La chiesa di Santa Maria Maggiore a Tuscania, il nuovo libro di Fulvio Ricci

Da Pasolini a Tarkovskij, passando per Grieco, Corbucci e Zeffirelli, Tuscania, negli anni, è stata protagonista del cinema internazionale e la Chiesa di Santa Maria Maggiore è al centro dell’identità di questa antichissima terra. La chiesa come narrazione e traduzione di una comunità, di una visione artistica e architettonica non solo religiosa. Edizioni Archeoares, dopo aver dedicato alcune importanti pubblicazioni a luoghi di culto che hanno segnato la storia più profonda di città come Viterbo, sede del primo conclave, o Carbognano, terra di Giulia Farnese, questa volta ha scelto di trattare di uno dei monumenti romanici più emblematici del centro Italia. Fulvio Ricci, direttore del Museo del Costume Farnesiano di Gradoli e saggista, esplora con assoluta dovizia di particolari la chiesa di Santa Maria Maggiore di Tuscania, monumento che non ha mai goduto di una sistematica e puntuale analisi.

Il presente lavoro si propone di chiarire, almeno in gran parte, momenti essenziali della fondazione dell’antica chiesa, della sua storia architettonica e artistica, nonché del suo fondamentale ruolo religioso, storico e politico, autentico presidio culturale, nell’ambito della comunità tuscanese. Una ricerca che si è avvalsa delle fonti edite e inedite ma, in particolare, di un nuovo, puntuale, esame autoptico e critico dell’edificio e del suo ricco e complesso apparato decorativo.




In Provincia la presentazione del libro “Tutto questo dolore”, domenica 23 marzo

Orte, sabato 22 marzo la presentazione del libro “Abbiamo combattuto anche per voi”

ORTE ( Viterbo) – Il prossimo appuntamento del Segnalibro, rassegna culturale organizzata dalla Sezione di Orte dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia «Tito Bernardini», ò nelle sede ANPI di corso Garibaldi 17 per sabato 22 marzo alle ore 17.

Nel mese della Giornata internazionale della Donna, il libro protagonista è Abbiamo combattuto anche per voi. Storie di donne comuni divenute Martiri di Rosella Reali (4 Punte Edizioni), presente in collegamento. Si tratta di un’antologia di vite spezzate di donne che, negli anni del riscatto del nostro Paese – si veniva da vent’anni di tirannia e da oltre tre di guerra – dal suo periodo più buio, fecero la scelta di imbracciare le armi per sconfiggere il nazifascismo: quasi tutte ragazze, più o meno giovani, che avrebbero potuto nasconedersi o sopportare passivamente le angherie, fecero invece la scelta più difficile. Quasi tutte le protagoniste di quelle storie morirono in combattimento o furono arrestate e assassinate. Il libro vuol rendere loro merito, memoria e riconoscenza.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’AUSER di Orte e patrocinato dal Comune, sarà moderato da Letizia Tessicini, presidente della Sezione ANPI. L’appuntamento è allora per sabato 22 febbraio alle ore 17 a corso Garibaldi 17.

Il secondo incontro cui la cittadinanza è invitata è quello di lunedì 24 aprile alle ore 10:30 al monumento a Tito Bernardini – nell’omonima piazza (campi sportivi) – per rendere omaggio ai 335 Martiri delle Fosse Ardeatine nell’ottantunesimo anniversario dell’orribile strage.




All’Hotel Holiday la presentazione del libro “War Room” del professor Di Gregorio

BOLSENA ( Viterbo) – Giovedì 20 marzo, alle ore 18,30, presso l’Hotel Holiday di Bolsena, in viale Armando Diaz, 38, si terrà la presentazione del libro “War Room, attori, strutture e processi della politica in campagna permanente” del professor Luigi Di Gregorio, docente di Comunicazione pubblica e politica all’Università degli Studi della Tuscia. Il libro offre un’analisi dettagliata delle strutture e dei processi che caratterizzano la politica in campagna permanente, facendo luce sul ruolo degli attori politici e sulle tecniche di comunicazione impiegate nelle moderne strategie elettorali.

L’evento, moderato dal direttore del Secolo d’Italia, Antonio Rapisarda, e a cui parteciperanno il deputato Mauro Rotelli e il consigliere regionale Daniele Sabatini, rappresenta un’occasione unica per approfondire temi di grande attualità con esperti e protagonisti del panorama politico italiano. L’ingresso è libero.




A Palazzo Farnese la presentazione de “Entanglement – l’eterno ritorno del Duca e della Contessa”

LATERA ( Viterbo) – Sarà presentato sabato 22 Marzo 2025, alle ore 17:00, nella sala conferenze di palazzo Farnese, il libro ENTANGLEMENT l’eterno ritorno del duca e della contessa. Storie Farnesiane dalla selva del Lamone di Francesco Mattioli.

