Manifestazione del 6 aprile a Vulci, una giornata storica per la Tuscia

MONTALTO DI CASTRO ( Viterbo) – La Tuscia si è alzata in piedi. Migliaia in marcia contro il Deposito di Rifiuti Radioattivi. Una marea pacifica e determinata ha attraversato il cuore del Parco Archeologico di Vulci domenica 6 aprile. Migliaia di persone, arrivate da tutta la Tuscia, hanno dato vita a una manifestazione straordinaria, composta e partecipata, per dire un chiaro e deciso NO al Deposito Nazionale di Rifiuti Radioattivi. È stato un momento storico: un intero territorio ha camminato unito per difendere la propria terra, la propria economia, la propria storia. E per rivendicare il diritto di decidere il proprio futuro. Un grazie sincero a ogni cittadino che ha risposto all’appello, ai comitati e alle associazioni, ai sindaci con la fascia tricolore, alle amministrazioni locali, al mondo agricolo e culturale, ai giovani e alle famiglie: tutti insieme, tutti dalla stessa parte. Un ringraziamento speciale va anche ai volontari, alla Protezione Civile e alle forze dell’ordine, che hanno garantito il regolare svolgimento della giornata, contribuendo a rendere la manifestazione sicura, ordinata e accogliente per tutti. Il contesto non poteva essere più significativo: Vulci, luogo simbolo della nostra identità e custode di una bellezza millenaria.  La manifestazione si è svolta nel pieno rispetto del sito archeologico e dell’ambiente circostante, con cura per ogni dettaglio logistico e attenzione all’inclusività, affinché nessuno fosse lasciato indietro. Una giornata che resterà. Ma quella di Vulci non è stata che una tappa. Il cammino continua: l’11 maggio saremo a Corchiano, più determinati che mai, finché questo progetto non sarà cancellato. La Tuscia ha parlato. Con coraggio, con dignità, con amore.




Grande successo a Montefiascone per la “Sim Race Arena di Events360”

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – La Sim Race Arena, organizzata da Events360, si è rivelata un grande successo, superando le aspettative e raggiungendo l’obiettivo principale di creare un evento unico per le community degli appassionati di sim racing. La manifestazione ha attirato numerosi partecipanti, unendo famiglie, giovani e adulti in un’atmosfera di competizione e divertimento.
Un ringraziamento speciale va all’Automobile Club di Viterbo, che ha collaborato attivamente per garantire la riuscita dell’evento. I ragazzi di Locals Only hanno incantato il pubblico con le loro auto da expo, portando un tocco di eleganza e passione per il mondo dell’automobilismo. L’area bambini, splendidamente curata dallo Staff Pecorella di Prato Giardino, ha offerto ai più piccoli momenti di svago e divertimento, rendendo l’evento accessibile a tutta la famiglia.
Non possiamo dimenticare il fondamentale supporto di Esports Training Sim Racing Center, il quale ha reso possibile l’organizzazione di gare emozionanti e coinvolgenti. Un grazie di cuore va anche ai nostri partner ufficiali, Fanatec e Corsair, il cui contributo ha arricchito l’esperienza dei partecipanti, fornendo periferiche di guida di alta qualità.
Giulio Di Giannantonio, proprietario di Events360, ha annunciato che l’azienda organizzerà altri 11 eventi entro la fine dell’anno, portando titoli di grande successo come Gran Turismo, Formula 1 e WRC. Gli spettatori avranno l’opportunità di testare le periferiche di guida virtuale e partecipare a mini gare tra i comuni, con la possibilità di portare i finalisti in location speciali, complete di esposizioni di auto da corsa e molto altro.
Inoltre, Di Giannantonio ha svelato l’intenzione di introdurre una nuova tipologia di intrattenimento, con tornei di gaming tra i più famosi in Europa, creando un ponte tra il mondo del sim racing e quello del gaming competitivo.
La Sim Race Arena è stata non solo una competizione, ma un vero e proprio punto di incontro per gli appassionati di motori e tecnologia, dimostrando che la passione per le auto e il racing virtuale può unire le persone in un’esperienza indimenticabile. L’attesa per i prossimi eventi è già palpabile, e gli appassionati non vedono l’ora di tornare in pista con Events360.




“Se toccano una, toccano tutte”, Italia Viva presente alla manifestazione in piazza San Carluccio

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Ieri sera, come delegazione di Italia Viva, abbiamo partecipato alla manifestazione “Se toccano una, toccano tutte”, in piazza San Carluccio a Viterbo, promossa da numerose realtà del territorio per dire con forza basta alla violenza patriarcale e di genere.

Una piazza partecipe, viva, attraversata da parole coraggiose e slogan che gridano rabbia e voglia di cambiamento. Il manifesto letto dalle associazioni ha ribadito ciò che Italia Viva sostiene da sempre: la violenza contro le donne e le soggettività non conformi è un problema strutturale, da affrontare con strumenti politici seri, continui e concreti.

In rappresentanza del partito, oltre a me, erano presenti anche Felice Casini, presidente regionale di Italia Viva, Loreto, Elena Angiani e Alessandra Ortenzi.

Italia Viva c’è, e continuerà a esserci, nei territori come nelle istituzioni: per sostenere il lavoro dei centri antiviolenza, promuovere un’educazione fondata sul rispetto e sul consenso, e contrastare ogni forma di discriminazione. Non possiamo più accettare il silenzio o l’indifferenza.

Per Ilaria, per Sara, per tutte.

Perché nessuna resti sola”.




