Il 13enne Gabriele Ciancuto originario di Celleno nominato da Mattarella Alfiere della Repubblica

Gabriele Ciancuto, un giovane talento di soli 13 anni che vive ad Amelia, ma è originario di Celleno, è stato insignito del prestigioso titolo di Alfiere della Repubblica dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Gabriele si è distinto per la sua straordinaria capacità di appassionare i più giovani alla scienza, scrivendo due libri bestseller: “Il sistema solare” e “La fisica per i piccoli”, entrambi pensati per bambini tra i 6 e i 10 anni. Questo riconoscimento celebra la sua spontaneità e tenacia nel condividere la passione per l’astronomia e la fisica, contribuendo a rendere accessibili concetti complessi ai più piccoli.

La sua passione per la scienza e lo studio è stata fortemente influenzata dalle sue ex maestre, Beatrice e Alessandra, che lo hanno incoraggiato fin dalle scuole elementari. Gabriele vuole fare altrettanto, ispirando i più piccoli con la stessa curiosità e entusiasmo che le sue maestre hanno suscitato in lui. I suoi libri sono nati proprio da questo desiderio di condividere la scienza con un linguaggio semplice e coinvolgente, proprio come le sue maestre hanno fatto con lui.

La sua famiglia, in particolare la mamma Simona Cannone e i nonni Ivano Cannone e Maria Rita Michetti, originari di Celleno, sono stati fondamentali nel sostenere la sua passione e creatività. I genitori, Egiziano Ciancuto e Simona Cannone, hanno espresso la loro incredulità e gioia per questo riconoscimento: “Non ci aspettavamo una notizia così straordinaria. Siamo incredibilmente orgogliosi di nostro figlio e del suo percorso. Questo premio è un riconoscimento non solo del suo talento, ma anche della sua determinazione e della sua capacità di superare le difficoltà.” I nonni, Maria Rita e Ivano, aggiungono: “Siamo felici e orgogliosi di vedere nostro nipote riconosciuto a livello nazionale. La sua storia è un esempio di come la passione e la tenacia possano portare a risultati straordinari.”

Gabriele ha commentato: “Sono profondamente onorato di ricevere questo riconoscimento. Spero che la mia storia possa ispirare altri giovani a esplorare il mondo della scienza con curiosità e entusiasmo. Ringrazio il presidente Mattarella, le mie ex maestre Beatrice e Alessandra che mi hanno insegnato tanto, e tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo percorso.”

Il Presidente Mattarella ha voluto premiare Gabriele con l’onorificenza di Alfiere della Repubblica proprio per la sua spontaneità e tenacia nel condividere la scienza con i più giovani, rendendo accessibili concetti complessi con un linguaggio semplice e coinvolgente. Questo riconoscimento celebra non solo il suo talento, ma anche il suo impegno civico e altruistico, dimostrando come la scienza possa essere un potente strumento di inclusione e solidarietà. La sua storia rappresenta un esempio concreto di cittadinanza attiva e di come l’altruismo possa fare la differenza nella società.

La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà il 15 maggio 2025 al Quirinale, nell’ambito di un’iniziativa che celebra i giovani distintisi nel 2024 per senso civico, impegno nello studio, solidarietà e altruismo. Il tema di quest’anno è “Nuove vie per la solidarietà”, sottolineando una solidarietà moderna fatta di impegno civico, tecnologia e creatività.

Questo onore è un tributo alla sua dedizione e al suo impegno nel promuovere la cultura scientifica tra i giovani, e rappresenta un esempio di come la curiosità e la determinazione possano portare a risultati eccezionali.

Su Gabriele: Gabriele Ciancuto è un giovane autore nato il 10 settembre 2011 ad Amelia, in Umbria. A soli 13 anni, ha già pubblicato due libri di successo, “Il Sistema Solare” e “La fisica per i piccoli”, che hanno riscosso un notevole successo su Amazon, diventando bestseller. La sua passione per la scienza, in particolare per l’astronomia e la fisica, è emersa durante le scuole elementari, grazie all’influenza delle sue insegnanti, che lo hanno incoraggiato a esplorare questi affascinanti campi.

Gabriele non è solo un promettente scrittore; è anche un personaggio noto nel panorama mediatico italiano. È stato intervistato dalle principali televisioni e radio nazionali, e le sue interviste sono state pubblicate nei più importanti giornali e magazine. Questo riconoscimento ha contribuito a diffondere la sua passione per la scienza tra i giovani lettori.

Recentemente, Gabriele è stato insignito dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la sua spontaneità e tenacia nell’appassionare i più piccoli alla scienza. Questo riconoscimento è stato conferito il 5 aprile 2025 e la cerimonia ufficiale si terrà presso il Quirinale il 15 maggio 2025.

Oltre alla scrittura, Gabriele è appassionato di sport, in particolare pallavolo e calcio, e sogna di diventare ingegnere aerospaziale. Attualmente frequenta la scuola media e continua a dedicarsi alla divulgazione scientifica attraverso i social media, dove condivide contenuti educativi su fisica e astronomia. La sua determinazione e il suo talento precoce lo rendono una figura promettente nel panorama della letteratura per ragazzi.




