È morta la mamma del vescovo emerito Lino Fumagalli

VITERBO – Questa mattina è entrata nella casa del Padre la signora Zelinda, mamma del vescovo Lino. Mamma Zelinda è sempre stata una presenza discreta e preziosa accanto al figlio durante gli anni del suo episcopato a Viterbo. Abbiamo sempre apprezzato in lei la signorilità del tratto, la delicatezza nei rapporti,

la riservatezza nello stile. Il vescovo Orazio Francesco, il Presbiterio e l’intera Chiesa locale in tutte le sue componenti esprimono vicinanza al vescovo Lino e agli altri suoi familiari in questo momento di sofferenza e, nella speranza della Risurrezione, assicurano la preghiera, fonte di consolazione e di pace. Le esequie si terranno Lunedì 28 agosto alle ore 16.00 nella Cattedrale de La Storta.

Sentite condoglianze anche da parte della redazione di Tuscia Times




Il Vescovo emerito Lino Fumagalli compie 76 anni

VITERBO – Auguri di buon compleanno al Vescovo emerito Lino Fumagalli che oggi compie 76 anni.




Ce.I.S. a Valle Faul: analisi del disagio giovanile tra crisi, guerra e droghe

di SIMONE CHIANI-

VITERBO – Il Ce.I.S. (Centro Italiano di Solidarietà – San Crispino), nell’ambito del progetto “Emergenza futuro. Cosa sta succedendo ai nostri giovani?” realizzato grazie alla Regione Lazio, ha tenuto nel pomeriggio di oggi un incontro pubblico incentrato sui temi del disagio giovanile all’Auditorium del Centro Culturale di Valle Faul. Questo evento si inserisce in una serie volta a celebrare, peraltro, i 40 anni di attività del Centro.

L’organizzazione di volontariato, che si occupa di prevenzione proprio in termini di disagio con particolare riguardo alle tossicodipendenze, ha deciso di approfondire la questione dal punto di vista di tematiche d’attualità con l’intervento di diversi esperti: il Dott. Maurizio Fiasco, sociologo in prima linea nella lotta al gioco d’azzardo, il Dott. Vittorio di Giacomantonio, primario del reparto di Psichiatria ed esperto in alcologia, il Dott. Luciano Squillaci, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, e il Dott. Ulisse Mariani, psicologo specializzato nella prevenzione del disagio giovanile.

Presenti all’incontro anche diversi delegati del Consiglio Comunale e Lino Fumagalli, vescovo di Viterbo.
Conferenza inaugurata peraltro, per i saluti istituzionali, dalla rappresentanza del Ce.I.S., con il Presidente Don Alberto Canuzzi.

L’evento, intitolato appunto “Emergenza Futuro“, si è concentrato sul modo di vivere e sulle difficoltà dei giovani nel 2022, in un’epoca che deve ancora superare del tutto le problematiche causate dalla lunga Pandemia di Covid19 e nella quale si registra un deciso aumento nell’utilizzo di sostanze stupefacenti; spazio anche ai rischi causati dalla crisi economica e dalla Guerra Russo-Ucraina stessa, vista come causa di rischio indiretta per l’economia ma anche come potenziale causa diretta di problematiche a livello di sicurezza comune.

Secondo il Centro e gli studiosi, oggi come non mai è necessario ristabilire un contatto tra le vecchie e le nuove generazioni, per far sì che la vicinanza possa avere un risvolto pedagogico in grado di far fronteggiare ai ragazzi tutte le suddette difficoltà nella maniera più salutare possibile. Non a caso l’evento è stato aperto a tutti: non solo esperti, ma anche genitori ed educatori in generale.

Anche Mons. Lino Fumagalli ci ha tenuto a parlare dell’importanza assoluta di prevenire piuttosto che curare, di “evitare quello sballo di fine settimana” per i giovani; il tutto, andrebbe fatto entrando nella testa dei giovani, “capire cosa pensano, percepire le domande che si pongono, tenendo presente che le generazioni cambiano ogni 5 anni”. Ci vuole, secondo il vescovo, un’empatia importante, da dimostrare magari con un incontro vero e proprio, in presenza, con i ragazzi, per aprire un dibattito.

La prevenzione, che secondo lo psichiatra Di Giacomantonio dev’essere “primaria” in considerazione della gravità dei dati, va fatta innanzitutto portando benessere; è infatti definito “inquietante” il dato statistico che riguarda la tipologia di patologie diffusasi maggiormente: non si tratta più di problemi per uso di cannabinoidi come diversi anni fa, ma di autolesionismo vero e proprio, come tentati suicidi; dal 2011 al 2021 gli accessi per tentato suicidio alla neuropsichiatria del Bambino Gesù sono aumentati del 75%; nell’ultimo biennio si è passati da 379 casi a 649.

Con il Dott. Maurizio Fiasco, invece, la dipendenza che è emerso di dovrebbe combattere e prevenire è quella del gioco d’azzardo e delle “trappole” dei videogiochi, architettati in modo da coinvolgere in maniera sempre più “morbosa” i giocatori.

Sì è trattato, come evidente, di un incontro denso di proposte, dati e analisi, che ha lasciato presagire un futuro davvero complesso ma che, dall’altro lato, ha voluto lasciare una speranza predicando il coinvolgimento attivo nella vita di tutti i giorni dei nostri giovani.