Il sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti alla manifestazione di Vulci contro il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi

VULCI (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Ho partecipato alla manifestazione che si è svolta nel parco naturalistico e archeologico di Vulci, un luogo simbolo della bellezza culturale e paesaggistica del nostro territorio. L’iniziativa ha visto l’impegno di associazioni, comitati civici, cittadini e realtà locali, tutti uniti per ribadire la ferma contrarietà alla possibile realizzazione del Deposito nazionale di rifiuti radioattivi nella Tuscia. Come sindaco di Tarquinia, ho più volte espresso a nome mio e a quello dell’Amministrazione comunale, la netta opposizione a questo progetto, una posizione condivisa dall’intera città che rappresento. La Tuscia, con la sua storia millenaria, la sua vocazione agricola, turistica e culturale, è un patrimonio da tutelare e difendere. Non possiamo permettere che decisioni calate dall’alto mettano a rischio le peculiarità agricole, turistiche e culturali, che da sempre contraddistinguono la provincia di Viterbo. È inaccettabile che le comunità locali vengano ignorate su una questione così cruciale. La nostra voce deve essere ascoltata, perché il nostro territorio è un bene inestimabile che merita rispetto e protezione. Non resteremo in silenzio e continueremo a lottare per un futuro che tuteli l’ambiente, la salute e la qualità della vita dei cittadini. Insieme a tutta l’Amministrazione comunale, continuerò a portare avanti questa battaglia al fianco delle nostre comunità”.

Francesco Sposetti
Sindaco di Tarquinia




“Corritalia 2025 – La China Francigena”, grande affluenza di partecipanti alla manifestazione

VITERBO – Si è svolta oggi con straordinaria partecipazione la manifestazione “Corritalia 2025 – La China Francigena”, un evento promosso dal Comitato Provinciale AICS di Viterbo in collaborazione con Raffaello Alcini, le associazioni AICS Viterbo e i volontari del Servizio Civile.

L’evento ha visto una grande affluenza di partecipanti che hanno attraversato i suggestivi percorsi della Via Francigena, godendo di una splendida giornata di sole e della straordinaria fioritura primaverile. San Martino al Cimino ha accolto con entusiasmo la partenza, offrendo un caloroso benvenuto a tutti i presenti e ospitando il ristoro finale.

Alla partenza erano presenti l’Assessore allo sport Aronne Emanuele del Comune di Viterbo e il consigliere Delle monache Lina, che hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa e si sono congratulati con gli organizzatori per la perfetta riuscita dell’evento.

Federica Chiricozzi, presidente del comitato provinciale di Viterbo AICS, ringrazia entrambi per il loro sostegno e collaborazione anche per la prossima edizione. Si ringraziano inoltre i Comuni e la provincia di Viterbo per il loro patrocinio, la Pro Loco di San Martino al Cimino, i volontari della Misericordia, il gruppo San Lazzaro, gli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Un ringraziamento speciale a Raffaello Alcini, che ha curato particolarmente l’evento e Luca Giglioni, responsabile nazionale AICS; ai camminatori e ai gruppi di cicloturisti.

“Corritalia 2025– La China Francigena” si conferma dunque un appuntamento imperdibile per gli amanti dello sport, della natura e delle tradizioni locali, unendo benessere fisico e valorizzazione del territorio in un’unica, straordinaria esperienza.

Per ulteriori informazioni sull’evento e sulle attività di AICS Viterbo, è possibile visitare il sito ufficiale o contattare il Comitato Provinciale.




UE, Coldiretti Lazio a Parma con 20mila agricoltori

ROMA – Migliaia di agricoltori di Coldiretti Lazio si sono uniti con le delegazioni provinciali ai ventimila presenti a Parma provenienti da tutta Italia per difendere la salute di tutti i cittadini. Un grande corteo pacifico non di protesta, ma a difesa soprattutto delle nuove generazioni, guidato dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, è partito dal parco 1° maggio della cittadina per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare. Si tratta dell’ente incaricato di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti che ha sede proprio nella città ducale, simbolo della Food Valley nazionale dove vengono prodotte tante eccellenze della Dieta mediterranea messe oggi a rischio dagli alimenti che l’Agenzia è chiamata a valutare.

Accanto alle bandiere gialle dell’organizzazione con il tricolore italiano erano presenti in piazza quelle blu dell’Unione Europea a sottolineare il sostegno all’Europa, ma con una richiesta forte di avere un’Europa diversa, a cui oggi si chiede più coraggio.

“Abbiamo manifestato a Parma per difendere i diritti dell’agricoltura italiana – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – Da una parte le richieste all’Europa di difenderci e metterci in condizione di poter competere equamente, a partire dalla modifica al codice doganale, a partire dall’articolo che permette attraverso l’ultima lavorazione sostanziale di far diventare un cibo italiano anche se italiano non è. Dall’altra parte le richieste all’Efsa di essere più rigorosa nelle autorizzazioni a partire dai cibi sintetici. Un’Europa più forte e coraggiosa, che sappia dare risposte per la difesa del reddito degli agricoltori e per la tutela della salute dei cittadini e dei suoi popoli e che lavori per la pace”. 

Coldiretti, come richiesto da illustri scienziati, è scesa in piazza per chiedere che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025.

Al termine della manifestazione Coldiretti è stata ricevuta dai vertici dell’Efsa che si è detta disponibile a condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. Questo conferma l’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.

“Apprezziamo la grande disponibilità dell’Efsa ad ascoltare le nostre istanze – aggiunge Granieri – e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. Il nostro obiettivo fin dal primo momento era quello di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati”.

Coldiretti ha apprezzato la disponibilità dell’Efsa anche ad accogliere con favore la conferma che le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 saranno valutate secondo i più alti standard scientifici, utilizzando criteri aggiornati contenuti nelle ultime linee guida. Questo rappresenta una garanzia fondamentale per assicurare che ogni nuovo alimento venga sottoposto agli stessi rigorosi parametri di sicurezza, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda.

