Collegamento elettrico tra Milano e Montalto: interviene Sergio Caci

Riceviamo e pubblichiamo: “Oggi ho partecipato, per conto del “Comitato No Fotovoltaico Selvaggio,” al primo incontro della consultazione pubblica sul progetto di collegamento elettrico tra Milano e Montalto, un’iniziativa cruciale per il futuro del nostro territorio. La fase di consultazione durerà 120 giorni, durante i quali tutti avranno la possibilità di inviare osservazioni e suggerimenti a Terna tramite l’indirizzo email info.MIMO@terna.it.

Domani, 22 gennaio, si terrà il primo incontro tematico dedicato esclusivamente a Montalto di Castro, un’opportunità preziosa per approfondire le implicazioni del progetto e far valere le esigenze del nostro territorio.
Tuttavia, la domanda sorge spontanea: cosa farà l’Amministrazione Comunale proprio nel giorno in cui si parla di noi? La risposta lascia perplessi: ha convocato un consiglio comunale alla stessa ora, privando così la cittadinanza della possibilità di partecipare in modo unito e coordinato a un incontro di tale rilevanza.

Se fossi stato amministratore, avrei organizzato una sala con più postazioni PC presso il Comune, invitando tutti i cittadini a collegarsi insieme, favorendo così un momento di confronto collettivo e garantendo una partecipazione ampia ed efficace. Questo avrebbe consentito a chiunque, anche a chi ha difficoltà con la tecnologia, di contribuire al dibattito e di sentirsi parte attiva del processo decisionale.

Purtroppo, l’attuale amministrazione ha perso un’occasione importante per essere davvero presente e per rappresentare la comunità in modo adeguato. In momenti cruciali come questi, il ruolo di un’amministrazione dovrebbe essere quello di supportare e promuovere il coinvolgimento dei cittadini, non di ostacolarlo con sovrapposizioni evitabili.

La consultazione pubblica è un diritto di tutti, e non possiamo permettere che decisioni così importanti vengano prese senza il nostro contributo. Invito tutti i cittadini a partecipare e a far sentire la propria voce. Io ci sarò.

Per maggiori informazioni sull’incontro di domani, è possibile consultare il link ufficiale
https://www.terna.it/it/progetti-territorio/progetti-incontri-territorio/milano-montalto”.

Sergio Caci




Ecosantagata Civita Castellana in trasferta a Marino

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Turno in trasferta per l’Ecosantagata Civita Castellana nella nona giornata del campionato di serie B maschile di pallavolo. I rossoblù di mister Franchi partono alla volta di Marino, dove domani pomeriggio (ore 17,30) sono impegnati sul campo della squadra fanalino di coda del campionato.

Un’occasione da non mancare per continuare la corsa nei piani alti della classifica, rilanciata dalla bella vittoria di sabato scorso contro il Rione Terra. Ora l’Ecosantagata è in quarta posizione, con 17 punti, a sole 2 lunghezze dalla zona playoff.

Ma il centrale e vicecapitano rossoblù Matteo Consalvo invita a non sottovalutare la sfida. “Il Marino – dice – è una società che lavora benissimo col settore giovanile, negli ultimi anni ha lanciato molti ragazzi ad alti livelli e quindi sicuramente domani troveremo una formazione con elementi di talento. Sarà una classica partita contro una squadra giovane: loro avranno entusiasmo, sfrontatezza, doti fisiche, magari però meno continuità. Il fatto che siano ultimi in classifica non significa niente, dobbiamo giocare col massimo impegno”.

Consalvo parla anche della vittoria della settimana scorsa contro il Rione Terra, definendola “importantissima, sia per la classifica che per il morale”. Infatti “grazie a quella prestazione, tutto il gruppo ha ripreso consapevolezza del fatto che stiamo lavorando bene e che tre sconfitte al tie-break significano che è mancato solo qualche dettaglio per vincere. Ora però non dobbiamo più guardare a quello che è successo, ma solo a quello che succederà. Ci aspetta una serie di partite dove sulla carta siamo favoriti, ma bisogna sempre giocarle e vincerle, perché a pallavolo, se non giochi al massimo, vai in difficoltà contro tutti”.




A Milano la XI edizione del Premio Antonio De Ferraris, tra i premiati la giornalista della Tuscia, Francesca Maccaglia

di REDAZIONE-

MILANO- Si è svolto al Centro PIME di Milano la XI edizione del Premio Internazionale d’Eccellenza “Città del Galateo” – Antonio De Ferraris 2024. Il Premio, conferito nelle scorse edizioni in note location della città di Roma, ha raggiunto la metropoli capoluogo della Lombardia, Milano, capitale mondiale della moda e del design, sede della Borsa Italiana, noto polo finanziario anche per i ristoranti e i negozi esclusivi, “per dare un respiro più ampio alla manifestazione”- lo ha dichiarato la Presidente Regina Resta.

Il Premio Antonio de Ferraris è insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica con i Patrocini Morali del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Lombardia e Città di Milano.

De Ferraris, umanista salentino, erudito di vasta cultura, fu uno dei più celebri scrittori del XV secolo, filosofo, storico, filologo, matematico, geografo, grecista, ma soprattutto medico, aveva appreso le teorie e gli insegnamenti di grandi medici del passato. A Lecce, dove morì nel 1517, istituì un’Accademia sul modello della ‘Pontaniana’ di Napoli, una delle primissime fondate in Europa.

