Scomparsa Papa Francesco, il cordoglio di Luisa Ciambella

VITERBO – “La scomparsa di Papa Francesco segna un dolore profondo che tocca ciascuno di noi. In un mondo segnato da guerre, divisioni, violenze e rancori, lui ha scelto la via del silenzio che parla, del gesto che scuote, della parola che accoglie. Il suo pontificato non è stato solo un tempo della Chiesa, ma un tempo dell’umanità.

Scegliere di stare tra i fedeli il giorno di Pasqua — non come figura distante ma come fratello tra i fratelli — è stato uno dei suoi ultimi, più potenti insegnamenti. In quell’abbraccio alla folla, in quella presenza sofferente ma carica di significato, c’era tutto il senso della sua missione: una Chiesa che non domina, ma accompagna; che non giudica, ma accoglie; che non si chiude nei palazzi, ma cammina per le strade.

Le sue parole erano spesso scomode perché vere, forti perché umili, penetranti perché nate dalla preghiera e dal contatto vivo con la sofferenza e la speranza della gente. Ci ha insegnato a prenderci cura del creato, a riconoscere la dignità di ogni essere umano.

Sta ora a noi, a questa generazione e a quelle future, custodire quella voce e raccontarla. Raccontarla ai nostri figli non come il ricordo di un Papa, ma come la storia di un uomo che ha creduto nella possibilità di un mondo più giusto e umano. E che ha voluto testimoniarlo, fino alla fine, con la forza dei suoi gesti e la verità della sua vita”.




Viterbo, Ciambella: “Solidarietà al consigliere Grancini”

VITERBO- Riceviamo da Luisa Ciambella la nota di solidarietà al consigliere comunale di FdI, Grancini, a seguito dello spiacevole episodio avvenuto nell’aula del consiglio comunale e pubblichiamo: “Desidero esprimere la mia piena solidarietà al consigliere Gianluca Grancini per lo spiacevole episodio, relativo al rinvenimento di un fascicolo contenente dati personali “apparso” sul tavolo della giunta comunale di Viterbo.

Alla luce della replica dell’assessore Emanuele Aronne, non si può che ribadire la necessità di un approccio rispettoso dei principi fondamentali della riservatezza e della dignità personale.

Il ricorso alla raccolta e diffusione di informazioni personali, anche se teoricamente accessibili, rappresenta un episodio inquietante. È doveroso, oggi più che mai, respingere con fermezza ogni deriva che possa alimentare sospetti o tensioni istituzionali, minando la fiducia nel corretto svolgimento della vita democratica.

Auspico che simili episodi non abbiano a ripetersi, nella consapevolezza che il confronto politico deve sempre fondarsi su trasparenza, correttezza e rispetto reciproco”.




Ritardi approvazione del regolamento per gli allevamenti intensivi, interviene Luisa Ciambella

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Nonostante i soliti annunci, il regolamento sugli allevamenti intensivi rimane al palo”, così Luisa Ciambella, consigliera comunale del gruppo Per il Bene Comune, ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’amministrazione comunale in merito ai gravi ritardi nell’approvazione del regolamento per la disciplina degli allevamenti intensivi sul territorio comunale.

La questione, già da tempo oggetto di dibattito pubblico e di attenzione da parte di cittadini e operatori del settore, riveste un’importanza strategica per il futuro sostenibile della nostra comunità. “Il regolamento – sottolinea la consigliera Ciambella – è uno strumento indispensabile per garantire il rispetto delle norme in materia di benessere animale, tutela ambientale, sicurezza alimentare e corretta gestione delle attività produttive”.

“L’amministrazione comunale – osserva Ciambella – aveva fatto di questo tema una vera e propria bandiera, con l’assessore Franco, indicato come esperto in materia, e con la sindaca Frontini che aveva promesso che Viterbo sarebbe stato il primo Comune d’Italia a dotarsi di un regolamento sugli allevamenti intensivi. Tuttavia, a distanza di tempo, non solo non si hanno più notizie concrete, ma non risultano avviati nemmeno i percorsi partecipativi annunciati con enti, associazioni e imprese del comparto”.

L’interrogazione presentata da Luisa Ciambella mira quindi a fare chiarezza su un iter ormai chiaramente in ritardo rispetto agli impegni assunti pubblicamente. “Poiché l’amministrazione Frontini si è sempre presentata come solida nel mantenere gli impegni, non vorremmo che su questo tema ci trovassimo di fronte a un’inversione di rotta. Vorremmo capire a che punto siamo davvero, anche per evitare di offrire un assist a chi potrebbe sostenere che tutto sia pronto e imminente”.

La consigliera sottolinea inoltre che, “in qualunque momento questo regolamento verrà approvato, sarà comunque tardi rispetto alle tempistiche annunciate. È importante ribadire che si tratta di un atto di civiltà e di una possibilità concreta che la legge mette a disposizione degli enti locali, e che una città capoluogo come Viterbo dovrebbe cogliere con decisione”.

Il gruppo Per il Bene Comune chiede formalmente al sindaco e all’assessore competente di fornire chiarimenti puntuali sui motivi del ritardo, di rendere pubblico il calendario aggiornato dell’iter, di indicare gli atti finora prodotti e di specificare tempi e modalità dei confronti promessi con le parti sociali, fissando infine una scadenza chiara per l’approvazione del regolamento.

