Costretti a lasciare lo sport a causa degli orari scaglionati

VITERBO – Dopo l’incontro in prefettura di oggi da parte dei membri della consulta studentesca, prende parola il presidente della commissione sport Lorenzo Aquilani. Dopo la riunione di oggi, ancora una volta ci troviamo davanti ad una situazione di menefreghismo nei confronti degli studenti.
Tutto sembra stia tornando pian piano alla normalità, stanno tornando concerti, manifestazioni, discoteche alla massima capienza ma per la scuola ancora orari scaglionati.
Decisione ridicola da parte del governo quella di mantenere questi doppi turni fino alla fine dell’anno scolastico se poi al di fuori dell’ambiente scolastico accade l’impensabile.
Molte sono le cose negative che hanno portato i doppi turni, tra le più importanti l’abbandono dell’attività sportiva da parte degli studenti.
Molti ragazzi, infatti, a causa dei doppi turni sono stati costretti a lasciare l’attività sportiva, ostacolati da orari scomodi e carichi di studio notevoli.
Lo sport è importante afferma Aquilani, sia per il corpo che per la mente dell’essere umano.
Ogni studente dovrebbe aver diritto ad almeno due ore a settimana per staccare la mente da quella che è la monotonia dell’ambiente scolastico e dedicarsi all’attività sportiva.
Io, in qualità di presidente, insieme ai membri della mia commissione stiamo attuando un progetto di sensibilizzazione allo sport proprio per cercare di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze alla pratica dell’attività sportiva.
Ciò non sarà facile in quanto dall’alto non riceviamo un minimo di collaborazione.
Vogliamo la rimozione degli orari scaglionati per il bene di tutti. Questa situazione che va avanti ormai da troppo tempo ha sconvolto tempi di vita e di studio di centinaia di studenti che non possono più permettersi di partecipare ad attività extracurriculari.
Ricordiamo che all’interno delle scuole della provincia di Viterbo sono presenti molti ragazzi che praticano attività sportive agonistiche anche ad alto livello, oltre a centinaia di ragazzi e ragazze che vorrebbero intraprendere un nuovo percorso sportivo ma che non riescono a causa di questa situazione.
Evitiamo di rovinare il futuro degli studenti, diamo la possibilità a tutti di svolgere un’attività sana.
Rimuoviamo al più presto questi doppi turni.
Presidente della commissione sport
Lorenzo Aquilani

 




La consulta provinciale studentesca sulle proteste degli istituti Orioli, Dalla Chiesa e Agosti: “Supportiamo a pieno l’iniziativa”