Il Premio è organizzato è gestito dalla Associazione di promozione sociale ‘VerbumlandiArt APS’ di Galatone, un’organizzazione che mira a creare un ponte tra culture diverse, presieduta da Regina Resta, dinamica operatrice culturale, fine poetessa, scrittrice e critico letterario. Presidente onorario è il prof. Francesco Lenoci, docente della Università Cattolica di Milano. La Giuria è così composta: Francesco Lenoci, Presidente onorario d’eccellenza, Goffredo Palmerini, Presidente di Giuria d’Eccellenza, Hafez Haidar, Presidente Internazionale d’Eccellenza, Regina Resta, Presidente del Premio d’Eccellenza. Sponsor ufficiale dell’XI edizione del Premio Letterario, l’Editore Giuseppe Laterza di Bari.

L’evento è stato presentato, nella prima parte, da Francesco Nigri ed Hebe Muñoz, nella seconda parte da Stanislao Liberatore e Maria Pia Turiello.

Gli ospiti, personalità provenienti da diversi Paesi e da diversi mondi: dalla letteratura, dal giornalismo, dalla giurisprudenza, dalla politica, dalle forze dell’ordine, dalla medicina, dalla moda e dallo sport. Una cerimonia di altissimo livello con diverse sezioni a tema, sia per gli autori italiani che stranieri, e, tra gli altri, due Premi distintivi d’eccellenza alla memoria: al poeta e psicologo, Sergio Camellini, ritirato dalla figlia, al giudice Carlo Caruso, ritirato dalla moglie.

Tra i premi alla carriera, quello conferito al poeta venezuelano José Pulido.

Tre i giornalisti premiati dal prof. Roberto Sciarrone, storico, Direttore responsabile della rivista culturale Verbum Press, responsabile ufficio stampa per l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza: Mauro Mazza, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Domenico Interdonato, giornalista e scrittore, Presidente dei giornalisti cattolici della Regione Sicilia, docente ad Unitelma Sapienza Polo di Messina, con una carriera lavorativa di livello internazionale, e, Francesca Maccaglia, giornalista radio-televisiva dell’emittente TeleOrte, collaboratrice di alcune testate online, tra cui la nostra,  anglista, archivista vaticana ed esperta green. Una bellissima atmosfera, un evento di grande successo sia nella partecipazione sia per l’elevata qualità delle opere presentate in concorso.

 




Beccaria, Milano: una polveriera, ancora due evasi

ROMA – “Una situazione paradossale e senza precedenti nella gloriosa storia della giustizia minorile. Quanto sta accadendo, ormai da tempo, all’Istituto Penale per Minorenni “Beccaria” di Milano merita una seria ed urgente riflessione politica”.

Queste le dichiarazioni senza mezzi termini della Federazione Sindacati Autonomi CNPP, per voce di Domenico Pelliccia Segretario Generale Aggiunto e Giuseppe Merola Segretario Nazionale che notiziano l’ennesimo evento critico di oggi pomeriggio, dove due detenuti minorenni sono evasi dalla struttura milanese.

“Non vogliamo entrare nel merito della vicenda – continuano i sindacalisti – nel rispetto del lavoro investigativo in corso, ma evidenziamo la necessità di mettere in sicurezza l’Istituto ed assicurare equilibrate condizioni di lavoro agli operatori di Polizia Penitenziaria”.

“Apprendiamo, sconcertati, da un comunicato del Dipartimento della Giustizia Minorile di Comunità dell’ avvicendamento del Comandante di Reparto, dirigente Alborghetti, un professionista perbene, con il prossimo arrivo di altro Funzionario del Corpo”

“Sono queste le risposte degli organismi centrali ? – si chiedono Pelliccia e Merola – oppure occorre avviare una riforma generale organizzativa e gestionale degli Istituti Penali per Minorenni e Centri di Prima Accoglienza?”

“Da troppo tempo – concludono – il personale di Polizia Penitenziaria del contingente minorile versa in condizioni disagiate e preoccupanti: da Nisida a Roma, da Torino a Bari e Bologna. È ora di agire, prima che sia troppo tardi”.

“Servono risposte all’altezza dei nostri continui gridi di allarme, partendo dal Beccaria che è sempre stato il baricentro del trattamento e reinserimento sociale di minori. Non possiamo più assistere a situazioni cosi compromettenti ed esposte a rischi per l’intera comunità penitenziaria e pubblica”.

“La Giustizia Minorile torni ad essere un punto di riferimento, pieno di orgoglio, per l’intero sistema di esecuzione penale europea”.




Duplice evasione di due detenuti magrebini dall’Istituto Penale per Minorenni di Milano “Cesare Beccaria”

MILANO- “In data odierna, successivamente alla visita sui luoghi del lavoro, effettuata con il Presidente USPP Dr. Giuseppe Moretti, in unione al Segretario Regionale Aggiunto Enzo Tinnirello ed al Segretario Locale Giovanni Giuliani, abbiamo appreso della duplice evasione posta in essere da due ristretti di origine nord africana.

Le modalità dei fatti sono ancora in corso di accertamento, ma é chiaro che l’episodio non fa che confermare l’esistenza di gravi limiti strutturali di sicurezza, i quali sono emersi durante la nostra visita e che saranno oggetto di apposita segnalazione ai vertici del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.”

Questo il commento di Umberto Di Stefano, Commissario Straordinario USPP Lombardia, il quale aggiunge: ” A nome della Segreteria Regionale USPP, esprimo la totale vicinanza ai Poliziotti Penitenziari in servizio presso l’I.P.M. di Milano, con l’auspicio che la struttura venga messa in breve tempo in sicurezza, ripristinando delle condizioni di lavoro degne di un Paese civile.”




