Rifondazione Comunista/SE del Lazio: “Elezioni Provinciali: furto di democrazia”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Il 22 dicembre si svolgeranno le elezioni per la provincia di Frosinone, presto anche nelle altre province del Lazio. Ancora una volta verrà perpetrato il furto di democrazia nei confronti dei cittadini a seguito dell’abolizione del loro diritto di voto con la legge n. 56 del 2014. Mentre le province sono rimaste in vita come istituzioni, totalmente depotenziate rispetto alle loro funzioni originarie, la composizione del consiglio provinciale avviene infatti con elezioni di secondo livello, in cui votano soltanto consiglieri comunali. Si è trattato dell’ennesimo scippo nei confronti della diretta espressione politica popolare, teso ad allontanare sempre di più la cittadinanza dall’accesso alle istituzioni. La scusa è stata quella di risparmiare risorse rispetto ai “costi” delle province, per le quali si è risparmiato soltanto nei confronti della partecipazione ad una istituzione, che rappresentava un’importante articolazione delle politiche regionali ed una interfaccia utile per le rivendicazioni dei territori.

Rifondazione Comunista del Lazio denuncia ancora una volta quello che è stato un vero e proprio scippo di democrazia di un sistema politico in cui, oltre tutto, avvengono sempre più spesso inciuci e commistioni tra forze del centro destra e del centro sinistra.

Loredana Fraleone – segretaria regionale Rifondazione Comunista/SE del Lazio

 




Astral, Fraleone: “Solidarietà a Massimiliano Morgante aggredito alla stazione di Porta San Paolo”

VITERBO – Riceviamo dal Gruppo di lavoro trasporti di Rifondazione Comunista/SE – Lazio e pubblichiamo: “I continui disservizi nel trasporto pubblico di Roma e del Lazio stanno sempre più portando all’esasperazione i pendolari.

Purtroppo a volte questa si manifesta contro lavoratori e lavoratrici che per primi pagano le conseguenze dei continui tagli dei governi nazionali e regionali al trasporto pubblico, una categoria  che è tra le più aggredite e indifese.

Occorre invece costruire un fronte comune tra lavoratori e pendolari per l’aumento dei finanziamenti e il miglioramento del servizio, come stanno facendo i tanti comitati che concretamente si mobilitano contro la privatizzazione con proposte alternative.

Le colpe dei disservizi  quotidiani hanno nome e cognome: le società di gestione del servizio, in questo caso Astral e Cotral, e le istituzioni locali, Regione e Comune che negli anni hanno lasciato il trasporto pubblico nel degrado progressivo, incuranti del danno procurato ai pendolari e a tutti i viaggiatori.

Rifondazione comunista nell’esprimere la solidarietà a Massimiliano ricorda e condivide le sue stesse parole:

“Tra pochi giorni, benché cardiopatico tornerò al mio posto di lavoro. Noi ferrotranvieri romani facciamo un servizio pubblico perché portiamo giovani, anziani, bambini.

L’utenza deve protestare per i propri diritti sotto il Campidoglio e la Regione”.

 

 




“Presidi e mobilitazione contro un governo che fa la guerra alle masse popolari”

VITERBO – Riceviamo da Loredana Fraleone (segretaria regionale Rifondazione Comunista/SE Lazio) e pubblichiamo: “Oggi a Roma, Viterbo, Frosinone e nei prossimi giorni, sotto le sedi provinciali dell’INPS delle altre province del Lazio, sono stati effettuati presidi contro le misure del governo, che colpisce chi non ce la fa eliminando un supporto essenziale come il reddito di cittadinanza, mentre continua a destinare ingenti risorse per le armi. Rifondazione Comunista con Unione Popolare è stata presente, insieme ad alcune sigle sindacali e cittadini interessati al problema.

Il governo Meloni continua con le sue politiche antipopolari, annunciando riprese economiche, smentite dai dati ISTAT. L’inflazione seguita a crescere mettendo in difficoltà la gran parte della popolazione ed è per questo che siamo impegnati a difendere il reddito di cittadinanza, che andrebbe perfezionato e implementato a fronte del caro vita.

Rifondazione Comunista con Unione Popolare è anche impegnata nella raccolta di firme per una Legge di Iniziativa Popolare, che propone un salario minimo di 10 euro da incrementare in relazione all’aumento del costo della vita, proprio per rispondere all’atteggiamento sprezzante del governo verso le masse popolari.

I soldi per i vitalizi, gli armamenti e le politiche fiscali a favore dei ricchi ci sono sempre, così aumentano le disuguaglianze e le ingiustizie. Per questo siamo e saremo in campo contro le politiche liberiste di questo governo e di quelli precedenti che ci hanno portato a questa situazione”.




Reddito di cittadinanza, Fraleone: “Fuori dalla sopravvivenza in centinaia di migliaia nel Lazio”

VITERBO – Riceviamo da Loredana Fraleone (segretaria regionale del Lazio PRC/SE) e pubblichiamo: “Il Lazio è la terza regione per fruitori del reddito di cittadinanza, collocandosi così in una condizione “meridionale”, secondo alcuni media, anche se se la batte con la Lombardia. Farebbe parte così di quell’umanità svogliata e scroccona come viene dipinta dagli attuali governanti.

Coloro che hanno percepito almeno una mensilità sono circa 353 mila, per 180 mila nuclei.

