Tarquinia, alla necropoli dei Monterozzi la “Notte Internazionale dell’Osservazione della Luna”

TARQUINIA ( Viterbo) – Si tratta solo della prima fase di un più ampio ed organico progetto di intervento che interesserà una vasta area del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e che prevederà nel suo complesso diversi rami di sviluppo. Tra questi il recupero e la valorizzazione di itinerari tematici innovativi grazie alla creazione di nuovi percorsi di visita che consentiranno al pubblico di godere della Necropoli dei Monterozzi e delle aree adiacenti di interesse archeologico in un circuito culturale più ampio, organico ed esaustivo. A questi interventi si assocerà la creazione di nuovi servizi, materiali ed immateriali, per implementare l’accessibilità e fruibilità da parte del pubblico alle aree del sito, diversificando così le possibilità di offerta culturale, attraverso la creazione di nuovi programmi di visita e rafforzandone la comunicazione. Un sistema coordinato in grado di aumentare la consapevolezza nei confronti della ricchezza delle risorse culturali esistenti sia da parte dei flussi turistici che degli attori della comunità locale e dei cittadini.
È proprio in quest’ottica che si inserisce il primo di questi interventi che partirà entro dicembre e si suddividerà in due fasi attuative consecutive e consisterà nella creazione di una nuova area di sosta e di un nuovo assetto della viabilità in riferimento all’accesso. Un “nodo funzionale” quindi messo a servizio della Necropoli dei Monterozzi e luogo di avvio verso gli itinerari archeologici e naturalistici che da qui si dipanano, già individuati nell’ambito del masterplan per le opere di valorizzazione del sistema culturale integrato locale.
420.000 euro i fondi stanziati per l’intervento, di cui 145.000 regionali ed il resto comunali.
Gli interventi costituiranno in prima battuta nella creazione di una rotatoria su via Ripagretta che darà accesso alla nuova area di sosta strutturata e definitiva creata dove oggi è collocata quella temporanea e che consterà, al termine dei lavori, di 114 posti per autoveicoli, 17 per motoveicoli e sarà fornita di due punti di ricarica elettrica.
L’ingresso, a mezzo della nuova rotatoria su via Ripagretta, avverrà attraverso la creazione di un duplice sistema di rampe che agevoleranno l’arrivo nell’area ed una circolazione anulare ed ordinata al suo interno, consentendo contemporaneamente la messa in sicurezza dei pedoni nell’accesso al sito, implicando un auspicato rallentamento della viabilità nella strada principale.
Data le peculiarità archeologica e paesaggistica dell’area d’intervento, quindi sottoposta a vincoli di tutela, le scelte strategiche e l’impiego di tecnologie sono ricadute verso soluzioni non invasive, tali da garantire la massima mitigazione degli impatti ambientali. Scelte che saranno attuate grazie ad un’opportuna selezione di materiali e finiture sostenibili a basso impatto, all’alternanza tra superfici a prato e aree di parcheggio con l’inserimento di spazi verdi ed aiuole, nonché limitando massimamente le opere di modellazione del terreno.
Le aree verdi saranno allestite a ridosso di Via Ripagretta, delle rampe carrabili di accesso alla zona di sosta, dei camminamenti pedonali, dell’area verde centrale, e selezionando specie arbustive individuate in considerazione degli aspetti climatici, a bassa manutenzione e con apparati radicali poco profondi per rispettare la valenza archeologica dell’area. Anche la scelta del sistema di illuminazione è ricaduta, per i medesimi motivi, su tipologie ad alimentazione solare che eviteranno operazioni di scavo.
La recinzione di perimetrazione dell’area verrà completata, quella attuale è affidata ad un parapetto di legno, e conclusa a nordest con elementi in ferro su muro di tufo o pietra.
La nuova area di sosta presenterà infine in corrispondenza del settore meridionale, un camminamento pedonale trasversale di accesso al Parco Archeologico, che sarà ubicato a sud dell’area. Tale camminamento verrà realizzato in lastre di grandi dimensioni, autopulenti ed antibatteriche.
