Covid, da domani niente mascherine all’aperto

Finisce domani l’obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto. Si tratta dell’inizio di un percorso che da qui alla fine di marzo, quando scadrà lo stato di emergenza, porterà ad un allentamento di tutte le altre restrizioni compreso il green pass, e che non è escluso possa avere anche un’accelerazione, con alcuni divieti che potrebbero cadere anche prima del 31 marzo.

Da domani, quindi, niente mascherina all’aperto, anche se bisognerà portarla con sé  ed indossarla nelle situazioni di assembramento. Riaprono le discoteche, settore più di tutti penalizzato negli ultimi due anni di emergenza. Dovranno mantenere una capienza del 50% al chiuso e in pista si potrà ballare in pista senza la mascherina. Il 31 marzo scadrà poi lo stato d’emergenza e il 15 giugno finirà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.

L’orientamento governativo è quello di non prorogarlo. In quella data forse  si potrebbe dire addio anche alle mascherine al chiuso.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto: “Credo che già dal mese di marzo si possa prevedere un allentamento del green pass, graduale, partendo dai luoghi all’aperto”. Il sottosegretario Pierpaolo Sileri è, invece, più cauto e dice: “Sicuramente andrà fatta una revisione del sistema con la fine dello stato d’emergenza ma è prematuro pensare di toglierlo prima”. Sileri, ritiene, invece, che anche prima del 31 marzo si potrà avere l’abolizione dell’isolamento per i positivi asintomatici.

 




Speranza: “Dall’11 febbraio niente più mascherina all’aperto”

ROMA – Vista l’ordinanza del Ministro della salute 31 gennaio 2022, recante «Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 1 0 febbraio 2022, n. 26, con la quale, tra l’altro, è stato previsto fino al IO febbraio 2022, l’obbligo, anche in zona bianca, di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all ‘ aperto;
Vista la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità dell’I l marzo 2020, con la quale l’epidemia da COVID-19 è stata valutata come «pandemia» in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale;
Ritenuto necessario e urgente prevedere, in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica da Covid-19 a livello nazionale e internazionale, misure concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie sull’intero territorio nazionale;
Emana la seguente ordinanza:
Art. I
I. Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private.
2. Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all ‘aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti.
3. Non hanno I ‘obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:
a) i bambini di età inferiore ai sei anni;
b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo;
c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
4. L’obbligo di cui al comma I non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.
5. Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono comunque derogabili esclusivamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico.
6. L’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio.
Art. 2
1. La presente ordinanza produce effetti a partire dall’I I febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022.
2. Le disposizioni della presente ordinanza si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
La presente ordinanza è trasmessa agli organi di controllo e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 8 febbraio 2022
Il Ministro della salute
(On. Roberto Speranza)




Raggiunto accordo per costo mascherine Ffp2 a 75 centesimi

di REDAZIONE- E’ stato raggiunto l’accordo con le associazioni di categoria per il prezzo calmierato delle mascherine Ffp2. In accordo con il ministero della Salute e l’ordine dei farmacisti, la struttura commissariale si è accordata con le associazioni di categoria Federfarma, Assofarm e Farmacie unite per la vendita a 75 centesimi di euro ciascuna. L’accordo sarà siglato a breve. Ricordiamo che le mascherine Ffp2 sono obbligatorie: per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale

cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati; per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto; per l’accesso e l’utilizzo di: voli commerciali; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni; autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente; funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento; mezzi del trasporto pubblico locale o regionale. Inoltre, le mascherine Ffp2 servono per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al covid e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena ma soltanto all’autosorveglianza, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo.