Sappe, Governo e Parlamento ascoltino il Capo dello Stato su questione penitenziaria

“Esprimiamo, ancora una volta, la nostra gratitudine al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto volgere lo sguardo alla realtà penitenziaria delle nostre carceri in occasione del suo apprezzato discorso di fine anno. È vero: sono inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale di Polizia penitenziaria, impegnato “H24” nelle sezioni detentive e i cui appartenenti sono sempre più vittime di aggressioni e atti violenti dalla parte minoritaria della popolazione detenuta più refrattaria a rispettare l’ordine e la sicurezza anche durante la carcerazione. Ma nei nostri istituti di pena si può e si deve “potere respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti alla illegalità e al crimine”. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo”.
Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria commentando il discorso di fine anno del Capo dello Stato.
La proposta operativa del SAPPE è “prevedere un sistema penitenziario basato su tre “gradini”: il primo, per i reati meno gravi con una condanna non superiore ai 3 anni, caratterizzato da pene alternative al carcere, quale l’istituto della “messa alla prova”; il secondo riguarda le pene superiori ai 3 anni, che inevitabilmente dovranno essere espiate in carcere, ma in istituti molto meno affollati per lo sgravio conseguente all’operatività del primo livello e per una notevole riduzione dell’utilizzo della custodia cautelare; il terzo livello, infine, è quello della massima sicurezza, in cui il contenimento in carcere è l’obiettivo prioritario”. Quello del sovraffollamento, secondo il SAPPE, “è certamente un problema storico e comune a molti Paesi europei, che hanno risolto il problema in maniera diversa – sottolinea Capece – L’osservazione della tipologia dei detenuti e dei reati consente di affermare che il sistema della repressione penale colpisce prevalentemente la criminalità organizzata e le fasce deboli della popolazione In effetti, il carcere è lo strumento che si usa per affrontare problemi che la società non è in grado di risolvere altrimenti”.
Per il SAPPE, “il carcere così come è strutturato oggi in Italia va cambiato. Crediamo sia davvero giunta l’ora di ripensare l’esecuzione penale mettendo da un lato i fatti ritenuti di un disvalore sociale di tale gravità da imporre una reazione dello Stato con la misura estrema che è il carcere: e dall’altro, anche mantenendo la rilevanza penale, indicare le condotte per le quali non è necessario il carcere”. E Capece conclude evidenziando che “i peculiari compiti istituzionali del Corpo di Polizia Penitenziaria sono richiamati nel motto del nostro Stemma araldico: “Despondere spem munus nostrum” (garantire la speranza è il nostro compito), iscritto nella lista d’oro alla base dello stemma. Proprio garantire la speranza è un nostro dovere istituzionale, che le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio, nelle carceri per adulti e minori della Nazione, con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato”.




Mattarella, Rocca: “Grati al capo dello Stato per le sue parole su pace, patriottismo e liste d’attesa”

ROMA – «Il richiamo alla democrazia, alla libertà e alla pace ha animato il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica: valori condivisi che ben si sposano con il senso di Speranza che porta con sé il Giubileo appena iniziato. In primo luogo, voglio esprimere gratitudine al Capo dello Stato per aver sottolineato la necessità di pace globale, dal momento che queste Feste ci fanno riflettere sui troppi tragici conflitti che, in questo momento, stanno mietendo vittime innocenti nel mondo. Voglio dire grazie al Presidente Mattarella per l’elogio all’impegno quotidiano degli operatori sanitari, definiti ‘patrioti’, ma anche per l’allarme lanciato rispetto al problema delle lunghe liste d’attesa in ambito sanitario e per la riflessione sul diritto all’accesso alle cure. Temi al centro della nostra azione di governo regionale. Ringrazio il Presidente anche per quell’importante richiamo al senso di comunità e partecipazione senza il quale non possiamo operare per il bene comune. Centrale anche l’appello al rispetto della Costituzione, base della comunità nazionale, ma soprattutto mezzo di trasmissione di Valori per le generazioni future. È di grande ispirazione il passaggio in cui il Presidente Mattarella ricorda che ‘la speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte’. Come sempre il Capo dello Stato è un faro fondamentale per l’Italia». Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.




Messaggio di Fine Anno del presidente della Repubblica Mattarella: un invito alla speranza e all’azione

di REDAZIONE-

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di fine anno, ha rivolto un messaggio denso di riflessioni e auguri agli italiani in patria e all’estero. Il suo discorso si è articolato attorno a tre temi principali: la pace, il rispetto e la speranza, con un forte richiamo all’azione collettiva e alla solidarietà.

