Santa Rosa, Mecarini: “Facchini pronti, a fine giugno le prove di portata, per le cene in piazza serve ok della Sovrintedenza”

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Il presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini, presente oggi all’inaugurazione della plasma emoteca in piazza del Comune riferisce in merito alla possibilità per quest’anno di riprendere il trasporto della Macchina di S. Rosa. “Siamo prontissimi e stiamo iniziando in questi giorni le prime operazioni propedeutiche alla prova di portata, quindi faremo i prelievi del sangue e l’elettrocardiogramma sotto sforzo per tutti quelli che devono portare la Macchina. A fine giugno, probabilmente dopo le elezioni,  faremo le prove di portata nell’attesa che venga consolidato il 3 settembre 2022 come data del trasporto ufficiale dopo la lunga ed interminabile pandemia che ci ha visti privi del trasporto. Noi siamo tutti pronti, carichi ed entusiasti e contiamo che non ci saranno più  ostacoli che possano frapporsi al trasporto”.

Per le cene in piazza San Lorenzo, che caratterizzano i giorni precedenti il trasporto del 3 settembre sono un momento di socialità, ma anche di solidarietà,  ha spiegato: “Stiamo aspettando di poter presentare alla Sovrintendenza un piano specifico per avere l’autorizzazione che, una volta girata al Comune,  sarà d’aiuto per concederci la piazza di San Lorenzo perché con i problemi che ci sono stati ultimamente c’è bisogno della Sovrintendenza. Se ci sarà questo ok poi andiamo avanti come da copione e torneremo con le cene in piazza”.




Accensione della Macchina di Santa Rosa il 3 settembre con una delegazione di facchini

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – “Parteciperemo alla messa del 3 settembre ore 18.30. Poi in giacca e cravatta, niente divisa, una delegazione parteciperà all’accensione della macchina alle 21, sempre del 3 settembre”. Così Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa, annuncia la partecipazione di una delegazione di facchini a due appuntamenti in occasione della festa di Santa Rosa. I facchini non indosseranno però la loro divisa, che per il secondo anno consecutivo resterà chiusa dentro l’armadio. Le decisioni sono state prese ieri sera, nel corso di una cena in cui si sono rivisti tutti i facchini e dopo una piccola riunione del consiglio direttivo. “I facchini sono troppo delusi per fare altro – spiega Massimo Mecarini – Ci voleva un po’ più di coraggio, visto che in altre città come Foligno e Orte le cose si sono fatte. Magari si poteva organizzare il trasporto della Macchina senza gente o con un accesso limitato, invece, il piano di sicurezza è rimasto al palo e si è preferito non fare per nulla il trasporto. Speriamo che il prossimo anno le condizioni sanitarie permetteranno di poterlo fare e che si potrà fare prima ancora un trasporto straordinario per salutare degnamente “Gloria”, visto che il Comune ha deciso per il prossimo anno di fare un nuovo bando per una nuova Macchina. Non nascondo che anche ieri sera è venuta fuori molta delusione da parte dei facchini perché tutti pensano che si sarebbe potuto fare qualcosa in più”.




Macchina di S. Rosa, il presidente del Sodalizio Mecarini: “Aspettiamo il 31 luglio, se finisce l’emergenza il trasporto si può fare”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – C’è ancora un piccolo spiraglio di luce per il trasporto della Macchina di S. Rosa la sera del 3 settembre. Tutto è legato ad una data: il 31 luglio. “Se ci dovesse essere il blocco dell’emergenza si potrebbe ripensare la cosa – ha affermato il presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini. Al momento il trasporto non si farà e la Macchina di S. Rosa verrà comunque assemblata per onorare la nostra Santa Patrona, molto probabilmente sul sagrato del monastero di S. Rosa, ma stiamo aspettando il 31 luglio, vediamo quello che succede, anche se io sono un po’ scettico che possa interrompersi così l’emergenza. In ogni caso noi saremo presenti. Se non si farà il trasporto, come al momento è stato detto, noi del Sodalizio saremo comunque presenti per festeggiare Santa Rosa. Ci sono delle idee, ma stiamo aspettando questa data del 31 luglio. Abbiamo parlato anche con il sindaco Giovanni Arena e con lui abbiamo concordato di attendere il 31 luglio. In tempo di pace non è mai successo che il trasporto della Macchina di S. Rosa non si facesse. Sarebbe, quindi, quest’anno, la prima volta”.