Milano, caos e tensione nel carcere Beccaria

MILANO- Resta alta la tensione nell’Istituto penale per minorenni di Milano. Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, racconta quanto è avvenuto nelle ultime ore nella struttura detentiva Beccaria: “Ieri, nel tardo pomeriggio, un detenuto straniero ha aggredito, per futili motivi, tre poliziotti penitenziari, spintonandoli e colpendoli. Purtroppo, a farne le spese, sono stati gli stessi Agenti che per evitare il peggio hanno dovuto ricorrere alle cure del caso con una prognosi di 20, 7 e 5 giorni. Molteplici sono i problemi che affronta ogni giorno il personale penitenziario maschile e femminile dello stesso istituto, dove nel giorno di Pasqua un altro Agente è stato aggredito con sputi e spinte, e nella tarda serata dello stesso giorno un altro detenuto ha incendiato un materasso, dove il tempestivo intervento del personale ha evitato il peggio”. Per Greco, “il personale di Polizia Penitenziaria dell’IPM Beccaria è ormai piombato nello sconforto più totale. Si sente abbandonato dagli organi superiori e dalle istituzioni. Ancora una volta siamo costretti ad intervenire in difesa di poliziotti penitenziari costretti ad operare in condizioni limite per la penuria di uomini e mezzi, nella più completa indifferenza delle Istituzioni. Atti di aggressione come questi non possono e non debbono essere considerati semplicemente rischi del mestiere, da annoverare tra gli episodi di ordinaria amministrazione riconducibili al contesto penitenziario”.

“È inaccettabile lo scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenzia, tra aggressioni, rivolte ed altri eventi critici: sono troppe e tutte inaccettabili le aggressioni contro la Polizia Penitenziaria, troppo pochi i poliziotti in servizio (la scopertura dell’organico della Polizia penitenziaria è pari al 16%: su 42.850 unità gli agenti presenti in servizio sono 35.717)”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Nelle carceri della Nazione serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci. E servono con urgenza quelle riforme più volte chieste dal SAPPE, altro che le panzane dello sciopero della fame che taluni percorrono solamente per avere un po’ di visibilità mediatica. Da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile: abbiamo registrato e continuiamo a registrare, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minori d’Italia. Da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente ai vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti. La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il SAPPE, è più complessa e problematica di quello che si immagina”, conclude il leader nazionale del primo Sindacato dei Baschi Azzurri.

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE




Animali, manifestazione a Milano, Oipa: “La Lega ostacola la pdl Brambilla per inasprimento pene”

Riceviamo e pubblichiamo: “L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha partecipato oggi pomeriggio alla manifestazione nazionale di Milano La legge ignora gli animali a sostegno della proposta di legge AC30 a prima firma della deputata Michela Vittoria Brambilla e sottoscrittada parlamentari di quasi tutti gli schieramenti politici, che inasprisce le pene a carico di chi uccide o maltratta gli animali. La pdl, ora all’esame della Commissione Giustizia della Camera, è tuttavia ostacolata dalla Lega, nonostante le dichiarazioni pubbliche di Matteo Salvini, che restano mere parole.

D’altra parte, la Lega ha affondato l’emendamento che puntava a eliminare carrozzelle e botticelle nella seduta della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati dello scorso 20 febbraio. Il “no” della relatrice leghista Elena Maccanti e il parere conforme del Governo hanno bloccato l’emendamento dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, a prima firma della sua presidente Brambilla, che proponeva l’abrogazione dell’articolo 70 del Codice della strada eliminando il servizio di piazza con veicoli a trazione animale o con slitte. E così, botticelle e carrozzelle potranno ancora circolare nei centri storici delle città mettendo a repentaglio la vita di poveri cavalli costretti a trainare pesanti carrozze con ogni tipo di condizione metereologica, nel traffico e nello smog di città come Roma, Firenze, Palermo, Messina e Pisa.

Sempre dalla Lega arriva infine la proposta di legge del deputato Bruzzone, che consente di cacciare 7 giorni su 7, cancella l’obbligo di scegliere tra diversi tipi di caccia, elimina le sanzioni per chi caccia irregolarmente, riclassifica i richiami vivi come animali domestici sanando la posizione dei bracconieri, blocca i ricorsi sui calendari venatori. In Commissione Agricoltura, aggiunge l’associazione, è stata negata la possibilità di essere ascoltati.

L’Oipa auspica che siede il Parlamento rifletta sulla condizione animale e sulla necessità che s’introducano a livello legislativo efficaci tutele, come tra l’altro richiede la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica”.




Sanità Milano, UGL: “Aggressione a medico e carabiniere sono atti gravissimi e intollerabili”

“Le violenti aggressioni a Cesano Boscone nell’hinterland ovest di Milano, subite da un medico e successivamente da un carabiniere sono atti gravissimi e intollerabili” dichiarano in una nota Gianluca Giuliano Segretario Nazionale UGL Salute e Diego Bollani Segretario Regionale UGL Salute Lombardia commentando l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale sanitario e che questa volta ha coinvolto anche esponenti delle forze dell’ordine.
“Gli operatori sono intervenuti per soccorrere un 40enne, affetto da problemi psichiatrici” continuano i sindacalisti “e secondo quanto riferito dai carabinieri di Buccinasco, arrivati sul posto insieme all’ambulanza durante l’ intervento, l’uomo si è opposto alle cure e, improvvisamente, si è scagliato contro il medico lanciandogli un televisore e, successivamente, contro un militare che ha colpito con pugni alla testa. Esprimiamo la massima solidarietà verso gli operatori coinvolti, rivolgendo l’ennesimo appello alle istituzioni, affinché situazioni del genere da vero e proprio far west debbano essere affrontate necessariamente con tolleranza zero. La sicurezza dei nostri operatori, in qualsiasi contesto prestino assistenza ai cittadini, deve essere garantita ed è una battaglia di civiltà” concludono i sindacalisti




