Gli studenti dell’istituto alberghiero a Napoli con il prof. Ferranti

A J. P. Sartre provocava esperienze di “spaesamento sensoriale”. Ad Oscar Wilde faceva annotare: qui “sento ritornare tutti i miei poteri”. E Goethe nel suo Viaggio in Italia scriveva: “Napoli è un paradiso. Tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso. Non mi riconosco quasi più, mi sembra di essere un altro uomo”. Senza dimenticare Stendhal: “Parto. Non dimenticherò né via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo”.
E qui martedì 28 gennaio gli allievi della Quarta Pasticceria sono stati accompagnati in visita grazie ad un’iniziativa promossa dal Prof. Paolo Ferranti, Docente di Pasticceria dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, con la collaborazione del Prof. Daniele Manzo, Docente di Diritto ed Economia e dell’Assistente Leonardo Pignalosa.
Meta da sempre tra le più scelte dai viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo e tappa privilegiata del Grand Tour, Napoli ha accolto gli allievi dell’Istituto Alberghiero con la bellezza, la storia e le memorie racchiuse nei suoi luoghi iconici: il Maschio Angioino, Piazza Plebiscito, la Chiesa del Gesù Nuovo, Spaccanapoli, i Quartieri Spagnoli, la Galleria Umberto I, il Rione di Santa Lucia.
“Ma l’obiettivo – ha spiegato il Prof. Paolo Ferranti – era naturalmente anche quello di conoscere, “sul campo”, i prodotti di eccellenza dell’arte bianca partenopea e le loro modalità di preparazione. Due sono state dunque le nostre tappe. Da un lato, l’antica Pizzeria Di Matteo, nata nel 1936 e divenuta presto una vera e propria protagonista della storia della pizza napoletana grazie alla capacità imprenditoriale dei suoi fondatori e gestori. Basti pensare ai moltissimi personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo che qui hanno voluto fermarsi: da Marcello Mastroianni a Luciano De Crescenzo, da Jack Lemmon a Marisa Laurito e molti altri. Ma non potevamo poi dimenticare l’antico Forno Attanasio, lo storico locale a pochi passi dalla Stazione centrale famoso per le sue imperdibili sfogliatelle come anche per i babà e la straordinaria biscotteria. E’ stata una giornata indimenticabile – ha concluso il Prof. Ferranti – che ci ha ricordato la ricchezza e bellezza di un’identità profondamente legata all’arte della cucina e che abbiamo voluto riscoprire passeggiando, passo dopo passo, fra i vicoli e le piazze di quella che il padre di J.W. Goethe definì la città gentile. Desidero rivolgere i miei più sinceri complimenti agli studenti per il loro comportamento irreprensibile: la dimostrazione, importantissima per noi docenti, di una formula didattica efficace e vincente.Torneremo presto”.

 




Napoli, dopo l’ennesimo suicidio di un detenuto in carcere a Poggioreale, il Sappe rinnova l’appello alle Istituzioni

NAPOLI – “Questo ulteriore suicidio avvenuto nel carcere di Poggioreale, a Napoli, il quarto dall’inizio dell’anno, deve far riflettere sulla condizione in cui vivono i detenuti e su quella in cui è costretto ad operare il personale di Polizia Penitenziaria”. Lo dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, commentando il suicidio, nella notte tra mercoledì e giovedì, di un detenuto italiano di 28 anni nella struttura detentiva del capoluogo campano. “Spesso, questi eventi, oltre a costituire una sconfitta per lo Stato, segnano profondamente i nostri Agenti che devono intervenire”, prosegue Capece. “Si tratta spesso di agenti giovani, lasciati da soli nelle sezioni detentive, per la mancanza di personale. Il suicidio rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti. Servirebbero anche più psicologi e psichiatri, vista l’alta presenza di malati con disagio psichiatrico. Spesso, anche i detenuti, nel corso della detenzione, ricevono notizie che riguardano situazioni personali che possono indurli a gesti estremi”.

“Siamo costernati ed affranti: un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea”, prosegue il leader nazionale del SAPPE. “Ma nessuno può sentirsi indifferente a queste morti. Il personale di Polizia Penitenziaria è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Stiamo vivendo un’estate di fuoco nelle carceri e servono immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi: espulsioni detenuti stranieri, invio tossicodipendenti in Comunità di recupero e psichiatrici nelle Rems o strutture analoghe. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?”.

Capece ribadisce infine che si rendono sempre più necessari gli invocati interventi urgenti suggeriti dal SAPPE per fronteggiare la costante situazione di tensione che si vive nelle carceri italiane: “Non è più rinviabile una riforma strutturale del sistema, anche ipotizzando eventualmente di ridurre il numero di reati per cui sia previsto il carcere e, conseguentemente, implementare delle pene alternative alla detenzione ed avviare una efficace struttura che consenta la loro gestione sul territorio. Il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria non si fa prendere per il naso da chi oggi pensa di avere scoperto l’acqua calda e i problemi carcerari sollecitando improbabili indulti e leggi svuota carceri, mentre per mesi ed anni non hanno detto una parola sui provvedimenti delle varie maggioranze politiche di ogni colore al Governo che, nel tempo, hanno destabilizzato il sistema e destrutturato la sicurezza nelle carceri”.