Il libro racconta del cosiddetto duchino di Latera, Galeazzo Farnese, ucciso con un colpo di stocco dal conte Orso Orsini , durante una battuta di caccia. Ma il tempo si contorce su se stesso; oggi un altro Galeazzo e un’altra Eleonora si incontrano e scoprono quell’antica storia; d’improvviso si trovano coinvolti in una spirale di misteri, contraddizioni, enigmi e minacce.




Eraclio Tozzi presenta a Vitorchiano il libro “Prima che sia troppo tardi”

MONTALTO DI CASTRO ( Viterbo) – Sabato 15 marzo 2025 alle ore 17.00 presso la sala consiliare del Comune di Vitorchiano (ingresso da Piazza Sant’Agnese 16) è in programma la presentazione del libro “Prima che sia troppo tardi. Ricordi ed emozioni in versi“, con la presenza dell’autore Eraclio Tozzi. Intervengono Italo Sarro e Antonello Ricci.

Questa iniziativa culturale ha il patrocinio del Comune di Vitorchiano e ai primi 30 partecipanti sarà donata in omaggio una copia del libro, grazie al contributo di Geovit srl.

Eraclio Tozzi è nato l’8 agosto 1955 a Montalto di Castro. Compie gli studi inferiori a Canino e consegue il diploma di perito elettrotecnico presso l’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Viterbo. Si laurea in scienze geologiche all’Università La Sapienza di Roma, conseguendo l’abilitazione alla professione di geologo che svolge in qualità di libero professionista. Nel luglio 2022 dà alle stampe il libro “Memorie del Fiume Fiora“.

L’incontro del 15 marzo è anche l’occasione per visitare le esposizioni “Galleria d’arte Sant’Agnese” e “La torre degli artisti“, che si sviluppano negli omonimi ambienti del Comune di Vitorchiano. Le mostre, con ingresso libero, sono aperte al pubblico ogni sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle ore 18.00.




Presentazione del libro “Tuscia in ginocchio – Cristo, santi e madonne”” di Vincenzo Ceniti

VITERBO- Il console del Touring Club, Vincenzo Ceniti , ci fa dono di un nutrito dossier sui patroni venerati nel Viterbese dal titolo “Tuscia in ginocchio – Cristo, santi e madonne” (Ed. Sette Città 2024) che verrà presentato da Filippo Sedda , direttore della Biblioteca della Federazione delle Clarisse Urbaniste, il 12 marzo 2025 a Viterbo alle ore 17:30 presso il “Bistrot del Teatro” (via Cavour, 9) .

Davanti a loro, che da secoli proteggono le nostre comunità, ci mettiamo in ginocchio, se non altro per gratitudine alle passate generazioni che in loro nome hanno generato un patrimonio artistico e culturale di cui siamo eredi fortunati e immeritevoli.

I patroni dei 60 Comuni della provincia di Viterbo (compatroni compresi) sono raccontati con profili biografici (spesso leggendari) e modalità liturgiche e laiche radicate nel tempo, come messe, novene, memorie, vespri, ottavari, processioni, riti folcloristici e manifestazioni storiche e gastronomiche.

Alcuni rievocano le atrocità del martirio nella prima era cristiana, altri una vita di carità e di amore per il prossimo. Parafrasando il pensiero di un teologo del primo Novecento, i santi ritornano a suscitare stimoli sopiti e interrogativi mai risolti, a scandire i movimenti delle stagioni, a favorire provvidenziali aggregazioni di solidarietà.

A loro si uniscono Crocifissi e Madonne venerati un po’ ovunque. È un modo diverso di raccontare la Tuscia viterbese che Vincenzo Ceniti fa con dovizia di particolari, garbata ironia e una buona dose di fede. “In questo Giubileo 2025 – ha commentato – i santi ci aiutano nel cammino della speranza”.

 




A Viterbo la presentazione del Romanzo “La Città del Sole”, di Salvatore Enrico Anselmi

VITERBO – A Viterbo la presentazione del Romanzo “La Città del Sole”, di Salvatore Enrico Anselmi, sabato 15 Marzo, Ore 17.30.
Libreria dei Salici-Piazza San Faustino 3, Viterbo

Dialogano con L’autore
Luciana Vergaro, Docente e Saggista
Luciano Dottarelli, Filosofo e Docente

Lo storico dell’arte e scrittore viterbese Salvatore Enrico Anselmi presenta il suo nuovo romanzo La Città del Sole, Effigi Edizioni, (2025), sabato 15 marzo, alle ore 17.30, presso la Libreria dei Salici, in piazza San Faustino 3, a Viterbo.
Dialogano con l’autore due intellettuali noti al grande pubblico: Luciana Vergaro, docente e saggista, Luciano Dottarelli, filosofo e docente.
Il testo, segnalato dalla Società Dante Alighieri e in concorso alla 63° edizione del Premio Campiello, ha già conquistato l’apprezzamento del pubblico e della critica per l’originalità del tema e per lo stile narrativo che caratterizza le pubblicazioni di Anselmi qui alle prese con un avvincente romanzo storico dalle tinte noir che si svolge nel Settecento in una non meglio identificata città bianca dell’Italia Meridionale.