“Il nostro impegno – conclude Ciambella – è e resta quello di garantire trasparenza, concretezza e rispetto per i cittadini. Non possiamo più permetterci dichiarazioni senza seguito. È tempo di agire, con serietà e responsabilità”.




Assemblea pubblica contro il deposito di scorie nucleari, interviene Luisa Ciambella

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Innanzitutto desidero rivolgere un sentito ringraziamento agli organizzatori di questo incontro e a tutte le istituzioni presenti, a cominciare dal Comune di Viterbo che oggi ci ospita in questa splendida Sala Regia. La vostra presenza è un segnale importante di attenzione e di impegno verso un tema che riguarda da vicino il futuro del nostro territorio e delle nostre comunità.
Ci ritroviamo oggi in un momento che definire importante sarebbe riduttivo. Siamo qui perché il nostro territorio, la nostra storia, la nostra identità, sono sotto attacco. Il rischio che ben 95.000 metri cubi di scorie nucleari vengano collocati nella Tuscia non è un’ipotesi lontana, è una possibilità reale. E come tale va affrontata, senza tentennamenti e senza ambiguità.
La Tuscia ha già dato. Siamo una terra che produce il 78% delle energie rinnovabili della Regione Lazio. Una terra che ha saputo accogliere, che ha investito nell’ambiente, nell’agricoltura, nella cultura, e che oggi rischia di essere ripagata con una discarica radioattiva che comprometterebbe il nostro patrimonio ambientale, sociale, economico e culturale.
Ma permettetemi di dire una cosa, con sincerità: non siamo qui oggi per la prima volta. Questo percorso è iniziato anni fa. C’è stato un tempo in cui parlare di scorie nucleari in Consiglio comunale era quasi un tabù. C’era chi firmava e poi ritirava la firma. Come rappresentante del gruppo Per il Bene Comune e del Movimento Civico Rocca Presidente, siamo stati in prima linea in questa lotta,
spesso in totale solitudine. Non per vantare primati, ma per ristabilire la verità ed evitare che vengano distorti i fatti. È essenziale che i cittadini conoscano e ricordino chi ha realmente lavorato per la tutela del nostro territorio e chi invece si è girato dall’altra parte. Oggi, fortunatamente, siamo molti di più. Ma la verità dei fatti va riconosciuta: se siamo arrivati fin qui, è grazie al lavoro
costante, silenzioso e determinato di comitati, tecnici, associazioni e cittadini, spesso dimenticati dalla politica, ma sempre presenti.
Un applauso, sincero, va a loro. Perché è grazie a loro se la Provincia di Viterbo e la Regione Lazio hanno potuto fare ricorso contro l’inserimento dei nostri siti tra quelli candidati a ospitare il deposito. Un ricorso frutto di testa, competenza e anche sacrifici economici. Non è stata la politica a muoversi per prima, ma la società civile.
Riconosciamo questo primato, ma oggi è giusto dare anche una notizia importante e finora non ancora comunicata pubblicamente: la Regione Lazio ha provveduto a presentare, attraverso i propri uffici, ulteriori osservazioni al Ministero, ribadendo con fermezza che questo non è il territorio adatto a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. È un ulteriore passo avanti, concreto e determinato, che ho seguito personalmente insieme al Presidente, senza clamore, ma con grande impegno.
Fin dall’insediamento, il presidente Francesco Rocca ha mantenuto gli impegni presi con il nostro Movimento e con i cittadini della Tuscia, traducendoli in atti concreti per salvaguardare il territorio. I risultati di questo lavoro si vedono chiaramente. Oggi, finalmente, possiamo dire che la Regione Lazio c’è. C’è con gli atti. C’è con la coerenza. Con la delibera 173 del 2023, che ha segnato una
svolta netta rispetto alla gestione precedente. Siamo passati da 95 richieste per nuovi impianti FER a sole 4. Questo perché oggi l’impostazione è chiara: difendere il territorio, sempre, e non solo quando conviene.
Anche su questo fronte abbiamo detto e ribadito che era possibile fermarsi, e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione: ha confermato quello che sostenevamo da tempo. È importante, quindi, che la coerenza non sia solo nelle parole, ma nei fatti, nei gesti, negli atti concreti. E in questo, per la prima volta dopo molti anni, la Regione Lazio ha dimostrato coerenza e
determinazione.
Certo, la partita non è finita. Siamo a un bivio decisivo. Dobbiamo unire le forze: politica e tecnica, istituzioni e cittadini. Serve concretezza, serve conoscenza. Serve che i tecnici siano messi in condizione di lavorare con dati aggiornati, con strumenti adeguati, per produrre una documentazione che sia inattaccabile. Non possiamo più permetterci che le carte geologiche usate per prendere decisioni siano quelle degli anni ’60. Lo ripeto: non ci sarà una Tuscia di serie B. Non accetteremo un futuro fatto di isolamento, spopolamento e degrado. La Tuscia ha già scelto il suo modello di sviluppo, e non contempla il nucleare. Concludo con un impegno: continueremo a batterci, insieme, per il bene comune. Senza bandiere, senza strumentalizzazioni. Perché questa battaglia non appartiene a una parte, ma a un popolo intero”.