Inaugurata a Napoli la tenda dei Ministri Volontari di Scientology

NAPOLI – Venerdì 1 novembre, è stata inaugurata a Napoli la tenda itinerante dei Ministri Volontari (VM) di Scientology. La tendostruttura gialla è in Piazza Giovanni Leone dal 26 ottobre e vi rimarrà fino al 4 novembre, incluso.
Alla cerimonia del taglio del nastro, preceduta da un’esibizione di musica e ballo della tradizione napoletana, ha partecipato il prof. Massimo Cozzolino, imam di Napoli e segretario della Confederazione Islamica Italiana,
L’Imam ha rinnovato il ringraziamento nei confronti dei VM per l’aiuto ricevuto durante il periodo della pandemia, Che in quel periodo hanno sanificato diverse moschee italiane, tra cui quella di Napoli. Il professor ha evidenziato come tale aiuto ha portato sostegno al principio della libertà religiosa, consentendo a tutti di poter praticare la propria fede anche in momenti di difficoltà come quello della pandemia. L’Imam ha messo l’attenzione sul motto dei VM e cioè: Indipendentemente da quale sia il problema…… Qualcosa si può fare. Da tale affermazione il professor Cozzolino ha estrapolato il connubio tra conoscenza e operosità che sta alla base del programma dei VM. L’Imam ha affermato che per poter arrivare a dedicarsi con profonda passione e spirito di servizio al prossimo è necessario formarsi. Con le sue parole ha realmente messo l’accento su come i VM esprimono l’amore verso il prossimo aiutando a prescindere dal colore, dalla fede religiosa e dalle origini.
Presente anche Domenico Sepe, artista pluripremiato le cui sculture sono note in tutto il mondo. Il maestro ha ricordato come l’artista usi cose materiali per plasmarle affinché possano veicolare un messaggio spirituale e costruttivo e ha aggiunto che i Ministri Volontari di Scientology, dei quali già conosceva gli interventi in soccorso di comunità colpite da cataclismi, stiano diffondendo conoscenza che aiuta il miglioramento sociale e la spiritualità individuale.
Al momento del taglio del nastro si è unito agli ospiti relatori e al direttore della Missione di Scientology di Napoli, Pascal Lemos, anche il sig. Salvatore Murolo, presidente dell’Associazione Cattolica Maria Santissima dell’Arco, testimoniando così la sua vicinanza alle mete del gruppo dei volontari.
Il programma dei Ministri Volontari è stato lanciato più di 30 anni fa, in risposta ad un appello fatto da L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology.
Notando un tremendo calo del livello di etica e moralità nella società e un conseguente aumento di droga e criminalità, L. Ron Hubbard scrisse: “Se a qualcuno non piacciono il crimine, la crudeltà, l’ingiustizia e la violenza di questa società, egli può fare qualcosa per porvi rimedio. Può diventare un MINISTRO VOLONTARIO e aiutare a civilizzarla, a portare coscienza, gentilezza, amore e libertà dalla sofferenza, instillando in essa fiducia, decenza, onestà e tolleranza.”
Nella tenda sono presenti pannelli descrittivi che mostrano aspetti della vita e come migliorarli, aspetti quali: i conflitti interpersonali, la capacità di comunicare, il matrimonio, l’educazione dei figli e anche come aiutare chi sta assumendo droghe, perché i Ministri Volontari amano ricordare che, indipendentemente da quanto grande sia la difficoltà, si può sempre fare qualcosa a riguardo.
Chiunque può visitare la tenda dalle 9 alle 23, ogni giorno, fino al 4 novembre. L’ingresso è libero.
Per maggiori informazioni si può consultare anche il sito: www.ministrovolontario.it

 

 

 




L’Instituto Cervantes di Napoli presenta Festival della Poesia del Mediterraneo

L’Instituto Cervantes di Napoli presenta la seconda edizione del Festival della Poesia del Mediterraneo. Giovedì 24 ottobre dalle ore 18, presso la Sala Catasti dell’Archivio di Stato di Napoli (Piazzetta Grande Archivio 5), andrà in scena un recital poetico con autori italiani e spagnoli. Otto poeti e scrittori che si alterneranno nella lettura delle loro opere per celebrare la varietà linguistica e la diversità culturale di Spagna e Italia. Due paesi dalla ricchissima tradizione poetica, uniti nel corso dei secoli da viaggi, connessioni e vicissitudini culturali.

Tra i poeti attesi a Napoli: il valenzano Carlos Marzal, gli asturiani Laura Casielles e Xuan Bello e la galiziana Chus Pato che uniranno le loro voci a quelle di importanti nomi del panorama italiano come Giuseppina De Rienzo, Carmen Gallo, Anna Toscano e Francesco Maria Tipaldi.

Dopo la città di Napoli, il Festival della Poesia del Mediterraneo farà tappa a novembre in altre tre sedi dell’Instituto Cervantes (Alessandria d’Egitto, Il Cairo e Tunisi), celebrando la bellezza delle parole che avvicina le lingue, unisce le sensibilità e ci aiuta a comprendere il presente. Come sottolinea Luis García Montero, poeta e direttore dell’Instituto Cervantes: «più flessibili del mare sono le parole». Questo evento, infatti, punta a diffondere la poetica contemporanea spagnola, stabilendo un ponte creativo tra le diverse tradizioni che convivono sulle rive del Mediterraneo.

I protagonisti:

Carlos Marzal. È una delle voci più importanti e rispettate della poesia spagnola. Autore di titoli come El último de la fiesta, Ánima mía, Fuera de mí, Metales pesados o Euforia, le sue opere hanno meritato riconoscimenti come il Premio Nazionale di Poesia, il Premio Internazionale di Poesia Fondazione Loewe, il Premio di Poesia Antonio Machado o il Premio della Critica. Nell’ambito della narrativa, è autore di Los reinos de la casualidad e di Los pobres desgraciados hijos de perra. Con l’opera Nunca fuimos más felices, l’autore ci invita a celebrare la vita attraverso le sue grandi passioni: la letteratura, l’amicizia e il calcio.

Laura Casielles. Poeta e giornalista asturiana è autrice delle raccolte di poesia Soldado que huye, Los idiomas comunes, Las señales que hacemos en los mapas e Breve historia de algunas cosas, opera che ha vinto premi di poesia giovanile Antonio Carvajal e Miguel Hernández. Ha pubblicato il saggio Los cantos inolvidables. Souffles e diretto il documentario web Provincia 53. Memorias cruzadas del Sáhara Occidental. Negli ultimi anni si è impegnata attivamente in politica: attualmente collabora con diversi progetti e contribuisce alla rivista La Marea, nella quale scrive abitualmente e coordina la sezione culturale.

Xuan Bello. È uno degli autori più importanti della letteratura attuale in asturiano. Originario di Paniceiros è autore di opere come El llibru de les cenices, Los nomes de la tierra o Los caminos secretos. Nel 2002 ha pubblicato l’opera narrativa Historia universal de Paniceiros, una cronaca emotiva che ripercorre le radici dei suoi paesaggi, costruita attraverso la memoria, vincendo il Premio Ramón Gómez de la Serna e ottenendo un grande eco internazionale da parte dei lettori e della critica.

Chus Pato. È una delle voci più rappresentative della poesia galiziana contemporanea. Autrice di opere come Urania, Charenton, Hordas de escritura, Secesión o Sonora, ha ricevuto numerosi riconoscimenti come il Premio Nazionale di Poesia 2024 o il Premio Losada Diéguez. Le sue opere sono tradotte in diverse lingue e la sua voce è stata inclusa nelle registrazioni della Woodberry Poetry Room di Harvard. Alcune sue poesie, inoltre, sono state musicate da artisti quali Nación Reixa, Ataque Escampe e Uxía Senlle. La sua opera è considerata una delle più moderne e personali della letteratura spagnola odierna.