Mattarella ha sottolineato l’urgenza della pace, evocando tragedie umanitarie come la morte di una neonata a Gaza e i bombardamenti in Ucraina. Ha ricordato che la pace, sancita dalla Costituzione italiana, è un obiettivo che l’Italia persegue instancabilmente, anche attraverso il suo ruolo internazionale, come la presidenza del G7. Non si tratta di sottomissione, ma di rispetto dei diritti umani e della dignità dei popoli.
Il rispetto, indicato dalla Treccani come parola dell’anno, è stato definito dal Presidente come il primo passo per costruire una società più accogliente. Ha parlato di rispetto per la vita, per la sicurezza sul lavoro e per la dignità umana, richiamando l’attenzione su problematiche come il sovraffollamento carcerario, la violenza giovanile e i femminicidi. Mattarella ha ribadito che non bastano parole: è necessario agire con responsabilità e concretezza.
Il Presidente ha invitato gli italiani a coltivare fiducia e a trasformare la speranza in realtà attraverso l’impegno collettivo. Ha evidenziato le contraddizioni della società moderna, come le disuguaglianze economiche e la crisi climatica, ma ha anche celebrato i successi italiani nell’export, nella scienza e nello sport. Ha posto un accento particolare sull’importanza di ascoltare i giovani, sostenere le loro aspirazioni e affrontare la crisi demografica con soluzioni concrete.
Mattarella ha lodato il patriottismo espresso attraverso il servizio civile e militare, il lavoro degli operatori sanitari e l’impegno di insegnanti e volontari. Ha evidenziato l’importanza dell’integrazione, definendola un pilastro per il futuro della società italiana.
Guardando al 2025, anno in cui si celebreranno gli 80 anni della Liberazione, Mattarella ha richiamato i valori fondanti della Repubblica: libertà, democrazia, giustizia e lavoro. Ha concluso il suo discorso con un messaggio di speranza, invitando ogni cittadino a essere protagonista del cambiamento e custode dei valori costituzionali.

“La speranza siamo noi: il nostro impegno, la nostra libertà, le nostre scelte. Buon anno a tutti!” ha concluso il Presidente, offrendo un messaggio di fiducia e responsabilità per affrontare le sfide del futuro.




Mattarella: Save the Children, risorse adeguate alla scuola per sanare disuguaglianze a partire dalla definizione dei LEP

L’Organizzazione sottolinea la necessità di colmare i divari, sia territoriali, che relativi alle condizioni socioeconomiche, alla cittadinanza, alla povertà educativa e stando al passo con le sfide e i cambiamenti della nostra società.

“Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico a Cagliari, hanno evidenziato il ruolo fondamentale che la scuola riveste nel percorso di bambini, bambine e adolescenti e il richiamo alla necessità di dotarla di indispensabili risorse adeguate affinché possa adempiere al suo ruolo fondamentale”, ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children.

La scuola in Italia è attraversata da profonde diseguaglianze nell’offerta dei servizi educativi, che compromettono i percorsi di crescita di bambini, bambine e adolescenti, soprattutto nelle regioni del Sud e delle Isole, dove si continuano a registrare, nonostante i miglioramenti, livelli di dispersione scolastica tra i più alti in Europa. Save the Children sottolinea che, affinché, si possa agire sui divari territoriali, che con l’autonomia differenziata rischiano di aggravarsi ulteriormente, è fondamentale definire e finanziare Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che assicurino eque opportunità educative, a partire dall’accesso alla mensa scolastica e al tempo pieno nella scuola primaria,

“Solo colmando i divari, sia territoriali, che relativi alle condizioni socioeconomiche, alla cittadinanza, alla povertà educativa, e stando al passo con le sfide e i cambiamenti della nostra società, accompagnando i minori nell’utilizzo delle nuove tecnologie, potremo garantire loro una reale opportunità di futuro.”, conclude Daniela Fatarella




Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontra la Direttrice generale dell’UNICEF, Catherine Russell

Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Palazzo del Quirinale la Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell.
Al centro dell’incontro i temi riguardanti la protezione dei diritti dell’infanzia, i bambini colpiti dalle guerre e dalle emergenze, tra cui Gaza, Ucraina, Sudan e Yemen, oltre che la tutela dei minorenni migranti che attraversano il Mediterraneo Centrale.
La Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell ha ringraziato la Presidenza della Repubblica e gli italiani per il loro instancabile impegno e attenzione nel dare voce ai bambini più vulnerabili nel mondo. Quest’anno l’UNICEF Italia celebra 50 anni di impegno per i bambini ai margini in tutto il mondo attraverso attività di advocacy e di raccolta fondi. Russell ha inoltre ringraziato il Presidente Mattarella per i suoi sforzi nel dare voce ai più vulnerabili, in particolare ai bambini e agli adolescenti.
La Direttrice generale dell’UNICEF è stata accompagnata dalla Direttrice regionale per l’Europa e l’Asia Centrale Regina De Dominicis, da Alejandro Escalona Agüero, referente per le relazioni con il Governo italiano dell’UNICEF Public Partnerships Division e per l’UNICEF Italia dalla Presidente Carmela Pace.

All’incontro ha partecipato anche Hannah Imordi, 23 anni, dalla Nigeria, giovane attivista dell’UNICEF per i diritti dei giovani migranti e rifugiati. Ha parlato delle principali sfide e aspirazioni dei minorenni stranieri non accompagnati in Italia, di come i programmi di protezione e inclusione sociale dell’UNICEF in Italia abbiano contribuito a migliorare la sua vita, nonché dell’importanza della sensibilizzazione e del rispetto dei diritti umani.

CREDIT FOTO: UFFICIO STAMPA QUIRINALE. 