Positiva anche la volontà dell’Efsa di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.

“Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione. Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute”. Così il presidente e il segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo dopo essere stati ricevuti dai vertici dell’Efsa.

Infine, sottolinea Coldiretti, c’è una particolare soddisfazione nel rilevare che quando cittadini e istituzioni europee dialogano, tutta l’Europa ne esce rafforzata.

In piazza a sostenere l’iniziativa, oltre 1000 comuni rappresentati con molti gonfaloni provenienti da tutto il Paese, tra cui anche il Lazio e il comune di Pollica, comunità emblematica della Dieta Mediterranea patrimonio Unesco, presente con il sindaco Stefano Pisani. Numerose associazioni di categoria come quella dei consumatori del Codacons e dell’Adusbef, Federbio, Fipe (l’associazione italiani dei pubblici esercizi leader nel settore della ristorazione), rappresentanti di Natura Sì, oltre ad altre sigle che hanno manifestato il sostegno pur non potendo essere in piazza. Presenti anche i rappresentanti di due organizzazioni agricole europee: Juan Luis Delgado vicepresidente della spagnola Asaja e Patrick Benezit presidente francese della Fnb, una delle più grandi rappresentanze di allevatori d’Europa.




Il 6 aprile manifestazione a Vulci, un appello a tutti per difendere la Tuscia

MONTALTO DI CASTRO ( Viterbo) – Il 6 aprile 2025, alle 10, cittadini, associazioni, comitati e amministrazioni locali si ritroveranno nel Parco Archeologico di Vulci per una grande manifestazione contro l’ipotesi di realizzare il Deposito Nazionale di Rifiuti Radioattivi nel cuore della Tuscia.  Unitamente alla manifestazione di Vulci si terrà l’11 di maggio 2025 a Corchiano il secondo appuntamento di protesta. due manifestazioni un solo obiettivo: no la discarica nucleare nella Tuscia.

Questa manifestazione rappresenta la seconda tappa di “Tuscia in Movimento”, un percorso di mobilitazione popolare che sta crescendo in tutto il territorio per opporsi alla scelta di localizzare il Deposito Nazionale di Rifiuti Radioattivi nella nostra terra. La prima grande iniziativa ha dimostrato la forte contrarietà delle comunità locali, e con questa nuova tappa vogliamo ribadire con ancora più determinazione la nostra posizione. Seguiranno altri appuntamenti e comunicati, perché questa battaglia non si fermerà finché il progetto non sarà definitivamente ritirato.

L’individuazione della Tuscia come possibile sede del Deposito Nazionale è una scelta sbagliata e pericolosa per diversi motivi. Il territorio è ad alto rischio sismico e presenta caratteristiche geologiche che sollevano forti perplessità sulla compatibilità di un’infrastruttura di questo tipo. Inoltre, la realizzazione del deposito solleva interrogativi sulla tutela della salute pubblica e sulle possibili conseguenze per le comunità locali.

La Tuscia è una terra di eccellenze agricole, turistiche e culturali. L’eventuale realizzazione del Deposito metterebbe a rischio l’agricoltura di qualità, il turismo e l’intero indotto economico locale, causando danni irreversibili. Pensare di scegliere una delle aree più suggestive d’Italia per un sito di stoccaggio per rifiuti radioattivi è una follia che tradisce la storia, l’identità e il futuro di questa comunità.

È stato scelto il parco archeologico di Vulci perché rappresenta perfettamente il contrasto tra la bellezza e la storia millenaria della nostra terra e l’indecenza di voler imporre un deposito di rifiuti radioattivi in un contesto così fragile e prezioso. Manifestare in un luogo tanto significativo non è una provocazione, ma un modo per evidenziare l’assurdità di una scelta che metterebbe a rischio il nostro patrimonio culturale, ambientale ed economico.

Non sarà pericoloso accogliere tante persone a Vulci, perché è molto importante tutelare un sito archeologico così delicato e ci sarà l’impegno affinché la manifestazione si svolga nel massimo rispetto dell’area. Proprio questa attenzione dimostrerà l’assurdità dell’idea di realizzare un’infrastruttura per rifiuti radioattivi in un contesto simile, che per sua natura merita protezione e valorizzazione, non devastazione.

Una mobilitazione trasversale: tutti uniti contro il deposito. Alla manifestazione parteciperanno numerosi sindaci dei Comuni coinvolti, che sfileranno con la fascia tricolore per ribadire la ferma opposizione delle amministrazioni locali. Saranno presenti anche rappresentanti del mondo agricolo, imprenditoriale e culturale, insieme ai comitati di cittadini, in una grande alleanza per difendere il futuro della Tuscia.

La Tuscia non si tocca! Quella del 6 aprile non sarà solo una protesta, ma un grido di battaglia collettivo per fermare un progetto sbagliato, dannoso e calato dall’alto, senza il coinvolgimento reale delle comunità locali. Non ci fermeremo finché questa minaccia non sarà definitivamente cancellata.

L’invito è rivolto a tutti i cittadini, le associazioni e i comitati a partecipare numerosi! La nostra terra merita rispetto, il nostro futuro merita scelte lungimiranti. La Tuscia non si tocca!