L’ex campione d’Italia Francesco Paparo tornerà sul ring il 17 febbraio a Milano

Sabato 17 febbraio all’MGM, in Via Marco D’Agrate 23 a Milano, si svolgerà Ring Roosters galà dedicato al pugilato ideato da Francis Rizzo, anche fondatore e leader del Francis Boxing Team di Rho, per consentire ai giovani pugili professionisti di fare esperienza in modo da poter combattere nel giro di un paio d’anni per il titolo italiano. Nel clou della manifestazione, l’ex campione d’Italia dei pesi leggeri Under 22 Francesco Paparo (6 vittorie e 1 pari) affronterà il costaricano Juan Tomas Santos sulla distanza delle 8 riprese. “Francesco Paparo ha l’obiettivo di combattere per il titolo italiano nel più breve tempo possibile – spiega Francis Rizzo, allenatore di Paparo (che è anche suo nipote) – e per farlo deve aver sostenuto almeno dieci combattimenti. Quindi, deve salire sul ring spesso. Nel 2023 ha combattuto ben cinque volte. Come ho sempre detto, Francesco può disputare il titolo italiano sia da peso leggero che da peso superpiuma. Il nome dell’avversario è secondario, l’importante è diventare campione d’Italia. All’MGM farò combattere il peso piuma Matteo Martino Fabiano (1-0), a cui sto cercando l’avversario. Anche se non fa parte del Francis Boxing Team, Matteo è un bravo pugile e voglio dare l’opportunità ai giovani pugili di combattere spesso. Nel nostro settore, gli organizzatori non sono molti ed ognuno deve fare la sua parte se vogliamo che cresca una nuova generazione di pugili professionisti. Ringrazio la società The Art of Fighting che mi ha dato una mano a pubblicizzare questo evento.”
Il 22enne peso leggero Francesco Paparo è reduce da una bella vittoria ai punti su Andrea Sito, al PalaLido-Allianz Cloud di Milano, lo scorso 15 dicembre, di fronte a ben 3.000 spettatori (un numero notevole per una manifestazione di pugilato in Italia). Paparo ha sicuramente contribuito a riempire il PalaLido-Allianz Cloud a giudicare dal gran numero di tifosi che cantavano “Francesco, Francesco”. Ogni volta che Francesco Paparo combatte i suoi tifosi accorrono in massa a dimostrazione di come il lavoro svolto da Francis Rizzo a Rho e in tutta la provincia di Milano abbia raggiunto lo scopo di riaccendere la passione del pubblico per la boxe. Una passione che la gente ha sempre avuto, ma che non era supportata da una costante attività organizzativa e dalla presenza di pugili appartenenti al territorio milanese. “Gli appassionati di pugilato hanno fame di eventi – commenta Francis Rizzo – e vogliono vedere combattere i pugili che conoscono, con i quali si allenano, che hanno visto in azione fin da quando competevano nei tornei giovanili. Io cerco di dare il mio contributo al movimento pugilistico milanese organizzando Ring Roosters ed altri eventi sul territorio e proponendo sempre pugili locali. In questo momento, la punta di diamante del mio team è Francesco Paparo.” Dal febbraio 2016 al dicembre 2021, Francesco Paparo ha avuto una bella carriera da dilettante culminata con la vittoria nel campionato italiano Under 22 nel luglio 2021 a Cascia in Umbria. In quell’occasione Francesco ha disputato quattro match dal 7 all’11 luglio superando Raffaele Lasco, Hajriz Buletini, Daniele Oggiano e Youssef Al Mouchid.
L’MGM di Milano sta diventando un punto di riferimento per gli appassionati di pugilato. Francis Rizzo vi ha già organizzato due eventi: l’11 dicembre 2021 ed il 15 aprile 2023, come spiega lui stesso: “In entrambe le occasioni abbiamo avuto un bel pubblico ed erano tutti entusiasti della qualità dello spettacolo offerto. Per questo sono sicuro che torneranno. L’evento del 15 aprile 2023 non era denominato Ring Roosters, ma faceva parte del nostro circuito. Contando anche quell’evento, le edizioni di Ring Roosters che ho organizzato finora sono 14. L’edizione del 17 febbraio sarà la 15ma.”
I biglietti per Ring Roosters costano 20 euro e sono acquistabili presso il Francis Boxing Team in Via Stoppani 4/A a Rho. “Sto già lavorando alla prossima edizione di Ring Roosters – conclude Francis Rizzo – che ho programmato per il 24 maggio, in Piazza Visconti, a Rho. Ho già organizzato due edizioni di Ring Roosters a Rho, nel parcheggio del centro commerciale Rho Center, e mi dà una grande soddisfazione portare un evento di pugilato nella città in cui lavoro da tanti anni ed in cui ho tanti amici.”

 




Inaugurata la Bit di Milano: molti rappresentati della Regione e della Tuscia

MILANO – Inaugurata questa mattina alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanché l’edizione del 2024 della Borsa Italiana del Turismo presso la Fiera di Milano, una fiera che si pone come obiettivo quello di proporre l’offerta turistica mondiale, dando l’opportunità di incontrare i professionisti del settore provenienti da tutto il mondo.
Presenti all’inaugurazione del padiglione Enit e quello della Regione Lazio Sandro Pappalardo, consigliere ENIT, l’on Gianluca Caramanna responsabile nazionale del dipartimento turismo di Fdi e consigliere del ministro Santanchè, Antonello Aurugemma Presidente del consiglio regionale del Lazio e Luciano Crea presidente della commissione Turismo della Regione Lazio. Molti anche gli amministratori e sindaci della Tuscia tra cui Matteo Amori sindaco di Sutri e Luigi Serafini vicesindaco di Tarquinia.
Il programma di questa edizione vede la Tuscia protagonista nel programma istituzionale dell’Enit e della Regione Lazio. Questa fiera internazionale è un’ottima vetrina per la promozione del turismo e per gli operatori e le istituzioni territoriali della Tuscia per implementare le reti e promuovere sempre di più la nostra terra.
Lo affermano in una nota l’on Mauro Rotelli, presidente della Commissione ambiente, infrastrutture e territorio della camera dei deputati e l’on Daniele Sabatini Capogruppo di Fdi in Regione Lazio.