Il Presidente della Repubblica Mattarella riceve il Presidente della CNA

VITERBO- Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto oggi al Quirinale il Presidente Nazionale della CNA, Dario Costantini, accompagnato dal Segretario Generale, Otello Gregorini, e dai vicepresidenti.

Nel corso del cordiale colloquio, Costantini ha ringraziato il Presidente della Repubblica per l’incontro che rappresenta un segnale di grande attenzione nei confronti del mondo dell’artigianato, per i valori che esprime e per il ruolo economico e sociale.

Costantini inoltre ha illustrato al Presidente Mattarella alcuni progetti sui quali è impegnata la Confederazione, in particolare lo sviluppo dell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, e la promozione del lavoro attraverso i corridoi professionali e un intenso rapporto con le scuole per rilanciare la ricca e preziosa tradizione del saper fare artigiano.

Il Presidente Costantini e la delegazione della CNA hanno invitato il Presidente della Repubblica Mattarella in occasione dell’assemblea della Confederazione nel 2026 per celebrare gli 80 anni dalla fondazione.

“È stata una grande emozione – ha commentato il Presidente Costantini – esprimere al Presidente della Repubblica la profonda fiducia nella Sua persona e nel ruolo che svolge a nome della Confederazione e di tutte le imprenditrici e imprenditori che contribuiscono con passione al benessere economico e sociale dell’Italia. L’artigianato e l’impresa diffusa rappresentano un fattore di coesione e tenuta sociale che danno vigore all’economia del Paese”.

 




Il Presidente Mattarella visita la mostra ‘Gente di Civita’ a New York

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita, durante il suo viaggio a New York, alla mostra su Civita di Bagnoregio allestita al Consolato Italiano di Manhattan.

Nell’ultima tappa della sua missione negli Stati Uniti Mattarella ha voluto salutare e ringraziare l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia e il Console Generale a New York Fabrizio di Michele. Da qui la visita alla sede del Consolato su Park Avenue dove dal 4 marzo scorso è stata allestita la mostra fotografica ‘Fra Nuvole e Vento: Gente di Civita’.

Il lavoro, realizzato dal fotografo Brian Stanton, è stato esposto per la prima volta nel 2021 proprio a Civita di Bagnoregio all’interno di Palazzo Alemanni. Quindi la tappa di New York e ora è già iniziato il lavoro per realizzare l’esposizione in altre città importanti del mondo.




Elezioni Ue, Arbia(Prospettive Future): “Bene parole del presidente Mattarella”

“Unione Europea protagonista dello scenario globale, allargamento e rafforzamento delle istituzioni Ue. E ancora auspicio che siano tanti i cittadini che il prossimo mese di giugno vadano a votare in occasioni delle elezioni europee. Il comitato esplorativo “Prospettive Future”, sodalizio del gruppo “Iniziativa 9 maggio”, accoglie con piacere e soddisfazione le recenti dichiarazioni del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Parole importanti e autorevoli che ci auguriamo aprano le coscienze degli elettori e accrescano la voglia di Europa. Nella prossima tornata elettorale, infatti, i cittadini saranno chiamati a plasmare il futuro della democrazia europea e, a nostro giudizio, stavolta è in ballo non solo la tenuta economica, sociale e politica, ma anche e sopratutto la credibilità delle istituzioni europee, sia all’interno degli stati membri, sia a livello internazionale, ossia nella capacità dell’Unione Europea di dire la sua nelle grandi questioni geopolitiche e di fronte alle tradizionali superpotenze come Usa, Russia e Cina. Ci sono poi da approfondire importanti sfide territoriali; la legislazione dell’UE norma infatti la maggior parte delle priorità delle persone: dall’ambiente alla sicurezza, dalla migrazione alle politiche sociali, fino ai diritti dei consumatori, all’economia, e allo Stato di diritto. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale assume anche una prospettiva europea, per questa ragione diventa fondamentale andare a votare. La democrazia d’altronde non dovrebbe mai essere data per scontata: è un obiettivo collettivo e una responsabilità generale in cui tutti noi abbiamo un fondamentale ruolo da svolgere. E Prospettive Future in questa direzione sta lavorando: convincere e sensibilizzare i cittadini, che hanno il diritto e il dovere di andare alle urne ed esprimere così le proprie posizioni con il voto”.

A sottolinearlo, in una nota, è il portavoce nazionale del comitato esplorativo “Prospettive Future”, Attilio Arbia.

 




Il presidente Mattarella conferirà l’onorificenza al merito della Repubblica italiana a Padre Vincenzo Bordo

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- “Buonasera, mi presento sono, Kim Ha Jong (Servo di Dio) e da 35 anni sono missionario in Corea “. Con queste semplici parole padre Vincenzo Bordo, nel mese di luglio 2023, ha salutato nella piazza di Piansano, amici, concittadini e parenti che lo hanno voluto ringraziare per la sua opera da missionario.
L’occasione è stata la presentazione di un libro documento “Chef per Amore, missionario tra i poveri in Corea” dove viene descritta l’attività che svolge padre Vincenzo ogni giorno presso la Casa di Anna in Corea.
Per questo suo operato, il prossimo 20 marzo, alle ore 16:30 presso il Palazzo del Quirinale, il Presidente Sergio Mattarella gli conferirà l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana con la seguente motivazione:
“Per le azioni di solidarietà intraprese, da più di trenta anni, accanto alle persone più povere di Seul”. Perfettamente integrato fra la popolazione coreana, svolge attività di aiuto ai più poveri. Ha fondato la “Casa di Anna” che ospita, assiste e nutre i poveri e i senzatetto della periferia della città”.