Associazioni e comitati promotori della manifestazione:

Comitato no scorie Montalto Futura, Italia Nostra sezione di Tarquinia Montalto di Castro, Comitato no scorie  nucleari nella Tuscia Canino, Comitato Tuscia no scorie Corchiano, Comitato per la salvaguardia del territorio Montalto di Castro, Comitato ambiente e salute Tuscia, Copattrim, Coordinamento ambientale Tuscia (Cat), Associazione lago di Bolsena, Comitato per la salvaguardia di Arlena di Castro, Comitato spontaneo di Canino, Assotuscania, Comitato di quartiere Arcipretura Campomorto case Enel Montalto di Castro, Comitato quartiere Latino Montalto di Castro, Comitato centro storico Montalto, Comitato di quartiere Rompicollo Montalto di Castro, Polisportiva Montalto di Castro, Associazione Tcm, Biodistretto della Valle Amerina, Biodistretto del lago di Bolsena, Comitato insieme per Ischia, Comitato si acqua pubblica, Comitato no imu agricola, Comitato sviluppo sostenibile Cellere




Dimensionamento scolastico, il 28 febbraio la manifestazione della Rete degli Studenti Medi

ROMA – La Rete degli Studenti Medi del Lazio lancia un appello per sostenere la manifestazione del 21 febbraio alle istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, ai parlamentari, ai consiglieri regionali, comunali e municipali di tutto il Lazio ed ogni cittadino o cittadina che abbia a cuore la tenuta della scuola pubblica.

Il 21 febbraio alle 9:30 sotto la sede della Giunta Regionale si terrà infatti una manifestazione per salvare la scuola pubblica e fermare il dimensionamento voluto dalla Regione Lazio.

“Scendiamo in piazza perché vogliamo salvare le nostre scuole – spiega Bianca Piergentili, Coordinatrice regionale della Rete degli Studenti Medi del Lazio – è una battaglia necessaria e abbiamo bisogno del sostegno delle forze politiche perché sulla scuola non si può tagliare. Il Presidente Rocca è ancora in tempo per ritirare la delibera, vogliamo che si fermi per questo saremo in piazza”.

L’appuntamento lanciato dal sindacato studentesco è per il 21 febbraio alle 9:30 sotto la Regione Lazio, Piazza Oderico da Pordenone e invita tutte le forze politiche, sociali e non solo a partecipare e sostenere questa battaglia.




Manifestazione con corteo in centro nel pomeriggio odierno, attenzione ai divieti di sosta e alla viabilità

VITERBO – Al fine di consentire lo svolgimento della manifestazione con corteo comunicata dai rappresentanti del comitato di Lotta Viterbo e S.I. Cobas Viterbo per il prossimo sabato 1 febbraio, il comando di Polizia locale ha emanato apposita ordinanza (n. 33 del 24 gennaio 2025) con alcuni provvedimenti alla sosta e al traffico veicolare nelle vie e nelle piazze interessate dalla suddetta manifestazione. Nel dettaglio, dalle ore 10,00 fino a cessata necessità del giorno 1 febbraio 2025, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata, su entrambi i lati, lungo il seguente percorso: piazza della Rocca, via e piazza San Faustino (tratto interessato), via Cairoli, piazza dei Caduti, via Ascenzi, piazza del Plebiscito, via Cavour, piazza Fontana Grande, via Garibaldi, piazza San Sisto, via Santa Maria in Gradi, via V. Tedeschi, via della Pila, via Sabotino, via C. Cattaneo fino all’intersezione con via Nino Bixio. Sui luoghi interessati dal divieto di sosta è collocata idonea segnaletica. Dalle ore 14,30, inoltre, fino a cessata necessità, gli agenti di polizia locale e gli altri organi di polizia stradale interverranno, regolando manualmente il traffico veicolare e disponendo le opportune deviazioni, per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo, lungo il sopra menzionato percorso.
La versione integrale dell’ordinanza è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it alla sezione albo pretorio.




Sipicciano, i cittadini chiedono l’apertura della Scuola Primaria e dell’Infanzia

GRAFFIGNANO ( Viterbo) – Si è svolta con grande partecipazione dei cittadini la manifestazione organizzata a Sipicciano, frazione del Comune di Graffignano, dal gruppo di minoranza per denunciare i ritardi ormai insostenibili nell’apertura della nuova scuola primaria e dell’infanzia, attesa da oltre quattro anni, causati dall’incompetenza dell’amministrazione comunale a gestire il finanziamento della Regione Lazio.

Circa 200 persone, tra genitori, nonni, bambini, giovani e cittadini solidali, hanno preso parte all’evento per esprimere la loro frustrazione e chiedere risposte concrete. Nonostante le ripetute promesse del sindaco in campagna elettorale e nel corso di una partecipata assemblea pubblica, dell’apertura il 7 gennaio scorso, la scuola è ancora in costruzione.

“La manifestazione è stata un chiaro segnale: la comunità non accetta più rinvii e giustificazioni. Quattro anni di ritardo sono un fallimento inaccettabile per l’amministrazione, che deve assumersi le proprie responsabilità per aver dato fiducia ad una ditta incapace di onorare il contratto d’appalto. La Regione deve intervenire al più presto” dichiarano i rappresentanti della minoranza.

La mobilitazione di oggi dimostra la determinazione dei cittadini a proseguire questa battaglia fino a quando non saranno garantiti i diritti dei bambini, delle bambine e delle famiglie della nostra comunità, privati da troppi anni di un edificio scolastico e costretti a fare lezione in ambienti non idonei costruiti per altri scopi. Al termine della manifestazione, il comitato organizzatore ha annunciato che, in assenza di risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale, non esiterà a promuovere ulteriori azioni di protesta.

Così Prospettiva Comune, gruppo di minoranza del Comune di Graffignano.