Giuseppina De Rienzo. Scrittrice e giornalista napoletana, esordisce con La pianura del circo. Con i romanzi Passo d’ombre e Vico del fico al Purgatorio è selezionata due volte al premio Strega, mentre con La Scirocca è finalista al premio Argentario Donna. La sua raccolta di racconti Il mare non ha mai viaggiato riceve il premio Procida – Isola di Arturo. Ha pubblicato, inoltre, Terre di latte, T’amo mio scoglio e la raccolta di poesie Laggiù la Stregònia. Oltre a racconti, articoli e saggi in giornali e riviste, si è dedicata anche alla fotografia.

Carmen Gallo. Insegna letteratura inglese alla Sapienza Università di Roma. Ha tradotto opere di Shakespeare, Eliot e Caryl Churchill e pubblicato vari libri di poesia come Paura degli occhi, Appartamenti o stanze (Premio Castello di Villalta Giovani) e Le fuggitive (Premio Napoli). È stata inclusa nel XIV Quaderno di poesia contemporanea a cura di Franco Buffoni e nell’antologia della giovane poesia europea Grand Tour. Reisen durch die junge Lyrik Europas. Un’ampia selezione delle sue poesie è raccolta nell’antologia tedesca Die Maulposaune. Gedichte aus Italien.

Anna Toscano. Vive a Venezia dove insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre università. Un’ampia parte del suo lavoro è dedicato allo studio di autrici donne, da cui nascono articoli, libri, incontri, spettacoli, corsi, conferenze, curatele. Al buffet con la morte è la sua sesta e ultima raccolta di poesie, mentre liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Suoi scatti fotografici sono apparsi in guide, giornali, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. È nel direttivo scientifico di Balthazar Journal ed è stata direttiva della Società Italiana delle Letterate.

Francesco Maria Tripaldi. Poeta, scrittore e farmacista di Nocera Inferiore. Ha pubblicato La culla (Lietocolle 2006), Humus (Arcolaio 2008) e TRAUM (Lietocolle 2014). Nel 2010 è stato tradotto e inserito nell’antologia statunitense In our own words (MWPublisher). Nel 2012 ha pubblicato con Luca Minola Il sentimento dei vitelli (EDB), che ha ottenuto il premio Sea/Maconi e successivamente è stato tradotto e pubblicato nella rivista spagnola Estacion Poesia (Universidad de Sevilla).




Napoli, sventata dal carcere di Secondigliano l’evasione di un detenuto

NAPOLI- Un detenuto di etnia rom ha tentato di evadere, questa mattina, dal Centro penitenziario di Secondigliano, a Napoli, ma l’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria ha scongiurato il compimento del grave evento critico. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Ricostruiscono i fatti Raffaele ‘Lello’ Munno e Donato Vaia, rispettivamente vice segretario regionale e dirigente del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il primo e più rappresentativo della Categoria: “Un detenuto del Reparto Adriatico era riuscito a scavalcare il cortile passeggi e si stava dirigendo verso un’area del penitenziario dove era stata precedentemente lasciata una corda. Il personale di Polizia Penitenziaria di ronda esterna si è immediatamente accorto del tentativo di fuga ed è intervenuto, bloccandolo. Ottimo intervento della Polizia Penitenziaria che ha evidenziato la professionalità ed il senso del dovere con cui espleta il suo servizio, nonostante una oggettiva e grave carenza di organico. Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria chiediamo di prevedere una ricompensa ai poliziotti che sono stati parte attiva nello sventare l’evasione”.

“La situazione penitenziaria regionale è sempre più critica” – aggiunge il segretario regionale SAPPE Tiziana Guacci, che ribadisce: “Oramai da diverso tempo viene denunciata la precaria situazione penitenziaria della Campania, che si caratterizza anche per atti particolarmente violenti contro i poliziotti penitenziari e dall’assenza di provvedimenti contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha parole di elogio per i poliziotti di Secondigliano che hanno sventato l’evasione: “E’ solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga al detenuto. I nostri Agenti sono stati bravissimi a fermare il fuggitivo. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini”. E definisce “semplicemente allarmanti ed inquietanti” gli eventi critici che accadono quotidianamente delle carceri. Per questo, servono “interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze. Bisogna applicare ai violenti l’arresto in flagranza di reato per i detenuti che aggrediscono poliziotti penitenziari o mettono in grave pericolo la sicurezza del carcere, il carcere duro con isolamento fino a 6 mesi (articolo 14 bis dell’Ordinamento penitenziario) ed il trasferimento immediato in particolari sezioni detentive a centinaia di chilometri dalla propria residenza, come prevede il successivo articolo 32 del Regolamento. Sicuramente, a molti detenuti violenti la voglia di creare disordini mettendo a rischio la sicurezza delle carceri, anche tentando evasioni, oppure aggredire il personale passerà”.

 




SAPPE – Napoli, litiga con la mamma e scompare di casa: ragazza ritrovata dalla polizia penitenziaria di Secondigliano

NAPOLI – “Nella giornata di ieri, due Agenti della Polizia Penitenziaria in servizio di pattuglia all’esterno della Casa Circondariale di Secondigliano, a Napoli, hanno notato, lungo la strada, una ragazzina che piangeva ed in evidente stato di agitazione. Gli agenti le hanno chiesto notizie ed hanno appreso che la tredicenne, questa l’età della ragazza, era scappata di casa dopo un litigio con la mamma che le aveva ritirato il telefono cellulare. Prontamente si è provveduto ad avvisare i familiari e la donna ha potuto ricongiungersi con la famiglia”. A dare la notizia sono Raffaele “Lello” Munno e Donato Vaia, rispettivamente vicesegretario per la Campania e delegato del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il primo e più rappresentativo della Categoria: “Il SAPPE esprime il proprio apprezzamento per l’operato svolto dagli agenti della polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Secondigliano. Auspichiamo che venga loro riconosciuta loro un’adeguata ricompensa per l’elevato spirito di professionalità e senso civico”, sottolinea Tiziana Guacci, segretaria SAPPE per la regione Campania.