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Viterbo, Battistoni (FI): “Grazie vescovo Fumagalli per guida preziosa, benvenuto a vescovo Piazza”

VITERBO – “Desidero ringraziare con grande affetto il vescovo Lino Fumagalli per la sua alta guida pastorale, svolta sempre con preziosa e attenta devozione verso la comunità della diocesi di Viterbo, alla quale ha offerto un saldo punto di riferimento soprattutto nei momenti più difficili, indicando il cammino da seguire anche quando le circostanze contingenti sembravano le più ostili. Al tempo stesso, rivolgo il mio saluto più sincero e deferente al nuovo vescovo, Orazio Francesco Piazza, che guiderà la nostra comunità diocesana con spirito apostolico e senza riserve, così come ha fatto durante la sua vita ecclesiastica al servizio dei cittadini, con carità e sicurezza”. Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia e sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni.




Celebrata dal vescovo Lino Fumagalli la ricorrenza del Santo Patrono della Guardia di Finanza (VIDEO)

di FEDERICO USAI-

VITERBO – In occasione della ricorrenza del Santo Patrono della Guardia di Finanza, questa mattina nella chiesa di San Sisto, il vescovo Lino Fumagalli ha celebrato una santa messa alla presenza del nuovo comandante provinciale della Guardia di Finanza, Carlo Pasquali e delle massime autorità civili e militari, tra qui molti uomini e donne della Guardia di Finanza. Erano anche presenti : il questore Giancarlo Sant’Elia, il prefetto Antonio Cananà, il comandante dei carabinieri Massimo Friano, il presidente della provincia Alessandro Romoli, il sindaco di Civita Castellana, Luca Giampieri e l’assessora comunale di Viterbo alle Politiche sociali Patrizia Notaristefano. 

Al termine della cerimonia liturgica il neo comandante provinciale  Carlo Pasquali, nel suo primo discorso pubblico, ha dichiarato che dopo aver contattato le istituzioni, nei suoi primi giorni a Viterbo, ha subito notato la forte coesione tra tutte le forze presenti e ha promesso di impegnarsi per mantenere i rapporti e per consolidarli sempre di più. 

Il comandante Pasquali, ricordando l’arduo compito della Guardia di Finanza ha evidenziato come la giustizia fiscale debba essere sempre unita all’umanità per chi si ha di fronte nel rispetto delle leggi e in maniera equilibrata. Il Vescovo Lino Fumagalli nella sua omelia ha detto: “Frodare le tasse significa togliere qualcosa alla comunità. Al contrario dobbiamo essere una comunità capace di sentirsi responsabile, partecipando al bene comune. Questo comporta anche una tassazione corretta e servizi adeguati”. Abbiamo raccolto la sua dichiarazione, insieme all’omelia del Vescovo Lino Fumagalli.

 




La città di Viterbo celebra Santa Chiara

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Ricorrendo la sua festa, oggi viene onorata con la consueta solennità  a Viterbo Santa Chiara d’Assisi, prima discepola di San Francesco e fondatrice del secondo Ordine francescano.

Alle ore 18,30, S.E. Rev.ma mons. Lino Fumagalli, Vescovo diocesano, presiederà la liturgia eucaristica nella Chiesa di Santa Giacinta, annessa al Monastero delle Clarisse di San Bernardino in Piazza della Morte.

Al rito presenzierà anche una rappresentanza della Delegazione di Viterbo-Rieti del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Chiara nasce ad Assisi, nel 1193, dalla nobile famiglia di Favarone degli Offreducci. È ancora bambina quando in città scoppia una guerra civile tra i nobili e la nascente borghesia e Chiara deve rifugiarsi, con la sua famiglia, a Perugia, dove rimane fino alla giovinezza.

Tornata ad Assisi, con il desiderio di appartenere solo a Cristo e attratta dall’esempio di san Francesco, la notte della domenica delle Palme 1212 abbandona la casa paterna e, alla Porziuncola, abbraccia la Forma di Vita evangelica sulle orme del Signore e della sua santissima madre.

La sua vita si consuma nel piccolo chiostro del monastero di San Damiano, in una gioiosa sequela di Cristo povero e crocifisso. In una vita semplice, laboriosa e fraterna, attraverso la via della povertà, ella si apre al mistero di Dio. Il dono della fraternità è frutto di questo cammino: con lei nasce una nuova forma di vita, quella delle Sorelle Povere, poi chiamate Clarisse.    All’età di trent’anni per Chiara inizia una lunga malattia che la renderà inferma. Malgrado ciò continua ad essere per le sue sorelle una madre premurosa, una guida sapiente e un esempio di vita veramente evangelica.

A San Damiano, l’11 agosto 1253 compie il suo beato transito al cielo, celebrando il dono della vita e il suo Autore: Va’ sicura, in pace, anima mia benedetta, perché hai buona scorta nel tuo viaggio! Infatti Colui che ti ha creata, ti ha resa santa e, sempre guardandoti come una madre il suo figlio piccolino, ti ha amata con tenero amore. E tu, Signore, sii benedetto perché mi hai creata”.

Chiara ci ha lasciato, oltre alla Regola, il Testamento, la Benedizione e quattro Lettere indirizzate a sant’Agnese di Praga”.




Il vescovo Lino Fumagalli compie 75 anni

VITERBO – Oggi il vescovo Lino Fumagalli compie 75 anni.

“Buon compleanno e auguri Sua Eccellenza Mons.Lino Fumagalli, Vescovo della Diocesi di Viterbo, che oggi festeggia il suo compleanno. La Madonna di Fatima lo protegga sempre”. Le parole della Diocesi.

Profondi auguri da parte della Redazione di Tuscia Times.