Sinossi

La Città del Sole è un romanzo storico, di stampo naturalistico e nel contempo venato di un costante carattere evocativo e visionario. È un romanzo giallo, in ragione dei fatti di sangue che aprono la vicenda e delle relative indagini finalizzate a fare luce su tali episodi. Tuttavia non si esaurisce in questo genere poiché vi si affiancano anche componenti proprie del romanzo di formazione, per quanto attiene la vicenda del giovane Lisandro che attraversa tutta la trama, determinando un’evoluzione significativa e graduale del personaggio in concomitanza con lo svolgimento degli eventi.
La complessa serie di avvenimenti si svolge nel Settecento in una città dell’Italia meridionale mai indicata, né per quanto concerne il nome, né per quanto riguarda la relativa area territoriale. Lo si evince da citazioni, riferimenti, descrizioni paesaggistiche, caratterizzazioni del tessuto architettonico e non ultimo dalla lingua parlata.
Gli abitanti della città bianca usano una sorta di esperanto, di grammelot, generato, talvolta dalla fusione, talvolta dall’accostamento di diversi idiomi territoriali, con la prevalenza del napoletano e del siciliano. La scelta di frantumare l’unità linguistica deriva dall’intento di sottolineare la condizione dei personaggi e del contesto sociale definita dalla perdita di identità culturale come conseguenza dello smarrimento di una dignità umana e comunitaria. Tali circostanze definiscono una dicotomia tra l’aristocrazia e l’alto clero, detentori del potere, e la popolazione per la quale la grande priorità, accanto a quelle primarie di sussistenza, è costituita dal superamento delle condizioni ostative all’affermazione del libero pensiero, critico e civile.
La massa risulta animata nel contempo da istanze di perequazione sociale ma anche da una miscela di superstizione e qualunquismo, di grandezza e miseria, da forme di competizione, da una persistente astenia etica che si confronta con l’arroganza e il formalismo delle classi abbienti.
Incarnano tipologie umane infide e ambigue il vescovo della città bianca, monsignor Torrecremata, e il soprastante alle indagini, Don Argante Palomara. Entrambi costituiscono due declinazioni del male, due distinte affermazioni di una presunzione di superiorità che li pone al di sopra delle norme e li fa agire di conseguenza. Loro antagonista nel corso della storia, e in questo senso il testo è anche un romanzo di formazione, è il giovane Lisandro il quale, aderendo alla congregazione dei Solari, si trova coinvolto, talvolta suo malgrado, in vicissitudini che lo porteranno a compiere atti violenti, ad amare, ma anche a soffrire e auspicare una rivalsa, una redenzione della sua vita. Lisandro uscirà dalla vicenda profondamente cambiato, così come evolute saranno le sue istanze e le sue aspirazioni.
Completa il contesto una serie di personaggi, comprimari e secondari, che contribuiscono a rendere mutevole e sovraffollato l’ambito sociale di riferimento.
Il tenore del romanzo tocca corde sentimentali, tenere e drammatiche, così come tornisce circostanze esilaranti e surreali, secondo un andamento ondivago che talvolta definisce profili fiabeschi.
La Città del Sole è anche una sorta di libro di libri che metabolizza in forma nuova e originale, suggestioni e riferimenti desunti da un’eterogenea e ampia tradizione letteraria rispetto alla quale si colloca in atteggiamento dialettico.
Lo stile è duttile nell’impiego dei registri stilistici e in tal senso si adegua al clima precipuo, oscillando tra eloquio formale e parlata gergale, tra lirico e prosaico. In tal senso il carattere ancipite della forma conserva l’intento di delineare il clima altrettanto ancipite che dilaga nel romanzo per celebrare elevatezza, nobiltà, grandezza di alcuni personaggi che si confrontano con la bassezza pezzente di altri. Ulteriore intento è quello di adeguare variamente la forma linguistica alla tradizione storica settecentesca attraverso un carattere antico e contemporaneo al tempo stesso.
La tensione narrativa, infine, rende sostenuti e coinvolgenti il ritmo e la successione degli eventi. In tal senso La Città del Sole è un romanzo che può essere letto secondo approcci stratificati, con predilezione per le atmosfere introspettive e di scavo psicologico, così come per la trama ricca e avventurosa.