“E’ grazie all’acume, all’attenzione ed al pronto intervento dei nostri colleghi di Secondigliano che si è potuto tempestivamente intervenire in una situazione a potenziale rischio e per questo auspichiamo che sia loro riconosciuta una adeguata ricompensa”, evidenzia anche Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri. Capece auspica che “l’Amministrazione penitenziaria proponga i poliziotti penitenziari per un’adeguata ricompensa a livello ministeriale. Il SAPPE dice mille volte grazie ai poliziotti penitenziari in servizio, ai nostri poco conosciuti eroi del quotidiano, per quello che fanno ogni giorno nelle carceri italiane a rappresentare lo Stato con professionalità, abnegazione, umanità per garantire ordine e sicurezza ed anche per gli interventi quotidiani sulle strade del Paese in servizio di Polizia stradale mentre assolvono ai compiti istituzionali del Corpo”.




Inaugurata la sede ufficiale di Viterbo dell’Unione nazionale mutilati per servizio

VITERBO – Si è svolta sabato 18 u.s. l’inaugurazione ufficiale della sede di Viterbo dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio (U.N.M.S.) che pur restando in via Molini nr.11 è stata totalmente rinnovata nel Direttivo e nella struttura.
La cerimonia è stata presieduta dal Presidente Dr. Francesco Ruggiero (Arma dei Carabinieri), dal V. Presidente Comm.C. della P.S. Luca Mezzera e dal Segretario Ten.Col. P.O.E. Andrea Sterpa unitamente al Direttivo Provinciale.
Testimonial dell’evento, in rappresentanza della Regione Lazio e del Comune di Viterbo l’On. Enrico Panunzi e l’Avv. Alessandra Troncarelli,intervenuti per esprimere vicinanza a quei servitori dello Stato sacrificatisi per la comunità.
Presenti in rappresentanza delle istituzioni militari il comandante provinciale della G.di F. Col. Rosario Masdea, l’AV.ES. nella persona del Magg. Salvatore Spinella, nonché il comandante della Stazione CC. Di Viterbo Lgt C.S. Paolo LONERO a capo del picchetto d’onore, unitamente ad una nutrita folla di soci e partecipanti.
L’U.N.M.S. che è l’unico Ente Morale che rappresenta tutti coloro che alle dipendenze dello Stato (militari e civili) hanno contratto infermità riconosciute dipendenti dal servizio svolto, dal recente insediamento del nuovo direttivo della sede di Viterbo ha visto crescere in maniera esponenziale i propri iscritti.
Nella circostanza, alla presenza dei familiari intervenuti, l’evento ha rappresentato l’occasione per intitolare la nuova sede alla memoria del Cav. Giuseppe MUSCATELLO, Grande Invalido per servizio e già Vice Presidente Regionale U.N.M.S. Lazio.
La cerimonia si è poi trasferita presso le sale del ristorante “Isola Blu” di Montefiascone dove, al termine del convegno annuale di approvazione del bilancio, circa 130 iscritti hanno condiviso il consueto pranzo organizzato ed offerto dal Direttivo locale.
Gli interventi delle figure che hanno partecipato al convegno tra cui il Delegato Nazionale Comm. Carmine Diaz ed il V. Presidente Regionale del Lazio Dr. Mauro Cappuccini, hanno permesso di sottolineare che la Sezione U.N.M.S. di Viterbo emerge quale realtà in costante crescita, come attestato dai grandi risultati ottenuti in termini di aumento dei soci e compimento a buon fine delle pratiche istruite, nonché punto di riferimento nella rappresentanza e nell’assistenza medico-legale agli iscritti che aspirano al giusto riconoscimento dei propri diritti in virtù del servizio prestato.
Nel corso del convegno l’Avv. Simone Negro e lo psichiatra Dr. Sergio Belsanti hanno brillantemente illustrato gli aspetti medico-legali relativi all’insorgenza del disturbo post traumatico da stress (D.P.T.S.) quale fenomeno ormai in costante crescita nell’operato delle FF.OO.
Nell’ottica di un costante ampliamento dei servizi resi ai soci iscritti, nei propositi dell’attuale Direttivo spicca l’intenzione di dotare la locale Sezione Provinciale di un mezzo idoneo all’accompagnamento dei soci non autosufficienti presso le strutture di diagnosi e cura della malattia, oltre a personale C.A.F. in grado di fornire la dovuta assistenza fiscale.

Il Presidente: Cav. Francesco Dr. Ruggiero

 




L’Active Network impegnata domani contro il Napoli

VITERBO – Active Network impegnata domani, alle 18.30, contro il Napoli di Mister Colini sul parquet di Orte. Gli ultimi risultati non hanno aiutato a migliorare la classifica e gli ultimi match diventano fondamentali. Queste le parole di Mister Monsignori alla vigilia della gara: ‘Mancano tre partite alla fine di questa regular season: dobbiamo ancora fare punti che ci consentano di raggiungere il nostro obiettivo di rimanere in serie A. Siamo concentrati e motivati, sapevamo che sarebbe stato difficile per cui ci stiamo dando da fare. Abbiamo l’assoluta necessità di tornare a fare risultato in casa. Adesso giocheremo due gare complicate tra le mura amiche. Noi siamo fiduciosi perché la squadra nelle ultime partite è tornata ad essere performante. Non siamo riusciti a trasformare le prestazioni in risultati. Dobbiamo aggiustare dei dettagli e tenere duro. Abbiamo lavorato molto duramente per continuare il nostro percorso di crescita. Affrontiamo l’avversario più ostico del momento e questo ci darà ulteriori stimoli. L’entusiasmo deve prevalere su tutti gli aspetti’




il SAPPE torna in piazza

Napoli – Ancora una volta, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria torna in piazza a manifestare le gravi criticità del Personale che lavora nei vari penitenziari della Campania.

La manifestazione si terrà martedì 3 ottobre 2023, dalle ore 10, a Napoli, in via Nuova Poggioreale, davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.

Spiega il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece, che sarà alla testa dei numerosi poliziotti pronti a scendere in piazza sotto le bandiere azzurre e bianche del primo Sindacato del Corpo: “Saremo in piazza per denunciare l’assoluta situazione di precarietà che caratterizza le carceri della Campania e quelle di tutto il Paese, nelle quali ogni giorno si verificano decine e decine di eventi critici nell’assoluta indifferenza dei vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia. Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più. Lo diciamo da tempo, inascoltati: la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, dall’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, dalla mancanza di personale, dal mancato finanziamento per i servizi antintrusione e anti-scavalcamento”. 