Coldiretti Lazio, migliaia di agricoltori in piazza davanti al Palazzo della Regione

ROMA – Migliaia di agricoltori provenienti da tutto il Lazio sono scesi in piazza con la Coldiretti davanti al palazzo della Regione per manifestare contro l’assenza di misure che rimettano al centro l’agricoltura e la mancanza di risposte a tutte le istanze degli agricoltori avanzate dalla federazione laziale.
“Da mesi le nostre proposte restano inascoltate – dichiara il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri – e assistiamo all’inconsapevolezza della situazione di crisi e di spossatezza, che investe molte delle principali filiere agricole della nostra regione. L’assessore all’Agricoltura deve riprendere in mano la delega agricola con risposte politiche, perché lasciare in mano tutto alla tecnostruttura, con il direttore generale in testa, ha portato ai risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti. Inoltre – aggiunge Granieri – interpellati più volte per le vie brevi sui vari problemi, la struttura e l’assessore si sono rifugiati dietro al ‘non ci sono risorse per il settore agricolo’. Questa cosa non la possiamo accettare, sia per l’importanza strategica che l’agricoltura laziale riveste all’interno della tenuta generale della Regione Lazio e sia dal punto di vista politico ed economico. Per questo esortiamo il presidente Rocca, l’assessore Righini e l’intera Giunta, ad individuare tutte le possibili soluzioni al fine di trovare risorse per risolvere la crisi che sta investendo l’agricoltura del Lazio. Lo stesso presidente Rocca ha garantito la disponibilità sua e dell’intera giunta a dare risposte e confrontarsi sui problemi degli agricoltori”.

Gli agricoltori hanno denunciato, con slogan, cartelli e striscioni, una crisi in tutte le filiere: da quella del settore ovino, con un calo di 250 mila capi, a quella suinicola, che continua ad essere minacciata dalla Peste suina, fino a quella dell’ortofrutta con la moria dei kiwi e la corilicoltura con un calo del 50% del raccolto di nocciole. Problemi anche per la filiera bufalina con il calo del prezzo del latte alla stalla del 30%, oltre alla zootecnia, sia per la filiera del latte che della carne, dove è necessaria una profonda riorganizzazione e programmazione. A tutto questo si aggiungono gli inaccettabili ritardi relativi alle misure dello sviluppo rurale con scelte che non coincidono con le reali esigenze del settore, figlie del mancato confronto.

“La crisi che stiamo attraversando e la mancanza di risposte dipendono anche dall’ottusa scelta del direttore generale – prosegue Granieri – e della tecnostruttura di non avere mai voluto un confronto democratico con la vera rappresentanza o, nel miglior dei casi, pensare che rappresentanze non riconosciute valgano con la logica ‘di uno vale uno o di uno vale l’altro’. Da qui la mancanza di risposte efficaci alla crisi di tante filiere agricole nel nostro territorio laziale. Sono questi i motivi che ci portano alla mobilitazione di oggi davanti alla Regione Lazio con i nostri agricoltori”.

Una situazione insostenibile per l’agricoltura che passa anche dai ritardi sulla fauna selvatica con i cinghiali che continuano a distruggere fino all’80% dei raccolti e un contenimento della Peste suina e della Lingua blu, totalmente inefficaci. Fino ad arrivare ai lupi che sbranano pecore e capre degli allevamenti, con pastori costretti a dormire in auto per evitare aggressioni e perdite senza ricevere i necessari ristori.

“La nostra è una mobilitazione permanente – conclude il presidente di Coldiretti Lazio – Non siamo più disposti a vedere trattare il settore agricolo come la ‘Cenerentola’ degli interessi complessivi della Regione. Non ci fermeremo fino a quando non verrà restituita all’agricoltura del Lazio la giusta centralità che merita. Siamo qui per avere subito risposte al disagio dei nostri coltivatori e per risolvere i problemi degli agricoltori”.




Giudice di pace sotto organico di oltre il 70%: il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma in piazza

ROMA- L’avvocatura scende in piazza domani, 12 novembre alle ore 9.30 in Piazza Cavour a Roma, per denunciare la grave situazione degli Uffici Giudiziari presso il Giudice di Pace di Roma.

“La situazione degli Uffici Giudiziari presso il Giudice di Pace di Roma – spiega il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Paolo Nesta – è estremamente grave, stante la mancanza, oltre che del personale amministrativo, in particolare dei Giudici di Pace, il cui organico è scoperto in misura superiore al 70%. Tutto ciò è insostenibile e inaccettabile, perché si risolve in denegata giustizia nei confronti dei cittadini, riducendo, peraltro, in modo significativo l’attività professionale degli Avvocati.
Tale situazione è destinata a diventare drammatica con l’entrata in vigore, nel 2025, della legge che prevede l’aumento della competenza del Giudice di Pace”.

Una manifestazione alla quale potranno partecipare anche i cittadini, in segno di adesione a quanto deliberato dal COA di Roma e per far comprendere che “l’Avvocatura – prosegue il presidente Nesta – è compatta nel tutelare i diritti dei cittadini e non è più disposta a tollerare la denegata giustizia innanzi al Giudice di Pace. Abbiamo avuto, più volte, interlocuzioni con il Ministero della Giustizia e con il CSM, proponendo anche soluzioni adeguate e a costo zero per lo Stato, ma ad oggi non abbiamo avuto riscontri concreti”.