Viterbo, Ciambella: “Preoccupazione per il grave episodio di violenza avvenuto nei pressi del Paolo Savi”8

VITERBO – Riceviamo la nota di Luisa Ciambella a commento del grave episodio di violenza che ha coinvolto un giovane studente nei pressi dell’Istituto Paolo Savi e pubblichiamo: “Con profonda preoccupazione registriamo dalle cronache il grave episodio di violenza perpetrato ai danni di un giovane studente nei pressi dell’Istituto Paolo Savi. Secondo le notizie riportate, un ragazzo di 17 anni è stato brutalmente aggredito da tre individui incappucciati e armati di spranghe e catene, riportando gravi traumi al viso.

Questo episodio rappresenta un allarme serio per la nostra comunità e impone una riflessione profonda di come la nostra città sta cambiando in peggio in termini di sicurezza. È inaccettabile che i nostri giovani possano essere vittime di simili atti di violenza in luoghi che dovrebbero essere sicuri e protetti peraltro con l’aggravante della premeditazione come dimostrano i passamontagna indossati dagli artefici del drammatico gesto.

Chiediamo all’amministrazione comunale di Viterbo di intervenire con urgenza per garantire la sicurezza pubblica in particolare nelle zone frequentate dai nostri ragazzi. È fondamentale implementare misure efficaci di sorveglianza e prevenzione, collaborando strettamente con le forze dell’ordine per assicurare un controllo capillare del territorio.

Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al giovane aggredito e alla sua famiglia, auspicando una pronta guarigione.

Sicuramente anche noi cittadini possiamo dare il nostro contributo collaborando attivamente con le autorità, segnalando situazioni sospette e contribuendo alla costruzione di una comunità più sicura e coesa.

La sicurezza dei nostri figli deve essere una priorità assoluta. Non possiamo permettere che episodi di tale violenza si ripetano. È nostro dovere, come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini, lavorare insieme per garantire un futuro sereno e sicuro alla nostra comunità. Confidiamo in un’azione corale di tutta la Comunità”.




Bagnaia, Ciambella: “Necessaria un’azione urgente per il decoro urbano e la sicurezza”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “La consigliera comunale Luisa Ciambella, del gruppo Per il Bene Comune, ha presentato un’interrogazione indirizzata al Sindaco, per segnalare la grave situazione di degrado urbano nel borgo di Bagnaia e sollecitare interventi urgenti di pulizia e manutenzione. Negli ultimi mesi, numerose segnalazioni dei cittadini hanno evidenziato uno stato di crescente incuria che coinvolge in particolare Via degli Orti, la strada che collega Piazza XX Settembre alla Strada Ortana, e altre vie secondarie.

La presenza di erbacce infestanti, rami caduti, rifiuti abbandonati e una manutenzione insufficiente compromette il decoro e la sicurezza dei residenti e dei visitatori. Situazioni critiche vengono segnalate anche nei pressi dell’antica cinta muraria del borgo, un’area di rilevante valore storico e paesaggistico.

Nell’interrogazione si chiede di sapere quali azioni intenda adottare il Comune per garantire la pulizia e il ripristino del decoro urbano a Bagnaia, se siano previsti interventi specifici e se siano stati stanziati fondi per la manutenzione straordinaria. Inoltre, si sollecita una verifica sulle aree private confinanti con le strade pubbliche e l’adozione di provvedimenti per garantire che i proprietari eseguano le necessarie opere di pulizia e messa in sicurezza. Un ulteriore punto critico riguarda la necessità di un piano di vigilanza e controlli mirati per contrastare l’abbandono indiscriminato di rifiuti, fenomeno che continua a deturpare la frazione.

“La situazione di degrado in cui versa Bagnaia non è più tollerabile – dichiara Luisa Ciambella –. È dovere dell’Amministrazione Comunale garantire il decoro urbano e la sicurezza pubblica, preservando il valore storico e culturale di questa frazione, ma in generale di molti luoghi della città che ormai sono stati lasciati al loro destino e completamente ignorati da questa amministrazione. Basta con le solite chiacchiere inconsistenti, chiediamo un intervento tempestivo e concreto per restituire dignità a questo territorio e rispondere alle esigenze dei cittadini”. 




Stato di abbandono della Strada del Cuculo: il gruppo Per il Bene Comune presenta interrogazione al sindaco di Viterbo

VITERBO -Riceviamo la nota di Luisa Ciambella, in merito allo stato di abbandono della Strada del Cuculo oggetto di interrogazione da parte del gruppo Per il Bene Comune e pubblichiamo: “Il gruppo Per il Bene Comune, attraverso la consigliera Luisa Ciambella, ha presentato un’interrogazione al Sindaco di Viterbo per sollecitare un intervento urgente sulla Strada del Cuculo, un’arteria fondamentale della viabilità cittadina, oggi in uno stato di totale degrado.

Da mesi, cittadini e residenti denunciano il crescente deterioramento della strada: il manto stradale è in condizioni critiche, con tratti dissestati e fenomeni di erosione che hanno lasciato scoperte le radici di alcuni alberi. Questa situazione rappresenta un pericolo per chi transita in questa strada, soprattutto in caso di maltempo.

“È inaccettabile che una strada così importante versi in queste condizioni senza che l’amministrazione intervenga. Sono anni che i cittadini segnalano il problema e, ad oggi, non si è visto alcun intervento concreto”, dichiara Luisa Ciambella.

L’ultima operazione di asfaltatura risale ormai al 2016, ma da allora nulla è stato fatto per mantenere la sicurezza e la percorribilità della strada. Nonostante gli impegni pubblici dell’amministrazione sulla viabilità e la sicurezza stradale, Strada del Cuculo è stata completamente dimenticata.