 




Mattarella al Giorno della Memoria: un richiamo alla responsabilità e alla pace

di REDAZIONE-

Durante la cerimonia del Giorno della Memoria al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha tenuto un discorso toccante, sottolineando l’importanza di ricordare gli orrori del passato per evitare che si ripetano.

Mattarella ha ricordato il periodo del fascismo in Italia, evidenziando la complicità nel perseguire le leggi razziste. Ha menzionato la Repubblica di Salò, sottolineando la sua attiva collaborazione nella cattura, deportazione e stragi degli ebrei. Rivolgendosi alla platea, inclusi sopravvissuti come Sami Modiano, il Presidente ha avvertito dei rischi attuali nel percorso umano e la necessità di evitare il ripetersi di tali orrori.

Il Capo dello Stato ha assicurato che la Repubblica italiana non tollererà minacce o prepotenze contro le comunità ebraiche, lanciando un appello contro odio e intolleranza in qualsiasi parte del mondo. Nel celebrare i ‘Giusti,’ coloro che sconfissero paura e indifferenza durante la Shoah, Mattarella ha esortato a seguire una strada diversa, lontana da odio e oppressione, guidati dal senso di umanità.

Il monito si è esteso ad Israele, invitato a perseguire la strada della pace contro guerra, violenza e sopraffazione. Mattarella ha condannato con forza gli eventi del 7 ottobre perpetrati da Hamas, definendoli una raccapricciante replica degli orrori della Shoah, e ha manifestato solidarietà a Israele, ribadendo l’impegno per la sua sicurezza.

Il Presidente ha espresso angoscia per gli ostaggi e le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Nel contesto del Giorno della Memoria, è stata menzionata la decisione della Corte dell’Aja di non archiviare l’accusa di genocidio contro Israele avanzata dal Sudafrica. La presidente dell’Unione Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ha commentato la decisione definendola dolorosa.




Celebrazione del 227° Anniversario del Tricolore Italiano: Un Simbolo Radicato nella Storia Nazionale

di REDAZIONE-

Oggi segna il 227° anniversario della nascita del primo Tricolore rosso, bianco e verde, deliberato dal Parlamento della Repubblica Cispadana a Reggio Emilia. Questo emblema nazionale, radicato nelle tappe cruciali della storia italiana, continua a essere un simbolo vitale della Patria, come sottolineato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

L’articolo 12 della Costituzione afferma il Tricolore come la Bandiera della Repubblica, rappresentando così i sentimenti di coesione, identità nazionale e gli ideali di libertà, democrazia, giustizia sociale e rispetto dei diritti umani. Il presidente Mattarella esprime un giusto orgoglio per il patrimonio di storia e cultura rappresentato dal Tricolore, sottolineando come esso inciti i cittadini a impegnarsi nella promozione dei valori fondamentali della Costituzione.

Anche la premier Giorgia Meloni ha celebrato l’importante giornata sui social, sottolineando come la Bandiera italiana, presente nella nostra storia per 227 anni, incarna i più alti valori nazionali. Conservare e custodire la storia e le radici italiane è un atto di onore verso la Bandiera italiana. Con entusiasmo, Meloni esclama: “Viva la Bandiera italiana, Viva l’Italia”, evidenziando il rispetto e l’amore per il simbolo nazionale che unisce la nazione.




Mattarella: un appello alla solidarietà e alla riflessione per un futuro migliore

di REDAZIONE-

Il presidente italiano Sergio Mattarella ha affrontato le sfide e le criticità che affliggono il Paese nel suo tradizionale discorso di fine anno. Sottolineando le crescenti tensioni globali e locali, ha toccato argomenti sensibili come i diritti mancanti, le carenze nel sistema sanitario, il lavoro sottopagato e i femminicidi.

Mattarella ha esposto la sua preoccupazione per la lunghezza delle liste d’attesa nel settore sanitario e i costi eccessivi degli alloggi universitari. Ha lanciato un appello per un’unità nazionale più forte, evidenziando l’importanza della solidarietà, della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia, valori fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana.

Se da un lato il presidente ha denunciato i problemi esistenti, ha altresì cercato di infondere speranza e orgoglio nazionale, esortando la popolazione a “avere il coraggio di ascoltare” e a guardare oltre le differenze. Ha dedicato parte del suo intervento alla necessità di contrastare la violenza, soprattutto quella contro le donne, e ha rivolto un appello ai giovani affinché contribuiscano attivamente alla vita civile, inclusa la partecipazione al voto.

Il discorso di Mattarella ha sottolineato l’importanza della Costituzione come guida per il progresso del paese. Ha anche toccato il tema dell’Intelligenza Artificiale, evidenziandone le opportunità e i rischi, sottolineando la necessità di regolamentarla attentamente per preservare la dignità umana.