 




Stretta di Natale per frenare i contagi da Covid

Torna l’obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia. La decisione presa questa mattina dalla cabina di regia a Palazzo Chigi con il presidente del consiglio, Mario Draghi, i capidelegazione dei partiti e il Cts, il Comitato tecnico scientifico per frenare l’impennata della curva dei contagi. ⁣⁣Inoltre, per quanto riguarda la mascherina, verrà introdotto l’obbligo delle Ffp2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, ma anche per il trasporto pubblico locale. ⁣⁣Dal 1 febbraio 2022 la durata del green pass ottenuto con la vaccinazione contro il Covid, inoltre, calerà da 9 a 6 mesi. Arriverà anche un’ordinanza del ministro della Salute, Speranza per ridurre i tempi della terza dose a 4 mesi dai 5 attuali di distanza dalla seconda. ⁣⁣

Fino al 31 gennaio si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato alla ristorazione al chiuso anche al banco e viene vietato il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi. ⁣⁣Inoltre, sempre fino al 31 gennaio,  arriva il divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. Ora queste misure andranno confermate e varate in Consiglio dei ministri.⁣⁣

Durante la cabina di regia sarebbe stato chiesto lo sforzo per uno screening eccezionale di massa per il rientro a scuola degli studenti dopo le vacanze di Natale. Secondo quanto viene riferito da fonti governative, non è previsto un ritorno alla Dad o di prolungare le vacanze.
⁣⁣




Da oggi in tutto il Lazio obbligo di mascherine all’aperto fino al 23 gennaio

ROMA – Nel Lazio da oggi scatta l’ordinanza del governatore Zingaretti per l’obbligo delle mascherine all’aperto e sorveglianza del personale sanitario almeno ogni 10 giorni. L’obbligo durerà fino al 23 gennaio.

L’ordinanza prevede: 1. a decorrere dalle ore 00:00 del 23 dicembre 2021 e fino alle 24:00 del 23 gennaio 2022 è disposto l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina di protezione individuale nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata, ferme restando le disposizioni vigenti in materia di Certificazione Verde Covid-19;

2. per tutta la durata della presente ordinanza, è disposto l’aumento della frequenza dello screening del personale sanitario e sociosanitario operante nelle strutture sanitarie, pubbliche e private prevedendo l’esecuzione di un test con periodicità non superiore ai 10 giorni, al fine di intercettare tempestivamente eventuali casi positivi, fermi restando gli ulteriori obblighi previsti dalla stratificazione del rischio in capo all’Azienda Sanitaria o Struttura sanitaria.

3. l’esenzione dall’obbligo di cui al punto 1. è prevista per i bambini con età inferiore a sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e nel corso dell’esercizio all’aperto di attività motorie e/o sportive”




Vetralla Futura: mascherine all’aperto, ordinanza insufficiente e superficiale

VETRALLA (Viterbo) – Riceviamo da Vetralla Futura e pubblichiamo: “Con l’ordinanza del sindaco numero 151 del 6 dicembre 2021 è stato introdotto nel territorio del Comune di Vetralla, con effetto immediato, l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree (mascherine) all’aperto fino al 9 gennaio 2022, con lo scopo di contenere e gestire la diffusione del Covid-19 nel periodo natalizio.

Ferma restando l’urgente necessità di provvedimenti in tal senso, alla luce dei dati quotidiani che evidenziano l’inequivocabile e preoccupante fase di ripresa della pandemia sia a livello nazionale sia regionale e locale, riteniamo l’ordinanza del sindaco di Vetralla insufficiente per un’efficace prevenzione dal rischio di contagio, oltre che piuttosto superficiale nelle motivazioni addotte.

L’obbligo di mascherina all’aperto è stato introdotto nella fascia oraria che va dalle 9 alle 20. Si tratta di un arco di tempo troppo ridotto, considerando almeno due aspetti. Al mattino, ben prima delle 9, avviene l’ingresso a scuola di alunni e insegnanti e sono presenti anche numerosi genitori che accompagnano i figli, creando inevitabilmente un maggior affollamento. Nelle ore serali, dopo le 20, invece sono tanti i gruppi di ragazzi e giovani che restano fuori fino a tardi, moltiplicando i rischi di assembramento.

Oltre a tutto ciò, ci stupisce il fatto che nelle motivazioni dell’ordinanza non si faccia menzione di eventi e manifestazioni in svolgimento a Vetralla, in particolare di uno ben noto che attira migliaia di visitatori da tutta la provincia e da Roma. Non solo: le stesse motivazioni presenti nel testo sembrano voler esaltare essenzialmente l’aspetto consumistico della festa del Natale, rilevando che solo “l’affollamento delle vie dello shopping rischia di essere un veicolo di diffusione del contagio”, senza nominare altre potenziali occasioni di assembramento, come appunto la scuola, il divertimento notturno e altri luoghi di aggregazione quali appunto gli eventi.