 




Roberta Mezzabarba porta a Viterbo il mondo dark di Lorenzo Lucarini

VITERBO – Nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio presso la chiesetta di Santa Maria della Salute, ospite dell’Associazione Archeotuscia odv, alla presenza del Presidente Luciano Proietti e del Vicepresidente Raffaele Donno, Roberta Mezzabarba, nota scrittrice viterbese, ha tenuto a battesimo lo scrittore romano, Lorenzo Lucarini, presentando la sua raccolta di racconti dark “SILENZI ETEREI” edito da Amazon KDP.

La Mezzabarba ha guidato magistralmente la presentazione del volume e l’autore ha duettato con lei: l’atmosfera di questo evento particolare è divenuta in un attimo profonda e spensierata allo stesso tempo.

Insegnante il un liceo della Capitale, Lucarini, ha raccontato il suo mondo di parole , racchiuso nella raccolta di racconti dark “SILENZI ETEREI” : venti racconti autoconclusivi che si inerpicheranno nelle profondità del lettore, portandolo a riflettere su sé stesso e sul proprio percorso di vita. Lucarini a conclusione dell’incontro riassumendo, in una frase la sua visione della scrittura e della lettura dice: «L’immaginazione è l’essenza stessa della lettura»

«Cerco di aiutare i giovani che si affacciano al mondo dorato dell’editoria» ci dice Roberta Mezzabarba, che oltre ad essere una delle penne più conosciute a livello nazionale, pè anche presidente e ideatrice del Premio Letterario Internazionale TUSCIA LIBRIS «A un primo impatto il mpondo della carta stampata può apparire sincero, specchiato, ma poi si rivela per gli esordienti una vera piscina colma di squali! Lorenzo Lucarini è stata una piacevole scoperta, e mi sono adoperata con gli amici di Archeotuscia affinché lui potesse tenere la sua prima presentazione di questo volume d’esordio in una location magica come la chiesetta di Santa Maria della Salute.»




“Architettura e morte, riti, sepolcri e resti dell’umano”, incontro con l’autrice Padoa Schioppa

VITERBO – Il giorno 28 febbraio alle ore 16, presso la Sala delle Colonne del Palazzo comunale di Viterbo, l’ Associazione viterbese per la Cremazione incontrerà la professoressa Caterina Padoa Schioppa, autrice del libro “Architettura e morte, riti, sepolcri e resti dell’umano” , testo che nasce dal lavoro della professoressa presso il Dipartimento di Architettura e progetto della Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, dove è professore associato , presso la quale ha , tra l’altro , organizzato ,nel 2023, un seminario di dottorato dal titolo” Verso un’architettura per i riti funebri laici”.

Riprendendo quanto detto nel 1953 da Goffrey Gorer e riportato nelle prime pagine del libro :”…la morte…nelle società del perbenismo del XX secolo,…ha sviluppato forme patologiche di pudore e di censura un tempo consacrate alla sessualità”.

L’Associazione viterbese per la Cremazione ,continuando nell’impegno di promuovere una diversa cultura del fine vita, intende, con questa iniziativa porre un ulteriore tassello in questo impegno.




 Civita Castellana, Alessandro Maurizi presenta “Gli invisibili di san Zeno”

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Appuntamento con la storia da non perdere, venerdì 21 febbraio al Centro commerciale Marcantoni di Civita Castellana.

A partire dalle 17, 30, Alessandro Maurizi presenterà la sua ultima opera, “Gli invisibili di San Zeno”, pubblicato dalla maggiore casa editrice italiana, la Mondadori.

Maurizi, ispettore di Polizia, scrittore di successo che può vantare numerosi riconoscimenti a livello nazionale, è direttore di Ombre Festival, rassegna letteraria che si svolge nelle piazze di Viterbo per dare voce ai protagonisti della cultura, del giornalismo, della giustizia e della politica italiana.

“Gli invisibili di San Zeno” è un romanzo storico, ambientato nella Verona scura e brumosa di fine Ottocento, in cui si narrano le vicende di un procuratore idealista che cerca di inchiodare un ricco affarista ed, intanto, indaga su una serie di sanguinosi omicidi.

Le circostanze che spinsero l’autore, qualche anno fa, a focalizzare l’attenzione su Verona sembrano apparentemente casuali: passeggiando tra le vie di Roma in compagnia di un amico, incappò in un documento: cosa successe da quel momento in poi lo racconterà lui stesso, ma fu davvero un segno del destino.

Ispirandosi alla vera storia di Federico Giorio – procuratore legale che difese la povera gente contro le sopraffazioni, arrivando a denunciare la corruzione della pubblica sicurezza – Alessandro Maurizi debutta nel Giallo Mondadori con un personaggio dimenticato e scovato negli archivi, un detective indomito che dovrà fare i conti anche con il proprio cuore e le convenzioni più lise di una società in cui non sempre si riconosce.

Sullo sfondo, il tema dell’immigrazione in Sudamerica, fenomeno scarsamente conosciuto, che decimò la popolazione veneta, un vero e proprio esodo che svuotò le campagne.