Per questo motivo, la consigliera Ciambella chiede all’amministrazione di chiarire perché, nonostante le tante segnalazioni, nessun intervento sia stato avviato e se esiste una pianificazione concreta per la riqualificazione della strada. È fondamentale sapere se e quando verranno programmati lavori di rifacimento del manto stradale e interventi mirati per mettere in sicurezza i tratti più critici, in particolare quelli in cui le radici degli alberi affiorano pericolosamente. Inoltre, si sollecita il Comune a intervenire sulla gestione del verde pubblico lungo il tratto stradale.

“La sicurezza stradale non può essere messa in secondo piano. È una questione di tutela per i cittadini, di programmazione degli interventi e di rispetto per il nostro territorio. Strada del Cuculo è un esempio di incuria che non possiamo più accettare. Chiediamo risposte concrete e azioni immediate”, conclude Ciambella.




Ciambella :”Gravi criticità del servizio di trasporto pubblico e della pubblica illuminazione presso l’Ospedale Santa Rosa di Viterbo”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Con un’interrogazione urgente al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Viterbo, il gruppo Per il Bene Comune ha inteso portare all’attenzione pubblica le gravi criticità che interessano il servizio di trasporto pubblico e la pubblica illuminazione presso l’Ospedale Santa Rosa di Viterbo.

L’ospedale rappresenta il principale presidio sanitario della città e della provincia, accogliendo quotidianamente un elevato numero di pazienti e visitatori. Tuttavia, molti cittadini hanno segnalato difficoltà nel raggiungere e lasciare la struttura, in particolare nelle ore serali e nei giorni festivi.

Dalle segnalazioni ricevute, sembrerebbe che il servizio di trasporto pubblico urbano gestito da Francigena termina le corse alle 18:30 la domenica, non garantendo un collegamento serale con il centro città dopo la fine dell’orario delle visite ospedaliere, fissato per le 19:30. Questa situazione penalizzerebbe soprattutto le persone anziane o con difficoltà motorie, costringendole a percorrere a piedi un tragitto pericoloso a causa dell’assenza di adeguata illuminazione sia lungo il percorso pedonale che nel piazzale dell’ospedale.

“È inaccettabile che l’ospedale non sia servito adeguatamente dai mezzi pubblici nei giorni festivi, proprio quando i cittadini ne hanno più bisogno. Inoltre, la mancanza di illuminazione aumenta il rischio di incidenti e situazioni di pericolo per chi si trova a transitare a piedi,” dichiara Luisa Ciambella.

Alla luce di queste criticità, è stato chiesto all’Amministrazione Comunale un intervento urgente per migliorare il servizio di trasporto pubblico e potenziare l’illuminazione pubblica nelle aree limitrofe all’ospedale. Inoltre, ha sollecitato il Comune a coinvolgere, eventualmente, anche la Provincia di Viterbo, qualora la competenza di alcune aree della struttura ospedaliera ricadano sotto la sua giurisdizione.

“Ci attendiamo – conclude la consigliera Ciambella – che l’amministrazione comunale intervenga con urgenza per garantire un adeguato servizio di trasporto e illuminazione dell’area ospedaliera. La sicurezza e l’accessibilità all’ospedale devono essere una priorità assoluta da non abbandonate nel dimenticatoio”.

Luisa Ciambella

Resp. Org. Movimento Civico Rocca Presidente

Pres. Per il Bene Comune – Viterbo
www.luisaciambella.it




Viterbo, Ciambella: “Profondo cordoglio per la scomparsa di Massimiliano Morelli”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Con grande tristezza ho appreso della scomparsa di Massimiliano Morelli, un giornalista appassionato, un professionista serio e una persona di grande sensibilità.

Ho avuto il piacere di incontrarlo e dialogare con lui nel giugno del 2021, quando lo intervistai per la rubrica Conversazioni per parlare del suo libro “In cammino con Emiliano – Il percorso verso Santiago nel ricordo di un figlio che avrebbe dovuto viaggiare con il padre”. Un’opera toccante e profonda, in cui Massimiliano ha raccontato con straordinaria delicatezza e amore il viaggio che avrebbe dovuto condividere con suo figlio, prematuramente scomparso. Ricordo con affetto quella chiacchierata intensa e ricca di spunti, segnata dalla sua capacità di trasmettere emozioni e dal suo straordinario talento narrativo.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo del giornalismo e in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Alla sua famiglia, ai suoi amici e ai colleghi che lo hanno accompagnato nel suo percorso professionale, esprimo la mia vicinanza e il mio più sincero cordoglio.

Ciao Massimiliano, grazie per le parole, per le domande mai banali e per la tua capacità di raccontare la vita con autenticità”.




Osservatorio del Turismo, Ciambella: “Un’occasione persa e un’altra dimostrazione di arroganza politica”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “L’Osservatorio del Turismo di Viterbo, invece di rappresentare un’opportunità concreta per migliorare il settore turistico della città, si sta rivelando l’ennesimo strumento calato dall’alto, privo di una reale capacità di incidere e, soprattutto, costruito con un’impostazione che esclude molte delle realtà più importanti del territorio.