Infine, Mattarella ha sollevato la questione delle guerre e ha sottolineato l’importanza di promuovere la cultura della pace come risposta alle sfide globali. Ha chiuso il suo intervento rassicurando gli italiani sull’importanza dell’unità nazionale, affermando che “uniti siamo forti”.




Mattarella consegna le onorificenze dell’ordine “Al merito del lavoro” a due cavalieri della Regione

Consegnate questa mattina, mercoledì 18 ottobre 2023, al Quirinale le onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno 2022. Insieme ai neo Cavalieri del Lavoro sono stati premiati anche gli “Alfieri del Lavoro”, 25 tra i più bravi studenti d’Italia.

MAURIZIO SELLA: AGIAMO PER ACCRESCERE IL CAPITALE SOCIALE DEL NOSTRO PAESE
“Noi Cavalieri del Lavoro – ha detto Maurizio Sella, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro – agiamo per contribuire ad accrescere il capitale sociale del nostro Paese perseguendo, innanzitutto, un buon lavoro. Buon lavoro significa valorizzare il merito attraverso prospettive di crescita professionale, offerte retributive adeguate, coinvolgimento attivo nella vita aziendale, sicurezza delle condizioni dei lavoratori. La ricchezza più grande di ogni impresa sono le persone, donne e uomini, senza le quali nessuna delle nostre imprese avrebbe mai potuto raggiungere i risultati che ha raggiunto”.

“Ci troviamo ad operare – ha aggiunto Maurizio Sella – in un contesto geopolitico reso ulteriormente instabile da nuovi conflitti. Le notizie e le immagini che in questi giorni ci arrivano da Israele lasciano sgomenti. All’instabilità dello scenario globale dobbiamo rispondere con ancora maggiore impegno e visione europea. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una prova essenziale della nostra credibilità internazionale. Si contribuisce alla forza dell’Europa onorando innanzitutto i nostri impegni, con la puntuale attuazione di questo generoso strumento di rilancio, ma anche con i grandi contributi allo sviluppo e all’innovazione di cui il nostro Paese è capace. Va parallelamente attuata una strategia di graduale riduzione del debito pubblico, che non deve condizionare le opportunità di crescita, sviluppo ed innovazione.

MATTARELLA: IMPRESE CONCORRONO A INDICARE IL SENSO DI MARCIA DEL PAESE
“A delineare il modello sociale, e la concreta qualità del vivere – ha messo in evidenza il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – sono prima di tutto le soggettività e le forze che compongono la società, che animano la sua economia, che interpretano ed elaborano la sua cultura, la sua etica civile. Insomma – riprendo un tema ricordato dal Presidente Maurizio Sella – è il capitale sociale di un Paese la prima fonte di energia. E le imprese – con il lavoro, le competenze, le tecnologie che valorizzano – ne sono parte rilevante, partecipano a pieno titolo alla dirigenza di un Paese. Concorrono a indicare il senso di marcia. Muovono interessi e ne creano di nuovi. Aprono frontiere, mettono in movimento persone, incidono su luoghi e territori.

I CAVALIERI DEL LAVORO NOMINATI NEL 2023
I 25 Cavalieri del Lavoro nominati nel 2023 sono: Mariella Amoretti (Parma), Mario Biasutti (Udine), Rosa Maria Luisa Cassata (Milano), Maria Grazia Cassetti (Firenze), Gregorio Chiorino (Biella), Giovanni Clementoni (Ancona), Cristina Crotti (Cremona), Roberto Danesi (Roma), Armando De Nigris (Napoli), Stefano Domenicali (Regno Unito), Marco Galliani (Bologna), Enrico Grassi (Reggio Emilia), Pierluca Impronta (Roma), Giovanni Laviosa (Livorno), Piernicola Leone De Castris (Lecce), Arnaldo Manini (Perugia), Averardo Orta (Bologna), Fabrizio Parodi (Genova), Mario Alberto Pedranzini (Sondrio), Carlo Pesenti (Bergamo), Massimo Renda (Napoli), Iolanda Riolo (Palermo), Stefania Triva (Brescia), Francesco Paolo Valentini (Pescara), Bruno Vianello (Treviso).

ALFIERI DEL LAVORO: PREMIATI ANCHE I PIÙ BRAVI STUDENTI D’ITALIA
In occasione del conferimento dell’onorificenza in Quirinale ai neo Cavalieri del Lavoro, vengono premiati anche gli “Alfieri del Lavoro”, i più bravi studenti d’Italia. Istituito nel 1961 in coincidenza del centenario dell’Unità d’Italia, il Premio “Alfieri del Lavoro” è promosso dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro ed è destinato ogni anno a 25 studenti che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita. Agli Alfieri del Lavoro va l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica.