 




Il Comandante delle Forze Operative Terrestri in visita ai Reparti di volo a Viterbo

VITERBO – Ricorre oggi l’anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito, la Specialità di volo dell’Esercito Italiano. Nell’occasione, il Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito (COMFOTER COE), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Fungo, ha visitato il Centro Addestrativo AVES, scuola di volo e casa madre della Specialità.

Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, tra le quali il Prefetto di Viterbo, l’evento ha assunto un senso ancor più solenne per la partecipazione del Vescovo di Viterbo, Monsignor Lino Fumagalli che, nella ricorrenza, ha voluto donare all’Aviazione dell’Esercito una Reliquia di San Giovanni XXIII, Patrono dell’Esercito. Il prezioso dono verrà collocato nella Cappella ai Caduti presso il Comando Aviazione dell’Esercito.

Il Comandante del COMFOTER COE, accompagnato dal Comandante dell’AVES, Generale di Divisione Andrea Di Stasio, nella mattinata ha reso omaggio al monumento ai Caduti dell’Aviazione dell’Esercito. Nel corso del suo saluto ai baschi azzurri, il Generale Fungo ha ringraziato gli uomini e le donne dell’Aviazione dell’Esercito per l’impegno costante in Patria e all’estero, rimarcando il ruolo chiave che la specialità ha assunto nelle operazioni e negli scenari moderni.

Il Generale Di Stasio ha espresso al Vescovo di Viterbo l’alto onore di tutta l’Aviazione dell’Esercito nel ricevere la Reliquia del Santo Patrono dell’Esercito. “Il dono che lei ci ha fatto” – ha detto il Comandante dell’AVES – “rappresenta per noi uno stimolo ancor più forte nel prestare ogni giorno servizio a difesa della pace; grazie infinite, a nome mio e di tutti i baschi azzurri”.

L’Aviazione dell’Esercito, come ha ricordato lo stesso Comandante, trae le sue origini dal lontano 1884, quando a Roma fu costituito il primo Servizio Aeronautico, presso il distaccamento della Brigata Mista del 3° Reggimento Genio, che aveva in dotazione gli aerostati da ricognizione. Nel corso degli anni, la Specialità si è evoluta con l’acquisizione e l’impiego dei più moderni aeromobili.

Oggi l’Aviazione dell’Esercito, tecnologicamente all’avanguardia e al passo coi tempi, è una componente determinante, presente in tutte le operazioni internazionali e sul territorio nazionale negli interventi emergenziali. Costituita da Reparti dislocati in tutta Italia, che impiegano gli elicotteri e gli aerei in dotazione, ha come missione quella di garantire la manovra terrestre nella e dalla terza dimensione. Gli assetti di volo dell’AVES, in virtù della loro versatilità, svolgono quindi una preziosa attività aerea, a sostegno della popolazione civile, tra la gente e per la gente. I baschi azzurri, infatti, sono impiegati per concorsi in caso di pubbliche calamità o emergenze, per interventi a salvaguardia della vita umana, o ancora per esigenze di pubblica utilità, per la tutela ambientale e per necessità di Protezione Civile, come nell’ambito della Campagna Antincendi Boschivi (AIB), cui gli aeromobili dell’Esercito contribuiscono significativamente ogni anno, assicurando rapidità d’intervento ed efficacia.




“Consacrazione di Ucraina e Russia alla Madonna”, il vescovo Lino Fumagalli presiede alla Quercia

VITERBO – Venerdì 25 Marzo, Solennità dell’Annunciazione del Signore, in comunione con il Papa e i Vescovi di tutto il mondo, il Vescovo di Viterbo S.E. mons. Lino Fumagalli presiederà a Viterbo presso la Basilica Santuario Santa Maria della Quercia, l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina per implorare il dono della Pace.

La Celebrazione inizierà alle ore 18.00 con la recita del Santo Rosario davanti l’immagine della Madonna della Quercia patrona della Diocesi e culminerà con il Solenne Atto di Consacrazione e la Santa Messa.

All’intenso momento di preghiera parteciperà la Comunità Cattolica Ucraina presente a Viterbo e in Diocesi e la Comunità Ortodossa Romena.




Più di centocinquanta persone, a Palazzo Papale, alla presentazione dell’opera “Il catechismo della chiesa cattolica” 

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Ieri a Viterbo, presso il  Palazzo dei Papi – salone Alessandro IV – oltre 150 persone hanno assistito alla presentazione dell’opera 23 cardinali commentano “IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA” edito da Tau Editrice. Alla presenza del vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli e del Cardinale Francesco Monterisi, hanno partecipato Mons. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, con un suo saluto in video conferenza, e il Cardinal Angelo Bagnasco, in collegamento video. Dopo una rapida presentazione del curatore dell’opera, Marco Italiano, presidente dell’Associazione Res Magnae, ha preso la parola Beatrice Valiserra Pazzaglia, Vice presidente del Club Serra International di Viterbo, e organizzatrice principale dell’incontro, che ha illustrato i motivi che hanno portato a Viterbo l’illustrazione di questa opera così importante. Poi, i numerosi presenti, hanno assistito al saluto del Mons. Pierbattista Pizzaballa, alle parole del Vescovo Fumagalli, del Cardinale Francesco Monterisi e del Cardinal Bagnasco.