Non solo l’amministrazione ha deciso di portare avanti un progetto privo di un vero coinvolgimento delle associazioni e degli operatori che ogni giorno si occupano di turismo, ma ha anche trasformato questo organismo in una struttura confusa e poco chiara nelle sue funzioni. Le perplessità espresse dai gruppi di minoranza, alle quali mi associo, sono più che legittime: se l’Osservatorio ha una funzione tecnica, perché prevedere la presenza del sindaco? E se invece ha una funzione politica, perché escludere completamente l’opposizione? Questo atteggiamento, che ancora una volta mira a chiudere il confronto e a escludere chi potrebbe dare un contributo costruttivo, dimostra l’incapacità dell’amministrazione di creare strumenti davvero utili per il rilancio turistico della città.

A questo si aggiunge il nodo della destinazione dell’imposta di soggiorno, sulla quale l’Osservatorio dovrebbe esprimere un parere non vincolante. Un meccanismo che rischia di generare conflitti tra lo stesso Osservatorio e il consiglio comunale, con la possibilità che decisioni strategiche vengano influenzate da un organo che non ha alcuna legittimazione elettorale e che, nei fatti, potrebbe limitare il ruolo del consiglio. Un’impostazione confusa e poco trasparente, che ha portato ancora una volta l’opposizione ad abbandonare l’aula in segno di protesta. Un gesto che il gruppo Per il Bene Comune condivide pienamente, perché è inaccettabile che l’amministrazione continui a operare senza ascoltare nessuno e ignorando le critiche e le proposte migliorative.

Al di là dei mirabolanti annunci e delle campagne autocelebrative portate avanti dalla giunta Frontini, la realtà è ben diversa: Viterbo è in una situazione drammatica per quanto riguarda il turismo ed è sempre più lontana dal poter competere con altre città, non solo della provincia, ma anche delle regioni limitrofe. Il problema non è la mancanza di strumenti di analisi, ma l’assenza totale di una visione strategica e di progetti concreti che possano davvero rilanciare il settore. L’Osservatorio, così com’è stato concepito, rischia di essere solo l’ennesima operazione di facciata, senza alcuna capacità di incidere sulla realtà.

Chiediamo all’amministrazione di smetterla con le passerelle e di iniziare a lavorare sui contenuti. Il turismo non si rilancia con gli slogan, ma con scelte serie, partecipate e concrete. Se davvero si vuole costruire un Osservatorio utile alla città, allora deve essere un organismo inclusivo, aperto al contributo di tutte le realtà del settore e della minoranza, senza trasformarlo in un semplice strumento di propaganda. Viterbo non può più permettersi errori: serve sostanza, non apparenza”.




Le donne e il voto del 1946, Ciambella: “Oggi ricordiamo un momento fondamentale della storia italiana”

VITERBO – Riceviamo la nota Luisa Ciambella in occasione della ricorrenza del 10 marzo 1946, giorno in cui, per la prima volta, le donne italiane esercitarono il loro diritto di voto alle elezioni amministrative e pubblichiamo: “Oggi ricordiamo un momento fondamentale della storia italiana: il 10 marzo 1946, giorno in cui, per la prima volta, le donne italiane esercitarono il loro diritto di voto alle elezioni amministrative, un evento che segnò un passo decisivo verso la piena partecipazione politica femminile nel nostro Paese.

Dopo anni di lotte e rivendicazioni, il suffragio universale divenne realtà, aprendo la strada alla prima grande prova della nuova Italia democratica. Solo pochi mesi dopo, il 2 giugno 1946, le donne avrebbero nuovamente votato, questa volta per il referendum istituzionale e per eleggere l’Assemblea Costituente, contribuendo così a definire il futuro della Nazione e la stesura della nostra Costituzione.

Quel giorno, milioni di donne, molte delle quali per la prima volta, si recarono alle urne con consapevolezza e orgoglio, segnando una svolta epocale. Era il riconoscimento di un diritto fondamentale, ma anche l’inizio di un lungo percorso verso la parità di genere e la piena cittadinanza democratica.

Questa ricorrenza ci invita a riflettere sul valore della democrazia, sulla necessità di continuare a difendere i diritti conquistati e sull’importanza della partecipazione attiva alla vita politica e sociale.

A tutte le donne che hanno aperto la strada, a quelle che oggi continuano a lottare per un futuro più equo, e a tutti coloro che credono in un Paese basato sui principi di uguaglianza e giustizia: questa giornata è per voi”.




Luisa Ciambella sulla Giornata Internazionale della Donna: “Oltre la fragilità, la forza: donne e futuro in cammino”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “L’8 marzo è un’occasione per riflettere sulle conquiste delle donne, ma anche sulle sfide ancora aperte. Nonostante i progressi, troppe donne subiscono discriminazioni, violenze e, nei casi più estremi, il femminicidio. Questo dramma non può diventare una tragica normalità: servono impegni concreti per prevenire, proteggere e garantire pari opportunità.

La violenza di genere è una ferita per l’intera società, e combatterla significa investire in sicurezza, indipendenza economica e rispetto. Ma la battaglia per i diritti delle donne non riguarda solo la protezione: è anche una questione di opportunità, di talento e di determinazione. Le donne non devono sentirsi costrette a competere secondo schemi imposti, né a entrare in una dinamica di confronto che riproduce il gioco degli uomini. Al contrario, è necessario puntare sulla solidarietà femminile anche in ambito professionale, valorizzando il merito e il sacrificio senza cedere a logiche di rivalità. Solo così si può costruire una società più equa, in cui le donne possano affermarsi senza compromessi né ostacoli invisibili.

L’8 marzo deve essere anche un messaggio di speranza per le nuove generazioni, affinché ogni donna possa vivere libera e valorizzata per il proprio talento. Questa giornata non è solo una celebrazione, ma un impegno collettivo per costruire un futuro più giusto per tutti”.