E’ assurdo”, denuncia Capece che ‘punta il dito’ sull’immobilismo del provveditore penitenziario campano Lucia Castellano: “siamo stufi di una Amministrazione penitenziaria, di uno Stato, che si ‘cala le braghe’ di fronte ai detenuti violenti anziché punirli severamente. Servono risposte ferme e immediate contro questi delinquenti. La verità è che a nessuno frega niente delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria che, in Campania come in ogni altra regione e provincia d’Italia, buttano letteralmente il sangue nelle sezioni detentive e non sono minimamente considerati da parte di questa Amministrazione matrigna! Se l’amministrazione non assumerà precisi e impegni e non saranno intraprese reali iniziative volte ad apportare migliorie alle condizioni di lavoro del personale, saremo pronti a continuare proclamare lo sciopero bianco ed a bloccare le carceri regionali!!!”. In Campania sono stabilmente detenute oltre settemila persone, delle quali più di duemila solo nella Casa circondariale di Poggioreale.

Tiziana Guacci, segretario regionale del SAPPE per la Campania, evidenzia: “Le carceri della Regione continuano ad evidenziarsi per continui episodi di violenza: Salerno, Avellino, Ariano Irpino, Carinola, Secondigliano… purtroppo, molti detenuti che ci assegnano hanno dei seri problemi psichiatrici, tanti altri sono pericolosi e ristretti nel circuito Alta sicurezza e 41 bis. Mancano in Campania Agenti di Polizia Penitenziaria, direttori, Comandanti e personale civile. La Polizia Penitenziaria fa il massimo per garantire quanto stabilito dalla normativa vigente, ma molte volte mancano le unità per un controllo più attivo: si è costretti a sopprimere numerosi posti di servizio perché manca personale e poi succedono queste inaccettabili violenze. Oggi a malapena si riesce a garantire il turno su tre quadranti e sono a rischio gli accordi sui diritti di tutto il personale di Polizia Penitenziaria. Servono interventi urgenti da parte del Ministero della Giustizia e del DAP ai quali chiediamo di aprire un tavolo di confronto per trovare soluzioni concrete ai problemi ed all’emergenza carceri della Campania”.

Capece torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità delle carceri della Regione, dove mi sembra evidente sussistano problemi nella catena di comando anche per responsabilità del Provveditore penitenziario Castellano (troppo evanescente e distante dalla realtà che vivono tutti i giorni gli Agenti nelle Sezioni detentive) e in cui evidentemente non si è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta. Sono palesi le inadempienze e le gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE che non risparmia critiche al Capo del DAP Giovanni Russo: “anche a lui, da mesi, stiamo chiedendo – senza avere alcun riscontro! – di intervenire con urgenza sulla gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza!”. 




Festival del Giallo Città di Napoli #3 – Obiettivo scuole

Quest’anno il Festival del Giallo Città di Napoli diretto da Ciro Sabatino lancia una nuova iniziativa per favorire l’avvicinamento degli studenti al variegato universo della cultura. Nel caso specifico, all’approfondimento di un periodo storico (a scelta dal Medioevo agli anni Settanta del Novecento) e all’esercizio dell’elaborazione della trama di un racconto di indagine.

Il Certame nazionale del racconto giallo storico alla sua prima edizione è ideato e coordinato dalla giornalista Anita Curci (direttrice del mensile Gialli.it) ed è rivolto ad alunni italiani degli ultimi due anni di corso di scuole superiori pubbliche e private di qualunque indirizzo di studio a cui si chiede di mettere insieme tre ingredienti fondamentali: l’apprendimento, la creatività, la scrittura.

Per partecipare al bando con un proprio racconto giallo ad ambientazione storica, l’iscrizione di un allievo o di un gruppo di allievi dovrà avvenire attraverso un insegnante referente dell’istituto scolastico interessato. La domanda di partecipazione, anche senza inviare il racconto ma solo per candidarsi all’iniziativa, potrà essere inoltrata all’indirizzo redazione@gialli.it inserendo nell’oggetto: “Certame nazionale del racconto giallo storico – candidatura”, e specificando nel corpo della mail il nome del candidato/i e dell’insegnante referente, nome e città dell’istituto scolastico. I racconti partecipanti alla gara potranno essere inviati allo stesso indirizzo da ottobre 2023 fino alla mezzanotte del 15 marzo 2024. L’opera partecipante dovrà essere inedita, mai pubblicata sia in cartaceo che in digitale e dovrà essere redatta in forma di romanzo e in lingua italiana in max 15 pagine – 2000 battute per pagina – spazi inclusi, font Times New Roman, corpo 12.

I racconti dei cinque finalisti saranno pubblicati da Gialli.it in un volume acquistabile su Amazon Libri e pubblicizzato attraverso presentazioni, recensioni e comunicati stampa. Per il primo classificato è previsto un premio in danaro. La premiazione avverrà a maggio durante la terza edizione del Festival del Giallo Città di Napoli.

Le attività descritte saranno, a richiesta, riconosciute dall’Associazione Gialli.it come 40 ore di PCTO, e a tutti gli studenti partecipanti sarà rilasciato un attestato inviato via mail all’insegnante nominato dal dirigente scolastico di ciascuna scuola coinvolta nel progetto.

Gli alunni che vorranno intervenire alla cerimonia di premiazione potranno essere accompagnati da insegnanti o genitori. Coloro che attraverso una mail comunicheranno la propria presenza all’evento potranno partecipare a un tour napoletano sui luoghi del giallo e del mistero.




Incidente dopo il concerto dei Coldplay a Napoli: bus sbanda ad Orte

di REDAZIONE-

ORTE (Viterbo)- Nella notte tra giovedì e venerdì, si è verificato un incidente che ha causato feriti tra i ragazzi che stavano tornando da un concerto dei Coldplay a Napoli. L’incidente è avvenuto nei pressi di Orte, coinvolgendo il pullman su cui viaggiavano.

Il pullman, organizzato per l’occasione del concerto, era partito da Bologna e si stava dirigendo verso Napoli, facendo una tappa a Firenze e una ad Orte. Al ritorno, intorno alle 4 di notte, si è verificato l’incidente. Le cause sono ancora in fase di accertamento, ma il pullman ha sbandato all’altezza del chilometro 494 dell’autostrada A1, vicino ad Orte, finendo contro un muro di sostegno laterale. Durante l’impatto, alcuni vetri del veicolo si sono rotti.

Fortunatamente, solo alcuni ragazzi, meno di dieci, sono rimasti feriti, e le loro lesioni sono state di lieve entità. Sul luogo dell’incidente sono intervenute un’ambulanza con il personale sanitario proveniente da Viterbo, e gli agenti della polizia stradale di Orvieto.

