Santa Rosa, obbligo di mascherina all’aperto a piazza del Plebiscito nelle serate del 3, 4 e 5 settembre

VITERBO – Dalle ore 20 alle ore 24 dei giorni 3, 4 e 5 settembre 2021, a piazza del Plebiscito, anche all’aperto, sarà obbligatorio l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie (mascherine). Lo ha disposto il sindaco Giovanni Maria Arena con apposita ordinanza firmata nel pomeriggio di oggi (n. 54 del 2/9/2021). “L’accensione della Macchina di Santa Rosa domani 3 settembre alle ore 21 rappresenta un momento particolarmente atteso dai viterbesi, un appuntamento che potrebbe favorire la concentrazione di molte persone nei pressi di Gloria, a piazza del Plebiscito. Cosi come potrebbe verificarsi un notevole afflusso di cittadini anche nei successivi due giorni festivi. Si potrebbero creare, anche all’aperto, situazioni di mancato rispetto del necessario distanziamento interpersonale. Ho ritenuto pertanto opportuno e necessario emanare questa ordinanza”.

In tutto il territorio comunale, anche all’aperto – si legge nel provvedimento – permane comunque l’obbligo dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie (mascherine) ogni qualvolta non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, così come previsto da vigente ordinanza del ministero della Salute. Il sindaco invita quindi a voler rispettare scrupolosamente le disposizioni previste, emesse a esclusivo interesse della collettività, a tutela della sicurezza pubblica, per impedire situazioni di contagio che potrebbero agevolare la diffusione del Covid-19.

In caso di violazione degli obblighi imposti con tale ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato, saranno applicate le sanzioni previste dalla vigente normativa dello Stato centrale. La versione integrale dell’ordinanza è consultabile sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it .




Da oggi cade l’obbligo della mascherina all’aperto

di Redazione –

VITERBO – Da oggi cade l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto con l’Italia tutta in zona bianca, dopo il parere espresso dal Comitato tecnico scientifico. Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha fatto sapere che da oggi, 28 giugno, si supera l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts. La mascherina viene tuttavia raccomandata per i soggetti fragili e immunodepressi e l’obbligo resta in caso di assembramento. Il dispositivo di sicurezza, inoltre, deve essere sempre indossato negli ambienti sanitari secondo i protocolli in essere, in tutti i mezzi di trasporto pubblico e devono essere rispettate, inoltre, le disposizioni e i protocolli stabiliti per l’esercizio in sicurezza delle attività economiche, produttive e ricreative. La mascherina sarà sempre obbligatoria al chiuso, come nei cinema, musei, teatri, sui treni e durante i viaggi in aereo, all’interno dei centro commerciali e negozi.

 




Cellere: Si rifiuta di indossare la mascherina sul pullman e minaccia il conducente; Denunciato

CELLERE (VT) – Un pregiudicato di Cellere che si trova agli arresti domiciliari ma autorizzato a uscire per incombenze di prima necessità, è salito su un pullman di linea sprovvisto della mascherina, ed il conducente è intervenuto per riprenderlo ed invitarlo ad indossarla, ma per tutta risposta il soggetto si è rifiutato ed ha minacciato il conducente che si è quindi visto costretto ad interrompere la corsa ed avvisare i Carabinieri della Stazione di Cellere che immediatamente sono intervenuti. I carabinieri appena giunti sul posto, hanno riportato ordine, obbligando il pregiudicato a mettere la mascherina, quindi hanno fatto riprendere la corsa. Il soggetto è stato denunciato dai carabinieri della Stazione per interruzione di pubblico servizio e minaccia aggravata ad incaricato do pubblico servizio.




Lazio: Al via alla campagna social “La prima cosa che indosso prima di uscire”

ROMA – Indossare la mascherina come primo pensiero della giornata. È questo il concept creativo della campagna che la Regione Lazio lancia per promuovere, soprattutto tra i più giovani, l’uso della mascherina anti-covid. Al centro della campagna ragazze e ragazzi ritratti mentre si vestono per uscire di casa che indossano, come unica cosa, la mascherina chirurgica. Il claim recita: “La prima cosa che indosso prima di uscire”.