Solidarietà e vicinanza a Luisa Ciambella e al suo movimento dalla sindaca Frontini

VITERBO – “Un gesto inaccettabile che disonora soprattutto chi lo ha compiuto, da respingere con sdegno nell’auspicio che gli autori vengano presto individuati”. Così la sindaca di Viterbo Chiara Frontini interviene sul deturpamento della sede del gruppo “Per il bene comune” del Movimento civico Rocca. “Esprimo la mia vicina a Luisa Ciambella per questo grave episodio. Uno sdegno che appartiene a tutta la comunità viterbese e che appare come un attacco alle tante persone che si impegnano ogni giorno nella vita politica senza mai venire meno alle regole del rispetto reciproco e della democrazia”.




Attività svolta all’interno del Centro Polivalente di La Quercia, Luisa Ciambella commenta la posizione dell’assessore Giliberto

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Non possiamo che esprime sorpresa e perplessità in merito alla risposta dell’Assessore alle Politiche Sociali e all’Educazione del Comune di Viterbo, Rosanna Giliberto, riguardo all’interrogazione presentata lo scorso 4 febbraio sulle attività serali presso il Centro Polivalente di La Quercia.

Pur apprezzando la solerte risposta dell’Assessore, non possiamo non evidenziare un’incongruenza sostanziale rispetto alle evidenze pubbliche disponibili. Secondo quanto dichiarato nella nota ufficiale, non risulta formalizzata alcuna richiesta di autorizzazione per un circolo di burraco, né sarebbero state segnalate attività configurabili come gare.

Tuttavia, risultano numerose pubblicizzazioni sui social network effettuate dagli stessi responsabili dell’associazione di burraco, come locandine degli eventi e l’elenco degli appuntamenti reperibile sul sito Internet della federazione. Per questo è naturale domandarsi se i materiali che riportano date e modalità di tornei svolti proprio all’interno del Centro, siano frutto di una grande “dispercezione” collettiva, o forse è il caso di pensare che queste attività si svolgano in una dimensione parallela che sfugge ai normali canali amministrativi, seppur sempre attenti alla presenza sui social network. 

A fronte di questa discrepanza, come gruppo Per il Bene Comune si chiede all’Amministrazione Comunale di fare chiarezza e di indicare le ragioni per cui tali attività non siano state menzionate nella risposta ufficiale. Qualora si trattasse di una svista, confidiamo in una pronta rettifica, anche per salvaguardare le attività che vengono svolte all’interno del Circolo. Siamo convinti, come già evidenziato, che la vivacità e il valore sociale di tutti i luoghi di aggregazione attivi sul territorio comunale, vengano anche dalla possibilità di coinvolgere e offrire molteplici esperienze agli utenti e ai frequentatori, purché queste si svolgano nel rispetto delle regole. 

In attesa di un riscontro, il gruppo Per il Bene Comune rinnova il proprio impegno per la trasparenza e la corretta gestione degli spazi pubblici a beneficio di tutta la cittadinanza”.




Chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione di Alcide De Gasperi, Ciambella: “Un momento significativo per la Chiesa e la società”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “La recente chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione di Alcide De Gasperi rappresenta un momento significativo per la Chiesa e la società italiana. Questo evento offre l’opportunità di riflettere sul concetto di Bene Comune, un principio che ha guidato l’azione politica e personale dello statista trentino.

De Gasperi è stato una figura centrale nella storia italiana del XX secolo. Fondatore della Democrazia Cristiana e presidente del Consiglio in otto governi tra il 1945 e il 1953, ha svolto un ruolo cruciale nella transizione dell’Italia dalla monarchia alla repubblica e nella ricostruzione post-bellica. La sua visione politica era profondamente radicata nei valori cristiani, con una costante attenzione al Bene Comune e al servizio pubblico.

Nella concezione degasperiana il Bene Comune non era un concetto astratto, ma una realtà concreta da perseguire attraverso politiche sociali ed economiche inclusive. Durante i suoi mandati, furono implementate riforme significative nel campo della sicurezza sociale, dell’assistenza sanitaria e dell’edilizia popolare, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle classi meno abbienti. Queste iniziative riflettevano la sua convinzione che lo Stato dovesse promuovere condizioni necessarie allo sviluppo materiale e spirituale di tutti i cittadini, senza sostituirsi alla loro iniziativa, ma garantendo protezione e sostegno ai più deboli.

La sua fede incrollabile e la visione cristiana della vita hanno ispirato ogni sua scelta politica, rendendolo un esempio di integrità e dedizione al servizio pubblico. Il cardinale vicario di Roma, Baldo Reina, ha sottolineato come De Gasperi sia stato “un politico mosso da una profonda spiritualità e da una visione cristiana della vita e del servizio pubblico”.

Padre fondatore, insieme ad Adenauer e Schuman, dell’Europa concepita con visione profetica come un’Europa dei Popoli, fondata su una politica estera e di difesa comune, strumento essenziale per garantire la Pace. Non è un caso che, alla vigilia della sua morte, abbia pianto profondamente per non essere riuscito a realizzare la Comunità Europea di Difesa. Gli eventi odierni dimostrano quanto quello strumento avrebbe potuto contribuire alla stabilità e al mantenimento della Pace.