Ma se, nella migliore delle ipotesi, dopo il 31 luglio terminasse l’emergenza, ci sarebbero poi i tempi tecnici per poter realizzare il trasporto? “Tutto si fa – ha risposto il presidente del Sodalizio- Attendiamo fiduciosi”.




Coronavirus e Macchina di S. Rosa: il trasporto quest’anno non ci sarà, le parole di Rossi e Mecarini

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Il trasporto della Macchina di Santa Rosa quest’anno non si farà. La notizia è ormai ufficiale. Il Coronavirus, purtroppo, impedirà che il 3 settembre la città dei Papi possa celebrare la sua Santa Patrona con il tradizionale trasporto della Macchina. Un dispiacere per tutti i viterbesi e per gli stessi facchini, ben consapevoli però, che, di fronte a questo virus, non è possibile mettere a rischio la salute delle persone.

“La decisione era abbastanza aspettata – dichiara il capofacchino Sandro Rossi – Del resto è stato tutto bloccato, anche feste simili come il Palio di Siena che si fa in agosto. Per la sicurezza di tutti si è deciso di non fare il trasporto, né le cene in piazza dei giorni precedenti il 3 settembre. Anche posticipare l’evento è alquanto improbabile, in quanto poi cambia il tempo e non si risolverebbe nulla posticipare il trasporto di

Sandro Rossi

soli 15 giorni. Del resto non abbiamo fatto le visite mediche, le prove di portata, tutto si è bloccato. E poi è giusto che i soldi per il trasporto (sui 100 mila euro, ndr) il Comune li usi quest’anno per aiutare le famiglie in difficoltà. La Macchina passerà il prossimo anno e ce la cureremo meglio tutti quanti. Fare il trasporto in questo clima, con il distanziamento sociale, non avrebbe avuto poi  senso in quanto non avremmo potuto godere di quell’atmosfera che da sempre contraddistingue la sera del 3 settembre. Aspettiamo il prossimo anno”.

Dello stesso avviso il presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini: “Ci aspettavamo questa decisione, eravamo tutti consapevoli che il trasporto sarebbe stato annullato. Del resto altri eventi simili, come i Gigli di Nola e il palio di Siena sono stati annullati. Di fronte a certe emergenze bisogna stare con i piedi per terra e dare priorità a cose più importanti. Vediamo se il Comune vorrà fare qualcosa, come trasmettere lo scorso trasporto per la sera del 3 settembre. E’ poi giusto che questi soldi per il trasporto quest’anno vengano destinati alle emergenze. C’è scoramento, non so neanche quello che posso dire in questo momento. Siamo fermi così. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, restando fermo il fatto che la festa quest’anno non ci sarà”.




Coronavirus e trasporto della Macchina di S. Rosa: per Carramusa si può fare, per Mecarini bisogna stare con i piedi per terra

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Trasporto della Macchina di S. Rosa il 3 settembre. Secondo Gaetano Carramusa si potrebbe fare seguendo alcune dovute indicazioni. Lo ha detto ieri in videoconferenza con la sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi. Secondo Carramusa il distanziamento sociale si potrebbe applicare facendo sedere gli spettatori ad un metro di distanza l’uno dall’altro e allungando il percorso su via Marconi di 800 metri, per diluire il pubblico. Resta però il problema che sotto la Macchina di sicuro i facchini non possono rispettare il distanziamento sociale, né portare mascherine durante il trasporto per gli sforzi che sono chiamati a fare. Per Carramusa si potrebbe risolvere facendo fare ai facchini dei doppi tamponi a 3-7 giorni dal trasporto e poi mandarli in una sorta di ritiro come i calciatori. Secondo Carramusa gli stessi accorgimenti si potrebbero utilizzare per gli spettacoli all’aperto, quindi, per Caffeina e il Tuscia

Carramusa

Film fest: arrivo degli spettatori con la mascherina e poi metterli seduti a distanza l’uno dall’altro.