Si tratta di un episodio preoccupante che ha suscitato timore tra i partecipanti al concerto, soprattutto tra gli adolescenti e i minorenni coinvolti. È importante che vengano approfondite le cause dell’incidente per garantire la sicurezza dei viaggiatori in futuro. Le indagini sono ancora in corso per determinare le responsabilità e accertare le ragioni che hanno portato allo sbandamento del pullman.

Questa vicenda mette in evidenza l’importanza di adottare misure di sicurezza adeguate durante gli spostamenti, specialmente quando si tratta di eventi di grande affluenza come concerti. È fondamentale che gli organizzatori dei trasporti prevedano tutte le precauzioni necessarie per evitare situazioni simili e garantire il benessere dei partecipanti.




Tutela dell’infanzia: apre a Napoli la seconda Casa del Sorriso di CESVI in Italia

NAPOLI – In occasione della Giornata internazionale della famiglia, è stata inaugurata a Napoli la seconda Casa del Sorriso in Italia di Fondazione CESVI, struttura dedicata alla promozione dei diritti dell’infanzia e alla prevenzione di povertà educativa e trascuratezza, fornendo accoglienza, protezione e percorsi specifici per minori e famiglie. La Campania è la Regione italiana in cui essere bambini è più rischioso: occupa la 20° e ultima posizione nell’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia curato da CESVI, sia per CasaSorrisoNapoli_ParodiBambiniquanto riguarda i fattori di rischio, sia la disponibilità di servizi di prevenzione e cura. La precedono Puglia (17°), Calabria (18°) e Sicilia (19°), mentre le Regioni più virtuose sono, nell’ordine, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto.
In Italia CESVI ha già aperto una Casa del Sorriso a Bari, nell’ambito del Programma che coinvolge vari Paesi del mondo e nei prossimi mesi inaugurerà la terza struttura a Siracusa. Attraverso il programma Casa del Sorriso in Italia lo scorso anno sono stati sostenuti più di 2.470 beneficiari di cui 1.660 bambini.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che nel mondo 55 milioni di persone sotto i 18 anni subiscano maltrattamenti. In Italia, oltre 400mila minori sono in carico ai servizi sociali, di cui oltre 77mila vittime di maltrattamenti, da quelli psicologici agli abusi sessuali. A Napoli, secondo il Comune, il 39% dei 5.267 bambini e ragazzi assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso in famiglia.
La Casa del sorriso di Napoli si trova nel quartiere San Pietro a Patierno. Accoglie minori e famiglie vulnerabili della zona, dove si sommano fattori di rischio come la disoccupazione, le gravidanze precoci al 14,9%, l’alto tasso di dispersione scolastica. Nello spazio multifunzionale, gestito da CESVI con la Cooperativa sociale il Grillo Parlante, sono promosse attività di sostegno psicologico, ascolto e orientamento, di supporto alla genitorialità, laboratori sportivi, psicomotori, artistico-espressivi, proposte educative e percorsi personalizzati per sviluppare e potenziare le proprie risorse.
«Con il Programma Case del Sorriso vogliamo “dare un tetto di speranza” a quei bambini costretti in situazioni di emarginazione e disagio che si sentono soli e hanno perso tutto, vogliamo offrire loro protezione e amore, creare opportunità per un futuro in cui possano realizzarsi e vedere rispettati i propri diritti fondamentali», ha detto Roberto Vignola, vice direttore generale di CESVI. «Entro la metà del 2023 – ha proseguito – avremo avviato cinque Case del Sorriso in Italia, dove accogliere bambine e bambini fragili provenienti da contesti urbani periferici segnati da povertà economica, educativa e culturale».

Le Case del Sorriso di Fondazione CESVI sono presenti in diversi Paesi del mondo, nelle regioni con i più alti livelli di povertà e di mortalità infantile, in contesti di degrado e nelle periferie delle grandi città. Le strutture sono attive in Brasile, ad Haiti, in India, Sudafrica, Perù e Zimbabwe e offrono servizi e accoglienza di diversa natura: dagli spazi protetti di gioco alla distribuzione di pasti, dal sostegno alle attività scolastiche all’igiene personale, rivolgendosi sia a bambine e bambini, sia alle madri e alle famiglie in difficoltà. Il programma Casa del Sorriso in Italia è attivo a Bari, Napoli, Siracusa e Milano. Il Programma comprende inoltre gli interventi a tutela dell’infanzia in contesti d’emergenza, come in Ucraina sin dallo scoppio del conflitto, e in Turchia, dopo il terremoto di febbraio, dove CESVI ha dato vita ai Child Friendly Spaces, luoghi protetti dove garantire sostegno psicologico, cure e sicurezza ai minori colpiti. 

Al taglio del nastro a Napoli hanno partecipato Amadeus e Giovanna Civitillo – dopo che gli ospiti della trasmissione ‘I soliti ignoti’ di Rai1 hanno destinato oltre 500mila euro ai progetti per l’infanzia di CESVI – insieme all’ambasciatrice storica della Fondazione e madrina dell’evento, Cristina Parodi.




Alfonso Signorini cerca nuovi talenti: a Napoli le selezioni

NAPOLI – Sabato 20 maggio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 a Napoli presso Villa Domi (Salita Scudillo, 19/a) si terranno i casting per giovani artisti e per chi vuole iniziare una carriera artistica. I partecipanti devono essere maggiorenni e appartenere ad una delle seguenti categorie: canto, ballo, strumenti musicali, recitazione, moda, influencer, bellissimi. E’ prevista anche una sezione speciale per le persone con disabilità.

I partecipanti saranno provinati direttamente da Alfonso Signorini e da Irene Ghergo, autrice TV. Una grande opportunità per giovani artisti e artisti emergenti per entrare a far parte del mondo dello spettacolo dalla porta principale grazie anche al produttore dell’iniziativa Fabio Palazzi, organizzatore di grandi eventi, che da molti anni vive tra Napoli e Capri.

“Ho voluto fortemente che questa audizione si facesse a Napoli – afferma Fabio Palazzi – perché Alfonso Signorinivivendo in questa città sono venuto a contatto con tantissime realtà culturali e tantissimi giovani con grandi capacità artistiche. Voglio dare una opportunità a questi giovani perché Napoli è una città ricca di arte e fermento culturale. I ragazzi entrano dalla porta principale, infatti a provinarli sarà colui che ha scritto tante pagine sullo star system, colui che oltre ad essere un grande giornalista e conduttore con una forte esperienza nel mondo dello spettacolo e anche regista di opere liriche. Il numero uno della televisione, Alfonso Signorini”.