A completamento dell’opera di valorizzazione della nuova area, è prevista, lungo il lato occidentale, la realizzazione di una pista ciclabile. Questa si collegherà anche con un percorso pedonale che vedrà il congiungimento con la creazione, in una fase progettuale successiva, di alcune aree tematiche destinate ad implementare la definitiva fruibilità ed il completo godimento da parte di cittadini e turisti del parco archeologico: aree che includeranno tra le altre una zona di affaccio panoramico con un’area pic-nic, attrezzature sportive e di gioco destinate ai più piccoli.
“Scommettere e puntare verso una determinante riqualificazione del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia che qui si sviluppa a partire dall’area della Necropoli dei Monterozzi significa dare valore e completamento ad uno dei luoghi più rappresentativi ed unici di Tarquinia”, commenta il Sindaco Alessandro Giulivi. “Significa implementare e dare forza ad un condotto turistico e culturale già esistente e assolutamente privilegiato capace, da solo, di creare un’eco di richiamo verso un pubblico locale, nazionale ed internazionale in grado di produrre un indotto importantissimo a vantaggio di tutto il comparto turistico della nostra città”.
di SIMONE CHIANI-
MERAVIGLIE DELLA TUSCIA – Quando si tratta di una Necropoli risulta sempre ambiguo parlare di “viaggio nel tempo”, considerato che la destinazione di questa è, fin dall’inizio nell’antichità, proprio quella di rimanere intatta fino ai nostri giorni; eppure, arrivando alla contemporaneità e avendo visto quante poche, in relazione alla loro quantità e integrità, siano arrivate fino a noi, è difficile non sentirsi trasportati direttamente nell’antichità con quella che affrontiamo. Parlare del luogo trattato in questo nuovo episodio della rubrica, significa dibattere di un insieme di monumenti mantenutisi per 3000 anni. L’immensa Necropoli di Tarquinia, non a caso patrimonio UNESCO dal 2004, è giunta a noi dopo 3 lunghissimi millenni, e oggi possiamo apprezzarla in modo molto simile (relativamente) a quando fu eretta.
“La serie straordinaria di tombe dipinte rappresenta il nucleo più prestigioso della necropoli di Tarquinia che resta, per questo aspetto, la più importante del Mediterraneo, tanto da essere definita dal padre dell’etruscologia, Massimo Pallottino ‘il primo capitolo della storia della pittura italiana‘.” – Questo è ciò che appare quando si clicca il blog ufficiale della Necropoli di Tarquinia, questa è la sintesi, in fondo, del perché tale sito archeologico sia dell’importanza di cui detto fino a ora.
La serie di tombe, incredibilmente mantenute sebbene per la maggior parte sotterranee, è lunghissima (più di 6000 sepolture, probabilmente il complesso più esteso che esista): in particolare la necropoli dei Monterozzi, che racchiudono un gran numero di tombe a tumulo con camere scavate nella roccia, nelle quali è conservata una straordinaria serie di affreschi, rappresentano il più cospicuo nucleo pittorico a noi giunto di arte etrusca e al tempo stesso il più ampio documento di tutta la pittura antica prima dell’età imperiale romana. Secondo gli archeologi, questi monumenti dovrebbero collocarsi tra il IX e il VII secolo Avanti Cristo.
Le camere funerarie, modellate sugli interni delle abitazioni, presentano le pareti decorate a fresco su un leggero strato di intonaco, con scene di carattere magico-religioso raffiguranti banchetti funebri, danzatori, suonatori di aulós, giocoleria, paesaggi, in cui è impresso un movimento animato e armonioso, ritratto con colori intensi e vivaci. Molti affreschi e oggetti, spostati dalle camere per conservarli, sono stati trasferiti al Museo Nazionale Tarquiniense.
I sepolcri più interessanti dell’amplissima zona sono quelli del Guerriero, della Caccia e della Pesca, delle leonesse, degli Auguri, dei Giocolieri, dei Leopardi, dei Festoni, del Barone, dell’Orco e degli Scudi.
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Come raggiungere il luogo:
https://goo.gl/maps/eYQcra1McmfmVkdy9
Necropoli di Tarquinia
Via Ripagretta, 01016 Tarquinia VT
[[[Entrata a pagamento – Eccetto la prima domenica del mese]]]