 




Erinna: diritto di vivere di tutte le donne, il 9 novembre manifestazione diffusa in tutte le città d’Italia

VITERBO- Riceviamo dall’associazione Erinna di Viterbo e pubblichiamo: “Ogni giorno abbiamo notizia di una di noi che non potrà più sperare nei suoi sogni, non potrà più abbracciare i suoi figli, le sue figlie, non potrà più sperare in un posto di lavoro, non potrà più pensare di incontrare un amore che abbia un senso, che abbia un senso la parola amore.
In Italia dal 1° gennaio al 28 ottobre 2024, al Ministero degli Interni, sono stati registrati 94 femminicidi e siamo di fronte a un dramma che si aggiunge al dramma: giovanissimi uomini che tolgono la vita a giovanissime donne. Intanto falliscono gli strumenti di controllo degli autori di violenza, come il braccialetto elettronico, mentre le donne devono attendere, spesso settimane, perché siano comminate le misure cautelari; è centrale una forte, capillare e continuativa attività di prevenzione, non ha senso affannarsi e mettere risorse solo per l’emergenza, o meglio non serve a cambiare lo stato delle cose.
Per il 9 novembre D.i.Re. -Donne In Rete Contro la Violenza-, fuori da ogni giornata celebrativa sulla violenza alle donne, promuove una manifestazione diffusa in tutte le città d’Italia dove vi sono Centri afferenti a D.i.Re.; le operatrici, le volontarie, e non solo, saranno nelle piazze, organizzeranno sit-in, flash mob, eventi e incontri di riflessione, faranno sentire la loro presenza con comunicati diffusi allo scopo di sollecitare l’opinione pubblica, le istituzioni, i mass media in merito al tema della responsabilità istituzionale, privata e pubblica sulla violenza alle donne.
Vorremmo non fossimo preda dell’indifferenza, vorremmo ci fosse una reazione di fronte a femminicidi che inesorabilmente e drammaticamente continuano con un pauroso e sempre più preoccupante abbassamento dell’età del crimine. Vorremmo che tutte le persone, che sentono la responsabilità collettiva della violenza maschile alle donne, sostenessero la nostra voce.
Chiediamo a chiunque, di farsi carico del cambiamento del proprio comportamento e di influenzare quello delle persone intorno a noi. Tutte le vite spezzate, oggi come ieri, sono accomunate da una sola motivazione che si ritrova nella violazione del diritto che ognuna di noi ha di vivere la vita che sceglie fuori dal dominio, dalla sopraffazione maschile; il dominio che si nutre del privilegio mantenendo fermi e stantii i rapporti tra i generi in casa, sul lavoro, per strada, nelle relazioni private e pubbliche.
Antonella Veltri – presidente di D.i.Re- dichiara “abbiamo sotto gli occhi una mattanza che nessuno sta affrontando” e tutte chiediamo allo Stato, alle istituzioni, alla società, agli uomini violenti: quante donne ancora?

Centro antiviolenza Erinna-Viterbo
Sabato 9 novembre 2024 – Centri antiviolenza in Associazione nazionale D.i.Re
per inchiodare all’assunzione di responsabilità chi ha il dovere di assicurare e difendere il diritto di vivere di tutte le donne.

 




Il 9 novembre manifestazione diffusa promossa da D.i.Re. -Donne In Rete Contro la Violenza

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Ogni giorno abbiamo notizia di una di noi che non potrà più sperare nei suoi sogni, non potrà più abbracciare i suoi figli, le sue figlie, non potrà più sperare in un posto di lavoro, non potrà più pensare di incontrare un amore che abbia un senso, che abbia un senso la parola amore.

In Italia dal 1° gennaio al 28 ottobre 2024, al Ministero degli Interni, sono stati registrati 94 femminicidi e siamo di fronte a un dramma che si aggiunge al dramma: giovanissimi uomini che tolgono la vita a giovanissime donne. Intanto falliscono gli strumenti di controllo degli autori di violenza, come il braccialetto elettronico, mentre le donne devono attendere, spesso settimane, perché siano comminate le misure cautelari; è centrale una forte, capillare e continuativa attività di  prevenzione, non ha senso affannarsi e mettere risorse solo per l’emergenza, o meglio non serve a cambiare lo stato delle cose.

Per il 9 novembre D.i.Re. -Donne In Rete Contro la Violenza-, fuori da ogni giornata celebrativa sulla violenza alle donne, promuove una manifestazione diffusa in tutte le città d’Italia dove vi sono Centri afferenti a D.i.Re.; le operatrici, le volontarie, e non solo, saranno nelle piazze, organizzeranno sit-in, flash mob, eventi e incontri di riflessione, faranno sentire la loro presenza con comunicati diffusi allo scopo di sollecitare l’opinione pubblica, le istituzioni, i mass media in merito al tema della responsabilità istituzionale, privata e pubblica sulla violenza alle donne.

Vorremmo non fossimo preda dell’indifferenza, vorremmo ci fosse una reazione di fronte a femminicidi che inesorabilmente e drammaticamente continuano con un pauroso e sempre più preoccupante abbassamento dell’età del crimine. Vorremmo che tutte le persone, che sentono la responsabilità collettiva della violenza maschile alle donne, sostenessero la nostra voce.

Chiediamo a chiunque, di farsi carico del cambiamento del proprio comportamento e di influenzare quello delle persone intorno a noi. Tutte le vite spezzate, oggi come ieri, sono accomunate da una sola motivazione che si ritrova nella violazione del diritto che ognuna di noi ha di vivere la vita che sceglie fuori dal dominio, dalla sopraffazione maschile; il dominio che si nutre del privilegio mantenendo fermi e stantii i rapporti tra i generi in casa, sul lavoro, per strada, nelle relazioni private e pubbliche.

Antonella Veltri – presidente di D.i.Re- dichiara “abbiamo sotto gli occhi una mattanza che nessuno sta affrontando” e tutte chiediamo allo Stato, alle istituzioni, alla società, agli uomini violenti: quante donne ancora?

Centro antiviolenza Erinna-Viterbo

Sabato 9 novembre 2024 – Centri antiviolenza in Associazione nazionale D.i.Re per inchiodare all’assunzione di responsabilità chi ha il dovere di assicurare e difendere il diritto di vivere di tutte le donne




Pensionati, studenti e lavoratori in piazza per rivendicare i propri diritti ( VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – “Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”. Questo lo slogan che porterà nelle piazze, dal 28 al 31 ottobre i pensionati e le pensionate della Cgil per protestare contro una legge di bilancio inadeguata, che non tiene conto dei bisogni delle persone.