La presentazione, ad ingresso libero, sarà introdotta dall’assessore alla Cultura di Civita Castellana Giovanna Fortuna e moderata dal prof. Federico Meschini  e rientra nel cartellone di una serie di numerosissimi appuntamentiprogrammati a livello nazionale.




“Immanuel Kant come maestro di saggezza”, a Viterbo la presentazione del libro di Luciano Dottarelli

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – Un nuovo appuntamento in programma dalla sezione SFI (Sociatà Filosofica Italiana)  di Viterbo “Pasquale Picone” per venerdì 14 febbraio alle ore 17:00 presso la libreria Etruria di Viterbo dove sarà presentato il libro di Luciano Dottarelli “Immanuel Kant come maestro di saggezza” pubblicato dalle edizioni IF Press in occasione del trecentesimo anniversario della nascita del grande filosofo tedesco (1724-1804).

Il pomeriggio sarà introdotto da Giovanni B. M. Marcoaldi, presidente del SFI di Viterbo, Stefano Talamoni, direttore della collana “Genius Loci”, IF Press che dialogherà con Luciano Dottarelli per mettere in evidenza gli aspetti meno conosciuti della personalità e dell’opera di Immanuel Kant.

Proprio al fine di proporre una visione inconsueta del grande filosofo del criticismo, gli interventi saranno inframmezzati dalla lettura di testi e dall’esecuzione di canti, affidati all’interpretazione del soprano Simonetta Chiaretti.

 Il filo conduttore del nuovo lavoro di Luciano Dottarelli è la convinzione che per apprezzare quanto il pensiero di Immanuel Kant possa ancora fecondare un’«ontologia critica del presente» (M. Foucault), dobbiamo liberarci definitivamente dell’immagine che una consolidata tradizione ci ha consegnato riguardo alla sua personalità e alla sua intenzione filosofica: un austero, pedante e un po’ misantropo «filosofo da università» impegnato nella demolizione della metafisica.

Si tratta invece di valorizzare la figura di un Kant maestro di spiritualità e saggezza, animato da una limpida religiosità di natura speculativa, così come avevano saputo vederlo già non pochi nella Germania del suo tempo e soprattutto i suoi primi lettori in Oriente che – come testimonia il dipinto di Hashimoto Gaho del 1893 – lo ponevano nel novero dei Quattro saggi del mondo accanto a Confucio, Buddha e Socrate.

Nell’ itinerario verso la destinazione dell’umanità, la filosofia non deve essere un’«ancella che segue reggendo lo strascico», semmai una guida che «precede col lume la sua gentile signora (la teologia)» con la «modestia di essere soltanto libera, ma anche di lasciare liberi». Su queste basi il grande illuminista tedesco propone una vera e propria «ascetica etica», richiamandosi alla tradizione delle scuole filosofiche ellenistiche, non solo gli Stoici ma anche Epicuro, per perseguire, con disposizione d’animo «ardito e lieto», l’ideale di una vita autenticamente umana, impegnata nella cura di sé e degli altri. In questa chiave anche il cosmopolitismus e il progetto per la pace perpetua risaltano come la conseguente declinazione politica e giuridica della tensione che anima tutto il filosofare di Kant, quell’ispirazione «cosmica» che invita a ritornare alle sue pagine chiunque voglia pensare e agire per costruire insieme agli altri un mondo comune, nel quale possa avere diritto di cittadinanza la polifonia delle fedi e delle culture.

Luciano Dottarelli, filosofo e docente, ha sempre coniugato l’attività didattica e di ricerca con un forte impegno civile e un autentico amore per la coltivazione della terra.

Nel 2004 è stato tra i fondatori della Società Filosofica Italiana – sezione di Viterbo, di cui è vicepresidente. Nel 2013 ha costituito il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia di cui è presidente.

Dall’anno accademico 2020-21 è docente invitato di Istituzioni di Storia della filosofia (M-FIL/06) presso il Corso di Baccalaureato in Educatore Professionale e Educatore della prima infanzia dell’Istituto Universitario Progetto Uomo – Università Pontificia Salesiana – sede aggregata della Tuscia. Dall’anno accademico 2021-22 è docente invitato di Didattica della filosofia (SSD M-FIL/06) nel corso di Licenza o Laurea magistrale in Scienze pedagogiche presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium a Roma.