 Nel libro “23 cardinali commentano il Catechismo della Chiesa cattolica” dell’editrice Tau, porporati provenienti da diverse parti del mondo e con esperienze pastorali differenti riflettono e approfondiscono i fondamenti della fede con un linguaggio comprensibile a tutti, specie ai più giovani, per spiegare i quattro pilastri della vita cristiana. Curato da Marco Italiano, presidente dell’associazione Res Magnae, un’iniziativa editoriale «coraggiosa, attuale, urgente e ardita» per il cardinale Angelo Bagnasco, che nel volume si è soffermato sul Padre Nostro.

Il testo, edito in collaborazione con l’Associazione Res Magnae e la Fondazione Giovanni Paolo II, è stato pubblicato in occasione del 60° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e del 30° della costituzione apostolica “Fidei Depositum”, con la quale San Giovanni Paolo II approvava il Catechismo della Chiesa cattolica; due eventi che saranno celebrati nel 2022. Il testo è impreziosito dalla versione integrale della Conferenza sull’attualità dottrinale del Catechismo della Chiesa cattolica, tenuta nel 2002 dall’allora cardinale Joseph Ratzinger.

Nella prefazione, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, specifica che «se non si tratta di una “riscrittura” dell’intero Catechismo della Chiesa Cattolica, rimane il fatto che la nostra fede ha bisogno di essere continuamente ridetta: salvaguardandone il contenuto essenziale, devono essere trovate nuove espressioni che siano in grado di intercettare lo stesso linguaggio degli uomini e delle donne di oggi». Per Bagnasco, l’iniziativa editoriale «cade in un momento storico in cui la cultura è segnata dalla crisi della ragione e della verità». Fino a poco tempo fa ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio delle Conferenze dei vescovi d’Europa e «nel deserto della cultura occidentale» ha trovato «germogli promettenti, soprattutto giovani in cerca di una sorgente che nutra l’anima». Dall’ascolto dei ragazzi è emerso che questi oggi «vogliono concretamente la Messa celebrata come la Chiesa chiede, senza fantasie particolari, l’adorazione eucaristica, la devozione a Maria Vergine e una catechesi che fa esplicito riferimento al Catechismo della Chiesa cattolica».

I proventi di questo volume sono destinati ad aiutare i bambini sordomuti di Betlemme nell’ambito di un progetto promosso dall’Associazione Res Magnae e dalla Fondazione Giovanni Paolo II.




“La Quaresima è tempo di grazia e rinnovamento personale”

VITERBO – Riceviamo dal sindaco di Viterbo Lino Fumagalli e pubblichiamo: “La Quaresima che oggi iniziamo con l’austero Rito delle Ceneri è tempo di grazia (kairos), tempo favorevole di rinnovamento personale e comunitario che ci conduce alla Pasqua di Gesù Cristo morto e risorto.

Papa Francesco ci invita a riflettere sull’esortazione di san Paolo ai Galati: “Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti” (Gal 6, 9-10a.).

  1. La Quaresima ci invita:

            – alla conversione personale, a cambiare mentalità così che la vita abbia la sua verità e bellezza non tanto nell’avere, quanto nel donare; non tanto nell’accumulare, quanto nel seminare il bene e nel condividere;

            – all’ascolto della Parola di Dio che ci rende docili al suo agire e rende feconda la nostra vita; ci chiama ad essere collaboratori di Dio (1Cor 3,9) facendo buon uso del tempo presente, per seminare anche noi operando il bene:

            – a riporre la nostra speranza nel Signore, solo coì, fissando lo sguardo sul Risorto, possiamo accogliere l’esortazione di san Paolo “non stanchiamoci di fare il bene” (Gal 6, 9).

  1. In concreto, la Quaresima, è tempo di grazia e dice a ciascuno di noi:

            – Non stanchiamoci di pregare: abbiamo bisogno di pregare, perché abbiamo bisogno di Dio, del suo Amore, della sua vicinanza, del suo aiuto. Nessuno si salva da solo, ma soprattutto nessuno si salva senza Dio!

            – Non stanchiamoci di estirpare il male dalla nostra vita, non stanchiamoci di chiedere perdono nel Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione.

            – Non stanchiamoci di fare il bene nella carità operosa verso il prossimo. In particolare, approfittiamo di questo tempo di grazia per prenderci cura di chi ci è vicino, di farci prossimi a quei fratelli e sorelle che sono feriti sulla strada della vita (cf. il buon Samaritano).

  1. Poniamoci in ascolto, in questo periodo di Quaresima, delle voci che risuonano dentro di noi e nei nostri fratelli; un ascolto empatico che ci fa entrare in comunione con ogni fratello e apre alla condivisione.

            Poniamoci in ascolto dello Spirito Santo che rende anche questo nostro tempo, un tempo opportuno: consideriamo la storia presente nell’ottica dell’amore, solo coì possiamo accogliere il presente e cambiarlo in meglio.

  1. La Vergine Maria, donna dell’ascolto e della speranza, ci accompagni in questo tempo di grazia perché porti frutti di conversione per noi e per la nostra Chiesa.