Inoltre i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi con Alfonso Signorini durante il party “You Talent” previsto la stessa sera alle ore 23.00, sempre a Villa Domi, grazie anche all’interesse mostrato verso questa iniziativa e verso i giovani di Domenico Kontessa, proprietario di Villa Domi e sostenitore della cultura e delle bellezze di Napoli con una forte attenzione verso le giovani generazioni.

I candidati per prenotarsi dovranno mandare un messaggio su WhatsApp al numero: 366.9995798 indicando Nome, Cognome, numero di telefono e categoria per la quale si partecipa. E poi presentarsi ai provini il giorno 20 maggio dalle ore 15.00 alle ore 19.00.




DESINA. Festival della Grafica e delle Culture visive I Edizione

Napoli –

DESINA è il nuovo Festival Indipendente dedicato alla Grafica e alle Culture Visive che si svolgerà a Napoli, dal 27 al 30 aprile 2023. ADCI – ART DIRECTORS CLUB ITALIANO ha creduto fin dalla fase embrionale all’ idea di questo festival promosso dall’omonima associazione culturale costituita nel 2022 da tre soci campani di ADCI: Stefano Pellone, Domenico Armatore e Nicola Feo curatori della rassegna.

DESINA è il primo Festival dedicato alle culture visive che nasce a Napoli: quattro giorni di talk, workshop e mostre, durante i quali agenzie, designer, creativi ed esperti internazionali discuteranno di brand identity, editoria, stampa, illustrazione, type design, digital, packaging, motion design, video mapping e street art.

Un Festival diffuso in città che si terrà in quattro prestigiosi luoghi storici del centro antico di Napoli: FOQUS-Fondazione Quartieri Spagnoli ospiterà i talk e la maggior parte dei workshop e delle mostre, mentre altri laboratori, mostre ed eventi avranno luogo all’Accademia di Belle Arti di Napoli, al Riot studio e alla Fondazione Made in Cloister.

Il tema scelto per la prima edizione che sarà il filo conduttore dei vari eventi è: qual è l’impatto del tuo design? Sarà proprio questa la domanda rivolta a tutti i partecipanti e agli ospiti per riflettere come il visual design sia parte della vita di ogni giorno e quanto possa influire su di essa.

Tutto intorno a noi è Grafica. Pervade la nostra quotidianità più di quanto riusciamo a immaginare. È nelle insegne dei negozi, nei manifesti pubblicitari e nella segnaletica per le strade, nei siti, sui social e nelle app sui nostri smartphone, sugli scaffali dei supermercati, nell’abbigliamento e nei giocattoli per i bambini, nella comunicazione degli eventi piccoli e grandi.” – spiegano gli ideatori di DESINA e Soci di ADCI – “L’uso delle immagini non è mai neutrale. E il Visual Design è un ambito del progetto nel quale occorre muoversi con responsabilità e consapevolezza, perché anche il minimo segno, come una virgola o un punto che poi diventa linea, genera una reazione ed un impatto. Ed è proprio quest’ultimo il tema portante di DESINA 2023, la domanda principale che viene rivolta agli ospiti e ai partecipanti: qual è l’impatto del tuo design? Il Design non salverà il mondo, ma di certo può contribuire a renderlo un posto migliore, più democratico e inclusivo.”

Al via giovedì 27 aprile, alle ore 11, l’inaugurazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli con la storica mostra 25 Manifesti per Napoli, 1984-1986 uno dei primi progetti della Fondazione Napoli Novantanove curato negli anni Ottanta dal grande designer Alan Fletcher di Pentagram (il design studio più celebre al mondo) che raccoglie i manifesti commissionati a designer famosi per l’immagine culturale di Napoli. L’esposizione sarà presentata da Mirella Stampa Barracco, Presidente della Fondazione Napoli Novantanove, da Francesco E. Guida, Docente del Politecnico di Milano e Coordinatore del Centro di documentazione sul Progetto Grafico di AIAP e dall’artista Zeal Off.

Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 aprile, seguiranno gli appuntamenti nelle altre sedi.

Tra i vari ospiti all’interno della rassegna ci saranno anche soci ADCI tra cui Angela Pastore Founder, CEO & Executive Creative Director Antville, Consigliere e Ambassador Campania di ADCI, Anna Speranza Ambrosio Partner, COO e Art Director senior di Antville e membro del creative team di ADCI, Pierpaolo Andolfi Creative Director di Antville e socio ADCI, che tratteranno il tema dell’heritage branding e il design del futuro. Anche Debora Manetti, sempre Socio ADCI, sarà ospite del Festival in rappresentanza di Zeta Font con la fonderia tipografia digitale Type & The City di Napoli.

L’accesso sarà gratuito e sarà richiesta solo una veloce registrazione all’evento. Calendario degli appuntamenti e prenotazioni su www.desina.it.




Napoli, Piantedosi ringrazia le forze dell’ordine che hanno fronteggiato situazioni di complessità

“Al termine di due giorni di straordinario impegno, desidero esprimere grande apprezzamento e gratitudine alle Forze dell’ordine che hanno saputo fronteggiare, sia nel capoluogo partenopeo che all’aeroporto di Fiumicino, situazioni di grande complessità e pericolosità” ha dichiarato il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi.
“Solo grazie alla consueta competenza, all’equilibrio e alla concretezza del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, coordinati dalle autorità di pubblica sicurezza, si sono evitati danni più gravi a persone e cose, che la deprecabile violenza di alcuni gruppi di teppisti avrebbe potuto causare.
Agli agenti rimasti feriti va la mia solidarietà e la mia vicinanza. Sempre più spesso ricadono sulle loro spalle le conseguenze delle preoccupanti evoluzioni a cui, anche in campo internazionale, stiamo assistendo nel mondo delle frange estreme delle tifoserie.
Questo impone, a tutti i soggetti e le organizzazioni interessate, una rinnovata riflessione sugli strumenti da mettere in campo per evitare il ripetersi di simili episodi” ha concluso il titolare del Viminale”.