Si tratta di una campagna di comunicazione, che sarà veicolata principalmente su tutti i canali social della Regione, che intende diffondere un messaggio di protezione, provando a mettere in campo sentimenti di empatia e partecipazione, nei confronti di una sfida a cui tutti siamo stati chiamati dall’anno scorso per combattere il virus. Allo stesso tempo la campagna si fonda su un invito, anche ironico e paradossale, che ha l’obiettivo di entrare in sintonia con la fascia di popolazione che più di tutte usa i social e le nuove tecnologie, ovvero i giovani, e che, nel contempo, gioca un ruolo fondamentale per vincere questa battaglia.

La mascherina, è bene ricordarlo, è uno strumento fondamentale per evitare la diffusione del virus, e insieme al distanziamento fisico e all’igiene ripetuta e costante delle mani, è una misura di protezione insostituibile per la riduzione del contagio da Covid 19. La Regione Lazio, dunque, scende in campo proprio per sensibilizzare  i cittadini, e in modo particolare i più giovani,  all’uso corretto e quotidiano della mascherina. Per uscire dalla pandemia e sconfiggere questo nemico invisibile c’è bisogno della collaborazione e dell’aiuto di tutti, quindi ricordiamoci di indossare la mascherina prima di uscire.




Natale e Covid: Viterbo sempre più affollata

di ANDREI MAICOCI –

VITERBO – Mancano meno di due settimane a Natale e il centro di Viterbo si è illuminato intorno all’albero in piazza del Comune e per le vie circostanti con luci e colori dati dai proiettori montati per le vie della città. Via del Corso in particolare è piena di spirito natalizio, forse anche troppo a detta di alcuni.

Via Marconi

Se durante l’ultima settimana le vie del centro sono state deserte, oggi si sono riempite di persone che passeggiavano, soli o in compagnia, guardando le vetrine dei negozi come un flâneur che passeggia per i grandi boulevard di Parigi di fine ‘800. Certamente l’allestimento dell’albero di Natale in piazza del Comune attira molta gente che, abbassando le mascherine di cui tutti erano muniti e sorridendo, si scattano un selfie o fotografano gli amici o i familiari. La corsa frenetica ai regali non si è quindi fermata neanche con l’emergenza sanitaria in corso e, causa anche le chiusure dei centri commerciali, i negozi del centro storico sono stati assaltati da persone alla ricerca del regalo perfetto. Degne di nota sono state le lunghissime file davanti “Tiger” in piazza delle Erbe, “Yogorino” in via Marconi e, forse attratti dalla novità, il nuovo negozio “JunkFood” che ha aperto i battenti da tre giorni e che è nato al posto dell’ex “Cannabis Store”.

Via del Corso

Purtroppo però, nonostante tutto, non tutti riescono ad attenersi alle regole neanche in una situazione del genere. Molte persone camminavano per strada con la mascherina parzialmente o totalmente abbassata, fumando o consumando cibi e bevande e mettendo a rischio la salute di tutte le altre che, a causa della mancanza di spazio, non riuscivano a mantenere la distanza di sicurezza. A livello percentuale le persone che violavano le regole sanitarie erano perlopiù gli anziani e le persone di mezza età, mentre gran parte dei giovani, forse perché più sensibili a determinate dinamiche, passeggiavano con le mascherine correttamente indossate. Erano presenti anche molte forze dell’ordine, sia in divisa, sia (probabilmente) in borghese che controllavano la situazione, ma la mole di persone era così vasta che risultava impossibile accorgersi di qualcuno che, anche sbadatamente, si abbassava la mascherina e poi si dimenticava di alzarla. Questa situazione porta quasi a pensare che i viterbesi si siano dimenticati del Covid o che sottovalutino la situazione che, ricordiamo, può ancora peggiorare se si agisce con disattenzione.

Piazza del Comune

Se da un lato questi assembramenti fanno crescere il rischio del contagio, dall’altro lato questo favorisce l’economia del centro storico. Avevamo intervistato poche settimane fa alcuni commercianti del Corso che avevano espresso la propria paura di perdere molto denaro o, addirittura, di essere costretti a chiudere a causa della situazione, ma forse è grazie solamente a domeniche come questa che i piccoli commercianti riescono ancora a portare il pane a casa. Altri invece si erano lamentati che il Comune non agiva per far in modo di attirare la gente, ma a quanto pare il parcheggio del Sacrario gratuito e gli allestimenti di Natale che (saggiamente) l’amministrazione Arena ha scelto di montare potrebbe in parte sopperire a questa mancanza e invogliare la gente ad acquistare i propri regali nei negozi fisici.