Simonetta Chiaretti si è diplomata in Canto al Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso sotto la guida del soprano Lucia Vinardi e si è perfezionata con i maestri Lajos Kozma, Sergio Pezzetti, Katia Angeloni, Renato Federighi e Lino Puglisi. Tra le principali collaborazioni della sua carriera artistica sono da ricordare quelle con il M° Carlo Felice Cillario, uno dei più grandi direttori d’orchestra della tradizione belcantistica italiana; con l’attore Arnoldo Foà nel lavoro teatrale Il Testamento di Anna; con il regista Fred Kuwornu nel docufilm Inside Buffalo; con il M° Piero Arcangeli ne Il ritorno della vedova allegra e in Softwars; con Luca Calvani in La buona novella di Fabrizio De André; con il M° Nello Catarcia nei teatri Luigi Mancinelli e Caio Melisso di Spoleto; con il M°Gabriella Ravazzi nell’ambito di Orvieto Spazio Musica; con Enrico Castiglione per il Festival di Pasqua nella chiesa di Santa Sabina a Roma con la direzione del M° Christian Capocaccia; con il M° Mike Shirvani, direttore del Consonus Violoncello Ensemble. Tra i concerti a lei più cari, Viaggio nel sentimento, a cura di Samuel Montealegre.

Nella Tuscia ha partecipato a varie edizioni del Festival Barocco e del Tuscia Opera Festival, collaborando con i maestri Zeno Scipioni, Paolo Ponziano Ciardi, Piero Caraba e Stefano Vignati. Accanto all’attività concertistica ha sempre nutrito uno spiccato interesse per la ricerca didattico-musicale e per l’insegnamento della tecnica e dell’interpretazione vocale, approfondendo il Canto funzionale di G. Rohmert sotto la guida di Ida Maria Tosto. Per Viterbo Artemusica è stata docente di canto nelle master classes dell’International Lyric Academy in collaborazione con la University of New Mexico. Ha svolto e continua a svolgere un’intensa attività di promozione della cultura musicale. È stata impegnata nella Direzione Artistica del Teatro Boni di Acquapendente come responsabile della sezione musicale e ha fondato e diretto il Bolsena Musica Festival Lacuaria. Ha pubblicato il testo di educazione musicale La bottega dei suoni per la Edital Vidi, ha dato vita all’ottetto vocale femminile Concentus e al coro di bambini le Piccole voci del lago. In occasione del 150° anniversario della nascita del grande maestro lucchese, per Massari Editore ha realizzato il cd Puccini Album. Nell’ambito del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, ha fondato e dirige la Compagnia delle Lavandaie della Tuscia con cui è impegnata nell’attività di recupero delle tradizioni popolari del lago di Bolsena e della Tuscia. Significativa testimonianza del valore di questo progetto è il libro-CD Ràma de rosa e frónna de fiór, da lei curato e pubblicato nel 2016 da Annulli Editori.

 

 




Juppiter presenta a Viterbo il libro “All’ombra della storia”, di Stefania Craxi

VITERBO- Un’occasione unica per incontrare l’autrice e scoprire la sua vita tra politica e affetti L’evento, organizzato da Associazione Juppiter, nell’ambito della rassegna culturale “pARTIcolari – Suggestioni incontri… La Storia”, si terrà, venerdì 7 febbraio 2025, alle ore 17, ospitato dalla Fondazione Carivit, che aderisce al programma di iniziative, presso il Centro Culturale Valle Faul a
Viterbo.
La serata rappresenta un momento di riflessione e approfondimento, che intreccia le vicende storiche del nostro Paese con l’esperienza personale e umana di una testimone della politica italiana
recente.
Nel suo libro, “All’ombra della storia. La mia vita tra politica e affetti”, Stefania Craxi ripercorre una vita segnata da grandi passioni e impegni, accompagnando il lettore attraverso i ricordi della sua infanzia, il rapporto con suo padre, Bettino Craxi, e il ruolo che la politica ha avuto nella sua vita.
Si tratta di un’opera che non si limita a rievocare episodi del passato, ma che getta uno sguardo attento e critico sui cambiamenti della società, sui valori della politica e sull’importanza degli affetti.
A rendere ancora più significativo l’appuntamento sarà la presenza dell’autrice, che prenderà spunto dai passaggi chiave del libro per offrire ulteriori spunti di riflessione. Ad aprire l’incontro, il saluto di Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo.
“Il libro – spiega Stefania Craxi – Racconta un pezzo della mia storia, il mio Craxi, un padre difficile e
straordinario, e, vagando tra i ricordi, narra le vicende della nostra famiglia, una famiglia allargata
a una piccola, grande comunità politica e di amici che per anni ha condiviso tutto”.
La presentazione del libro di Stefania Craxi inaugura la 25ª edizione di pARTIcolari, il progetto culturale e sociale di Juppiter, dedicato a temi come legalità, comunicazione, salute, sport, memoria
e storia recente. Riconosciuto dalla Regione Lazio come una delle Buone pratiche culturali, per il suo approccio innovativo e la qualità delle esperienze promosse sul territorio, negli anni ha ospitato
personaggi del calibro di: Tina Montinaro, Edith Bruck, David Sassoli, Pino Scaccia, Paolo Giuntella,
Giulio Andreotti, Oscar Luigi Scalfaro, Pierluigi Vigna.
L’ingresso all’evento del 7 febbraio è gratuito; per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito
web ufficiale www.juppiter.it o seguire i profili social dell’associazione.