Nel Lazio chi percepisce il reddito o la pensione di cittadinanza ha un assegno in media di 528 euro. I due terzi sono stati erogati a Roma, seguita da Latina. A 26 mila persone questo mezzo di contrasto alla povertà è stato revocato, non avendone più diritto, a riprova che i controlli sono stati puntuali e severi. La cancellazione di questo sostegno, che sarebbe un diritto costituzionale, stanti le motivazioni date dal governo, punta a rappresentare la povertà come una colpa di chi la subisce, come la mancanza di volontà di gestire la propria vita cercando un dignitoso “posto al sole”. Contemporaneamente con una naturalezza che sa di disprezzo, per chi non ce la fa, questa maggioranza, con l’astensione  del PD, ripristina nella sua pienezza i vitalizi per gli ex senatori, tagliati nel 2018, e spende 4/6 miliardi per carri armati, armamenti vari e aerei da combattimento.

E’ ormai più che evidente che il governo italiano non è in guerra solo contro la Russia, ma anche contro i nostri poveri.

Sul versante della Regione Lazio che faranno Rocca e la sua giunta a sostegno delle centinaia di migliaia di cittadini e cittadine privati del minimo per la sopravvivenza?

Possiamo ben immaginarlo e Rifondazione Comunista promuoverà e sosterrà ogni iniziativa e vertenza, affinché la giunta Rocca assuma le sue responsabilità verso la situazione in cui versano tanti cittadini e cittadine del Lazio”.

 




24 giugno, Fraleone: “Due ottime ragioni per stare in piazza a Roma”

VITERBO – Riceviamo da Loredana Fraleone (segretaria regionale PRC/SE) e pubblichiamo: “Rifondazione Comunista sarà alle 10 in piazza della Repubblica per la manifestazione indetta dalla CGIL in difesa del diritto alla salute e alle 14, sempre in piazza della Repubblica, per quella indetta dall’USB contro il governo Meloni, che aumenta la spesa per gli armamenti a sostegno della prosecuzione della guerra in Ucraina, producendo ulteriori aumenti del caro vita e la esponenziale perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni.

Si tratta di due appuntamenti che, pur indetti con orari e modalità diverse tra loro, dialogano per i contenuti. La perdita dei diritti fondamentali, come quello all’assistenza sanitaria, costituisce infatti la  conseguenza delle politiche del Centro Destra oggi, come del Centro Sinistra ieri, a tutela dei profitti. Quelli  delle imprese che ne hanno accumulato sempre di più, grazie ai bassi salari, e quelli delle aziende che stanno progressivamente soppiantando il pubblico nella sanità come in altri settori.

Il peggioramento delle condizioni di vita della maggioranza del popolo italiano è sotto gli occhi di tutti, registrato da dati che nessuno può smentire. Ogni manifestazione contro la prosecuzione delle politiche, che hanno prodotto una gigantesca ridistribuzione della ricchezza a favore dei più ricchi, rappresenta un’ottima occasione per contrastarle.

Il 24 giugno saremo in piazza l’intera giornata per due ottime ragioni!”.




Elezioni regionali, Fraleone (Lazio Prc-Se): “Necessaria una svolta”

ROMA – “Roberta Lombardi, assessore uscente alla “transizione ecologica” della giunta Zingaretti alla regione Lazio, rilancia l’alleanza con la così detta “area progressista”, contro le ultime dichiarazioni di Conte sulle elezioni nel Lazio. Al contrario Alessio D’Amato si lancia nella contesa regionale, con l’appoggio di Calenda e apparentemente dell’intero PD, a partire dallo stesso Zingaretti. Al di là di come andrà a finire questa commedia all’italiana, è utile ricordare come ha gestito la Sanità l’assessore candidato “in pectore, con il sostegno di “tutta” la giunta Zingaretti.

D’Amato rivendica meriti sulla gestione della pandemia, sottacendo che la perdita di circa un terzo dei posti letto negli ospedali, non solo ha comportato l’impossibilità di cura per molti che hanno perso la vita nella prima fase del covid, ma ha incrementato spese per strutture d’emergenza provvisorie, incapaci spesso di fronteggiare la pandemia.

Le liste d’attesa costituiscono un vero e proprio scandalo, che in alcuni casi superano persino l’anno, mentre milioni di euro vengono assegnati alle prestazioni “intramoenia”, per le quali i tempi d’attesa sono quasi nulli. Se poi si ha la disgrazia di avere a che fare con i Pronto Soccorso, al male si aggiungono la disorganizzazione, l’assenza di spazi, i turni massacranti del personale, insufficiente in tutti i settori d’intervento sanitario. Non si vede luce infatti sulle migliaia di assunzioni preannunciate dall’assessore e dalla giunta Zingaretti.
La nostra Regione è ormai seconda solo alla Lombardia per il peso della sanità privata, che per i ricoveri ha raggiunto il 49% nelle strutture accreditate, a fronte del dato nazionale, in cui al pubblico invece fa capo ancora il 76%.
Mentre la sanità privata nel territorio è salita al 58%, superando ormai quella pubblica, rispetto all’altra attività, che produce grandi profitti, ossia i ricoveri post- acuti arriviamo al 92% nelle strutture private.
Solo una svolta radicale da queste politiche, che hanno massacrato il Sistema Sanitario nel Lazio e il diritto alla salute dei cittadini, renderebbe possibile tornare ad un’assistenza degna di un paese che fa parte dei primi 7 più ricchi nel mondo. Rifondazione Comunista, unitamente a Unione Popolare, si impegna nelle prossime elezioni regionali per riconquistare questo e gli altri diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione”.
Così in una nota dichiara Loredana Fraleone, segretaria regionale del Lazio del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.