Da parte dell’amministrazione comunale ci saremmo aspettati, invece, un fermo e convincente invito a tutti i soggetti responsabili a controllare il possesso del green pass ogni qual volta sia previsto dalle norme e in generale un monito a tutta la popolazione a non abbassare la guardia di fronte alla risalita dei contagi che stiamo purtroppo vivendo. Se vogliamo mantenere le libertà faticosamente riconquistate, è opportuno mantenere ora più che mai elevato il livello di attenzione e prevenzione, per non vanificare gli sforzi effettuati finora. Ci auguriamo quindi che anche il nostro Comune si attivi in tale direzione con mosse adeguate ed efficaci, per la sicurezza e la salute di tutte le persone”.




Acquapendente, il sindaco Terrosi introduce l’obbligo di mascherine all’aperto

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il sindaco di Acquapendente Alessandra Terrosi emette ordinanza sindacale per l’introduzione delle mascherine all’aperto. Ecco il testo ufficiale:

  1. è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all’aperto alle ore 00.00 del giorno 8 dicembre alle ore 24.00 del 7 gennaio 2022:

– per l’accesso ai mercatini posti sotto il loggiato comunale di Piazza G. Fabrizio, nei giorni 8, 12, 19 dicembre 2021, 2 e 6 gennaio 2022;

– per l’accesso ai luoghi interessati dalle manifestazioni natalizie;

– in occasione del mercato settimanale del venerdì nelle aree interessate dallo stesso;

  1. non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:

– i minori di età inferiore ai sei anni

– le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi

– i soggetti che svolgono attività sportiva, purché mantengano la prevista distanza interpersonale con le altre persone.

Che in zona bianca resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto:

  • in situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti/affollamenti;
  • negli spazi all’aperto delle strutture sanitarie;
  • in presenza di soggetti con conosciuta alterazione del sistema immunitario

 

 




Obbligo di indossare le mascherine all’aperto, il sindaco Arena firma l’ordinanza

VITERBO – Dal prossimo 6 dicembre al 9 gennaio 2022, nei centri abitati del territorio di Viterbo, nei luoghi all’aperto, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie con le seguenti modalità: nei giorni di venerdì, sabato e domenica e tutti gli altri festivi e prefestivi dalle ore 9 alle ore 2 del giorno successivo; negli altri giorni dalle ore 9 alle ore 20.
Questo quanto riportato nell’ordinanza contingibile e urgente firmata dal sindaco Giovanni Maria Arena questa mattina, in attesa di pubblicazione.
“L’ordinanza entrerà in vigore da lunedì 6 dicembre – spiega il sindaco Arena -. Già da giorni, in più occasioni, avevo anticipato questo provvedimento. La parola d’ordine di questo periodo di festività natalizie deve essere prevenzione. I dati nazionali registrano un incremento dei contagi. E Viterbo è in linea con tali dati. Degli odierni 119 nuovi positivi in tutta la provincia, la nostra città ne conta ben 38. I numeri di questi giorni sono abbastanza preoccupanti, che ci fanno ricordare quelli registrati nei mesi scorsi, durante l’ultima ondata. Le indicazioni del Governo, del presidente della Regione e del prefetto di Viterbo sono chiare. Prudenza. Soprattutto in questo periodo, soprattutto nei luoghi di aggregazione, e in occasione di eventi e manifestazioni.
Prevenzione e prudenza – raccomanda ancora il sindaco -. Al di là dei vaccini, che ad oggi sono la principale forma di protezione verso questo virus, dobbiamo indossare la mascherina e rispettare tutte le altre misure previste. Viviamo il Natale, ma facciamolo in sicurezza. Nel rispetto della nostra salute e di quella degli altri”. Infine, un passaggio sui controlli. “Saranno intensificati i controlli sul territorio da parte della polizia locale e delle altre forze dell’ordine”. A tal proposito, si ricorda che in caso di inottemperanza dell’ordinanza, saranno applicate le relative sanzioni previste dalla vigente normativa.