Presentazione del libro Economia e ambiente. È tempo di invertire la rotta

BOLSENA (Viterbo)- Sabato 8 febbraio, alle ore 17 all’Auditorium di Bolsena sarà presentato il libro Economia e ambiente. È tempo di invertire la rotta di Stefano Bellitto. Il saggio, pubblicato da Effigi Edizioni, muove dalla consapevolezza che «oggi stiamo vivendo una fase di transizione. Il paradigma economico dominante, quello meccanicistico, sta lasciando il posto a un nuovo paradigma sistemico che, aderendo alla legge dell’entropia, sarà senz’altro caratterizzato da un uso maggiore e più razionale delle fonti di energia rinnovabili e da una diversa visione dei consumi. Il mito della crescita economica illimitata, principio cardine dei modelli del passato, deve essere superato perché in netto contrasto con la limitatezza delle risorse naturali. È necessario, dunque, cambiare i valori che sono alla base della nostra società contemporanea, in modo da poter garantire la sopravvivenza del nostro Pianeta».
La presentazione, organizzata dal Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia con il patrocinio del Comune di Bolsena, rientra nel programma di iniziative che fanno riferimento all’Obiettivo Strategico 2 della “Strategia di medio termine 2022-2029 UNESCO” (Lavorare per società sostenibili e per la protezione dell’ambiente attraverso la promozione della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e del patrimonio naturale) e si collega agli obiettivi strategici 11 (Città e comunità sostenibili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) dell’Agenda 2030.
L’incontro, che sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco di Bolsena Andrea Di Sorte, prevede gli interventi di Mario Papalini, titolare di Effigi Edizioni, e di Luciano Dottarelli, presidente del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, che alla questione ambientale ha dedicato alcuni recenti lavori come Ecosofia. Sapienze della terra per la coltivazione dell’umanità (Annulli Editori, 2021) e Dall’ecologia all’ecosofia. L’uomo, la natura, i saperi, le pratiche in AAVV. Educare alla sostenibilità, (WinScuola, 2022).
Sarà presente l’autore, Stefano Bellitto, imprenditore e scrittore, laureato in Economia aziendale presso l’Università degli Studi della Tuscia.




A Canino la presentazione del nuovo libro di Eraclio Tozzi “Prima che sia troppo tardi”

CANINO (Viterbo)- Sabato 25 gennaio ore 16,30. Canino, Biblioteca comunale (piazza Valentini). Presentazione del nuovo libro di Eraclio Tozzi, “Prima che sia troppo tardi” (2025), ricordi ed emozioni in versi. Intervengono Italo Sarro e Antonello Ricci. Sarà presente l’autore. Grazie allo sponsor GEOVIT srl. i primi 30 spettatori riceveranno copia omaggio del volume.

“Prima che sia troppo tardi” è la seconda fatica editoriale di Eraclio Tozzi. Essa segue e integra a breve distanza il precedente “Memorie dal Fiume Fiora”, opera autobiografica sui generis, umoristico “romanzo” di formazione. Con “Prima che sia troppo tardi” Tozzi impagina la propria produzione in versi d’occasione: sentimenti e aspirazioni, amicizia e amore. Su tutto aleggia un sottile tarlo, di tanto in tanto irrompente apertamente nel clima diffuso di gaiezza, goliardia e residua giovanile baldanza. Come esiliato dalla gioia di vivere pienamente la vita, l’autore rimarca ciò che veramente considera fondamentale: il richiamo intermittente al tema della morte sembra voler esorcizzare antiche paure e imprimere profondità alle proprie riflessioni. Nonostante le ambizioni solenni, questo nuovo viaggio dell’anima procede per modi leggeri, quasi aerei. Nella sua scorribanda esistenziale, si ha l’impressione che Tozzi non voglia prendersi troppo sul serio: la sua poesia si snoda per facili e gradevoli versi, per lo più a rima alterna, recuperati da un bagaglio letterario tanto amatoriale quanto agguerrito. Il lettore si trova così di fronte a componimenti in metro classicheggiante indirizzati, di volta in volta, a compagni di scuola e d’università, a colleghi topografi e geologi, a donne amate (invano e non). Divertenti liriche incaricate di celebrare “tribù” ristrette, comunità di “settore” delle quali Tozzi ironicamente si professa aedo (venendone a sua volta espressamente “consacrato”).




Viterbo, al Teatro dell’Unione la presentazione del libro “La figlia dell’oceano”

VITERBO – Giovedì 30 gennaio, alle 17:00, nel Foyer del Teatro dell’Unione, con il patrocinio del Rotaract di Viterbo, Dario Salvatori, noto critico musicale ed eclettico personaggio televisivo, presenterà il suo ultimo  libro “La figlia dell’oceano”, la biografia di Yoko Ono.