I 25 Alfieri del Lavoro selezionati nel 2023 insigniti oggi della Medaglia del Presidente della Repubblica sono: Giada Bellelli (Modena), Michele Bertoli (Udine), Alessandro Burzacchini (Bologna), Antonietta Anita Cacioppo (Agrigento), Maria Cantillo (Salerno), Veronica Capone (Lecce), Emanuele Giuseppe Capri (Frosinone), Lorenzo Citterio (Belluno), Alessio Giuseppe Corvaia (Enna), Giuseppe di Fazio (Latina), Francesca Di Sabatino (Teramo), Beatrice Gramegna (Imperia), Antonio Iannarelli (Isernia), Rosa Legramandi (Bergamo), Samuele Mignogna (Campobasso), Ludovica Pantusa (Cosenza), Mariagrazia Razzano (Caserta), Giulia Sartelli (Macerata), Luigia Maria Semino (Alessandria), Marco Solesio (Biella), Katharina Stieger (Bolzano), Anna Toso (Verona), Lucrezia Valgimigli (Siena), Federica Venturelli (Cremona), Emanuele Vita (Brindisi)
La provenienza territoriale dei 25 Alfieri 2023 è rappresentata da 11 Province del Nord, 4 del Centro e 10 del Sud e Isole distribuite in 16 Regioni. Dei premiati 15 sono donne e 10 sono uomini; 24 hanno conseguito un diploma liceale e 1 un diploma tecnico. Le medie dei venticinque Alfieri del Lavoro del 2023 vanno da 9,83 a 10.

CAVALIERI DEL LAVORO TRAINO DELL’ECONOMIA NAZIONALE
Come emerge da una recente indagine promossa da Crif, agenzia internazionale di rating, le aziende dei Cavalieri del Lavoro, pur rappresentando il 3% del campione nazionale delle imprese con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, sviluppano dal punto di vista occupazionale il 20% di addetti. È un dato di estremo rilievo. Dalle prime evidenze, nel 2022 le aziende di Cavalieri del Lavoro hanno fatto registrare un tasso di occupazione in crescita di circa il 4% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto al dato storico nazionale, e hanno continuato a investire con un tasso di circa tre volte la media storica nazionale (3,6% vs 1,3% del fatturato).

CHI SONO I CAVALIERI DEL LAVORO
I Cavalieri del Lavoro sono imprenditori, donne e uomini, insigniti dell’Ordine al “Merito del Lavoro” dal Presidente della Repubblica. I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante attraverso, l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione.
La disciplina sulla concessione dell’onorificenza, riordinata nel 1986, cumula i requisiti imprenditoriali
e manageriali con quelli civili e sociali, mettendo in primo piano la “specchiata condotta civile e sociale” e indicando come “motivo di particolare benemerenza” quello di “aver operato per l’elevazione economica e sociale dei lavoratori”.
I Cavalieri del Lavoro viventi oggi sono 578, associati alla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro – nata nel 1923 ed eretta in Ente Morale nel 1925 – che li rappresenta e ha il compito di illustrare le opere dei Cavalieri del Lavoro e di tenere alto il prestigio dell’Ordine.

LA FEDERAZIONE NAZIONALE DEI CAVALIERI DEL LAVORO
La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro riunisce tutti i Cavalieri del Lavoro, concorre con i suoi Gruppi Regionali alla segnalazione di candidature per il conferimento dell’Onorificenza dell’Ordine al “Merito del Lavoro”, ha il compito di illustrare le iniziative dei Cavalieri del Lavoro e di tenere alto il prestigio dell’Ordine.
Nata come Associazione nel dicembre 1914, viene trasformata in Federazione nel 1922.
La Federazione cura l’Archivio Storico dei Cavalieri del Lavoro, la pubblicazione della rivista “Civiltà del Lavoro”, sostiene il Collegio Universitario di Merito dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” e promuove il Premio Alfieri del Lavoro, destinato ai migliori studenti d’Italia. La Federazione promuove inoltre iniziative di approfondimento e analisi sui principali temi dello sviluppo sociale e imprenditoriale attraverso convegni, workshop tematici, realizzazione di studi e ricerche, pubblicazioni e progetti.




Mattarella e Meloni insieme per il 25 aprile: “Giorno di tutti, nessuna nostalgia”

di REDAZIONE –

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto oggi a Roma la cerimonia del 25 aprile, Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo. Accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo dello Stato ha deposto una corona d’alloro sull’Altare della Patria e ha reso omaggio al Milite Ignoto. Al termine della cerimonia, Mattarella ha ricevuto gli onori militari e ha ascoltato l’inno nazionale. Ha poi salutato con cordialità la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra.

Il presidente Mattarella ha lasciato Piazza Venezia e si è recato in Piemonte, dove ha partecipato alle celebrazioni del 78esimo anniversario della Liberazione organizzate dall’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. In un discorso pronunciato a Torino, il capo dello Stato ha sottolineato il valore dell’unità nazionale e del sacrificio dei partigiani che hanno combattuto contro il regime fascista e l’occupazione nazista. “Il 25 aprile è il giorno di tutti, non ci sono state differenze politiche, differenze di religione, veramente alcun distinguo in chi ha scelto in quei giorni di sacrificare la propria vita per donarci la libertà”, ha detto Mattarella.