De Gasperi rappresenta un punto di riferimento per tutti i cristiani impegnati in politica e nel sociale, avendo sempre saputo conciliare la sua profonda fede con l’attività politica, la sua condotta, la vita privata e familiare. Il suo esempio sia di monito per tutti noi: prese parte alla Conferenza di Parigi con un cappotto prestato e la casa in cui morì gli fu donata dal partito. Fu incarnazione autentica di una politica intesa come servizio agli altri, senza mai trarne vantaggi personali o approfittarne.

La chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione di De Gasperi non è solo un riconoscimento delle sue virtù personali, ma anche un richiamo all’importanza del concetto di “essere al servizio” nella politica contemporanea. La sua eredità ci sprona a lavorare per una società dove la dignità di ogni persona sia riconosciuta e promossa, in un autentico spirito di servizio e solidarietà”.




Degrado Cimitero, ennesima segnalazione dei cittadini sullo stato di degrado

L’ennesima segnalazione dei cittadini viterbesi sullo stato di completo degrado in cui versa il cimitero della città dimostra quanto sia lontana e disinteressata la cura e l’attenzione che questa amministrazione rivolge ai beni della nostra comunità.

Sono mesi che ricevo segnalazioni dai cittadini e che altrettanto porto all’attenzione dell’amministrazione comunale con interrogazioni e richieste che purtroppo non trovano mai una risposta reale alla soluzione dei problemi. Al cimitero di Viterbo regna la più totale incuria: impianti elettrici a vista, servizi non funzionanti, padiglioni invasi dall’acqua, strutture ormai fatiscenti e compromesse dal tempo, parti delle coperture che si staccano perché ormai usurate dal tempo. Tutto questo è un affronto estremamente grave al ricordo e alla dignità dei defunti e delle loro famiglie. Il cimitero è un luogo di ricordo e di memoria che necessita di rispetto e cura, dimenticarsene significa dimenticarsi di Viterbo e della sua anima.

Questo è lo specchio di come la sindaca Frontini e i suoi compagni amministrano la città o meglio “disamministrano”. È necessario quanto urgente che invece di pensare ai propri profili social e alla mera apparenza, almeno per quanto le rimane da fare, questa amministrazione è ora che sia in grado di dare risposte ai cittadini e soprattutto di risolvere problematiche concrete come quella del cimitero. È speranza del gruppo Per il Bene Comune che alle nostre interrogazioni e alle sollecitazioni di tanti cittadini corrisponda con estrema solerzia un intervento di riqualificazione del cimitero cittadino, perché nessuno si merita questo trattamento di abbandono e incuria.




Congresso comunale di Fratelli d’Italia di Viterbo: l’intervento di Luisa Ciambella

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Carissimo coordinatore, Luigi Buzzi, Egregi Membri del Circolo di Viterbo di Fratelli d’Italia, carissimi dirigenti presenti, carissimi amici, a nome del Movimento Civico Francesco Rocca, desidero esprimere la nostra sincera gratitudine per l’invito a partecipare al vostro congresso.

Nel corso degli ultimi anni, la collaborazione tra il nostro Movimento e il gruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Viterbo ha portato a risultati significativi per la nostra Comunità. Ci siamo quasi sempre trovati in linea sulle posizioni da assumere contro un’amministrazione inadeguata, arrogante e dannosa. Un saluto particolare a Laura Allegrini con la quale mi interfaccio costantemente e che si impegna insieme a tutto il gruppo veramente tanto. Insieme a Laura, a Pietro Amodio, a Matteo Achilli, insieme ad Antonella Sberna prima e all’amico Gianluca Grancini oggi, abbiamo lavorato e continueremo a lavorare in sintonia fin quando non riusciremo a liberare la città dalla peggiore amministrazione che la nostra città abbia mai visto. Lo dovremo fare continuando a lavorare con le altre forze politiche, di opposizione, di centro destra, ma anche allargando a tutti quei cittadini esasperati e di buona volontà che non ne possono più. Abbiamo condiviso battaglie importanti e lavorato con determinazione per garantire un’amministrazione più efficiente e vicina ai cittadini, promuovendo il bene comune sopra ogni interesse di parte. Ma sappiamo che la strada è ancora lunga e che di lavoro ne avremo da fare.

A livello regionale, l’amministrazione guidata dal nostro Presidente Francesco Rocca ha dimostrato con i fatti la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini con concretezza ed efficienza. In molti ambiti, principalmente evidenti, tra l’altro da poco presentati in conferenza stampa per i due anni, in ambito sanitario e ambientale. Per sintesi possiamo citare:

Risanamento dei conti della sanità: abbiamo affrontato un disavanzo di 132 milioni di euro nel 2022, che rischiava di salire a 738 milioni nel 2023, riuscendo invece a chiudere l’esercizio 2023 con un utile di 32 milioni di euro, e prevedendo un ulteriore miglioramento nel 2024 con 40 milioni di euro di utile.

Potenziamento del personale sanitario: sono state sbloccate oltre 14.000 assunzioni, con 4.581 operatori già operativi nelle strutture sanitarie e avviate procedure per altre 3.588 unità. Inoltre, sono state stabilizzate 3.332 posizioni precarie.

Riduzione dei tempi di attesa: grazie alla riforma del sistema di prenotazione (Recup), i tempi medi di attesa per le prestazioni sanitarie si sono ridotti da 31 giorni nel 2023 a 9 giorni nel 2025, con un abbattimento del 70%.