Milano, polizia penitenziaria sotto choc, suicida assistente capo coordinatore

MILANO – Tragedia a Milano. Un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Bollate si è tolto la vita mentre era libero dal servizio. A dare notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del segretario regionale della Lombardia Alfonso GRECO: “E’ una notizia che sconvolge tutti noi. L’uomo, un Assistente capo coordinatore del Corpo di polizia penitenziaria, B.P. di 47 anni, sposato con una appartenente al Corpo anch’ella in servizio a Bollate, padre di una figlia piccola, lavorava presso l’Ufficio matricola della Casa di reclusione di di Bollate. Si disconoscono le motivazioni del gesto estremo al momento”, dichiara, scosso e amareggiato, Greco.

Molto affranto anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che ricorda come quello dei poliziotti penitenziari suicidi è un dramma che va avanti da troppo tempo senza segnali concreti di attenzione da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il leader del SAPPE, premesso che allo stato sono in corso accertamenti sulle ragioni del tragico gesto, rileva che “i poliziotti penitenziari sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbe bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare quanto prima un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria”, conclude Capece. “Qui servono azioni concrete sui temi dello stress psico-fisico degli appartenenti al Corpo!”.

 




Milano, a sorpresa per i bimbi in ospedale le star delle sigle dei cartoni animati

MILANO- Speciale concerto di Natale per donare l’atmosfera delle feste ai piccoli pazienti della clinica pediatrica De Marchi. Ospite d’eccezione Giorgio Vanni, la voce maschile delle più note sigle di cartoni animati, che ha intonato una versione riarrangiata di Dragon Ball e Pokemon.

Milano, 14 dicembre 2023 – Una sorpresa che vuole essere un regalo speciale per i bambini ricoverati e costretti a passare le Feste in ospedale. È lo speciale concerto di Natale, organizzato dalla Fondazione De Marchi a Milano, per permettere ai piccoli pazienti di godere di un pomeriggio di festa e spensieratezza.

Sotto le finestre della Clinica De Marchi si sono esibite la Fanfara dei Carabinieri del III Reggimento Carabinieri Lombardia, diretta dal maresciallo Bagnolo, e la Banda della Polizia Municipale di Milano, diretta dal maestro Capucci, che hanno suonato le classiche canzoni di Natale per piccoli pazienti.

Al concerto ha partecipato anche Giorgio Vanni, la voce maschile delle più note sigle di cartoni animati, che ha intonato le sigle di Dragon Ball e Pokemon, personaggi amati dai più piccoli, trascritte appositamente per fanfara.

«Il concerto di Natale per i piccoli pazienti della clinica pediatrica è ormai un appuntamento irrinunciabile, atteso con gioia dai bambini e dal personale sanitario che ogni giorno assiste e si dedica anima e corpo nell’assistenza ai piccoli» dichiara Francesco Iandola, direttore della Fondazione De Marchi. «È il nostro regalo un po’ speciale per far sentire l’atmosfera del Natale anche ai piccoli costretti a trascorrere le feste in ospedale. Per questo, Fondazione De Marchi è impegnata a contribuire a realizzare in Italia «il reparto di pediatria più bello e accogliente del mondo» per ridurre al minimo lo stress emotivo e psicologico dei piccoli pazienti e dei loro genitori, con l’obiettivo di fornire un’assistenza mirata a migliorare la qualità delle cure mediche ma anche a migliorarne la qualità della vita in ospedale e non solo».

È la grande sfida della Fondazione De Marchi, il cui obiettivo è di rendere gli spazi pediatrici del Nuovo Policlinico di Milano, che sarà ultimato entro il 2024, ambienti ancora più colorati, accoglienti, altamente tecnologi e totalmente a misura di bambino.

L’iniziativa rientra nel quadro complessivo delle attività del progetto UN OSPEDALE MICA MALE per il contenimento del dolore, della paura e dello stress in tutti i bambini in cura alla Clinica De Marchi, con l’obiettivo di dedicare tutte le attenzioni e le risorse disponibili affinché anche la cura e il momento del ricovero possano essere vissute con serenità.

La Fondazione De Marchi, attraverso i suoi progetti, ogni anno sostiene quasi 90.000 bambini realizzando, oltre ad interventi di umanizzazione e fornitura di macchinari diagnostici e terapeutici, 150 ore di pet therapy, 1.400 ore di arte terapia e di 550 ore di assistenza psicologica.




Animal Equality porta in centro a Milano gli strumenti di crudeltà legale usati negli allevamenti

MILANO – Il 10 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali, attivisti e volontari di Animal Equality si troveranno all’Arco della Pace di Milano dalle ore 12 alle ore 13.30 per mostrare al pubblico gli strumenti crudeli, ma legali, utilizzati negli allevamenti e che provocano sofferenze estreme sugli animali.

Tra gli strumenti che verranno esposti all’interno di alcune teche ci saranno pinze per la castrazione e per il taglio della coda dei maialini, imbuti per l’alimentazione forzata, strumenti per la mungitura e ganci a cui, nei macelli, vengono appesi polli e galline. Durante lo svolgimento della manifestazione, il team di Animal Equality prenderà inoltre la parola per raccontare quali maltrattamenti avvengono regolarmente all’interno dell’industria zootecnica.

