Wwf lancia la Primavera delle Oasi

L’esperienza in natura migliora corpo e mente.  Centinaia gli eventi e le aperture speciali distribuiti in 7 week end, dal 21 aprile al 5 giugno. Il benessere psichico e relazionale, non meno importante di quello fisico, sembra risentire in modo favorevole della frequentazione di spazi verdi e naturali. Il contatto con ambienti naturali, infatti, combinato a una minore esposizione agli eventi stressanti tipici della vita cittadina, favorisce la rigenerazione fisica e psichica e migliora di conseguenza la salute mentale. Stare in Natura aiuta ad abbassare gli ormoni dello stress, a ritrovare pace e serenità e rinforzare il sistema immunitario. Secondo la ricerca dell’OMS, nel mondo 1 persona su 8 è affetta da un disturbo mentale (300 milioni di persone con disturbi d’ansia, di cui 58 milioni di bambini e adolescenti, 280 milioni con depressione, di cui 23 milioni di bambini e adolescenti). Secondo alcune ricerche, nelle zone dove gli spazi verdi sono al di sotto di limiti consigliati si registra il 50% di rischio in più di sviluppare disturbi mentali come depressione, ansia e abuso di sostanze nel lungo periodo. Gli effetti positivi sulla nostra salute sono solo una parte dei numerosi ‘servizi ecosistemici’, come acqua e aria pulita, suolo fertile, medicinali, cibo, che la Natura offre gratuitamente all’umanità. Lo stesso Papa Francesco aveva ricordato nel 2020 in occasione della Conferenza sulla Biodiversità che “non possiamo fingerci sani in un Pianeta malato”.

Natura in buona salute, la nostra assicurazione sulla vita

In occasione della Giornata Mondiale della Salute con lo slogan ‘BenEssere in Natura” il WWF lancia la Primavera delle Oasi che dal prossimo 21 aprile e fino al 5 giugno – Giornata Mondiale dell’Ambiente – offrirà centinaia di esperienze diverse da godere grazie ad un’immersione totale nelle sue 100 aree protette.

Dalla biciclettata alla scoperta delle Oasi Laguna di Orbetello e Lago di Burano al workshop sulle proprietà delle piante tintorie all’AMP di Miramare, passando per i bioblitz e le visite guidate notturne alla ricerca delle lucciole nella provincia milanese fino ad incontri di approfondimento sui grandi carnivori, come quello che si terrà sul lupo in Umbria all’Oasi Affiliata WWF La Malcontenta e il Lupo. Infine non può mancare il connubio tra natura e musica con i concerti di Sergio Naddei nel megafono naturale dell’Oasi WWF Cratere degli Astroni. Sono alcuni esempi, saranno centinaia gli eventi che da Nord a Sud caratterizzeranno la Primavera delle Oasi. Cogliendo l’occasione anche delle numerose festività in arrivo, si può fin da ora pianificare e prenotare la propria giornata sulla pagina Qui > – ritrovare il proprio benessere approfittando del risveglio della Natura e ricordare quanto sia importante difendere la biodiversità (quella italiana è la più ricca d’Europa) per noi e per le generazioni future grazie alla campagna Our Nature.

Tantissimi gli appuntamenti con aperture straordinarie nel corso dei 7 weekend previsti nel programma con celebrazioni in occasione di date simbolo come la Giornata Mondiale della Biodiversità del 24 maggio. Si potrà passeggiare nella frescura di un bosco appenninico, immergersi nel forest bathing, godere del vento tiepido delle scogliere, confondersi nei suoni delle lagune costiere popolate di uccelli, sdraiarsi tra i fiori di campo e lasciarsi avvolgere dal profumo dei prati selvatici, scoprire in punta di piedi gli animali più affascinanti insieme ad esperti, partecipare a visite guidate, workshop, spettacoli.