Un segnale concreto dell’impegno della Regione Lazio per la sanità viterbese è stata anche l’inaugurazione della nuova ala dell’ospedale Belcolle di Viterbo, che rappresenta un passo avanti nella qualità dell’assistenza sanitaria locale, diciamolo forte lo aspettavamo da 40 anni! Particolarmente significativo è stato l’atto di intitolare la nuova ala a Santa Rosa proposto dall’On.le Daniele Sabatini che ringrazio per il lavoro che svolge ogni giorno insieme all’On. Giulio Zelli. Un simbolo di dedizione e impegno per la nostra comunità, che rafforza il legame tra la sanità pubblica e la nostra identità territoriale.

Oltre ai risultati ottenuti, resta fondamentale la nostra battaglia per proteggere il territorio della Tuscia da speculazioni indiscriminate legate agli impianti per l’energia rinnovabile e dal deposito di scorie nucleari. Sono costanti gli aggiornamenti con il Pres. Mauro Rotelli su tutto ciò che riguarda la materia e per questo lo ringraziamo.  La transizione ecologica è un obiettivo imprescindibile, ma deve essere realizzata con equilibrio e rispetto per il nostro paesaggio e le nostre attività produttive. Troppo spesso abbiamo assistito a progetti invasivi, che minacciano la vocazione agricola, storica e turistica della Tuscia senza reali benefici per le comunità locali. Ma ancor più spesso abbiamo visto un territorio rimasto in silenzio su questi scempi che potevano essere fermati, ce lo ha detto bene la Corte Costituzionale ma devo dire che anche noi del Bene Comune lo abbiamo sempre sostenuto sin dal lontano 2019. Continueremo a vigilare affinché lo sviluppo sia realmente sostenibile e non un pretesto per operazioni speculative.

Nonostante questi successi, è evidente che la politica viterbese debba ancora liberarsi da alcune ambiguità trasversali che troppo spesso ostacolano una gestione chiara e responsabile del governo locale e che disorientano l’elettore. Quei comportamenti che alimentano quelle “stranezze” che per fortuna oggi sono ben visibili agli occhi dei cittadini ma che per continuare a dare un buon servizio alla Tuscia dobbiamo scardinare con più determinazione ogni giorno. Abbiamo quindi il dovere di proseguire con determinazione su questa strada di chiarezza che per quanto riguarda il nostro percorso territoriale è stato la nostra cifra distintiva, ma è anche la cifra della leader del vostro partito, la nostra Premier Giorgia Meloni.

La sua linearità, la sua chiarezza nelle posizioni vi ha portato insieme al lavoro di tanti al centro della scena politica nazionale dopo una lunga militanza e un 3% di partenza che non lasciava presagire il successo che invece oggi avete e di cui avete prioritariamente la responsabilità. Ecco, questa trasparenza, questa chiarezza e questa libertà ci accomunano e credo che siano l’unico strumento per poter liberare la nostra terra dalle indecenze a cui siamo stati condannati ad ogni livello di governo da un “sistema politico” guidato dal Partito Democratico che ha massacrato la nostra provincia sotto ogni punto di vista negli ultimi 10 anni. Sono certa che anche in questo caso con la convinzione di tutti potremo riuscire.

Vi auguro un buon congresso”.




Lazio, Ciambella: “Plauso all’attività della Regione”

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella e pubblichiamo: “Desidero esprimere il mio plauso all’attività della Regione Lazio e del presidente Francesco Rocca per le azioni concrete messe in campo a favore della Tuscia e dell’intera provincia di Viterbo, con interventi che testimoniano un impegno tangibile per la salvaguardia del territorio e il miglioramento dei servizi sanitari”. Così Luisa Ciambella, capogruppo di Per il Bene Comune a Viterbo e responsabile organizzativo del Movimento Civico Rocca Presidente,  commenta l’attività biennale dell’amministrazione regionale, prestata nei giorni scorsi dallo stesso presidente, Francesco Rocca.

“L’impegno della Regione per la tutela del paesaggio della Tuscia è un segnale di attenzione che non possiamo che accogliere con soddisfazione. Il blocco alla proliferazione indiscriminata di impianti eolici e fotovoltaici è una scelta che risponde alle richieste dei cittadini e del nostro movimento, manifestati al presidente già in campagna elettorale”. Ha aggiunto Ciambella rimarcando che “la ferma opposizione all’ipotesi di individuare la provincia di Viterbo come sede per il deposito nazionale di scorie nucleari è una decisione che tutela la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini”.

“Una delle azioni più evidenti della giunta regionale è senza dubbio l’attenzione dedicata al potenziamento della sanità pubblica – prosegue Ciambella -. L’inaugurazione della nuova ala dell’ospedale di Viterbo e la sua intitolazione a Santa Rosa rappresentano un traguardo storico per la comunità viterbese. Questo intervento non solo migliorerà la qualità dell’assistenza, ma è anche un omaggio alla figura simbolo della città e dei suoi valori”.

L’investimento complessivo di 661 milioni di euro per nuove assunzioni in sanità e la drastica riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni specialistiche e chirurgiche sono segnali concreti di un cambio di passo. “Vedere che il 95,7% delle richieste sanitarie è stato erogato nei tempi previsti – conclude Luisa Ciambella – e che i tempi medi di attesa si sono ridotti da 31 a 9 giorni significa che, seppur il lavoro da fare né ancora molto, si sta andando nella direzione giusta. Questo si traduce in un servizio più efficiente e vicino ai cittadini”.