Alcuni impegni concreti

  1. «Fa’, o Signore, che ci nutriamo di ogni parola che esce dalla tua bocca». Dedichiamo, ogni giorno, un po’ di tempo alla Lectio divina, alla lettura del Vangelo di Luca o alla Liturgia della Parola di ogni singolo giorno.
  1. Seguendo l’itinerario di Luca, viviamo il Sacramento della Penitenza come incontro con il Signore morto e risorto. Prepariamo la nostra Confessio laudis, confessio fidei, confessio vitae.
  1. Apriamo lo sguardo e il cuore alle necessità dei fratelli:
    • visitiamo le persone sole; le Case di riposo; gli ammalati …
    • aiutiamo chi è sfiduciato, deluso, preoccupato per le conseguenze della pandemia … a non sentirsi solo, a confidare nel Signore e nella nostra vicinanza e amicizia;
    • aiutiamo concretamente chi è nel bisogno.
      • La Terza Domenica di Quaresima (o in altra domenica) si raccolgano offerte e prodotti per l’igiene personale per i detenuti del Carcere di Viterbo;
      • Potenziamo i Centri di Ascolto nelle nostre Caritas Parrocchiali.
  1. Il giorno 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, accogliendo l’invito di Papa Francesco, digiuneremo e pregheremo per la pace in Ucraina e in Europa: si ritrovi la via dell’ascolto, del dialogo, del confronto bilaterale … cessino le ostilità che stanno distruggendo vite e risorse per una popolazione già provata e in difficolta.

Maria, Regina della Pace, interceda per noi!”




“Luce Nuova sui fatti”, puntata natalizia con il saluto del vescovo di Viterbo Lino Fumagalli

VITERBO – “Luce Nuova sui fatti”, puntata natalizia ed arrivederci al 2022. Tantissimi gli ospiti che parteciperanno alla 13° e ultima puntata del 2021 del format settimanale tematico d’approfondimento condotto da Gaetano Alaimo ed Arianna Cigni.

All’inizio della trasmissione manderà il suo saluto Mons. Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo. Il Natale è un momento di riflessione e bilancio: con il messaggio di S.E. Fumagalli partiremo per parlare dell’attualità e delle urgenze per un 2021 che, pur avendo avuto ancora l’emergenza Covid, ha dato qualche segnale di speranza grazie alla vaccinazione ed alle riaperture. Anche Papa Francesco ha parlato di speranza e di spirito positivo per affrontare le tante problematiche attuali, il Vescovo Fumagalli le attualizzerà per la realtà della Tuscia.

Ci ha rilasciato un’intervista sul bilancio dell’attività svolta nel 2021 anche il Col. Andrea Antonazzo, Comandante provinciale dei Carabinieri di Viterbo.

Saranno ospiti il sindaco di Viterbo Giovanni Arena in studio ed il neopresidente della Provincia Alessandro Romoli in collegamento. Parleremo con Arena di un anno di lavoro amministrativo e, con Romoli, delle linee guida del suo mandato. Insieme a loro sarà ospite in studio, per la puntata natalizia di “Luce Nuova sui fatti”, Tiziana Governatori, eletta pochi giorni fa presidente di Federlazio Viterbo ed imprenditrice di successo. Ospiti della 13° puntata saranno anche il Segretario gen. della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo Francesco Monzillo ed il Sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci: con il primo parleremo dell’andamento economico della Tuscia nel 2021 e con il secondo, membro del Comitato delle Regioni dell’Ue, dell’importanza dell’Europa sulla vita di tutti noi.

Condurranno Gaetano Alaimo ed Arianna Cigni, in studio Wanda Cherubini (direttore di Tusciatimes.eu), Emanuela Ferruzzi ed Edoardo Ciccarelli.

Nel corso della trasmissione si parlerà delle prossime novità di “Luce Nuova sui fatti” con nuovi collaboratori che si faranno conoscere. Crediamo che l’unione faccia davvero la forza: ecco l’invito ai colleghi conduttori degli altri programmi di TLN di dire la loro. Interverranno infatti in studio Daniela Proietti di “Detto da voi” e Claudio Petricca di “Diretta Sport”. Manderanno il loro saluto, registrato, invece, Alessio Campana di “Studio Stadio” e Valentino Cesarini, Alessia Spolverini e Chiara Salvatori di “Footbal club”.

Nella seconda parte della trasmissione si parlerà, come da format, di sport. Il panorama di calcio regionale proseguirà con la Flaminia Civita Castellana. Saranno ospiti il presidente Francesco Bravini e l’allenatore Federico Nofri.

L’appuntamento è per giovedì 23 dicembre alle 21 per la 12° puntata di “Luce Nuova sui fatti”, che andrà in onda su Tele Lazio Nord (canali 94, 629 e 848 Dtt) e sui canali social della trasmissione

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Per informazioni e partecipare: 340/9409572lucenuovasuifattitln@libero.it.




Club Service viterbesi, brindisi di Natale con il vescovo Fumagalli

VITERBO – L’atmosfera di festa resta comunque, anche se è necessario trovare altri modi per condividere un attimo di gioia: questo il messaggio dei club service viterbesi che si sono incontrati ieri alla Sala Mendel del complesso della Trinità per un brindisi augurale, ascoltando le parole del vescovo di Viterbo, mons. Lino Fumagalli.

Insieme, come accaduto l’anno scorso alla messa nella basilica della Madonna della Quercia, presidenti, soci ed amici delle delegazioni cittadine di Fidapa, Inner Wheel, Nimpha, Panathlon, Rotary, Serra, Soroptimist, Ucid, insieme al Rotaract e alla Camera civile. Una cerimonia sobria ma sentita, allietata dalle note al pianoforte proposte dalla professoressa Paola Bugiotti, che ha scelto per l’occasione le “Scene infantili” di Schumann, perché il Natale è pensato soprattutto per i bambini.