L’esperienza del forest bathing

Tra i più recenti progetti che mettono in luce i benefici psicofisici delle Oasi c’è il forest bathing, letteralmente “bagno di foresta”: fa riferimento a una pratica giapponese che ricerca nel contatto fisico con la natura la chiave per ritrovare l’armonia tra corpo e ambiente. Attraverso la percezione sensoriale, in modo particolare con il tatto e l’olfatto, si riesce a creare una connessione tra l’uomo e la natura circostante. Questo tipo di esperienza permette di rallentare il ritmo della vita quotidiana, ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare la sensazione di calma e serenità. Gli effetti positivi di questa tecnica sul corpo e sulla mente sono ampiamente documentati nella letteratura scientifica e diversi studi suggeriscono come l’esposizione agli ambienti boschivi sia associata al rafforzamento delle difese immunitarie, alla riduzione del colesterolo, dello stress e dell’ansia. Grazie al supporto del marchio Golia e alla collaborazione di realtà esperte in materia, come Aimef (Associazione Italiana Medicina Forestale) e Forest Therapy Hub, sono ad oggi già 6 le Oasi WWF qualificate come “Oasi del Respiro” (Ghirardi, Gole del Sagittario, Bosco di Vanzago, Macchiagrande, Le Cesine, Cratere degli Astroni), dove poter praticare al meglio le immersioni forestali. Nelle sei oasi sono stati realizzati altrettanti percorsi dedicati e formati decine di operatori per le attività di forest bathing e sono stati valutati i benefici per le persone che hanno partecipato ai test di campo: riduzione della pressione sanguigna e dello stress percepito, associato ad un miglioramento del tono dell’umore. L’obiettivo ora è di coinvolgere più persone possibili in queste attività, anche grazie ad ulteriori collaborazioni con CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale – formando operatori in quante più Oasi forestali possibili, al fine di garantire loro un’esperienza di benessere e di riconnessione profonda con la natura.

 

100 spicchi di natura protetta a beneficio della comunità

Oltre che luoghi meravigliosi, le Oasi sono il più grande progetto di conservazione del WWF in Italia, da oltre 50 anni: dalla storica Oasi del Lago di Burano in Toscana alle maestose Gole del Sagittario in Abruzzo, dai prati alpini di Valtrigona in Trentino alle falesie a picco sul mare di Capo Rama in Sicilia, tutte le Oasi WWF svolgono un ruolo centrale per difendere migliaia di specie animali e vegetali, fare educazione in natura e promuovere uno sviluppo davvero sostenibile. E tutte hanno un richiamo speciale a cui rispondere. Le Oasi hanno una prevalente funzione di conservazione della natura, tramite ricerche scientifiche e progetti di tutela e restauro ambientale, accanto a quella di educazione e di sensibilizzazione, in particolare dei più piccoli. Infine, fungono anche da luoghi di aggregazione e di sperimentazione di modelli di sviluppo sostenibili e innovativi, spesso grazie al contributo di giovani e donne, i cui benefici ricadono anche sulle comunità circostanti.

Attualmente il Sistema delle Oasi del WWF Italia, il primo in Italia gestito da un’associazione privata e tra i primi in Europa, si estende per circa 27.000 ettari ed è caratterizzato da circa 100 aree protette. Accanto a queste sono da menzionare anche 8 Centri Recupero Animali Selvatici (CRAS), con oltre 8.500 animali ricoverati nel solo 2024, e 10 Centri Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS). Il sistema di aree protette attrae ogni anno circa 350.000 visitatori. Le Oasi vedono circa 150 persone impiegate e oltre 500 volontari coinvolti nelle attività di gestione, educazione e progetti di conservazione e monitoraggio. Dalla ricerca scientifica alle vacanze natura, dall’educazione ambientale con le scuole all’impegno nella conservazione di specie e habitat e nel recupero ambientale, sono tantissime le attività che il WWF svolge ogni giorno nelle Oasi, avvalendosi dell’aiuto prezioso e indispensabile dei volontari Le Oasi WWF svolgono il ruolo di conservazione e sensibilizzazione, ma fungono anche da luoghi di aggregazione per grandi e piccoli, offrendo momenti creativi, didattici, di ricerca scientifica e sperimentazione a tutti i visitatori.




Montefiascone, dimenticata l’oasi del viandante e del pellegrino

di PIETRO BRIGLIOZZI –

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – I cittadini di Montefiascone, con soddisfazione, hanno accolto l’annuncio della sindaca Giulia De Santis con il quale informa i medesimi del cospicuo contributo di 80 mila euro, ricevuto dall’amministrazione della Regione Lazio per la rivisitazione e la conseguente sistemazione del lungo tratto della Via Francigena che per circa 14 chilometri attraversa il territorio di Montefiascone.

I cittadini hanno condiviso anche il progetto di massima che la stessa sindaca ha promulgato quale logico investimento del denaro ricevuto, al tempo stesso esprimendo qualche riserva sulla validità degli interventi che s’identifica con alcune fattispecie ben precise: il ponte sul fosso del Bucine, l’oasi del viandante e pellegrino; iniziata quest’ultima da qualche anno ed ancora non definitivamente ultimata che si trova nei dintorni della storica ed artistica Basilica di S. Flaviano, unica al mondo per la sua architettura. Senza dimenticare che detta area è al centro del tratto della Via Francigena e la stessa Basilica sta registrando, negli ultimi tempi, un notevole aumento di visitatori.

Desiderata dei cittadini, vista la cospicua cifra ricevuta, tuttavia si focalizza, sull’oasi del viandante e del pellegrino, che ha necessità di un impianto di videosorveglianza ora completamente assente; della rimozione di tutte le piante di pino con la loro sostituzione con altre piante meno resinose e con un apparto radicale meno invadente in superficie quali le piante di frassino, molto adulte (alte almeno cinque metri); l’aggiornamento dell’attuale impianto d’illuminazione, vecchio e insufficiente; la dotazione di acqua potabile; la realizzazione di un efficiente bagno pubblico; una migliore recinsione specialmente nella parte sud per la tenuta del terreno. Il tutto, commentano i cittadini tenendo conto che 80 mila euro non sono pochi e consentono, oltre lo sfalcio delle erbacce, la sistemazione di qualche tratto di fondo stradale, le installazioni di tabelle che tra l’altro già esistono e sono in buono stato, di fare tratti di alberature e diverse altre opere.

 




Termalismo viterbese, progetto di un’oasi per il Bullicame

di REDAZIONE-

VITERBO – L’entusiasmo è palpabile nel termalismo viterbese mentre si avvicina un momento cruciale per il progetto di trasformazione delle risorse termali della città. Il famoso “Bullicame” si prepara a diventare un’oasi, mentre l’acqua sulfurea delle “Zitelle” verrà destinata ad arricchire il bacino idrico delle altre terme, sia pubbliche che private. Questo segna l’ultimo atto prima dell’attuazione del progetto finale.

Il cronoprogramma per questa trasformazione è stato ufficialmente stilato nel 2020 ed è ora in fase di attuazione, con il Comune che sta investendo risorse in analisi e sviluppo. Il Comune di Viterbo detiene la concessione mineraria per l’acqua termo-minerale sia del Bullicame che delle Zitelle, rilasciata dalla Regione Lazio.

Il Bullicame è un luogo noto nella città, regolarizzato nel corso degli anni, ed è diventato un simbolo di Viterbo. Al contrario, le Zitelle sono considerate sorgenti irregolari e devono essere chiuse a causa delle perdite d’acqua causate da interventi umani, una delle quali è stata regolarizzata nel 2022.

L’obiettivo di chiudere le Zitelle è quello di garantire una fonte d’acqua stabile al parco termale pubblico cittadino e di proseguire il progetto di trasformazione del Bullicame in un’oasi turistica completa di servizi e comfort.

L’amministrazione Frontini sta finanziando interventi di manutenzione in entrambi i siti e sta promuovendo lo studio scientifico delle loro caratteristiche. Questo è un passo essenziale per garantire che l’acqua termale non manchi mai più e che l’area diventi una destinazione turistica di rilievo.

Prima di eseguire gli interventi, è necessario condurre analisi dettagliate dei materiali di scavo, affidate a un laboratorio accreditato. La società Hydrocon srl si occuperà di questa fase, e il costo previsto per il servizio è di circa 984 euro, oltre all’IVA.

Una volta completate queste analisi, Viterbo sarà pronta a intraprendere la sua trasformazione termale, sperando che sia il punto di svolta tanto atteso senza ulteriori intoppi.




L’oasi di Vulci è diventata monumento naturale, interviene il consigliere Corniglia

MONTALTO DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo: “Sono naturalmente contento che l’oasi di Vulci sia diventata monumento naturale. Un atto atteso da tempo, la delibera di Giunta Regionale che approva di istituire il Monumento Naturale di Vulci risale al 23 dicembre 2004, meglio tardi che mai verrebbe da dire.

Un particolare ringraziamento ai rappresentanti regionali del M5s che hanno portato a termine questa ‘missione impossibile’. Detto questo c’é però un aspetto quasi kafkiano nella vita del nostro fiume Fiora… a monte lo si inserisce in un monumento naturale… a valle (più precisamente alla foce) lo si cementifica costruendo un muro alto tre metri portando avanti un anacronistico progetto di messa in sicurezza. Il bello é che é sempre la Regione Lazio la protagonista che istituisce da un lato il monumento naturale e dall’altro firma il progetto del muro. Mi chiedo come questo sia possibile in pochi chilometri di corso dello stesso fiume. Il Fiora va tutelato, curato e difeso in tutta la sua lunghezza. Per questo chiedo ancora una volta alla Regione Lazio di ripensare al progetto di messa in sicurezza, allineandolo alle più recenti normative per la salvaguardia della natura e del paesaggio. Non si costruiscono muri di cemento alti tre metri, ci sono altre alternative. E in questo naturalmente chiedo l’appoggio dei rappresentanti del m5s regionale. Cambiare si può, anzi in questo caso si deve”.

Corniglia Francesco consigliere comunale Montalto di Castro.




Vulci, affidata per dieci anni alla Lipu la gestione dell’Oasi

VITERBO  – Una grande occasione di rilancio per un’Oasi ricca di biodiversità e storia, da tutelare e far conoscere. E’ stata firmata nei giorni scorsi la Convenzione tra la Lipu e l’Atc Vt1 per la gestione dell’Oasi di protezione faunistica di Vulci, in provincia di Viterbo. L’accordo, della durata di 10 anni, assegna alla Lipu la gestione dell’area, attualmente Oasi di protezione faunistica, già gestita dal Wwf fino a circa 20 anni fa grazie a una convenzione con Enel, che creò uno diga nel fiume Fiora da cui scaturì il lago artificiale, cuore pulsante della zona umida dell’Oasi di Vulci.

La Convenzione premia il lavoro svolto dai volontari della delegazione Lipu di Viterbo, che fin dal 2014 chiesero all’Atc Vt1 la gestione di un’area che i volontari, già da alcuni anni, utilizzavano per l’effettuazione dei censimenti ornitologici, proseguiti negli anni successivi fino ad oggi.

L’Oasi ospita un’importante garzaia formata da specie come airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta e, più di recente, anche la nitticora. Di rilievo è anche la presenza di un elevato numero di uccelli acquatici svernanti, come il fischione e l’alzavola, nonché di specie preziose dal punto di vista conservazionistico, presenti nei terreni adiacenti l’Oasi, come l’albanella reale (in inverno) e l’albanella minore, che nidifica con due coppie nei campi coltivati, e altri rapaci come il nibbio bruno.

Tra le mansioni affidate alla Lipu per la gestione dell’Oasi – che si estende su 170 ettari, metà dei quali di zona umida e l’altra metà di campi incolti ricchi con elementi tipici del paesaggio come siepi e filari – ci sono, tra l’altro, i censimenti della fauna, il supporto alle azioni di controllo e vigilanza dell’Oasi, le iniziative di educazione e sensibilizzazione ambientale per le scuole e il pubblico generico, un piano di fruizione dell’oasi tramite sentieri, capanni di osservazione e pannellistica.