Polizia di Stato: arrestati a Napoli due trasferisti di Viterbo per truffa agli anziani (VIDEO)

VITERBO- Nella mattinata odierna personale della Polizia di stato della squadra mobile della questura di Viterbo ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo, nei confronti di due 34enni napoletani, responsabili dei reati di truffa aggravata e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. All’inizio dello scorso mese di febbraio, a Viterbo, due anziani coniugi hanno ricevuto una telefonata da parte di un sedicente avvocato il quale riferiva di assistere il loro figlio in stato di fermo presso una caserma dei carabinieri a causa di gravi problemi legati all’assicurazione della sua autovettura e di avere bisogno di 4.900 euro per una rapida risoluzione della pratica.
La richiesta veniva, altresì, rafforzata da una ulteriore chiamata da parte di un sedicente maresciallo dell’arma che confermava tutta la faccenda. la coppia di viterbesi, ignara della truffa che stava per subire, affermava di non disporre al momento di tale cifra in contanti e, per tutta risposta, i truffatori invitavano le vittime a consegnare tutto quello che avevano a disposizione ad una persona che sarebbe giunta di lì a poco.
Effettivamente ricevevano la visita di un messo del sedicente avvocato al quale consegnavano diversi monili di valore e circa 200 euro in contanti. la donna veniva poi inviata a prelevare 500 euro allo sportello bancomat vicino casa e, infine, a consegnare la tessera con relativo pin con la quale venivano introitati ulteriori 250 euro.
Dopo la denuncia effettuata in questura, gli investigatori della squadra mobile sono riusciti, anche grazie all’ausilio delle telecamere presenti in zona, a individuare due soggetti nell’atto di seguire la signora nonché l’autovettura utilizzata dagli stessi. in particolare si notava il secondo uomo, prima di salire a bordo, uscire dal bar di una piazza del centro cittadino e la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza interno del locale consentiva di identificarne il volto.

A seguito di ulteriori accertamenti e riscontri la Procura della Repubblica presso il tribunale di Viterbo, che coordina le indagini, ha chiesto l’emissione della misura cautelare, eseguita oggi a Napoli dai poliziotti della squadra mobile viterbese insieme ai colleghi di quella partenopea. gli indagati sono stati arrestati in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.
Il fenomeno delle truffe agli anziani è attentamente monitorato dalla questura di Viterbo che recentemente ha organizzato diversi incontri a Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia, Canepina, Bolsena e soriano nel cimino finalizzati a fornire ai cittadini dei consigli al fine di prevenire il compimento di tali reati in danno di una fascia debole della popolazione. Tali iniziative proseguiranno ancora nelle prossime settimane in tutta la provincia viterbese.

 




Maury’s Com Cavi Tuscania corsara a Napoli

TUSCANIA ( Viterbo) – Al PalaSiani di Napoli la Maury’s Com Cavi Tuscania supera con il massimo scarto la QuantWare Napoli in un’ora e mezza e grazie ai tre punti conquistati torna ad affacciarsi alle zone alte della classifica del girone blu della serie A3 Credem Banca.

Al fischio di inizio delle signori arbitri Antonio Gaetano e Christian Palumbo coach Calabrese schiera la QuantWare Napoli con Leone al palleggio e Cefariello opposto, Fernandez e Canzanella di banda, Saccone e Martino centrali, Ardito libero. Sandro Passaro risponde con Leoni al palleggio e Onwuelo opposto, Festi e Aprile centrali, Sacripanti e Corrado bande, capitan Sorgente libero.

Il primo parziale parte punto a punto e si sblocca solo nella seconda parte quando Napoli accelera e si porta sul +4 (19/15). Immediata reazione di Tuscania che grazie a un Sacripanti e un Corrado davvero efficaci prima raggiungono i padroni di casa e poi si portano sul 22/21. Decisivo l’ace dello stesso Corrado che chiude il set sul 23/25.

Secondo parziale con Tuscania che trova subito i break di vantaggio 6/9. Napoli si produce in una rimonta che la porta sul 17 pari. Gli ospiti accelerano di nuovo e con Onwuelo in battuta, con tanto di ace, allungano di nuovo fino alla pipe vincente del solito Corrado che procura il primo set point 20/24. L’attacco fuori misura di Fernandez assegna il secondo parziale alle Maury’s Com Cavi Tuscania 21/25.

Con Sacripanti in battuta, Tuscania inizia il terzo set portandosi subito sullo 0/3 decisa a non correre rischi. Il vantaggio arriva sul +6 (3/9) e verrà mantenuto quasi invariato fino alle battute conclusive. Il mani out di Onwuelo chiude parziale e incontro 18/25.

QUANTWARE NAPOLI – MAURY’S COM CAVI TUSCANIA 0/3

(23/25 – 21/25 – 18/25)

Durata: ‘34, ’30, ’30

QUANTWARE NAPOLI: Quarantelli, Botti 3, Saccone 4, Giardino, Leone 3, Monda (L2), Fernandez Rodriguez 7, Malanga, Cefariello 14, Ardito (L1), Anatrella, Martino 4, Piscopo, Matano, Montò, Di Domenico, Canzanella 8. All. Calabrese. 2All. Pagliuca.

MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Stamegna, Leoni 4, Festi 7, Ruffo, Menchetti, Cipolloni Save, Sorgente (cap) (L1), Sacripanti 9, Corrado 19, Aprile 4, Onwuelo 8, Quadraroli (L2), Licitra, Borzacconi. All. Passaro. 2 All. Barbanti.

Arbitri: Antonio Gaetano e Christian Palumbo




Il maltempo ferma il Salone Nautico Internazionale di Napoli

NAPOLI-

Le avverse condizioni meteo previste da venerdì a lunedì 29 costringono gli organizzatori a sospendere l’esposizione delle barche e le prove in mare nelle sedi di Mergellina e Posillipo

          Napoli, mercoledì 24 novembre 2021 – Il maltempo ferma il Salone Nautico Internazionale di Napoli. Navigare, in pieno svolgimento nelle sedi di Mergellina e Posillipo, costretto a sospendere l’esposizione per le avverse condizioni meteo che determineranno il prossimo fine settimana. A darne l’annuncio ufficiale gli stessi organizzatori della kermesse che, dopo 6 giorni espositivi durante i quali oltre 15mila visitatori hanno affollato le due banchine del Molo Luise e del Circolo Posillipo, sono costretti a sospendere l’evento.

Piogge diffuse e nubifragi al Centro-Sud, preannunciate per i prossimi giorni dal servizio meteo dell’Aeronautica Italiana, hanno indotto l’Associazione Filiera Italiana della Nautica, organizzatore del salone, a non proseguire sino a domenica le prove in mare e l’esposizione delle 100 imbarcazioni presenti.

La Campania, in particolare, sarà soggetta nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 a forti raffiche di vento di Libeccio, con mare che registrerà un forte moto ondoso con onda sino 4 metri di altezza, e continui nubifragi.

            Dunque, con la chiusura anticipata del Navigare, l’appuntamento per gli appassionati del mare sarà ora quello previsto a febbraio alla Mostra d’Oltremare di Napoli quando dal 12 al 20 si disputerà la 48esima edizione del Nauticsud.