A nome di tutti  i club service e associazioni, è giunto il saluto del presidente Rotary Club Viterbo, Stefano Bianchini, che dopo aver ringraziato il vescovo  la pianista, i Padri agostiniani e i presenti, ha aggiunto: “Stiamo vivendo di nuovo un periodo difficile e si tende a chiuderci. La nostra sfida è nell’essere uniti per superarla, dimostriamo alla comunità che uniti si vince, i vincoli di solidarietà e amicizia così si saldano e possiamo diventare vita e linfa per la società viterbese. Ogni nostro gruppo ha le sue peculiarità e proprio unendoci possiamo diventare grandi. Mi permetto di lanciare un’idea: facciamo un forum che si riunisca periodicamente per realizzare eventi ed iniziative in modo coordinato”.

Anche il vescovo Fumagalli ha colto il senso vero di queste feste: “Sono contento di condividere con voi questo momento semplice ma fortemente simbolico. Insieme, secondo le proprie caratteristiche, possiamo essere più incisivi, come disse don Mario Gargiuli: ‘Quando non si riesce a fare cose comuni si diventa insignificanti’. Questi piccoli passi sono importanti, sentiamo questo senso dello stare insieme. Vorrei che questo sia un Natale di speranza, arriveranno giorni difficili ma spero che vinca sempre la speranza, non facciano vincere il covid, facciamo che da disgrazia diventi opportunità, trovando un processo di condivisione. Stiamo per accogliere Dio, che non è lontano ma è venuto in mezzo a noi e cammina con noi condividendo il quotidiano, proponendoci un percorso, quello della solidarietà: viviamo un Natale di speranza, certi che qualcuno ci sostiene sempre. Viterbo – ha concluso pensando ai cittadini più soli – è una città di anziani e la solitudine è il dramma peggiore, la pandemia l’ha enfatizzato, facciamo capire che c’è qualcuno pronto ad essere accanto, in modo discreto ma presente, in questo il Signore si serve di noi”.

Il Vescovo ha concluso chiedendo alla professoressa Bugiotti di eseguire “Tu scendi dalle stelle”, cantato da tutti i presenti.

I club service hanno raccolto e consegnato un’offerta ai Padri agostiniani, che provvederanno ad inserirla nelle iniziative per le famiglie in difficoltà del quartiere. Con questo gesto, i soci augurano ai viterbesi un sereno Natale, da vivere nello spirito indicato da Mons. Fumagalli.




Viterbo in festa per San Lorenzo, martedì 10 agosto

VITERBO – Domani 10 agosto il Vescovo di Viterbo mons. Lino Fumagalli presiederà in Cattedrale a Viterbo alle ore 18.30 una solenne celebrazione eucaristica in occasione della festa di San Lorenzo titolare della omonima Chiesa elevata nel 1940 basilica minore dal Papa Pio XII.

San Lorenzo è stato uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano nel 257.

L’imperatore nell’agosto 258 emanò un editto secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte. L’editto fu subito eseguito, e Lorenzo, diacono di appena 33 anni il 10 agosto fu bruciato sopra una graticola: un supplizio che nel corso dei secoli ha ispirato artisti, pittori e letterari nelle raffigurazioni più illustri di San Lorenzo. Nato nella prima metà del III secolo in Spagna centro della cristianita’, Lorenzo si distinse da subito per pietà, carità verso i poveri e l’integrità dei costumi e grazie alle sue doti fu scelto da Papa Sisto II come diacono e messo a capo del collegio dei diaconi con il compito di sovrintendere all’amministrazione dei beni, accettare le offerte, provvedere ai bisogni degli orfani e delle vedove. Per questi ed altri motivi fu uno dei personaggi più noti della prima cristianita’ di Roma e uno dei martiri più venerati.

La Chiesa Cattolica lo venera come santo e la Chiesa Cattedrale di Viterbo come protettore titolare. A lui era già dedicata una piccola chiesetta sull’attuale Colle del Duomo nel VII secolo a sua volta eretta sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole. Sulla stessa collina alla fine del XII sec. fu eretta l’attuale Basilica Cattedrale che ne conserva a distanza di secoli l’inconfondibile splendore romanico e il fascino architettonico. Sono molte le opere pittoriche conservate all’interno della Cattedrale, ma sicuramente la più importante dedicata a San Lorenzo e’ la pala d’altare in tela del Romanelli del XVIII secolo conservata nel “Cappellone” nell’antica e primitiva abside della Basilica oggi chiusa ai fedeli a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, i cui danni costrinsero a dare a tutta l’area presbiteriale una nuova riformulazione liturgica ancora tutt’oggi visibile.

 




50esimo anniversario di ordinazione sacerdotale di Lino Fumagalli, Arena: “Un vescovo presente con i cittadini e le istituzioni”

Domani 24 luglio ricorre il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale del nostro vescovo Lino Fumagalli. Una ricorrenza molto importante che racchiude tanti anni di vita al servizio della Chiesa. Da dieci anni monsignor Fumagalli è anche vescovo della Diocesi di Viterbo, guida spirituale di una delle diocesi più prestigiose del Lazio e d’Italia, e riferimento religioso per Viterbo, antica città dei Papi, sede pontificia che ha ospitato il primo e più lungo conclave della storia della Chiesa. E i cinquant’anni di sacerdozio del nostro vescovo coincidono proprio con uno storico anniversario per la nostra città, i 750 anni da quel primo conclave che ha lasciato il segno a Viterbo e nel mondo ecclesiale. Monsignor Fumagalli è un vescovo vicino alla gente, che sa comprendere, parlare e consolare chi ne ha bisogno. Anche un’intera città, un’intera comunità che si raccoglie nella preghiera in momenti di grande difficoltà. Più volte è accaduto in questi ultimi anni. Più volte ci siamo trovati insieme, a condividere momenti di festa, preoccupazioni, riflessioni. In più occasioni ci siamo ritrovati a celebrare ricorrenze o a sostenere la nostra comunità. Grazie vescovo Fumagalli per il suo immancabile e costante supporto nell’ambito di progetti sociali, promossi e proposti sia da parte di realtà istituzionali che parrocchiali. Grazie per il concreto impegno verso le famiglie bisognose del nostro territorio. Un lungo ministero a servizio della Chiesa, un cammino che prosegue, scandito e contraddistinto da un prezioso operato in ambito ecclesiale e sociale. Un vescovo presente, con i cittadini e le istituzioni. Una presenza preziosa e discreta, apprezzata e amata dai viterbesi. Al vescovo Lino giungano gli auguri più sinceri per questi suoi 50 anni di missione sacerdotale”.