E’ con grande soddisfazione che assumiamo, dopo tanti anni di presenza e cura della natura, la gestione dell’oasi Vulci – commenta il direttore generale della Lipu, Danilo SelvaggiI nostri volontari di Viterbo hanno assicurato in questi anni, con la loro costante presenza, la protezione dell’habitat e un importante contributo alla conoscenza scientifica, grazie ai censimenti delle specie presenti. Un percorso che proseguirà e si rafforzerà, rientrando nella gestione collaudata del nostro sistema nazionale di Oasi e Riserve e, ne siamo certi, saprà rilanciare quest’area tra le più interessanti della regione”.

Il percorso di recupero e di crescita di questa importante area naturalistica non si ferma qui – aggiunge Alessandro Polinori, vicepresidente della Lipu In prospettiva, infatti, c’è il passaggio dell’Oasi Vulci da Oasi di protezione a Monumento naturale, ai sensi della legge regionale sulle aree protette. Un riconoscimento prestigioso che potrà assicurare una maggiore e più efficace conservazione dell’area e delle bellezze che custodisce”.

 




“Giornata delle oasi Wwf”, aperte al pubblico le tre aree del litorale romano

ROMA – Come l’evento planetario del WWF “Earth hour” del 28 marzo scorso, anche l’evento annuale incentrato sulle Oasi del WWF di domenica 24 maggio è fortemente condizionato dalla situazione che si è venuta a creare con la pandemia e pertanto la Giornata delle Oasi si configurerà come un evento virtuale, che si svilupperà principalmente sui social attraverso la diffusione di contenuti legati alle Oasi e alla Campagna “Il mondo che verrà”. Alcune Oasi apriranno comunque i cancelli ad un pubblico contingentato.

Sui canali WWF verranno quindi lanciati approfondimenti sulle Oasi del WWF e sulla natura d’Italia: un viaggio in cui verranno raccontate le Oasi storiche, le battaglie del WWF per salvare le specie più rare, dal cervo sardo alla lontra, e le aree che hanno sperimentato attività economiche locali innovative e sostenibili.

Nel Lazio saranno tre le Oasi WWF aperte per accogliere un numero limitato di visitatori secondo la rigorosa osservanza delle norme di comportamento dettate dai decreti in materia sanitaria attualmente in vigore.

Le tre Oasi in questione si trovano tutte sul litorale romano

Contatto unico per prenotazioni e informazioni: macchiagrande@wwf.it

MACCHIAGRANDE

L’Ingresso dell’Oasi si trova a Fregene sud, all’angolo tra via di Castellammare e via della Veneziana.

BOSCO FOCE DELL’ARRONE

L’ingresso dell’Oasi: è situato in Via Sestri Levante (Fregene nord) angolo Via Tirrenia (Maccarese). Il cancello dell’Oasi è situato di fronte alla Torre di Maccarese

VASCHE DI MACCARESE

L’ingresso dell’Oasi si trova in viale di Campo Salino.

Inoltre, sempre in occasione della Giornata delle Oasi WWF il Gruppo WWF Monti Sabatini organizzerà una diretta Facebook dalla spiaggia dei Gabbiani nel Comune di Bracciano all’interno del Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano

Appuntamento per diretta Facebook a partire dalle ore 9.30

https://www.facebook.com/WWF-Roma-e-Area-Metropolitana-Gruppo-Monti-Sabatini-2856058541285128/

Il programma prevede

Posizionamento di un gazebo

Percorso del sentiero che viene pulito dagli attivisti del WWF insieme alla associazione Salvaguardiamo Bracciano con descrizione dell’area, della sua importanza all’interno del Parco e quindi la necessità della sua tutela. Il tutto durante la diretta social

Parteciperanno con brevi interventi:

-Sonia Boffa che curerà gli intermezzi di letture

-Maurizio Morelli Consigliere del WWF Roma e Area Metropolitana che presenterà le attività del gruppo WWF Monti Sabatini