Dopo cinque mesi dal corteo studentesco a Viterbo, fra inutili attese e mancate risposte, oggi martedì 5 aprile 2022, gli studenti degli Istituti Superiori “Orioli” di Viterbo, “Dalla Chiesa” di Montefiascone e “Agosti” di Bagnoregio hanno deciso di manifestare il loro totale dissenso verso i doppi turni di ingresso, non recandosi a scuola.
La Commissione “Legalità e Reclami Studenteschi” della Consulta Provinciale degli Studenti prende posizione e decide di schierarsi, senza se e senza ma, il Presidente di Commissione Alessandro Esposito evidenzia: “la protesta studentesca è un limpido segnale di accusa e sfiducia verso quegli organi istituzionali che, per mesi, hanno deciso di non ritornare alla normalità, evitando continuamente una risposta definitiva sugli orari scaglionati – e continua – avevamo già avvisato le Istituzioni a novembre di quello a cui sarebbero andati incontro, ma nessuna risposta fino a febbraio”. La Rappresentante d’Istituto Sara Cerica, del “Dalla Chiesa” di Montefiascone, oggi in sciopero a fianco dei suoi studenti, ribatte: “È inaccettabile che pretendano dagli studenti di essere responsabili, quando la classe dirigente ci sta insegnando che non esistono possibilità di risolvere i problemi, quindi, secondo loro, non ci resta che starcene con le mani in mano a sottostare a queste regole assurde”. Sottolinea, poi: “Cosa abbiamo ottenuto con il dialogo finora? Nulla, solo
l’ennesima opportunità per non avere fiducia nelle istituzioni.” Anche all’Orioli di Viterbo, il Rappresentante d’Istituto Stefano Maggini, oggi a protestare con i suoi studenti, sostiene: “Vogliamo lasciare un segno, evidenziare questo sistema paradossale: stato di emergenza eliminato, discoteche aperte, mascherine all’esterno abolite, ma doppi turni di ingresso perenni”. Aggiunge il Rappresentante d’Istituto dell’Agosti Giacomo Cavalloro: “Ci sentiamo presi in giro, perciò oggi l’Agosti crede in questa causa ed è pronto a fare altre proteste se la situazione non si risolverà, qualcuno deve ascoltarci”.
Gli studenti non solo denunciano il disinteresse verso il mondo scolastico, ma rimangono sbalorditi dalle parole della Costarelli (Associazione Nazionale Presidi Lazio) quando dice, in sostanza: “non ha senso cambiare tutto per pochi giorni”. In realtà, la mobilitazione studentesca avvenuta ad ottobre 2021 e quella odierna, dopo cinque mesi, sono la riprova che quella fiamma di protesta continuerà ad ardere nel cuore degli studenti, che denunceranno, ancora e ancora, i paradossi e le ipocrisie di questi mesi. Questa è la risposta chiara, anche per chi non intende ascoltare: “I Presidi, il corpo docenti e il corpo studentesco della Tuscia pretendono un orario unico e non si fermeranno, ormai è diventata una questione morale”. La rabbia degli studenti deriva anche dall’azienda di trasporti Cotral, che a novembre aveva consegnato loro un documento tecnico il quale attestava la fattibilità del turno unico di ingresso, mentre ora non si comprende quale siano le intenzioni dell’azienda.
Se gli orari scaglionati non verranno rimossi, la protesta di tre Istituti sarà solo l’inizio per nuove
manifestazioni, gli studenti della Tuscia ne hanno abbastanza! Giovedì la Consulta Provinciale degli Studenti avrà un tavolo di confronto a Viterbo, alla presenza del Prefetto, la Cotral, Ufficio Scolastico Provinciale, Provincia, Francigena e gli altri organi provinciali. Luca Tallarico, Presidente della Consulta Provinciale esprime: “Pieno supporto agli Istituti che oggi hanno protestato, giovedì pretendiamo una risposta definitiva”.
A firma di:
• Rappresentanti d’Istituto “Orioli” di Viterbo
• Rappresentanti d’Istituto “Dalla Chiesa” di Montefiascone
• Rappresentanti d’Istituto “Agosti” di Bagnoregio
• Alessandro Esposito, Presidente della Commissione “Legalità e Reclami Studenteschi” della CPS
• Luca Tallarico, Presidente della Consulta Provinciale Studentesca




Orari scaglionati delle scuole: alcuni rappresentanti delle scuole chiedono al Prefetto di comunicare la sua decisione

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Siamo arrivati ai primi di dicembre, e sono proprio questi i giorni in cui il Prefetto dovrà comunicare la propria decisione riguardo agli orari scaglionati. Dall’ultimo incontro fatto con gli studenti in prefettura il 9 novembre, infatti, sono ormai passate le tre settimane in cui Cotral e Provveditorato avrebbero dovuto organizzare il cambio degli orari, e al termine delle quali il Prefetto avrebbe dovuto comunicare la sua decisione. Ci aspettiamo, dunque, che in questi giorni i discorsi e le posizioni prese durante gli incontri diventino fatti.

Tutti i componenti del tavolo si erano detti favorevoli alla proposta, e il Prefetto stesso ha affermato che, al termine delle tre settimane necessarie per l’organizzazione logistica avrebbe ufficializzato la decisione, salvo stravolgimenti della situazione pandemica. Stravolgimenti che non si sono verificati. Nonostante l’aumento dei contagi, infatti, il Lazio è ancora in zona bianca, e la capienza dei mezzi di trasporto è ancora all’80%, cosa che rende ancora perfettamente attuabile il piano proposto dalla Cotral. Piano che, ricordiamo, non porterebbe a un ulteriore aumento dei contagi, visto che comunque sui mezzi non si supererà la capienza dell’80%.