Festa di San Giorgio, il vescovo Fumagalli celebra una messa nella Cattedrale di Viterbo

VITERBO – Oggi, 22 aprile, vigilia della festa di San Giorgio, patrono del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Mons. Lino Fumagalli, Vescovo diocesano, celebrerà alle ore 17:00 una Santa Messa nella cattedrale di san Lorenzo, alla presenza dei Cappellani, dei Cavalieri e delle Dame della Delegazione della Tuscia e Sabina.

La Delegazione, istituita da circa venti per volontà del Gran Maestro  Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone-Parma, opera in ambito assistenziale e caritativo, intensificando la propria attività in favore delle persone più bisognose soprattutto in questo periodo di emergenza a motivo della pandemia.




La Parrocchia di Villanova festeggia 50 Anni, l’11 aprile la messa del Vescovo Lino e l’apertura della Porta Santa

VITERBO – l’11 aprile del 1971 il Vescovo di Viterbo Mons. Luigi Boccadoro nel giorno di Pasqua, con decreto vescovile costituiva ed erigeva la nuova Parrocchia che dedicò ai santi Valentino e Ilario primi martiri della Chiesa di Viterbo ed evangelizzatori della Tuscia e la affidava alla cura pastorale del primo Parroco don Armando Marini.

C’era il territorio parrocchiale, ma mancava la Chiesa. I pochi fedeli presenti nei primi anni nel territorio si radunavano nella piccola cappella della Villa Cecchetti per poi trasferirsi in un locale nell’attuale piazzetta di Villanova. Nel frattempo oltre ai locali parrocchiali e al campo sportivo, nel 1973 fu costruito la prima chiesa in prefabricato rimasta aperta al culto fino al 2013. Nel 2013 su impulso di S.E. il Vescovo Lino Fumagalli, sono iniziati i lavori di costruzione della nuova Chiesa e la riqualificazione dell’intero complesso parrocchiale con i fondi messi a disposizione dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) 8XMILLE alla Chiesa Cattolica, fondi della Diocesi e della Parrocchia. Il 26 settembre 2015 con una Solenne Celebrazione Eucaristica, alla presenza del popolo di Dio, autorità, maestranze e sacerdoti, il Vescovo Lino Fumagalli dedicava la Chiesa ai Santi Martiri Valentino e Ilario e consacrava l’altare per il sacrificio eucaristico. Il 13 giugno 2020 invece si sono conclusi i lavori di riqualificazione del Centro Pastorale che oggi mette a disposizione dei fedeli ambienti ampi e rinnovati: dal teatro all’oratorio, dalla sala conferenze alle aule di catechismo, dalla palestra ai campi da gioco. Da quell’11 aprile 1971 sono trascorsi  cinquant’anni, nei quali la parrocchia ha vissuto “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce” degli abitanti del quartiere e oggi siamo tutti riuniti Pastore e gregge, per festeggiare questo traguardo e ringraziare il Signore per la bontà dei suoi doni. Celebrare il  Giubileo non significa preparare grandi eventi e grandi manifestazioni, ma, riprendendo il tema tanto caro al Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II quando indisse il Giubileo del 2000, celebrare il giubileo significa anzitutto convertirsi.

 Anche per noi quindi, Giubileo significa chiedere al Signore che ci dia il dono della conversione, del perdono reciproco, dell’unità, della pace per la nostra comunità. In questo particolare anno di grazia, il nostro pensiero va a tutte quelle persone che in questi cinquant’anni hanno costruito la nostra realtà parrocchiale: dai vescovi ormai defunti Mons. Boccadoro, Mons. Tagliaferri e Mons.Chiarinelli e ai Parroci e Sacerdoti che hanno servito questa comunità (don Armando e don Bruno Marini, don Gianluca Scrimieri, don Mauro Manzoni, don Santino Giulianelli, don Marco Petrella, don Dante Daylusan, don Emanuele Germani), ai diaconi, ai religiosi  e a tutti quei laici che con la loro santità, il loro sacrificio, la loro dedizione, la loro generosità, il loro buon esempio  hanno nutrito ed arricchito la vita della nostra Parrocchia. Per questa felice circostanza il Papa ha concesso a tutti i fedeli in questo anno 2021-2022 l’indulgenza plenaria alle condizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica. Anche le sacre reliquie dei Santi martiri Valentino e Ilario, per gentile autorizzazione del Vescovo Mons. Lino Fumagalli, custodite nella Chiesa Cattedrale da più di 700 anni, saranno portate sabato 10 aprile alle 18 in Parrocchia e sosterranno per alcuni giorni nella nostra chiesa parrocchiale per la venerazione e la preghiera dei fedeli. La Solenne Celebrazione Eucaristica di domenica 11 aprile si terrà alle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale dei Santi Valentino e Ilario e sarà presieduta dal Vescovo di Viterbo Mons. Lino Fumagalli alla presenza delle autorità e del popolo di Dio. L’azione liturgica sarà animata dal coro parrocchiale diretto da Silvana Quattrone e dal quartetto di ottoni “Stabat Quater” accompagnato all’organo dal M° Matteo Biscetti. La diocesi trasmetterà la celebrazione in diretta streaming sui canali social della diocesi (facebook: Diocesi di Viterbo – Youtube: Diocesi ViterboTV)