In conclusione, sappiamo bene che domeniche come questa fanno bene al cuore economico della città, ma ci teniamo sempre a ricordare che siamo ancora in una situazione sanitaria precaria e se è piacevole fare un giro al centro dopo una stressante settimana di lavoro, sarebbe altresì piacevole non tornare ad essere chiusi in casa a causa di qualcuno che non rispetta le regole per puro egoismo o disattenzione.




Coronavirus, il sindaco Arena: “Obbligo di mascherina all’aperto da sabato 3 ottobre”

VITERBO – Riceviamo dal sindaco Giovanni Maria Arena e pubblichiamo: “In ottemperanza all’odierna ordinanza emanata dalla Regione Lazio a firma del presidente Zingaretti, a partire da domani, 3 ottobre, anche a Viterbo sarà obbligatorio indossare la mascherina. Ritengo sia un provvedimento giusto e coerente con quanto sta accadendo nel territorio della nostra regione. Il Lazio in questi giorni è una delle tre regioni con maggiori contagi. Considerato il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi nella regione, per lo più connessi a soggetti asintomatici o paucisintomatici, di cui non sempre è possibile tracciare con precisione l’origine del contagio, è opportuno tutelarci e tutelare chi abbiamo accanto. Non dobbiamo abbassare la guardia. Per questo faccio ancora una volta appello al senso di responsabilità dei viterbesi, adulti e adolescenti. La mascherina, come disposto attraverso il provvedimento regionale, va indossata anche nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata. Sono esclusi da tale obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e chi sta svolgendo attività motoria e/o sportiva. Non dobbiamo indossare la mascherina solo perché è prevista una sanzione per i trasgressori. La dobbiamo indossare esclusivamente per bloccare o comunque ridurre notevolmente il numero di contagi”.




Assembramenti senza mascherina, quindici sanzioni a Civita Castellana

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – I carabinieri della Compagnia di Civita Castellana hanno svolto nella serata di ieri, un servizio preventivo a largo raggio nei luoghi maggiormente frequentati di Civita Castellana, per verificare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione per evitare il diffondersi del “Coronavirus”. Il servizio si è svolto nelle principali piazze e vie soggette a maggiore circolazione e assembramenti, oltre che nei locali, e nonostante la campagna di sensibilizzazione e l’ invito ad usare tali dispositivi, più volte ribadito, i carabinieri hanno sanzionato ben 15 persone sorprese in locali ed in assembramenti privi di mascherina.
I servizi proseguiranno anche nel fine settimana con l’ obiettivo di sensibilizzare i cittadini al corretto e continuativo utilizzo dei dispositivi di protezione per evitare la diffusione del virus.




Vetralla, Giardino:”Concordo con il sindaco di Sutri Sgarbi sull’uso inappropriato della mascherina”

VETRALLA (Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo: “Giusto multare per motivi di sicurezza chi la indossa senza alcuna necessità. Sutri: il Sindaco Sgarbi multa chi indossa la mascherina “senza necessità”: “Solo ladri e terroristi si mascherano il volto”.
Gennaro Giardino: “Concordo con la decisione del sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi, infatti la legge vieta di andare in giro con il volto coperto. Il nostro ordinamento penale principalmente interpreta la circostanza del volto travisato come un’aggravante del reato che sussiste ogni qualvolta in cui vi sia una lieve alterazione dell’aspetto esteriore del reo, ottenuta con qualsiasi mezzo, anche rudimentale, purché idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento del soggetto.
Valutando che si tratti di una emergenza per una pandemia e che tale mascherina dovrebbe essere indossata solo a titolo di evitare contagi in caso di assembramenti in luoghi chiusi e all’aperto.
Diversamente per chi passeggia da solo con la moglie o guida: infatti dice il Sindaco Sgarbi chi la indossa senza motivo – camminando per strada da solo, in macchina, o in un posto non a rischio assembramenti – può essere multato.
Inoltre l’uso della mascherina in auto non permette ai corpi di polizia di riconoscere il conducente e di effettuare un controllo d’identità anche a distanza mentre guida.

Alcune norme andrebbero ben valutate in quanto assurde.

Ringrazio il sindaco Vittorio Sgarbi per aver sollevato questa problematica che purtroppo è gestita da una mala informazione pubblica che sta ultimamente creando panico e ansia tra la popolazione”.