In una serie di manifestazioni regionali, lo Spi Cgil rivendica la tutela del potere d’acquisto dei pensionati; un sistema previdenziale che sappia garantire il giusto diritto alla pensione, risposte su sanità e fisco, nel segno dell’equità e dell’universalità.

 Anche a Viterbo oggi, 28 ottobre si è riunita in piazza della Repubblica una rappresentanza dei sindacati Spi Cgil (Civitavecchia, Roma Nord, Viterbo) e la UIL Pensionati Viterbo-Lazio per ribadire le tematiche dei diritti sociali, soprattutto delle pensionate e pensionati, per programmare le future azioni sindacali.

Presenti Cinzia Vincenti, segretaria generale SPI Cgil e Mario Tofanicchio in rappresentanza UIL pensionati che si sono alternati al microfono per commentare le ultime scelte governative nei confronti dei pensionati, della sanità, della scuola, del lavoro e la non autosufficienza e per denunciare la situazione insostenibile di tante famiglie e per rivendicare i propri diritti ormai da troppo tempo ignorati.

Entrambi hanno portato a conoscenza delle richieste che il cittadino fa agli sportelli d’ascolto: la mancanza di strategie per affrontare le problematiche quotidiane del pensionato che deve rivolgersi alla struttura sanitaria, il disagio che si avverte per la non capacità per muoversi nel mondo della telematica e molto altro.

Simone Montori della Rete Studenti MEDI, scuole superiori di Viterbo e provincia, ha focalizzato il suo intervento sui tagli futuri nella scuola pubblica: riduzione di circa 6000 docenti e 2000 unità tra il personale ATA e di segreteria.

Un intervento relativo alla problematica della non autosufficienza è venuto da Anna Maria Eremo, ex insegnante ed ora membro della lega Spi Cgli Civitavecchia, Roma Nord, Viterbo che ha illustrato le difficoltà pratiche, ma soprattutto quelle burocratiche con le quali si deve rapportare ogni giorno una persona fragile.

 




“Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”, Spi Cgil e Uilp in piazza a  Viterbo

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Il 28 ottobre le pensionate e i pensionati di CGIL e UIL del Lazio saranno in piazza in tutte le province della regione con lo slogan “Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha” per contrastare la legge di bilancio preparata dal Governo. Una legge di bilancio ancora una volta inadeguata ad affrontare le priorità delle persone e che rischia di peggiorare significativamente la condizione materiale di vita delle pensionate e dei pensionati.

Pensioni, sanità, fisco e non autosufficienza sono i temi a valle della mobilitazione.

Temi di interesse generale che, come fili intrecciati, tessono la tela della dignità e dei diritti di ognuno.

Rivendichiamo il diritto ad una Sanità pubblica efficiente, fatta di medici, infermieri ed operatori ospedalieri qualificati, in pieno organico e ben retribuiti, e il diritto alle cure gratuite con l’eliminazione delle bibliche liste d’attesa che stanno costringendo milioni di malati a smettere di curarsi.

Diciamo no alla privatizzazione di beni e servizi sanitari pubblici e no all’autonomia differenziata.

Chiediamo politiche di investimento a favore dei giovani per contrastare la fuga dei cervelli, di sostegno alle giovani coppie e di inclusione per giovani, donne e immigrati contro l’inverno demografico.  Senza il loro contributo non sarà possibile nel prossimo futuro garantire la tenuta del sistema pensionistico.

Ci mobilitiamo perché è tempo di rivedere il criterio di rivalutazione delle pensioni presenti e future, non rispondente ai reali valori dell’inflazione.

Chiediamo di rafforzare la rete di sostegno alle persone anziane e non solo, con particolare attenzione alle RSA, Case di Riposo e Assistenza domiciliare.

Per tutte queste ed altre ragioni, manifesteremo a Viterbo a Piazza della Repubblica a partire dalle ore 10.

Invitiamo a partecipare: le istituzioni, i rappresentanti politici locali, le realtà associative e le cittadine e i cittadini tutti.

Cinzia Vincenti – SPI CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo

Franco Palumbo – UILP Viterbo




“Borgo con Gusto” a Castiglione in Teverina

CASTIGLIONE IN TEVERINA ( Viterbo) – Si terrà il 28 e 29 settembre a Castiglione in Teverina (VT), tipico borgo della Tuscia situato su un colle, vicino al confine con l’Umbria e a pochi passi dal Fiume Tevere, immerso in un silenzioso paesaggio agreste, la manifestazione “Borgo con Gusto” promossa dalle Rete d’Impresa Castiglionese. Nel corso dell’evento avrà luogo anche un educational tour riservato ai giornalisti dell’enogastronomia nazionale. L’appuntamento è per Sabato 28, per una visita guidata al MUVIS, il “Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari” più grande d’Europa con 2000 m² di spazi espositivi, situato nel cuore del borgo. Il museo è inserito all’interno del vasto ed articolato complesso produttivo dei Conti Vaselli ovvero nella grande cantina distribuita su 5 piani (1° piano, piano terra e 4 piani sotterranei), non più in uso da quasi 20 anni. Il percorso è una discesa nella collina alla scoperta della produzione vinicola “di ieri”. Si scende per 27 metri sino a raggiungere la “Cattedrale” (al -4) in cui è possibile ammirare gigantesche botti del diametro di tre metri. Il programma prosegue nel pomeriggio con la presentazione della Guida “I Sapori della Tuscia” – Viaggio Enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di paese-  del giornalista Antonio Castello. Il giorno seguente, Domenica 29, alle ore 16,30, si terrà una tavola Rotonda dal tema “Enologia e Gastronomia, volani del turismo castiglionese. Proposte e iniziativa di sviluppo” che vedrà gli interventi di esperti e giornalisti di settore. Al termine, in Piazza San Giovanni nel centro storico del borgo, ci sarà la presentazione di varie tipologie di libri, relatore Carlo Panza.  A seguire, in Piazza Maggiore, la compagnia “Il Circo Verde”, presenta: “Los Filonautas”, un suggestivo spettacolo su filo teso di un duetto di artisti di strada, mentre in Piazza dell’Apollonia si potrà assistere ad uno spettacolo di illusionismo del mago ” Novas”, mentre, nello splendido scenario del borgo, viene aperto il percorso enogastronomico con la collaborazione degli esperti sommelier del Fisar Viterbo, allietato dalla musica dal vivo di talentuosi musicisti, con assaggi di vini e prodotti tipici locali.