Covid e mascherine all’aperto: se ne discuterà domani in Prefettura

di REDAZIONE-

VITERBO- Si svolgerà domani l’incontro convocato in Prefettura per discutere dell’uso delle mascherine all’aperto e del decreto che entrerà in vigore il prossimo 6 dicembre. Il sindaco Giovanni Arena porterà domani la proposta del comune di Viterbo di  introdurre l’uso delle mascherine all’aperto nel fine settimana, quando sono previsti maggiori assembramenti. Verrà valutato anche se estendere l’ordinanza dell’uso delle mascherine all’aperto  in tutta la città o solo per quelle zone dove si svolge lo shopping natalizio. Intanto a Roma, il sindaco Gualtieri introduce a partire dalle 10 di sabato prossimo 4 dicembre, fino alla mezzanotte di venerdì 31 dicembre, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto nelle vie dello shopping individuate dalla Questura e sottoposte a misure straordinarie di controllo e in tutti i luoghi in cui non è possibile garantire il distanziamento interpersonale. Continuano ad essere esclusi da tale obbligo i bambini sotto i 6 anni, le persone con disabilità e quelle impegnate in attività sportiva.

 




Lazio, Zingaretti a sindaci e prefetti: “Valutate l’utilizzo delle mascherine all’aperto”

ROMA – Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha invitato una lettera ai Prefetti e ai Sindaci del Lazio. Di seguito il testo della missiva: “L’evoluzione della pandemia da Covid-19 impone a tutti noi la massima attenzione e responsabilità. Grazie alla larga adesione alla campagna vaccinale, nella nostra regione il dato relativo ai ricoveri, e in particolare a quelli nelle terapie intensive, resta sotto controllo. La situazione epidemiologica tende tuttavia al peggioramento, e rende necessario un controllo puntuale e rigoroso sulla sicurezza dei comportamenti. Oggi siamo chiamati nuovamente a uno sforzo per determinare condotte rispettose delle regole imposte dall’emergenza e a vigilare perché queste vengano osservate da tutti. Ritengo, per questi motivi, importante porre la massima attenzione di tutti gli attori interessati, dagli Amministratori locali alle Forze di Polizia, al fine di garantire ovunque il rispetto delle regole di sicurezza per la salute pubblica. Ove necessario, anche valutando l’adozione di misure particolari, sempre basandosi sull’incidenza del virus nelle varie realtà territoriali della Regione: mi riferisco in particolare all’obbligo di mascherine all’aperto, soprattutto nei luoghi di aggregazione e nei centri dello shopping. Certo di poter contare anche in questa occasione sulla Vostra piena collaborazione, porgo i miei più cordiali saluti.”




Via le mascherine all’aperto, da lunedì 28 giugno

di Redazione –

ROMA – Da domani, 28 giugno 2021, via le mascherine all’aperto. A specificarlo è il presidente dell’istituto superiore di sanità e portavoce del Cts, Silvio Brusaferro. Resterà comunque necessario indossarla al chiuso e all’aperto, in caso di situazioni di assembramento.

“La realtà al momento permette di toglierle – spiega – con solo 11 casi per centomila abitanti. Il monitoraggio della situazione consente di comprendere come varia la situazione ed eventualmente intervenire per reintrodurre misure”.




Dal 28 giugno niente più obbligo di mascherine all’aperto

di REDAZIONE-

ROMA- Arriva la decisione politica dopo quella espressa dal Comitato tecnico-scientifico: dal 28 giugno niente più obbligo di portare mascherine all’aperto. ⁣ Ad annunciarlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza: “L’obbligo verrà eliminato, soltanto all’aperto, a partire da lunedì 28 giugno”. Quindi, la politica conferma la decisione del Cts ed il ministro lo annuncia attaverso un post su Facebook: “Dal 28 giugno superiamo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts”.⁣




Mascherine e divise di protezione, Gubbiotto (Confael) scrive al direttore sanitario della Asl

VITERBO – Riceviamo da Egidio Gubbiotto (Confael Viterbo) e pubblichiamo la lettera indirizzata al direttore generale della Asl di Viterbo: “Ill.ma Dott.ssa Antonella Proietti, Direttore Sanitario dell’Azienda A.S.L. di Viterbo, con grande amarezza siamo, ancora una volta, a segnalare la gravità che, a nostro parere, imperversa tra i dispositivi di protezione individuale, (D.P.I.), forniti quindi distribuiti tra gli Operatori Sanitari di tutte le qualifiche professionali dipendenti dell’Azienda dove la S.V. è Direttore Sanitario titolare.