Gennaro Giardino




Sutri, il sindaco Sgarbi risponde a don Miguel Zambrano: “Ho dato istruzioni per un uso non fanatico della mascherina”

SUTRI ( Viterbo) – Il sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi risponde a don Miguel Zambrano, parroco di Sutri, che in una nota si dice “sconcertato” dall’ordinanza del Comune con cui si regolamenta l’utilizzo delle mascherine nella città della Tuscia.

“Nessuna minaccia. Pensavo che don Miguel fosse un uomo spiritoso; ma evidentemente non sa leggere. E non conosce i dati: non ci sono più modrti, nessuno fra i bambini”, afferma Sgarbi. “Lui ha dubitato di Dio, non facendo le messe. E ha ancora paura. Un tempo gli uomini della chiesa stavano fra i malati, durante la peste. Don Miguel è stato in casa. Eppure, proprio io ho chiesto al Vescovo di non mandarlo via da Sutri. Lo invito a leggere bene l’ordinanza e a valutare che la multa è un paradosso. Io ho solo dato istruzioni per un uso corretto, non fanatico, della mascherina. Quando incontrerà, come padre Hamel, un terrorista islamico mascherato, in chiesa, capirà. Serve grande pazienza con questi preti”, termina il sindaco.



A Civita di Bagnoregio scatta l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto

BAGNOREGIO ( Viterbo) – Bellezza e sicurezza sono le parole d’ordine a Bagnoregio. In queste ore il sindaco Luca Profili ha firmato l’ordinanza che introduce l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto soggetti ad assembramenti. Nello specifico sarà necessario tenerla nelle aree delle biglietterie di Battaglini e Mercatello, così come durante l’attraversamento del ponte sospeso sulla Valle dei Calanchi e nelle vie strette del borgo.

Abbiamo deciso di integrare l’ordinanza del 16 agosto del ministro della Salute Speranza che dispone l’obbligo della mascherina anche all’aperto nei luoghi a rischio assembramenti dalle 18 alle 6 del mattino – così Profili -. Nell’ordinanza che ho firmato c’è un’estensione dalle 8 del mattino alle 18. Dopo la fine del lockdown Civita è tornata a crescere e i numeri dei visitatori sono sorprendenti e incoraggianti. Non possiamo permetterci passi falsi e abbiamo il dovere di assicurare ai nostri turisti il meglio dell’accoglienza e garantire loro protezione con il rispetto delle disposizioni di barriera alla diffusione del Covid-19”.

In questi mesi il Comune di Bagnoregio ha lavorato molto al potenziamento dell’accoglienza turistica e tramite la partecipata Casa Civita sono state messe in campo tutte le misure ritenute necessarie a operare una costante promozione dell’immagine dell’attrattore e disposte in essere misure volte a garantire un’esperienza.




Coronavirus, la mascherina per alcuni è un optional

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – La mascherina per alcuni è un optional. Forse pensano che il Coronavirus sia del tutto scomparso, peccato che non sia così. Mi sono trovata in questi giorni a constatare in prima persona che qualcuno si riunisce senza indossare la mascherina né tanto meno mantenere le distanze di sicurezza…e non erano parenti…Forse hanno la convinzione, non supportata dalla comunità scientifica,che il caldo uccida il virus? Sembra che queste persone abbiano dimenticato gli oltre due mesi di lockdown, quindi, perché preoccuparsi se per l’Istituto superiore di sanità resta valida l’indicazione, nessuno escluso, dell’”uso di mascherine, quando le misure di distanziamento di almeno un metro siano di difficile mantenimento?”. Credo che serva assennatezza in questo periodo, quello che indica anche il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore generale dell’ospedale Galeazzi di Milano: “Serve buon senso – dice – Sono un ottimista, ma anche prudente. E ora più che mai dobbiamo tutti avere buon senso, al lavoro come al mare”.




Coronavirus, Omceo Roma: “No mascherina al collo o tenuta al braccio”

ROMA – “Preoccupato per la ripresa della movida romana? Sono cautamente ottimista nei confronti dei piu’ giovani, ma per godersi l’estate insieme agli amici e’ necessario che adottino comportamenti responsabili”. Risponde cosi’ il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall’agenzia Dire. “È fondamentale mantenere le distanze di sicurezza e indossare la mascherina – prosegue Magi – solo cosi’ potremo ricominciare a condurre una vita normale. Dobbiamo evitare che i contagi ricomincino a salire, i numeri sono confortanti ma bisogna stare attenti, perche’ basta poco per tornare ad una fase 1″. Si’ ad un po’ di svago, quindi, ma “se i ragazzi si affollano in strada a bere davanti a un bar e tra loro c’e’ un infetto – allerta il
presidente dei medici di Roma – succede un pasticcio, perche’ poi ognuno di quei ragazzi tornera’ a casa e rischiera’ di infettare a sua volta i familiari”.