Ogni anno nel mondo circa 100 miliardi di animali, tra mucche, maiali e galline, vengono allevati e uccisi dall’industria alimentare, senza contare i 111 miliardi di pesci allevati ogni anno dall’industria ittica. Sfruttati fin dalla nascita, maiali, galline e conigli spesso trascorrono la loro intera esistenza rinchiusi in gabbie così piccole da impedire loro i movimenti più naturali. 70 miliardi di polli allevati per la loro carne vivono inoltre stipati in capannoni sovraffollati, vittime dei loro stessi corpi selezionati geneticamente per crescere a dismisura. Le mucche, allevate per produrre latte, sono invece sfruttate nel corso di cicli continui ed estenuanti di gravidanze forzate e allontanate dai loro vitelli subito dopo il parto.

Come rivela l’Eurobarometro della Commissione europea, la stragrande maggioranza dei cittadini europei vuole però che il benessere degli animali allevati a scopo alimentare sia maggiore. In particolare, il 94% degli Europei e il 93% degli Italiani ritiene che gli animali abbiano bisogno di un ambiente adatto alle loro esigenze fondamentali. L’89% degli Europei ritiene che l’Unione europea debba porre fine alle mutilazioni, insieme al 91% degli intervistati in Italia. L’89% dei cittadini europei e il 91% di quelli italiani è inoltre favorevole al divieto dell’allevamento di animali in gabbie singole.

“Come Animal Equality, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali, scendiamo in strada per mostrare ciò che l’industria cerca di nascondere. Gli strumenti esposti sono un riflesso di pratiche crudeli e sofferenze che gli animali rinchiusi in allevamenti e macelli sono costretti a subire ogni giorno. Davanti all’evidenza non è possibile voltarsi dall’altra parte: come cittadini e come esseri umani dobbiamo riconoscere che tutti gli animali meritano rispetto e tutele maggiori, sempre” dice Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.




Feuei Tola annuncia: “La mia prossima mostra sarà nel quadrilatero della moda a Milano”

MILANO- La talentuosa artista siciliana Feuei Tola si prepara ad esporre nel quadrilatero della moda milanese: nel febbraio 2024 parteciperà ad una mostra collettiva organizzata alla Casa dell’Arte Spagna Bellora. Dopo il successo della mostra “Radiografiche introspettive” svoltasi dal 2 all’8 ottobre, nell’ambito del Photofestival, presso la sala dell’Imperatore al Castello Mediceo di Melegnano (comune della città metropolitana di Milano), sabato 4 novembre Feuei Tola ha esposto le sue opere a Barcellona (Catalunya, Spagna) nel corso della mostra “Invisibles” svoltasi all’Espai Menorca-Sa Casa Menorca ed organizzata da Oscar Mira. Giovedì 9 novembre ha partecipato al dibattito “Sport e discriminazione… non solo di genere” trasmesso in diretta, dalle 14.30 alle 17.30, dalla piattaforma Zoom. Insieme a lei, l’avvocato Pier Antonio Rossetti e la campionessa di pugilato e kickboxing Stefania Bianchini, con la quale Feuei si allena da parecchi anni, che ha raccontato le mille difficoltà che ha dovuto attraversare nel corso della sua carriera negli sport da combattimento e che ha riassunto con questa frase: “Ho sempre considerato il mio percorso nello sport agonistico come una camminata in salita con un sassolino nella scarpa. Sono arrivata in cima, ma sempre con quel sassolino nella scarpa. Spero che questo sia stato utile alle ragazze che oggi fanno quel percorso senza il sassolino.” Parlando di Feuei Tola, Stefania Bianchini ha aggiunto: “Ha tanta voglia di allenarsi, so che vorrebbe venire più spesso in palestra, ma ha mille impegni. Quando viene, lavora molto senza risparmiarsi.”
Feuei, cos’hanno in comune arte e sport?

“Per me, è sempre stato essenziale il connubio tra arte e sport. Ho praticato l’atletica e la corsa, che mi hanno insegnato la resistenza. Ho applicato il principio della resistenza nella mia vita di studente e di artista. Anche nell’arte esistono pregiudizi nei confronti delle donne. Una donna deve lavorare molto più di un uomo per convincere gli scettici del suo talento. Per questo, quando studiavo all’Accademia di Belle Arti ero la prima ad entrare e l’ultima ad uscire. La situazione non cambia quando si terminano gli studi e l’obiettivo è affermarsi come artista: ho conosciuto coppie di artisti che erano entrambi talentuosi, ma l’uomo ha fatto dell’arte la sua professione mentre la donna ha trovato un altro lavoro ed ha sfogato il suo talento artistico aiutando il proprio compagno. Infatti, nei libri sulla storia dell’arte le donne sono poche rispetto agli uomini.”

Quindi per un uomo è più facile fare strada nel mondo dell’arte?

“Si e lo dimostra il fatto che le poche donne che hanno fatto strada avevano un uomo che credeva in loro. La grande pittrice messicana Frida Kahlo sarebbe riuscita ad affermarsi senza Diego Rivera? Secondo me, no. Due grandi artiste contemporanee che apprezzo molto sono la serba Marina Abramovic e la visual artist iraniana Shirin Neshat che è nota a livello internazionale per il suo lavoro nei film, nei video e nella fotografia. Come loro non mi limito ad esprimere la mia arte in un solo campo: il mio repertorio è vasto essendo una pittrice, scultrice, fotografa e creando performance ed installazioni.”

Quali opere esporrai alla Casa d’Arte Spagna Bellora?