Abbiamo, quindi, chiesto ai diretti interessati, i facchini, cosa ne pensano di questa possibile soluzione. A parlare il presidente del sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini, che ci ha detto: “Rimango sulle mie posizioni iniziali. Bisogna attenersi alle disposizioni, poi, se ci sarà la possibilità, vedremo. Al momento io mi attengo alle disposizioni che vengono dall’alto. Tutte le ipotesi poi possono essere valutate. Posso soltanto dire ora che dobbiamo stare con i piedi per terra. Vediamo come sarà la fase II intanto. Dopodiché possiamo parlare di tutto. L’amministrazione comunale deciderà se si potrà fare il trasporto. Poi ovviamente, per portare la Macchina, ci penseranno i facchini. Tutto si può ipotizzare anche con o senza pubblico. Ma aspettiamo cosa ci dicono le autorità competenti. Bisogna valutare sempre le priorità ed adesso la priorità principale è la salute. Lo ribadisco: bisogna stare con i piedi per terra”.




Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Massimo Mecarini

di Redazione –

VITERBO – Riceviamo dal presidente del sodalizio dei Facchini di S. Rosa, Massimo Mecarini e pubblichiamo: “La mia quarantena la passo lavorando a casa, essendo in smart working. Quando ho tempo mi cimento il qualche esperimento culinario diverso. Le mie giornate sostanzialmente sono queste”.

Non dimenticate di scrivere il vostro nome e la località in cui state trascorrendo questi giorni casalinghi. Vi aspettiamo! Inviate i vostri scritti o foto a redazione@tusciatimes.eu

Forza, uniti ce la faremo ad uscire da questa situazione!

Tutte le testimonianze raccolte saranno pubblicate in questa pagina.




Coronavirus e Macchina di S. Rosa, il presidente del Sodalizio dei facchini, Mecarini: “Siamo in attesa di sapere se il trasporto si farà o meno”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Il Coronavirus ha messo in ginocchio l’economia del Paese ed ha bloccato tante attività, ma anche tanti importanti appuntamenti culturali. Per la città dei Papi da sempre l’appuntamento numero uno resta quello del 3 settembre con il trasporto della macchina di S. Rosa. Ma ad oggi è tutto sospeso, a causa del virus, a partire dalle tradizionali visite mediche ai facchini che vengono fatte in questo periodo. Grandi dubbi, quindi, anche sul trasporto del 3 settembre, a cui nessuno è in grado di dare una risposta certa. Si farà? Tutto dipende dall’andamento della pandemia e di cosa decideranno le autorità competenti. Il presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini, intervistato oggi, è chiaro: “Siamo in attesa di sapere cosa si farà quando si entrerà nella seconda fase. Bisognerà capire se il trasporto si farà, se si potrà rimandare ad ottobre, non più in là per via poi del tempo che renderebbe lo stesso rischioso o se dovremo rimandare tutto al nuovo anno. Siamo in attesa. In condizioni normali – prosegue Mecarini – avremmo fatto in questo mese le visite mediche, ma così non possiamo fare niente. Stiamo in attesa di sapere cosa decideranno le autorità competenti. Le prove di portata potremo pure farle a settembre e ad ottobre il trasporto, ma tutto dipenderà da come andrà la pandemia. I facchini, di certo, sotto la Macchina non possono tenere la distanza di sicurezza, la vicinanza ci deve essere per forza sotto la Macchina. Quindi, aspettiamo le decisioni delle autorità, fermo restando che la priorità resta quello di salvaguardare la salute. Attendiamo e speriamo bene”.