La figlia dell’oceano è una biografia appassionante che ci conduce attraverso la vita di una delle figure più iconiche e controverse del panorama artistico internazionale.

Dario Salvatori racconta, con sensibilità e profondità, il viaggio di Yoko Ono: artista, attivista e compagna di John Lennon, svelandone il lato umano e le sue battaglie per l’arte, la pace e l’autodeterminazione. Questo evento è un’occasione unica per approfondire la figura di Yoko Ono, immergerci in un racconto che parla di coraggio, creatività e amore per la libertà.

Introdurrà e modererà l’incontro Pietro Bevilacqua.




Presentazione del libro di Vittorio Gradoli a Farnese

FARNESE (Viterbo)- Da giovedì 16 gennaio, ha inizio un ciclo di incontri, “I giovedì culturali del MuRV”, organizzato dal Museo Civico “Ferrante Rittatore Vonwiller” con l’Ufficio Cultura del Comune di Farnese e grazie all’ospitalità della Riserva Regionale Naturale Selva del Lamone. Il primo degli appuntamenti previsti è dedicato alla presentazione del libro di Vittorio Gradoli “Etruscheria. Eruditi, antiquari ed etruscomani alla riscoperta del mito etrusco”. Si parlerà di un fenomeno culturale amato e odiato, una vera e propria mania per gli Etruschi, esplosa nel Settecento ma con radici anche nell’antiquaria rinascimentale, che produsse certo distorsioni, falsità, quelle che oggi verrebbero chiamate “fare news”, ma che pose le basi della moderna etruscologia grazie a trattati di tutto rispetto e alla nascita di importanti collezioni e musei. Dopo i saluti della Delegata alla Cultura, Liana Nucci e l’introduzione della Direttrice scientifica del Museo Civico “Ferrante Rittatore Vonwiller, Caterina Pisu, Vittorio Gradoli ci descriverà alcuni dei personaggi citati nel suo libro, tra cui il farnesano Giovan Battista Passeri, figlio del medico Domenico Passeri e di Anna Maria Evangelisti, che fu Vicario generale della Diocesi di Pesaro, dove morì nel febbraio 1780, lasciando a quella città una importantissima eredità culturale: nel 1730, infatti, con Annibale degli Abbati Olivieri, fondò quello che sarebbe diventato il vero centro culturale della città, “l’Accademia pesarese di scienze, lettere ed arti”. All’Olivieri donò tutta la sua imponente collezione antiquaria che fu poi donata alla comunità pesarese nel 1752. Nonostante il suo forte legame con la città di Pesaro, tuttavia il Passeri non dimenticò mai le sue origini farnesane. Vi invitiamo, pertanto, a prendere parte al nostro incontro per scoprire l’affascinante mondo dell’Etruscheria e i personaggi che lo hanno animato.
L’ingresso è libero. La presentazione avrà luogo alle 16.30 presso la sede della Riserva Regionale Naturale Selva del Lamone, Farnese, loc. Bottino snc (in fondo al piazzale dove è ubicato il parcheggio subito dopo l’Ufficio Postale, sulla destra). Al termine della presentazione, chi lo desidera potrà acquistare una copia del libro di Vittorio Gradoli, edito C&P Adver Effigi. Per informazioni: museocivico.farnese@virgilio.it

Ufficio Cultura del Comune di Farnese




Tarquinia, Mario Avagliano e Marco Palmieri presentano il libro “Italiani d’America”

TARQUINIA ( Viterbo) – Il fenomeno dell’emigrazione italiana all’estero, molto spesso colpevolmente ignorata, resta un capitolo importante nella storia del nostro paese dall’unità al secondo dopoguerra. Oltre 13 milioni di italiani tra il 1870 e il 1988 hanno lasciato le loro famiglie per attraversare l’oceano in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. Un esodo massiccio che ha cambiato le comunità di partenza e ha contribuito a plasmare anche un pezzo di America. Chi erano questi migranti? Con quali speranze affrontavano il viaggio verso un nuovo mondo? Come venivano accolti? E quanti sono tornati in patria e perché? Sono alcune delle domande a cui risponderanno Mario Avagliano e Marco Palmieri, autori del libro “Italiani d’America. La grande emigrazione negli Stati Uniti”, edito da Il Mulino (2024), insieme alla storica e docente all’Università di Tor Vergata Michela Ponzani, nel corso della presentazione che si terrà il 10 gennaio, alle 17,30, nella sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia. L’iniziativa, promossa dalla sezione soci Coop Etruria di Tarquinia e dall’assessorato alle Aree archeologiche, biblioteca comunale e archivio storico di Tarquinia, vedrà i saluti istituzionali dell’assessora comunale Monica Calzolari e gli interventi del vice presidente della sezione Soci Coop di Tarquinia Claudio Cantina e della giornalista Chiara Rinaldini.