Mascherine “farlocche”, carenza di divise, assenza di idonee copri scarpe, ecc., mettono a rischio di contagio dall’attuale virus che miete vittime ed ingorghi negli ambienti ospedalieri. Le nostre numerose proteste, segnalazioni e proposte, ad oggi “sono evaporate nel nulla”, senza risposte né provvedimenti in merito. Da quanto di nostra conoscenza, gli ordini dei D.P.I. e  la loro distribuzione nelle varie Unità Operative, è centralizzata presso la farmacia interna della A.S.L. di Viterbo, quindi ci sorge spontaneo domandare: ma il Direttore della farmacia interna, con un ottimo stipendio, perché acquista e distribuisce dispositivi che mettono in serio pericolo la salute e la vita di tutti Operatori Sanitari ? Acquisire e distribuire tali D.P.I. è reato? Gli Operatori Sanitari che nel tempo si sono contagiati ed uno ha perso la vita, coinvolgono nelle responsabilità il Direttore in questione?  Il S.P.P. ha verificato l’idoneità dei D.P.I.? I rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, si sono mai attivati? L’I.N.A.I.L. , l’Ispettorato del Lavoro e lo SPRESAL, cui la presente è inviata per conoscenza, hanno vigilato e accertato tale situazione? A queste domande potrebbe rispondere soltanto l’Autorità Giudiziaria, ma non esula la Dirigenza A.S.L. Sulle divise che continuamente mancano o di misure sproporzionate  nonchè rotte, a volte rotte  e di dubbia igiene, ad oggi non ci risultano adottati provvedimenti nei confronti dell’Azienda appaltatrice. I copri scarpe poi sono  “la ciliegina nella torta”, la fornitura equivale a prodotti che si rompono nell’immediatezza mentre si calzano, costringendo, gli Operatori Sanitari, per questo motivo o per l’assenza, ad indossare sacchetti dei rifiuti. A ciò ribadiamo il nostro parere sulla distribuzione del personale e su servizi emergenziali, con sovraccarico di lavoro per alcuni a favore di altri. A conferma di quanto suddetto, si allegano foto rinvenute nella cassetta della posta della scrivente Organizzazione Sindacale. Auspicando un riscontro in  merito, si inviano distinti saluti”.




La Cisl Medici Lazio chiede chiarimenti sulla distribuzione al personale sanitario di Dpi-mascherine con la dicitura “For Medical Use Prohibited”

La Cisl Medici Lazio, con pec del 5 aprile indirizzata alla Regione Lazio, ha chiesto urgenti chiarimenti sulla distribuzione al personale sanitario di DPI-mascherine recanti sulla confezione le dicitura “For Medical Use Prohibited” – “Non Medical Usage” – “Non medical” ed altro analogo significato.“Infatti – scrive la Cisl Medici Lazio su un comunicato – nonostante sia passato ormai moltissimo tempo da quando nei primi mesi del 2020 la carenza di mascherine era drammatica, ancora oggi a distanza di oltre un anno dalla prima fase della pandemia perdura la distribuzione di DPI recanti in confezione tali dichiarazioni.
La Cisl Medici, a tutela della salute e sicurezza dei propri iscritti e degli operatori sanitari, ha pertanto chiesto una specificazione di appropriatezza di tali DPI nel contrasto alla diffusione del contagio della infezione da Sars CoV2 ed ha chiesto alla Regione Lazio di indicare se tali DPI sono conformi ed appropriati all’uso negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie”.




Al parco di Santa Lucia vetro e mascherine usate tra i giochi dei bambini

di REDAZIONE-

VITERBO-Vetro e mascherine rotte gettate nel parco pubblico di Santa Lucia a Viterbo. Una signora ci segnala come questo pomeriggio il figlio, giocando con un amichetto, a fianco dello scivolo,  ha trovato un vetro rotto e una mascherina gettata tra le erbacce. Le mamme chiedono, quindi, di intervenire visto che si tratta di un parco dove ci giocano i bambini. Gli adulti la sera, a quanto pare, lo usano per gettarci bottiglie e mascherine usate. “Bisogna che questi parchi vengano tenuti bene, è un dovere del sindaco”- ci scrive la lettrice. Rigiriamo al primo cittadino la segnalazione.




