina a Ladispoli in via Ugo Foscolo 16-18. Il progetto, che ha previsto l’acquisto di un locale e il suo allestimento, è stato realizzato grazie ai fondi 8xmille della Chiesa cattolica.

L’emporio è un market solidale che distribuisce generi alimentari e per la cura della persona e della casa a famiglie e singoli in particolare difficoltà inviati dai Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali. La merce non sarà acquistabile ma solo ceduta ai beneficiari attraverso l’utilizzo di punti caricati su una tessera personale che viene gestita da un software specifico. Ad ogni prodotto corrisponde un numero di punti di cui le persone potranno usufruire nell’arco di un mese secondo una periodicità di accesso legata al singolo caso.

L’iniziativa si integra in un progetto più ampio che ha l’obiettivo di sostenere fasce sociali che negli ultimi anni hanno subito un generale impoverimento dovuto a vari fattori, tra cui gli effetti socio-economici della pandemia, l’inflazione provocata dal conflitto in Europa orientale e i tagli al sistema del welfare. Altro obiettivo consiste nel diffondere il valore della cittadinanza attiva perché ognuno secondo le proprie possibilità e competenze possa contribuire alla realizzazione del bene comune nella forma del volontariato e attraverso la donazione di beni. Nello specifico, saranno coinvolti i punti vendita del territorio e i produttori locali, oltre alle filiere dedicate all’economia solidale.

L’emporio è dedicato alla memoria di Enzo Crialesi, abitante per gran parte della sua vita a Ladispoli. Crialesi è stato dapprima direttore Caritas e poi responsabile della pastorale dei migranti della diocesi di Porto-Santa Rufina, nella quale è stato ordinato diacono permanente.

«L’emporio Caritas è un dono per tutti. Innanzitutto, è un dono per le persone in difficoltà che possono fare la spesa gratuitamente in un progetto costruito attorno a loro per promuoverne la dignità e valorizzarne l’autonomia. D’altro canto, rappresenta anche un dono per tutta la città. La scelta di un locale su strada, accogliente e accessibile, ci ricorda che la povertà esiste e riguarda molte più persone di quanto immaginiamo. Nel tessuto cittadino si configura come un segno di carità che ci invita a considerare le situazioni di fragilità e ci stimola a coinvolgerci per dedicare del tempo a chi vive nel bisogno», ha dichiarato Serena Campitiello, direttrice Caritas Porto-Santa Rufina.

«Sono molto contento di inaugurare l’emporio Caritas di Ladispoli. Esso esprime la premura concreta della Chiesa per le sorelle e i fratelli in difficoltà. Con l’occasione voglio ringraziare di cuore gli operatori Caritas e i volontari che ogni giorno agiscono nelle nostre comunità per restituire dignità a chi spesso si sente solo e abbandonato. Abbiamo voluto dedicare l’emporio al compianto Enzo Crialesi, diacono esemplare della diocesi di Porto-Santa Rufina e cittadino prestigioso della città di Ladispoli. Per decenni Enzo ha servito con passione i più fragili e ha insegnato con il sorriso e l’operosità delle sue mani l’accoglienza dei migranti. È stato per tutti noi l’immagine della benevolenza e della testimonianza del Vangelo. Vorrei che il suo amore, la sua attenzione e la sua dedizione verso i fratelli siano un costante esempio per tutti noi a vivere secondo l’insegnamento di Gesù e a sentirci davvero tutti fratelli», ha dichiarato Gianrico Ruzza, vescovo di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia.