Olympe va in scena per le scolaresche di Roma e provincia

ROMA – Le Donne del Muro Alto, attrici ex detenute e ammesse alle misure alternative alla detenzione, dirette dalla regista Francesca Tricarico, tornano in scena in una matinée dedicata agli studenti delle scuole di Roma e provincia con il progetto Olympe, sostenuto e fortemente voluto dalla fondazione Alta Mane Italia, dopo un percorso nelle scuole dedicato all’educazione alla legalità e alla Costituzione.

Un progetto che ha visto coinvolti 500 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dedicato al tema della legalità e della riscoperta della Costituzione come importante punto di riferimento per il nostro vivere e agire collettivo.
Lo spettacolo, che rappresenta il culmine di questo percorso iniziato a gennaio, è tratto dal romanzo La donna che visse per un sogno di Maria Rosa Cutrufelli, nasce da un primo studio fatto nel 2015 nel carcere femminile di Rebibbia e racconta gli ultimi mesi di vita di Olympe de Gouges (1748 –1793), intellettuale, drammaturga e attivista impegnata nella difesa dei diritti civili nell’epoca della Rivoluzione francese che pagherà il suo impegno politico con la vita.
Le attrici ex detenute e ammesse alle misure alternative hanno incontrato i ragazzi nelle loro scuole e lo spettacolo sarà la tappa finale di questo viaggio per confrontarsi e condividere insieme il loro percorso, la loro esperienza di inclusione sociale e lavorativa attraverso il teatro, ma anche occasione di riflettere sulla libertà di espressione, sul concetto di bene comune.

Francesca Tricarico, regista e ideatrice del progetto commenta: «Sono passati più di dieci anni da quel primo ingresso nel carcere femminile di Rebibbia, dieci anni esatti dalla nascita de Le Donne del Muro Alto, un progetto che fin da subito ho capito non poteva e non doveva terminare lì, nonostante tutto sembrasse dire il contrario, dalla difficoltà del luogo alla continua estenuante ricerca dei fondi.
In questi 10 anni di attività dal mio primo ingresso nel carcere femminile di Rebibbia Le Donne del Muro Alto è una realtà che continua a crescere sia all’interno che all’esterno delle mura carcerarie, divenendo percorso di accompagnamento al ritorno nella società civile. Oggi, per le donne coinvolte, il progetto rappresenta sempre più una concreta possibilità di formazione oltre che un’occasione lavorativa regolarmente retribuita, un prezioso strumento di inclusione sociale».

Il progetto è realizzato dall’associazione Per Ananke, nata nel 2007, che fin dalla sua costituzione si occupa di teatro, in particolare teatro sociale, lavorando nelle carceri, centri per la salute mentale, scuole , Università.
Dal 2013 l’attività teatrale all’interno degli istituti di pena diventa l’attività principale dell’associazione con la nascita del progetto Le Donne del Muro Alto, prima nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia, portato in seguito nella Casa Circondariale femminile di Latina e la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso e oggi anche all’esterno con donne ammesse alle misure alternative alla detenzione ed ex detenute.




Va in scena “Olympe”, per il decennale delle Donne del muro alto

Due repliche a Roma, ognuna preceduta da un incontro-dibattito su teatro e carcere.  Le Donne del Muro Alto, progetto teatrale nato nel 2013 da un’idea della regista Francesca Tricarico, festeggiano i dieci anni di attività con una nuova rappresentazione dell’Olympe de Gouges.

Giovedì 9 novembre e venerdì 10, alle ore 21.00 andrà in scena lo spettacolo Olympe, preceduto in entrambi i giorni a partire dalle ore 20.00 da due incontri dal titolo “Il teatro in carcere, la cultura come strumento di emancipazione e prevenzione della recidiva” a cui parteciperanno istituzioni e personaggi del mondo della società civile, che ricorderanno i 10 anni di attività dentro e fuori le mura detentive e metteranno l’accento sulla cultura come strumento di emancipazione.

Modererà gli incontri Francesca Tricarico, fondatrice dell’Associazione Per Ananke, e interverranno Miguel Gotor Assessore Cultura Roma Capitale, Monica Lucarelli, Assessore alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità, Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti per il Comune di Roma, Stefano Anastasìa, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Valentina Calderone, Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Marco Patarnello Magistrato Tribunale sorveglianza di Roma, Ilaria Cucchi senatrice, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la scrittrice Maria Rosa Cutrufelli e Alessandra Collacciani attrice ex detenuta.

Di seguito il programma nel dettaglio:

giovedì 9 novembre

ore 20.00

“Il teatro in carcere, la cultura come strumento di emancipazione e prevenzione della recidiva”

Intervengono:

Miguel Gotor, Monica Lucarelli, Ilaria Cucchi, Marco Patarnello, Valentina Calderone, Alessandra Collacciani

Modera: Francesca Tricarico.

ore 21.00

spettacolo Olympe

venerdì 10 novembre

ore 20.00

“Il teatro in carcere, la cultura come strumento di emancipazione e prevenzione della recidiva”

Intervengono:

Stefano Anastasìa, Sabrina Alfonsi, Maria Rosa Cutrufelli e Alessandra Collacciani.

Modera: Francesca Tricarico.

ore 21.00

spettacolo Olympe

Per partecipare si prega di prenotare all’indirizzo infoledonnedelmuroalto@gmail.com specificando la data prescelta. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.