Da venerdi’ prossimo sul litorale romano riapriranno anche le spiagge, quindi non piu’ solo passeggiate e attivita’ fisiche sulla battigia (come autorizzato dal 18 maggio), ma un vero e proprio inizio della stagione balneare. “Anche in questo caso evitiamo di fare assembramenti – raccomanda Magi – perche’ solo se stiamo attenti riusciremo a goderci l’estate”. Ma la mascherina va tenuta in spiaggia? “Non per prendere il sole, ovviamente- risponde il presidente dell’Omceo Roma – ma certamente va indossata se ci spostiamo per fare altro”.
La mascherina in spiaggia, aggiunge Magi, non serve “se sono da solo a prendere il sole oppure se sto insieme ad altre persone a distanza di un metro e mezzo o due; la mascherina va messa invece se non riesco a mantenere la distanza di sicurezza con le altre persone”.
Il presidente dei camici bianchi capitolini ricorda poi che la mascherina “va indossata dal naso al mento – aggiunge Magi – e non sotto il naso o sotto il mento, ne’ tantomeno tenuta al braccio
come se fosse una borsa”.  Secondo il presidente dell’Omceo Roma, avere dei comportamenti responsabili aiuta anche la ripresa dell’economia: “Cerchiamo di non creare problemi e di dare una mano a chi da poco ha ricominciato ad aprire le attivita’ commerciali, perche’ se dovessero ripresentarsi nuovi contagi i gestori sarebbero costretti a richiudere di nuovo – conclude – E nessuno puo’ permetterselo”.
Agenzia DIRE

 




Coronavirus, il virologo Pregliasco: “Attenzione alla barba”

di Redazione –

Il virologo dell’università di Milano, Fabrizio Pregliasco, insiste sull’importanza di  proteggere sempre non solo la bocca, ma anche il naso con la mascherina. “La mascherina, se indossata correttamente, copre sia il naso che la bocca. Ebbene, questo studio ci ricorda di fare attenzione”. Il  virologo raccomanda anche “di prestare attenzione alla barba: può dar fastidio e ostacolare il corretto uso della mascherina. Inoltre, se non viene coperta, può intrappolare le goccioline ‘cariche’ di virus”. Quindi “attenzione alla barba, che andrebbe tagliata – suggerisce Pregliasco – oppure coperta, e non va toccata. E’ bene anche evitare di toccarsi viso, naso o bocca con le mani. Infine  occorre curare con particolare attenzione l’igiene delle mani”.




Raccontaci la tua quarantena, il racconto di chi lavora presso la Rianimazione Covid di Belcolle

di REDAZIONE –

VITERBO – La signora Cristina Bigonzoni ci racconta la sua quarantena: “La mia quarantena…Non la definirei una quarantena ma il periodo più impegnativo della mia vita, sia a livello professionale che come mamma, moglie, cittadina.
Lavoro nella rianimazione COVID di Belcolle, e la mia vita e quella della mia famiglia da un mese e mezzo si è completamente trasformata.
Mi alzo la mattina e spero che nessuno dei miei mi venga a dare il buon giorno per non dovermi MASCHERARE e schivare quell’abbraccio che istintivamente mi vorrebbero dare. Mi vesto velocemente ed esco di casa. Salgo in macchina e li….sono LIBERA niente mascherina..ARRIVO al lavoro e qui, oltre alla mascherina, mi vesto come un astronauta e ..vai inizia il viaggio dentro al COVID. Finito il turno mi lavo fino a espellerli, mi rivesto e …via a casa…E ADESSO viene il BELLO, prima di scendere dalla.macchina indosso nuovamente la MIA AMICA MASCHERINA che non mi lascia mai come una armatura, per protegge i miei CARI.. È un mese e mezzo che non abbraccio i miei figli, mio marito.. È un mese e mezzo che non vedono la mia espressione, perché celata dalla mia MASCHERINA”.

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