 




Dal “Dantedì” l’invito alla speranza del vescovo Fumagalli: “Insieme contro le difficoltà”

BAGNOREGIO ( Viterbo) – La festa del Divin Poeta e di come, da settecento anni, non smette di parlare agli uomini. Men che meno ora che il mondo, piombato in una selva oscura, ha voglia di uscire a riveder le stelle.

Bagnoregio, città dantesca, ha mantenuto la promessa: omaggiare Dante Alighieri con una serie di appuntamenti, uno ogni ora, da mattina a sera.

Comune, Centro culturale Bonaventura Tecchi e Associazione Juppiter hanno unito le forze per dare vita al “Dantedì”, maratona social sull’autore della Divina Commedia. Un maxi approfondimento sul “profeta della speranza” – come Dante è stato definito da Papa Francesco -, andato onda il 25 marzo, in simultanea, su tante pagine Facebook istituzionali.
La pandemia costringe a fare a meno di piazze e sale piene, ma il tentativo, dallo studio televisivo della Casa del vento di Bagnoregio, sede Juppiter, è stato quello di allestire comunque un grande spettacolo che coinvolgesse cittadini, studenti, associazioni.

Partenza affidata alle scuole, con il primo appuntamento del mattino, il “Buondì Dante”: è stato l’Istituto comprensivo Ernesto Monaci di Soriano ad aggiudicarsi la gara a collezionare il maggior numero di risposte esatte nel quiz sulla Divina Commedia. Oltre al Monaci, partecipavano gli istituti Luigi Fantappié di Viterbo, Omnicomprensivo di Orte, Galileo Nicolini di Capranica e Vejano, Leonardo da Vinci di Acquapendente e Fratelli Agosti di Bagnoregio.

“Perché un ragazzo dovrebbe amare Dante? – si è chiesto il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili -. Perché prima del letterato viene l’uomo. Un uomo che fa un viaggio e in cui ognuno può rivedersi. Sono convinto che oggi i ragazzi collegati siano stati felici di poter condividere un’esperienza diversa in un momento così difficile per la scuola”.
“È a scuola che si formano gli alunni ma anche i cittadini del domani, alla cui crescita Dante può dare un enorme contributo. Continueremo su questa strada per tutte le prossime iniziative in onore del Sommo Poeta”, ha sottolineato la presidente del Centro Bonaventura Tecchi, Luciana Vergaro.

Dalle terzine lette da mostri sacri come Vittorio Gassman e Carmelo Bene, ai volti noti dell’oggi, “Gli amici di Dante” come Juppiter li ha chiamati, che al Sommo poeta hanno dedicato studi, libri, fatica: Giulio Ferroni, Aldo Cazzullo, Eraldo Affinati, Pif sono intervenuti in videoconferenza per un saluto al popolo di Facebook e la promessa di presentare i loro lavori su Dante a Bagnoregio, a distanza o in presenza, se il virus permetterà.

Tra i contenuti del lungo speciale social anche una finestra a cura della Società Dante Alighieri: un’ora di “pillole” sulla Commedia, svelata come un enigma dalle spiegazioni appassionate di Aldo Onorati, poeta e studioso. In onda, anche i tableaux vivants dei bambini dell’Agosti, dei ragazzi speciali di Juppiter, del Centro di Studio e del Comitato permanente Processione del Venerdì Santo: figuranti in costume a riprodurre illustrazioni di Gabriele Dell’Otto su passi della Divina Commedia commentati da Franco Nembrini.

Il resto della giornata è scivolato tra i vari contributi, tra i quali brilla la lectio magistralis di Massimo Cacciari.

Il vescovo Lino Fumagalli ha benedetto la comunità di Bagnoregio accanto alla Bibbia di San Bonaventura, patrono della città: da Viterbo, il volume è tornato a Bagnoregio, dove resterà esposto nella cattedrale fino al 14 settembre, quando ricorrerà precisamente il settimo centenario dalla morte di Dante. “Viviamo tempi difficili in cui non ci si salva da soli – ha detto il vescovo Fumagalli -. Non ci scoraggiamo: insieme supereremo le difficoltà che verranno”.

In chiusura il dodicesimo canto del Paradiso – quello in cui Dante colloca San Bonaventura – declamato dai bagnoresi e i giochi di luci e proiezioni su Porta Albana e sull’auditorium Taborra.
Per un totale di decine di migliaia di interazioni complessive. E possono ancora aumentare.

“Il virus non ferma le idee – ha detto il presidente dell’Associazione Juppiter, Salvatore Regoli -. Volevamo dimostrare che smettere di organizzare eventi alla maniera tradizionale non vuol dire smettere di sognare. C’è un altro modo di abbracciarsi e sentirsi uniti ed è coinvolgere una comunità intera in un progetto. Voci, persone, esperienze senza traccia di assembramento e nel segno di Dante. Un fitto calendario di iniziative dedicate alla sua memoria ci accompagnerà da qui a settembre”.