La valutazione del rischio di contagio sui mezzi deve tener conto anche del fatto che gli studenti sono tra le fasce di popolazione più vaccinate, e che dal 6 dicembre per salire a bordo sarà necessario avere il Green Pass, cosa che garantisce un rischio di diffusione del virus ancora minore sui mezzi e nelle fermate.

Temiamo però che queste motivazioni non bastino e che il Prefetto si rifiuti di prendere la decisione discussa nei tavoli.

Una decisione negativa in questo senso rappresenterebbe per gli studenti una grande delusione: la situazione non sta migliorando. I problemi di ordine psicologico, fisico e didattico che gli studenti vivono da quasi un anno persistono, e se ne aggiungono di nuovi. A causa degli scaglionamenti orari, ad esempio, in molte scuole gli sportelli di recupero delle materie, così come corsi o laboratori pomeridiani, non stanno partendo o stanno partendo in didattica a distanza a causa della difficoltà di trovare un orario accessibile a tutti gli studenti. In altre, invece, si stanno fissando le attività pomeridiane in orari in cui ancora alcuni studenti sono in classe, di fatto impedendo a molti ragazzi di partecipare alle attività proposte dalla scuola.

Ci auguriamo, in conclusione, che le settimane di protesta e contrattazione che gli studenti hanno portato avanti nell’ultimo periodo, e che hanno avuto risposte positive da tutti gli interlocutori, non vengano vanificate da un passo indietro del Prefetto, e che le necessità dei ragazzi non vengano ancora una volta ignorate”.

I rappresentanti di varie scuole della Provincia




Corteo studentesco venerdì 22 ottobre contro gli orari scaglionati

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Il corpo studentesco della provincia ha indetto una manifestazione per venerdì 22 ottobre. Gli studenti protesteranno per pretendere l’eliminazione dei doppi turni di ingresso e di uscita, che amplificano i già aberranti problemi del trasporto pubblico.

Questo scaglionamento degli orari riduce gravemente la vita extrascolastica degli studenti. Molti ragazzi, difatti, hanno dovuto limitare, per mancanza di tempo o di energia sport, hobby, relazioni sociali, quindi vita privata. Ci sono studenti che rientrano a casa non prima delle 18, altri che, seppur entrando alle 10, sono costretti ad arrivare scuola con gli stessi mezzi di chi entra alle 8.

Questa misura, che crea parecchio disagio agli studenti, si rivela spesso inutile: i mezzi continuano ad essere affollati, il distanziamento non rispettato, e anche all’ingresso e all’uscita dei locali scolastici non mancano gli assembramenti.

L’esito di questa situazione non può che sfociare in un disagio psicologico, che si concretizza, tra le altre cose, in un calo dell’attenzione durante le lezioni e, di conseguenza, in un peggioramento del rendimento scolastico causato anche dal minor tempo a disposizione per lo studio. Sono aumentati i casi di studenti che si rivolgono allo sportello psicologico della scuola o, addirittura, che abbandonano gli studi.

Per tutti questi motivi, venerdì 22 gli studenti della provincia scenderanno in piazza chiedendo l’eliminazione degli orari scaglionati. Il corteo partirà da Piazza del Comune alle ore 10:00, non sarà possibile portare simboli politici, saranno invece accettate altre bandiere non legate ad associazioni, sindacati, partiti o fazioni politiche. La manifestazione riguarda tutti gli studenti”.

Firmato Gli studenti del: Liceo M. Buratti, Istituto G. Colasanti, Istituto C. A. Dalla Chiesa, Liceo U. Midossi, Liceo P. Ruffini, Istituto F. Orioli, Istituto P. Savi, Istituto A. Farnese