Viterbo, Fdi: “Nelle scuole mascherine da adulti, continua lo sperpero di denaro pubblico”

VITERBO – Riceviamo da Fratelli d’Italia Viterbo e pubblichiamo: “Ancora una volta ci troviamo a leggere articoli di genitori esasperati per la situazione nelle scuole causa COVID.

È di ieri mattina l’articolo della mamma di uno studente della scuola elementare Villanova che lamenta le dimensioni delle mascherina fornite ai bambini.

Ad un anno ormai dall’inizio della pandemia rimaniamo senza parole per i problemi che giornalmente emergono nel nostro Paese dall’applicazione dei protocolli imposti e soprattutto dal materiale fornito dai ministeri nella persona di Domenico Arcuri, nonché commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.

Bene, dopo aver speso 119milioni di euro per trasformare le classi scolastiche in piste di macchinette a scontro, in alcune scuole italiane, e nel viterbese alla scuola elementare Villanova, i bambini si ritrovano anche a giocare a mosca cieca!

Dall’articolo, con tanto di foto, apprendiamo che le  mascherine date ai ragazzi hanno la misura più grande di quella da adulti.

Fratelli d’Italia Circolo di Viterbo pretende risposte dalle istituzioni competenti su questi fatti, perché è ora di dire basta allo spreco di denaro pubblico che giornalmente scopriamo.

Apprendiamo, inoltre, di inquietanti intercettazioni che emergono dall’inchiesta sull’affaire delle mascherine cinesi acquistate dal Commissario Arcuri da società cinesi per 1miliardo e 200 milioni che hanno fruttato 72 milioni di provvigioni a uomini legati alla sinistra (vedi Mario Benotti), sui quali stanno indagando le Fiamme Gialle.

Per fronteggiare la pandemia e la profonda crisi economica nel nostro Paese c’è bisogno di risposte concrete e azioni efficaci e Fratelli d’Italia non rimarrà di certo a guardare”.

 




Righini, Fdi: “Su inchiesta mascherine Lazio Procura chiarisca”

ROMA- “Quanto appurato e comunicato alla stampa dalla magistratura, in relazione ai loschi affari che sembrano essere intercorsi tra faccendieri ed istituzioni a proposito delle mascherine ordinate dal commissario della Protezione Civile Arcuri, ripropone l’urgenza di sapere come sono andate effettivamente le cose anche nella vicenda dell’improvvida commessa effettuata dalla Regione Lazio alla Ecotec. Ricordiamo che per quell’incauto acquisto fu versato un anticipo di circa quattordici milioni di euro, che ancora deve essere restituito. Quando si indaga su chi sperpera il denaro dell’Erario è fondamentale che l’opinione pubblica sia informata se c’è stato dolo e chi l’ha commesso. Questa regola di comunicazione attiene alla democrazia e deve essere applicata senza la logica dei due pesi e due misure”. Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi.




Covid-19, Zingaretti: “Parte oggi la campagna per l’uso delle mascherine”

ROMA – “Indossare la mascherina vuol dire creare una protezione per se stessi, ma soprattutto per chi ci sta vicino. Per questo la Regione Lazio ha lanciato oggi una nuova campagna di comunicazione sull’uso delle mascherine, con l’obiettivo di sensibilizzare ancora una volta i cittadini, soprattutto quelli più giovani, all’utilizzo di questo fondamentale dispositivo di protezione. Ogni giorno nel Lazio si fanno migliaia di vaccini, oggi supereremo quota 250mila persone vaccinate, ma non basta. Per sconfiggere questo virus è necessario continuare a rispettare le regole, mantenere il distanziamento, evitare assembramenti ma soprattutto indossare le mascherine. Per uscire dalla pandemia oggi più che mai c’è bisogno della collaborazione di tutti. La Regione Lazio c’è e continua a fare la sua parte”.

Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.