“Si tratta di una mostra collettiva in cui il tema è comune a tutti i pittori: il Monopoli. I dipinti devono essere ispirati a questo gioco. Parteciperanno artisti importanti del panorama contemporaneo e quindi reputo la mostra un’opportunità per confrontarmi con loro. Ringrazio l’organizzatrice Anna Spagna e la Casa dell’Arte Spagna Bellora per la fiducia e la stima che hanno dimostrato nei miei confronti. I quadri saranno venduti all’asta ed il ricavato sarà devoluto in beneficenza.”




Incendio in una Rsa di Milano: muoiono sei persone

di REDAZIONE-

MILANO – Sei persone, di cui cinque donne e un uomo, hanno perso la vita in un incendio scoppiato durante la notte nella residenza per anziani Casa dei Coniugi a Milano. L’incendio è iniziato intorno all’1:20 al primo piano della struttura e si è propagato al secondo piano, dove si trovavano 167 persone. Due delle vittime sono morte a causa delle fiamme, mentre le altre quattro sono state uccise dall’intossicazione da fumo.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha visitato la struttura definendo il bilancio “pesantissimo” e sperando che non si aggiungano altre vittime tra coloro che sono in ospedale in condizioni gravi. La Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo plurimo, mentre i Vigili del Fuoco hanno riferito che altri tre anziani sono in gravi condizioni e altri 40 sono stati soccorsi con sintomi di intossicazione, ma non gravi.

La residenza Casa dei Coniugi è una struttura sanitaria assistenziale gestita dalla cooperativa Proges per conto del Comune di Milano, che ospita anziani non autosufficienti. La struttura è parzialmente inagibile a causa dell’incendio e alcuni ospiti sono stati trasferiti in un’altra ala.

Il procuratore capo di Milano, Marcello Viola, ha aperto un fascicolo sull’incidente e ha dichiarato che ci vorrà del tempo per determinare le cause dell’incendio, ma al momento non ci sono elementi che suggeriscano l’intenzionalità.

Le indagini sono in corso e nel frattempo si sta cercando di trovare soluzioni alternative per ospitare gli anziani rimasti senza alloggio a causa dell’incendio. Si lavora anche per trasferire i pazienti in altre strutture gestite dalla cooperativa Proges.

L’incidente ha causato una profonda tristezza e preoccupazione nella comunità, e le autorità stanno facendo tutto il possibile per fornire assistenza e chiarire le circostanze dell’incendio.




Due operai perdono la vita in un tragico incidente sul lavoro

di REDAZIONE-

MILANO – Due operai perdono la vita in un tragico incidente sul lavoro a Noverasco di Opera (Milano). Un terzo operaio è gravemente ferito e ricoverato in ospedale. Ecco cosa è successo:

Questa mattina, intorno alle 10, una piattaforma aerea usata per la potatura di alberi ad alto fusto si è improvvisamente spezzata e precipitata al suolo. Sulla piattaforma c’erano tre operai, le cui generalità non sono state ancora rese note. Due di loro sono morti sul colpo, mentre il terzo è rimasto incastrato tra i rottami della piattaforma.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno estratto il ferito e lo hanno affidato alle cure del 118. L’operaio è stato trasportato in elicottero all’ospedale Niguarda di Milano, dove si trova in condizioni critiche. L’incidente è avvenuto all’interno del golf club ‘Le Rovedine’, in via Marx 16.

Le cause del cedimento della piattaforma sono ancora da accertare. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose. La polizia e i carabinieri hanno effettuato i rilievi del caso e hanno sentito alcuni testimoni.




Animal Equality protesta in contemporanea a Madrid e a Milano

Il team di Animal Equality in Italia, Spagna e Germania sta supportando attivamente la campagna europea rivolta a Lidl promossa da oltre 20 organizzazioni che fanno parte della coalizione Open Wing Alliance. Sabato 17 dicembre è stata organizzata una doppia protesta a Madrid e a Milano per chiedere all’azienda di ascoltare le voci dei suoi consumatori che chiedono un maggior impegno in tema di benessere animale.

Oltre 300mila firme sono state raccolte sulla petizione europea che invita Lidl a sottoscrivere lo European Chicken Commitment (ECC) per impegnarsi a ridurre drasticamente le sofferenze dei polli coinvolti nelle proprie filiere europee.

Sono migliaia le persone che si aspettano un cambiamento concreto da parte dell’azienda che, fino ad ora, ha aderito all’ECC solamente in Francia. In tutt’Europa le proteste stanno aumentando e non si fermeranno finché Lidl non avrà fatto un passo avanti decisivo seguendo l’esempio di centinaia di aziende che hanno già preso quest’importante decisione per gli animali.

Lo scorso sabato, una ventina di attivisti e attiviste si sono unite alle proteste organizzate in simultanea da Animal Equality protestando in modo pacifico davanti ai supermercati Lidl nella città di Madrid e di Milano.

Reggendo cartelli e banner, gli attivisti hanno portato in strada la campagna rivolta al gigante dei supermercati e hanno informato i passanti tramite volantini informativi sulle richieste che la coalizione sta rivolgendo a Lidl. Questi ultimi hanno reagito in modo positivo fermandosi ad ascoltare le motivazioni della protesta e firmando a loro volta la petizione.

Con una presenza in 32 Paesi nel mondo e 12mila punti vendita, 700 solo in Italia, Lidl, attraverso una semplice decisione, può avere un impatto positivo sulla vita di milioni di animali coinvolti nelle proprie filiere.