-I Guardiaparco presenti per la presentazione del Parco che in concomitanza festeggia anche la Giornata Europea delle Aree Protette e che illustreranno le peculiarità dell’area protetta regionale

-Susanna Ippolito, geologa

-Luigi Ianniello e Mauro Bernoni, ornitologi e naturalisti che parleranno degli aspetti legati alla presenza dell’avifauna

-Francesca Lattanzi, laureata in Scienze Forestali che illustrerà l’aspetto floristico e forestale dell’area

-Mattia Azzella, ecologo che, tra l’altro, ha individuato una specie endemica di alga del lago di Bracciano

-Elena Felluca, archeologa che descriverà storia e aspetti archeologici del lago di Bracciano

-Massimiliano Dell’Aquila, referente dell’Associazione di volontariato Salvaguardiamo Bracciano che riepilogherà gli interventi effettuati per la pulizia e per la manutenzione dell’area

-Cinzia Gabrielli del WWF che esplorerà le prospettive di fruizione dell’area e la possibilità di eventuali nuovi percorsi sentieristici all’interno del Parco

DOMENICA 24 MAGGIO LA GIORNATA DELLE OASI. Anche se l’emergenza sanitaria non è ancora superata e continuano a persistere alcune limitazioni diverse oasi del WWF sono riuscite ad aprire i propri cancelli al pubblico con tutte le precauzioni del caso e con protocolli che assicurino la sicurezza dei visitatori. Proprio per le prescrizioni previste dal protocollo di sicurezza le visite saranno contingentate e quindi le visite dovranno essere prenotate. Come? Basta cercare sul sito wwf.it il numero di telefono o l’indirizzo email dell’Oasi che si intende visitare e concordare direttamente la visita.

LIVE STREEMING TALK SHOW.  Domenica 24 alle 18,30 andrà in onda il Live Streaming Talk Show sulle Oasi dal titolo “Natura, salute e bellezza per il mondo delle che Verrà”, un approfondimento in cui esperti, volti noti si confronteranno sul valore delle Oasi del WWF e sull’importanza di proteggere la natura. Live Streaming Talk Show si può seguire a questo link. Durante tutto il week end, inoltre, sui canali social (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube) e web del WWF continuerà la panoramica di approfondimenti sulle Oasi con filmati originali e che raccontano il valore della natura che custodiscono e le attività di chi quotidianamente lavora per proteggerlo. Questo viaggio virtuale attraversa tutta l’Italia, dal Bosco di Vanzago, vicino Milano alla Riserva degli Astroni a due passi da Napoli, dalle Riserve siciliane come Saline di Trapani e Torre Salsa alla prima creata dal WWF, quella di Burano in Toscana. E poi la voce dei pescatori di Torre Guaceto in Puglia sui benefici tratti dalla creazione della Riserva Marina e il racconto sui laboratori artigianali del Lago di Penne in Abruzzo, dove si realizzano arazzi e ceramiche.  Non mancano le ricette dalle oasi e speciali video tutorial per nidi e mangiatoie.  Durante il lockdown il WWF ha continuato a difendere questo patrimonio naturale e il palinsesto video creato in vista di Giornata Oasi vuole proprio mostrare tutta la bellezza e ricchezza delle Oasi WWF, in attesa di conoscerle da vicino per una boccata di ossigeno in natura.

Misure cautelativa per la riapertura delle Oasi

La riapertura delle Oasi e delle Riserve del WWF è regolata da un Protocollo anticontagio, sottoscritto dal Medico Competente e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di WWF Italia e WWF Oasi, che stabilisce le indicazioni operative atte a prevenire il contagio da COVID-19.

Clicca QUI per il LIVE STREEMING TALK SHOW domenica 24 maggio alle 18,30

Clicca QUI per approfondire per visitate la pagina della Giornata delle Oasi 2020

Clicca QUI per la campagna il Mondo che Verrà, la grande consultazione WWF per costruire il mondo post Coronavirus.

Clicca QUI per la playlist su YouTube dei video della settimana delle Oasi 2020