Festa dell’Albero: piantati nuovi olivi ad Acquapendente

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Si è svolta ad Acquapendente martedì 21 novembre 2023 la Festa dell’Albero, ricorrenza che si celebra in tutta Italia da dieci anni per sottolineare e valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste nel nostro pianeta, nel quadro delle iniziative per la tutela dell’ambiente.

Alla presenza della sindaca Alessandra Terrosi, dell’assessore all’ambiente Glauco Clementucci e della consigliera delegata all’istruzione Patrizia Rosatelli e con la partecipazione delle classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo da Vinci, sono stati piantati due nuovi olivi nell’area verde compresa tra Via Roma e la Cassia e altri tre olivi nell’area verde in località Madonnina, luogo dove in precedenza erano state rimosse alcune conifere divenute pericolose.
Oltre ad essere una specie vegetale che si integra perfettamente nel paesaggio del nostro territorio, l’olivo riveste anche un significato simbolico come pianta della pace, soprattutto in un periodo come questo in cui il mondo è sconvolto da guerre.
L’amministrazione comunale ringrazia per la collaborazione gli operai comunali e la Polizia Locale e per la presenza la presidente del Consiglio dei Giovani, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Acquapendente, la Protezione Civile, l’AVIS, il Museo del Fiore e la Riserva Naturale di Monte Rufeno. Quest’ultima, oltre ad essere presente con il proprio personale, ha donato agli alunni un libro sul Bosco del Sasseto realizzato in collaborazione con la Regione Lazio e dedicato alle meravigliose forme degli alberi che vivono al suo interno.




Possibile Settembre difficile per gli agricoltori della Tuscia a causa del maltempo

di REDAZIONE-

VITERBO- Il mese di settembre potrebbe portare gravi problemi agli agricoltori della Tuscia, in particolare quelli che coltivano viti e ulivi. Un’allerta meteo prevista per la prima parte della settimana minaccia la regione, in particolare il territorio viterbese, con piogge e possibili grandinate. Nonostante una giornata di sole ieri, il tempo è destinato a peggiorare. I venti che hanno cominciato a soffiare al tramonto, spesso visti come presagi negativi dagli agricoltori, sono il segnale di un repentino cambiamento climatico.

La situazione si preannuncia particolarmente critica per i coltivatori di uva a Montefiascone, dove le vigne rischiano danni e nelle zone di Canino e Montalto di Castro, dove gli uliveti sono a rischio. Il comune falisco è già stato colpito gravemente dalla peronospora, un fungo dannoso per l’uva. Secondo Coldiretti, le stime dei danni alle coltivazioni di uva e alla produzione di vino vanno dal 20% fino al 90%. A Montefiascone, la varietà di uva aleatico ha subito danni fino al 90%. L’eventualità di tempeste o grandinate potrebbe ulteriormente aggravare la situazione.

Gli effetti negativi di queste condizioni climatiche non si limiterebbero solo agli agricoltori del settore vitivinicolo, ma avrebbero impatti devastanti sull’intera economia provinciale. Anche la produzione di olio a Canino, una risorsa di eccellenza a livello locale e nazionale, potrebbe essere fortemente colpita. Nonostante non siano ancora state rilasciate dichiarazioni ufficiali dalle aziende agricole o dalle associazioni di categoria, l’attenzione è massima sui cambiamenti meteorologici imminenti che coinvolgeranno la bassa Maremma e il territorio viterbese, dove il ciclone Poppea sta avanzando.

L’ansia principale è causata dai potenti venti in uscita dal fronte avanzante del temporale che possono raggiungere velocità superiori ai 100 chilometri orari, provocando danni significativi alle coltivazioni.