Entra nel vivo la IX edizione del “Teverina Buskers”

CELLENO ( Viterbo) – Tutto pronto per tre giorni di pura meraviglia, con oltre 50 spettacoli, il mercato-esposizione di artigianato artistico, la mostra fotografica e il gustoso street food, che in un crescendo di appuntamenti, tutti gratuiti, accoglieranno l’affezionato pubblico per la IX Edizione del Teverina Buskers – Festival degli Artisti di strada.

Iniziato nella serata di ieri con un appuntamento dedicato soprattutto al pubblico cellenese, che ogni anno accoglie con entusiasmo e allegria la pacifica invasione degli artisti e del numeroso pubblico, il Festival si concluderà domenica 22 con il Gala dei saluti con il meglio degli artisti ospiti.

Il Teverina Buskers organizzato dall’associazione Il Circo Verde, con il patrocinio del Comune di Celleno e il sostegno della Regione Lazio è ormai appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte di strada, che arrivano nel piccolo comune alle porte di Viterbo da tutto il Lazio, ma anche dalle regioni vicine.

Anche quest’anno gli oltre 40 volontari, capitanati dal direttore artistico Simone Romanò, hanno trasformato il Borgo Fantasma di Celleno in un vivace palcoscenico a cielo aperto, dove artisti provenienti da varie parti del mondo si esibiranno in spettacoli che regaleranno al pubblico un divertimento sano e adatto a tutte le età. Tutto ciò attraverso un linguaggio universale,  l’arte di strada, in grado di meravigliare i più piccoli e divertire ed emozionare i più grandi.

Il Teverina Buskers è infatti un’esperienza per “bambini” di tutte le età, un’occasione unica per immergersi in un’atmosfera festosa e colorata lasciandosi trasportare dalla creatività e dall’energia degli artisti.

Tutto questo è possibile solo grazie al grande lavoro di squadra che vede Comune di Celleno, Polizia Municipale, Protezione Civile e Il Circo Verde con i tanti volontari che ogni anno arrivano da varie parti d’Italia, ma non solo, che da vita alla magia del Teverina Buskers.

Divertimento assicurato anche durante gli spostamenti con le Navetta Artistiche che portano i visitatori dal paese nuovo di Celleno al Borgo Fantasma, partendo da Piazza della Repubblica. Golose proposte di street food adatte ad ogni scelta alimentare conquisteranno i visitatori per una pausa gustosa tra uno spettacolo e l’altro.

Oggi si parte alle 18:00 con la compagnia La Fabiola e il loro modo unico di animare la loro “marionetta fuori di testa”,  che con i suoi solo 85 cm ha conquistato e divertito pubblico di varie parti del mondo.

Di seguito il programma dei prossimi appuntamenti:

VENERDI 20 SETTEMBRE

ore 18:00 – “Attenti a quei due!” – Compagnia La Fabiola

ore 19:00 – “Psycho Chicken” – Fausto Giori

ore 20:00 – “Kalabazi” – Jessica Arpin

ore 22:00 – “Love and Salt” – Duo Un Pie

ore 21:00 – “Puntadas sin Hilo” – Cie. Chimichurri

ore 19:30 – “ Famiglia Gardelone” – Mauro Paganini

ore 20:30 – “Bird Man” – Claudio Montuori

 ore 21:30 –“BELLO! A Short Story”  Cie. Fabbrica C

ore 19:45 – Apertura  Piazza Pirata

 

SABATO 21 SETTEMBRE

SAN ROCCO

ore 16:00 – “Love and Salt” – Duo Un Pie

ore 17:00 – “Psycho Chicken” – Fausto Giori

CASTELLO

ore 17:45 – G.E.T. (Giovani Emergenti al Teverina) “Theseus” – Compagnia FLAAN

ore 19:15 – “Puntadas sin Hilo” – Cie. Chimichurri
ore 21:00 – “Kalabazi” – Jessica Arpin

ore 22:45 – “Love and Salt” – Duo Un Pie

FOSSATO

ore 18:30 – “Attenti a quei due!” – Compagnia La Fabiola

 ore 20:15 – “Smash it Up” – Wunder Tandem

ore 22:00 – “Attenti a quei due!” – Compagnia La Fabiola

ore 23:30 – “Smash it Up” – Wunder Tandem

ARCHETTO

ore 18:00 – “Famiglia Gardelone” – Mauro Paganini

ore 19:30 – “Diva all’Opera” – Valentina Musolino

 ore 20:30 – “Bird Man” – Claudio Montuori
ore 21:45 – “Diva all’Opera” – Valentina Musolino

PERFORMANCE

ore 19:45 – “BELLO! A Short Story” – Cie. Fabbrica C

 ore 21:15 – “BELLO! A Short Story” – Cie. Fabbrica C

ore 22:30 – “Bird Man” – Claudio Montuori

PIRATA PIRATA

ore 18:45 – Apertura