Anche la premier Meloni ha espresso il suo apprezzamento per il 25 aprile in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera. Meloni ha definito la Liberazione “un fatto storico innegabile e indiscutibile” e ha ribadito il suo impegno contro ogni forma di totalitarismo e violenza. “Non ci sono nostalgie”, ha scritto Meloni, “si tratta del coraggio e del valore assoluto dell’antifascismo riconosciuto da tutti noi”. La presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello ha apprezzato le parole della premier e ha invitato a non appropriarsi del 25 aprile da una parte o dall’altra. “Troviamo questo valore di unità”, ha dichiarato Dureghello, “facciamo in modo che il 25 aprile sia davvero il giorno di tutti”.




Il presidente Mattarella in visita ad Auschwitz

di REDAZIONE-

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita ad Auschwitz, in Polonia, durante la sua visita ufficiale nel paese. Dopo aver visitato il museo di Auschwitz, il capo dello Stato ha partecipato alla tradizionale Marcia dei vivi, una cerimonia che commemora le vittime dell’Olocausto. Presenti migliaia di studenti provenienti da ogni parte del mondo, tra cui una delegazione di tre scuole superiori italiane.

Durante la cerimonia, il presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza di ricordare e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati dai nazisti durante il periodo dell’Olocausto. “Ricordare è dimensione di impegno. È dimostrazione che, contro gli araldi dell’oblio, la memoria vince. Per affermare l’orgoglio di voler essere “persone umane”. Per ribadire “mai più”,” ha dichiarato il capo dello Stato.

Mattarella ha inoltre evidenziato come l’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo e l’indifferenza siano ancora presenti nel mondo di oggi e come la memoria dell’Olocausto debba essere un monito perenne per evitare che il passato si ripeta.

Il presidente ha visitato anche i padiglioni del campo nazista, trattenendosi in raccoglimento davanti al muro della morte dove venivano fucilati i prigionieri. Durante la visita, Mattarella ha invitato gli studenti presenti a trasmettere a loro volta la memoria dell’Olocausto alle future generazioni.

La delegazione italiana era formata da tre scuole superiori: il Liceo Scientifico-Classico-Scienze umane Leonardo da Vinci di Terracina (Latina), il Liceo Classico Rinaldini di Ancona e il Liceo G.A. Pujati di Sacile (Pordenone).

In conclusione, la visita di Sergio Mattarella ad Auschwitz rappresenta un importante momento di memoria e riflessione. È importante che quelle che sono accadute nel passato non vengano dimenticate e che la memoria dell’Olocausto continui ad essere diffusa, per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.




171esimo anniversario Polizia di Stato, Mattarella: “La polizia presidio di legalità e sicurezza”

di REDAZIONE-

L’Italia celebra il 75° anniversario dalla nascita della Costituzione, che rappresenta la norma fondamentale del nostro Paese. Questa importante ricorrenza è stata l’occasione per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per rivolgere un messaggio alla Polizia di Stato, che quest’anno celebra il suo 171° anniversario.

Mattarella ha espresso gratitudine e apprezzamento nei confronti della Polizia di Stato a causa del loro impegno giornaliero nell’assicurare la legalità e la sicurezza per garantire l’esercizio delle libertà personali e collettive. Il Capo dello Stato ha evidenziato l’importante ruolo della Polizia di Stato nella lotta alle mafie e al terrorismo, nella prevenzione dei rischi eversivo-terroristici e nella cooperazione internazionale di polizia.

Mattarella ha sottolineato l’importanza dei valori costituzionali di solidarietà e coesione sociale interpretati dagli appartenenti alla Polizia di Stato e il loro contributo nelle emergenze, nell’attività di immigrazione e nell’integrazione degli stranieri. Il presidente della Repubblica ha concluso il suo messaggio rinnovando la vicinanza dell’intero Paese ai caduti, ai feriti e alle loro famiglie e rivolgendo i suoi migliori auguri a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato e alle loro famiglie in questa occasione.

Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, hanno voluto inviare i loro auguri alla Polizia di Stato per il suo 171° anniversario, ringraziando gli appartenenti al Corpo per il loro coraggio, umanità e dedizione.

La celebrazione di questa importante ricorrenza rende omaggio alla Polizia di Stato e alla sua fondamentale funzione nella società italiana. Questa istituzione rappresenta un importante punto di riferimento e sicurezza per tutti i cittadini e continua ad assicurare la legalità e il rispetto dei diritti fondamentali, garantendo la pace e la convivenza civile.




Il presidente Mattarella invia messaggio di auguri per Pasqua a Papa Francesco

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di auguri per la Pasqua a Papa Francesco, sottolineando l’importanza della concordia tra i popoli, soprattutto in un momento in cui l’Ucraina subisce la brutale aggressione russa e molte altre aree del mondo sono in crisi. “Le festività pasquali – ha scritto Mattarella – consentono di approfondire la riflessione avviata sessant’anni orsono da san Giovanni XXIII sulla pace fra tutte le genti fondata nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà”. Il presidente ha auspicato il contributo di tutti gli uomini e donne di buona volontà nel perseguire il bene comune e fornire una risposta all’anelito di pace avvertito dall’umanità. Anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha rivolto un messaggio sui social, augurando a tutti una buona Pasqua di Resurrezione.