I polli allevati per la produzione di carne appartengono a razze selezionate geneticamente per raggiungere il peso di macellazione in pochissime settimane. A causa di questa selezione, gli animali sono più soggetti a un’elevata incidenza di problemi muscolari, scheletrici e cardiovascolari e possono soffrire di alcuni disturbi che possono riflettersi anche in un peggioramento della qualità della carne, come nel caso del white-striping, un problema comporta un peggioramento del valore nutrizionale del petto di pollo per l’aumento della percentuale di grassi rispetto a quella di proteine.

Inoltre, negli allevamenti la densità degli animali può arrivare anche a toccare i 20 polli per metro quadrato, una situazione che determina la riduzione dell’attività locomotoria e l’impossibilità di soddisfare le proprie esigenze comportamentali, oltre a contribuire a un peggioramento generale delle condizioni ambientali dei capannoni in cui sono allevati gli animali.

“Abbiamo protestato in contemporanea a Madrid e a Milano per dimostrare quante persone abbiano a cuore le nostre richieste rivolte a Lidl. È arrivato il momento per l’azienda di prendere ufficialmente le distanze da una delle peggiori crudeltà dell’industria e allinearsi a tutte quelle aziende che lo hanno già fatto”, commenta Ombretta Alessandrini, Coordinatrice della campagne di Animal Equality Italia.

Protesta a Milano

Protesta a Madrid

 




Stop alla violenza sui cavalli

ISLANDA-

VIOLAZIONI E ABUSI SUI CAVALLI NELLE COSIDDETTE “FATTORIE DEL SANGUE”

 

Una nuova inchiesta di Animal Welfare Foundation rivela le torture subite da 5 mila cavalli per alimentare il sistema degli allevamenti intensivi, Animal Equality, membro attivo di  Eurogroup for Animals, si unisce all’appello delle altre organizzazioni

 

Milano, 24/11/2021 – Una nuova indagine condotta da Animal Welfare Foundation sulle cosiddette fattorie del sangue in Islanda denuncia una serie di violazioni del benessere animale all’interno di 100 stabilimenti su 5.000 cavalli islandesi. Gli investigatori hanno scoperto violazioni del benessere degli animali in contrasto con tutte le dichiarazioni rilasciate dalle aziende farmaceutiche, dagli allevatori e dalle autorità veterinarie coinvolte.

 

Animal Equality, membro attivo di Eurogroup for Animals e partner di AWF in numerose inchieste sui trasporti di animali vivi, si unisce alla richiesta di vietare l’importazione di ECG, l’ormone derivato dal sangue delle cavalle, nell’Unione europea.

 

I circa 90.000 cavalli che vivono in Islanda vengono già sfruttati  per  diverse attività, dal turismo agli allevamenti intensivi. Ma esiste anche un altro tipo di sfruttamento, meno noto, che coinvolge questi animali: il sangue di cavalle gravide infatti viene raccolto per ottenere l’ECG (gonadotropina corionica equina), noto anche come PMSG (gonadotropina sierica di cavalla incinta), che viene utilizzato nell’allevamento di altri animali per indurre la crescita follicolare e l’ovulazione, alimentando un ciclo di continue gravidanze e sfruttamento animali all’interno di altri allevamenti intensivi.

A tal fine, ogni settimana vengono prelevati cinque litri di sangue da ciascuna cavalla, per un massimo di dieci settimane. Per estrarre l’ECG dal sangue, le cavalle devono essere gravide. I puledri sono quindi considerati e trattati come un vero e proprio scarto e sono solitamente destinati al macello. I prezzi dei puledri sono ormai ai minimi storici e lo sfruttamento del sangue delle cavalle è diventato molto più redditizio, stimolando ulteriormente la crescita di questo crudele e scioccante settore.

 

Arnthor Gudlaugsson, amministratore delegato di Isteka ehf, l’azienda farmaceutica islandese che collabora con gli allevamenti indagati da Animal Welfare Foundation, ha confermato che la produzione è triplicata dal 2009. Ciò si traduce in un fatturato di circa 10 milioni di euro l’anno. Isteka gestisce diversi allevamenti ed è partner contrattuale di oltre 100 altri allevamenti.

 

La raccolta del sangue viola tuttavia le leggi sulla protezione degli animali in vigore in Islanda e nell’UE. La maggior parte delle cavalle sono semi selvatiche, non hanno quasi nessun contatto con gli umani. Le registrazioni dei filmati effettuate durante la raccolta del sangue mostrano i lavoratori che picchiano i cavalli e usano i cani per obbligarli a spostarsi.

 

“Poiché solo i veterinari sono autorizzati a effettuare i prelievi di sangue, secondo la legge islandese dovrebbero intervenire immediatamente in caso di violazioni del benessere degli animali e segnalarle all’autorità veterinaria. Tuttavia, ciò non accade perché i veterinari guadagnano bene grazie al business del sangue, come ci hanno confermato gli informatori”, ha commentato Sabrina Gurtner, Project Manager di AWF|TSB.

 

Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia dichiara: “Il trauma continuo imposto alle cavalle per la raccolta del sangue allo scopo di aumentare le gravidanze di altri animali allevati in strutture intensive in tutta Europa accende l’ennesimo segnale di allarme sul funzionamento e l’impatto degli allevamenti intensivi: nonostante i divieti, l’industria della carne sfrutta gli animali in un ciclo continuo di sofferenza per autoalimentarsi”.

 

Dopo le numerose indagini condotte all’interno delle “fattorie del sangue” in America Latina, il caso dell’Islanda dimostra ulteriormente la necessità per l’UE di agire. Insieme a diverse organizzazioni internazionali per il benessere degli animali, Eurogroup for Animals, AWF e TSB invitano la Commissione europea a seguire la direzione indicata dal Parlamento europeo nella sua risoluzione sulla strategia Farm to Fork e a vietare l’importazione e la produzione interna di ECG.